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Strato

Tifoso Juventus
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  1. per me la politica è solo compromesso, figurati la coerenza può essere tale in tanti modi. io posso considerare coerente con i miei interessi un partito che scende a compromessi pur di restare al comando ed impedire ad alternative molto peggiori di prendere il sopravvento, per esempio. Senza contare che una eventuale compromesso può essere circoscritto e limitato nel tempo, e non per questo devo considerarla una colpa indelebile. Se in quella congiuntura storica, si è decisa un'alleanza con un certo cdx (con addirittura silvione momentaneamente fuori dai giochi), decisi che si poteva tollerare per il tempo necessario. D'altronde chi è venuto dopo si è dimostrato LARGAMENTE peggio, quindi fu davvero una cosa così imperdonabile? Ho chiuso il naso, certo, e sono convintissimo che, con alternative possibili, si sarebbe optato per scenari diversi, ma esistevano davvero? Guarda cosa è successo con la lega (purtroppo): non è mai servita a niente ed ha solo funto da stampella a Silvione, ma restando sempre in scena e in un momento in cui il cdx è si mostrato debole, lo ha fagocitato prendendone il posto. I suoi compromessi gli sono serviti per rimanere sempre lì, ed essere protagonisti attivi della scena politica (per quanto con le loro schifose modalità). Il PD ha peccato in tantissime cose - leadership debole, carisma nullo, ufficio stampa ridicolo, scarsa visione d'insieme, decisioni prese cercando di cavalcare le ondate emotive della gente quando ormai era troppo tardi, etc - ma non vedo come una scissione avrebbe dovuto risolvere tutto ciò. Piuttosto, bisognava cercare di rimediare con una personalità forte da lanciare in un momento di crisi, se davvero si voleva farlo. Poi oh, non ritengo che non ci siano colpe anche dall'altro lato eh, perchè se il csx avesse voluto evitare la scissione, avrebbe dovuto fare di più e tendere meno la corda. Di nuovo, il compromesso. In sostanza, dò molta più importanza al progetto d'insieme a lungo termine che alle scaramucce (inevitabili) che si creano lungo il cammino. Una cosa che davvero manca (ma che in realtà ultimamente non c'è mai stata, perchè il legame per le sinistre è stato l'antiberlusconismo e finito quello, boh, il vuoto).
  2. Ovviamente no, ma non trascurerei l'impatto che ha sull'elettore il sapere di votare un partito solido rispetto al votare un partito predisposto alla scissione (a questo giro poi estremamente inutile). Al di là dei numeri, bisogna anche tenere in considerazione il messaggio che arriva alla gente. Poi, che la dirigenza PD debba essere rivoluzionata è palese. Ma è davvero una cosa che puoi spingere a fare da esterno? Non avrebbe più senso cercare di cambiare dall'interno? Non so. Non conosco queste dinamiche e probabilmente sono robe oscure, complicate e pure malefiche
  3. ma che vuoi dire a gente che come titolo di studio avrà massimo il battesimo ma da qualche parte devo sfogarmi
  4. togliere altri soldi all'istruzione non è da incompetenti, è proprio da figli di p*****a
  5. facciamo SEMPRE fatica quando in mezzo c'è la champions (o in generale un turno infrasettimanale)... non sono robot e la stanchezza i nostri la sentono, ancor più con giocatori cardine fuori servizio doppiamente importante quindi fare bottino pieno anche queste situazioni
  6. non sono un esperto ma quello col 7 sembra bravino
  7. siamo a fine ottobre, onestamente sarei stupito se riuscissimo a tenere certi ritmi per 90 minuti. Ci sta dover rallentare nel secondo tempo.
  8. scusami ma chi razzo doveva entrare per prendere il posto di cancelo? Gli altri due cambi sono stati costa e bernardeschi, ovvero i più offfensivi possibili dai non sapete più cosa inventarvi.
  9. dominati nel primo tempo, controllati nel secondo una buona partita in uno stadio non semplice
  10. figurati... nei commenti al FQ si inneggia addirittura ad una raccolta fondi per pagargliela, tanto è considerato vittima dei "poteri forti"
  11. Per la serie "qualcosa è andato storto" Telegatti 2001: Alessandro Cecchi Paone contesta il reality “Grande Fratello” perché inserito nella stessa categoria -“costume e cultura”- della sua trasmissione a divulgazione scientifica “La Macchina del Tempo”. A distanza di 17 anni, Cecchi Paone stasera entrerà nella casa del Grande Fratello VIP mentre il tipo che lo sta fissando alle sue spalle in questa foto [ripristinate l'upload delle immagini mannaggia], Rocco Casalino, allora inquilino della casa, oggi è il portavoce del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana. - Giovanni Mercadante
  12. i duelli tra economisti mi entusiasmano sempre un sacco, purtroppo però data la mia ignoranza in materia non capisco assolutamente nulla di quello che dicono
  13. secondo me, tutto dipende da che prezzo (politico, umano e sociale) si è disposti a pagare per avere crescita economica. Per dire, anche la cina cresce, ma sono sicuro che le condizioni dei lavoratori cinesi non le invidia nessuno. Ecco, stesso concetto per la Russia.
  14. Mi ricorda molto il Milan che cerca di convincere la uefa riguardo ai magici introiti asiatici degli anni a venire sappiamo tutti com’è finita
  15. Hanno temporaneamente disabilitato l'upload delle immagini per manutenzione. batosta tutti
  16. e in questo clima che nulla ha a che vedere col fascismo, qualcuno si sente in dovere di far nascere il reato di apologia dell'antifascismo http://munafo.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/10/17/alessandra-mussolini-ti-denuncia-se-parli-male-del-duce-sui-social/?ref=fbpe&fbclid=IwAR2NUlZZmJjuMfx1NtP5kfUYnMMMzhwE47zcqYpjVY3paY7UPg5cXHVTmuU
  17. dovrei veramente smettere di sbattermi coi contratti, cominciare a disegnare commissioni in nero e beccarmi il reddito di cittadinanza dicono che il porno furry venda benissimo
  18. ma poi, almeno non venissero a far la morale con il non sono razzista ma nemmeno quello
  19. Beh ma il problema sorge quando uno vorrebbe andarci ma gli viene vietato dalla legge e dalle istituzioni perché ha qualche velatura di ne*ro.
  20. Avete presente gli inutili e costosi F35 contro cui in campagna elettorale si scagliavano i pentastellati? Ecco. Acquisto confermato, pare.
  21. Per come la vedo io, l'economia è una roba sè. Ai governi spetta il compito di sfruttarla al meglio. E' sbagliato farsi inglobare da essa, così quanto è sbagliato cercare di ingabbiarla eccessivamente. Se le aziende non sono messe in condizione di ottenere profitto, non nascono e non creano lavoro. Lo stato deve cercare un equilibrio tra le parti. Un compito difficilotto
  22. Sì ma qui come vedi si stanno intrecciando fattori diversi (mutuo) che esulano dalla mera relazione azienda - lavoratore. Giustamente, è un settore al quale deve essere messo mano, ma non possiamo non tener conto che se le banche elargiscono mutui solo a chi ha un lavoro stabile, è perchè lo spauracchio del rapporto di lavoro che si interrompe senza possibilità di iniziarne con relativa facilità uno nuovo vale anche per loro. E quindi chiudono il borsello. Ad un imprenditore interessa il guadagno, e non può che essere altrimenti perchè l'economia mondiale funziona così. L'etica non è considerata (e ci sarebbe un intero discorso di sociologia del lavoro da fare in proposito), perchè possiamo dire che l'intero mondo non è ancora pronto a considerare fondamentale la parte etica e sociale dell'azienda. Ad oggi si considera solo l'aspetto economico (il problema etico/culturale a cui accennavo poco fa), e dobbiamo prenderne atto. Le cose si cambiano poco a poco, dall'interno. Il problema è sempre quello: là fuori c'è il deserto. Ma c'è per tutta una serie di motivi relativi alla difficoltà di fare impresa. E, per quanto sia spiacevole ammetterlo, la difficoltà a licenziare è uno di quei fattori. Non ha senso ignorare i fatti. Ha senso pretendere che la flessibilità, per esempio, venga pagata di più del posto fisso; che chi esca dal mercato abbia le tutele necessarie per poter ammortizzare lo spostamento, esista una diminuzione della flessibilità con il crescere dell'età e che il mercato del lavoro sia messo in moto. Per dire giusto un po' di cose che mi vengono in mente. Io lavoratore, sono disposto ad accettare la necessità di flessibilità dell'azienda, però in cambio esigo che questa non sia un limite, che esista anche in entrata. Devo poter essere in grado di dire: "ah tu datore di lavoro mi vuoi fuori? Come ti pare, con le mie capacità troverò altro." Alla fine, se lavori per pinco pallo invece che per alfredo sbirulino, al dipendente non frega un accidente. Fermo restando che anch'io sono dell'opinione che la maggior parte delle imprese, i lavoratori capaci cercano di tenerseli.
  23. Giustamente si devono ascoltare le campane da una parte e dall'altra. La questione è tutt'altro che banale. Ma io quindi mi domando: la soluzione ad una situazione come la descrivi tu, è davvero costringere le aziende a tenersi dipendenti che non vogliono, e allo stesso tempo dare come una unica possibilità a dipendenti capaci ma castrati, l'essere costretti a restare in un ambiente di lavoro per loro malsano? Fermo restando che alla base c'è secondo me un problema etico/culturale (come sempre), non avrebbe più senso andare verso un mercato del lavoro che sia mobile in entrata (ovvero che ci siano più possibilità di lavoro) ed in uscita, così che licenziarsi non sia vista come un'azione da folli irresponsabili, perchè di opzioni là fuori ce ne sarebbero varie? Io faccio fatica a considerare l'immobilismo come la soluzione migliore. Può essere una soluzione, ma non mi sembra la migliore. Aziende che si tengono dipendenti che non vogliono, e dipendenti che se potessero cambierebbero aria all'istante ma che in realtà non possono. Bisogna tutelare il lavoratore, non il posto di lavoro a tutti i costi.
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