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Paulo Sousa 6

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Paulo Sousa 6

  1. Male davvero,manca una guida tecnica forte...
  2. Appunto,anche prendendo nuovi tecnici tra gardening,ecc non potanno certo intervenire sulla vettura 2017 in tempi brevi,neanche su quella del 2018 quasi...
  3. C'è da rinforzare sì la squadra.Vedremo che combineranno...
  4. Dispiaciutissimo davvero per James Allison,ha fatto una scelta da uomo e va rispettato.Mi è piaciuta anche la Ferrari a non tirar in mezzo la sua situazione che comunque ha inciso molto nello sviluppo della Sf16h.Spero non venga bruciato Binotto che ha ben operato nel reparto motori,ma credo sia una soluzione temporanea.
  5. Credo che così vada a finire...il problema è con chi sostituirlo?James Key?Ha un contratto con Red Bull quindi per nulla facile la cosa...
  6. Gran premio del c****,noioso come pochi.Ferrari non male oggi,soprattutto con le supersoft,anche la Red Bull sembrava non lontanissima dalle Mercedes per come si erano messe le prove.Gran bella gra di Kimi e Verstappen(che mi fa gasare un botto per come si difende) che stavolta gioca troppo sporco in occasione del contatto con Kimi.
  7. La Ferrari sta per modificare il famigerato cambio per i prossimi gp: Circa 15 giorni fa, tramite questo articolo (LINK), vi informavamo del fatto che la nuova innovativa trasmissione Ferrari 2016 soffriva di numerosi problemi tecnici, per lo più riconducibili ai materiali che la compongono, principalmente fibra di carbonio e titanio. Il famoso sito AMuS conferma quanto scritto circa due settimane fa, parlando di problemi che derivano o comunque derivavano anche da "strane" torsioni dovute alla particolare configurazione degli elementi che compongono la sospensione posteriore della SF16-H. E qui si spiegherebbe anche il fatto che sia Sauber che Haas non abbiano mai sofferto di questi problemi. Dalle nostre informazioni non ci sarebbe nessun problema di software ma i problemi sarebbero tutti di natura strutturale, che ora sembrano essere risolti con il Team italiano che ci stava lavorando da alcune settimane. C'è da sottolineare come i cambi della SF16-H erano già fragili nei test pre stagione del Montmelo, mandando in agitazione il reparto compositi del Team italiano. Secondo gli ultimi rumors emersi, alla prossima sostituzione del cambio da parte di Vettel e Raikkonen, verrà montata la nuova specifica di trasmissione, modificata strutturalmente per resistere alle numerose sollecitazioni che la meccanica e parte della Power Unit (si parla anche della turbina che andrebbe a sollecitare molto la trasmissione e da qui il problema avuto da Leclerc nei test di Silverstone) scaricano sul cambio della SF16-H. C'è quindi da sottolineare il fatto che Raikkonen, se non avrà alcun problema durante il weekend del Gran Premio d'Ungheria potrebbe avere a disposizione "gratuitamente" la nuova trasmissione già dal Gran Premio di SPA al rientro dalla pausa estiva canonica della Formula 1. Per Vettel invece sarà necessario aspettare fino al Gran Premio di Malesia ad inizio ottobre (non considerando eventuali problemi alla trasmissione attuale o decisioni da parte del Team) http://www.f1analisitecnica.com/2016/07/scuderia-ferrari-e-ormai-pronto-il.html
  8. Articolo molto interessante sul blog di Turrini: Crisi Ferrari. Tanti, troppi anni di frequentazione mi hanno permesso di conoscere molte belle persone. Un paio di amici, ex del reparto corse di Maranello, mi hanno offerto la loro interpretazione (della crisi). Correttamente non ne faccio i nomi e men che meno i cognomi: lavorano ancora in Formula Uno, sotto altre bandiere. Trovo interessanti le loro…deposizioni. Non perdono spessore tacendone, doverosamente, l’identità. TESTE NUMERO UNO. ‘Oggettivamente tutto comincia con l’addio di Schumi, il congedo di Ross Brawn, eccetera. L’accettazione della abolizione dei test è stata una follia, essendo la Ferrari l’unica realtà di F1 proprietaria addirittura di due circuiti. La squadra prove, coordinata dall’ingegner Mazzola, era un gioiello…’ ‘Aggiungi che, fin quando ci sono stati i test, Michael era veramente un valore aggiunto. Non è nostalgia, lui rivoltò la squadra come un calzino, diede una mentalità diversa a tutti. Per questo è ingiusto fare i paragoni con Vettel e con Alonso, magari anche Seb e Fernando sarebbero bravissimi ad indirizzare il lavoro del team, ma senza collaudi il loro contributo svanisce. Invece la forza psicologica di Michael resta, probabilmente, unica: lui aveva un carisma che i piloti di oggi, tutti, anche extra Ferrari, non ce l’hanno…’ ‘Senza i test e senza Brawn, arriva Aldo Costa direttore tecnico. Non mi fraintendere. Aldo è bravissimo in certe cose e lo sta dimostrando in Mercedes e fa bene a godersi la rivincita. Ma Aldo, per volere di Brawn che lo reclutò a beneficio dei tedeschi, ovviamente non fa il direttore tecnico! Aldo in Ferrari, da dt, cambiò l’impostazione. Con Ross si rifletteva e si interveniva sulle macro aree. Viceversa Costa credeva e forse crede ancora che la prestazione di una monoposto sia la somma di tanti piccoli particolari, guadagniamo un decimo là e due decimi lì, poi tiriamo la somma e siamo competitivi. Ma è un approccio che non funziona, non ha funzionato, dopo di che la decisione di Montezemolo di cacciarlo, presa una domenica notte dopo un Gp di Barcellona, ecco, rimane una pagina infelice di una grande presidenza…’ ‘Io non so come possano uscirne. I piloti, per quanto bravi, sullo sviluppo della macchina non incidono più. Arrivabene dovrebbe tagliarsi la lingua ma comunque non è colpa sua, non è un ingegnere. Marchionne sa di Formula Uno quanto Conte di taekwondo. Riassumendo: auguri, non è vero che noi ex godiamo per le sconfitte nel presente…’ TESTE NUMERO DUE. ‘Io non ho mai pensato di essere un genio, ho vissuto la Ferrari da dentro quando si vinceva ma anche quando si perdeva, perché non è che Todt ha vinto in diciotto mesi, ci ha messo sette anni e questo qualcuno dovrebbe pur ricordarselo, anche tra i tifosi…’ ‘Nell’ambiente lo sanno anche i sassi che il dramma umano di James Allison non poteva non avere conseguenze. Mi dicono che Allison, dopo quanto è accaduto, sta a Maranello sì e no due giorni alla settimana. Ora, non è che perdi dalla Mercedes per questo, ci mancherebbe. Ma questo di sicuro non ti aiuta, se devi rincorrere…’ ‘Marchionne, prima ancora di Arrivabene, dovrebbe avere il coraggio di prendere una decisione. Nel presente, la Ferrari di Formula Uno sostanzialmente ha due deficit. Primo: la assenza di un coordinamento interno vero, che eviti il rimpallo di responsabilità. Secondo: un affinamento dei processi di verifica qualitativa all’interno della scuderia. So che sono frasi complesse, ma mi spiego…’ ‘Cioè, non è vero che la SF 16 H è un bidone. Non è un rottame una macchina che sta davanti alla Mercedes dopo un giro in Australia! La prestazione in astratto ce l’hai e lo hai dimostrato. Cosa ti manca? L’efficienza a livello di gestione, secondo me Arrivabene ha bisogno di una figura in stile Ross Brawn, uno che dica si fa così e cosà, io c’ero, Todt è stato bravo ma da solo non avrebbe cambiato la sostanza delle cose. Serve una figura che garantisca tranquillità e che dia un supporto di esperienza…’ ‘Marchionne sbaglia se pensa di scommettere sulle risorse interne. Meglio: in Ferrari ci sono giovani in gamba, ma un genio come il Forghieri ventiseienne del 1962 non esiste più. Allora un presidente vero deve dire: nel 2014 eravamo in fondo alla buca, siamo lentamente riemersi, togliere il tappeto da sotto ai piedi non ha senso, come scrive sempre il titolare di un certo clog la Formula Uno non è la Borsa…’ ‘Ma lo capirà, Sergione Conceicao?’
  9. Ho cominciato a seguire la Formula 1 alla fine del 1987, quando anche solo vincere un Gran Premio, per la Ferrari, era diventata impresa ardua (quell'anno ci fu una bellissima doppietta finale). Una crisi tecnica devastante cominciata negli anni 80, che dopo la parentesi 1989/90, quando il mondiale fu sfiorato (Suzuka 1990 con Senna che sbatte fuori Prost, vendicandosi così dello sgarro subito l’anno prima sempre in Giappone), si risolse solo con l’avvento del Kaiser (Schumacher, già affermato bicampione con la Benetton) e l’arrivo quasi in blocco dell’equipe tecnica (sempre) Benetton. Non so se qualcuno ricordi le disgraziate annate tipo 1992/93 dove la Ferrari arrancava regolarmente nelle retrovie. E, tanto per essere chiari, anche con il campione tedesco a fare miracoli, non si vinse subito il mondiale. Si dovettero attendere 5 stagioni; e, in totale, 21 anni per un mondiale. Un’eternità. Se ci pensiamo bene la storia della Ferrari è costellata di periodi vincenti cui seguono lunghissimi anni di digiuno. Esiste forse un filo comune, in tanti decenni di storia tecnica della Ferrari? Difficile dirlo: regolamenti diversi, piloti diversi, tecnologie differenti. Tuttavia, forse due elementi si possono cercare: la pressione devastante che porta chi è in Ferrari a non dover sbagliare praticamente nulla (sbagliando quindi spesso), e in secondo luogo la mancanza vera di un retroterra culturale/tecnologico, in particolare aerodinamico e telaistico. Aerodinamica e telaio sono imprescindibili in una Formula 1 moderna. Puoi avere un motore potente ed efficiente quanto vuoi, ma se non scarichi bene a terra la potenza di cui dispone, e se non hai un' auto che fa le curve come sui binari o che non ha una fluidodinamica eccellente, sei destinato a perdere. Ancora oggi la Ferrari pare non avere tecnici, nei settori su indicati, all'altezza. Ricapitoliamo gli ultimi 7/8 anni e vedremo alcune incredibili costanti: monoposto di per se non eccellenti ma neanche da buttare, che però non hanno sostanziali sviluppi durante i gran premi, se si eccettuano alette aggiunte e tolte qua e là. E prima era la galleria del vento, ora aggiornata, e poi la sospensione anteriore, e poi quella posteriore, e poi? Certo, ci sarebbe da discutere su un regolamento F1 suicida approvato da Montezemolo, che toglieva i test sulla pista (dove la Ferrari aveva ben due circuiti per poter testare la sua vettura) e congelava lo sviluppo tecnico; e perché no, ci sarebbe da discutere su un regolamento (sempre quello) cucito addosso alla Mercedes (che prima non vinceva praticamente mai). E gioverà sempre ricordare l’episodio targato 2013, il famigerato “Pirelli-gate” con le Mercedes divora gomme che con un test illegale fecero ben 1000 km (ricordo bene la sceneggiata dei piloti che su Twitter fingevano di essere in vacanza mentre in realtà, con casco nero, rigorosamente anonimo, provavano le gomme Pirelli). A proposito, come mai nessun grande giornalista fa una domanda in merito a Toto Wolff? Oppure ai dirigenti Pirelli? Ma andiamo oltre. Questi fatti, seppur utili a comprendere il contesto attuale della Formula 1, non possono assolvere neanche lontanamente la Scuderia più importante del mondo motoristico che, tra l’altro, misteriosamente, a livello politico, in seno alla Fia, pesa praticamente due grammi. In definitiva, tornando alla crisi Ferrari: manca una chiara capacità di evolvere la monoposto, manca il guizzo tecnico e la lettura del regolamento fra le righe, manca capacità tecnologica innovativa. La monoposto attuale, ad un povero cronista come il sottoscritto, sembra una sommatoria media delle altre, senza infamia e senza lode. Con l’aggravante che è difficilissimo metterla a punto (per ammissione, finalmente, anche di Arrivabene e dei piloti) che fa lavorare malissimo le gomme (delle Pirelli dovremmo parlare diffusamente a parte) e che, ancora una volta, non ha sviluppi telaistici ed aerodinamici degni di tale nome. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole mentre l’ennesima monoposto Ferrari scivola verso la mediocrità. Fate il paio con la capacità innovativa e progettuale della Red Bull. Cosa dovremmo fare, permettetemi la provocazione: comprarla in blocco e dipingerla di rosso? Non funziona, perché sarebbe solo una “toppa” temporanea (finita l’era Schumacher, siamo tornati dove eravamo prima). La Ferrari deve avere una “sua” squadra di tecnici eccellenti cresciuti in casa. Una chimera? Non credo. Basti vedere, appunto, come si sono organizzati i “bibitari” in pochi anni: ammirevole. Neanche una nuova “epurazione” serve (sempre che le epurazioni servano a qualcosa...). Forse semplicemente tanto polso dentro (squadra) e fuori (rapporti con la Fia) e qualche innesto tecnico di valore (James Key?), cui far crescere attorno telaisti, aerodinamici, progettisti attuali e quelli futuri. Il bello è che gli italiani, in inventiva, non sono secondi a nessuno! Postilla al veleno. Non me ne voglia, ma mi punge il dubbio che Arrivabene (persona indubbiamente di valore), salutato con gioia all'arrivo da tanti ferraristi, non sia adatto a questa particolare stagione della Ferrari. E a dirla tutta, con le sue ultime esternazioni mi ha fatto rimpiangere Domenicali(!!!). La speranza, flebile, di un irriducibile tifoso di fede ferrarista, è che non passi un altro decennio prima di rivedere una Ferrari campione del mondo di Formula 1. Tuttavia, se dovessi puntare su un cavallo vincente per l’anno prossimo, non sarebbe un cavallo, ma un toro che “ti mette le ali”. http://www.f1analisitecnica.com/2016/07/la-crisi-ferrari-di-mariano-froldi.html
  10. Articolo su Allison,Key,ecc: http://www.formulapassion.it/2016/07/f1-ferrari-la-direzione-non-ce/
  11. Vero Ricciardo fra poco sarà costantemente la seconda guida,attenzione.
  12. Peccato davvero per la partenza con la safety car e il ritardo nella decisione su Rosberg.Grandissimo sorpasso di Max su Rosberg che poi ha ricambiato con un altro ottimo sorpasso.Ferrari penose:nel tratto di curve veloci nei cambi di direzione sembravano molto meno agili anche di Force India e Toro Rosso.
  13. vero,ottimo articolo.In sintesi: 1Sf16h buon progetto pur con dei limiti riconosciuti 2Sviluppo durante l'anno praticamente inesistente:la macchina è quasi quella di inizio stagione 3La tragedia familiare di Allison sta incidendo tantissimo:lavora non più di 2-3 giorni a settimana a Maranello. 4Difficoltà storiche del team a testarte e deliberare pezzi nuovi. Arrivabene,se rimarrà,ha molto da fare per rivoluzionare e potenziare il team.
  14. Appunto,è opportuno un notevole potenziamento dell'organico come ha fatto la Mercedes dal 2011 al 2013 ingaggianco Costa,Lowe e Willis.qui l'attenzione è tutta rivolta al rinnovo di Kimi...
  15. Sarebbe cosa uona e giusta.Si deve potenziare notevolmente la squadra.
  16. Vero confermato Kimi:A tal proposito non capisco tutta l'antipatia che provoca il finlandese in parecchi addetti ai lavori,addirittura secondo Cesare Fiorio questa riconferma è una "volontà di non vittoria"del Team di Maranello: http://www.formulapassion.it/2016/07/f1-raikkonen-oh-no/
  17. Al momento vediamo che dopo l'exploit 2015 la ferrari attuale non è in grado di competere con Mercedes sicuramente e probabilmente anche con red bull visto che nel 2017ci sarà ancora maggiore importanza per l'aerodinamica.La squadra va rinforzata e non poco.
  18. solito caspro espiatorio,abbiamo visto poi Tombazis e Fry cosa sono stati in grado di combinare...
  19. Soffre ancora abbastanza di turbolag questa power unit Ferrari ma credo sia il reparto in cui da fine 2014 si è lavorato decisamente meglio.Add oggi è un'ottima power unit non molto distante com cv dalla Mercedes ma ancora un po' indietro come efficienza generale.Le pecche gravi sono ancora in fase di progettazione,urge rinforzere lo staff assolutamente.Spero che Marchionne non se ne esca con l'ennesima tagiata di teste pensando di risolvere tutto.La Mercedes ha messo sotto contratto: -Geoff Willis nel 2011 -Aldo Costa nel 2012 -Paddy Lowe nel 2013 -Mike Elliott nel 2012 In Ferrari non c'è questo livello di tecnici purtroppo al momento.
  20. Un po' di "sporcizia" vera finalmente in questa F1,duello al limite dei 2 Mercedes.Grande gara di Verstappen e buoba quella di Kimi,per quanto riguarda la Pirelli non mi esprimo più.
  21. Vabbè non è qui si pretende di essere vicinissimi alla Mercedes,ormai penso sia palese che sono di un'altra categoria.Rimane il fatto che sono anni che la ferrari progetta vetture che in qualfica non vanno proprio,in gara bene o male riescono a non fare proprio schifo ma in qualifica boh,non so spiegarmelo...
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