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Tutti i contenuti di - Domenico -
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live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Bel cross di Sturaro. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Spallata, dai. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Cuadrado si scalda. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Fallo tattico su Dybala, niente giallo. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Chiellini con l'aratro. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Devi ammonire, oh. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Dai, dai. Forza Juve. -
live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
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live match [ Serie A Tim /// 13° g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Dai Juve. -
match preview [ Serie A Tim /// 13ª g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2015/2016
Sarebbe bastato tenersi Vidal. -
match preview [ Serie A Tim /// 13ª g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2015/2016
Paolo Aghemo @AghemoPaolo 2 min2 minuti fa Juventus, #Khedira fuori, problemi fisici #JuventusMilan @SkySport #skyserieA ... -
match preview [ Serie A Tim /// 13ª g.ta andata ] Juventus - Milan 1-0
- Domenico - ha risposto al topic di - Domenico - in Stagione 2015/2016
Vediamo di vergare i culi. -
basket NBA 2016: Cleveland Cavaliers NBA Champions
- Domenico - ha risposto al topic di Ilcampodice38 in Archivio Sportivo
Appena finito di vedere Warriors-Nets... Che partita Lopez non avrà dormito la notte per quell'errore a CINQUE DECIMI dalla fine -
Predrag Rajković Nome: Predrag Rajković Nato a: Negotin, il 31 ottobre 1995 Nazionalità: Serba Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,91 cm Peso: 85 kg Piede: destro Ruolo: portiere Club: Maccabi Tel Aviv Scadenza contratto: 30 giugno 2020 Profilo by chrim10: Finalmente è arrivato il momento della schedatura di un portiere. E, opportunamente, la descrizione che andrò a fare di seguito, verte su uno dei migliori prospetti in circolazione oggi: Pedrag Rajkovic, autobus di 1.91, che con la sua nazionale ha vinto (certamente a sorpresa) il recente mondiale Under 20, disputatosi in Nuova Zelanda. Noi l’abbiamo scoperto lì, ma in verità questo ragazzo s’era già messo in mostra nell’Europeo Under 19, del 2013, giocato in Lituania - pure vinto dalla Serbia - quando in semifinale, contro il Portogallo, parò anche le vongole dei pescatori lituani della cittadina portuale (conosciutissima a livello mandiale) di Klaipeda, compresi due rigori, trascinando così la sua nazionale alla finale contro la Francia, poi appunto battuta 1-0, con gol di Lukovic. Dunque, un vincente. Un autentico numero 1. In tutto, anche a livello personale: difatti Rajkovic, vinse, per entrambe le suddette competizioni, il titolo di miglior portiere (nel mondiale U.20, il trofeo si chiama Golden GIove). Da informazioni raccolte, risulta che Rajkovic è cresciuto calcisticamente nel Jagodina, dopodiché, lo Stella Rossa lo acquista, subito dopo l’Europeo, per soli 140.000,00 Euro, oltre ad una quota del 30% della futura vendita (fonte Aleksandar Miljnkovic, per calciomercato.com), e l’anno successivo diventa titolare indiscusso dei biancorossi, diventandone poi addirittura il capitano. Ha militato in tutte le nazionali giovanili serbe, sino all’esordio in quella maggiore, nel 2013, con Mihajlovic CT. E’ un portiere fisicamente imponente, con quel 1.91 di altezza, per 86 kg di muscoli ed elasticità reazionari; notevole tempismo e sicurezza nelle uscite a palle alte, ma anche molto efficace in quelle basse sull’attaccante lanciato, ottima personalità ed autorità nel comandare la difesa, assolutamente concreto nelle parate, senza mai concedersi fumosità, senza mai tentar voli carpiati con giravolta termostatica, al sol fine di allietar fotografi o screen da piazzar sui social. Nel piazzamento globale (leggi: senso della posizione) a difesa della porta è senz’altro straordinario, il che gli permette, aiutato da una esplosività fuori norma, di effettuare parate incredibili, sia in presa, e sia in respinta; è altresì dotato di riflessi dinamici, e ne abbiamo avuto prova anche per i numerosi rigori parati. Cosa che, peraltro, denota anche una lodevole capacità di concentrazione. Infine, abbiamo notato che anche con i piedi ci sa fare. E quindi, rallegratevi, perchè questo non è un davanzale - come diversi suoi colleghi, messi lì sol per manganellare palloni fuori dalla rete. Anche per un estremo difensore, la tecnica è ormai determinante, in specie nel calcio d’oggigiorno, dove i portieri sono al centro costante del gioco, e debbon saper palleggiare con i difensori, nel giro palla difensivo, oltre che chiaramente rinviare (e spazzare, se necessario). Concludo con una postilletta: Rajkovic gioca nella blasonatissima (a livello intercontinentale) Maccabi Tel Aviv, con contratto in scadenza nel 2020. Qualcuno mi sa spiegare il perché è finito lì? Giuseppe, na cortesia: vola in Israele, e addormenta i dirigenti di Tel Aviv con i tuoi soliti giochetti da mariuolo. Ma torna con Rajkovic, non con un cd di musica Klezmer da regalare ai tuoi nipoti. Dai, vai. by chrim10
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Pablo Lòpez Nome: Pablo Lòpez Nato a: Querétaro, il 7 gennaio 1998 Nazionalità: Messicana Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,66 cm Peso: 58 kg Piede: destro Ruolo: centrocampista centrale Club: Pachuca Scadenza contratto: - Profilo by chrim10: Apro la scheda, affermando, senza alcun problema, che questo ragazzino mi ha letteralmente catturato, sin dalla prima palla toccata, all’esordio del 18.10.2015 - nella fase a gironi del mondiale U.17 - contro l’Argentina. Devo dire, peraltro, che il Messico ha mostrato, sin da subito, dapprima contro i più quotati argentini (sfiancandoli sino al 2-0 finale), e poi successivamente contro tutte le selezioni affrontate sino alle semifinali, una notevole organizzazione di gioco, unita ad una conoscenza e perseveranza tecnica che si deve solo ad un insegnante di calcio, quale credo sia il giovane C.T. Mario Arteaga, al quale vanno decisamente i miei complimenti. In tutto questo, il merito più grosso va senz’altro distribuito ai calciatori, ed in particolare ai due che, a mio avviso, hanno reso possibile la costruzione di questa macchina incantevole. Alan Cervantes (il n. 6, in cabina di regia) e Pablo Lòpez, il n. 8, il tuttocampista mancino, energico e dotato di una tecnica e di una rapidità sprofondenti. Intanto, va detto che il Messico giocava con il classico 4-2-3-1, e Lòpez giostrava, ovviamente, nei due di centrocampo. Attenzione però, perché nella realtà, sopra la difesa operava stabilmente Cervantes (il vero regista, con compiti di copertura e distribuzione della sfera), mentre Pablo era l’ape assassina della zona nevralgica: lo trovavi dappertutto, sopra, sotto, avanti, indietro, di qua, di là, di su, di giù. Sempre costantemente in movimento. In lui, noti subito una buonissima predisposizione per il palleggio, sia banale ed orizzontale e sia per quello ricercato, di imbuco o di assist. E come si richiede ai centrocampisti universali, per Pablo l'appoggio agli attaccanti, sull’esterno, in aiuto ai difensori, nei raddoppi, è roba normale. Ma ragazzi, quando parte da dietro, è na favola: riesce sempre ad attraversare le linee avversarie, con tagli sanguigni, e creando, sovente, superiorità numerica letale. Così, definirlo tuttocampista dovrebbe rendere l’idea. Se preferite, definitelo pure centrocampista moderno, tecnico, veloce, coast to coast. Come vi pare. Ma resta il fatto che a me sto qua fa impazzire. Deve, però, potenziare la massa, questo si. Difatti, alle volte, andava in affanno, in fase difensiva, anche se, devo dire, i suoi interventi li ho trovati spesso puliti (non sempre eh: espulso nella finale terzo e quarto, contro il Belgio). Di alto livello, per l’età, la tecnica e la balistica. Due gol al mondiale sono un biglietto da visita che fan curriculum. Concludo, dicendo che vorrei vedere questo ragazzo come intermedio in un centrocampo a tre. In tal contesto, secondo me, dimostrerebbe tutto quello che si richiede al ruolo. Buona fortuna, ape. by chrim10
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Massimiliano Allegri, l'allenatore della Juventus FC: sondaggio e discussione
- Domenico - ha risposto al topic di shus in Vox Populi
Rispettate gli utenti e le loro opinioni. -
Motomondiale 2016: Marquez campione a Motegi
- Domenico - ha risposto al topic di shus in Archivio Sportivo
Giovanni Capuano @capuanogio 9 ore fa CorSera - #Rossi chiude i rapporti commerciali con #Marquez che cerca una riappacificazione dopo il caos mondiale. La faccia come il coolo -
basket NBA 2016: Cleveland Cavaliers NBA Champions
- Domenico - ha risposto al topic di Ilcampodice38 in Archivio Sportivo
Ma che schifo è? -
Victor Osimhen Nome: Victor Osimhen Nato a: Lagos, il 29 dicembre 1998 Nazionalità: Nigeriana Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,88 cm Peso: 80 kg Piede: destro Ruolo: attaccante Club: Ultimate Strikers Academy Scadenza contratto: - Profilo by chrim10: Avete mai lavorato in torneria? Io si, anche se nell’era quaternaria, quindi so di cosa parlo. Ebbene, la nazionale nigeriana che ha distrutto tutti, vincendo il mondiale Under 17, in Cile, l’altrieri, aveva tra i suoi terminali, un tornio con i trampoli. Una bestia che sembrava disegnata dalla matita eucaristica di Tiziano Sclavi. Laureatosi capocannoniere con addirittura 10 gol in 7 presenze (record di sempre), scarpa d’oro e pallone d’argento ai mondiali, Osimhen mi ha impressionato (dopo qualche dubbio iniziale), non solo per la facilità con cui scaraventa in rete la palla, ma per le doti fisiche davvero incredibili che, unite ad una personalità da vincente, ne fanno, probabilmente, uno dei prototipi di attaccanti del prossimo decennio. Penso anche a livello mondiale. Il suo modello? Didier Drogba. A Fifa.com ha, infatti, così risposto: "Didier Drogba is my role model. He represents the kind of player and person I'd like to be. I hope to develop the same ability to use the ball and score important goals. He's an icon, a legend. I'd love to be able to play like him or even better." Il suo obiettivo, quando è arrivato in Cile? Vincere. Sempre a Fifa.com, a precisa domanda, risponde: “Our first objective was to play well, and we've done that. Our second is to lift the trophy. As holders, there's no point aiming any lower”. Capito bene, si? Vincere il campionato del mondo. Non c’è nessun altro obiettivo inferiore. Motto che a me, onestamente, ricorda qualcosa. Osimhen è un attaccante straripante e generoso, che fa reparto da solo, in perpetuo movimento, e con una fisicità che è senza dubbio il suo punto di forza. Non è assolutamente bello da vedere, quindi non è un attaccante elegante (come un Van Persie, o un Van Basten, ad esempio), tuttavia te ne freghi bellamente se fa il suo mestiere, pur anche senza indossare le ballerine rosa. Quando parte in progressione, con quella falcata sgraziata e disgraziata, facilitata da quei trampoli a X, è imprendibile. Se provi a fermarlo, ti manganella uno slavadenti che ti scaraventa faccia a terra. Glaciale a tu per tu con il portiere, gli ho visto fare dei gol sublimi che, se non hai tecnica, non puoi nemmeno pensarli. Nonostante questo, ho notato (anche) troppa precipitosità nelle conclusioni, e sotto questo aspetto deve migliorare. Migliorabile, secondo me, anche la difesa della palla e della posizione nei tempi di gioco. Ed è strano, se considerate che dovrebbe essere facilitato, appunto, da quel (pare) 1.88 che lo rende, effettivamente, difficilmente spostabile. Spalle alla porta, non mi piace granchè. Però la natura gli ha consegnato un fisico che, a mio avviso, dovrebbe utilizzare meglio in quel contesto di gioco. E’, in conclusione, una punta centrale. Fa da solo. Mettigli due esterni, ed agevoli tutto; mettigli una seconda punta frizzante, e vedrete il giuoco del calcio; mettigli anche un trequartista dietro, e fai boom. Ma ti consiglio una cosa: tu, difensore, non farlo mai partire o girare. E’ na sentenza di morte. Leggo, dappertutto, di olane alzate in Inghilterra (Manchester City, Tottenham, Chelsea su tutte), e mi sta bene, d'altra parte, uno così non passa certo inosservato. Tuttavia, sebbene sia concettualmente d’accordo nel vederlo crescere in Europa, andrei però ancora coi piedi di piombo con il tornio, per evitare che si monti la testa, e si perda per strada. Prendetelo per mano, e portatelo ad alti livelli. Con calma, però: ha solo 16 anni (forse). https://www.youtube.com/watch?v=kWjEu9uCTiI by chrim10
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[ Centrocampista ] Dante Rigo
- Domenico - ha risposto al topic di - Domenico - in Talent Scout Archive
Non ho trovato foto più piccole -
Dante Rigo Nome: Dante Rigo Nato a: Tremelo, l'11 dicembre 1998 Nazionalità: Belga Passaporto: comunitario Altezza: 1,80 cm Peso: 72 kg Piede: destro Ruolo: centrocampista Club: PSV Eindhoven Scadenza contratto: - Profilo by chrim10: Uno dei centrocampisti messosi in evidenza nel recentissimo Mondiale U.17, vinto dai trattori nigeriani, è Dante Rigo, un architetto del pallone, con la faccia d’angelo, della ricca e talentuosa Belgio (di proprietà del PSV under 19). Giocatore onnipresente nel rettangolo verde, sempre al centro del gioco. Un otto, con proprietà balistiche notevoli e con visione di gioco periferica, da centrocampista navigato. Rigo è un centrale completo e tosto. Regista, interno, a mio avviso fa poca differenza. Ha la personalità per catalizzare tutto il gioco, e distribuirlo come meglio crede. Disegna ma al tempo stesso distrugge. Appoggia orizzontalmente, ma al tempo stesso sbuffa contro tutti e contro tutto e si lancia al recupero della sfera. Distribuisce assist da 40 mt con facilità epicurea (guardate il gol di Vancamp, contro la Corea). E se i compagni dormono o si bevon un caffè, nessun problema: epiteti alla allegra compagnia, dito medio ai paciscenti, e sgroppata nello spazio, con sleppa robotica in porta. Inoltre, abbiam notato una notevole energia ed elasticità, che gli permette di resistere nell’uno contro uno, ma anche di difendere con facilità la palla. A livello tattico, non posso dire molto, avendolo visto in questa competizione, come centrale a due. Mi piacerebbe vederlo, però, come centrale sopra la difesa (a tre). Dico questo perché immagino che nel Psv giochi in tal modo, nel 4-3-3 che ormai è filosofia di vita olandese, sin dall’epoca di Adamo ed Eva. Ho provato a cercare informazioni su sto ragazzo, a livello giovanile, ma è ancora troppo presto per riuscire ad avere dati completi. Comunque, ripeto, questo ha le potenzialità per diventare un centrocampista importante. Nel mondiale, cosa non da poco, ha sinanche realizzato tre reti. Di pregevol fattura. Probabilmente, il suo nome, grazie a questa vetrina del mondiale, circolerà con molta insistenza ora, anche nelle segrete stanze dell’elite del calcio. Ma non c’è, però, bisogno, di convocare un apposito C.D.A. con raccomandate a/r inviate a tutti i soci/obbligazionisti, o di analizzar bilanci, o peggio di fare i conti con il salvadanaio della allegra brigata juventina. No. Tu questo lo prendi. Vai a Eindhoven, fai due parole con la dirigenza, ascolti il prezzo, annuisci (e basta), apri il poia, appoggi la carta filigranata dell'assegno sul tavolo della discussione, e ti porti via Dante Rigo, da Tremelo. Ah, un’ultima faccenda. Dal sito internet del Psv under 19, appena visionato per voi: chiedetegli chi è il suo calciatore preferito: risponde Andrea Pirlo. L’altro? Risponde Kevin Strootman. Seguire, come fosse l'unica cosa che conta. by chrim10
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Jeremiah St. Juste Nome: Jeremiah "Jerry" St. Juste Nato a: Groningen, il 19 ottobre 1996 Nazionalità: Olandese Passaporto: comunitario Altezza: 1,83 cm Peso: 68 kg Piede: destro Ruolo: difensore centrale Club: Heerenveen Scadenza contratto: 30 giugno 2018 Profilo by Sakon: Di talenti, si sa, il calcio olandese ne sforna a iosa. Altrettanto risaputo che i vivai Oranje sono tra i migliori del mondo. Oggi vi parlo di Jeremiah “Jerry” St. Juste difensore, ma non troppo, dell’Herenveen. Nato a Groningen il 19 ottobre 1996, da i primi calci al pallone al Mavrum, società satellite dell’Herenveen. Ed è proprio lì, dopo aver fatto la classica trafila delle giovanili, che Jerry debutta in Eredivise, nel gennaio 2015 contro il Vitesse, giocando appena un minuto. Trova la titolarità (e da lì non la molla più) 3 mesi dopo, contro l’AZ Alkmaar, diventando il difensore centrale titolare della formazione di Herenveen. Dotato di un senso della posizione giocatore d’esperienza, ottima velocità e un abilità nella marcatura da autentico mastino, tende comunque giocare il pallone con autorità e lucidità, coadiuvato da ottimi piedi che ne fanno il perfetto difensore-regista che tanto piace al giorno d’oggi. L’attributo di difensore “ma non troppo” l’ho dato perché , tecnicamente e tatticamente parlando, il ragazzo è in evoluzione. Se, da un lato, c’è la sua “storia” calcistica che lo colloca come difensore centrale, dall’altro le sue caratteristiche fisiche (183cm per una settantina scarsa di chili) e tecniche fanno pensare in un possibile avanzamento del giocatore. La lucidità e la sfrontatezza nella giocata, la corsa e la gestione del pallone sempre con la testa alzata, la ricerca della profondità per i compagni e l’esuberanza che mostra quando avanza palla al piede, mi fanno credere che questo ragazzo avrà un futuro da mediano completo di qualità assoluta. Non a caso, proprio in queste ultime partite, il tecnico De Haan - che ne ha visti di giocatori in vita sua - ha avanzato il ragazzo di 10 metri, regalandogli la posizione di mediano all’interno del 4-2-3-1 schierato in partita. Da tenere seriamente d’occhio il percorso di crescita di questo ragazzo. Rimanete sintonizzati! https://www.youtube.com/watch?v=tyvu3TLjMzg by Sakon
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Diego Cortés Padilla Nome: Diego Cortés Padilla Nato a: Guadalajara, il 18 giugno 1998 Nazionalità: Messicana Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,70 cm Peso: 58 kg Piede: destro Ruolo: terzino destro Club: Deportivo Guadalajara Scadenza contratto: - Profilo by chrim10: Prima di leggere il mio papello, vi obbligo a guardare il video, di seguito pubblicato, inerente la recentissima semifinale dei mondiali Under 17, tra Nigeria e Messico, terminata 4-2 per i colossi africani. Il minuto da visionare è il 2.58: Avete visto bene. Questo ragazzino (che dai dati prelevati in transfermarkt, pare alto solo 1.70), gioca terzino destro, e quel che ha fatto in semifinale rimarrà nella storia delle competizioni giovanili. Ha preso palla sul suo out di competenza, ed è partito come un cavallo al palio di Siena, palla incollata ai piedi, destro-sinistro a seconda della postura dell’avversario di turno, ha superato con facilità irritante una sessantina di magutti nigeriani, ed arrivato a tu per tu davanti ad un elefante nigeriano che copriva l’intera area della porta, pronto a spedirlo su Marte, l’ha irriso appoggiando in rete, di piattino destro, nell’angolino, come quasi neanche Diego Armando. La selezione messicana è quella che più mi ha impressionato, per organizzazione, gioco, talento e corsa; E Cortès non è che uno dei tasselli. Due gol, in sei partite nella competizione. Questo ragazzino è un Robben piazzato come terzino. Ma, per chi lo avesse visto giocare, avrà anche notato una certa facilità di corsa e tanta grinta. Le due fasi, però, al momento, non sono effettuate in maniera impeccabile. In lui ho notato una certa predisposizione per la fase offensiva. Direi che è la sua caratteristica principale. Sovrapposizioni continue, cross puntuali ed efficaci, dribbling e tante tracce sull’out. Quella difensiva, invece, a mio avviso, deve curarla di più. Per carità, non ha paura dello scontro fisico, ed anzi, spesso lo vedi terremotare con l’avversario, ma alle volte pecca di ingenuità. E l’esempio è il gol del vantaggio nigeriano (2-1), di Okonkwo: presa palla sull’out di destra, il T-rex niger si è accentrato, ed ha sbordato a 30 mt, all’incrocio. E Cortès, guardandolo, non ha tentato lo scontro, lasciando l’incombente al compagno Lara, l’esterno offensivo che spesso arretrava in aiuto. Ed il gol di Okonkwo è errore suo. Deve crescere sotto questo aspetto, se vorrà arrivare in alto. Ma leggo spesso di critiche feroci sulla mancanza di tecnica dei nostri terzini destri. Bene, forse l’avete trovato. by chrim10
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match polls [ Serie A Tim /// 12° g.ta andata ] Empoli - Juventus 1-3
- Domenico - ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2015/2016
Più che positiva la prestazione di Mandzukic. Per me è lui il migliore in campo.