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Socrates

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Socrates

  1. Marotta: "Lo stipendio di Ibra avrebbe spaccato lo spogliatoio e poi c'
  2. Diego: "Marotta lavorava nell'ombra per cedermi, voleva solo italiani". "Marotta non ha ancora capito come si dirige una società come la Juventus". 02/set/2010 L'avventura di Diego alla Juventus è terminata dopo una sola stagione. Ma il centrocampista brasiliano, ora al Wolfsburg, non ha ancora smaltito la delusione per essere stato scaricato dalla società bianconera. Secondo il giocatore, intervenuto ai taccuini della giornalaccio rosa dello Sport, il colpevole del suo addio anticipato all'Italia ha un nome, Beppe Marotta. "Dopo il Trofeo Tim ho avuto un colloquio a tre con Marotta e Del Neri. Il mister mi aveva detto che puntava forte su di me, che la squadra avrebbe giocato in avanti con una punta e me alle spalle, l'unico che poteva offrirgli un po' di qualità. Marotta non diceva nulla, sapevo benissimo che sotto sotto stava lavorando con l'obiettivo di cedermi. Mi disse solamente "se il mister la pensa così, da Torino non ti muovi". Pochi giorni dopo, poche ore prima del mio trasferimento, Del Neri non ha più avuto il coraggio di parlarmi, mi disse solamente di andare a parlare con Marotta". Diego ha poi continuato: "Marotta vuole una squadra solo di italiani, ma non è la strada giusta. Le squadre che devono vincere si costruiscono puntando anche sui grandi campioni, non guardando da che nazione provengono. Secondo me non ha ancora capito che cosa significa essere dirigente della Juventus. Se si fosse comportato in maniera diversa non solo non sarei probabilmente partito ma la società avrebbe incassato una cifra superiore. Io sarei rimasto volentieri, mi sentivo la maglia bianconera sulla pelle, volevo riscattarmi dopo la scorsa stagione e mi trovavo molto bene con Del Neri. Tutta la squadra è stata dispiaciuta dalla mia partenza, in primis Del Piero, non è vero che lui è stato d'accordo a lasciarmi andare; ma tutto lo spogliatoio era ottimo, da Buffon a Felipe Melo passando per Chiellini ed Amauri". Capitolo Dzeko: "Mi ha chiesto informazioni sulla Juventus, gli ho detto che è una società fantastica con miloni di tifosi. Se vuole andarci in futuro però prima si confronti bene con chi dirige la squadra...".
  3. Non sparate sul Quaglia! Il Napoli l'ha venduto Il trasferimento alla Juve fa ancora discutere. 02/set/2010 Quel che è accaduto con la cessione Quagliarella non è il primo caso e non sarà nemmeno l'ultimo. Ammainate ormai le velleità di fedeltà alla maglia, esattamente come quelle che una volta erano chiamate bandiere: il calciatore che cresceva, maturava e chiudeva la carriera nella stessa squadra. Totti e Del Piero, in questo senso, restano gli ultimi esemplari di una specie estinta. I motivi del divorzio vanno ricercati in un rapporto con le componenti societarie mai consolidato e, probabilmente, peggiorato dopo l'epurazione di Piepaolo Marino, del quale Quagliarella rappresentava il fiore all'occhiello dello scorso mercato. L'arrivo di Cavani, poi, è stata la goccia fatale, la mozione di sfiducia nei confronti del ragazzo di Castellammare: dal punto di vista aziendale, infatti, è stata un'operazione legata a logiche di bilancio, che fa da contraltare all'acquisto dell'ex attaccante del Palermo. Certo è che in questa faccenda la volontà della società è stata determinante, come lo è stata quando sono stati respinti al mittente i vari assalti ad Hamsik e Lavezzi. C'è stata volonta di vendere, seguita da una conseguente necessità di accettare. A Torino hanno avuto immediatamente le idee chiare sul valore del calciatore e sulla relativa retribuzione: Quagliarella percepirà oltre 2 mln di euro l'anno, a fronte dello stipendio da 1.6 mln sborsato dalle casse di Castelvolturno. A questi vanno aggiunti bonus e diritti di immagine, stavolta gestibili direttamente dal calciatore. Una differenza economica notevole, tenuto conto del blasone dei bianconeri e delle prospettive in chiave Nazionale. Al calciatore, dunque, non si possono imputare colpe o, peggio, tradimenti: Napoli era la sua casa, un posto che non avrebbe mai voluto lasciare. Gli è stata indicata la porta d'uscita: arrivederci e grazie.
  4. La Juventus presenta la sua lista all'Uefa, per l'Europa League! Non ci sono Aquilani e Quagliarella... Anche Buffon non
  5. Rinaudo: "La Juve? Non me l'aspettavo.." Parla l'ultimo acquisto bianconero di questa sessione di mercato. 01/set/2010 E' stato l'ultimo acquisto della Juventus in questo mercato, il nome che nessuno si aspettava e che ha colto di sorpresa anche tanti tifosi. Leandro Rinaudo, intervistato da Radio Kiss Kiss, ha parlato per la prima volta da giocatore della Juve: "Tutto è successo all'improvviso, è la più grande soddisfazione della mia carriera, non me l'aspettavo. Lasciare Napoli mi dispiace perchè è stata un'esperienza fantastica ed ho vissuto in una città che mi rimarrà nel cuore, anche se in azzurro non ho trovato lo spazio che speravo. Qui o tanti amici e appena sarà possibile a Napoli ci tornerò sempre". Il futuro però si chiama Juventus: "Un'opportunità che nella carriera di un giocatore capita difficilmente".
  6. Lo scudetto? Chiello tira fuori la sciarpa milanista Il difensore bianconero fa capire con chi sta nella eventuale corsa a due per il titolo. 01/set/2010 Giorgio Chiellini appartiene a quella categoria di giocatori - dei De Rossi, dei Gattuso - che non si nasconde mai dietro frasi di circostanza o risposte banali. Interpellato nel ritiro della Nazionale sul mercato 'monstre' del Milan e sulla rivalità con l'Inter, la colonna della Juventus fa capire quale sciarpa tirerebbe fuori in caso di lotta a due per lo scudetto. "Il Milan con l'arrivo di Ibrahimo­vic ha fatto un bel passo oltre, rispetto a noi - spiega il 'Chiello' - Quanto grande? Quanto un passo di Ibra... Se gioca come con l'Inter, può vincere lo scudetto da solo. Se lui e Ronaldinho si mettono in testa di giocare, finirà che Pato vincerà la classifica marcatori... Sembrano valutazioni da tifoso? Non possiamo dire di tifare Milan, ma di certo non urliamo 'Forza Inter'... Inutile nasconderselo, dopo Calciopoli c'è con loro una forte rivalità, sana ma innegabile". Intanto la Juventus si è assicurata un possibile erede di Chiellini, prendendo a titolo definitivo dal Lyngby il 18enne Frederik Hillesborg Sorensen, possente difensore centrale, già nazionale danese Under 17.
  7. Camoranesi: “Non rientravo nei piani della Juve”. Krasic: “Sono davvero felice!” Mauro Camoranesi presentato ieri allo Stoccarda. 01/set/2010 L’ultima giornata del calciomercato ha coinciso con il trasferimento di Mauro Camoranesi allo Stoccarda. Dopo l’addio di Trezeguet, volato il giorno prima fra le fila dell’Hercules, anche l’esterno oriundo ha salutato definitivamente i bianconeri. «Ho firmato con contratto di un anno con un’opzione per il secondo – le parole di Camoranesi durante la presentazione riportate da ‘Tuttosport’ - la mia è stata prima di tutto una scelta di vita. Ho scelto lo Stoccarda perché è un club con una storia e una tradizione. Come avevo sempre detto, per lasciare la Juventus volevo una squadra di livello e con delle ambizioni. Lo Stoccarda è questa squadra». L’esterno non vuole più guardare al passato: «Non voglio più parlare del passato – aggiunge - la società bianconera ha fatto delle scelte nelle quali io non ero contemplato. Quello che posso dire e che spero che quest’anno facciano bene e si tolgano tante soddisfazioni, soprattutto per i tifosi che meritano di tornare a gioire dopo un anno non bello come quello appena passato». Emozioni opposte per Milos Krasic uno degli acquisti di punta del mercato bianconero. Durante la conferenza stampa con la propria nazionale, l’ex Cska Mosca ha ammesso: «Sono davvero felice. Ogni giorno che passa sono ancora più consapevole di quanto sia importante la Juventus come club. Mi piace l’approccio di Del Neri, anche se non posso dire di conoscere ancora i suoi schemi e i suoi metodi. La Juventus è veramente una delle squadre più grandi del mondo e mi trovo benissimo. Mi spiace per la sconfitta con il Bari, sono convinto che ci rifaremo con la Sampdoria».
  8. Traorè pronto a correre a perdifiato, Rinaudo ringrazia Del Neri All'ex difensore del Napoli piace lavorare in silenzio senza fare proclami. 01/set/2010 Non avranno il fascino di Lilian Thuram e Claudio Gentile, ma alla resa dei conti a Torino sono arrivati Adam Traorè e Leandro Rinaudo per puntellare la difesa a disposizione di Gigi Del Neri. Il 20enne terzino francese prelevato dall'Arsenal per 500mila euro in prestito con diritto di riscatto (fissato a 4,5 milioni) punta già ad una maglia da titolare nel prossimo match di campionato contro la Sampdoria: "Sono un terzino molto dinamico, mi piace scendere sulla fa­scia e dare un contributo al­la fase offensiva - ha spiegato Traorè, come sottolinea 'Tuttosport' -. Se riesco vado anche alla conclusione, ma rimango un difensore e cerco sempre di mantenere la concentrazione sulla fase di­fensiva". A sorpresa è arrivato anche Leandro Rinaudo dal Napoli. Il 27enne difensore nato a Palermo è al settimo cielo per questa nuova avventura: "E’ stata una novità assoluta­mente inaspettata. Non pensavo davvero a una pos­sibilità del genere... Quan­do il mio agente Beppe Ac­cardi me ne ha parlato, ho provato un’emozione gran­dissima. E adesso non vedo l’ora di cominciare, non ve­do l’ora di allenarmi con i bianconeri - ha ammesso Rinaudo -. Penso solo al fatto di avere un anno in­teressante davanti a me, un anno che rappresenta una grande occasione. Da non fallire. Alla fine conte­ranno i risultati. Sono pronto a tanti sacrifici pur di non sbagliare nulla. Del Neri mi conosce, immagino che la sua opinione abbia influito in questa trattativa. A Palermo il nostro rapporto era molto buo­no. Mi conosce come perso­na, non solo come giocato­re. Sa che sono uno al qua­le piace lavorare. Io lavoro e sto zitto. E se a Palermo prima e a Napoli poi qual­che risultato l’ho ottenuto, lo devo proprio a questa fi­losofia. Anche il direttore Marotta credo che mi ap­prezzi per certe caratteri­stiche".
  9. LE SQUADRE ................................... PORTIERI 1 Gianluigi Buffon 1 Junior Angelo Esmael Da Costa 13 Alexander Manninger 22 Vincenzo Fiorillo 31 Marco Costantino 85 Gianluca Curci 32 Marco Storari DIFENSORI 2 Marco Motta 3 Reto Ziegler 3 Giorgio Chiellini 5 Pietro Accardi 6 Fabio Grosso 6 Stefano Lucchini 17 Armand Traoré 19 Fabrizio Cacciatore 19 Leonardo Bonucci 24 Jonathan Rossini 21 Zdenek Grygera 26 Massimo Volta 26 Leandro Rinaudo 28 Daniele Gastaldello 29 Paolo De Ceglie 78 Luciano Zauri 33 Nicola Legrottaglie 83 Gianluigi Bianco 34 Vittorio Ferrero CENTROCAMPISTI 4 Felipe Melo 4 Daniele Dessena 5 Mohamed Sissoko 7 Daniele Mannini 7 Hasan Salihamidzic 8 Stefano Guberti 8 Claudio Marchisio 11 Vladimir Koman 14 Alberto Aquilani 12 Fernando Damian Tissone 20 Davide Lanzafame 14 Pedro Mba Obiang Avomo 23 Simone Pepe 16 Andrea Poli 25 Jorge Martinez 17 Angelo Palombo 27 Milos Krasic 20 Marco Padalino 35 Marcel Buchel 21 Paolo Sammarco 36 Manuel Giandonato 77 Franco Semioli 37 Filippo Boniperti ATTACCANTI 9 Vincenzo Iaquinta 9 Nicola Pozzi 10 Alessandro Del Piero 10 Giampaolo Pazzini 11 Amauri 23 Bruno Fornaroli 18 Fabio Quagliarella 89 Guido Marilungo 38 Alberto Libertazzi 99 Antonio Cassano ALLENATORI Luigi Del Neri Domenico Di Carlo
  10. JUVENTUS - SAMPDORIA .................................. SERIE A 2010/2011 - 2ND ROUND SUNDAY, SEPTEMBER 12TH 2010 - 03:00 p.m. "OLIMPICO" STADIUM TURIN Confronti ufficiali 115 - 106 (Serie A) - 9 (Coppa Italia) Vittorie Juventus 58 - 50 (Serie A) - 8 (Coppa Italia) Pareggi 34 - 34 (Serie A) Vittorie Sampdoria 23 - 22 (Serie A) - 1 (Coppa Italia) Goals Juventus 189 - 161 (Serie A) - 28 (Coppa Italia) Goals Sampdoria 114 - 101 (Serie A) - 13 (Coppa Italia) Juventus - Sampdoria a Torino Confronti ufficiali 53 Vittorie Juventus 32 (L'ultima il 28.10.2009, 5-1) Pareggi 17 (L'ultimo il 15.02.2009, 1-1) Vittorie Sampdoria 4 (L'ultima il 02.02.2005, 0-1) Goals Juventus 97 Goals Sampdoria 38 Giocatori con più presenze e goals contro la Sampdoria a Torino 12 presenze Boniperti Giampiero 10 Salvadore Sandro 10 Del Piero Alessandro 9 Furino Giuseppe 9 Stacchini Gino 8 Bettega Roberto 8 Castano Ernesto 8 Tacconi Stefano 7 Anastasi Pietro 7 Causio Franco 7 goals Bettega Roberto 4 Boniperti Giampiero 4 Charles John William 4 Hansen Karl Aage 4 Vivolo Pasquale 3 Anastasi Pietro 3 Inzaghi Filippo 3 Muccinelli Ermes 3 Zigoni Gianfranco 2 Amauri Carvalho de Oliveira 2 Hansen John Ultimi confronti diretti 22.09.2004 Serie A Sampdoria-Juventus 0-3 02.02.2005 Serie A Juventus-Sampdoria 0-1 26.10.2005 Serie A Juventus-Sampdoria 2-0 04.03.2006 Serie A Sampdoria-Juventus 0-1 20.01.2008 Serie A Juventus-Sampdoria 0-0 17.05.2008 Serie A Sampdoria-Juventus 3-3 27.09.2008 Serie A Sampdoria-Juventus 0-0 15.02.2009 Serie A Juventus-Sampdoria 1-1 28.10.2009 Serie A Juventus-Sampdoria 5-1 21.03.2010 Serie A Sampdoria-Juventus 1-0 Giocate 10 - Vittorie Juventus 4 - Pareggi 4 - Vittorie Sampdoria 2 - Goals Juventus 15 - Goals Sampdoria 7
  11. Sabato, 11 Settembre 2010 Ore 18:00 - Internazionale v Udinese 2-1 Lúcio - Floro Flores - Eto'o Ore 20:45 - Cagliari v Roma 5-1 Conti - De Rossi - Matri ® - Acquafresca - Matri - Lazzari Ore 20:45 - Cesena v Milan 2-0 Bogdani - Giaccherini Domenica, 12 Settembre 2010 Ore 12:30 - Brescia v Palermo 3-2 Dallamano - Pastore - Eder - Caracciolo ® - Balzaretti Ore 15:00 - Catania v Parma 2-1 Mascara ® - Antenucci ® - Giovinco Ore 15:00 - Genoa v Chievo Verona 1-3 Destro - Moscardelli - Marcolini - Pellissier Ore 15:00 - Juventus v Sampdoria 3-3 Pozzi - Marchisio - Pepe - Cassano - Quagliarella - Pozzi Ore 15:00 - Lazio v Bologna 3-1 Mauri - Rocchi - Mudingayi - Hernanes ® Ore 15:00 - Lecce v Fiorentina 1-0 Di Michele Ore 20:45 - Napoli v Bari 2-2 Barreto - Cavani - Cannavaro - Castillo Classifica di Serie AClassifica marcatori 2 cassano a. (sampdoria), cavani e. (napoli), matri a. (cagliari), moscardelli d. (chievo), pato a. (milan), pellissier s. (chievo), pozzi n. (sampdoria) 1 acquafresca r. (cagliari), antenucci m. (catania), balzaretti f. (palermo), barreto p. (bari), bogdani e. (cesena), bojinov v. (parma), cannavaro p. (napoli), caracciolo a. (brescia), castillo j. (bari), conti d. (cagliari), d'agostino g. (fiorentina), dallamano s. (brescia), de rossi d. (roma), destro m. (genoa), di michele d. (lecce), donati m. (bari), eder c. (brescia), eto'o s. (inter), floro flores a. (udinese), giaccherini e. (cesena), giovinco s. (parma), guberti s. (sampdoria), hernanes a. (lazio), inzaghi f. (milan), lazzari a. (cagliari), lucio f. (inter), marchisio c. (juventus), marcolini m. (chievo), mascara g. (catania), mauri s. (lazio), mesto g. (genoa), morrone s. (parma), mudingayi g. (bologna), pastore j. (palermo), pepe s. (juventus), quagliarella f. (juventus), ricchiuti a. (catania), rocchi t. (lazio), thiago silva e. (milan)
  12. Gaetano Scirea: un esempio di lealtà sportiva "Se mai c'è stato uno per cui bisognava ritirare la maglia, era Gaetano Scirea, grandissimo calciatore e grandissima persona". Parole di Enzo Bearzot che ha conosciuto bene l'uomo prima che il campione. Gaetano era un mito e non lo scopriamo certo adesso, a ventun'anni dalla sua prematura scomparsa. Amato e apprezzato da tutti, juventini e non, era un vero esempio di lealtà sportiva e di amore per la professione. Questo è lo striscione che gli dedicò la curva romanista la domenica successiva alla sua morte e, se considerate la rivalità storica tra Juve e Roma, avrete la misura di quanto Gaetano fosse rispettato. Mosse i primi passi da professionista nell'Atalanta, ma il suo era un destino già scritto e non poteva mancare l'interesse dei grandi club nei suoi confronti. Arrivò la Juventus e Scirea finì in bianconero, grazie all'ottimo rapporto che legava le due società. Fu chiamato a sostituire quello che fino ad allora era considerato un mito nella difesa della Juve, Sandro Salvadore, un difensore rude e arcigno, tipico di quegli anni. Gaetano ebbe il merito di rivoluzionare la figura del libero, che non era più il centro di una difesa immobile, pronta solo a respingere gli attacchi avversari, ma capace del movimento senza palla, disposto a dare una mano al centrocampo, fino a spingersi in incursioni offensive. Questo gli ha permesso nel corso degli anni di andare a segno ben 32 volte, una cifra ragguardevole per un difensore degli anni 70-80. 7 scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea ed un Campionato del Mondo: è l'invidiabile palmares di un uomo che dal calcio ha avuto tutto, pagando con la vita il suo amore per lo sport. Dopo il ritiro, infatti, era rimasto in casa bianconera, come secondo di Zoff e osservatore, ma la sua carriera fuori dal campo è durata lo spazio di un attimo. Era il 3 settembre 1989 quando la Domenica Sportiva diede in diretta la notizia dell'incidente in cui era morto Gaetano: un rogo infernale causato da un tamponamento e da un paio di taniche di benzina tenute nel portabagagli. Quel giorno era ospite in studio Marco Tardelli (ex compagno di squadra e grande amico del capitano) che alla notizia ebbe un malore. Lo pianse tutto il mondo del calcio e ancora oggi viene ricordato con grande affetto da tutti quelli che lo hanno visto giocare. Dopo la morte gli è stato dedicato un settore dello Stadio, oltre a vari tornei giovanili e premi fair play. Il riconoscimento più grande, però, è ancora atteso e molti si sono mossi affinché la società si decida a ritirare la mitica numero 6, una maglia che nessuno dopo lui è degno di indossare. Non ce ne vogliano i vari Oliseh, Dimas, Fresi, Zanetti e Grosso, ma Gaetano era un mito, unico ed inimitabile. Nessuno come lui, nessun erede! da calciopro.com
  13. 'Better Than Pele, Cruyff & Di Stefano' A Celebration Of Gaetano Scirea 21 Years After His Tragic Death Today marks the 21st anniversary of the tragic death of the legendary Juventus and Italy libero Gaetano Scirea. Gil Gillespie celebrates the life and achievements of arguably the greatest defender the game has ever seen... Sep 3, 2010 Even in a land famous for producing the most complete defenders in the history of world football, Gaetano Scirea stands almost alone. The Juventus and Italy libero is one of only five players who have won every single club trophy dreamt up by FIFA and UEFA, as well as the World Cup. http://markting10.nl/ Usually positioned behind the defence in a sweeper role that has sadly become extinct in the modern age, Scirea was the ultimate reader of the game - Franz Beckenbauer, Daniel Passarella and Franco Baresi are the only other central defenders who even come close in terms of greatness. Grace, elegance, composure, intelligence, pace, the almost Zen-like Juve man had all of these in spades. Both on and off the pitch, he was a quiet, thoughtful leader who marshalled the back line for his club and his country with a colossal, yet almost silent, authority throughout a record-breaking career. As a defender, he always relied on subtlety rather than muscle, but he was equally adept at venturing forward and had the passing ability and drive of a pure midfielder, as well as an eye for goal that saw him find the back of the net 24 times during his 377-game club career with the Bianconeri. It is truly amazing to think that in all that time, Scirea never received a red card, not a bad disciplinary record for someone who operated as the penultimate bolt in the team. Upon his retirement from the international game in 1986, France Football magazine described him as "better than Pele, [Johan] Cruyff and [Alfredo] Di Stefano". Gaetano Scirea was born in Cernusco sul Naviglio in the province of Milan on May 25, 1953. After coming through the celebrated youth academy at Atalanta, he made his Serie A debut for the Bergamo club against Cagliari on September 24, 1972. He remained with Atalanta for two seasons, before transferring to Juventus, the club he would stay with until the end of his playing career. He spent 14 years with La Vecchia Signora, and during that time he scaled the pinnacle of domestic and European glory with Juve, playing alongside the decidedly more rugged, but still unreasonably talented Claudio Gentile. Scirea was first called up to the Italian national team in 1974 and quickly established himself as one of the first names on Enzo Bearzot’s team-sheet. He remained there for the next decade, keeping a young upstart who went by the name of Franco Baresi out of the team. He eventually went on to compete in no less than three World Cups and one European Championship, but it was as part of Italy’s triumphant 1982 World Cup winning side when Scirea left mere mortals behind and joined the arena of the Gods. The libero’s unflappable, almost transcendental, performances during the Azzurri’s games against Argentina, Brazil, Poland and West Germany were as vital as Marco Tardelli’s destructive midfield bursts or Paolo Rossi’s sudden outbreak of goalscoring greed. Dino Zoff may have lifted the trophy, but no-one played a more definitive role than Scirea. Four years later, Italy travelled to Mexico to defend their title but were knocked out in the second round by Michel Platini’s France. It was to be Scirea’s last tournament, as he drew the curtains on his international career aged 33. In 1988, following one of the worst seasons in Juventus’ illustrious history, Scirea announced he was hanging up his boots completely after 14 seasons of faithful service with the club. However, soon afterwards he was appointed assistant coach at Juve, working under his life-long friend Dino Zoff. Then, in September 1989 he was sent on a scouting mission to watch the clubs’ UEFA Cup opponents, Polish side Gornik Zabrze. Scirea was being driven along the Warsaw-Katowice Superhighway when the Fiat 125 he was travelling in crashed head-on with a fully-laden petrol tanker. The tanker and the car exploded, instantly killing everyone involved. Scirea was just 36-years-old. Since that terrible day, his name has lived on as a beacon of sportsmanship, and every year Italian journalists vote for the player who they believe has been the ideal role model, both on and off the field of play throughout the season. Two years ago, the Gaetano Scirea Award was given to another Juve legend, Alessandro Del Piero. In 2005, ex-Italy national team coach Enzo Bearzot also proposed the retirement of the No.6 jersey of the national team and Juventus in recognition of the great man and all he achieved. Not that anyone on the peninsula is about to forget someone of Scirea's stature. 'Il Capitano' will even have a stand at the soon-to-be-rebuilt Stadio delle Alpi named in his honour. And, 21 years after the premature death of this most cerebral of Calcio’s all-time legends, Juve fans still chant his name and still remember his unforgettable contribution to the legacy of their club and their country. Quite simply, Scirea redefined what it means to be a defender and what it means to be a sportsman. Without him, the likes of Alessandro Nesta would probably be playing in midfield.
  14. Gianluigi Buffon's Juventus Return Postponed Until 2011 Juventus will have to wait until 2011 before having Gianluigi Buffon available for selection. Sep 3, 2010 Hopes of seeing Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon back between the sticks before the new year have been dashed, according to Il Corriere dello Sport. The goalkeeper is nursing his way back to fitness after a herniated disc operation and he has decided to take it slowly to ensure he returns 100 per cent fit. Reports last month suggested he could be back in December, but that is unlikely. Buffon does not want to risk a relapse by rushing his return and thus he is unlikely to be back in action until 2011 at the earliest. He has been working hard on his return and could be back for the first game after the Christmas break when Juventus play host to Parma at the Stadio Olimpico in Turin.
  15. Giuseppe Marotta In Backlash Against Transfer Market Critics Juventus director claims Juventus' transfer market was tiptop after critics wielded the axe against his choices. Sep 2, 2010 Juventus general director Giuseppe Marotta has defended his handy work on the transfer market, insisting it was copious and admirable as he responds to the critics that have questioned business. Perhaps Juve's biggest critic was former player Diego, now of Wolfsburg, who slammed the club's movements and claimed Marotta's work would lead to failure. However, the Italian is sticking firmly behind his movements and explained why Juve will benefit from his decisions. "This is not about losing operations. We maintained control over young players and we brought in some interesting stars," he told Tuttosport. "The objective was to evaluate and bring out a champion from this group. We acquired 11 players, basically a team, four of those are all involved with their national teams. "The aim was to renew the team with talent and experience." Juventus were blamed for not doing enough to bring Edin Dzeko, but Marotta has blamed the failure on German resistance. "Dzeko? He could have made the difference and we did all we could to bring him, but Dieter Hoeness didn't want to know. "We tried to land him in the Diego deal, but the Germans didn't want to know. As for Diego, he is a great champion, but doesn't fit into our 4-4-2."
  16. Giuseppe Marotta Explains Last-Minute Transfer Decisions Juventus sporting director Giuseppe Marotta has revealed why the Bianconeri failed to sign Marco Borriello, as well as why Leandro Rinaudo was brought in... Sep 1, 2010 Juventus sporting director Giuseppe Marotta has explained the motives behind several of the last-minute Bianconeri signings. The side were able to capture Leandro Rinaudo on a season-long loan from Napoli, and knocked back Marco Borriello, who joined Roma. "For Borriello, it was only an opportunity to have him on a temporary basis," Marotta revealed to Eurosport. "We did not and could not do more than this, so we decided to pull out of talks. "As for Rinaudo, we needed a player in that position, and we got him. The accord with Napoli was swift. "It was a hard transfer market season, but for us, it is about rejuvenation, and we are pleased. Not every single dream in terms of who we want does come true," summed up Marotta.
  17. Giorgio Chiellini Admits Bianconeri Are Not Strong Enough The Old Lady centre-back thinks there are at least three teams better this season to challenge for domestic honours.... Sep 1, 2010 Juventus and Italy defender Giorgio Chiellini spoke to giornalaccio rosa dello Sport following the close of the transfer window yesterday and spoke of his concern about the level of the Bianconeri. The 26-year old admitted it least three clubs were of a better standard in comparison to the Old Lady despite signings such as Milos Krasic from CSKA Moscow. "I consider Rome to be at our level but there are two teams one step ahead of us and then there is Inter," Chiellini told the newspaper. Juventus had a miserable start to the new campaign over the weekend losing to Bari and will now have a break in the domestic game before they can set matters right, as the Internationals begin this weekend.
  18. Juventus Can't Win The Scudetto This Year, But Milan Can - Giorgio Chiellini Giorgio Chiellini has tipped Milan to win the Scudetto as he plays down Juventus hopes. Aug 31, 2010 Giorgio Chiellini is sounding less than optimistic over Juventus' chances of winning the Scudetto this season. The Italian international feels Milan will grab the Tricolore this season after becoming somewhat distant with the title. His claim is based on the arrival of Zlatan Ibrahimovic, and possibly Robinho's addition. "If Ibrahimovic has the same impact he had at Inter then he can win the title by himself," Chiellini told the press. "Him, Alexandre Pato and Ronaldinho will be scoring plenty. Juventus? We are quite a big step behind, but I like Juve's project. It's for the long term. Our objective this season is Champions League qualification. "We have to be clear with the fans and not create pressure on ourselves or on them." And with all eyes on Antonio Cassano and Italy ahead of their Euro 2012 qualifiers against Estonia and the Faroe Islands, Chiellini feels one man doesn't make a team. "Cassano is the player with most quality, but it doesn't mean we are clutching onto him. If a team doesn't function then not even Messi can make a difference," he said.
  19. Mario Balotelli Can Become A Phenomenon For Italy - Gianluigi Buffon Gianluigi Buffon feels Italy can win World Cup 2014, with Mario Balotelli leading the way. Aug 31, 2010 Gianluigi Buffon believes Mario Balotelli can enjoy a telling career with Italy and he has tipped them for glory at World Cup 2014. A less than perfect adventure in South Africa forced the Italians to hastily repair the damage that broke their chances of success this summer. But Buffon has picked out Balotelli as the man who can safeguard future hope. "Is Balotelli and Cassano a gamble? It's the journalists who wanted this, but they are very good players," he told La giornalaccio rosa dello Sport. "I think that Balotelli is the only potential phenonmenon that we have. Now we have to enjoy every achievement and reorganise ourselves. "If we do this then we can play against anyone for Brazil 2014." Meanwhile, Sky Sport Italia claim Antonio Cassano has arrived at Coverciano and will be available to Cesare Prandelli for the upcoming Euro 2012 qualifiers against Estonia and the Faroe Islands. Cassano deferred his arrival following a back problem. Balotelli was not called up to the squad following his recent knee injury.
  20. BARI 1 - 0 JUVENTUSSerie A - Una perla di Donati piega una brutta Juve Comincia nel peggiore dei modi la Serie A 2010-2011 della nuova Juventus di Gigi Delneri. A Bari, i bianconeri giocano male e perdono 1-0: di Donati, nel primo tempo, il super gol che decide l'incontro. Per il tecnico della Juventus c'è molto, moltissimo da lavorare... Eurosport - domenica, 29 agosto 2010 Inizia con una sconfitta il nuovo corso della Juventus. Al San Nicola di Bari, i bianconeri incassano un 1-0 che fa male, oltre che per il risultato, anche sotto il punto di vista del gioco: inesistente... KRASIC E QUAGLIARELLA TITOLARI – Delneri sorprende un po’ tutti schierando dal primo minuto gli ultimi due nuovi arrivati in casa Juve. Chiellini e Bonucci sono la coppia centrale, con Motta e De Ceglie sugli esterni, Melo è preferito a Sissoko, con Pepe e Del Piero che completano l’undici titolare. Ventura ripropone in sostanza la formazione che ben si era comportata nello scorso campionato, con le novità che sono rappresentate da Belmonte, Marco Rossi e Ghezzal. BARI IN PALLA, JUVE IN RITARDO – La prima occasione dell’incontro è per Barreto, con l’attaccante brasiliano che da posizione defilata non inquadra la porta. Krasic si presenta al 5’ con una buona iniziativa sulla destra, ma il suo suggerimento per Quagliarella non trova l’attaccante campano per via dell’intervento di Masiello. Al 13simo si fa male Gazzi, al suo posto entra Donati: sarà determinante... Al 22esimo miracolo di Storari, con l’ex portiere della Sampdoria decisivo nel chiudere lo specchio a Ghezzal presentatosi tutto solo davanti alla porta della Juve sugli sviluppi di un bel triangolo con Barreto. CAPOLAVORO DI DONATI, JUVE KO – Un triangolo fra Felipe Melo e Del Piero porta il brasiliano alla conclusione da dentro l’area di rigore, ma il suo destro (deviato) è chiuso in calcio d’angolo. E’ però un fuoco di paglia, perchè è il Bari a tenere il pallino del gioco: al tentativo di Barreto al 39esimo, fa seguito il capolavoro di Donati, a due minuto dal termine del primo tempo. L’ex centrocampista del Milan salta Marchisio al limite dell’area e calcia con il mancino sul palo più lontano: conclusione devastante e Bari in vantaggio sotto lo sguardo impotente di Storari. GIRANDOLA DI “CAMBI”, MA “CAMBIA” POCO – A inizio ripresa, Delneri ripresenta la sua squadra senza Krasic, ma con Martinez al suo posto: Pepe va a destra e l’ex del Catania si piazza a sinistra. In seguito, l’ex della Samp inserirà anche Lanzafame e Sissoko in luogo di Pepe e Melo, ma cambierà ben poco. Anzi... Sarà proprio la Juve a rischiare il tracollo sulle iniziative soprattutto di Alvarez, Barreto e Ghezzal, apparso in una condizione straordinaria. Il finale, dove con Chiellini per poco la Juve non trova il gol dell’immeritato pari a tempo scaduto, è ancor peggiore: Martinez si fa male, smette praticamente di giocare con i bianconeri che sono costretti ad affrontare gli ultimi minuti inferiorità numerica. Il Bari vince con pieno merito e dimostra così che la grande stagione dello scorso anno era tutto fuorchè casuale: la Juve esce sconfitta dalla prima giornata di campionato e la sensazione è che per Delneri ci sarà tantissimo lavoro nei prossimi giorni... Andrea Tabacco / Eurosport BARI - JUVENTUS - clicca qui
  21. Claudio Marchisio Leaves Italy Training Camp With Thigh Injury The Azzurri midfielder will not take part in the Euro 2012 qualifiers versus Estonia and Faroe Islands... Aug 30, 2010 Italy midfielder Claudio Marchisio has left the Azzurri's training camp at Converciano with an injury ahead of the Euro 2012 qualifiers against Estonia and Faroe Islands, according to tuttomercatoweb. The player suffered a slight problem during Juventus' 1-0 loss to Bari, but was later assessed by the national team's medical staff, who diagnosed the former Empoli man with an injury to the femoral bicep of his left thigh. The 24-year-old has left his international team-mates and returned to Turin and is unlikely to take part in their two qualifiers on September 3 and September 7. Coach Cesare Prandelli may also have to do without striker Antonio Cassano. You can read the tactician's comments on the Sampdoria star's potential absence by clicking here. Meanwhile, Manchester City starlet Mario Balotelli was not called up due to a knee injury he suffered with his club in Europa League action.
  22. Zlatan Ibrahimovic Has Made Milan Stronger Than Juventus - Giorgio Chiellini The centre-back broke down the top flight ahead of the new season... Aug 29, 2010 Juventus defender Giorgio Chiellini has commented on the return of Zlatan Ibrahimovic to Serie A, suggesting that the striker has added extra quality to Milan that shifts the balance of power in Italy. "Objectively, someone like Ibrahimovic changes the equilibrium [of the league], now that he's there, it can be said Milan are ahead of us," he revealed to La Stampa. "Inter are very balanced and maybe Milan and Roma have something more than us, Napoli and Palermo are also strong. The starting XI of Palermo today can play the best football. "Pay attention to Genoa and Fiorentina, who are not involved in Europe and of course there is always a surprise!" Chiellini and the Bianconeri open their Serie A campaign at the Stadio San Nicola against Bari on Sunday. Ibrahimovic, a former Juve player, signed with the Rossoneri from Barcelona for
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