- Domenico -

Poldino.

Il brutto di vizio di non chiudere le partite quando abbiamo la possibilità per farlo non ce lo togliamo. Loro sono delle seghe sesquipedali, vediamo di non rimetterli in gioco. Marchisio il migliore in campo finora, praticamente perfetto.

DAI, SONO DELLE SEGHE IMMONDE!!!! DAI !!

SCANDALO.

Cazzarola, che aveva fatto.... PERCHE' HAI TIRATO COSI' !!!!!

Licht, fammi un cross teso.

Li stiamo facendo giocare troppo.

E FANCULOOOOO SEEEEEEEE!!!!!!!!! SEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

DAI DAI DAI !!!! INTER m***a !!!!!!!

Daley Sinkgraven Nome: Daley Sinkgraven Nato a: Assen, il 4 luglio 1995 Nazionalità: Olandese Passaporto: comunitario Altezza: 1,79 cm Peso: 66 kg Piede: sinistro Ruolo: trequartista / trequartista esterno / mezz'ala Club: Heerenveen Scadenza contratto: 30 giugno 2017 Rendimento: Stagione 2014/2015 (ancora in corso): -Eredivisie: 17 presenze (3 reti/ 2 assist) -KNVB Beker: 1 presenza Stagione 2013/2014: -Eredivisie: 15 presenze (4 assist) In Nazionale: -Olanda U21: 3 presenze -Olanda U19: 1 presenza -Olanda U18: 2 presenze -Olanda U17: 3 presenze Profilo by Joker7: CARRIERA Nato ad Assen, il 4 luglio 1995, Daley Sinkgraven è sicuramente uno dei giovani più promettenti dell'intero panorama calcistico europeo. Questo è l'anno della ribalta dopo che l'allenatore Dwight Lodeweges gli ha affidato un ruolo da titolare nella squadra, ma aveva già fatto il suo esordio e collezionato varie presenze già la passata stagione quando ad allenare la squadra c'era Marco Van Basten. Nella finestra estiva del mercato l'Heerenveen ha visto partite giocatori importanti sulla trequarti come Van La Parra, Ziyech e Basicikoglu, ma l'esplosione del giovane entrato nel giro dell'U21 Olandese ha saputo colmare al meglio il vuoto lasciato da queste importanti cessioni. Figlio d'arte (il padre ha giocato ed allenato in Olanda nel PEC Zwolle, Groningen ed Heerenveen), Daley inizia a giocare a calcio giovanissimo nel MVV Alcides per poi passare subito nel vivaio dell'Heerenveen e completare tutta la trafila delle giovanili fino all'esordio in prima squadra. MERCATO A suon di prestazioni deliziose e essendo un giovane dal grande potenziale Sinkgraven ha attirato su di se le attenzioni di moltissimi team europei. Quest'estate era stata la volta del Barcellona, ma la trattativa saltò perché il giovane orange ha preferito proseguire il suo percorso di crescita in una realtà che gli assicurasse un posto da titolare. Nell'arco di questa stagione ha catturato invece le attenzioni della Juventus, sempre vigile grazie all'ottimo lavoro di Fabio Paratici sui giovani di tutta Europa, ma soprattutto il suo talento ha impressionato quel Louis Van Gaal che tanto adora i giovani della "sua" Eredivisie. Il giocatore risulta essere costantemente monitorato anche dal Real Madrid, ma vedo difficile un suo approdo alla corte di Carlo Ancelotti per via del sovraffollamento nel ruolo. La squadra che sembra molto vicina ad ingaggiare il trequartista sembra essere l'Ajax pronta a mettere sul piatto circa 5 milioni di € per assicurarsi le sue prestazioni. Sinkgraven intanto non si lascia distrarre dalle voci di mercato e pensa semplicemente a proseguire la sua crescita. La consapevolezza di aver attirato su di sé la luce di molti riflettori, ma l'umiltà di dover dimostrare ancora tutto. CARATTERISTICHE Il numero 16 in forza all'Heerenveen è un trequartista moderno. Riesce a conciliare la visione di gioco e la fantasia tipica dei 10 olandesi con caratteristiche adatte al calcio moderno come la corsa, la cattiveria agonistica e la voglia di lottare su ogni pallone. Fisico longilineo (1,79m), ma necessita di mettere su un po' di massa muscolare perché troppo esile. Riesce a compensare la poca prestanza fisica con la facilità di corsa e di sgusciare in dribbling tra gli avversari grazie ad una buona agilità e la capacità di tenere il pallone "incollato" al piede in corsa. Conduzione della palla elegante e testa alta, dote innata che gli permette di avere sempre un'ottima percezione sullo svolgersi dell'azione ed il posizionamento dei compagni. Gioca a tutto campo ed il suo raggio d'azione non si limita alla fase offensiva, ma tende spesso ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti per smistare con intelligenza e precisione per poi riversarsi nella metà campo avversaria. Se dovessi paragonarlo ad un giocatore questo sarebbe senza dubbio Andres Iniesta per eleganza e modo di stare in campo. by Joker7

Inter menda.

Ehhh, quanto tempo è passato da quello! Ciao Lizardone

Vediamo di fargli il c**o, grazie. A tarallo, possibilmente.

Matias Kranevitter Nome: Matias Kranevitter Nato a: San Miguel de Tucumán, il 21 maggio 1993 Nazionalità: Argentina Passaporto: extracomunitario Altezza: 1,79 cm Peso: 70 kg Piede: destro Ruolo: centrocampista Club: River Plate Scadenza contratto: 31 dicembre 2017 Profilo by Sakon Kurama: Non è facile, per un debuttante nel calcio professionistico moderno, mettersi in mostra e convincere il mister magari a farti giocare un pezzetto di partita. Non è altrettanto facile, se il tuo debutto avviene in una partita storica. Non è facile se il tuo club si chiama River Plate, sta lottando per il titolo contro il Newell's e l'avversario che hai davanti è l'Independiente Avellaneda, storico club argentino che lotta incredibilmente per non retrocedere. Tutto questo Matias Kranevitter l'ha vissuto sulla sua pelle nel giorno del suo debutto, ma lui non ci fa caso, ha il carattere di un lottatore, grinta da vendere. Matias nasce e cresce in un contesto semplice, nella provincia di Tucuman nella città di San Miguel, all'età di 14 anni aiuta economicamente la sua famiglia andando a lavorare nei campi da golf facendo il caddie. L'unico pallone che, fino ad allora, presenzia nella sua carriera ha il diametro di 43mm. Poi, chiaro, se il tuo idolo di infanzia è un certo Fernando Redondo e sei argentino cresciuto con i racconti di papà su Maradona non puoi avere un legame viscerale con il Futebol. E si da il caso che Matias sia il più bravo fra tutti i ragazzini del Tucuman, squadra di calcio locale, tanto che lui stesso spinto da mamma e papà decide di sostenere un provino nella squadra più famosa del paese: il River Plate. Passano pochi giorni è il ragazzo, inevitabilmente, diviene un allievo della academia dei millionarios! Compie tutta la trafila giovanile, a fianco ad altri ragazzi come Ocampos e Solari, mettendo in mostra soprattutto la sua enorme maturità e caparbietà tanto da guadagnarsi il soprannome di ragazzo-vecchio. Matias, destro naturale, gioca nel ruolo di Volante, quello che qui in Europa chiamiamo mediano-davanti-alla-difesa, pur destreggiandosi bene anche nel ruolo di difensore centrale. Se suo idolo è, come vi ho detto, Fernando Redondo, Kranevitter somiglia molto più a Javier Mascherano come caratteristiche, tanto che in patria ne è definito l'erede. Nonostante la giovane età, in poco tempo si è guadagnato la maglia da titolare diventando un perno fondamentale dell'undici di Ramon Diaz, stregato dal suo innato senso tattico e della sua grinta (o garra, come va di moda chiamare oggi la cazzimma ). I tifosi del River lo definiscono un Pacman Que Juega, letteralmente un Pacman che gioca, e vedendolo in campo si capisce subito il perché: corre instancabilmente dietro la palla per 90' annullando chiunque gli si trovi di fronte, forte anche di un senso della posizione straordinario, recuperando palloni e permettendo alla squadra di tenere il baricentro molto alto favorendo così il gioco offensivo. Ma attenzione, non confondetelo con un medianaccio qualunque, il ragazzo possiede mezzi tecnici assolutamente validi, sa destreggiarsi bene in fase di impostazione disegnando per i compagni pregevoli assist ma soprattutto straordinarie verticalizzazioni non disdegnando comunque la soluzione da fuori area. Sabella avrebbe voluto portarlo già con se in Brasile ma poi all'ultimo ha optato per giocatori più anziani. El tata Martino molto probabilmente ne farà un punto fermo di questo ragazzo in vista della Copa America che si terrà quest'anno, per poter dare libero sfogo al talento di Di Maria & co, senza rinunciare all'equilibrio. In Europa ha già diversi estimatori, potete giurarci che tra non molto attraverserà l'Atlantico, poiché il ragazzo è pronto per i tatticismi del vecchio continente e per i livelli più alti della primera division Argentina. Cavenaghi e gli altri suoi compagni là davanti intanto ringraziano, i tifosi pure, il nuovo mister si gode il suo giocatore che, fino a qualche tempo fa, raccoglieva le palline da golf su un green, mentre adesso, smista e sradica i palloni dai piedi degli avversari al Monumental. C'è un po' di differenza, no? by Sakon Kurama

Operazione di mercato a dir poco ridicola. Sono molto deluso.

Scheda su Gayà del nostro chrim: http://www.tifosibianconeri.com/forum/topic/465849-terzino-sinistro-jos%C3%A9-luis-gay%C3%A1/

José Luis Gayá Nome: José Luis Gayá Nato a: Pedreguer, il 25 maggio 1995 Nazionalità: Spagnola Passaporto: comunitario Altezza: 1,72 cm Peso: 62 kg Piede: sinistro Ruolo: terzino sinistro Club: Valencia Scadenza contratto: 30 giugno 2018 Profilo by chrim10: Nato il 25.5.1995, gioca nel Valencia. In nazionale ha militato in tutte le rappresentative giovanili e, statene certi, tra poco lo vedremo anche in quella maggiore. Piede sinistro da ala offensiva tecnica e dinamitarda, velocità, facilità di corsa e resistenza da tornante puro (alla Zambrotta, per intenderci), in grado, per queste ragioni, di creare superiorità numerica, anche in fase di ripartenza. Eccelle peraltro nelle capacità balistiche, avendo nel repertorio ciò che si richiede (anche) ad un terzino moderno di spinta: il cross. Perfetto. Sia forte e teso, e sia a giro, dove metti in difficoltà qualsiasi linea difensiva avversaria. Questo ragazzo è un terzino (sinistro) di grandissima prospettiva, anche se dovrebbe, a mio avviso, lavrorare sull'irrobustimento, considerando che è un brevilineo e gracilino, per il ruolo (altezza 1.72 circa, per 63 kg), e quindi potrebbe soffrire la fase difensiva, che è probabilmente la fase che andrebbe calibrata. Attenzione, calibrata non significa necessariamente migliorata. Anche perchè non è quasi mai stato in difficoltà. Ieri sera, per chi avesse visto Valencia-Real (2-1) avrà certamente notato, oltre alle caratteristiche sopra descritte, una particolare attenzione alla fase difensiva, e dalle sue zone giostravano i Bale e poi gli Jesè (chiaro?). Ad ogni modo, quest'anno, è stato quasi sempre titolare nel club di appartanenza, senza dubbio favorito dal suo allenatore (Espirito Santo) che non ha paura a mettere in campo gente giovane (Paco, A. Gomes, J.Cancelo, Ruben Vezo, F. Augusto, Rodrigo De Paul su tutti), pertanto - in questo senso - sta guadagnando anche in esperienza (all'esordio tra i professionisti, già un gol, contro il Cordoba). by chrim10

Bel regalo gli abbiam fatto. Mah, vabé.

Rotfl, Barça di m***a.

Quasi 3-1.

Otamendi! 2-1 Valencia.

Partita mooolto elettrica al Mestalla. 1-1 il parziale.

Ieri quattro goal di Berahino in FA Cup, tutti di pregevole fattura.

Pussa via.

Ma per piacere.