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Phil17

Tifoso Juventus
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  1. Verissimo, ma lo scorso anno valeva ancora di più e, quando si metteva il pullman, era un allegri out continuo…
  2. Blindare il risultato?! Ma quello lo fa un Allegri qualsiasi. Noi facciamo calcio!
  3. Che spettacolo! Finalmente facciamo calcio. E quando fai calcio, come insegna il Vate, guida di tanti, el futbol è el futbol. Non ti annoi, grandi scambi, tutti che rendono al massimo. Per fortuna ci siamo lasciati alle spalle la preistoria. Viva El Futbol! (Commenti più seri non me ne vengono, sorry)
  4. Fuori dalla lotta scudetto in ottobre, senza una rosa titolare e prendendo raffiche di goal, ma facciamo calcio. Anzi, non lo facciamo. Ma non si può dire, perché il tifoso medio ha imparato sul Vangelo secondo Adani-Cassano che Allegri, Mourinho, Ancelotti non sono buoni allenatori, ma incompetenti molto fortunati. Per cui ora cambiare ogni volta i titolari è estro e creatività; prendere ventordici goal al mese è saper rischiare; soffrire con Empoli e Parma è incompatibilità tra bel gioco e provincia, ma in Europa altra cosa, anzi no, ma è perché ci son le provinciali anche lì. Motta ha bisogno di tempo e penso che riuscirà a trovare una quadra, ma il tifoso medio no e, dopo aver amato senza ragione, inizierà a odiare chi lo ha deluso.
  5. completamente d’accordo. Credo che ci sia stata molta ingenuità da parte dei tifosi su McKennie: non è un campione, non sarà mai un campione, ma non è semplicemente uno che fa legna, perché ha il tempo degli inserimenti. Se sei un centrocampista meno vistoso di altri che sa inserirsi alla grande e sei un fenomeno, sei Khedira, se invece sei la versione Yankee è un po’ cazzara, sei McKennie. a noi, però, l’americano oggi serve più che mai.
  6. Secondo me, bisogna far lavorare la gente più in pace possibile: valeva per Allegri, vale per Motta. Lo scorso anno la rosa era davvero modesta, ma avevamo un allenatore esperto che, in un modo nell’altro, il risultato te lo porta a casa: siamo in Champions League. quest’anno abbiamo un allenatore giovane, che deve crescere, che ha una sua visione del gioco e una rosa di gran lunga superiore, ma nuova. Allegri intende il calcio come solidità e adorerebbe vincere sempre uno a zero, Motta chiaramente ha un gioco più moderno, arioso, ma che per ora soffre una fase difensiva faticosa. Come l’uno non era la rovina del calcio, così questo non è un dilettante allo sbaraglio. Abbiamo giocato partite francamente sconcertanti o spezzoni di partita tali, ma anche momenti di grande grinta, gioco d’attacco e voglia di fare lo scalpo al nemico. Lo sfondo è il calcio, che si gioca con una palla rotonda: se ieri Yildiz non si fosse inventato il pareggio, staremmo parlando di una rovinosa sconfitta, che poteva anche essere peggiore. Come con lo Stoccarda, avremmo potuto prendere cinque o sei goal senza scandalo. Questo aspetto piano piano si aggiusterà, ma è chiaro che abbiamo un allenatore che rischia di più del precedente e non siamo abituati a soffrire così dietro, ma diamo tempo al tempo.
  7. Ci hanno preso a pallate. Squadra messa in campo da un dilettante.
  8. Squadra messa in campo che peggio non si può, al netto del VAR (per fortuna)
  9. un miracolo con Thuram, Koop, Cabal, Conceiçao, Nico, Kalulu al posto di Nicolussi, Alex Sandro, De Sciglio, etc?! Sta lavorando e si vedo o buone cose, ma non cadiamo nel ridicolo solo per dire che ora sembriamo il Real di Zidane e ci tocchiamo mentre vediamo il super gioco.
  10. No, aspetta: Vucinic era tecnicamente un fenomeno, questo non stoppa una palla.
  11. Non c’è dubbio: facciamo calcio. Sei goal meno dell’Inter, quattro del Napoli: si vede che finalmente giochiamo in attacco, sorseggiando champagne. Potenzialmente quarti, con il potentissimo Udinese. Quanti punti avevano alla settima lo scorso anno? Ma adesso ci divertiamo un sacco! (Lasciate lavorare Motta! Ma piantiamola con le adanate)
  12. Il rigore ci sta, il braccio che prende la palla non copre il viso. A noi manca un rigore, ma questo non è scandaloso. Splendido Vlahovic
  13. È veramente cambiato tutto: non ci si annoia più, i cambi sono sempre azzeccati, la palla gira veloce e si tira spesso in porta, Vlahovic, allenato come si deve, ricorda finalmente Haaland. Otto punti in quattro partite, considerando che abbiamo incontrato squadre top come Roma ed Empoli, sono un ottimo risultato. Facciamo calcio.
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