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Tifoso Juventus
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  1. Leonardo, ricorso boomerang: pena aumentata di cinque mesi La Commissione disciplinare non crede al ds del Paris Saint-Germain e rincara la dose: tornerà il 30 giugno 2014 Ricordate i famosi “missili” di Occhetto? E’ stato Corrado Guzzanti a renderli immortali ironizzando sulla loro beffarda traiettoria: scagliati con lo scopo di abbattersi sull’avversario politico di turno e di far trionfare la giustizia, i missili del “Líder Minimo” non solo mancavano puntualmente il bersaglio ma, dopo aver compiuto un’ampia parabola, ritornavano alle spalle dell’incauto mittente colpendolo nel luogo più umiliante e doloroso. Ecco, il ricorso presentato dal Paris Saint-Germain contro la squalifica di nove mesi inflitta a Leonardo per la spinta rifilata all’arbitro Castro è davvero un “missile” strepitoso: la squalifica – anziché attenuarsi – si è inasprita di brutto (da nove a quattordici mesi) e a suggellare la figuraccia in mondovisione ora manca solo il Tapiro d’oro. Complimenti vivissimi agli strateghi del club parigino, cui è rimasta la possibilità di presentare un ultimo disperato ricorso al Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese (CNOSF) e quindi, potenzialmente, di aggravare la situazione. Se la lasceranno sfuggire? REGOLAMENTO DI CONTI – I fatti per i quali Leonardo è stato così duramente sanzionato dalla Commissione disciplinare della Ligue 1 francese risalgono allo scorso mese di maggio. Al Parco dei Principi si è da poco conclusa la partita di campionato fra PSG e Valenciennes (1-1 il finale) e il ds dei parigini, inviperito per l’arbitraggio di Alexandre Castro (tutti i torti non li ha: gli episodi dubbi sono tanti e fra questi spicca l’espulsione, apparsa troppo severa, di Thiago Silva al 43’ del primo tempo), attende il direttore di gara nel sottopassaggio che conduce agli spogliatoi e poi lo affronta urtandolo con una leggera spallata come a dire – forse – “caro Castro, tu espelli un giocatore per una cosa così?”. Il gesto, assolutamente non violento ma comunque molto grave, viene ripreso dalle telecamere e le immagini fanno il giro del globo. L’IMPRUDENZA AL POTERE – La squalifica scatta quasi immediata e il club dei campioni di Francia reagisce difendendo Leonardo a spada tratta: “La direzione del Paris Saint-Germain prende atto della decisione della Commissione Disciplinare della Lfp di sospendere il direttore sportivo del club, Leonardo, per un periodo di nove mesi e di sanzionare il club con 3 punti di penalizzazione con la condizionale (in caso di recidiva la sanzione scatterà automaticamente, ndr). Tenuto conto degli elementi presentati ai membri della Commissione disciplinare, il PSG ritiene questa decisione infondata ed estremamente severa. Di conseguenza, il Paris Saint-Germain, totalmente solidale col suo direttore sportivo, ha deciso di fare ricorso contro questa decisione”. LA MALDESTRA DIFESA DI LEONARDO E DEL PSG – “È il delegato prima di me, quello con l’auricolare nero, che mi blocca il cammino” – ha affermato Leonardo ricostruendo i fatti in modo assai fantasioso – “È lui che mi spinge verso l’arbitro. Sono io che vengo spinto e assalito. Non mi pare che l’arbitro abbia l’espressione di una persona aggredita. Non c’è stata alcuna violenza da parte mia. Volevo solo discutere”. Sulla “non-intenzionalità” del gesto, davvero credibilissima, è stata impostata anche la linea difensiva degli avvocati del PSG, che evidentemente l’hanno considerata come l’unica possibilità per configurare un ricorso. Peccato che non abbiano intuito – di fronte a immagini così eloquenti – che era anche un’ottima ragione per non farlo. CILIEGINA SULLA TORTA – Come se non bastasse la fragilità della difesa, Leonardo ha avuto pure la bella idea di non presentarsi all’udienza di ieri in tribunale (“è impegnato in una trattativa per un giocatore” ha spiegato il dg Jean-Claude Blanc). Insomma, non c’è che dire: davvero una vicenda giudiziaria condotta alla grande dall’inizio alla fine. Chapeau! Enrico Steidler
  2. Calcio, orrore in Brasile: l'arbitro uccide un giocatore, poi viene decapitato Campionato dilettanti nel Nord del Paese: il calciatore protesta per un'espulsione, due morti sul campo UN ARRESTO Campionato dilettanti nel Nord del Paese: il calciatore protesta per un'espulsione, due morti sul campo Otávio da Silva Cantanhede (rotadosertao.com) L'arbitro accoltella un calciatore, uccidendolo, e finisce decapitato. Orrore domenica scorsa in Brasile, come racconta Globoesporte. È successo nello stato del Maranhão, nel nord.L'ACCOLTELLAMENTO - L'incontro tra dilettanti che si stava svolgendo a Pio XII ha avuto un doppio, tragico, epilogo. L'arbitro, Otavio Jordão da Silva de Catanhede, 20 anni, ha espulso un giocatore, Josenir dos Santos Abreu, 31 anni. Questi ha protestato rifilando anche un calcio al direttore di gara, che ha estratto un coltello ferendolo mortalmente (è morto durante il trasporto in ospedale). Due i fendenti che hanno ucciso Abreu. IL MASSACRO - Gli spettatori hanno reagito con un'invasione di campo, e sconvolti, hanno raggiunto Catanhede legandolo al palo, lapidandolo, squartandolo e decapitandolo. La testa è stata poi esposta su un palo. PRIMO ARRESTO - La polizia locale (Ssp) ha annunciato che il responsabile delle indagini, Valter Costa, ha avuto accesso a delle immagini registrate con i cellulari per identificare gli autori del gesto. Un uomo, Luis Moraes de Sousa, 27 anni, è stato arrestato dagli agenti di Santa Inês, a 33 km da Pio XII, e avrebbe confessato almeno l'aggressione a Catanhede. Altre due persone sono ricercate, una per lo squartamento e una perché avrebbe partecipato all'omicidio: . Francisco Edson Moares de Sousa, detto Chiquinho, e Josimar de Sousa, noto come Pirolo. Costa ha infatti spiegato: «I racconti dei testimoni ci avevano messo sulla pista giusta. Abbiamo identificato Luis Moraes, che ha precedenti, come l'ideatore del delitto. "Chiquinho" e "Pirolo" lo hanno aiutato a squadrare la vittima. Siamo sulle loro tracce e li prenderemo, perché un crimine non giustifica mai un altro». Redazione Online
  3. Arbitri, Can: tutti confermati. Nicchi: "Braschi sa che rischia molto" Non cambiano i vertici arbitrali del calcio italiano: Braschi guiderà la A, Messina la B, Stefano Farina la Pro. Nome nuovo per la Cai: è Antonio Giannoccaro, fresco di ritiro. Nicchi: "Avere la responsabilità della Serie A non è semplice, c'è troppa visibilità" ROMA - Tutti confermati. Non cambiano i vertici arbitrali del calcio italiano: Stefano Braschi rimane saldamente in sella alla Can A, così come Domenico Messina resta responsabile della Can B e Stefano Farina della Can Pro. Volti nuovi invece per la Can D (Carlo Pacifici) e per la Cai, con Antonio Danilo Giannoccaro che passa direttamente dai campi di Serie A a un ruolo di responsabilità, a pochissimi mesi dal ritiro. NICCHI: BRASCHI CORRE RISCHI - Durante la conferenza stampa di inizio stagione, Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, ha rivelato le sue sensazioni sull'annata 2013-14. "Braschi è quello che corre i rischi maggiori: ha le responsabilità più grandi e una visibilità enorme, essendo a capo del campionato più importante. Stefano sa bene che, assieme al suo gruppo, lo attende un compito importante: dovrà partire con il piede giusto". Parla anche Antonio Giannoccaro: "Il campo mi mancherà tantissimo, come succede a chi interrompe una lunga carriera. Svolgerò il mio ruolo con entusiasmo, convinto di dare un grande supporto ai giovani che designerò". (04 luglio 2013
  4. Ne parlerà sicuramente travaglio, che di prescrizione se ne intende :interxxx:
  5. «Venditti verme», striscione sotto casa Monta la polemica sull'inno della Roma ROMA - «Nel 2001 c'hai magnato, nel 2013 c'hai sputato, Venditti verme». È la scritta che compariva su uno striscione lasciato nella notte sotto casa di Antonello Venditti, in via del Porto, a Trastevere. Parole scritte probabilmente da alcuni tifosi della Roma, amareggiati dopo le dichiarazioni del noto cantautore romano che nei giorni scorsi, sull'inno Roma Roma, aveva detto: «Spero che lo tolgano, non è più identificativo di questa Roma».
  6. Presidente ancora al femminile nel processo al Direttore. Speriamo che questa sia più coraggiosa di Donna Teresa di Casoria. :interxxx:
  7. Strano. Però, poi, non credono a De Santis che si associa e si dissocia .....
  8.  I tifosi del Napoli contro il giornalista Alciato Lunedì 01 Luglio 2013 De Laurentiis:" persona sgradita" "Abbiamo subito protestato con Sky e detto che questo Alciato è persona sgradita perché molto scorretta". E' la risposta di Aurelio De Laurentiis a uno dei tantissimi tifosi che hanno scritto al presidente del club partenopeo il proprio dissenso per le domande poste da Alessandro Alciato, giornalista di Sky Sport, a Edinson Cavani, sul suo futuro. Da ore il popolo partenopeo su Twitter sta prendendo di mira il giornalista, oltre alla redazione di Sky, chiedendo le scuse. "Mi sembra evidente, la tua avventura a Napoli è finita quindi la domanda devo farla. Più Chelsea o Real Madrid?", le frasi che hanno fatto infuriare i sostenitori azzurri
  9. Calcio: tanta commozione per l'ultimo saluto a Borgonovo (ASCA) - Roma, 1 lug - Grande commozione a Giussano per il funerale di Stefano Borgonovo. L'ingresso del feretro e' stato salutato dal coro ''Borgo gol, Borgo gol', scandito dalle circa 3000 persone che si sono raccolte nella chiesa Santi Filippo e Giacomo per stringersi attorno alla moglie Chantal e ai quattro figli dell'ex attaccante di Milan, Fiorentina, Como, Pescara e della Nazionale. Al centro della piazza, i tifosi del Como hanno disteso uno striscione con la foto del giovane Borgonovo in maglia lariana e la scritta ''Stefano sempre presente''. Sul sagrato sono state invece adagiate diverse corone di fiori, fra cui quelle inviate dalla Federcalcio, dal presidente della Uefa Michel Platini e dalla Fifa. Tanti anche i personaggi del mondo del calcio che non sono voluti mancare all'ultimo saluto a Borgonovo, da Roberto Baggio a Franco Baresi, da Arrigo Sacchi a Paolo Maldini. Tra i presenti il vicepresidente vicario della Figc Carlo Tavecchio, a Giussano anche in rappresentanza del presidente Giancarlo Abete, di ritorno nel pomeriggio dal Brasile con l'aereo che riportera' in Italia la Nazionale di Cesare Prandelli. Un prolungato applauso ha salutato l'uscita dalla chiesa del feretro, che sara' sepolto nel cimitero di Giussano. ''Spero che il sacrificio di Stefano - ha dichiarato l'ex Ct della Nazionale e attuale coordinatore della nazionali giovanili Arrigo Sacchi - possa dare risultati alla ricerca e che in futuro ci siano investimenti maggiori da parte dell'industria farmaceutica contro la Sla, una malattia che non coinvolge tante persone ma e' terribile e porta alla morte peggiore. Stefano voleva vivere nonostante il suo handicap - ha ricordato Sacchi, che ha allenato Borgonovo al Milan - e credo che in questo sia stata fondamentale la sua famiglia''. ''Sono sempre stato ammirato per quello che ha trasmesso dopo la sua malattia - ha sottolineato il suo ex capitano Franco Baresi - rimarra' con noi con la sua fondazione e dobbiamo ricordare chi e' stato colpito dalla Sla''. ''Era un ragazzo d'oro - ha ribadito un altro suo ex compagno ai tempi del Milan come Paolo Maldini - che ha combattuto nella giusta maniera. Le iniziative che ha promosso nel tempo andranno avanti, e' una malattia della quale occorre parlare sempre di piu'''.
  10. Già. Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi, e con scheda straniera si sarebbe pure inserito in telefonate su rete nazionale, sulle quali ha ampiamente insistito il pubblico ministero. La dimostrazione sta nel fatto che su ciò ha ampiamente insistito il pm.?
  11. E' vero. Ogni tanto qualche piccolo sterco si è visto. Aspettiamo il grosso. :interxxx:
  12. E' arrivato il top player, è arrivato il top player. Anche con Amauri era arrivato il top player...... :interxxx:
  13. Hanno acquistato Tevez. Prenderà 5 mln l'anno, quindi è un topplayer. :interxxx:
  14. Ho evitato di vedere "un giorno in pretura" di quei puttanieri della rai :interxxx:
  15. In Grecia hanno chiuso la TV pubblica. Un fatto gravissimo. Non so se in Italia sarebbe un danno così poi tanto grave, con tutti i pangiapaneatradimento che ci sono in RAI. :interxxx:
  16. Speriamo non sia vero quello che si sente dire che vogliono vendere Marchisio Dicono che rafforzeranno ed invece indeboliscono la squadra? :interxxx:
  17. il campionato estivo inventato da quelli che, con nome di fantasia, vengono chiamati "giornalisti" :interxxx:
  18. Multe cancellate, spunta Cassano L'elenco dei cittadini alleggeriti dal peso del pagamento delle sanzioni si allunga con una nuova lista in cui compaiono altri 789 nomi.Notizia del 09 Giugno 2013 - 15:39 L'elenco dei cittadini alleggeriti dal peso del pagamento della multe si allunga con una nuova lista in cui compaiono altri 789 nomi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, gli investigatori stanno procedendo all'individuazione dei "privilegiati" e non è escluso che, in alcuni casi, potrebbero saltare fuori delle omonimie. Detto ciò, i documenti sono spariti e, di conseguenza, gli investigatori hanno forti dubbi sulla legittimità di queste operazioni che hanno permesso ad oltre 1000 persone di evitare il pagamento della multa. Tra i casi sospetti, al numero 199 della lista D compare il nome di Antonio Cassano, l'ex calciatore delle Roma adesso all'Inter. Spunta poi il nome dell'ex arbitro di serie A Maurizio Mattei, oggi dirigente della Figc. Nello stesso elenco anche suor Maria Rosaria Attanasio, nominata come membro della Consulta dell'ufficio catechistico nazionale. E l'attrice Milena Miconi.
  19. Già, la querela tarda a venire. E non riesco a capire perché.
  20. "Non premiai l'Italia per i fischi" Joseph Blatter dopo sette anni torna a parlare della sua assenza nel momento del trionfo azzurro nel 2006: "L'ho fatto per evitare uno scandalo". Notizia del 07 Giugno 2013 - 19:09 Joseph Blatter torna a parlare dopo sette anni della sua assenza alla premiazione degli Azzurri campioni del mondo nel 2006 in Germania. Ai microfoni della Rai il numero uno della Fifa si giustifica così: "Lo feci per evitare alla squadra campione del mondo, per evitare alle oltre 70mila persone presenti allo stadio e alla tv internazionali di assistere ad uno scandalo. Ancor oggi se io vado in un stadio in Germania ricevo un'accoglienza simile ad andare all'inferno. Questo perché all'epoca si è detto che io ero in favore dell'organizzazione del mondiale in Sudafrica e la Germania ha ottenuto i Mondiali per un solo voto e dopo hanno detto che Blatter è contro la Germania: questa è la verità!". Non è un segreto che al dirigente svizzero il colore azzurro proprio non vada giù ma lui nega: "Io faccio il tifo per il calcio italiano. La squadra azzurra è una buona squadra e questo perche tutti i grandi giocatori italiani giocano in Italia, così come i grandi giocatori spagnoli e tedeschi giocano nei propri campionati. In questo momento gli azzurri sono favoriti per qualificarsi ai Mondiali di Brasile 2014".
  21. Sentito dell'auricchio? Non se la passa tanto bene. Galera in vista?
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