- Domenico -

Deciderò in base all'esito della partita!

Rotfl. Dopo la partita ho pure una festa di compleanno... Tutti tifosi napulilli

A 'sto giro firmo anch'io per il pareggino.

Sì lo so, volevo fare un po' sarcasmo

Ma se loro sono Borbone, come fa ad esserlo?

Come te, ma Snejider proprio non l'avrei digerito

Ti perplime il fatto che io consideri Sneijder un mezzo ripiegone, o che presumibilmente arriverà un ripiegone?

Bene così, dai. Ora però ho paura di un ripiegone (più ripiegone dell'olandese).

Francisco Alcácer Nome: Francisco Alcácer Nato a: Torrent, il 30 agosto 1993 Nazionalità: Spagnola Passaporto: comunitario Altezza: 1,76 cm Peso: 71 kg Piede: ambidestro Ruolo: punta centrale Club: Valencia Scadenza contratto: 30 giugno 2016 Profilo by chrim10: Probabilmente non c'è bisogno di elaborare una scheda, per questo attaccante, ma ritengo che, in tal modo, potremmo solleticare, e magari (perchè no) risvegliare non solo il tifoso - annebbiato com'è dallo stile mercatorum di Marotta - ma anche quei pochi, come me, che sperano, un giorno, di poter assistere ad una trattativa per l'acquisto di un giovanotto già fortissimo, da piazzare là davanti. Paco appartiene di diritto a quella categoria di attaccanti che prendono il nome di "pistoleri". Spermatozoi nucleari con un'unica missione nella vita: fecondare l'ovulo avversario, penetrandone l'esistenza, e creando così nuova vita, la vittoria ed i tre punti. Dalla morte del padre, avvenuta, come ricorderete, quella sera quando Paco segnò la sua prima rete al Mestalla con il Valencia, ad ogni purga sorride ed alza le dita al cielo, chiamando l'uomo più importante della sua vita. Brevilineo, velocissimo, tecnico, si butta nell'ovulo appena vede il buco. Calcia con entrambi i piedi con efficacia spaventosa. Non a caso, dagli addetti ai lavori, sto ragazzo è considerato il nuovo David Villa. E sono d'accordo. Segna in tutti i modi. IN TUTTI. Come per lui conta poco, basta penetrare l'esistenza altrui e goderne, poi sorridere e parlarne con il papà. Ma non diamogli un ruolo preciso, per favore. Non è una prima punta, non è una seconda punta, non è un esterno nè un trequartista. Questo è un pistolero e basta. Fine della faccenda. Ora, formalizziamo, nero su bianco, il suo score: In Nazionale: Spagna: 5 presenze / 3 reti Spagna U21: 1 presenza / 0 reti Spagna U20: 7 presenze / 3 reti Spagna U19: 17 presenze / 7 reti Spagna U17: 11 presenze / 14 reti Spagna U16: 3 presenze / 0 reti Stagione 2014-2015 (ancora in corso): Liga Spagnola: 15 presenze / 5 reti / 4 assist Copa del Rey: 3 presenze / 3 reti Stagione 2013-2014: Liga Spagnola: 23 presenze / 6 reti / 2 assist Europa League: 11 presenze / 7 reti / 1 assist Copa del Rey: 3 presenze / 1 rete Costo del cartellino? Molto alto. Ma non importa. Se vuoi vincere, lo devi avere. Stop. by chrim10

No, davvero, io non dormo.

La Juve, quando va a giocare a Napoli, non riesce mai a scrollarsi di dosso la tensione, manco stessimo andando a giocare al Camp Nou. Cacciate i maroni, almeno per una volta.

Noooo, ma perché!

Leggete e commentate le ultime schede dei nostri collaboratori! Nabil Fekir (by GoldenGol) Ezequiel Ponce (by Sakon Kurama) Josè Gimenez (by Ibra)

José Giménez Nome: José Giménez Nato a: Toledo, il 20 gennaio 1995 Nazionalità: Uruguaiana Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,85 cm Peso: 80 kg Piede: destro Ruolo: difensore centrale Club: Atletico Madrid Scadenza contratto: 30 giugno 2018 Profilo by Ibra: Pescato in mezzo a quella tonnara assassina che è il campionato uruguagio, già da due anni nel Danubio lo si dipingeva come "La Pigna che cresce" in onore dello "Spaccadibiagi" che scalda ancora indefesso i nostri cuori, il piccolo (ma mica tanto, cristone da quasi 1,90 per 90 kg di fibrosa stazza macellaia sudamericana), Joselito si forma a piene mani nella cultura calcistica della Celeste dove la polivalenza del difensore la fa da padrone, infatti come il nostro Martino all'occorenza ti va anche a giocare a destra, e il Cholo lì Madrid non s'è l'è fatto sfuggire per questo polimorfismo tattico e, parere personale ma c'è chi giura il contrario, per la sua indole temeraria tipica del luogo d'origine che dal Maracanazo in poi risponde al credo dove c'è una tibia tenera al punto giusto io risponde presente. Neymar, ti vedo già nella pellicola e col bollino di Francesco Amadori. Praticamente perfetto in questo inizio di stagione, nonchè uno dei migliori prospetti della nazionale al mondiale, pare eccellere in ogni fondamentale tecnico di base nel ruolo di centrale, gioco aereo, tackle, anticipo, (particolare non da poco: ALTA PERCENTUALE DI PASSAGGI REALIZZATI), sta sfruttando alla grandissima i ritagli di spazio che, tra turnover e infortunio di Miranda, il Cholo gli concede. Niente tempi di rodaggio, niente deve maturare, niente ehh ma l'omogeneizzato era scaduto povero Seba, NIENTE. Solo altissimo rendimento, muro invalicabile e personalità da veterano fin dal primo secondo proprio come quell'altra pippa sgasata con la #6 Bianconera. Ha il brutto vizio di essere una Madonna fulminante sui calci d'angolo, ormai ha messo in crisi esistenziale anche il compagno Godin, EX padrone dei corner colchoneri. Ora praticamente ogni palla buttata da Koke nell'area piccola è proprietà del ragazzo con un terzo tempo da NBA, chiedere a Pepe e Sergio Ramos che da ieri sera (A. Madrid - R. Madrid, match di Coppa del Re) vagano ubriachi per il Calderon ripetendosi: "La prendiamo....La prendiamo.... Ora saltiamo e la prendiamo....". Quello che più spaventa, più che altro, è che col passare del tempo potrà solo migliorare grazie alla sapienza tattica del Cholo e a quella garra tipica dell'ambiente Atletì che forgia i difensori nello spirito ancor più che nel gioco. Gli spunteranno i maroni d'acciaio una notte mentre cerca Montero su Youtube che sfracassa il malleolo del Pupone in HD. Dati alla mano, per rendimento è il miglior giocatore della Liga dopo C. Ronaldo e Messi, e non si fa fatica a crederlo perchè anche nel match di Champions contro di noi si è avvertita questa aura di santità attorno al ragazzo che ha sovrastato fisicamente Llorente (che gioca con la grinta di un mini pony castrato, ve lo concedo), e però cari miei, se vedo uno che mi ha anticipato dieci volte su dieci il taglio dentro di uno come Tevez (Sky ha dovuto pagare gli straordinari ai tecnici per gli innumerevoli tagli sui PUTA MADRE dell'Apache in diretta mondiale) due domande me le faccio. La prima è come stradiavolo fanno questi dell'Atletì a trovare in un baleno già l'erede bello che pronto di uno dei migliori centrali al mondo, Diego Godin, e l'altra è: Perche non noi? Perchè mai noi? Il fatturato usiamolo in questo senso e non per la pila di calzoni mozza e funghi che ti chiede Raiola ogni pasquetta. Il prezzo? Beppe, fai prima a dare Giovinco al Real per C. Ronaldo + conguaglio. https://www.youtube.com/watch?v=BCstxL3bPdc https://www.youtube.com/watch?v=4Sm4oFrJ7Dc by Ibra

Ezequiel Ponce Nome: Ezequiel Ponce Nato a: Rosario, il 29 marzo 1997 Nazionalità: Argentina Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,78 cm Peso: 75 kg Piede: destro Ruolo: prima punta / ala / falso nueve Club: Newell's Old Boys Scadenza contratto: 30 giugno 2016 Profilo by Sakon Kurama: Marzo 1997 - Mentre David Trezeguet vince il suo primo campionato da professionista con la maglia dell’AS Monaco e da lì ad un anno si sarebbe laureato campione del mondo con la Francia nel mondiale casalingo del ’98, in Argentina, Carlos Tevez iniziava la sua prima avventura da professionista con la maglia del Boca Juniors. Contemporaneamente un giovanissimo Lionel Messi metteva a segno alcuni dei suoi 234 gol con la casacca delle giovanili del Newell’s Old Boys, gol che poi lo avrebbero portato ad entrare nelle juvenil del Barça 3 anni dopo. Perché vi sto specificando quella data e cosa facevano questi 3 giocatori? Capirete sicuramente leggendo la scheda. Perché in quel mese, per l’esattezza il 29 di Marzo, a Rosario - vi dice nulla questa città? Stessa città natale di Messi, Di Maria e Bielsa, una città che ha dato poco al calcio, insomma – nasceva Ezequiel Ponce, uno dei nuovi predestinati del calcio argentino. Cresce calcisticamente nella squadra locale del Rosario Sur, la squadra però che ha il controllo del territorio locale, ovviamente, è il Newell’s che nota il bambino e alla tenera età di 8 anni decide di portarlo nella sua scuola calcio. Qui dentro Ezequiel cresce ulteriormente per altri 8 anni (stiamo parlando di metà vita passata al Newell’s eh ragazzi) facendo tutta la trafila giovanile nella quale registriamo un dato impressionante: 57 CINQUANTASETTE segnature in un anno solare, dal 2012 al 2013. Dato che gli consentirà le prime convocazioni e l’entrata in pianta stabile nel giro della prima squadra. Il suo debutto avviene in ottobre 2013 in una partita tra il Newell’s e il Quilmes diventando tra l’altro è il più giovane debuttante nella storia del club a soli 16 anni e 7 mesi. Il suo primo gol non si fa attendere, dopo appena 8 presenze marca la sua prima rete tra i professionisti diventando il più giovane giocatore a segnare una rete con la maglia della Lepra, meglio di lui in tutta l’argentina hanno fatto solo in 4 tra cui Aguero e Saviola. Alto 1,78, piede destro, El Tanque - così è soprannominato in argentina per via della sua struttura fisica già ben impostasta per la sua età - è un attaccante d’area di quelli che nei 16 metri hanno il killer instinct per freddare il portiere da qualsiasi posizione con qualsiasi conclusione. Potenzialmente devastante dentro l’area, altrettanto incisivo fuori. Esattamente. Perché il ragazzo possiede una velocità di progressione e un dribbling tali da permettere al mister Berti di schierarlo in qualunque ruolo dell’attacco, una cosa molto importante come ben sappiamo per un ragazzo di quest’età per dargli tutti i fondamentali dei ruoli offensivi e per sgrezzarlo ulteriormente. Lontano dalla porta tra l’altro ha dimostrato di avere una naturale propensione all’inserimento da dietro, roba da far invidia ad un maturo centrocampista oltre ad una sabongia da fuori da ricordare i vecchi tempi nei quali Batigol sminchiava le mani ai portieri di mezza europa (ipotetica semicit.). Praticamente completo, può giocare ala, punta o addirittura falso nueve, un talento tale da stupire tutti gli addetti ai lavori, compagni di squadra compresi. Un certo David Trezeguet, sì proprio quel signore del quale vi parlavo prima, si è detto incredibilmente colpito dalla qualità di questo ragazzo, dichiarando letteralmente in un post gara: «Sono molto felice per Ponce, ha un grande futuro davanti». E se lo dice il nostro David, possiamo stare tranquilli. In patria moltissimi lo paragonano al giovane Carlos Tevez proprio in virtù delle qualità tecniche e offensive che sta mostrando in un campionato equilibrato e difficile come può essere quello argentino. La Lepra in questi mesi ha rifiutato varie offerte, dal Marsiglia di Bielsa (nonostante gli ottimi rapporti de El Loco con il suo vecchio club), dall’Atletico Madrid e dalla Roma – anche se, per dover di cronaca, devo segnalare che Sky Sport da per fatto l’affare che dovrebbe portare il ragazzo alla corte di Garcia – ma comunque vada il suo passaggio in Europa è pressoché scontato. Ovviamente data la giovane età può succedere di tutto ancora, non so dirvi se stiamo parlando del nuovo Andrès D’Alessandro / Pablo Aimar o veramente di un erede di Tevez, la cosa certa è che la base di partenza è veramente ottima. by Sakon Kurama

Secondo alcuni media inglesi, il sostituto di Bony allo Swansea sarà Mitrovic, attaccante classe '94 di proprietà dell'Anderlecht. Leggendo alcune stastitiche, non sembra affatto male.

ROTFL.

Max Meyer Nome: Max Meyer Nato a: Oberhausen, il 18 settembre 1995 Nazionalità: Tedesca Passaporto: comunitario Altezza: 1,73 cm Peso: 60 kg Piede: ambidestro Ruolo: trequartista Club: Schalke 04 Scadenza contratto: 30 giugno 2018 Profilo by Ibra: Con una faccia così, forse era più adatto ad emettere fermi amministrativi per Equitalia, invece Max Meyer ti salta l'uomo due volte prima che tu possa anche solo pensare di che colore abbia gli scarpini. E' il trequartista su cui la Germania ripone le speranze per continuare ad attentare alle democrazie calcistiche di mezzo mondo, dopo il primo raid organizzato quest'estate tra una capoeira con Boateng, una caipirinha con Thomas Muller e un banchetto a base di minori depilati per Neuer. Brevilineo ma non troppo (173 cm come Del Piero o Giovinco sugli anfibi), rende al meglio appena dietro la batteria d'attacco che sia composta da un Huntelaar, da un Selke nell'u21 o da un Tevez se San Fatturato da Cascia ci fa la grazia. A differenza di uno Sneijder che l'ultimo dribbling nello stretto lo ha fatto in vacanza a Messina perchè Yolanthe voleva i cannoli, il piccolo Max ha il dribbling nel midollo, una rapidità di gamba sconosciuta ai pari età - ma facciamo anche al 90% dei 25enni che calcano i verdi prati del professionismo europeo - abbinate alla visione di gioco di un condor Zauli annata '97, prima che erigesse abusivamente dei Mose di soppressa vicentina nel suo intestino. A soli 19 anni è lui il padrone dei calci piazzati all'Aufschalke Arena (tendenza ancor più confermata in assenza di nonno Draxler) e ha la personalità per mettere puntualmente a tacere Boateng, uno che si eccita carnalmente anche mettendosi in porta a Fifa15 pur di battere le rimesse dal fondo. La tempra del mini-crucco cresce poderosa di partita in partita, nelle giovanili teutoniche è stato sempre il leader, tanto che ormai ai recenti europei u19 il regolamento prevedeva la clausola anti-Meyer: cito testuale, articolo 327 comma 16 "se no chemminchia ci giochiamo a fa noialtri". Ovviamente è oggetto di qualche discontinuità di rendimento assolutamente fisiologica per fantasisti di codesta età, ma i lampi di talento cristallino in campionato come in Champions non lasciano spazio a dubbi, se cercate una trequarti/ala (per caratteristiche fisiche e tecniche in un 4-2-3-1 lo piazzi indistintamente di qua, di là, di sopra e di sotto) dal guizzo assassino, dall'assist come filosofia di vita, dalla giocata veloce che toglie il tempo alla fase difensiva avversaria, (AMBIDESTRO, quindi no problemo: se Manolas con una culata lo sposta a destra lui lo manda a fare lo tzatziki a giro di sinistro, e se lo sposta a sinistra gli fa pagare gli interessi della Bundesbank a giro di destro)... Beh, se cercate tutto questo lui è il vostro uomo. E se vi piace anche il caciucco, lui è ancora di più il vostro uomo. Prezzo? Beppe, fai prima ad impegnare moglie, figli e quella Lada Niva che hai in garage dal Settantasei. https://www.youtube.com/watch?v=HdYTFNfO5NA by Ibra

Eccomi.

Nabil Fekir Nome: Fekir Nabil Nato a: Lione, il 18 luglio 1993 Nazionalità: Francese Passaporto: comunitario Altezza: 1,73 cm Peso: 72 kg Piede: sinistro Ruolo: trequartista Club: Lione Scadenza contratto: 30 giugno 2019 Profilo by GoldenGol: Terminato il periodo d'oro del primo decennio del 2000, costellato di successi nazionali ed indimenticabili notti europee, per l'Olympique Lyonnais del presidente Aulas si è aperta una nuova fase storica, caratterizzata da ristrettezze economiche e progetti di lungo termine improntati all'austerity finanziario. Stop agli investimenti scriteriati sul parco-giocatori e contratti rivisitati al ribasso, le nuove stelle della squadra sono da qualche anno i giovani in arrivo dal settore giovanile. I tifosi della Gerland hanno cosi' iniziato ad apprezzare i vari Lacazetta, Grenier e Umtiti, ragazzi passati per la trafila delle nazionali giovanili francesi e finiti oggi nel mirino di Didier Deschamps. Nella stagione attuale si sta guadagnando le luci della ribalta un nuovo prodotto del settore giovanile: stiamo parlando di Nabil Fekir, un trequartista dal grande talento che sta finalmente iniziando a mostrare tutte le qualità di cui è da tempo accreditato. Nato a Lione da genitori algerini, il ragazzo presenta tutti i crismi, nel bene e nel male, tipici della scuola calcistica maghrebina: tecnica di base di buonissimo livello, imprevedibile e con un piede sinistro educatissimo capace di tenere il pallone incollato al piede, denota però una limitata propensione al sacrificio e al gioco di squadra, eccedendo talvolta in personalismi e ricami eccessivi. Fekir possiede comunque un'ottima visione di gioco per cui siamo portati a pensare che, se istruito a dovere e corretto dei suoi difetti, abbia i mezzi per non finire incompiuto come il classico Meghni di turno diventando piuttosto un finissimo dicitore di gioco, decisivo soprattutto nell'ultimo passaggio. Dopo aver fatto il proprio esordio tra luci e ombre nella stagione 2013-14 (coinvolto per la verità in una stagione piuttosto negativa per tutta la squadra lyonnaise), è in questa stagione grazie al nuovo tecnico Hubert Fournier che sta spiccando il volo: utilizzato in precedenza come interno sinistro di centrocampo o più avanti come punta esterna, l'attuale allenatore lo ha collocato definitivamente in posizione centrale sulla trequarti, a ridosso degli attaccanti e liberato da quei vincoli tattici che sembravano limitarlo parecchio. Oggi Fekir è la pericolosissima arma in più del Lione che può tornare a sognare in grande grazie sia alle sue reti che agli assist perfetti trasformati in gol da Lacazette. Sono in tanti ad essersi accorti di questo talentuoso giocatore: se lo stanno contendendo in molti, verrebbe da dire tutti. Se a livello di club Psg e Arsenal hanno già messo gli occhi su di lui, è però a livello di nazionale che Fekir sta accendendo grandi dibattiti, essendo arrivato al momento della difficile scelta tra l'Algeria dei genitori e la Francia con cui ha debuttato a livello giovanile. Il padre del ragazzo ha più volte sottolineato il sogno di vederlo giocare con i "Fenici" biancoverdi, ma sembra che da Clairefontaine siano già pervenute diverse telefonate. by GoldenGol

Pronta e fatta per voi: http://www.tifosibianconeri.com/forum/topic/465899-centrocampista-youri-tielemans/ Un esordio col botto per Ibra!

Due partite di fila contro questi non le reggo. Che rottura di palle...

Manchester United, colpo Valdes: firma un contratto fino al 2016 Tutto confermato: le indiscrezioni del Mundo Deportivo di questa mattina hanno eco in Inghilterra. Victor Valdes sta per firmare un contratto sino al 2016 con il Manchester United. (Tmw) Forse finalmente ha trovato una squadra

Staccano assegni come se nulla fosse... Altro mondo, la PL.

Marchisio sublime. Bene anche Vidal e Pogba. Tevez come al solito regge l'attacco da solo.