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Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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IL GIORNALACCIO DELLO SPORT 26-03-2015

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E se va bene ai morituri del giornalaccio,

buona camicia a tutti

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Stadio, Magliaro: “Sarà completato non prima del 2018. Si penserà prima alle strade”

 

Sulla questione stadio, tema molto chiacchierato in questa mattinata, ai microfoni dell’emittente radiofonica, Centro Suono Sport, è intervenuto il giornalista de Il Tempo, Fernando Magliaro,  che sta seguendo da vicino le vicende della costruzione del "Pallotta Stadium". Ecco le sue dichiarazioni:

 

Perché Marino non ha parlato con la stampa? “Concorrono due elementi: uno il desiderio di evitare di parlare a braccio, la seconda è perché aveva un’agenda particolarmente fitta”.

 

A che punto sta lo stadio? “Se ci atteniamo alle dichiarazioni ufficiali, va tutto bene. Entro il 15 giugno consegnano i progetti. In realtà non c’è molto ottimismo. Ma il Comune si chiede se entro il 15 giugno verranno consegnati i progetti relativi solo allo stadio o anche a tutto ciò che sorgerà intorno. Il Comune vuole tutto. E’ di interesse pubblico tutte le opere infrastrutturale. Deve essere presentata tutta la documentazione degli architetti e degli ingeneri nel dettaglio (a livello di gara europea), perché ci si occupa di lavori pubblici, devono essere fatti tutti i calcoli precisi. Le famose torri e la parte commerciale, puoi omettere i dettagli tecnici, perché sono opere del privato.

 

L’apertura del cantiere? La prima parte dovrebbe essere la strada e i collegamenti intorno. Non ci sono ancora i tempi”.

La vicenda riguardo la proprietà del terreno? “C’è una vicenda giudiziaria è complessa: il gruppo Parnasi ha acquistato da Papalia questo terreno, pagando 42 milioni di euro. Nel frattempo la ditta di Papalia è fallita. Il curatore fallimentare sta ancora analizzando la situazione. Tra settembre e ottobre si concluderà queste analisi. Qualcuno dei creditori potrebbe chiedere il sequestro dell’atto di vendita. Ma i tempi non si conosco né si sa se verrà effettuato. Al momento l’atto di compravendita è regolare. Qui parliamo di un investimento di più di un miliardo di euro, non staranno ad aspettare i tempi della giustizia italiana”.

 

Perché il Comune ha dato l’ok per Tor Di Valle? “Il problema è il seguente: la legge non consente al comune di occuparsene troppo. Il proponente privato sceglie l’area e la propone al comune. La proprietà americana ha fatto un bando aperto per analizzare le aree per edificare lo sadio. Ne trovarono 82 e scelsero Tor Di Valle. Il comune non c’entra”.

 

Come mai la cifra oscilla tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro? “La cifra oscilla intorno al miliardo di euro per tenersi larghi con i conti. Magari se in fase di costruzione si trovano dei problemi, tra cui il ritrovamento di una villa romana che blocca i lavori per un mese, i costi lievitano”.

 

Come si arriva a questa cifra? “Lo stadio impiega circa 200 milioni di euro di costo. Poi devi mettere lo scambio della metropolitana che il Comune prevede in circa 50 milioni, anche se personalmente ritengo che sarà difficile che costi meno di 100 milioni il tratto aggiuntivo della metro. La trattativa che è stata fatta a Boston ha parlato delle opere pubbliche. Gli americani anno chiesto un numero esagerato di cubature. Il comune alla fine ha dato 900.000 cubature di cemento, a fronte di un numero determinato di opere pubbliche”.

 

Se io ho un investimento di 300 milioni di euro dello stadio, perché deve costruire un quartiere nuovo? “Non è il comune che deve indicare le aree, ma la AS Roma. La scelta di Tor Vergata non è stata fatta da Pallotta non so perché, bisogna chiedere a lui. Il Sindaco ha il potere e dovere di determinare alcune decisioni. Il comune ha strappato quanto di meglio si poteva utilizzare e reperire come finanziamento pubblico. E’ il comune che ha trattato. Il sindaco si è portato a casa non solo lo stadio più le altre opere, Pallotta dovrà pagare anche per le opere pubbliche. In più il comune ha fissato una penale da 200 milioni se Pallotta scinderà la proprietà dello stadio da quello della Roma. Di più non poteva fare”.

 

Lo stadio quando apre? “Dipende dagli americani”.

 

In relazione al 15 giugno, tutti i calcoli e sondaggi idro-geologici sono stati fatti? “Al momento no mi risulta. Per rispettare il 15 giugno ci vorrà una grandissimo sforzo, che mi sembra difficile, ma non sono dentro al Comune. Se domani arrivano con 400 trivelle e fanno la relazione in 2 giorni, forse ce la potrebbero fare. Non penso che Pallotta sia un benefattore. Fa il suo lavoro e come tutti gli imprenditori fa i suoi interessi. La Juventus ci ha messo 14 anni per riuscire a fare lo stadio. Il procedimento al comune di Torino è cominciato 14 anni fa. I lavori sono durati solo 2 anni. L’intero procedimento (tra richieste e documentazione) è durato 12 anni + 2 di costruzione. Anche questa dovrebbe durare poco più di due anni, tra stadio e progetto infrastrutturali. Il sindaco ha detto che lo stadio non apre senza le infrastrutture intorno. Ci vorranno 27 mesi dalla posa della prima pietra per la costruzione. Sicuramente in 30 mesi la Roma prevede dalla posa della prima pietra di costruire stadio e infrastrutture, e non sarà il solito cantiere all’italiana, ma squadre ben preparate di lavoratori”.

 

Questo è uno dei pochi casi dove il fair play utilizza società esterne e non la Roma? “La legge non impone l’obbligo che la società sportiva sia proprietaria dello stadio. Ma il comune si è ben tutelato. Perché non se lo intesta la Roma? La società ha detto che se sui conti della società giallorossa metti più di un miliardo sui conti, poi sarebbe un danno per la Roma in fase di mercato. Tutti i partiti hanno chiesto questo”.

 

Una previsione per la prima pietra? “Non ho la palla di vetro. Conoscendo il sistema, credo che l’iter amministrativo, quindi compresa la conferenza dei servizi decisoria e altro, potrebbero terminare per l’estate del 2016 è probabile la posa della prima pietra. Da quel punto facciamo la conta dei 30 mesi, ed avremo lo stadio intorno al 2018, massimo 2019″.

 

 

(25 marzo 2015)

 

 

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Se si sbrigano siamo ancora in tempo per vedere Titty sbucare dalla piattaforma insieme agli altri gladiatori prima del  43° compleanno... .rulez

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Papalia indagato per bancarotta

 

(IL TEMPO) - C'è anche Gaetano Papalia tra i cinque indagati per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta sulla vendita del terreno sul quale verrà costruito lo stadio della Roma. L'ipotesi al vaglio dalla Procura capitolina è che l'imprenditore abbia realizzato una distrazione di beni, per sfuggire ai creditori, lasciando dietro di sé i «cadaveri» di società portate al fallimento. Il «pezzo da 90», da «mettere al sicuro» in una «scatola societaria» scevra dai debiti, sarebbe stato proprio l'area dell'ex ippodromo. In particolare, l'indagine punta a chiarire se ci sono illeciti nel trasferimento degli asset della Ippodromo Tor di Valle srl, proprietaria del terreno, alla Sais spa, che a sua volta lo ha venduto il 26 giugno 2013 alla società Euronova per 42 milioni di euro.

 

La Sais è stata dichiarata fallita dal Tribunale civile il 22 maggio scorso. Sulla sentenza c'è un'istanza di reclamo pendente presso lo Corte d'appello. Nel frattempo, al Tribunale ordinario, è in corso una procedura fallimentare anche nei confronti della Tor di Valle srl, amministrata sempre da Papalia. Lo scenario si ripete in maniera quasi speculare a Napoli e Firenze. La procura partenopea, infatti, ha indagato per bancarotta fraudolenta gli amministratori e i membri del collegio sindacale della Ippodromi e Città spa. Sul fallimento della «società madre» dei Papalia c'è anche una procedura fallimentare aperta al Tribunale di Napoli. La procura romana e quella napoletana sono in stretto contatto. Ora bisognerà capire se un'inchiesta confluirà nell'altra e, nel caso, di chi sarà la competenza territoriale.

 

Nel frattempo, proseguono le indagini del secondo filone al vaglio dei pm romani. Si tratta del fascicolo (al momento senza ipotesi di reato e indagati) sull'iter amministrativo che ha portato il 22 dicembre l'Assemblea capitolina ad approvare la delibera di riconoscimento di pubblico interesse dello stadio a Tor di Valle. La Procura fiorentina, invece, sta indagando su una presunta truffa organizzata per ottenere dall'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine fondi pubblici, che sarebbero stati utilizzati dagli imprenditori proprietari degli ippodromi per acquistare auto e ville di lusso. Secondo gli accertamenti della GdF, dal 2008 al 2012, la società Ippodromi e città spa avrebbe nascosto all'erario 57 milioni di euro. Una battuta di arresto in questa indagine si è avuta con l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze, che ha restituito agli indagati (tra cui Papalia) tutto quanto era stato sequestrato. Provvedimento confermato, poi, anche dalla Corte di Cassazione

 

(26/03/2015)

 

 

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Tuttapposto... .asd

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E se va bene ai morituri del giornalaccio,

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Chi paga?

 

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Stadio, Magliaro: “Sarà completato non prima del 2018. Si penserà prima alle strade”

 

Sulla questione stadio, tema molto chiacchierato in questa mattinata, ai microfoni dell’emittente radiofonica, Centro Suono Sport, è intervenuto il giornalista de Il Tempo, Fernando Magliaro,  che sta seguendo da vicino le vicende della costruzione del "Pallotta Stadium". Ecco le sue dichiarazioni:

 

Questo è uno dei pochi casi dove il fair play utilizza società esterne e non la Roma? “La legge non impone l’obbligo che la società sportiva sia proprietaria dello stadio. Ma il comune si è ben tutelato. Perché non se lo intesta la Roma? La società ha detto che se sui conti della società giallorossa metti più di un miliardo sui conti, poi sarebbe un danno per la Roma in fase di mercato. Tutti i partiti hanno chiesto questo”.

 

(25 marzo 2015)

 

 

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Se si sbrigano siamo ancora in tempo per vedere Titty sbucare dalla piattaforma insieme agli altri gladiatori prima del  43° compleanno... .rulez

 

Bellissima intervista al più preparato dei cronisti sulla questione-stadio romanista.

Però Magliaro non deve nascondere il fatto che i costi per le infrastrutture, spec. per lo stadio, non incidono minimamente sul conteggio del fair play finanziario e del calciomercato.

E' una subdola giustificazione della proprietà del Delaware ed  andrebbe smascherata in ogni caso.

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Papalia indagato per bancarotta

 

(IL TEMPO) - C'è anche Gaetano Papalia tra i cinque indagati per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta sulla vendita del terreno sul quale verrà costruito lo stadio della Roma. L'ipotesi al vaglio dalla Procura capitolina è che l'imprenditore abbia realizzato una distrazione di beni, per sfuggire ai creditori, lasciando dietro di sé i «cadaveri» di società portate al fallimento. Il «pezzo da 90», da «mettere al sicuro» in una «scatola societaria» scevra dai debiti, sarebbe stato proprio l'area dell'ex ippodromo. In particolare, l'indagine punta a chiarire se ci sono illeciti nel trasferimento degli asset della Ippodromo Tor di Valle srl, proprietaria del terreno, alla Sais spa, che a sua volta lo ha venduto il 26 giugno 2013 alla società Euronova per 42 milioni di euro.

 

(26/03/2015)

 

 

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Tuttapposto... .asd

 

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Inviato (modificato)

Bellissima intervista al più preparato dei cronisti sulla questione-stadio romanista.

Però Magliaro non deve nascondere il fatto che i costi per le infrastrutture, spec. per lo stadio, non incidono minimamente sul conteggio del fair play finanziario e del calciomercato.

E' una subdola giustificazione della proprietà del Delaware ed  andrebbe smascherata in ogni caso.

 

E per adavvero del Delaware ? Interessante, il posto più defiscalizzato al mondo forse. Uno scandalo vero e proprio sul suolo americano. E nessuno dice niente. Tutti concentrati sulla Svizzera, che koglioni....

Modificato da Clio

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Bellissima intervista al più preparato dei cronisti sulla questione-stadio romanista.

Però Magliaro non deve nascondere il fatto che i costi per le infrastrutture, spec. per lo stadio, non incidono minimamente sul conteggio del fair play finanziario e del calciomercato.

E' una subdola giustificazione della proprietà del Delaware ed  andrebbe smascherata in ogni caso.

 

Anche Magliaro tiene famiglia.

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Chi paga?

 

@@

 

Mi sa che il sindaco, dopo tutte le smancerie iperglicemiche, sta rimanendo col cerino in mano

 

sparkler-di-natale-16332615.jpg

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Mi sa che il sindaco, dopo tutte le smancerie iperglicemiche, sta rimanendo col cerino in mano

 

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E per adavvero del Delaware ? Interessante, il posto più defiscalizzato al mondo forse. Uno scadalo vero e proprio sul suolo americano. E nessuno dice niente. Tutti concentrati sulla Svizzera, che koglioni....

 

Neep Roma Holding, la società che controlla la As Roma, è controllata a sua volta dalla Raptor, società di diritto del Delaware riconducibile a James Pallotta

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Anche Magliaro tiene famiglia.

 

Ma Magliaro è mica romanista?

Se gli è consentito essere così schietto a Roma per la questione-stadio immagino che sia almeno tifoso della maggica.

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interessante....quindi unicredit li molla....ora non hanno l'appoggio forte degli "italiani"

...che abbiano sentito la puzza di fregatura?

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Papalia indagato per bancarotta

 

(IL TEMPO) - C'è anche Gaetano Papalia tra i cinque indagati per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta sulla vendita del terreno sul quale verrà costruito lo stadio della Roma. L'ipotesi al vaglio dalla Procura capitolina è che l'imprenditore abbia realizzato una distrazione di beni, per sfuggire ai creditori, lasciando dietro di sé i «cadaveri» di società portate al fallimento. Il «pezzo da 90», da «mettere al sicuro» in una «scatola societaria» scevra dai debiti, sarebbe stato proprio l'area dell'ex ippodromo. In particolare, l'indagine punta a chiarire se ci sono illeciti nel trasferimento degli asset della Ippodromo Tor di Valle srl, proprietaria del terreno, alla Sais spa, che a sua volta lo ha venduto il 26 giugno 2013 alla società Euronova per 42 milioni di euro.

 

La Sais è stata dichiarata fallita dal Tribunale civile il 22 maggio scorso. Sulla sentenza c'è un'istanza di reclamo pendente presso lo Corte d'appello. Nel frattempo, al Tribunale ordinario, è in corso una procedura fallimentare anche nei confronti della Tor di Valle srl, amministrata sempre da Papalia. Lo scenario si ripete in maniera quasi speculare a Napoli e Firenze. La procura partenopea, infatti, ha indagato per bancarotta fraudolenta gli amministratori e i membri del collegio sindacale della Ippodromi e Città spa. Sul fallimento della «società madre» dei Papalia c'è anche una procedura fallimentare aperta al Tribunale di Napoli. La procura romana e quella napoletana sono in stretto contatto. Ora bisognerà capire se un'inchiesta confluirà nell'altra e, nel caso, di chi sarà la competenza territoriale.

 

Nel frattempo, proseguono le indagini del secondo filone al vaglio dei pm romani. Si tratta del fascicolo (al momento senza ipotesi di reato e indagati) sull'iter amministrativo che ha portato il 22 dicembre l'Assemblea capitolina ad approvare la delibera di riconoscimento di pubblico interesse dello stadio a Tor di Valle. La Procura fiorentina, invece, sta indagando su una presunta truffa organizzata per ottenere dall'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine fondi pubblici, che sarebbero stati utilizzati dagli imprenditori proprietari degli ippodromi per acquistare auto e ville di lusso. Secondo gli accertamenti della GdF, dal 2008 al 2012, la società Ippodromi e città spa avrebbe nascosto all'erario 57 milioni di euro. Una battuta di arresto in questa indagine si è avuta con l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze, che ha restituito agli indagati (tra cui Papalia) tutto quanto era stato sequestrato. Provvedimento confermato, poi, anche dalla Corte di Cassazione

 

(26/03/2015)

 

 

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Tuttapposto... .asd

 

...cmq se l'indagine passa a napoli lo stadio lo fanno entro il 2015 sefz

abbiamo visto quanto sono capaci .oddio

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Ma Magliaro è mica romanista?

Se gli è consentito essere così schietto a Roma per la questione-stadio immagino che sia almeno tifoso della maggica.

 

Francamente non saprei e comunque la mia sensazione è che negli articoli che scrive sulla questione stadio lui cerchi di rimanere nei  binari del "politically correct" evitando di palesare fino in fondo il proprio pensiero con toni e posizionamenti eccessivamente fuori dal coro. E non sempre in questa città  essere tifosi della magggica è un vantaggio...

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Stadio, Magliaro: “Sarà completato non prima del 2018. Si penserà prima alle strade”

 

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Una previsione per la prima pietra? “Non ho la palla di vetro. Conoscendo il sistema, credo che l’iter amministrativo, quindi compresa la conferenza dei servizi decisoria e altro, potrebbero terminare per l’estate del 2016 è probabile la posa della prima pietra. Da quel punto facciamo la conta dei 30 mesi, ed avremo lo stadio intorno al 2018, massimo 2019″.

 

 

(25 marzo 2015)

 

 

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Se si sbrigano siamo ancora in tempo per vedere Titty sbucare dalla piattaforma insieme agli altri gladiatori prima del  43° compleanno... .rulez

 

 

...massimo 2019 o 2020, 2021, 2022... sefz

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Nota a margine...intanto Parnasi va a fare da relatore ai corsi del CONI....

mah...

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Chi mi spiega cosa sta succedendo?

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Chi mi spiega cosa sta succedendo?

 

Niente. Tuttapposto.

Comunque in sintesi, l'idea è quella di costruire un megacomplesso edilizio su un terreno del quale non solo non si sa chi sia il proprietario, con la magistratura che cerca di capire il meccanismo di compravendita e con le expertise di tecnici e geologi che devono stabilire se è possibile costruire mezza Boston su una superficie che somiglia molto al delta del Mississippi.

Ora di questo complesso edilizio, il 14% più o meno è rappresentato da uno stadio la cui proprietà sarà probabilmente di chi lo costruirà (forse) e non della società calcistica che dovrebbe utilizzarlo, ma questo 14% è si una percentuale molto piccola, ma rappresenta il punto cardine per far passare questo megaprogetto privato per una realizzazione di interesse pubblico.

Detto che, a mangiare su questo progetto c'è in trepida attesa un'interminabile fila di bocche voraci appartenenti a politici, palazzinari, istituti di credito, piccoli e grandi appaltatori, detto che qualcuno comincia a sentire un odore molto strano, va segnalato come, ancora una volta, la stampa, soprattutto romana, appoggi e propagandi compatta questa probabile ennesima porcata alla vaccinara.

Marmas, ho scordano qualcosa? sefz

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Niente. Tuttapposto.

Comunque in sintesi, l'idea è quella di costruire un megacomplesso edilizio su un terreno del quale non solo non si sa chi sia il proprietario, con la magistratura che cerca di capire il meccanismo di compravendita e con le expertise di tecnici e geologi che devono stabilire se è possibile costruire mezza Boston su una superficie che somiglia molto al delta del Mississippi.

Ora di questo complesso edilizio, il 14% più o meno è rappresentato da uno stadio la cui proprietà sarà probabilmente di chi lo costruirà (forse) e non della società calcistica che dovrebbe utilizzarlo, ma questo 14% è si una percentuale molto piccola, ma rappresenta il punto cardine per far passare questo megaprogetto privato per una realizzazione di interesse pubblico.

Detto che, a mangiare su questo progetto c'è in trepida attesa un'interminabile fila di bocche voraci appartenenti a politici, palazzinari, istituti di credito, piccoli e grandi appaltatori, detto che qualcuno comincia a sentire un odore molto strano, va segnalato come, ancora una volta, la stampa, soprattutto romana, appoggi e propagandi compatta questa probabile ennesima porcata alla vaccinara.

Marmas, ho scordano qualcosa? sefz

Nulla di nuovo sotto il sole italiano praticamente .asd

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Niente. Tuttapposto.

Comunque in sintesi, l'idea è quella di costruire un megacomplesso edilizio su un terreno del quale non solo non si sa chi sia il proprietario, con la magistratura che cerca di capire il meccanismo di compravendita e con le expertise di tecnici e geologi che devono stabilire se è possibile costruire mezza Boston su una superficie che somiglia molto al delta del Mississippi.

Ora di questo complesso edilizio, il 14% più o meno è rappresentato da uno stadio la cui proprietà sarà probabilmente di chi lo costruirà (forse) e non della società calcistica che dovrebbe utilizzarlo, ma questo 14% è si una percentuale molto piccola, ma rappresenta il punto cardine per far passare questo megaprogetto privato per una realizzazione di interesse pubblico.

Detto che, a mangiare su questo progetto c'è in trepida attesa un'interminabile fila di bocche voraci appartenenti a politici, palazzinari, istituti di credito, piccoli e grandi appaltatori, detto che qualcuno comincia a sentire un odore molto strano, va segnalato come, ancora una volta, la stampa, soprattutto romana, appoggi e propagandi compatta questa probabile ennesima porcata alla vaccinara.

Marmas, ho scordano qualcosa? sefz

Hai dimenticato che l as Roma dovrà pagare un affitto e non è chiaro cosa succedera allo stadio se pallotta si dovesse dimettere. Per il resto le parti interessate sono tutte molto ottimiste e sicure che l Opera farà bene Roma e all italia.

Nel complesso ottima disamina.. Hai sintetizzato tutto il topic, meglio di così non si poteva fare.

Io attendo sviluppi prima di esprimere opinioni in merito.. Bollono tante cose sotto la pentola..

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Hai dimenticato che l as Roma dovrà pagare un affitto e non è chiaro cosa succedera allo stadio se pallotta si dovesse dimettere. Per il resto le parti interessate sono tutte molto ottimiste e sicure che l Opera farà bene Roma e all italia.

Nel complesso ottima disamina.. Hai sintetizzato tutto il topic, meglio di così non si poteva fare.

Io attendo sviluppi prima di esprimere opinioni in merito.. Bollono tante cose sotto la pentola..

l'opera farà il bene dei soliti speculatori, anche se sono abituati a mangiare sui soldi pubblici. Detti speculatori è facile che siano trattati bene dalla stampa, essendone i finanziatori

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Pochi soldi..

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Ma sotto la pentola non ce sta er foco? .asdsefz

Che gaffe....... :-)

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Nota a margine...intanto Parnasi va a fare da relatore ai corsi del CONI....

mah...

Vabbè..pure Schettino fu chiamato dall'Università per un corso su "Come gestire il panico" :261:

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