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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
L'attaccante della Fiorentina: ?Quella Juventus era fortissima? ROMA, 4 giugno - Domani sera, su Sky Sport 1, alle ore 23.00 , torna ?I Signori del calcio? . Protagonista di questa puntata, l?attaccante della Fiorentina Adrian Mutu . A 18 anni, il tuo debutto nel campionato rumeno. Eri talmente forte che tutti ti hanno indicato subito come l?erede di Hagi E? stato un peso grandissimo per me perch? lui ? stato uno dei pi? forti giocatori rumeni di tutti i tempi. Allo stesso tempo, ero molto onorato e ho sempre provato a dimostrare che questo paragone poteva starci. Era lui il tuo idolo da bambino? Era l?idolo di tutti i bambini rumeni. Aveva un grande carisma e ha fatto tanto per il calcio rumeno. C?era qualcun altro a cui ti ispiravi? I numeri 10 di tutte le squadre mi piacevano; come Platini e poi Del Piero. La tua prima esperienza in Italia nell?Inter . Cos?hai pensato quando ti hanno detto di fare le valigie per andare a Milano? Non vedevo l?ora. Era una squadra con tanti campioni. Il primo giorno che sono arrivato nello spogliatoio ero seduto vicino a Vieri. Poi c?erano Baggio, Ronaldo, Zamorano, Blanc, Zanetti, Panucci. Pensavo che non avrei mai giocato. Non avevo pazienza, volevo mettermi subito alla prova. Una volta, in allenamento, Lippi mi prese per l?orecchio e mi disse: ?Ragazzino, sei giovane, non bruciare le tappe perch? avrai il tuo spazio!?. Mancavano 14 partite alla fine del campionato e ne giocai 6 da titolare, ma c?era tanta pressione. Ho fatto fatica perch? per me l?Inter, a quell?et?, era un po? troppo. Lippi preferiva giocatori con maggiore esperienza e capii che dovevo fare la gavetta prima di costruirmi un nome. Hai peccato di superbia? Pu? essere, perch? ero giovane, ma quando dissi a Lippi che volevo andare a Verona per giocare con continuit?, lui rispose che potevo restare e far parte dei 4 attaccanti della rosa per vedere come andava. Mi sono guardato intorno, ho visto chi avevo davanti e gli dissi che sarei andato a Verona. Anche l? fu difficile. Il primo anno segnai 4 gol, di cui 2 nelle prime tre partite. Ho avuto una crisi e sono tornato in Romania, a casa. Credevo di non farcela, di non essere abbastanza forte mentalmente. Poi arriv? Malsani? S?, arriv? Malesani e ci fu la svolta. Non avevo un bel rapporto con l?allenatore che c?era prima di lui: mi faceva giocare in un modo che non era adatto a me, mi sentivo ingabbiato. Lo dissi a Malesani e lui mi rispose di giocare come volevo. Con lui avevo un rapporto speciale. Dopo Prandelli, ? quello che mi ha capito come persona. Con lui feci 12 gol e giocai bene anche se poi siamo retrocessi. Ad agosto, poi, passai al Parma e l? si ? instaurato subito il feeling con Prandelli. Fu un anno molto bello, non solo calcisticamente. A Parma sentivo l?affetto dei tifosi. Realizzai 24 gol stagionali, tra Campionato e Coppa Uefa. Che rapporto avevi con Prandelli? Lo stesso di adesso, fra contrasti e diversit? di opinioni perch? in questo modo ci si stimola sempre. Entrambi vogliamo vincere e lui sa che mi arrabbio molto quando non mi riesce qualcosa. Il tuo compagno d?attacco era Adriano? S?, e c?era Gilardino in panchina. Mi sono trovato subito bene con Adriano, eravamo amici. Gi? all?epoca, gli mancava molto il Brasile. Il mister, per?, trov? il modo per farlo esplodere. Gilardino non giocava mai e prima di una partita in cui ero squalificato, andai nello spogliatoio e gli dissi che era arrivata la sua occasione. E? un piacere vedere come Gilardino sia cresciuto moltissimo. Poi, il passaggio al Chelsea. Sei stato il rumeno pi? costoso di tutti i tempi? Era un?offerta che non si poteva rifiutare. Che rapporto avevi con Abramovich? Molto buono, ero il giocatore preferito del figlio. All?inizio and? tutto bene. Poi, hai smesso di divertirti in campo e hai iniziato a farlo solo fuori Quando cominci ad esagerare fuori, in campo il fisico non regge. Sbagliare ? normale, fa parte della vita, per?, quando sei un personaggio pubblico ? pi? facile che la gente ti punti il dito contro. La cosa importante ? trarre dalle critiche le conclusioni migliori. Sei stato trovato positivo alla cocaina. Pensi di essere caduto in una trappola? Una trappola fatta di sbagli di giovent?, non certo qualcosa organizzato dal Chelsea per mandarmi via. Era facile sbagliare: ero molto famoso, a Londra andavo dappertutto e mi trattavano da re. Sono stato ingenuo, sono stato un pollo. C?? stato un motivo per cui ti sei lasciato andare? Qualche mese prima di arrivare a Londra, avevo divorziato da mia moglie, avevo anche un figlio e la cosa fu pesante. Poi, come quando arrivai per la prima volta in Italia, la gente, la lingua, era tutto nuovo. Sono andato un po? in depressione. All?inizio questo non lo sentivo perch? con il calcio andava tutto benissimo. Poi, ho avuto la pubalgia per tre mesi e sono iniziati i guai. Non credi che il Chelsea avrebbe dovuto starti pi? vicino? Nella maggior parte dei casi, le squadre ti danno una seconda occasione, invece l? in due mesi mi hanno licenziato. Parlavo poco inglese, non capii nemmeno molto. Ci rimasi male perch? avrebbero dovuto darmi una seconda possibilit?. Non era giusto lasciarmi da solo perch? il problema era pi? della persona che del giocatore. Mi hanno licenziato, non mi hanno pagato, mi hanno squalificato come era giusto che fosse e ora sono in attesa di conoscere l?ultima sentenza. Pagare cos? tanto per uno sbaglio fu troppo, mi hanno descritto per come non sono, per cinque anni non ho parlato di questo ma fra poco inizier? a farlo e dir? le cose come stanno. Come ne sei uscito da questa situazione? All?inizio credevo di vivere un incubo. Mi ha aiutato anche la mia famiglia, per?, soprattutto, ho cercato di stare da solo per ritrovarmi. La Dinamo Bucarest mi ha permesso di aggregarmi ai loro allenamenti, li ringrazio perch? mi hanno aiutato moltissimo. Poi, dopo 3 mesi, ho firmato con la Juve. A gennaio sono arrivato a Torino e ho parlato con Capello. Mi allenavo tutti i giorni. La Juventus ha dimostrato di volerti Hanno fatto di tutto, non mi hanno fatto mai sentire escluso. Subito dopo la squalifica, mi hanno fatto esordire, ho vinto uno Scudetto giocando solo un pezzo dell?ultima partita e ho anche quasi segnato negli unici 30 minuti di quella stagione. Poi, l?anno dopo, ho giocato una stagione da protagonista: 32 partite, 22 da titolare, 10 gol giocando da centrocampista. Era una Juve fortissima e infatti mi viene da ridere quando dicono che abbiamo rubato. Era come l?Inter di oggi, con qualche giocatore in pi?. Quegli Scudetti li sentiamo nostri. Qualunque giocatore di quella squadra si sente addosso gli scudetti che sono stati revocati. Che idea ti sei fatto di calciopoli? Nessuna perch? non ci penso e non m?interessa. Conosco bene Moggi, so quanto era importante per la Juve per la sua bravura e perch? sapeva fare bene il suo lavoro. Arriv? calciopoli e non sapevo come comportarmi. Ero a Miami con la mia famiglia, mi chiam? Secco e mi disse che nessuno mi obbligava ad andare via ma c?era la Fiorentina che aveva fatto un?offerta. Considerando che c?era Prandelli e quali erano le ambizioni della Fiorentina, dissi subito di s?. Poi, per?, appena arrivai, vidi che anche la Fiorentina era coinvolta nello scandalo, per? c?era Prandelli e mi volevano fortemente. Poi, per fortuna ce l?abbiamo fatta a rimanere in A. Un tuo compagno di quella Juve, disse che sei fra i top 10 players del mondo. Lo disse Ibrahimovic Lui ? stato il mio compagno di stanza in quei due anni alla Juve. Immaginate che coppia io e lui in camera! Il momento pi? bello che hai vissuto a Firenze? La semifinale di Coppa UEFA che abbiamo perso ai rigori, avremmo potuto vincere la Coppa. Com?? Firenze? E? una citt? strana. In tre giorni pu? passare dall?entusiasmo al pessimismo. E poi tornare nuovamente l?entusiasmo. Non c?? molto equilibrio nei sentimenti. E? questa, per?, la sua forza, perch? basta anche un solo episodio per dare la svolta, per ridare entusiasmo pi? velocemente che nelle altre piazze. Noi siamo influenzati molto dall?umore della citt?. Cos?? successo l?estate scorsa? La Roma mi voleva. Poi, sia io che la Fiorentina , e anche la Roma stessa, abbiamo pensato che la cosa migliore fosse rimanere a Firenze. Sono rimasto qui e spero di restare qui ancora per molto. http://www.tuttosport.com -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Mutu si confessa: dalla cocaina a Calciopoli: "Quegli scudetti sono miei" L'attaccante della Fiorentina ? tornato a parlare del proprio passato. Intervistato sui canali Sky per la trasmissione "I signori del calcio", Adrian Mutu ha parlato di alcuni argomenti delicati della propria carriera, tra i quali la squalifica per uso di cocaina e le vicende di Calciopoli, che lo coinvolsero in quanto giocatore della Juventus. Il passaggio al Chelsea. Sei stato il rumeno pi? costoso di tutti i tempi. All'inizio and? tutto bene. Poi, hai smesso di divertirti in campo e hai iniziato a farlo solo fuori "Quando cominci ad esagerare fuori, in campo il fisico non regge. Sbagliare ? normale, fa parte della vita, per?, quando sei un personaggio pubblico ? pi? facile che la gente ti punti il dito contro. La cosa importante ? trarre dalle critiche le conclusioni migliori". Sei stato trovato positivo alla cocaina. Pensi di essere caduto in una trappola? "Una trappola fatta di sbagli di giovent?, non certo qualcosa organizzato dal Chelsea per mandarmi via. Era facile sbagliare: ero molto famoso, a Londra andavo dappertutto e mi trattavano da re. Sono stato ingenuo, sono stato un pollo". C'? stato un motivo per cui ti sei lasciato andare? "Qualche mese prima di arrivare a Londra, avevo divorziato da mia moglie, avevo anche un figlio e la cosa fu pesante. Poi, come quando arrivai per la prima volta in Italia, la gente, la lingua, era tutto nuovo. Sono andato un po' in depressione. All'inizio questo non lo sentivo perch? con il calcio andava tutto benissimo. Poi, ho avuto la pubalgia per tre mesi e sono iniziati i guai". Non credi che il Chelsea avrebbe dovuto starti pi? vicino? "Nella maggior parte dei casi, le squadre ti danno una seconda occasione, invece l? in due mesi mi hanno licenziato. Parlavo poco inglese, non capii nemmeno molto. Ci rimasi male perch? avrebbero dovuto darmi una seconda possibilit?. Non era giusto lasciarmi da solo perch? il problema era pi? della persona che del giocatore. Mi hanno licenziato, non mi hanno pagato, mi hanno squalificato come era giusto che fosse e ora sono in attesa di conoscere l'ultima sentenza. Pagare cos? tanto per uno sbaglio fu troppo, mi hanno descritto per come non sono, per cinque anni non ho parlato di questo ma fra poco inizier? a farlo e dir? le cose come stanno". Come ne sei uscito da questa situazione? "All'inizio credevo di vivere un incubo. Mi ha aiutato anche la mia famiglia, per?, soprattutto, ho cercato di stare da solo per ritrovarmi. La Dinamo Bucarest mi ha permesso di aggregarmi ai loro allenamenti, li ringrazio perch? mi hanno aiutato moltissimo. Poi, dopo 3 mesi, ho firmato con la Juve. A gennaio sono arrivato a Torino e ho parlato con Capello. Mi allenavo tutti i giorni". La Juventus ha dimostrato di volerti "Hanno fatto di tutto, non mi hanno fatto mai sentire escluso. Subito dopo la squalifica, mi hanno fatto esordire, ho vinto uno Scudetto giocando solo un pezzo dell'ultima partita e ho anche quasi segnato negli unici 30 minuti di quella stagione. Poi, l'anno dopo, ho giocato una stagione da protagonista: 32 partite, 22 da titolare, 10 gol giocando da centrocampista. Era una Juve fortissima e infatti mi viene da ridere quando dicono che abbiamo rubato. Era come l'Inter di oggi, con qualche giocatore in pi?. Quegli Scudetti li sentiamo nostri. Qualunque giocatore di quella squadra si sente addosso gli scudetti che sono stati revocati". Che idea ti sei fatto di Calciopoli? "Nessuna, perch? non ci penso e non m'interessa. Conosco bene Moggi, so quanto era importante per la Juve per la sua bravura e perch? sapeva fare bene il suo lavoro. Arriv? calciopoli e non sapevo come comportarmi. Ero a Miami con la mia famiglia, mi chiam? Secco e mi disse che nessuno mi obbligava ad andare via ma c'era la Fiorentina che aveva fatto un'offerta. Considerando che c'era Prandelli e quali erano le ambizioni della Fiorentina, dissi subito di s?. Poi, per?, appena arrivai, vidi che anche la Fiorentina era coinvolta nello scandalo, per? c'era Prandelli e mi volevano fortemente. Poi, per fortuna ce l'abbiamo fatta a rimanere in A". http://www.goal.com -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Mosley contro Ferrari&C. "Macch? nuovo patto, sar? guerra" Un nuovo Patto della Concordia entro il 12 giugno? E' un'ipotesi "irrealistica". Max Mosley rispedisce al mittente l'ultimatum che gli ? stato posto il 31 maggio da costruttori della Fota capitanati da Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente della Fia che non ha dubbi: "E' stato abbozzato cos? tardi non pu? essere firmato in dieci giorni". Altro che ramoscello d'ulivo, l'oscillante Max, dopo qualche giornata di pace, sceglie la via della guerra: "C'e' un conflitto, vedremo chi avr? la meglio". E attacca. "Se qualcuno vuole fare le regole, che si organizzi il proprio Mondiale. Noi abbiamo gi? un Mondiale di Formula Uno per il quale facciamo noi le norme. Abbiamo cominciato a farlo 60 anni fa e continueremo a farlo". E la patata bollente torna nella mani di Cavallino, McLaren e Bmw... Intanto, il prossimo mondiale di F1 rischia di trasformarsi in un circo di squadrette medio-piccole all'assalto della gloria. Dopo le varie Prodrive, Lola, Campos Meta1, Team US F1 e Team Superfund ecco che ha presentato domanda di iscrizione anche la... nazionale basca della Epsilon Euskadi. Resta il fatto che per il momento tra le 10 attualmente in gara nel Mondiale 2009, solo la Williams ha confermato la propria presenza senza porre condizioni. Le altre 9 scuderie sono dentro con la famosa riserva: chiedono che venga adottato l'attuale regolamento e che entro il 12 giugno venga firmato quel nuovo Patto della Concordia (documento che definisce regole e parametri economici del circus) che fa venire il mal di stomaco a Mosley. http://www.affaritaliani.it -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
MARPIONNE, YAKI E LUCA PAGANO IL LORO DISPREZZO PER BERLUSCONI Faceva tenerezza la 500 parcheggiata dal console italiano a New York, Francesco Tat?, al numero 690 di Park Avenue dove ha sede la rappresentanza italiana. Con enfasi smisurata qualche giornale ha scritto: "la 500, regina dell'America", ma in realt? il gesto del console che lavora nella Grande Mela dall'agosto 2007 aveva un valore semplicemente simbolico. Prima di conquistare gli States Sergio Marpionne dovr? sudare ancora molto anche se il suo direttore marketing si chiama Barack Obama e sta facendo del suo meglio per spianargli la strada. Dopo la sberla presa a Monaco per la Opel, l'americano della Fiat si ? chiuso in silenzio nel quartier generale di Detroit, l'ex-capitale dell'automobile che sta vivendo il pi? clamoroso esempio di interventismo statale. Ci? che ha fatto Obama per Chrysler e General Motors ? infatti qualcosa di assolutamente unico che aprir? un dibattito pazzesco sulla metamorfosi del capitalismo americano e potrebbe portare a conseguenze imprevedibili. A Marpionne ? stata messa nelle mani la bicicletta scassata di Chrysler che con l'aiuto dei due pi? stretti collaboratori, Alfredo Altavilla e Lucio Noto, dovr? rimettere in sesto per riuscire entro un anno a far entrare gli americani nelle piccole 500. Il manager dei tre passaporti, che i giornali vorrebbero scatenato su Saab, America Latina, Peugeot-Citroen, Bmw, dovrebbe fermarsi un attimo e scrivere su un foglietto l'elenco dei Grandi Assenti che gli hanno impedito di chiudere il cerchio della sua operazione multinazionale. Nella lista il primo posto ? occupato da quell'uomo di Palazzo Chigi che secondo gli psicologi soffre di disturbi narcisistici della personalit?, cio? papi-Silvio, il premier che ha fatto cuc? alla Merkel, ha definito "bello, giovane e abbronzato" il presidente Obama e pensava di trovare in Putin l'amico di Villa Certosa. In realt? - come scrive oggi sul "Corriere della Sera" l'ex-commissario europeo Mario Monti - "il caso Fiat mostra che le scorciatoie italiane verso Washington e Mosca non sono paganti e non sembrano aver prestato particolare attenzione ai desideri italiani". Quali fossero i desideri italiani nessuno l'ha capito e fa sorridere l'annuncio del ministro dell'aeroporto di Albenga, Claudio Scajola, per il quale adesso ? arrivato il momento di incontrare Fiat e sindacati. Povero Scajola!, ha dato gli incentivi a Torino, si ? messo addosso una felpa rossa con la scritta Fiat, ma quel diavolo di un Marpionne non lo ha mai degnato di un sms e si ? tenuto nel cervello il famoso piano industriale. Per questa ragione il governo ? stato totalmente assente e assente ? stata anche la Sacra Famiglia degli Agnelli che ? apparsa soltanto all'ultimo atto della soap-opera tedesca con la pallida figura di Yaki Elkann mandato allo sbaraglio come un piccolo canguro in una foresta di leoni. La verit? ? che questa nobile famiglia torinese ? stata abituata per decenni a staccare le cedole dei dividendi e di soldi non ha mai avuto intenzione di cacciarne. E qui si tocca il cuore del problema e si arriva a capire perch? ? saltato il sogno del povero Marpionne che sotto il pullover sgualcito aveva la corazza del know-how, ma il borsello completamente vuoto. Si ? parlato di 500 milioni da mettere sul tavolo per Opel, e si ? detto che le grandi banche italiane erano pronte a finanziare lo scorporo dell'auto, ma nessuno ha spiegato l'entit? di questo impegno e ha definito il valore dello spin-off. In questo quadro anche Marpionne ha le sue responsabilit? e occupa un posto nella prima fila dei Grandi Assenti: ha snobbato la politica italiana, ha dialogato con Luchino e Yaki a colpi di laconici messaggini, e ha pensato che il suo direttore marketing (Barack Obama) potesse piegare la Cancelliera e mettere con le spalle al muro la potente lobby Schroeder-Putin. Da questa sera il giudice Gutierrez (che ha gestito il passaggio di Chrysler a Fiat con una disinvoltura impressionante e discutibile) gli metter? in mano la bicicletta di Chrysler e il povero Marpionne dovr? pedalare. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-6609.htm -
DELLA MAFIA NON CI LIBEREREMO MAI ? L?ANTIMAFIA INDAGA SU SPATUZZA: SE DICE LA VERIT? (NON FU LA CUPOLA MAFIOSA A FAR FUORI BORSELLINO) SI APRONO INQUIETANTI SCENARI ? GRASSO COINVOLGE LA BOCCASSINI: LA PROCURA PUNTA I PIEDI ? LE PAROLE DI BRUSCA? GIOVANNI BIANCONI PER IL "CORRIERE DELLA SERA" ? un pentito ancora in mezzo al guado Gaspare Spatuzza, l'ex ?uomo d'onore? del quartiere palermitano di Brancaccio che disegna nuovi scenari dietro la strage di via D'Amelio, in cui mor? Paolo Borsellino, e altri delitti di mafia. Un collaboratore in parte credibile e in parte no. Cos? ritiene la Procura di Caltanissetta, ancora alla ricerca dei ?mandanti occulti? degli eccidi del '92, che s'? comunque dichiarata d'accordo a inserire Spatuzza (il quale riempie verbali d'interrogatorio ormai da undici mesi) nello speciale programma di protezione richiesto per lui da un altro ufficio inquirente, quello di Firenze, titolare delle indagini sulle stragi mafiose del '93. ?Gli accertamenti fin qui svolti hanno consentito di trovare significativi elementi di riscontro rispetto a una parte delle dichiarazioni dello Spatuzza?, ha scritto il procuratore nisseno Sergio Lari nel parere inviato al superprocuratore nazionale antimafia Piero Grasso. In particolare sul furto della Fiat 126 di cui l'aspirante pentito si autoaccusa, riempita di tritolo e utilizzata per far saltare in aria Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992; e tra i riscontri c'? la ritrattazione di colui che all'epoca confess? di aver rubato la macchina, Salvatore Candura, il quale lancia oggi ?pesanti accuse nei confronti di alcuni esponenti della polizia di stato, a suo dire responsabili di averlo indotto a dichiarare il falso?. Accanto ai riscontri positivi, per?, ci sono quelli negativi su altre affermazioni di Spatuzza: dalle perizie che non hanno evidenziato tracce di esplosivo in alcuni locali indicati dall'ex mafioso a un lanciamissili che non si trova, dalla mancata individuazione di alcuni soggetti alle ?imprecise dichiarazioni inerenti il momento storico in cui ebbe affidato l'incarico, su mandato del capo mandamento di Brancaccio Giuseppe Graviano, di procurare una autovettura Fiat?. Infine, nota il procuratore Lari, ?le dichiarazioni sul ruolo di possibili mandanti esterni sembrano essere troppo generiche e non in grado di fornire utili sviluppi alle indagini?. Tuttavia, ai gi? numerosi accertamenti svolti ne dovranno seguire altri ed ? innegabile che Spatuzza, detenuto in regime di carcerazione ordinario, sia ?in condizione di grave e attuale pericolo rispetto all'ambiente criminale di provenienza ?. Massima protezione, dunque, in attesa di decidere se promuoverlo collaboratore di giustizia a pieno titolo, oppure no. Anche perch?, se avesse ragione lui rispetto all'estraneit? di una parte della Cupola mafiosa alla decisione di uccidere Borsellino a meno di due mesi dall'eliminazione di Falcone, ?si aprirebbero inquietanti interrogativi sulle cause, ragioni e modalit? della diversa ricostruzione? consacrata da sentenze definitive che andrebbero riviste. La strage di via D'Amelio infatti, ricorda Lari, ? ?un evento delittuoso che ha segnato la storia d'Italia?, con ?numerosi aspetti oscuri e interrogativi irrisolti, in relazione ai quali questa Procura sta ancora svolgendo delicatissime indagini?. Proprio per dare un aiuto a quel ?delicatissimo ? lavoro - e in considerazione delle carenze d'organico in cui si trova l'ufficio siciliano, con la met? di sostituti in servizio rispetto a quelli previsti - da Roma il procuratore nazionale Grasso ha fatto una proposta: applicare all'inchiesta Ilda Boccassini, pubblico ministero appena nominato procuratore aggiunto di Milano, che gi? lavor? a Caltanissetta dal '92 al '94, all'indomani delle stragi. E che, prima di lasciare quella citt?, manifest? forti dubbi sull'attendibilit? del pentito Scarantino, la cui versione dei fatti venne invece presa per buona da altri magistrati e oggi ? smentita dalle dichiarazioni di Spatuzza. Nella sua lettera Grasso ricorda la ?esperienza diretta? acquisita dalla Boccassini in materia, e la sua specifica competenza sulle dinamiche mafiose. Ma da Caltanissetta hanno contrapposto l'inopportunit? di un simile passo, giacch? alla Boccassini ? stata recapitata una convocazione in veste di testimone: vogliono interrogarla sulle ragioni dei dubbi espressi su Scarantino 15 anni fa e - al pari di altri inquirenti dell'epoca - sulle modalit? delle indagini svolte allora. Un primo appuntamento ? saltato per impegni di lavoro del pm milanese, un altro ? stato fissato per i prossimi giorni. Al di l? delle esigenze processuali la convocazione della Boccassini, quasi contestuale alla proposta di applicazione, fa intendere che la Procura di Caltanissetta ritiene di poter andare avanti nell'indagine senza il soccorso di un magistrato di indubbia e riconosciuta professionalit?, che concluse con successo il primo procedimento sulla strage di Capaci. E che, proprio a partire dalle rivelazioni di Spatuzza, ha avviato una nuova inchiesta sull'autobomba mafiosa che nel luglio '93 uccise cinque persone a Milano. L'idea di Grasso e l'implicita risposta negativa confermano tuttavia come intorno alle dichiarazioni del neopentito di Brancaccio, e a ci? che esse comportano nella rilettura della strategia terroristica nel biennio '92-'93, non ci sia identit? di vedute e unit? d'intenti. Sullo sfondo di queste divisioni ci sono le dichiarazioni di un altro pentito, Giovanni Brusca, che pure sono all'origine di qualche fibrillazione. L'uomo che fece saltare in aria l'autostrada Palermo-Punta Raisi per uccidere Giovanni Falcone ha svelato ai magistrati di Caltanissetta il nome (fattogli da Toto Riina, dice) dell'?uomo delle istituzioni con il quale venne avviata la trattativa con Cosa Nostra?, al tempo delle stragi. Prima di lui Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo morto nel 2002, aveva riferito di aver saputo che l'allora ministro dell'Interno Nicola Mancino era stato informato, su richiesta di suo padre, della trattativa avviata da ?uomini delle istituzioni? con Cosa Nostra per interrompere la catena di bombe mafiose. Mancino, oggi vice-presidente del Consiglio superiore della magistratura, ha presentato un esposto-denuncia alle Procure di Palermo e Caltanissetta per ?tutelarsi ? dalle dichiarazioni di Ciancimino jr. e negando ogni coinvolgimento nella vicenda. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-6616.htm
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Fiat interessata a Peugeot. -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Buon viaggio, e andate piano http://www.ju29ro.com/terzo-anello/38-terz...date-piano.html .asd Trillo, birbone che non sei altro! -
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Il campionato irregolare ? finito con il Toro che cade in B. I tifosi granata per? si lamentano parecchio. A loro avviso molti errori arbitrali hanno condizionato un campionato che, per quanto giocato male, con 3/4 punti in pi? sarebbe stato diverso. Hanno ragione. Detto questo, Cairo ? praticamente come Cobolli e Blanc: di calcio non capisce nulla. Se riusciamo a mandare l'Inter in C2 eventualmente li ripeschiamo. Vi va? A me si. A me mi va. -
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Riporto qui il post di uno che c'era. -
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Le minoranze hanno quasi sempre ragione Di Renato La Monica per MB Domenica scorsa, nell'indifferenza dei media, un manipolo di juventini "rancorosi" ha inscenato una protesta pacifica davanti alla sede della Juventus FC. Diverse copie di MB sono state sistemate davanti al portone d'ingresso. La nostra ironica copertina di Maggio, con le facce di John Elkann, Blanc, Cobolli e Ranieri ed il titolo "Fuori dalle balle" ? diventata il simbolo della manifestazione. Il numero dei partecipanti, un centinaio, non ha molta rilevanza. Quello che conta veramente ? che alcune persone si sono sobbarcate anche mille chilometri pur di far sentire la propria voce. Non certo gruppi organizzati ma "normali" tifosi. Gente che, come noi, non si sente rappresentato da John Elkann, Blanc, Cobolli e Secco. Gente che, come noi, pensa che Calciopoli sia stata solo una finta rivoluzione. Gente che, come noi, rivorrebbe indietro i due scudetti legittimamente vinti sul campo. Gente che, come noi, oltre alla restituzione degli scudetti sottratti in maniera fraudolenta dalla bacheca juventina, pretende che sia fatta giustizia rispetto alle vicende di tre anni fa. Accadimenti che hanno sporcato, forse per sempre, la storia della Juve. Tutto ? nato su j1897.com, il forum juventino pi? grande della rete, attraverso l'iniziativa di alcuni utenti. La protesta ? stata ripresa solo da alcuni organi d'informazione. Toni poco incisivi, quasi stupiti, come se la Juve fosse in buone mani. Leggete quello che ha scritto, ad esempio, Tuttosport: "Neppure la chiusura di stagione in bellezza, con la conquista del secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, hanno acquietato la frangia di tifosi bianconeri che da tempo sono in guerra con i vertici del club bianconero". Avete capito bene? In pratica dovremmo essere contenti per il secondo posto!!! Il problema, cari signori di Tuttosport (a proposito: complimenti per aver appoggiato il ritiro del ricorso al Tar nell'estate del 2006), non sono solo i mancati successi. Nel calcio non sempre si pu? vincere: lo sappiamo bene. Il vero problema ? che un club come la Juve, tra i pi? prestigiosi al mondo, deve essere gestito da gente capace ed affidabile e non da "simpatici" dilettanti. Voi di Tuttosport vi siete presi tutti i meriti della cacciata del tecnico (nel nostro piccolo, che Ranieri non fosse da Juve, l'avevamo scritto fin dal suo arrivo a Torino) senza spiegare ai vostri lettori che Ranieri era solo la punta dell'iceberg. Vogliamo fare i maliziosi: non pensate che sia troppo comodo attribuire tutte le colpe al vecchio allenatore? Perch? non ve la prendete mai coi veri responsabili del disastro? Rispondere a questa domanda, anche in un confronto pubblico, vi farebbe onore. -
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CALCIO: JUVE; BIGLIETTI E GIORNALI CONTESTATORI APPESI A SEDE (ANSA) - TORINO, 1 GIU - Biglietti e copie di un mensile free press 'di critica e satira calcistica', per contestare la dirigenza bianconera, appesi sui cancelli e tra l'inferriata e la porta e vetri della sede sociale della Juventus, oggi chiusa. Neppure la chiusura di stagione in bellezza, con la conquista del secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, hanno acquietato la frangia di tifosi bianconeri che da tempo sono in guerra con i vertici del club bianconero (e con Ranieri, prima che fosse esonerato). All'ingresso della sede, in corso Galileo Ferraris, molti passanti si sono fermati a curiosare tra il materiale lasciato dai contestatori, numerose copie del ********* di maggio, con il titolo 'Fuori dalle balle' accanto a una composizione di foto con John Elkann, il presidente Cobolli Gigli, l'ad Jean Claude Blanc e l'allenatore Ranieri e decine di ritagli con gli stessi bersagli pi? il direttore sportivo Alessio Secco e la scritta vicini alla scritta 'Vergogna! Tutti a casa'. (ANSA). BOT 01-GIU-09 11:54 NNNN -
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Juventus, nel giorno della presentazione di Diego, ancora contestazioni Contestata la dirigenza bianconera dai supporters della Vecchia Signora. 01/giu/2009 13.21.30 Nonostante il secondo posto raggiunto, non si placano gli animi dei supporters della Juventus, che continuano a protestare contro l?operato della dirigenza. Oggi, infatti, fuori dalla sede della societ? torinese, sono stati lasciati biglietti e copie di un mensile free press per contestare la dirigenza. "Fuori dalle balle", "Vergogna!? e Tutti a casa", queste le scritte affiancate alle foto di Gigli, Blanc, Secco e Ranieri. In questa travagliata giornata, comunque, c?? da registrare anche la presentazione di Diego: ?Sono felice, era giunto il momento di fare un grande passo ? spiega il brasiliano al sito ufficiale del suo nuovo club - ho passato stagioni importanti in Germania ma ora penso alla mia nuova avventura. Io e la Juventus siamo grandi?. goal.com -
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La societ? bianconera presa ancora di mira Fogli 'satirici' appesi sui cancelli e i vetri della sede sociale della Juventus TORINO, 1 giugno - Biglietti e copie di un mensile free press 'di critica e satira calcistica', per contestare la dirigenza bianconera, appesi sui cancelli e tra l'inferriata e la porta e vetri della sede sociale della Juventus, oggi chiusa. Neppure la chiusura di stagione in bellezza, con la conquista del secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, hanno acquietato la frangia di tifosi bianconeri che da tempo sono in guerra con i vertici del club bianconero (e con Ranieri, prima che fosse esonerato). All'ingresso della sede, in corso Galileo Ferraris, molti passanti si sono fermati a curiosare tra il materiale lasciato dai contestatori, numerose copie del ********* di maggio, con il titolo 'Fuori dalle balle' accanto a una composizione di foto con John Elkann, il presidente Cobolli Gigli, l'ad Jean Claude Blanc e l'allenatore Ranieri e decine di ritagli con gli stessi bersagli pi? il direttore sportivo Alessio Secco e la scritta vicini alla scritta 'Vergogna! Tutti a casa'. Tuttosport -
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Sport mediaset Juve, dirigenti ancora contestati Scritte e biglietti fuori dalla sede Nemmeno il secondo posto ha portato serenit? attorno alla Juve. Il giorno dopo la chiusura del campionato e l'addio di Nedved, fuori dalla sede della societ? in corso Galileo Ferraris sono stati lasciati biglietti e copie di un mensile free press di critica e satira calcistica, per contestare la dirigenza bianconera. Nel mirino sono finiti tutti, da John Elkann al ds Alessio Secco, passando per Cobolli Gigli, Blanc e lo stesso Ranieri. Non ? bastata la chiusura di stagione in bellezza, con la qualificazione diretta alla Champions League, per calmare la delusione della frangia pi? arrabbiata dei tifosi juventini, da tempo sono in guerra con i vertici del club e con l'allenatore arrivato due anni fa. Le scritte "Fuori dalle balle" e "Vergogna! Tutti a casa" sono state affiancate alle foto di Elkann, Cobolli Gigli, Blanc, Secco e Ranieri, colpevoli di aver lasciato anche quest'anno la Juve senza vittorie. 1 giugno 2009 -
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Opel,famiglia Agnelli sostiene Marchionne "su tutto" - Gabetti ROMA, 29 maggio (Reuters) - La famiglia Agnelli sostiene completamente il piano dell'amministratore delegato di Fiat su Opel e sarebbe eventualmente pronta anche nella necessit? di un apporto di risorse fresche. "La famiglia ? completamente in linea con il piano", ha detto Gianluigi Gabetti, presidente d'onore di Exor e fra i consiglieri pi? seguiti del gruppo. A una successiva domanda se il sostegno rimarrebbe anche se ci fosse bisogno di risorse fresche, Gabetti ha risposto:"su tutto". Lo storico consigliere degli Agnelli ? stato interpellato a margine della relazione annuale di Banca d'Italia. http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITLT73512920090529 Nella notte l'annuncio del ministro delle Finanze tedesco Tre i punti dell'accordo. La firma definitiva entro 4-5 settimane Opel, Magna batte Fiat via libera da Berlino Merkel: "Intesa con il presidente Obama. Test riuscito per le relazioni transatlantiche" Il leader Pd Franceschini: "Governo distratto". Calderoli: "Ha perso occasione per tacere" BERLINO - L'annuncio ufficiale lo ha dato il ministro delle Finanze tedesco, Peer Steinbrueck (Spd), poco dopo le 2 di notte, davanti alla cancelleria di Berlino, al termine di una nuova tornata di incontri iniziata dodici ore prima: il gruppo Magna sar? il nuovo proprietario della Opel. I negoziati per salvare la Opel sono stati "un test per le relazioni transatlantiche" che ? "riuscito", ha affermato la cancelliera tedesca che ha parlato di una intesa con il presidente americano Obama. E non mancano le polemiche. Per il leader del Pd dario Franceschini "il governo era distratto". Il ministro calderoli replica: "Ha perso un'occasione per stare zitto". Angela Merkel ha sottolineato che ? stata una trattativa "lunga e difficile", assicurando che ? stata scelta la strada migliore per salvaguardare migliaia di posti di lavoro senza gravare sulle finanze pubbliche. I tedeschi hanno preferito il consorzio del produttore di componenti d'auto, l'austro-canadese Magna, alleata alla russa Sberbank, alla Fiat. L'acquisizione di Opel da parte di Magna potrebbe portare alla soppressione di 2.600 posti di lavoro in Germania: lo hanno reso noto, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, fonti ufficiali del governo tedesco. Un gruppo di 5 milioni di auto l'anno. Siegfried Wolf, uno dei due amministratori delegati di Magna, ha avvertito che ancora devono essere messi a punto alcuni dettagli: "Nel giro di cinque settimane ci sar? la firma dell'accordo finale", ha spiegato. Magna diventer? un gruppo da cinque milioni di vetture all'anno, con un forte orientamento sul mercati della Russia e dell'ex Unione sovietica. Le percentuali. Al gruppo austro-canadese andr? il 20% della Opel, alla Sberbank il 35%, alla Gm rimarr? il 35%, mentre i dipendenti controlleranno il 10% mentre la General Motors si separer? dal colosso tedesco dopo 80 anni di matrimonio. Il numero uno di Gm Europe, Carl-Peter Forster ha affermato che la Opel ? stata "salvata, per il momento", ma ha avvertito che sar? un "lavoro difficile" trasformare in un contratto il protocollo d'intesa firmato a Berlino. I tre punti dell'accordo. L'intesa raggiunta si basa su tre punti: un memorandum d'intesa con la Magna, l'amministrazione fiduciaria per la Opel e il prestito ponte da un miliardo e mezzo di euro erogato dal governo federale e dai quattro Laender tedeschi che ospitano gli impianti della casa automobilistica. La Magna garantir? gi? dalla prossima settimana la necessaria liquidit?. Angela Merkel. La trattativa che ha portato all'accordo tra Gm e Magna per l'acquisizione di Opel ? stata "lunga e difficile". Ma la soluzione scelta ? quella che consentir? di salvaguardare l'occupazione degli impianti tedeschi, ha commentato la Cancelliera tedesca, Angela Merkel. "La trattativa - ha detto nel corso di una conferenza stampa - ? stata lunga e difficile. Abbiamo valutato tutti i rischi a livello federale e regionale". "Era - ha sottolineato ancora la Merkel - una situazione complessa. Avevamo tutta la responsabilit? di questa decisione. Dovevamo valutare tutti i rischi di un'alternativa che non poteva essere valida". Per questo, dunque, "la decisione non ? stata facile" ma quella raggiunta "? una soluzione politicamente ragionevole": "Abbiamo fatto in modo - ha spiegato- che i dipendenti mantenessero il loro posto di lavoro e abbiamo salvaguardato gli impianti in Germania. Abbiamo rappresentato i loro interessi". L'accordo, ha poi assicurato la Cancelliera tedesca, ha rispettato le regole della Ue. Su questo,"abbiamo gi? avuto colloqui con il commissario Verheugen". "I contatti con la Ue saranno intensificati - ha aggiunto - e le direttive europee saranno seguite e rispettate". Relazioni transatlantiche. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, sottolineando che l'intesa ? stata raggiunta con l'aiuto del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, con cui Merkel ha avuto un colloquio telefonico poco prima della chiusura delle trattative: "Siamo stati d'accordo sul fatto che occorreva fare tutto il possibile per trovare una soluzione soddisfacente a una questione cos? complessa". E ha aggiunto: "E' stato un test riuscito per le relazioni transatlantiche". Angela Merkel si ? quindi detta fiduciosa che i dettagli dell'operazione potranno essere definiti a breve. "Una decisione difficile". Il ministro delle Finanze tedesco, Peer Steinbrueck, ha ammesso che la decisione "non ? stata facile" e ha sottolineato il governo tedesco ? consapevole dei "rischi" che sono stati confrontati con "quelli di un'insolvenza che avrebbe pesato con un credito di massa sul sistema pensionistico, aggiungendosi agli altri costi sociali". Il ministro ha riferito che anche i rappresentanti del Tesoro Usa presenti alle trattative hanno avallato l'intesa. Reazioni. "Un'occasione perduta. Mi pare che altri governi si siano impegnati in modo molto determinato per sostenere le loro imprese. Da noi c'? stata un po' di distrazione", ha detto il segretario del Partito democratico Dario Franceschini. "Se non ci fosse stato l'intervento del Governo, con il decreto anti crisi ed in particolare quello per gli incentivi per il settore auto, la Fiat non avrebbe certo potuto acquisire Chrysler n? tanto meno avrebbe potuto concorrere all'acquisizione di Opel. Ancora una volta Franceschini ha perso un'occasione per stare zitto", ha subito replicato il ministro Roberto Calderoli. "Del destino della pi? grande azienda italiana - ha incalzato Massimo D'Alema - si sono occupati il governo tedesco, il governo americano, il governo russo, che in questo caso ? stato nostro concorrente agguerrito. Purtroppo noi non abbiamo un governo nel senso proprio del termine". Replica indirettamente il ministro Renato Brunetta: "Per quanto riguarda il governo - ha spiegato - massimo di assistenza ed attenzione a questa grande strategia Fiat di internazionalizzazione e di definizione di nuove economie di scala''. "Dispiace che il Governo tedesco abbia privilegiato un'opzione che, dalle informazioni che abbiamo avuto dai giornali, sembra pi? debole dal punto di vista industriale", ha sottolineato il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Soddisfatto, invece, il sindacato: "Avevano espresso un giudizio di preoccupazione riguardo a un accordo con Opel perch? esistevano molte sovvrapposizioni di segmento e previsioni nei piani industriali che avrebbero pagato stabilimenti come Termini Imerese. In questo senso, l'esito della trattativa ci rende soddisfatti", ha detto Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil di Termini Imerese. La Fiat ha fatto bene a 'passare la mano' quando nella partita per l'acquisizione di Opel ? stato messo sul tavolo un rilancio da 300 milioni di euro "senza avere accesso ai conti della casa automobilistica". E' in sintesi l'opinione del Financial Times. Secondo il quotidiano britannico se "Magna e il suo socio russo Sberbank lo hanno fatto, questo non fa che aumentare i loro rischi". Fiat-Chrysler. Intanto il tribunale per la bancarotta di New York, fa sapere che decider? luned? sulla vendita di Chrysler alla nuova societ? controllata per il 20 per cento da Fiat. A spiegarlo ? il giudice che presiede la Corte per la bancarotta di New York, Arthur Gonzalez: ''Credo - ha detto dopo una maratona di tre giorni di audizioni - che esprimer? il mio parere luned?''. Il governo "in vigile attesa" sulla Fiat, ha assicurato il ministro del lavoro. Maurizio Sacconi ha assicurato che "al momento giusto incontreremo le parti. Farlo al momento sbagliato non serve a niente". http://www.repubblica.it -
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Unicredit alle Sensi: ora vendete la Roma ROMA, 29 maggio - Praticamente un diktat, anche se nei modi paludati che usano, sanno usare le banche: Vendete la Roma, dovete rientrare in fretta dei debiti con noi. Unicredit ha fatto la mossa e stavolta le sorella Sensi, presenti all?incontro di ieri nella sede dell?istituto di credito socio al 49 per cento di Italpetroli, sono rimaste spiazzate. Affidare entro pochi giorni ad una banca d?affari il mandato per trovare un socio forte, qualcuno che paghi un bel po? per il pacchetto azionario e consenta il rientro nei parametri previsti dai patti banca-Sensi. LE SCADENZE - Servono 200 milioni per onorare le scadenze e un piano realistico per il resto. Unicredit vanta un credito di 280 milioni dai Sensi (ma altri 70 milioni sono pendenti con altre banche). La banca non ha gradito che i contatti con Fioranelli siano avvenuti ? inizialmente ? all?oscuro di chi ha dato fiducia ai Sensi dal 2004 in poi. Cos? si valutano anche altre opzioni: c?? quell?offerta di 600 milioni per l?intero gruppo Italpetroli che Roger Tamraz, uno dei fondatori di Tamoli e grande amico (e finanziatore attraverso Oil Capital) della famiglia Clinton e dei Democratici americani? E ci sarebbe il fondo sovrano libico dei Gheddafi, socio forte proprio di Unicredit. O quell?Angelini che s?era fatto avanti giorni fa e aveva fatto retromarcia davanti alla Consob. L'ASSALTO - Fioranelli e il suo legale De Santis non mollano la presa e si dicono pronti, coi soldi dello stesso agente Fifa e del socio Volker Flick (ma bastano?). Il fatto resta: la Roma ? all?impasse e il rischio di partire con ritardo irrecuperabile nella stagione del rilancio ? concretissimo. Ma una seconda stagione fiacca non se la pu? permettere nessuno: peggio va la Roma, societ? che ha ceduto in leasing Trigoria e il marchio ad una societ? di una delle Sensi, e pi? si svaluta l?asset? Insomma, fatti i contratti di Aquilani e Juan, ora si deve fare la Roma. Unicredit l?ha chiarito molto bene. http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/r...vendete+la+Roma COMUNICATO COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. Con riferimento alle notizie diffuse in data odierna da alcuni organi di stampa, in merito all'incontro avvenuto nella giornata di ieri tra i rappresentanti di Unicredit e quelli di Compagnia Italpetroli, si precisa che questi ultimi, in tale incontro, hanno informato UniCredit di avere avviato dei contatti con Mediobanca ed hanno comunicato l?intenzione di Compagnia Italpetroli di avvalersi della stessa per studiare le migliori modalit? per gestire l?attuale situazione debitoria nei confronti del ceto bancario. Roma, 29 maggio 2009 http://bo.asroma.it/UserFiles/970.pdf -
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BY BYE OPEL ? MAGNA E GM AVREBBERO RAGGIUNTO UN ACCORDO ? MARPIONNE TORNA A TORINO CON LE PIVE NEL SACCO E CHIEDE L?INTERVENTO DELL?UE (?ANCHE SE ? TARDI?) ? IL GOVERNO TEDESCO RINVIA IL VERTICE? 1 - MAGNA E GM RAGGIUNGONO IPOTESI DI ACCORDO SU OPEL... (Agi/Reuters) - General Motors e magna hanno raggiunto un'ipotesi di accordo su Opel. Lo rivelano fonti vicine ai negoziati tra le due societa', secondo le quali l'intesa di massima dovrebbe servire come base per far partire il prestito-ponte e l'amministrazione fiduciaria. "Un'ipotesi di accordo e' stata raggiunta - rivelano le fonti - L'obiettivo e' quello di mettere nero su bianco piu' dettagli possibile prima dell'inizio del vertice con Angela Merkel, in vista della firma oggi stesso di un memorandum d'intesa". 2 - RINVIATO VERTICE GOVERNO TEDESCO... (Ansa) - Il governo tedesco ha rinviato di due ore il vertice sul futuro della Opel. L'incontro, al quale parteciperanno GM, rappresentanti del governo americano, Magna ed i governatori dei Laender che ospitano gli stabilimenti della societa', avrebbe dovuto iniziare alle ore 16. Come informa l'agenzia tedesca Dpa, il governo ha spostato l'appuntamento alle ore 18 senza indicare ragioni per lo slittamento. Secondo l'emittente N-24, che ha dato la notizia di un accordo di massima tra Magna e GM, il vertice e' stato rinviato per consentire a loro di chiarire gli ultimi dettagli. 3 - MARCHIONNE, ANCHE SE TARDI NECESSARIO UE SI OCCUPI OPEL... (Ansa) - Anche se e' 'tardi', e' necessario che l'Unione Europea si occupi del caso Opel. Lo ha detto - riporta l'agenzia Bloomberg - l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, intervenendo a Montreal. [29-05-2009] Dagospia -
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Oh Porca vacca! Questa ? degna di Cobolli! Mica si ricandida alla presidenza? Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, che spavento! -
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CALCIO, JUVE: GIRAUDO DIFFAMATO, CONDANNATI DUE GIORNALISTI Una denuncia per diffamazione presentata da Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus, ha portato il tribunale di Torino a multare due giornalisti per un articolo comparso sul quotidiano "Tuttosport" il 23 agosto 2006, all'epoca dello scandalo di Calciopoli. Per l'articolista, Marco Bernardini, la pena ? di 800 euro, mentre per l'allora direttore, Giancarlo Padovan, chiamato in causa per omesso controllo, di seicento. I due dovranno anche versare cinquemila euro a Giraudo, che afferma di aver devoluto la somma a una onlus che si occupa di bambini disabili. (23/05/2009) (Spr) http://sport.repubblica.it/news/sport/calc...nalisti/3668261 -
Diego, non so se mi spiego http://www.ju29ro.com/news/30-news/1226-di...-mi-spiego.html Interessante articolo di Clau71.
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Ciao. Se non se l'? portato ? solo per evitare qualche figura di cacca, credo. Comunque sia, prima o poi Luchetto dovr? trovarsi un lavoro, questa ? la mia impressione. -
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LA MAGICA VOLA (MA SOLO IN BORSA) ? FINITI GLI ACCERTAMENTI DELLA CONSOB SULLE OSCILLAZIONI 'SOSPETTE' DEL TITOLO DELLA AS ROMA: LE CARTE SARANNO PRESTO IN PROCURA ? DOMANI POSSIBILE INCONTRO TRA Fioranelli e i legali DI ROSELLA Sensi? Luca Valdisseri per il "Corriere della Sera" La Consob continua a muoversi sulla As Roma e sulle trattative passate (Soros) e presenti (Fioranelli-Flick) che riguardano la societ? in mano alla famiglia Sensi da sedici anni. Sono finiti gli accertamenti sulle ?oscillazioni anomale? del titolo alla Borsa valori di Milano - la Roma ? quotata dal 23 maggio 2000 - e presto le carte potrebbero arrivare alla Procura di Roma, che un anno fa apr? gli accertamenti dopo che la trattativa con la Inner Circle, in nome di George Soros, era saltata dopo il bluff al rialzo di un'offerta araba in realt? mai pervenuta. La Consob interrog? tutti i protagonisti (venditori, acquirenti, giornalisti) e cominci? un'indagine che sembrava essersi perduta. Tre erano i possibili sbocchi dell'inchiesta: 1) una conclusione senza alcun provvedimento; 2) una multa perch? erano state date al mercato ?false comunicazioni ?; 3) la sussistenza di reati ben pi? gravi (aggiotaggio o insider trading), che richiederebbero l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Roma. Nei giorni scorsi il procuratore capo, Giovanni Ferrara, ha smentito l'apertura di una nuova indagine. Nel frattempo, la Consob ha terminato le audizioni anche sulla nuova trattativa per il passaggio di propriet?, che ha visto l'interessamento di una cordata svizzero-tedesca, rappresentata dall'agente Fifa Vinicio Fioranelli e dall'avvocato Volker Flick. Il legale di Fioranelli, proprio su richiesta della Consob, ha emesso un comunicato ufficiale nel quale si afferma che il gruppo non ha comperato neppure un'azione dell'As Roma nel periodo in questione. Roma sta per essere paralizzata dalla finale di Champions League che, domani sera, vedr? in campo Barcellona e Manchester United. I tifosi romanisti, per?, si aspettano che le prossime ore diano una risposta anche sul futuro della societ? giallorossa. L'offerta fatta un anno fa dagli uomini di Soros era di 283 milioni di euro. Domani potrebbe essere il giorno giusto per un incontro tra Fioranelli e i legali che rappresentano Rosella Sensi. Ma i punti interrogativi restano tanti e, proprio per questo, la Consob ha deciso di accelerare. [26-05-2009] Dagospia