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Mr.Vertigo

Tifoso Juventus
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  1. Gianluca Di Marzio 26-08-2015 18:20 Dopo due stagioni vincenti, l'esperienza di Fernando Llorente alla Juventus è giunta ai titoli di coda. L'attaccante spagnolo è in partenza per la Spagna, dove domani sosterrà le visite mediche con quello che diventerà il suo nuovo club. Poi ci sarà la firma sul contratto e l'ormai ex giocatore bianconero diventerà ufficialmente un calciatore del Siviglia. La Juventus risolverà il contratto dell'attaccante, arrivato nel 2013 a parametro zero dall'Athletic Bilbao. Una scelta dettata dagli ottimi rapporti tra il mondo bianconero e lo spagnolo e che potrà così agevolarne il trasferimento. In Spagna, Llorente guadagnerà la stessa cifra che percepiva a Torino e con la sua cessione i bianconeri andranno a risparmiare circa 20 milioni di euro lordi, quelli che avrebbero dovuto garantire al centravanti per i restanti due anni di contratto. Nell'operazione con il Siviglia non rientra Mauricio Isla, che quindi - dopo l'interesse delle scorse settimane proprio da parte della squadra allenata da Emery - al momento rimane a Torino. Sempre sul fronte uscite, resta vivo l'interesse del Bayern Monaco per Kingsley Coman. La società tedesca insiste per il giovane classe '96, ma per il momento la Juventus fa resistenza. Fronte cessioni caldissimo in casa bianconera, Llorente saluta e vola in Spagna.
  2. 26/ago/2015 10.38.51 Un'eventuale uscita dalla Champions del Bayer potrebbe rialzare le quotazioni di Calhanoglu in chiave Juventus. I numeri lo fanno preferire a Draxler... Un motivo per tifare Lazio stasera alla BayArena di Leverkusen ce l’ha anche la Juventus, e si chiama Hakan Calhanoglu, dal momento che l’eventuale mancata qualificazione del Bayer ai gironi di Champions League potrebbe sbloccare uno dei trequartisti più efficaci e letali di tutta la Bundesliga. Basta confrontare i suoi numeri con quelli dell’altro obiettivo di mercato bianconero in area tedesca, ovvero Julian Draxler. Il talento dello Schalke 04, sebbene più anziano di cinque mesi abbondanti (20 settembre 1993 contro 8 febbraio ’94) rispetto a Calhanoglu, lo supera solo in esperienza, con 169 partite disputate da pro contro le 144 della stella delle Aspirine, che però primeggia sia a livello di marcature (43-30 complessive, 20-18 in Bundesliga) che di assist (33-29). L’ultimo gol è arrivato sabato, contro l’Hannover, ed è valso tre punti, permettendo agli uomini di Roger Schmidt di rimanere agganciati alla carrozza di testa del campionato assieme a Bayern Monaco e Borussia Dortmund. La militanza in una squadra dotata di meno appeal rispetto ai due club appena citati ha tenuto Calhanoglu un po’ ai margini della grancassa mediatica del calciomercato, a dispetto di statistiche da potenziale campione. Nella stagione 2014/15, la sua prima con il Bayer Leverkusen, questo trequartista di origini turche ha chiuso la Bundesliga con 8 reti, 6 assist e la media di 2.2 chance create a partita. A questi vanno aggiunti i 2 gol, e altrettanti assist (più una media di 2.5 chance a partita), in Champions League, dove ha deciso l’ottavo di andata contro l’Atletico Madrid, poi qualificatosi ai danni dei tedeschi dopo i calci di rigore. Annata di grazia? No, perché i numeri sono stati simili a quelli realizzati la stagione precedente nell’Amburgo, alla sua prima esperienza nella massima serie tedesca: 11 gol, 4 assist, 2.2 chance. E’ cambiato “solo” il contesto, passando dalla lotta per non retrocedere a quella per un posto in Champions. Nato a Mannheim, Calhanoglu è cresciuto calcisticamente nel Karlsruher e deve la sua ascesa a Oliver Kreuzer, ex direttore sportivo del club del Baden-Württemberg e, in seguito, dell’Amburgo. E’ stato infatti l’ex Bayern Monaco e Basilea ha intuire per primo le potenzialità del giovane, invitandolo agli allenamenti della prima squadra quando ancora militava nell’under 19, e persuadendo lo staff tecnico del Karlsruher a dargli una possibilità. Calhanoglu la sfrutta a dovere, e una decina di mesi in prima squadra gli sono sufficienti per guadagnarsi le attenzioni dell’Amburgo, che lo acquista per 2.5 milioni di euro ma lo lascia un altro anno a maturare al Wildparkstadion. Un ottimo affare per tutti, con Calhanoglu votato miglior giocatore della Dritte Liga (la C tedesca) 12/13 e il Karlsruher che ritorna in Zweite Bundesliga dopo un solo anno, grazie soprattutto alle 17 reti e agli 11 assist della sua stellina. E’ tempo quindi di salutarsi, destinazione Amburgo. Nella città anseatica Calhanoglu ritrova proprio il mentore Kreuzer, per un legame apparentemente indissolubile che invece si spezzerà in maniera traumatica nel giro di dodici mesi. La stagione del classe 94 si rivela, come detto, molto positiva, a differenza di quella dell’Amburgo, costretto a giocarsi nei play-off contro il Greuter Furth la permanenza in Bundesliga. Ce la faranno (così come l’anno seguente, in maniera più rocambolesca, proprio contro il Karlsruher), e il loro trequartista diventa ambito oggetto di mercato. Il più deciso è il Bayer Leverkusen, una garanzia di crescita per l’ambizioso Calhanoglu (“voglio avere una carriera alla Messi”, dichiara), basta dare un’occhiata ai personaggi che negli ultimi anni hanno spiccato il volo all’ombra del colosso farmaceutico della Bayer: Arturo Vidal, Emerson, Dimitar Berbatov, Lucio, Michael Ballack, Paulo Sergio, Ze Roberto. Ma Kreuzer, che di fatto gestisce Calhanoglu proprio in virtù del legame di cui sopra, alza la voce, dichiarando l’intenzione di voler adire a via legali contro il Bayer per aver contattato direttamente il giocatore senza interpellare l’Amburgo. L’affare sfuma, ma la situazione precipita. Il progetto di costruire un grande Amburgo attorno al suo protetto si rivela di respiro cortissimo, perché in realtà Kreuzer intende lasciarlo “decantare” ancora un anno prima di monetizzare con un trasferimento in Leverkusen. L’affare si chiude per 12.5 milioni di euro. I due non si rivolgeranno più la parola. Roger Schmidt non sembrava l’allenatore ideale per valorizzare al massimo le potenzialità di Calhanoglu, il cui ruolo naturale è quello del trequartista alle spalle delle punte, dotato di ottima visione di gioco ma non velocissimo. E il 4-2-4 messo in mostra da Schimdt nel Red Bull Salisburgo, oltre a non prevedere il trequartista centrale, viaggiava a velocità supersonica e possedeva un’intensità tale da stordire gli avversari meno preparati, tanto che a fine stagione saranno 164 le reti segnate in 52 partite. Spettacolo puro, che l’ex ingegnere automobilistico alla Benteler ha avuto l’intelligenza di riproporre con le dovute modifiche a Leverkusen, virando su un 4-2-3-1 sempre molto veloce (in fase di possesso, lo scorso anno le Aspirine arrivavano al tiro entro 7 secondi nel 90% dei casi), ma adattandolo alle caratteristiche degli uomini a disposizione. Ne è uscito un Bayer a trazione comunque anteriore, e nel quale Calhanoglu è uno degli interpreti più raffinati ma anche letali, specie sui calci di punizione. La rete di sabato all’Hannover è la numero 22 realizzata su calcio piazzato diretto in appena tre stagioni di Bundesliga, per una serie iniziata meno di due anni fa – il 31 agosto 2013 per la precisione – contro l’Eintracht Braunschweig, quando subentrò a Rafael van der Vaart in quello che all’epoca fu visto come un passaggio di consegne tra una stella sul viale del tramonto e l’astro nascente di casa Amburgo. Ma Calhanoglu appare destinato a brillare ancora di più.
  3. Stasera dopo La partita secondo me prenderemo la decisione finale. Tutto dipenderà dal risultato. Se vince la Lazio tutto sul turco, se perde tutto sul tedesco.
  4. Marotta è un gentleman del mercato, non avrebbe mai avanzato un'offerta per Calha prima di un appuntamento determinante per il Leverkusen come il preliminare. Per questo io sono fiducioso, nome mai citato dai media se non dai soliti cazzari che sparano 100 nomi al giorno.
  5. Operazione vergognosa quella di Zaza, tuttavia, paradossalmente, meglio così, il giocatore è obiettivamente mediocre, non da juve, e questo era da tempo sotto gli occhi di tutti. Tenerlo in rosa lo avrebbe fatto svalutare ai minimi termini. Se strappiamo un obbligo di riscatto ci saremo salvati da una pesante minusvalenza. Resta da capire come sia stata possibile questa operazione visto che non c'era alcun obbligo di riscatto dal sassuolo. Assurdo.
  6. Operazione senza senso, 18 mln buttati per un attaccante non da juve. E quando lo dissi in tempi non sospetti venni pure preso in giro e preso a male parole. Speriamo venga ceduto senza rimetterci. Nando >>>>>>> Zaza
  7. Niente drammi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, abbiamo dominato per tutto il tempo fino all'errore che è costato il gol. Ci può stare, è normale perdere in finalizzazione se perdi tevez e fai giocare coman che, a mio avviso, ha fatto un'ottima prestazione. Bisogna anche tener conto che ci mancavano 3 titolari e i giovani devono ancora maturare per poterli sostituire. Secondo me non abbiamo nulla da rimporoverarci a parte l'errore sul gol. Sono ottimista, coman sta maturando, gioca per la squadra e di muove con intelligenza, non dimentichiamoci che è un 94. Bisogna avere pazienza, con un po' di fortuna, senza infortuni possiamo seriamente migliorarci rispetto all'anno scorso. Adesso un colpo a centrocampo di qualità.
  8. Vi sembra normale tutta questa attesa per i soliti nomi? È chiaro che stiamo aspettando qualcosa, qualche partita decisiva, come il preliminare di mercoledì.
  9. gundogan o, magara, Calhanoglu. Se fossi io, pagherei la clausola di 12 mln del talento del Betis, Dani Ceballos.
  10. Cuadrado in prestito secco va benissimo, un'alternativa in più davanti da tenere in panca senza preoccuparsi di svalutare il giocatore perchè tanto non è nostro. Continuo a sperare che si aspetti mercoledì per valutare Calhanoglo, altrimenti molto verosimile che si punti Nicola Savino. Se è vera l'offerta di 20 mln per Coman, a 25 io lo cederei.
  11. calciomercato.com Juve, la sorpresa può essere Calhanoglu 22 agosto alle 16:00 Giovane o giovanissimo, centrocampista offensivo duttile e di grande talento, da chiudere in una settimana per una cifra che non superi i 30 milioni bonus compresi. Le caratteristiche dell'ultimo colpo di mercato della Juve devono essere queste. Un identikit che unisce diversi profili, fatta eccezione per l'ultima fatale opzione da rispettare. E gli obiettivi della coppia Marotta-Paratici rimangono sempre gli stessi, da Draxler a Isco, passando per Gundogan o Eriksen. Ma negli ultimi giorni sta prendendo quota anche un'altra opzione che a partire da giovedì potrebbe spiccare definitivamente il volo, magari con lo zampino della Lazio: quella che porta ad Hakan Çalhanoğlu, genio e sregolatezza del Bayer Leverkusen protagonista con un gol anche in queste ore contro l'Hannover. I CONTATTI – Classe '94, capace di poter agire dietro le punte come da interno di centrocampo, tatticamente risponde alla perfezione alle necessità di Max Allegri: anche i numeri sono dalla sua parte come dimostrano i 13 gol con 11 assist messi a segno in 47 presenze nella passata stagione. Per la Juve rimane ancora un'alternativa rispetto gli obiettivi primari ormai inseguiti da mesi, ma un'alternativa che non sarebbe affatto un ripiego o che forse andrebbe considerata come un'autentica occasione. Tanto che in questi giorni sono stati già avviati dei contatti con l'entourage del giocatore, che tramite il suo agente Bektas Demirtas ha fatto sapere come sarebbe più che disposto a valutare un trasferimento a Torino. LA MANOVRA – Se un eventuale accordo col giocatore non sembra rappresentare un ostacolo (attualmente Calhanoglu è vincolato al Bayer fino al 2019 con un ingaggio di circa 3 milioni a stagione), la dirigenza delle aspirine ha fatto sapere come voglia in ogni caso attendere l'esito del preliminare di Champions prima di mettersi eventualmente a trattare la cessione del proprio elemento di maggior talento, acquistato appena una stagione fa per 14 milioni di euro. In caso di apertura, Marotta sarebbe disposto a rigirare su Çalhanoğlu la stessa somma che in casa Juve sarebbero intenzionati a spendere per Draxler e i suoi fratelli, per un affare che anche tatticamente non precluderebbe in alcun modo l'arrivo in prestito di Cuadrado. Per un affare, soprattutto, fattibile economicamente ora prima che il prezzo del cartellino del talento turco assuma proporzioni monstre: su di lui c'è da tempo anche il Barcellona, un'altra stagione come la scorsa rischierebbe di scatenare un'asta tale da renderlo fuori portata per i parametri della Juve.
  12. Sono parzialmente d'accordo con te. Infatti il mio interrogativo deriva dalla recente dichiarazione di allegri dove ha ammesso, dopo l'infortunio di Chiellini, che bisognava accelerare con i carichi (maggiori in breve tempo e non aumentati gradualmente), perché la supercoppa era alle porte. Allora mi chiedo, perché non iniziare prima onde evitare ricadute proprio in questi elementi "a rischio"? Dico, è quantomeno ragionevole il mio dubbio?
  13. A parte che il campionato brasiliano ha un ritmo totalmente diverso dal nostro campionato, a parte il fatto che si gioca in periodi diversi, ma in Brasile non è caldo dappertutto, ci sono aree subtropicali, continentali, equatoriali ma a parte questo, ci sono le alture anche in Brasile dove fa inevitabilmente più freddo.
  14. Hai letto da quanto sono qui dentro? Sai argomentare senza insultare? Se riflettessi, capiresti che non ce l'ho con allegri ma qualche interrogativo sul suo staff.
  15. Potrei anche argomentare ciò che ho scritto (una su tutte la scelta di rimanere in una torrida vinovo, si sa che il caldo e l'umidità sono deleteri per il corretto svolgimento dell'attività fisica, ma potrei continuare). Tu perché non lo fai senza deridere in maniera ingiustificata il pensiero civile altrui?
  16. Io sono uno che ha sempre giustificato le scelte della società, chi mi conosce qui dentro lo sa, non sono qui per fare il catastrofista, però dico che la cautela e la dedizione alla preparazione e alla forma fisica che c'era ai tempi di conte, non l'ho vista con allegri.
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