Mi dispiace tantissimo, era uno degli idoli sportivi della mia infanzia: indimenticabili le sue vittorie, il suo terribile incidente, il suo ritorno in pista ed il ritiro sul Fuji, le polemiche col Drake e la sua "vendetta" personale con il titolo conquistato l'anno dopo e l'addio alla rossa... Campione assoluto, in un'epoca in cui prevaleva la meccanica e l'elettronica, oggi determinante, era pressochè inesistente, aveva una sensibilità ed una cura per i dettagli che lo rendevano impareggiabile per la sua capacità di suggerire esattamente tutte le migliorie necessarie da apportare alla macchina; velocissimo ma metodico, calcolatore a livello assoluto come se avesse un computer dentro di sè. Se ne va un mito del mondo delle corse: ciao Niki.