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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Ottime riflessioni le tue. Io per primo ancora oggi mi faccio molte domande, e intuisco che probabilmente dietro ci sono anche altre questioni di ordine, probabilmente, molto personale. Per forza devono esserci questioni che non sappiamo. Per questo ho sempre detto che bisognerebbe anche capire quali info si sono passati TO e MI. C'era una fusione vera e propria di intenti. Ma lo scandalo SpyTelecom non era frutto del lavoro di Torino, ma di Milano. Quindi ci sono da capire molte cose... (la faccenda Lapo, per dirne una, è una di quelle cose che ancora oggi mi fa riflettere. Ma è una sensazione istintiva mia personale, che ha valore zero) Io la penso così, ossia, per me ci sono prove sufficienti e conclamate sul fatto che a Torino sapevano tutto molto tempo prima e si sono mossi per. E ci sono, (compresa la telefonata tra Moggi e Giraudo dove parlano dell'incontro con Winteler), molti indizi da cui è chiaro che i 2 qualcosa sottobanco stavano organizzando. Poi però può essere che qualcuno abbia dato una spinta esterna, passando info tarocche o quasi, verso la distruzione dei 2 e non della loro sostituzione. Certo è che vedere Moggi e Giraudo al Milan sarebbe stata una cosa mal digerita sia a TO che a MI... E bisogna capire poi, l'importanza e il peso dei diversi ruoli. Perché qua le persone sono tante da considerare: JE, LE, Gabetti, Grande Stevens, Montezemolo, ecc. Insomma, chi ha condizionato chi, e come. Io speravo che in questi anni JE cominciasse a prendere le distanze e a raddrizzare, lentamente, l'assetto di quella questione, ma non lo ha fatto. E non ha manco mai fatto delle retromarce a parole. Quindi la puzza di bruciato se la continua a portare dietro.
  2. Ma infatti concordo con te. Si sarebbe trattato non di una scalata ostile. Non del tutto almeno. Diciamo che probabilmente avrebbero rafforzato fortemente le quote di minoranza, e poi avrebbero cercato di sedersi ad un tavolo per farsi cedere quelle mancanti per diventare maggioranza. Approfittando delle brutte acque di Fiat e del vuoto di potere di cui parlavi tu. (vuoto di potere che però non c'è mai stato, secondo me, ma che si potrebbe ragionevolmente supporre che ci sia quando vengono a mancare le colonne del gruppo, almeno in teoria. Loro hanno supposto che fosse così, e pensavano di potercela fare)Senza contare che avrebbero anche potuto emettere nuove azioni e acquistarle, per cambiare almeno un pochino l'assetto delle percentuali. Ma poi ci sarebbe cmq stato un tavolo, che sulla carta poteva anche essere amichevole. Ossia, ce la stiamo passando male, vi cediamo un po' di quote e da domani ve la gestite voi. Tanto a noi, di fondo, non ci interessa troppo la Juve. Ma se fai una roba così, ossia che parti e ti fai tutti i conti da solo e pensi di mettere alle strette un gruppo così, la paghi. Cara la paghi. E tutti devono vedere che la stai pagando cara. Perché nessuno ci deve più provare. Ne' con la Juve, ne' con altri asset. E io da certi punti di vista, ritengo anche che ci sia un qualcosa di comprensibile in tutto ciò. Ho altri principi, ma sono uomo di mondo e almeno un pochino li posso capire.
  3. L'ennesimo autogol di Casa Elkann http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=4895
  4. Management Buy Out. In quel periodo storico era possibile, perché la Fiat se la passava molto male, e da più parti si ipotizzava la cessione di asset importanti. Loro (M&G), anche se Moggi ora nega spudoratamente, avevano pensato che ci fossero le possibilità/condizioni per farlo. Anche perché a parte Lapo, non ci sono molti altri tifosi della Juve in famiglia lato Gianni. Poi loro si rifacevano alle supposte volontà di Gianni e Umberto. Hanno fatto male i conti. La roba loro è la roba loro, e sarebbe presa male anche solo una qualunque offerta che arrivasse dal primo sceicco che passa. Non si possono nemmeno fare delle offerte, senza il loro permesso. Punto. E visto che Giraudo si stava organizzando per fare l'operazione, gli sono passati sopra con il caterpillar. E' anche un fatto simbolico. Chi ci prova deve essere piallato pubblicamente. Come Ricucci, ecc. La serie B, era l'unica strada utile che andasse bene a tutti (Torino, Milano lato Inter, ecc), e l'unica che avrebbe garantito tutti gli obbiettivi. Non ci sono altre vie. Una serie A con forte penalizzazione sarebbe stata un disastro ingestibile.
  5. Secondo te Blanc, scelto due anni prima da JE in persona, inserito poi in un cda dove ascoltava senza dire mai una parola e riportando ai piani alti per filo e per segno (operazione spionistica di bassissimo livello, peraltro), è un caso? Secondo te, in un gruppo iper variegato che si aggira sui 150 miliardi di euro nel mondo, non ci sono le competenze per affrontare un qualunque terremoto mediatico o giudiziario? Questa gente, che è andata ad imporre il suo volere "prendere o lasciare" ad Obama, è stata presa alla sprovvista? Beh, resta della tua opinione, ma secondo me sei un po' troppo buonista/ottimista.
  6. Bravo. Secondo me, stai cominciando a ragionare senza tabù. In fondo, qui si ragiona sempre di Gianni e Umberto in funzione Juve, ma la realtà è che Umberto con le sue competenze, ha messo in difficoltà Gianni due volte nella Juve, e altre volte nel resto del gruppo o nei satelliti. E persino alle elezioni politiche. Umberto faceva bene ovunque mettesse le mani. Gianni non aveva quel talento, e chi capisce un po' di imprenditoria e organizzazione aziendale, lo sapeva. E per Gianni questo era un problema, dal punto di vista dell'immagine. Il Re deve essere sempre il migliore di tutti. Se invece molti cominciano a pensare che il fratello del Re forse è più bravo del RE... Non va bene. Questo è il motivo per cui, saggiamente, Umberto stava volutamente sempre in seconda linea. Parlava poco, e non si faceva notare. Sapeva benissimo quali erano le priorità famigliari ed ereditarie. Solo che il talento, se ce l'hai, prima o poi qualcuno lo nota.
  7. 1- La serie B era l'unica soluzione possibile, per loro. Dal loro assurdo punto di vista avevano ragione. 2- L'aut-aut di JE ad AA, concordo con te, è una vaccata. Quel tipo di decisioni non passano di certo per le questioni personali. A meno che non siano fatti molto molto molto gravi. Di certo non gli sarà piaciuta, è pur sempre un discorso di immagine non positiva, ma non ha toccato nulla. 3- Il discorso Edoardo non è da sottovalutare. Concordo con chi dice che non aveva nessuna competenza per occuparsi di nulla che riguarda il gruppo. Era una persona molto strana e del tutto particolare. Ma farlo passare per un demente, come spesso è stato fatto da più parti, è una cosa che mi fa schifo. Per conto mio, lui ha parlato sinceramente per quello che sapeva e per quello che intuiva. Ma visto che ne era fuori, ha sentito solo degli echi di quelle decisioni, quindi ha detto cose che andrebbero pesate separatamente. Non è oro colato. Il discorso islam Vs sionismo, per conto mio, è interessante ma troppo fumoso per considerarlo come unica cartina tornasole per capire come andò. Resta il fatto che il figlio non fosse convinto che il padre avesse preso quella decisione del tutto liberamente. E il padre, gli ha risposto. Rimane solo quello. Ognuno poi può, soprattutto rispetto a come sono andate le cose dopo, dal punto di vista ereditario, farsi una sua opinione. 4- Quello che qualifica JE, è il dopo calciopoli, ancora più del prima. Ora il telecomando ce l'ha lui. Dei vecchi consigli sbagliati potrebbe sbattersene. Eppure, La Stampa non riscrive calciopoli. Anzi. Mi fermo qua, perché non posso dire pubblicamente altro. 5- I fatti non accertati quali sarebbero?
  8. Parti da un presupposto errato. Moggi, Giraudo, e Bettega, sono stati messi lì da Umberto Agnelli. Gianni in quel momento aveva deciso di non occuparsi di Juve direttamente.
  9. - 10 aprile 1996 L’avvocato designa quale suo erede John Elkann. Conferisce infatti una quota del 25% in nuda proprietà del capitale della società “Dicembre ss”, che è la piccolissima capostipite di tutta la piramide di società sottostanti che fanno parte dell’impero finanziario e industriale torinese. - 22 maggio 1996 La Juve vince la Coppa dei Campioni. Viene intervistato l’Avvocato Agnelli che esce dallo Stadio Olimpico di Roma, dietro di lui una piccola folla di persone che lo accompagna. Al fondo di quella piccola folla c’è un giovanissimo John Elkann. Il giovane viene avvistato dalle tv anche in altre occasioni in compagnia di Gianni. - 17 luglio 1996 L’Avvocato, prima di sottoporsi ad una operazione chirurgica, nella “lettera di Monaco” riconferma la volontà di designare come suo erede John Elkann. - 18 dicembre 1997 John Elkann entra nel cda della Fiat.- 15 gennaio 1998 Il “Il Manifesto” pubblica un’intervista di Edoardo Agnelli, che dichiara: "Mio padre non voleva Iachi in consiglio Fiat, ma è stato costretto a farlo entrare..."L’Avvocato risponde:"La decisione è stata mia ed è stata presa immediatamente proprio per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management. Non c' è stata alcuna esitazione sulla scelta di John Elkann che, come ho già affermato, è giovane, ma ha già mostrato di possedere notevoli capacità e doti morali e gode di tutta la mia stima". - 31 dicembre 2004 John Elkann a Marrakech fa conoscenza del dirigente sportivo Jean-Claude Roger Gauderique Blanc . Tre mesi dopo, al “Cafè de Flore” di Parigi, gli chiede di entrare a far parte del cda della Juventus, e il francese accetta.- 8 febbraio 2005 Lapo Elkann, fratello di John, rilascia delle dichiarazioni dove si lamenta della mancanza di talenti come Cassano e di simpatia nella Juventus della Triade.- 9 febbraio 2005 Antonio Giraudo, ad della Juve, risponde a muso duro a quanto detto il giorno prima da Lapo, rimarcando la lunga lista di successi ottenuti anche senza il talento di Cassano e senza il sorriso. - 11 maggio 2005 Jean-Claude Blanc entra ufficialmente nel cda della Juventus insieme a Luigi Chiappero (avvocato), e insieme a Stefano Bertola (esperto economico dell’IFI). I giornali già parlano del francese come di un possibile sostituto di Giraudo. - 27 settembre 2005 Lapo Elkann rilascia nuovamente dichiarazioni polemiche verso la Triade, paragonando Moggi e Giraudo a Caino e Abele. - 17 marzo 2006 Breve dichiarazione di Franzo Grande Stevens: “Triade? Si cambia ovunque”. - 24 marzo 2006 La Triade viene riconfermata alla guida della Juventus.In alcuni piccoli forum bianconeri del web qualcuno avanza qualche dubbio sulla riconferma. I rapporti della Triade con la tifoseria dello stadio non sono buoni, ma qualcuno arriva a dire: “meglio un anno in B, che continuare con quei due lì” . Forse qualcuno già sapeva che sarebbe successo qualcosa? - 22 aprile 2006 Ruggiero Palombo, su La giornalaccio rosa dello Sport, lancia una piccola anticipazione di quanto accadrà a breve, e scrive:"Ricucci del pallone attenti all'estate" ."Cosa potrebbe accadere se invece, magari, a campionato finito concluso nella quiete che precede la grande kermesse dei mondiali, spuntassero fuoridei bei fascicoloni che ci raccontano di questa o quella telefonata, di come il calcio viveva la sua quotidianità, non il secolo scorso ma un anno fa?" - Fine aprile 2006 All'interno di IFIL, Andrea Agnelli non concorda affatto con quanto viene deciso sul futuro della Juve. Un venerdì pomeriggio lascia il suo ufficio nella storica sede IFIL di Corso Matteotti, al suo rientro il lunedì, dopo il weekend, l'ufficio non c'è più. In buona sostanza, di fatto, viene mandato/cacciato a Londra a lavorare con Giraudo nel settore immobiliare. - 7 maggio 2006 Juve – Palermo. Prima della partita Andrea Agnelli si reca sul campo e stringe la mano a Capello, Moggi e Giraudo. La curva espone uno striscione con la scritta: “La triade non si tocca”. Durante il match Franzo Grande Stevens viene visto confabulare parecchio in tribuna con John Elkann.Al triplice fischio le tv inquadrano Bettega in lacrime, e intervistano Moggi, in lacrime anche lui. Poco dopo John Elkann rilascia la storica dichiarazione con la quale sancisce il cambio di rotta.“Tutta la vicenda non ci lascia indifferenti, ma ci sono le sedi opportune per discuterne e per risolverle. Siamo vicini alla squadra e all’allenatore” . Un giornalista insiste e chiede se la famiglia è vicina anche alla dirigenza del club. John, visibilmente nervoso e infastidito, risponde di nuovo perentoriamente:“siamo vicini alla squadra e all’allenatore!” .In quei giorni, in una puntata di "Porta a Porta" di Bruno Vespa, in rappresentanza della famiglia Agnelli, è presente Evelina Christillin (storica amica di famiglia) la quale sancisce ulteriormente la presa di distanza dalla Triade. E si potrebbe continuare per giorni. Meno male che JE era giovane e inesperto. Pensa se fosse stato un vecchio volpone cosa avrebbe potuto combinare... Va detto però che, ad onor del vero, nel dopo calciopoli, acquisita una certa maturità e una certa sicurezza, finalmente ha cominciato a difendere la Juve con le unghie, con i denti, e con la spada. Basti vedere i giornali di famiglia come proteggono mediaticamente Andrea... Le frasi del film, sia di JE che di LE, ad esempio, la dicono lunga. Moggi si era montato la testa. JE invece la testa se l'è montata a partire dal 1996. E forse anche da prima, quando ha capito (o gli è stato fatto capire), che forse l'erede dell'impero potesse essere lui. Nonostante ci fossero in vita ancora altri personaggi papabili in famiglia. E poi quello che credeva di essere il Sole sarebbe Moggi. JE no. Lui è giovane, inesperto, e umile. Certo, come no.
  10. E' un film che tenta di riverniciare l'immagine distrutta della famiglia Elkann. Ma servono i fatti per ricostruirsi un'immagine positiva. E poi serve che i fatti stessi vengano confezionati a dovere. In pratica, non è cosa loro. Tanto meno di Lapo, che fa dell'immagine l'unico stile di vita possibile, ma dove manca la vera sostanza. Le passioni, ammesso che ci siano davvero e che non siano solo mode o manie del momento, non bastano. Dunque non se ne fa nulla. I patti di potere e di sistema, fatti prima del 2006, ora non possono essere rivisti. Per distruggerci hanno fatto muovere mondi interi di gente, la quale ci ha anche messo la faccia, ora non si può ricostruire l'uovo partendo dalla frittata. E poi sono scarsi. Cattivi, invidiosi, e scarsi. AA, che non è il mio presidente (e lui lo sa), deve guardarsi le spalle.
  11. 31-08-2006 --> 31-08-2016: The Long Run http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=4888
  12. Penso che uscirà anche il dvd, magari per Natale. E' una cosa voluta dall'alto. Serve a riverniciare e ridare un po' di smalto alla famiglia, che negli ultimi anni ha dato l'idea di essere molto distante dalla passione bianconera e più impegnata in questioni di potere (calcio compreso). Te lo sei perso ora, ma avrai modo di vederlo se vuoi. Ne sono praticamente certo.
  13. E' una di quelle operazioni che mi lascia un po' perplesso. Un film sulla Juve non si può fare. Un telefilm, quello si. Almeno una ventina di puntate. Ho la storia della Juve su 10 dvd, più una serie di dvd scudetto per scudetto, dvd monografici (Baggio Platini, Nedved, Buffon, ecc), più tanto altro che non ricordo, eppure mi manca ancora tanta roba. Un unico film per raccogliere tutto è un po' pochino, mi sembra sia più che altro un film "celebrazione". Che sarà anche bella eh, per ciò che riguarda la Juve è tutto bello, ma mi attizza molto meno che altre cose. Comunque, conoscendo il tifo bianconero, di certo farà più incassi del film su calciopoli, questo è poco ma sicuro. Purtroppo sono incasinatissimo col lavoro quindi non potrò vederlo. Per ora.
  14. PIANGE L'EDICOLA - CONTINUA L'INARRESTABILE CROLLO DELLA CARTA STAMPATA: A GIUGNO E LUGLIO TUTTI I GIORNALI PERDONO DAL 4 AL AL 17% RISPETTO ALL'ANNO SCORSO - 'REPUBBLICA' E 'CORRIERE' ORMAI SEPARATI DA 2MILA COPIE - ALCUNI GIORNALI LOCALI PERDONO MENO, ALTRI DI PIU' - MALISSIMO GLI SPORTIVI http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/piange-edicola-continua-inarrestabile-crollo-carta-stampata-132846.htm State cadendo da anni. Un gradino alla volta. Giù. All'inferno. E' lì che finirete tutti. E' solo questione di tempo.
  15. Non sapevo che Malagò fosse così legato alle faccende torinesi. Che vergogna ragazzi... Un disastro su tutta la linea.
  16. Infatti. Anche la Juve concede l'utilizzo del marchio per farci un po' di tutto... Quasi tutte le squadre di grido lo fanno. E anche molte non di grido.
  17. Ecco, ne hai citato uno interessante. Albanese fosse per me sarebbe già fuori dalla Juve da un bel pezzo. Quello che fa, per conto mio, non è proprio cosa sua. Altro che doppia carica... Filare!
  18. - Gai era troppo legato alla dirigenza che sappiamo, quindi non rimetterà più piede in Juventus. Per Exor Gai vale come per Moggi e Giraudo. - Calvo penso che verrà rimpiazzato. Non lo so, ma lo immagino. Mi sembrerebbe ragionevole... Teniamo anche conto dei probabili rallentamenti interni dovuti all'inchiesta biglietti-tifosi-ndrangheta ecc. Boh... Non so. Chissà che alla nuova assemblea degli azionisti non ci comunichino qualcosa.
  19. La Juve, almeno inizialmente, non può fare il ristoratore, l'albergatore, l'editore, l'immobiliarista, ecc. ecc. A meno che non apri per ogni segmento un ramo d'azienda ad hoc, con esperti del settore ad hoc. Hanno preferito inizialmente, forse per mancanza di competenze interne, o forse per paura di confrontarsi con un sistema ed una crisi economica prolungata, lavorare con partner specializzati. E' una scelta al ribasso forse, ti posso capire, ma è decisamente ragionevole per ora. Poi, quando le cose saranno più consolidate, pesate, e abituali, gradualmente si potranno fare i cambiamenti opportuni e fare più soldi. Ma ora, sinceramente, con tutto quello che si sta mettendo in piedi dal nulla, è meglio andarci piano. Gradualmente si fa tutto.
  20. Vedo che spesso e volentieri ancora si fanno battute o confronti con Giraudo, e si passa dal "Giraudo aveva già pensato tutto e progettato tutto" al "Giraudo in buona sostanza non ha fatto quasi nulla". Mettiamola così. Giraudo ha creato il filone ideologico della diversificazione "il calcio non può più essere solo calcio" su cui la dirigenza odierna sta continuando a lavorare, alla sua maniera, secondo le dinamiche economiche attuali, e secondo le opportunità attuali. E teniamo anche conto che attualmente Giraudo è ancora consigliere personale di Andrea Agnelli, il quale poi utilizza i consigli come meglio crede. (idem per LM) Questa diatriba "prima/dopo" continuo a non capirla.
  21. La diversificazione di Giraudo era una roba manco mai progettata. Era forse un'idea di azienda che lui aveva. Era il suo modo di pensare al futuro, ma non c'era ancora niente di manco lontanamente abbozzato. Le due cose su cui stava lavorando prima di andarsene erano lo stadio e il cambio della situazione azionaria della Juve. Poi Giraudo ragionava coi dati che lui aveva all'epoca, prima della crisi finanziaria del 2008 ecc. Non mettetevi a fare paragoni inutili, che tanto non servono a niente. E' come chiedersi se è più buona la nutella o la pasta alla carbonara...
  22. Secondo me anche altri nomi non verrebbero tenuti in grande considerazione, se mai dovessero presentarsi. - Barilla - Tavernello - Dixan - Kleenex - Pampers - Salumi Beretta ecc Cose così insomma, che creerebbero sfottò facili, o che hanno una storia di sponsorizzazioni molto legata ad altre squadre. IMHO Poi boh... Posso sbagliare.
  23. Ci sono state delle trattative in passato, vere o presunte. Ma cmq la Juve ha un qualche tipo di potere di veto credo. Nel senso che non possono sponsorizzare lo stadio con aziende che non piacciono per motivi vari. esempi a caso - Youporn - Il Giornale - Pirelli (ma questo è da vedersi ) - Wolkswaaageeen - Nike - Diadora - Preparazione H - Viagra - Carta igienica Scottex - Fave di fuca - Red Bull ecc Ci sono un bel po' di vincoli, per forza di cose. Forse fin troppi, vista la vastità di interessi del gruppo Exor. Penso sia un bel casino...
  24. Il blocco dei rimborsi spese di RCS http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=4859
  25. Certo che dipende dai soldi che chiedi. Vero. Ma questo vale anche per lo sponsor sulla maglia che, per esempio, per conto mio non vale abbastanza per i risultati ottenuti in questi anni. Di certo nella realtà non è facile ottenere gli sponsor, al di là delle chiacchiere (legittime e piacevoli) che noi facciamo sui forum. In questa prospettiva, è evidente che un centro polifunzionale come quello della Continassa, posizionato di fianco allo stadio, e tutto dedicato direttamente e indirettamente al club, darà un appeal diverso da quello odierno. Anche i naming rights ne possono potenzialmente beneficiare, per dire. Bisogna saperci fare. E si vedrà che piega prenderanno le cose. Ma l'idea che "tanto chi se ne frega perché i soldi li abbiamo presi da Sportfive", è molto pragmatica ma tonta e senza prospettiva. Non è tutto rose e fiori. L'area geografica resta difficile. OBI ha chiuso, il centro commerciale è sempre mezzo vuoto, ecc. La Continassa può smuovere molte cose, in tutti i sensi.
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