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mi consenta

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di mi consenta

  1. Non è mica facile ogni anno inventarsi slogan per celebrare la vittoria. Ed infatti già l'anno scorso con MY7H hanno fatto un po' ca**re
  2. Intanto l'Inter vince 3-0 a Genoa. Ha segnato Icardi ( gol del 2-0) e fatto l'assist per il 3-0. Ora come ora è a -7 dal Napoli ... Vuò vedè che ...
  3. fu così che la domenica dopo il sabato alle 22:30 la juve a letto vince lo scudetto. vabbè, non accadrà
  4. E molto probabile che a SPAL lo vinciamo ... (a SPAL per dire come a SAMPEDORIA eh ) ... Vediamo contro la Fiorentina E' VENUTA CON LA FIORENTINA
  5. Cristiano Ronaldo Questo è il più scarso di tutti i bidoni ...
  6. Jocelyn Blanchard L'avventura in bianconero pare comincia bene; realizza un apprezzabile gol, al termine di una grande partita, nell'amichevole agostana contro il Newcastle[1]. Tuttavia la stagione italiana si rivela un totale fallimento: disputa solo 12 gare di campionato, 6 di Coppa Italia e 3 in Champions League con prestazioni meno che mediocri. Nell'estate 1999 viene quindi ceduto immediatamente al Lens.
  7. Zoran Mirković La carriera di Mirković alla Juventus può essere divisa in due periodi: la prima, in cui l'allenatore era Lippi e il difensore serbo era uno dei calciatori titolari della squadra, disputando partite sia in Serie A sia in Champions League; la seconda, sotto la guida di Carlo Ancelotti, in cui fu relegato come riserva Dato lo scarso feeling con la società torinese, nel 2000 Mirković fu ceduto ai turchi del Fenerbahçe
  8. MIglior attaccante europeo che riuscì solo a segnare 7 reti al Pescara ed ebbe l'unico merito di segnare il rigore decisivo per l'approdo in Coppa Uefa del derby spareggio con il Toro. No, amico. Fu un flopp! Ritardi negli allenamenti e il non apprendimento dell'italiano ne han fatto un calciatore poco professionista. Almeno alla Juve e in Italia.
  9. Juan Pablo Sorín Nella primavera del 1995 Omar Sívori, ambasciatore della Juventus in Sud America, segnala alla dirigenza bianconera il nome di Sorín allora capitano dell'Argentina Under-20 campione del mondo in Qatar.[senza fonte] Acquistato per 1,6 miliardi di lire,[2] colleziona 4 presenze complessive, senza mai giocare una partita intera. A fine stagione torna in Argentina per vestire la maglia del River Plate.
  10. Oleksandr Zavarov per portare Zavarov in Italia, si deve negoziare sia con la Dinamo Kiev sia con il ministero dello sport perché i calciatori sono stipendiati dallo Stato, quindi dipendono da esso. il suo acquisto è ufficializzato e l'operazione costa 7 miliardi di lire[49] ($ 5 milioni, dei quali 2 vanno al ministero dello sport, 2 alla Dinamo Kiev, 1 allo Stato).[50] Firma un triennale,[44] divenendo il primo calciatore sovietico a militare nel campionato italiano.[49][51] Per concludere l'affare il club bianconero mobilita anche la FIAT.[6][40][51] Inoltre, l'ingaggio accordato nel contratto va al governo sovietico che in seguito passa a Zavarov uno stipendio mensile di 1,2 milioni di lire (circa 600 euro odierni, uno dei più bassi stipendi di tutto il calcio professionistico italiano).[5][50] Per contratto la società gli fa avere una Fiat Tipo. Al suo arrivo, dopo aver ereditato il numero 10 di Platini, inizialmente dichiara «lui è stato un grandissimo giocatore, io non lo sono, forse lo diventerò, farò il possibile»[8] ma in seguito cambia idea e afferma di essere anche migliore del francese,[52] ma ben presto le prestazioni che offre sul campo cominciano a dargli torto. Accolto calorosamente dai tifosi,[11][55] il 14 settembre seguente, il sovietico debutta in casa nella sfida di Coppa Italia contro l'Ascoli (0-2), rendendosi decisivo in negativo nella sconfitta bianconera, realizzando un'autorete che consente agli ospiti di passare in vantaggio dopo un quarto d'ora: cinque minuti dopo è costretto al cambio[56] per infortunio[32] è considerato come uno dei più grandi flop (o bidoni) del calcio italiano e uno dei peggiori acquisti nella storia della Juventus
  11. Ian Rush Lascia il Liverpool dopo sette anni e 207 gol segnati in 331 partite fra coppe e campionato. Quando arriva in Italia, John Charles, anche lui gallese ed ex juventino, dichiara: «Ian è più bravo di me e segnerà di più. Non esiste al mondo un cannoniere che conosca come lui l'arte di andare in rete».[10] Fu acquistato per 3,2 milioni di sterline da pagarsi in due anni, pari a 7 miliardi di lire.[11] Viene accolto dai tifosi juventini con un entusiasmo pari a quello riservato cinque anni prima a Michel Platini.[12] Rush non riesce ad adattarsi all'Italia, sono molti i ritardi accumulati nel presentarsi agli allenamenti (gli costeranno alcuni milioni di multa),[15] e accusa pure continui malanni che ne rallentano l'inserimento.[senza fonte] Non imparò bene la lingua, tanto da dichiarare che: «è vero, l'unico con cui mi trovo è Laudrup, lui e la sua fidanzata parlano bene l'inglese. Soffre oltremodo le "attenzioni" dei difensori italiani, ben più duri di quelli inglesi. Giampiero Boniperti, deluso dalle sue prestazioni,[19] lo cedette nuovamente al Liverpool dopo un anno, incassando 2,8 milioni di sterline.[20] Per me questo è stato il più grosso bidone della Juventus.
  12. Bruno Limido l'esperienza in bianconero di Limido non è fortunata, tanto che, pur fregiandosi nel 1985 delle vittorie europee in Supercoppa UEFA e Coppa dei Campioni, sotto la guida di Giovanni Trapattoniraggranella appena una manciata di presenze e, dopo un'unica stagione da meteora juventina, viene ceduto all'Atalanta.[3] Nemmeno a Bergamo riesce a esprimersi a livelli soddisfacenti, finendo dirottato dapprima al Bologna e poi al Lecce
  13. Giovanni Koetting a Torino per tre anni (dal 1982-1983 al 1984-1985) ma non riuscì ad esprimere le sue potenzialità nella Juventus, irrimediabilmente chiuso dai grandi nomi della squadra. Ebbe però la soddisfazione di partecipare, sebbene in qualità di rincalzo, al triennio della grande Juve targata Platini e Boniek ritagliandosi 17 presenze tra campionati e Coppe con una rete all'attivo realizzata contro l'Udinese, sua ex squadra. Partecipò alla conquista del Campionato 1983-84, della Coppa delle Coppe 1983-1984 e della Coppa dei Campioni 1984-1985. la Juventus lo cedette in via definitiva all'Ancona ove disputò da titolare due campionati di Serie C1. Al termine del contratto con i marchigiani richiese di essere ceduto a una società piemontese per riavvicinarsi a casa. Sfumato l'ingaggio con la Pro Vercelli per questioni contrattuali, alla prospettiva di tornare ad Ancona preferì l'abbandono della carriera professionistica, a soli venticinque anni.
  14. Aveva 4 figli, se non erro. Aveva perchè, uno purtroppo è morto per una grave malattia nel 2016. Ora allena nella serie B giapponese. https://gianlucadimarzio.com/it/che-fine-ha-fatto-juan-esnaider-attaccante-juventus-atletico-madrid
  15. Problemi ne ha avuti ma al massimo ha saltato quattro partite. Gli andò di c**o nel 2016 che s'infortuno a Luglio e stette fuori per 59 giorni e quando rientrò era settembre.
  16. Marcus, se andiamo io e te, ne becchiamo 20 da queste squadre. Una selezione della serie B, potrebbe tener testa. Potrebbe. Non dico che siano al livello di Brasile o Germania, ma se non ci stai attento, fai figure come contro la Macedonia, sculata per poco.
  17. Il problema è che han messo la nation league ... In quel periodo non puoi giocare la nation league e la qualificazione agli europei o al mondiale. Non ha senso. ...
  18. Fratè, però non è colpa di Mancini eh ... Ed in ogni caso, quando le fai le qualificazioni, tra luglio ed agosto? Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Dai che poi, staremo tutti o quasi a tifare Italia agli europei. Io sto tra quei tutti.
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