- Domenico -

Tutto in nome del dio denaro. E lo definiscono sport.

Quando aboliranno questo cesso di Gran Premio sarà sempre troppo tardi.

Con l'inglesino sculato.

str**** animale.

Cioè dai, mi fa schifo. Che animale lurido.

Che c**o rotto, Gino. Quanto mi sta sul c****.

Emozioni forti. Fortissime.

Bimbo spia la chat dei talent. Vergonnia.

Brahim Diaz Nome: Brahim Diaz Nato a: Malaga, il 3 agosto 1999 Nazionalità: Spagnola Passaporto: comunitario Altezza: 1,70 cm Peso: - Piede: - Ruolo: trequartista / esterno Club: Manchester City Scadenza contratto: 30 giugno 2017 Profilo by chrim10: Tecnica. E quando parli di tecnica, pensi inevitabilmente alla Spagna. E quando pensi alla Spagna, ti rivolgi ad una scuola ben precisa: la scuola del possesso palla, dell’ampiezza, della qualità e della rapidità.Metti insieme ste caratteristiche, ed hai appena nominato Brahim Diaz, stella della nazionale spagnola, battuta solo ai rigori dal Portogallo, nella finale di Euro Under 17, disputatasi in Azerbajigian, nonché del Manchester City. Tre reti nel torneo continentale, e tante, tantissime giocate che hanno spalancato gli occhi a chi, come me, pretende la resilienza tecnica. Inizialmente impiegato sull’out mancino, Brahim è stato poi messo come trequartista centrale, nel 4-2-3-1, dopo l’esplosione di Fran Garcìa proprio a sinistra (altro gran bel giocatorino, questo qui), e quindi piazzato dove probabilmente da il meglio di sé, vuoi perché nel vivo del gioco, vuoi perché così sfrutta le sue progressioni assassine. E’ un talento che va solo ammirato. Brevilineo, rapidissimo, gioca con entrambi i piedi, e quando ti punta è finita. Questo qui ti fa vomitare nervoso. Trick-track, e snap, palla c’è, palla non c’è, poi quando l’avversario sta per tagliarti la gola, la smista. O tira. Di buon livello anche la balistica, ma è chiaramente la tecnica applicata quella che è dominante nel suo gioco. Tecnica e, come dicevo, rapidità. Connubio effervescente, che consente a Brahim di essere davvero un giocatore imprevedibile. Di difficile “lettura”, per i difensori. Se devo trovare un difetto a sto ragazzo - oltre alla fisicità (come detto, è ancora gracilino, e probabilmente per questo deve mettere su più muscolatura) - è che dovrebbe cercare di “capire” di più i movimenti. Non solo dei compagni di reparto, ma anche i suoi. Leggerli dentro di sè, con l'istinto. Deve imparare a muoversi con efficacia istintiva. Questo aspetto per me è fondamentale per la crescita del ragazzo. Del resto, il suo modello di riferimento è un certo David Silva (fonte http://www.manchestereveningnews.co.uk),ed in tal senso posso dire che in effetti, come tipologia, si somigliano molto. E proprio Silva è l’esempio di come un giocatore brevilineo e gracile, possa comunque diventare un trequartista di livello mondiale. Non serve solo la tecnica e la velocità, ma occorre sapersi muovere tra le linee, occorre andare oltre lo spazio creato; per andare al di là, devi creare aperture, pertugi, anche dove virtualmente non ce ne sono.Ecco, se migliora qui, in questo aspetto, diventa un giocatore di livello. Chiaramente deve essere aiutato e seguito, ma senza castrarne la libertà di espressione atletica e tecnica. Ma sulla faccenda non ho dubbio alcuno. Ed immagino che Pep Guardiola stia già gongolando. Leggo, peraltro, che parteciperà al precampionato con la prima squadra (fonte sport-english.com). Che dire? nulla. Deve stare lì. Punto. Josep, lasciagli la libertà di incantare. E diverrà un grandissimo. Rendimento 2015-2016: FA Youth Cup: 6 presenze, 3 reti. Uefa Youth Cup: 3 presenze, 1 rete Nazionale: Spagna Under 17: 8 presenze, 3 reti by chrim10

Atakan Akkaynak Nome: Atakan Akkaynak Nato a: Troisdorf , il 5 gennaio 1999 Nazionalità: Tedesca Passaporto: comunitario Altezza: 1,80 cm Peso: - Piede: destro Ruolo: play (centrale) Club: Bayer Leverkusen Under 17 Scadenza contratto: 30 giugno 2017 Profilo by chrim10: Il campionato Europeo Under 17, appena terminato in Azerbajian (e vinto dal Portogallo), ha consegnato alla platea calcistica continentale un centrocampista dal grande avvenire, in un ruolo, peraltro, particolarmente importante, per ogni meccanica tecnico-tattica. L’ho seguito con molta attenzione, in tutte le partite che Eurosport ha messo a disposizione, e posso dire che, a mio avviso, Akkaynak è stato il miglior play del torneo. Peraltro, ho cercato informazioni via etere e ho letto, su goal.com (nell’edizione tedesca), che il ragazzo viene descritto come un centrocampista duttile, con paragoni importanti, su Vidal, come aggressività e dinamismo. Cosa che non si fa fatica a credere, invero. Ma se quel che ho visto corrisponde alla realtà, questo qua è un play, in tutto e per tutto. Intanto noti subito la personalità: caratteristica indispensabile per giocare davanti alla difesa. Assolutamente indispensabile. Non si nasconde mai, è sempre nel vivo del gioco, sin dal primo giropalla difensivo. Si abbassa, e riceve, dopodiché governa. Palleggio scolastico, se c’è da amministrare, o verticalizzazione se c’è da partire. Oppure, cambi campo, precisi ed ordinati. Se poi decide di fare la guerra offensiva, si butta, dialogando con Arne Maier o Havertz (altri barbiturici crucchi in mediana) per tentare l’affondo. Dunque, dicevamo, grandi doti di leadership, ma anche tanta fisicanza generosa: corsa, aggressività, che gli consentono di dare equilibrio alla squadra. Sotto quest’ultimo aspetto, credo siano emblematiche le parole di Havertz (suo compagno di Nazionale), sempre tratte da goal.com tedesco, quando parla della sua grande forza in fase difensiva: "Meistens hält Atakan mir sehr gut den Rücken frei. Somit kann ich mich auf die Aktionen in der Offensive konzentrieren. Wenn ich mal einen Ball verliere, dann erläuft ihn Atakan und erobert ihn für die Mannschaft zurück", che in soldoni significa che “quando perdiamo palla, ci pensa Atakan, così posso concentrarmi sulla fase offensiva”. Inoltre, Akkaynak è dotato di buona balistica. I rigori sono cosa sua, così come le punizioni, ed il tiro da fuori. Gustatevi il gol contro l’Austria, dopo una fuga equinoziale di Maier sulla fascia (minuto 0.50 del video). Un'ultima notazione. Il ragazzo ha origini turche (grazie ai genitori), ma ha scelto la Germania, ed il perché glielo faccio dire da lui: “Der Grund für meine Wahl war, dass ich mich beim DFB besser weiterentwickeln kann. Dies ist ein wichtiger Punkt für mich, da man sich in meinem Alter entwickeln muss, um später die Chance zu bekommen, Profi zu warden”, che, in breve significa che il motivo della scelta risiede nel fatto che in Germania avrà più possibilità di svilupparsi a livello professionale. https://www.youtube.com/watch?v=I3kWJKiQEAY by chrim10

Ibra, sei troppo una sagoma. Esplodo.

Il primo

Sento che arriva. Sì, arriva.

Non volevo generare doppi sensi, lo giuro

Libera la mente e sii intraprendente. Male che va, ti becchi un palo

Basta, mi guardo qualcosa su Netflix.

Grazie per lo spoiler.

In vino veritas.

Solitamente a quest'ora è ubriaco.

Carlo Laudisa ‏@carlolaudisa 1 min1 minuto fa Coming soon on @periscopeo : Dani Alves e la #Juve etc etc... OCCHIO.

Bravo Desmond, diglielo.

Lui è un boss e lo schiaffa nel c**o a tutti.

Ahia.

Hai vibrazioni positive?