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Motopoli 2015: Lorenzo vince e Rossi viene derubato
- Domenico - ha risposto al topic di shus in Archivio Sportivo
12 posizioni recuperate in un giro. -
match preview [ Serie A Tim /// 12° g.ta andata ] Empoli - Juventus 1-3
- Domenico - ha risposto al topic di FeroceSaladino in Stagione 2015/2016
Vediamo di portare a casa i tre punti. Su. -
Jeff Reine-Adélaïde Nome: Jeff Reine-Adélaïde Nato a: Champigny-sur-Marne, il 17 gennaio 1998 Nazionalità: Francese Passaporto: comunitario Altezza: 1,83 cm Peso: 75 kg Piede: destro Ruolo: ala destra / sinistra Club: Arsenal Scadenza contratto: - Profilo by GoldenGol: Se pensassimo x un attimo ad un accostamento metaforico tra un calciatore e una bottiglia di champagne francese, quest'ultima avrebbe senza dubbio le sembianze di Jeff Reine-Adélaïde. Stiamo parlando di uno dei principali prospetti del calcio d'Oltralpe, nato nel 1998 (anno di grazia per il football a strisce bianco rosso e bleu), un ragazzo che può contare su un tasso qualitativo elevatissimo e su guizzi fantasiosi e quanto mai frizzantini. Reine-Adélaïde (pronuncia corretta: Rén Adelaìd) nasce a Champigny-sur-Marne, periferia est della capitale di Francia, da genitori originari della Martinica e, dopo aver mosso i primi passi in una scuola calcio locale, viene subito notato dagli osservatori dei giallorossi del Lens che lo accolgono all'età di 12 anni. Un settore giovanile tra i migliori di Francia quello dei "Sang et Or" che, nonostante le vicissitudini sportive e societarie vissute negli ultimi anni, hanno visto comunque sbocciare nel proprio vivaio dei giocatori di livello internazionale del calibro di Raphael Varane e Geoffrey Kondogbia. Dunque, Reine-Adélaïde si candida come l'ennesimo talento ad aver spiccato il volo dal nord della Francia. Come accennato in precedenza, possiamo presentare Reine-Adélaïde come il più classico interprete del tradizionale calcio-champagne francese: un'ala dotata di gran tecnica, con un buonissimo spunto in velocità e una notevole dose di imprevedibilità, intraprendenza e, perché no, lucida follia che spesso lo porta a tentare anche la giocata più difficile. Con i suoi guizzi è stato certamente tra i giocatori che hanno maggiormente impressionato nella nazionale francese under 17 che nel maggio di quest'anno ha conquistato in Bulgaria l'Europeo di categoria. Le sue ottime prestazioni non hanno lasciato indifferenti i grandi club, tra i quali il più rapido è stato l'Arsenal di Arsène Wenger che per lui ha speso addirittura 3 milioni di sterline per portarlo a Londra. E sin dalle sue prime apparizioni con la maglia dei Gunners è sembrato un predestinato: il manager alsaziano, noto per la sua fiducia nei confronti dei giovani, lo ha subito lanciato in prima squadra nel corso del torneo amichevole estivo Emirates Cup, dove il ragazzino s'è subito preso le luci della ribalta nella partita contro il Wolfsburg con un'azione personale centrale finalizzata con un assist perfetto per il gol di Theo Walcott. Applausi scroscianti all'indirizzo del nuovo numero 54, che a qualcuno ha subito ricordato un altro francese ad aver fatto la storia del club londinese.. Robert Pirès. Lunghe leve, movimenti eleganti e palla incollata al piede, possiamo indicare come punto debole di Jeff il fatto di essere ancora un po' troppo innamorato del pallone, cosa che lo porta a volte a dimenticarsi dei compagni e a perdersi in qualche virtuosismo di troppo. Ma in Inghilterra trova un ambiente certamente pronto a scommettere su di lui, a lasciargli il tempo necessario per sbagliare ed apprendere dai suoi errori e dunque ad accompagnarlo senza fretta nella sua crescita calcistica. by GoldenGol
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basket NBA 2016: Cleveland Cavaliers NBA Champions
- Domenico - ha risposto al topic di Ilcampodice38 in Archivio Sportivo
Oggi me la guardo