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djmayhem

Tifoso Juventus
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  1. ricordo una volta Chirico sbottare con Calcaterra, perché la menava che l'inter (era estate) era su messi, modric, xavi, iniesta, bale, ecc - salvo poi non prendere nessuno - e Chirico gli ha detto qualcosa del tipo: "ma tu cosa parli di calcio mercato che non ne sai nulla?! Ti leggi la giornalaccio rosa dello sport e poi vieni qui la sera a darci le tue perle" e infatti è così, legge le cazzate della gazza e poi le ripete in studio
  2. i Celtics ne vinsero qualcosa come 11 o 12 consecutivi negli anni 60/70
  3. ieri ho visto un pezzo di qsvs mentre parlavano di Messi, giusto per fare due risate. Biasin e Rossi realisti: "non verrà MAI, scordatevelo" Calcaterra e piacentini: "Eh però... vediamo cosa succede ad agosto" Rossi: "ecco, poi ci sono quelli come Calcaterra che ci credono" Garioni (conduttore, interista): "Beh, è uno spot per la Cina, così Suning mostra che almeno può trattare per un giocatore come Messi" Biasin: "Ma non lo sta trattando!" che ridere
  4. e come l'anno scorso e come l'anno prima...
  5. da quanto ho letto hanno rimosso l'immagine dopo poco comunque l'ho presa da tuttosport https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2020/07/28-72242356/inter_messi_proiettato_sul_duomo_suning_fa_sognare_i_tifosi/
  6. Moratti, frecciatina alla Juve: "38 scudetti? Allo Stadium si sono distratti". E su Messi... L'ex numero uno dell'Inter tuona: "Mi sa che dovevano scrivere 36, alle volte bisogna avere un po' più di memoria". Poi sulle possibilità di vedere la Pulce in nerazzurro: "Alle volte i sogni si avverano" Messi, l'Inter e il nono scudetto consecutivo della Juve. Questi gli argomenti su cui l'ex presidente dei nerazzurri Massimo Moratti è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. A proposito della squadre di Sarri, laureatasi giusto qualche giorno fa campione d'Italia, Moratti commenta: "Stanno facendo molto bene. Le altre stanno provando ad avvicinarsi, adesso le inseguitrici non possono accontentarsi di arrivare secondi". Poi tuons: "38 scudetti? Allo Stadium si sono distratti. Mi sa che dovevano scrivere 36, alle volte bisogna avere un po' più di memoria. Non lo dico per polemica, anche perché sono amico di Andrea Agnelli. Solo che al suo posto non sarei orgoglioso di quel periodo storico". https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2020/07/28-72242588/moratti_frecciatina_alla_juve_38_scudetti_allo_stadium_si_sono_distratti_e_su_messi_/ Mi sa che 9 di fila stanno dando alla testa... Ma possono proiettare l'immagine di un calciatore di un'altra squadra con la loro maglia? Cioè a Barcellona sono d'accordo?
  7. avete ringraziato Padovan per averci dato per perdenti tutta la stagione?
  8. l'assenza di pubblico è pesante, con il tifo avrebbero fatto il giro di campo, i tuffi, i salti, avrebbero portato Sarri in trionfo (forse), ecc.
  9. non è che fanno saltare un positivo al covid e poi con l'algoritmo finiamo al pari di inter, lazio e atalanta e bisogna fare playoff?
  10. ufficialmente tutti devono dire 36 e non 38, anche se poi c'è chi dice che 15 sono anche troppi, ma noi sappiamo quanti sono (e forse ne mancano anche un paio). L'italia dovrebbe ringraziarci che in tempi di covid abbiamo vinto ancora noi che ormai non festeggiamo più... pensate se avesse vinto l'inter, la lazio o il napoli, con caroselli e bandieroni fino a dicembre
  11. Speriamo almeno nelle bestemmie di gigi nello spogliatoio
  12. Confidiamo negli amici della maggica all'ultima giornata
  13. Padovan non si trattiene più, ne ha per tutti... peccato che dice le stesse cose che diciamo noi Juve, macché festa scudetto: il presuntuoso Sarri rischia il grande tracollo Sapientone Sarri, quello che non accetta critiche perché crede di saperne più degli altri in forza dei suoi anni nel calcio, come se chi eccepisce si fosse occupato di arte o biogenetica, perde a Udine, in contropiede e al terzo minuto di recupero, la partita che incautamente gran parte della critica aveva presentato come una passerella scudetto. Altro che festa. E’ stato un mezzo funerale per una squadra ancora una volta senza logica e senza gioco (cosa ci stessero a fare in campo Danilo, Bernardeschi e Ramsey è un mistero che solo il dotto Sarri potrebbe svelarci se non fosse troppo impegnato a stupire la platea con il turpiloquio), ancora una volta raggiunta, ancora una volta superata, ancora una volta battuta (ed è la quinta sconfitta in stagione). Dire che il titolo è ancora in discussione è forse troppo, ma mi piacerebbe vedere la faccia degli juventini che mi hanno sempre sbeffeggiato se l’Atalanta, come può, vincesse questa sera a Milano, contro un avversario rossonero falcidiato da squalifiche ed infortuni. E’ vero che domenica sera la Juve affronta una Sampdoria già salva, ma - come ho detto anche qualche pezzo fa - questa squadra pseudo-sarriana è capace di tutto. Anche di riperdere come è accaduto a Udine. Senza che nessuno prestasse la dovuta attenzione o esercitasse un’antica ferocia, la partita si è decisa tra il 41’ e il 47’ del primo tempo. Cioè tra il gol del vantaggio di De Ligt, destro dal limite, dopo respinta aerea sul solito inutile cross (questa volta di Rabiot) e una stessa occasione mancata due volte. La prima da Dybala, che ha voluto concludere anziché servire in mezzo. La seconda da Ronaldo, incapace di addomesticare un pallone che vorticava in mezzo all’area, mentre i difensori udinesi erano statici e frustrati per lo svantaggio appena patito. A quel punto ho capito come sarebbe andata a finire perché la Juve è da tempo una squadra malata, guidata da un presuntuoso completamente ossessionato da una vittoria che, ancora una volta, rischia di sfuggirgli e con un parco calciatori iperpagati, ma di una modestia impressionante. Mi chiedo come Paratici, prima di ogni partita, abbia il coraggio di presentarsi davanti alle telecamere per dire che ad ogni mercato la squadra è stata rinforzata. Questa di Sarri, al di là dell’inadeguatezza dell’allenatore che ha deluso proprio sul piano del gioco, è vecchia, bolsa e individualista. Peccato che nessuno trovi mai il coraggio di chiedere al direttore sportivo juventino come abbia fatto a prendere, coprendolo d’oro, un mediocre assoluto come Ramsey o un sopravvalutato come Rabiot, che ha giocato bene quattro partite in tutto il campionato. Poi ci sarebbe da parlare di Ronaldo, anche ieri insufficiente e pretenzioso. Con la Lazio ha segnato su rigore (come con l’Atalanta due volte) e spinto dentro un pallone regalatogli da Dybala. Basta questo per dire che è ancora un fenomeno e conta più di tutti? Per me - che sostengo come la Juve giochi con uno in meno in fase difensiva - evidentemente no. Male anche Dybala, poco umile, troppo dedito al virtuosissimo e con qualche pecca dai troppo in fase conclusiva. La Juve, comunque, è imbarazzante in fase difensiva. A scanso di equivoci, sia con Bonucci (squalificato), sia con quella sciagura chiamata Rugani. Sarri, che se ne intende, l’avrebbe voluto al Chelsea, l’anno scorso, così certamente ci avrebbe rimesso l’Europa League. Ma contro l’Udinese, addirittura più imbarazzanti di lui, sono stati Danilo e Alex Sandro. Il primo, su cross di Ken Sema, ha colpito il palo della porta sbagliata (quella della Juve) a partita appena cominciata. Il secondo ha lasciato liberissimo Nestorovski di indirizzare di testa in occasione del pareggio (7’ della ripresa). E dire che l’Udinese era rimaneggiatissima (all’ultimo si è fatto male anche Lasagna) e nel primo tempo era stata quasi schiacciata dalla Juve. Il problema è che la squadra di Gotti aspettava dietro la linea della palla. Chiudeva e ripartiva. Poco ma ripartiva. E la Juve? Incapace di entrare in area con il fraseggio o con i cross, si è affidata al tiro da fuori, sbagliando quasi sempre, soprattutto con Ronaldo. Solo Dybala - una volta - ha impegnato Musso. Mentre De Ligt ha trovato proprio l’angolino alla destra del portiere dell’Udinese. Non si può non ammettere che la Juve abbia perso la partita perché voleva vincerla ad ogni costo. Ma a questo hanno contribuito anche i cambi di Sarri. Non che dovesse proteggere il pari o accontentarsi - sarebbe stata un’autentica idiozia -, ma la squadra si era più volte sbilanciata lasciando scoperto il fronte destro, dove agiva Ken Sema e difendeva Cuadrado (e prima Danilo). Il gol del 2-1 friulano, comunque, è arrivato dall’altra fascia e per demerito di Rugani che, nel tentativo di servire Ronaldo, ha perso palla facendo ripartire Fofana, in straordinario allungo come un centometrista. Dietro di lui si è perso Alex Sandro, incapace anche di fargli fallo e, per ultimo, De Ligt è stato saltato come un birillo. Szczesny, in uscita, nulla ha potuto. Così, questa sera, l’Atalanta, battendo il Milan (e lo batterà), può andare a meno tre. La Juve ha altri tre match ball, ma anche il fiato corto, le idee annebbiate e un allenatore che, anziché interrogarsi sui gol presi (38, altro che miglior difesa) dice che ha avuto dodici rigori contro (sono undici) senza contare i 13 a favore. https://www.calciomercato.com/news/juve-macche-festa-scudetto-il-presuntuoso-sarri-rischia-il-grand-25650
  14. oggi ennesima bonza di calciomercato.com "il papà di Messi compra casa a Milano"... quindi...
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