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gianky99

Tifoso Juventus
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  1. Ma perché? Per dire che la rimessa è dei rossi ci vuole lo stesso tempo che ci impiega l'arbitro a darla sbagliata ai bianchi... Genoa-Juve... rigore dato su VAR su fuorigioco non dato... o sono scemi o non l'hanno guardato... Anche fosse lo 0,1%, cosa che non è assolutamente ovviamente, il non usarlo è un nonsense... Non ci sono alcune regole... c'è una forbice di parametri discrezionali all'interno delle regole, del resto, per definizione, non può esistere una regola che dice solo "usa la tua discrezionalità" è un contro senso in termini... al massimo esistono casi non coperti dalle regole che richiedono discrezionalità... che poi lo stesso regolamento dice "che ha la discrezionalità di assumere azioni appropriate nel quadro delle Regole del Gioco" Ergo: Le regole restano sovrane... del resto sarebbe quantomeno bizzarro essere chiamato successivamente a "fa osservare le Regole del Gioco" sennò... Questo è totalmente soggettivo... perché non dovrebbe essere utile tutte le volte che un arbitro sbaglia nella decisione ma solo in alcune non si sa... non ha senso decidere quale hanno valore o meno... su che basi logiche e su quali parametri... come fai a sapere che un fallo non fischiato a centrocampo, una rimessa laterale invertita, un calcio d'angolo che non esiste, una punizione di prima non data, un fuorigioco non visto, un calcione a gioco fermo, e chi più ne ha più ne metta, non possono essere tranquillamente sbilancianti quanto un rigore od una espulsione? Guarda è lampante perché è stato scelto così... in realtà non si voleva mettere, è un "disturbo" che si è cercato di evitare da almeno due decenni in tutti modi, anche con invenzioni astruse di ogni tipo quali i giudici di linea, ma siccome non se ne poteva oramai più fare a meno, quantomeno per non fare la figura dei retrogradi rincoglioniti come negli ultimi 50 anni, ci si è arresi e si è messo nella forma meno invadente possibile e nella totale arbitrarietà... "cambiare tutto affinché nulla cambi"... Comunque alla fine nessuno ha spiegato validamente e seriamente perché io non dovrei usare tutta la potenza tecnologica per non limitare gli errori... P.S. Che poi qui non si parla di regolamento ma di perché si rifiuti l'uso delle potenzialità della tecnologia e si crei, invece, l'ennesimo ibrido pastrocchiato che non ha né capo né coda... e la cosa "divertente" è che nella difesa di questo ibrido si rivedono, rivedute e corrette, le stesse tesi e motivazioni dei movimenti (il Luddismo su tutti) contro l'industrializzazione di due secoli fa... cambiano i tempi ma mica tanto...
  2. Come detto sopra, solo quando, se e come gli pare... e come detto sopra non fa che confermare quanto ho detto: è stato messo controvoglia, in modo dilettantistico ed approssimativo, diventa più "pericoloso" che utile in questo modo...
  3. L'arbitro, in tutte i campi del mondo, deve attenersi a regole/leggi... non contundiamo arbitrarietà con arbitraggio/arbitro di un qualcosa che sono cose totalmente diverse... ... i casi dubbi ci sono, ma ne risolveresti a centinaia che l'arbitro non vede... il rigore/fuorigioco col genoa è l'esempio più lampante e recente del modo ridicolo con cui la tecnologia è stata introdotta/utilizzata... il non posso risolvere tutto allora risolvo solo quelli che mi pare, se mi apr, come mi pare è semplicemente imbarazzante come scusa... ... e chi ha detto che debba essere fatto... ho detto che è stupido scrivere che si debba ammonire automaticamente... La tecnologia dovrebbe servire ad eliminare il più possibile e qualsiasi arbitrarietà, almeno così è in tutti i campi del mondo...se il succo, invece, nel calcio alla fine è pretendi di fare in questo altro modo allora si torna al discorso della sua totale aleatorietà e, conseguentemente, inutilità se non "pericolosità" ed allora allora toglila tecnologia che è molto meglio... Tutti gli errori sono fini al risultato, per assioma di base, che sia una rimessa laterale o una punizione non fischiata a centrocampo, tutti gli errori causano un mutamento negli venti, grande o piccolo che sia, e non puoi sapere se sarà determinante o meno, non hai mezzi per distinguerli e non puoi/devi permetterti di decidere a priori questo si questo no... Lo scopo è limitare gli errori, se metti la tecnologia è per avere meno errori possibili su tutto, non su quello che gli pare, se gli pare, quando gli pare... così è ridicolo e basta...
  4. Non c'è bisogno di sperimentare nulla di nulla, la tecnologia esiste da anni in tantissimi sport, solo nel calcio si fanno queste pagliacciate... Queste sono le linee guida: 1) Vanno corretti soltanto gli errori chiari. La domanda non è "la decisione dell’arbitro era giusta?" ma "era chiaramente sbagliata?" Fondamentalmente non vuole dire una mazza ma lascia la totale discrezionalità di fatto... 2) Si possono correggere solo rigori, gol viziati da irregolarità, espulsioni dirette e scambi di persone sui cartellini Palese dimostrazione di volere tenere la tecnologia fuori il più possibile dal campo e di accettarla solo controvoglia... 3) L’arbitro deve dimenticarsi del Var, decidere e ricordarsi del Var solo se una revisione si rende necessaria Altra discrezionalità totale senza nessuna linea guida reale... 4) Solo l’arbitro può iniziare una revisione, il Var può soltanto suggerirla. La decisione finale spetta solo all’arbitro. Su quali basi la suggerisce non si sa, altra totale arbitrarietà... 5) Calciatori e staff non possono richiedere la revisione né condizionarla, pena l’ammonizione o l’allontanamento Regola inutile e patetica adatta solo per i permalosi... 6) Non è necessario, tranne casi rarissimi, che sia l’arbitro a richiamare il Var: il Var controlla tutto e richiama l’arbitro se necessario Altra arbitrarietà assoluta... Insomma un capolavoro, gente che ha proprio voglia di usare la tecnologia, tanta voglia che lo fanno se, quando, come vogliono, e solo su pochissime cose (avessero ad accorgersi di qualche altra cosa)... per l'amor diddio troppo difficile usare la tecnologia tutto tondo... come sempre una cosa fatta alla viva il parroco, controvoglia, con direttive aleatorie e soggettive... un pastrocchio enorme derivato dal semplice non volerla... e, nel frattempo, in violacea-bergamaschi se ne sono viste di tutti i colori...
  5. Le cose si fanno bene o non si fanno... meglio una fatta bene di dieci fatte male... si è "buttata li" la tecnologia senza dare regole, senza volerla usare in fondo al cuore, e, sopratutto, senza un reale parametro sull'utilizzo... non solo, senza logica e buonsenso... se avessimo perso a genova per quella assurdità del rigore/furoigioco avremmo, giustamente, scannato il concetto di uso che se ne fa... io vado a dire da venti ani che con la tecnologia si può eliminare la stragrande maggioranza di errori (i.e. si sbaglierebbe un fuorigioco su mille adottandola), ma deve essere usata tutta e sempre, e, sopratutto, deve essere usata bene e con logica con parametri ben precisi nella interpretazione degli eventi... se non si sa, non si vuole, non ce ne sono le capacità e serie intenzioni meglio lasciare stare... dei giocatori che corrono dietro all'arbitro non è certo colpa della mancanza di tecnologia (anche perché pure ora vediamo errori assurdi e valutazioni fuori dal mondo nonostante la VAR)... il problema nostrano permane, permane e permarrà, anzi con la VAR sarà pure peggio, perché si può interpretare a limiti assurdi (come già avviene) a favore di tizio o di caio... lo scorso anno ci lamentavamo di rigori assurdi dati alla rioma, e giustamente, ora la stessa cosa avviene con le milanesi, prescritti in primis, ma c'è la VAR ed allora si può... ma anche no... siamo ad un alfa test al massimo, solo nel mondo demenziale del calcio si può pensare di "matterello sul mercato" un "prodotto" del genere... ma del resto sono sempre gli stessi che hanno sperimentato il golden goal ed il silver goal per lustri per, poi, rendersi conto che ra una vaccata fatta male...
  6. Oddio visto i presidenti e le società in cui è finito una beatificazione ci può veramente scappare...
  7. Il VAR è stato introdotto, molto controvoglia, perché praticamente costretti dalla impossibilità di giustificare l'assenza di tecnologia... il problema, però, è duplice: primo che la tecnologia andava introdotta completamente e non a "spizzichi e bocconi" (l'assurdità del caso rigore/furoigioco di genova è lampante); secondo che è regolato ad cazzum senza una chiare idee e parametri (sopra ho citato l'esempio NFL come possibile rimedio o lenimento almeno). Resta poi il "problema italia" dove il VAR, almeno fino ad oggi, sembra uno strumento per dare rigori alle milanesi e viene "stiracchiato" all'inverosimile... ma questo è un problema nostrano...
  8. Ma non è alcuna filosofia di gioco (non è difensiva è proprio non prenderne)... è non giocare e sperare che non indovino nulla gli altri... che poi non potesse fare altro è lampante... anche perché i tre citati erano forti per modo di dire... se avesse avuto gli "originali" del piero, zambrotta e inzaghi col cacchio che li lasciava a casa...
  9. Hai ragione, ma il problema è spesso chei una cosa è cambiare pensiero con argomenti etc. (perfetto) altra, come nel 90% dei casi che si vedono invece, è cambiare pensiero a seconda della casacca e difendere/attaccare a spada tratta da un giorno all'altro... e sono cose trite e ritrite che si vedono con tutti i membri ed ex membri della squadra/società... serietà è dire, che so, che è stato bravissimo ad assemblare rose molto cervellotiche, ma è anche criticare il fatto che si rinuncia troppo spesso e troppo presto a giocare, senza che nessuno si stracci le vesti da una o dall'altra parte, per esempio...
  10. Si può parlare di altro gioco e siamo d'accordo, ma non chiamiamolo all'italiana perché all'italiana significa catenaccio, come gioco all'inglese significa palla lunga e pedalare etc. ... Su questo sbagli... l'ho criticato e difeso a seconda dei momenti e dei meriti/demeriti... arrogavo la sua venuta prima di delneri (e sopratutto al suo posto) per dire, ho detto che ci ha tolto un dito di chiulo spesso riuscendo a mettere insieme rose anche cervellotiche, ma altrettanto sottolineo gli errori che fa nella sua idiosincrasia sugli schemi offensivi o nel rinunciare al gioco... nel bene e nel male... anzi, proprio perché non lo ritengo un caxxone, mi incavolo di più nel non vedere correzioni in cose che sembrano lampanti... La faccio breve (pappa time) non ti dico che devi farlo sempre e per forza, ma che si decida a priori che si fa se capita due ore in nove mesi è un'arma che ti togli già in partenza... alla fine trovo assurdo rinunciare in partenza a qualsiasi arma...
  11. La scelta di Rehhagel era quella di una squadra nettamente inferiore, e di sparare la palla e sperare di buscarne il meno possibile trascinando la partita vero eventi casuali e fortunati (e siccome non è scemo sapeva benissimo che era l'unica scelta, ma anche una scelta che non ha nulla di filosofico o pensato chissà come, anzi... poi gli Dei del pallone hanno fatto fare un tiro un goal in tutte le partite e prendere inenarrabili pali e miracoli contro gli altri)... non c'era nessuna filosofia, nessun fantastico schema, nessuna idea se non quella di sperare negli errori altrui (che sono venuti a manbassa per sfiga, silver goal e qualche colpa altrui ma non certo per merito di chissà quali idee o filosofie di gioco)... è la classica scelta "disperata" (perché è l'unica di fatto possibile, perché non ha sbocco se non l'evento casuale e fortunoso, perché sei inferiore nettamente e puoi affidarti solo ad eventi estremi) ... non esisteva un'idea di gioco difensivo, di tenere la palla, di farla girare, di allungare la squadra od accorciarla etc. ... c'era solo il non buscarle e spariamola laggiù... ma non per colpa del caro Otto ma, semplicemente, perché la squadra era talmente inferiore e mediocre che non c'era altra scelta... non c'era filosofia che tenesse... Ma il punto non è questo, perché, oltretutto, noi non facciamo nulla di tutto ciò... ed infatti non dobbiamo confondere il calcio difensivo con il subire... o il calcio difensivo con il rinunciare... perché si può difendere anche tenendo la palla alla morte e giocandola nella metà campo avversaria tenendoli lontani dalla tua porta (cosa comune dalla notte dei tempi)... si può difendere pressando alla morte e non facendo ragionare gli altri (atletico spesso)... il nostro "problema" non è che non ci buttiamo come pazzi in avanti o che facciamo un catenaccio greco inguardabile... ma il nostro pregio non è neanche che facciamo un calcio difensivo... il nostro problema è che rinunciamo a qualsiasi tipo di calcio ad un certo punto... e il fatto è che, mentre può accadere di trovarsi in difficoltà e dovere retrocedere e chiudersi anche a riccio talvolta, noi facciamo questo anche contro gente nettamente inferiore che in difficoltà non ti metterebbe mai ma a cui fai prendere coraggio e, alla fine, ti ci metti da solo... il fatto è che noi siamo prevedibilissimi, si segna e ci rintaniamo, il fatto è che questo capita uguale-uguale sia con il real che con la violacea in dieci... noi non difendiamo od attacchiamo, cerchiamo il goal e poi lasciamo il pallino in mano agli altri... ci si può difendere anche pressando, ci si può difendere minacciando con determinati movimenti ed attaccanti con determinate caratteristiche, come si può attaccare anche con eto terzino, il problema nasce quando te non fai nulla per tenere il pallino del gioco ma rinunci a giocare... qualunque filosofia si abbia perché così, tanto, fai fare la partita agli altri...
  12. Io, comune, ho visto cose che, se fossero state assegnate a noi con il VAR, ci sarebbero state interrogazioni parlamentari... del resto c'è gente che si lamentava del rigore datoci a genova ed, anche, oggi qui a Firenze, di come è stato usato ieri... figuriamoci..
  13. Non demonizzo proprio nulla... li volevo demonizzare bastava dire che per una caso del genere ce ne sono 99 esattamente diversi (specialmente ora con real, barca etc.)... sono casi eccezionlai, come il 6 al supernalotto, qualcuno lo fa ma resta un caso eccezionale, non ci posso costruire la mia viat sul fare 6 al supernalotto... i casi li posso analizzare fino al 2080 ma l'analisi dei casi eccezionali è solo un'analisi tanto per fare... non posso applicare eventi eccezionali e usarli come metro per regolarmi sul comportamento... è solo fare dell'accademia... è come dire che siccome chang ha vinto un torneo del grande slam mangiando banane e facendo il buffone, specialmente con lendl, allora la regola è quella (e, invece, sparì dal grande tennis ovviamente)...senza contare che quelle squadre hanno giocato così, giustamente, non per scelta fra 2000 alternative ma, semplicemente, perché "disperate"... è la definizione che hanno dato gli inglesi negli anni '60 e che, tuttora, viene usata come rappresentativa di quel tipo di gioco (ed è quasi perfetta per il leicester e straperfetta per la grecia)... non è stata sfruttata proprio perché si vuole il "minimo sforzo"... "minimo sforzo" che, al primo intoppo (squadre forti o giornataccia), il 90% delle volte ti mette nei guai (tralasciando le volte che i guai te li vai a cercare rischiando di rianimare partite e squadre morte)...
  14. SI, ma mentre a berlino eravamo una squadra inferiore, ad atene no... poi la nota era per dire che magari se ad atene ci davano quel rigore la storia delle finali cambiava nel suo complesso...
  15. Il VAR, così come è concepito ora, non mi piace, lo vedo solo un gran pastrocchio che risolve ben poco in realtà... la tecnologia o si usa per tutto (emblematico il farsesco rigore/fuorigioco di genova) o su nulla... l'unica altra alternativa sarebbe un uso a chiamata (tre per tempo) stile NFL con penalità (tipo calcio di punizione di prima per gli avversari) in caso di non cambio di decisione e, come in NFL, con cambio di decisione solo in casi palesi e clamorosi... otherwise "the call stands"...
  16. Che in finale si abbiano tendenzialmente problemi è vero... ma è anche vero che con real e borussia le vinse l'arbitro... poi cii sono eventi, sui quali siamo particolarmente sfortunati, che possono, forse, cambiare la storia... il rigore non dato ad atene, nonostante una partita pessima, avrebbe potuto cambiare moltissime cose magari...
  17. Quando una cosa succede una volta in 100 anni si è un colpo di chiulo (o quantomeno una serie di circostanze favorevoli estremamente irripetibili)... il gioco all'italiana, per inciso, non è lontanamente quello di cui si parla ma ben altra cosa... casomai quello del trap anni '80 (o in argentina e spagna dove si è raggiunta la quasi perfezione nella sua attuazione) che, al contrario delle leggende metropolitane, non era difensivista alla morte o caxxate varie che si leggono da parte di gente che manco l'ha visto probabilmente, ma era, questo si, estremamente ragionato... che vuol dire sapere quando accelerare e quando addormentare la partita e non ha nulla a che vedere con il "minimo sforzo" ... la caxxata degli italiani sempre difensivisti e rinunciatari l'hanno portata alla ribalta gli inglesi negli anni '60 ed è rimasta nella leggenda metropolitana... che poi l'hanno inventato in svizzera il catenaccio...
  18. La cosa fastidiosa non è la difesa ad oltranza, o l'accusa ad oltranza, ma che il 90% delle difese di oggi vengono da voci che, quando era al milan, lo accusavano e burlavano da mane a sera ben peggio, e con argomentazioni ben più labili...
  19. In europa, e più in generale in qualsiasi torneo equilibrato, per vincere in primis devi "fare paura" sia come gioco che come squadra... perché si parla si parla, ma giocando "speculativo" spesso la fortuna si deve ricordare di te quando hai davanti ben altra gente dei chiesa & co. ... perché si fa finta di nulla, ma io mi ricordo messi sbagliare da tre passi o buffon fare un miracolo assurdo contro il barca come ricordo la traversa a porta vuota del real a torino da due metri... essere pratici è una cosa diversa da essere rinunciatari...
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