ampeg

Errori in uscita da evitare come la peste

Si è svegliato il City

Addosso al portiere

Seeee

Il fallo dell'arbitro mancava

Yildiz doveva tirare lui

Ma tiraaa

Koop ha già rotto il kazz

Nessuno a rimorchio

Allarme rientrato Piccinini e Ambrosini la prendono a male

Altra caviglia a ramengo

regna dell'ironia anche nel forum dei citizens

la uefa che parla con Gravina dell'esposto dell'arbitro italiano (che avrà la carriera troncata)

com'è che diceva Gravina.. "non sono preoccupato il fango finirà"... intanto prenditi pure quest'altra palata di melma... chissà chi sarà questo arbitro, in ogni caso ha la mia stima anche se fosse uno di quelli che puntualmente si mette a fare il fenomeno quando ci arbitra

Nuova grana per Gravina, presentato un esposto all’Uefa Dopo l’inchiesta del tribunale di Roma un arbitro si rivolge all’Unione delle federazioni europee per chiedere di sanzionare il presidente Figc Un arbitro italiano ha presentato un esposto all’Uefa nei confronti di Gabriele Gravina, sostenendo che “il Tribunale penale di Roma ha stabilito in via cautelare che il Presidente della Figc non possa dirsi estraneo ad una complessa operazione che ha visto l'uscita di denaro dalla Lega Pro e il suo ritorno, dopo numerosi passaggi di mano, alla disponibilità del Presidente della Figc”. https://www.rainews.it/articoli/2024/12/sport-calcio-gabriele-gravina-presidente-figc-presentato-un-esposto-all-uefa-ai-sensi-del-codice-etico-16484ac9-a25c-4436-980c-4bbbe44cf756.html

Leonardo Bonucci svuota il sacco: «Con Allegri ci hanno dovuto dividere, lo sgabello di Porto un errore. Ecco perché sono andato al Milan» 10-12-2024 https://www.msn.com/it-it/sport/other/leonardo-bonucci-svuota-il-sacco-con-allegri-ci-hanno-dovuto-dividere-lo-sgabello-di-porto-un-errore-ecco-perché-sono-andato-al-milan/ar-AA1vylVl?ocid=msedgntp&pc=U531&cvid=559a5460fb764a4692b7cc93d24038e3&ei=11 Leonardo Bonucci, alla vigilia della sfida tra Juventus e Manchester City nella sesta giornata della fase a gironi di Champions League, si confessa a Prime Video ripercorrendo i momenti indimenticabili, ma anche quelli più difficili, della sua carriera. La discussione con Allegri La vicenda su cui si sofferma di più riguarda la discussione con Massimiliano Allegri, che chiuse la fine della sua prima esperienza alla Juventus al termine della stagione 2016/17. Tutto ebbe inizio durante la partita Juve-Palermo del 17 febbraio 2017. «Marchisio stava rientrando da un infortunio al crociato e al 60’ era esausto, così gli dissi: "Claudio, fatti sostituire". Lui non voleva, allora feci un gesto ad Allegri, indicando di cambiare l’8 perché stava morendo», racconta. «Cinque minuti dopo sostituì Sturaro con Rincon, ma io continuavo a fare segni e lui mi mandò a fan..o. Mi disse: "Pensa a fare il giocatore", "sei un cogli...e". A fine partita mi trovai di fronte Landucci che cercava di fermarmi: lo spinsi contro la porta e corsi dentro. Ci siamo affrontati finché non ci hanno separati. Poi sono andato da Allegri per chiarire: "Non hai capito cosa volevo dire". Ma lui si è infuriato di nuovo, e con il veleno che aveva, mi hanno dovuto allontanare. Da lì è finita». Lo sgabello di Oporto «Lui voleva che fossi escluso dalla rosa, poi c'è stata una mediazione della dirigenza», racconta Bonucci. «Alla fine si decide che rimango in tribuna per la partita Porto-Juve, andata degli ottavi di Champions League. Ma non guardo la partita da un normale seggiolino, mi siedo su uno sgabello. È una cavolata, è colpa mia perché non volevo stare seduto, così potevo muovermi un po'», rivela oggi. «Ho preso io lo sgabello nella lounge e lì ho combinato il pasticcio». La crisi nei rapporti con Allegri, comunque, è ormai irrecuperabile, e la rottura definitiva avviene in occasione della finale di Champions League di Cardiff, persa 1-4 contro il Real Madrid. «Nel tentativo di mediazione mi dicono che sono importante e che il mister è in scadenza, ma prima della finale rinnovano il contratto ad Allegri. Era anche giusto, per carità», aggiunge Bonucci. «Poi esce la voce che io avrei fatto casino nello spogliatoio. Così chiamo il direttore (Marotta, ndr) e gli dico: "Sono un patrimonio della società, non pensi sia il caso di smentire visto che non è successo nulla?" e lui mi risponde: "Noi non dobbiamo dire niente"». Il trasferimento al Milan Bonucci e l'avventura al Milan. «Era fine giugno, mi chiama il procuratore e mi dice che c'è questa possibilità. Io e la Juve parliamo, diciamo che le strade si devono separare e spunta il Milan. Ho vissuto talmenta male quello che mi era stato fatto che ho pensato solo al mio bene. L'anno prima la società mi disse "Non ti vendiamo nemmeno per 100 milioni". Poi mi hanno venduto al Milan per 42 milioni e c'era dentro anche De Sciglio. Non è che volessero tenermi a tutti i costi», ha raccontanto l'ex calciatore. L'offerta del Manchester City Ma qual era quella squadra che nell'estate del 2016 aveva fatto un'offerta stratosferica per acquistare l'ex difensore juventino? Proprio il Manchester City di Guardiola. «Marotta mi disse che non mi avrebbe venduto neanche per 100 milioni e l'offerta che arrivò dall'Inghilterra non era molto lontana da quel numero, ma Agnelli e Marotta furono di parola. Anche l'anno dopo Guardiola mi disse che mi avrebbe preso, ma prima avrebbe dovuto vendere Mangala e Otamendi. Io, però, non potevo aspettare», rivela Bonucci. La replica a Szczesny L'ex capitano della Juventus ha raccontato quale sia il suo gol preferito, rivelando che «il 3-2 contro la Roma nel 2014 è quello che mi ha fatto più godere». Inoltre, ha spiegato la sua decisione di esultare dopo aver segnato con la maglia del Milan all'Allianz Stadium contro la sua ex squadra, dichiarando: «La rifarei». Successivamente, ha risposto alle recenti dichiarazioni di Wojciech Szczesny, che aveva raccontato di indossare le cuffie nello spogliatoio per non sentire i discorsi motivazionali di Bonucci prima delle partite. Bonucci ha ammesso di essere rimasto deluso da queste parole, spiegando: «Io parlavo per il bene della squadra. Però, quando io parlavo, lui non c’era. Era in bagno, non so a fare cosa, ma ne ha parlato anche lui, forse a fumare». L'ex difensore bianconero ha continuato: «Era un momento in cui aveva lasciato il calcio, poi è tornato, quindi forse era un po' confuso. Sono rimasto molto sorpreso da quello che ha detto»

che disagiati... chissà chi è il mandante disagiato...

Se ricordo bene la dinamica, c'è stato un incrocio di gambe abbastanza fortuito. Non mi sembra possa essere considerato un intervento imprudente. Cosa prevede il regolamento?

Continuo a dargli fiducia ma solo perché ha l'alibi degli infortuni. Qualcuno sosterrà che non è un alibi, invece per me è anche bello grosso, dato che fino ad ora qualcosa di buono si è visto e in tante occasioni è stato palese che la squadra era monca. Quando rientreranno allora si comincerà a fare un po' di conti per come vanno fatti.

ieri su Lautaro c'è stato un fallo molto simile al limite dell'area con Lautaro che ritarda furbescamente la caduta in area per farsi dare rigore, infatti l'arbitro non ha esitato 1 secondo per dare il rigorino, poi il var lo ha giustamente tolto per la posizione geometrica... però il fallo lo ha dato con noi gli arbitri tendono a fare i fenomeni tanto chi gli dice niente, anzi si evitano pure la gogna mediatica

Diciamo che è un pareggio un po' più pareggio rispetto alla norma

1 punto guadagnato sul Milan

Che gollettino mecojoni