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Gasperini: ?Juve, serve un campione? Il tecnico del Genoa: ?La squadra di Ranieri mi ha colpito per mentalit? e compattezza, ma le manca ancora qualcosa?. Qual ? il punto di forza della Juventus? ?La mentalit? e la compat?tezza. La Juve ? stata la squadra pi? brava a impe?dirci di sviluppare la no?stra manovra, quella con?tro cui ? pi? difficile gioca?re?. Cosa manca alla Juve? ?La Juve sta gi? facendo tanto, dopo la serie B e la perdita di giocatori fonda?mentali, che non potevano essere rimpiazzati in una sola sessione di mercato. Per migliorare e restare al passo con le altre deve centrare almeno un gran?de acquisto di qualit?. Ne ha inseriti alcuni come Sissoko e Amauri, ma per tornare al top manca anco?ra qualcosa, anche se ? gi? competitiva?. E chi sarebbe l?acquisto ideale? ?Scegliere il giocatore giu?sto e il ruolo da rinforzare spetta a Ranieri e ai diri?genti, anche a seconda del tipo di gioco che la Juve vorr? sviluppare. Per? ser?ve un elemento di alto li?vello?.
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Sar? quasi Juve-2, eppure Advocaat non si fida "Con l'Inter hanno giocato molto bene ... Dovremo giocare una gara d'attacco, dobbiamo qualificarci". A San Pietroburgo, di questi tempi, fa un freddo cane. Difficile vedere la temperatura salire sopra lo zero, eppure Dirk Advocaat, tecnico dello Zenit, pu? dire di essere al calduccio. Merito della sua panchina, non pi? salda come una volta dopo il deludente campionato dei suoi, a cui fa da complemento una Champions finora di luci e ombre. La qualificazione, per?, ? ancora possibile. Certo, non sar? facile spuntarla sul Real Madrid, ma i russi hanno gi? stupito l'Europa in passato. E ci riproveranno anche stavolta. Ma prima toccher? superare domani la Juventus gi? qualificata, e l'allenatore olandese lo sa bene: "Lo Zenit far? gara d'attacco. Dobbiamo vincere se vogliamo andare agli ottavi o in Coppa Uefa. Se dovessimo fallire tutto diventerebbe pi? complicato". E' lecito aspettarsi una Juve dimessa rispetto alle ultime uscite, eppure Advocaat non si fida: "Con i nerazzurri hanno giocato molto bene, malgrado il ko. Sono una delle migliori squadre d'Italia. Non so se scenderanno in campo con la formazione pi? forte ma comunque ci attende una gara difficile. Dovremo essere allo stesso livello dell'andata se vorremo dargli del filo da torcere. Se ci riusciremo, allora potremo ottenere un risultato positivo".
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Del Piero: "Tutto sommato tre punti non decisivi..." "I nostri obiettivi non cambiano, andiamo avanti con la stessa voglia". L'ambiente Juventus ? unito. Si capisce da come tutti, da Ranieri ai giocatori, hanno reagito alla dura sconfitta di San Siro contro l'Inter. Brutto colpo non tanto per il risultato, quanto per il morale e la superiorit? palesata dai nerazzurri. Campanelli d'allarme zittiti con dichiarazioni pacate alla vigilia dell'incontro con lo Zenit anche da Alex Del Piero: "La nostra voglia ha sempre fatto la differenza e la far? anche in questa gara contro lo Zenit. La gara di sabato ? una di quelle in cui possono starci tutti i risultati. Comunque si ? trattato di tre punti non ancora decisivi per le sorti del campionato. E che non ci far? cambiare i nostri obiettivi. Continueremo con la stessa voglia che ci ha permesso di raggiunge i buoni risultati di quest'ultimo periodo". La sfida in Russia riporta alla memoria il beffardo calcio di punizione che decise la sfida con Arshavin e compagni all'Olimpico: "Quel tipo di giocata non riesce sempre, fortunatamente all'andata ? riuscita ed ? servita per farci vincere una gara fondamentale per noi. Ovviamente ci prover? anche domani. Sappiamo di dover affrontare un'ottima avversaria, temibile in tutti i reparti. Forse nell'ultima parte di stagione ha faticato un po', ma non per questo sar? meno pericolosa".
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Ranieri: "L'Inter? Gi? dimenticato." Contro lo Zenit il tecnico bianconero medita di far riposare Amauri e di lanciare in campo dal primo minuto Camoranesi. Oggi pomeriggio la Juventus affronter? lo Zenit San Pietroburgo per la quinta giornata di Champions League. Con la qualificazione gi? in tasca, Ranieri in Russia permetter? ad alcuni suoi giocatori di rifiatare sebbene il tecnico ? stato chiaro in merito all'atteggiamento della sua squadra: "E' una gara ufficiale di Champions League - ha detto Ranieri - Ed ? dunque ovvio che non la vedremo come un'amichevole". Anche perch? c'? la sconfitta di San Siro contro l'Inter da riscattare, anche se il mister bianconero assicura: "L'abbiamo digerita, ora siamo tutti concentrati sullo Zenit. Non dobbiamo dimenticarci della nostra forza: siamo stati capaci di vincere 7 gare consecutive e contro lo Zenit vogliamo vincere. Non sar? facile, i nostri avversari hanno dimostrato di essere una squadra tosta e ben messa in campo a Torino, se vincono contro di noi e battono il Real vanno agli ottavi, quindi non molleranno nulla". Probabile l'impiego dal primo minuto di Giovinco e Iaquinta con Amauri che si riposer? per un turno, mentre a centrocampo sar? confermato il duo Sissoko-Marchisio. Potrebbe rivedersi in campo dal primo minuto anche Mauro German Camoranesi.
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Tiago si infortuna, Mourinho lo consola Il tecnico dell'Inter ha allenato il connazionale al Chelsea. Insieme avevano passato solo una stagione, nel 2004-05, poi Jos? Mourinho aveva lasciato che il suo connazionale Tiago Cardoso Mendes lasciasse il Chelsea (che lo aveva acquistato dal Benfica) per passare all?Olympique Lione. In quella stagione per? il duo portoghese aveva vinto il campionato inglese e tra giocatore e allenatore non c?erano stati attriti. A conferma di un buon rapporto, sabato sera Mourinho ha voluto sincerarsi personalmente delle condizioni di Tiago, dopo averlo visto uscire per infortunio al 3? del primo tempo. L?allenatore dell?Inter ? andato di persona a chiedere informazioni sulle condizioni del suo ex giocatore allo staff bianconero.
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Legrottaglie in vena di avvertimenti Dopo la sconfitta di Milano, il difensore bianconero esprime la voglia di riscatto della squadra, ma la invita anche a non fare altri passi falsi. La sconfitta contro l'Inter deve essere archiviata, c'? lo Zenit a cui pensare per chiudere il discorso qualificazione agli ottavi. E' dello stesso avviso Nicola Legrottaglie, che ai microfoni di Sky Sport 24 individua proprio la trasferta a San Pietroburgo come la pronta occasione di riscatto dopo la sconfitta di San Siro. A chi gli chiede del campionato, il difensore bianconero risponde di avere ancora fiducia, anche perch? nessuna delle squadre davanti si ? allontanata. "La partita di domani, - ha esordito il difensore bianconero -, ? l'occasione per riprendere il cammino che si ? interrotto con la sconfitta di sabato sera. Una vittoria fuoricasa ci darebbe di nuovo grande morale. Se per? penso alla temperatura polare che troveremo, mi vengono gi? tutti i dolori alle gambe. Lo Zenit sar? sicuramente favorito sotto questo punto di vista, loro sono abituati". Sul campionato: "Per fortuna, nonostante la nostra sconfitta, abbiamo perso pochi punti. Quest'anno si era preventivato e si sta realizzando, ci troviamo di fronte ad un campionato molto equilibrato. Io credo che a prescindere dalla vittoria contro di noi l'Inter avr? maggiori difficolta a vincere lo scudetto in questa stagione. Per noi comunque d'ora in poi ? essenziale cercare di non perdere punti con le piccole squadre, se non vogliamo perdere il treno delle prime".
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Ma quando rientra Poulsen, e soprattutto cos'ha? Per il match con lo Zenit, Ranieri non ha scelta: centrocampo a pezzi, niente turnover. Con Cristiano Zanetti quasi pronto, ma probabilmente non al punto di rischiarlo nel gelo di San Pietroburgo, Tiago fresco infortunato dopo pochi minuti del match contro l'Inter, e Christian Poulsen ancora fermo ai box, Claudio Ranieri ha ben poche scelte per il match di Champions League in programma domani contro lo Zenit. In mediana toccher? gioco forza ancora alla coppia Sissoko-Marchisio, con buona pace delle intenzioni di turnover che Claudio Ranieri avrebbe voluto realizzare in Europa, vista anche la rassicurante classifica nel girone. Intanto dalla Danimarca arrivano notizie tutt'altro che rassicuranti su Poulsen, la cui reale patologia sta diventando pi? che mai un mistero. Alcuni giornali scandinavi scrivono infatti di "pubalgia" per il Nazionale biancorosso, mentre la diagnosi della Juventus parla di risentimento al quadricipite della coscia destra. La sostanza della vicenda ? che ancora non si vede una data per il rientro del giocatore...
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La Juve ringhia: ?Niente drammi, reagire subito? Patto tra i bianconeri per ripartire dopo la sconfitta contro l?Inter. Un?analisi approfon?dita, dopo la sconfitta contro l'Inter, c?? stata ieri alla ri?presa degli allenamenti e, probabilmente, alcuni te?mi tattici verranno ridi?scussi anche durante la settimana da Ra?nieri direttamente con i singoli e con l?aiuto delle immagini. Ma la prima reazione alla sconfitta c?? stata ed ? stata positiva, perch? l?autocritica della squadra ? stata subito proiettata verso il futuro: non ripetere gli errori di San Siro e cercare imme?diato riscatto. E in questo senso il discorso di Nedved ? stato partico?larmente significativo. ?Abbiamo preso un gol sfortunato e sarebbe sta?to pi? giusto il pareggio, anche se forse non abbia?mo creato abbastanza palle gol. D?altra parte lo?ro si sono chiusi bene e ri?lanciavano palla lunga per le due ?bestie? che avevano davanti. Noi dovevamo par?tire da dietro e ci trova?vamo davanti otto gioca?tori pronti a difendere, cos? non era per nulla fa?cile. Insomma, loro sono stati molto intellingenti a non farci fare il nostro gioco, cio? a evitare che li pressassimo, mentre ? proprio in quel modo che di solito noi recuperiamo il pallone e creiamo le no?stre azioni pi? pericolose. Comunque ci pu? stare di perdere contro una gran?de squadra. Accettiamo la sconfitta e andiamo avan?ti, perch? vogliamo ripar?tire subito. C?? sempre tempo per recupeare, noi vogliamo ripartire gi? da marted??. La squadra, spinta dall?allenatore e dalla dirigenza, vuole quindi tornare subito a fare bella figura, a essere compatta, pi? corta e pi? determinata di quanto non lo sia stata a San Si?ro...
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Zenga: elogio alla Juve "Non ? facile vedere una linea di difesa cos? alta" Dall'alto della sua storia nerazzurra, Walter Zenga non poteva non essere interpellato sulla sfida di sabato tra Inter e Juventus. Il tecnico etneo ha cos? commentato ai microfoni di Sky Sport l'incontro di San Siro, mostrando anche ammirazione per alcuni accorgimenti tattici bianconeri, nonostante la sconfitta degli uomini di Ranieri. Ha visto Inter-Juve? Che sensazione ha avuto? "S?, come vedo tutte le partite del campionato italiano. Ho notato soprattutto che la Juve tiene sempre la difesa molto alta, cosa che non ? facile vedere in giro per il mondo, una cosa molto interessante. Ha dei vantaggi, ma pu? anche avere degli svantaggi, perch? se uno dei collaboratori dell'arbitro non ? in serata positiva, ti pu? portare dei problemi. Ho guardato come l'Inter ha cambiato impostazione e formazione, con Stankovic dietro le punte. Ci sono tanti spunti che un allenatore, guardando la partita, pu? fare anche suoi".
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Tiago: 40 giorni di stop per il portoghese Il centrocampista si era infortunato sabato sera nella sfida contro l'Inter dopo soli 4 minuti di gioco. Dopo la sconfitta subita sabato contro l'Inter, arriva una buona notizia in casa Juve. Il centrocampista portoghese Tiago Mendes, costretto ad abbandonare il campo a San Siro, dopo soli 4 minuti di gioco, a causa di una botta al ginocchio, non ha riportato alcun infortunio grave. Sottoposto oggi a visita ortopedica, al giocatore ? stata diagnosticata solo una forte distorsione, che lo costringer? a stare fuori dai campi per circa 40 giorni. Scongiurato quindi il pericolo dell'operazione, che ieri dopo l'infortunio sembrava altamente ipotizzabile, anche per il forte dolore avvertito dal giocatore anche dopo l'uscita dal campo.
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Vialli Tells Buffon: Sign For Manchester City Former Juventus great Gianluca Vialli has told Italian goalkeeper Gianluigi Buffon to think about the mega-offer coming from Manchester City... Iconic Italian goalkeeper Gianluigi Buffon has been heavily linked with a super deal to join cash-rich English Premier League side Manchester City - and he is currently a 5-1 favourite to sign for them in June. Both his present club Juventus and the player's agent have denied the news and said Buffon is not for sale. However, former Bianconeri great Gianluca Vialli, who has Premier League experience having played for and coached Chelsea, has told the goalkeeper to consider such an incredible deal, believed to be worth around ?15 million a year. "Buffon 5-1 to join Manchester City? Well, I am not surprised by these offers," Vialli told Sky Sport Italia. "The Arabs at the club have plenty of money and I think they want to build a very strong team. "Buffon is a fundamental player but I think Juve will find it very hard to replace him if he leaves as there is no player on the market at his level who could come in and take his place. "It could be an intelligent move and if I was Buffon I would certainly consider the deal because ?15 million is a lot of money." The English side are likely to move and shake but they will find it difficult to strip the Italians of one of their most prized assets.
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ZENIT S. PIETROBURGO - JUVENTUS ...................... ........................... CHAMPIONS LEAGUE - 2A RITORNO GIRONI MARTEDI', 25 novembre 2008 - ORE 18:30 STADIO "PETROVSKIJ" SAN PIETROBURGO Scontri diretti Totali 1 - 1 (C.L.) Vinte Juventus 1 - 1 (C.L.) Pareggi 0 Vinte Zenit 0 Juventus Goals 1 - 1 (C.L.) Zenit Goals 0 Partite giocate a San Pietroburgo Giocate 0 Vinte Juventus 0 Pareggi 0 Vinte Zenit 0 Juventus Goals 0 Zenit Goals 0 Primatisti Juventini contro lo Zenit 1 presenza Amauri Carvalho de Oliveira 1 Buffon Gianluigi 1 Camoranesi Mauro German Serr 1 Chiellini Giorgio 1 De Ceglie Paolo 1 Del Piero Alessandro 1 Grygera Zdenek 1 Legrottaglie Nicola 1 Molinaro Cristian 1 Nedved Pavel 1 goal Del Piero Alessandro Ultimi confronti diretti 17.09.2008 Champions League Juventus-Zenit 1-0 Giocate 1 - Vinte Juventus 1 - Pareggi 0 - Vinte Zenit 0 - Juventus Goals 1 - Zenit Goals 0
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Ranieri Confirms Buffon Stay The Juventus boss has confirmed that his number one goal keeper Gianluigi Buffon is staying in Turin despite the interest of Manchester City. Gigi Buffon has been on the radar of a countless number of clubs over the course of his eight year stint in Turin, and rightfully so, as he is undoubtedly one of the greatest goal keepers of all time. The latest club to express their interest in the Italian international is Manchester City, who are reportedly set to make an offer of around ?75 million, in an attempt to lure the 30-year-old to Eastlands. According to Buffon?s boss Claudio Ranieri however, there is no chance of this transfer taking place, as Buffon is more than happy with life at Juve. ?Buffon will remain at Juventus, and I can assure you that he is happy to stay here with us,? Ranieri said. ?He wants to achieve more with the club, and he is only 30, so he still has plenty of time to do so,? he added. Over the past few days, the sporting director of Juventus, Jean Claude Blanc, has also declared that Buffon will remain in Italy, by claiming that, ?there has been no offer made by City for Buffon. He also went on to discuss how the keeper is a priceless member of the Bianconeri, and that there is no way possible he will leave the club. These comments will most likely not deter the big spending City however, as they continue in their quest to formulate a world class squad.
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Manninger: "Caro Alex, piacere di... averti in squadra"! Il portiere austriaco della Juve punta sul suo capitano per espugnare San Siro. Chi lo doveva dire ad inizio anno ad Alexander Manninger di giocare le sfide pi? delicate della Juventus? Per via dell'infortunio di Gigi Buffon l'austriaco ? gi? sceso in campo per ben due volte con il Real Madrid e domani sera far? lo stesso nella sfida pi? attesa della stagione: il derby d'Italia. Con lui in porta la Juventus ha perso solo una partita, a Napoli, poi una striscia vincente di ben 7 vittorie consecutive tra campionato e Champions. Non pu? che essere dunque ottimista il portiere juventino: "Dopo un inizio difficile adesso siamo in una striscia positiva e questo aiuta sicuramente il morale", ha detto a Uefa.com. Certo con un fenomeno in squadra che risponde al nome di Alessandro Del Piero, tutto diventa pi? facile, persino vincere a Milano: "I grandi giocatori possono decidere queste partite, e lo abbiamo visto anche col Real Madrid. Lui ? semplicemente fantastico, fa cose che sembrano normali, ma solo lui le sa fare. E' un piacere averlo in squadra", ha concluso l'estremo difensore bianconero.
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Ranieri: "Pagherei pur di batterli" "Buffon al City? Non scherziamo, Gigi non si muove". Una delle partite pi? attese dai tifosi italiani, il derby d'Italia, ? ormai alle porte. Inter e Juventus si sfideranno infatti domani in una gara dai molteplici sapori, importante per la classifica, ma venata anche da una rivalit? che negli ultimi anni si p andata a rinforzare. Il tecnico bianconero, Claudio Ranieri, non ha nascosto nell'odierna conferenza stampa di esser pronto a tutto pur di portare a casa una vittoria: "Pagherei per battere l'Inter. E' una gara importantissima anche per il campionato perch? vincendo loro andrebbero a pi? sei, ma ? una partita a se stante. Dobbiamo scendere in campo riuscendo a fare tutto quello che abbiamo preparato in settimana". Domani avr? come avversario il suo "nemico" Mourinho: "Rispetto all'Inter di Mancini ora usano altre geometrie, ? ovvio che ci mettano un po' di tempo ad assimilare nuove idee. Mourinho ? molto bravo, ha una filosofia portoghese ma ha visto molto calcio nostrano. Come ? cambiata l'Inter con lui? In realt? ? cambiato Ibrahimovic che ora gioca su tutto il fronte offensivo. Domani non verr? lasciato libero". Ranieri ha anche parlato della notizia secondo cui il Manchester City ha preparato un'offerta faraonica per arrivare a Gigi Buffon: "Non scherziamo, Gigi non si muove".
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Mou: "Chi ha detto di essere pi? forte, ha poi perso" L'allenatore portoghese dell'Inter risponde al "sogno" premonitore del presidente bianconero Cobolli. Dopo aver risposto alle domande pi? scottanti sul pre-partita di Inter-Juve, anticipando la convocazione di Adriano e rispondendo alle domande su Ranieri, Jos? Mourinho si ? soffermato sugli aspetti tecnici della partita, all'interno della conferenza stampa, parlando anche del gioiello Ibrahimovic, e non lesinando una replica al presidente bianconero Cobolli Gigli, che nei giorni scorsi ha sognato una vittoria bianconera. "La Juve ? una formazione che sta bene, nell'ultimo periodo non ha avuto problemi, soprattutto a livello di infortunati. Non sono d'accordo con chi dice che Ibrahimovic ? indispensabile, - ha esordito Mourinho -. Sono sicuramente convinto del fatto che ogni volta che gioca lo fa sempre in maniera ottimale; ma potr? capitare di perdere con lui in campo. Il riposo con la nazionale? Io sono stato onesto, appena mi hanno riferito che non avrebbe giocato, gli ho chiesto di rientrare, non so se questo periodo di riposo gli ha fatto bene, speriamo di si. Lo vedremo domani sera". Su Cobolli: "Non conosco il presidente della Juve e non mi interessa conoscerlo. Ha detto che vincer?? Ogni volta che nella mia carriera mi ? capitato di sentire un presidente che ha detto che la sua squadra era migliore della mia (Porto-Benfica di qualche anno fa), ha perso la partita. Io da quando alleno sono sempre dell'idea che la squadra che alleno ? la migliore di tutte, anche quando allenavo all'inizio l'Uniao Leiria. Quindi ancora di pi? oggi che alleno una squadra forte come l'Inter. Che cosa mi piace della Juve? Dico solo che preferisco l'Inter, ? la squadra che mi piace di pi?".
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La Divina Commedia, ovvero Inter-Juve Una partita che per tanti motivi non pu? essere considerata "normale". E? indubbiamente la partita pi? attesa del campionato e forse la pi? bella. Una sfida che vive di tante realt? e verit? diverse. Nel corso del tempo si ? passati dalla sana rivalit? sportiva tra due squadre che, insieme al Milan, rappresentano la storia del calcio italiano degli ultimi 50 anni, (non me ne vogliano i tifosi di altre squadre, ma gli albi d?oro parlano chiaro) ai tanti veleni degli anni passati. Inter-Juve non ? mai stata una partita qualunque, n? un confronto qualsiasi, ma la rivalit? gi? di per s? fortissima, si ? ancora di pi? acuita dopo la tormentata storia dello scudetto 97-98 e dopo le vicende di Calciopoli del 2006 e la serie B bianconera, che ha reso l?Inter l?unica squadra italiana con i quarti di nobilt? del massimo campionato ancora intatti. Ecco che allora ogni volta che le due squadre si riaffrontano non ? pi? un ?certamen? sportivo con tre punti in palio, ma un ?noi contro loro? che farebbe impallidire la vecchia rivalit? tra guelfi e ghibellini, di cui fece le spese persino Dante Alighieri. Si, forse questo incontro-scontro potrebbe definirsi una ?Divina commedia?, poich? non finisce mai, ? un viaggio continuo e tortuoso che si riattizza sempre ad ogni sospiro o accenno di polemica e coinvolge ogni angolo dell?animo di chi tifa una squadra o l?altra senza mai per?, ? necessario sottolinearlo, sfociare in episodi di violenza, a parte qualche imbecille di turno che non manca mai. La scorsa stagione il doppio confronto disse Juve nel calcolo dei punti, 4 su 6, con un pareggio a Torino dove l?Inter dimostr? di essere molto pi? forte ma non riusc? a prevalere, e una vittoria bianconera a Milano, con un gol di Camoranesi in palese fuorigioco, ma legittimata dalle tante occasioni avute dalla squadra di Ranieri e dalla famosa topica di Burdisso per il raddoppio di Trezeguet. Se ancora non bastasse, ecco che nella rivalit? si sono inseriti anche vecchi rancori e invidie tra i due allenatori. Troppo grosso lo smacco per Ranieri essere stato "gentilemente" sollevato dall?incarico di tecnico del Chelsea, dopo aver fatto molto bene, raggiungendo una semifinale di Champions ed arrivando secondo in Premier League, per essere sostituito dallo ?Special One? sottratto a suon di milioni al Porto dal patron Abramovich, che aveva visto lungo nella bravura del tecnico di Setubal. E chiss? che rabbia quando il buon Jos? riport? trofei e scudetti ai Blues dopo pi? di 50 anni, mentre Ranieri tentava di replicare quanto fatto di buono a Valencia, ma veniva esonerato per poi risorgere a Parma con una salvezza miracolosa. Eccoli li? i due contendenti: si sono stuzzicati pesantemente, dando anche segni di insofferenza profonda come nel caso del tecnico bianconero, mentre per Jos? Mourinho litigare con i tecnici avversari ? cosa usuale ed una vera e propria tattica linguistica. Quindi Inter-Juve, ma anche Mourinho-Ranieri e Ibrahimovic-Del Piero, una volta compagni ora trascinatori delle rispettive squadre. Difficile fare un pronostico anche perch? se ci si dovesse basare su nomi e potenzialit? ? chiaro che l?Inter ? favorita, ma la squadra nerazzurra ? ancora alla ricerca di un?identit? e di un modulo precisi, anche se a Palermo il secondo tempo ha mostrato confortanti segni di una solidit? ritrovata. Il 4-4-2 rispolverato garantisce un maggior filtro e logica allo sviluppo della manovra, dato che il tanto sbandierato tridente fino ad oggi ha molto deluso in tutti i suoi interpreti. La Juventus invece ? in salute da tempo, sta facendo miracoli, con giocatori anche con nomi non altisonanti, ma con un gran cuore e pu? sempre contare sulle zampate della vecchia guardia. Quindi ancora una volta ci si pu? aspettare di tutto ed alla fine della partita solleveremo ?la bocca dal fiero pasto? ed alzeremo lo sguardo per sapere chi avr? prevalso questa volta e ci lasceremo trascinare dalle polemiche , dalle recriminazioni, da i se e dai ma, in attesa della prossima fiera battaglia?..
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Arrighe a Jos?: "Facci vedere tu il bel calcio..." L'appello di Sacchi a Mourinho: "Speriamo che tu non faccia come tanti illustri predecessori stranieri, che venuti in Italia, hanno trovato pi? comodo allinearsi alla nostra storia...". Arrigo Sacchi ? sicuramente un estimatore della prima ora del Jos? Mourinho italiano, cui dedic? un pezzo quasi idolatrante - "la partita perfetta" - dopo la squillante vittoria di qualche settimana fa in casa della Roma. E la stima dell'ex Ct azzurro nei confronti del nuovo tecnico dell'Inter si coglie anche nelle parole con cui prima gli d? ragione sul suo recente grido d'allarme relativo allo scarso appeal del calcio italiano all'estero, ma poi gli chiede di fare qualcosa di 'Special' per contribuire a cambiare le cose... Sacchi parte dal suo classico parallelismo tra il nostro calcio e il Dna del popolo italiano in senso lato: "Il calcio che giochiamo rappresenta il nostro modo di essere, pensare e comportarci - scrive sulla giornalaccio rosa dello Sport - La nostra cultura ? distante dalla filosofia con cui ? nato questo sport. Per storia siamo un popolo difensivo, prudente. In generale, siamo individualisti e populisti. Non sempre ci comportiamo con chiarezza, rispetto delle regole e fair play. La furbizia - anticamera della disonest? - ? per molti una virt?. In generale non diciamo quasi mai quello che pensiamo, diciamo quello che ci conviene. Il calcio ? uno sport e come tale dovrebbe avere al primo posto la cultura della sconfitta. Cio? fare tutto con la massima lealt? per vincere, accettando il Ko quando l'altro ci ? superiore. Per noi non ? cos?". Fatta questa premessa nerissima, Sacchi si appella al 'rivoluzionario' Mourinho per cominciare a cambiare le cose: "Il football ? nato come gioco d'attacco, questa era la filosofia e lo spirito di chi l'ha inventato. Per noi il calcio ? stato prevalentemente difesa e contropiede. Siamo vincenti, quasi mai divertenti. Caro Jos?, ? difficile cambiare mentalit? e storia, per? la globalizzazione ci propone tutti i giorni modelli diversi e stiamo mutando conoscenze, gusti e capacit? critica. Tu hai detto una cosa che tutti sanno, anche se non la ammettono. Ora per? devi proporre un modello diverso, devi tentare di farci vedere un football dove gioco, bellezza e risultato si uniscono. Tutto questo vorremmo gi? vedere in Inter-Juventus: che le due squadre cerchino di imporre il proprio gioco a viso aperto. Buon lavoro Jos?, speriamo che tu non faccia come tanti illustri predecessori stranieri, che venuti in Italia, hanno trovato pi? comodo allinearsi alla nostra storia...".
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Vialli: ?Super Juve! Difende alla Sacchi? ?Squadra alta e tattica del fuorigioco: poveri attaccanti?. Luca Vialli, domani si gioca Inter-Juve. ?Da bambino ero interista. A San Siro, in compagnia di mio padre, ho scoperto il grande calcio?. Ranieri non ha segreti, si ? affidato al 4-4-2 per uscire dalla crisi. Mourinho invece cambia in continuazione. ?Secondo me i tanti infortu?ni paradossalmente si sono ri?velati una fortuna per la Juve. Chi ? sceso in campo non vede?va insidiato il proprio ruolo di titolare. Tiago ? l?esempio cal?zante: nel momento in cui ha avuto la certezza di giocare per 90?, ? come risorto. Certo il ri?schio ? di pagare qualcosa a febbraio, marzo...?. Mourinho, dicevamo? ?Non so cosa si inventer?. Di sicuro con il 4-3-3 si sente pi? coperto, mentre con il 4-4?2 l?Inter va facilmente in gol, ma molto concede agli avversari?. Cosa le piace della Juve? ?E? dai tempi del Milan di Sac?chi che non vedevo una squa?dra tanto ben organizzata nel reparto arretrato e so per espe?rienza diretta quanto fosse complicato per un attaccante affrontare i rossoneri. Gli uo?mini di Ranieri difendono alto, tengono gli avversari lontano dalla porta e sono implacabili nella tattica del fuorigioco. Il che mica ? banale, perch? ri?spetto ai tempi di Sacchi la re?gola ? cambiata a tutto benefi?cio di chi attacca. Ma non ? la sola cosa che mi piace della Ju?ve ?. A inizio campionato ci disse che il gap tra l?Inter e la Ju?ve era ancora ampio. Oggi sembra averci ripensato. ?Credo che a livello potenziale l?Inter sia ancora la squadra pi? forte, ma in questo mo?mento la Juve viaggia al mas?simo, l?Inter magari no...?.
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Vieira: "Mi rivedo in Sissoko" Il centrocampista non ha mai vinto in carriera contro la Juve: "Andremmo a +6, mi pare che non possa esserci momento migliore per batterla...". Assieme a Zlatan Ibrahimovic, Patrick Vieira ? il grande ex atteso alla sfida di sabato prossimo tra la sua Inter e la Juventus. Un match che d? l'occasione al centrocampista francese che ha fatto la storia dell'Arsenal per incoronare ufficialmente il suo successore, e non ? quel Muntari che ora gli contende il posto nello scacchiere di Mourinho: "Per certe caratteristiche - forza fisica, capacit? di inserirsi - mi rivedo un po' in Sissoko". Nell'intervista concessa alla giornalaccio rosa dello Sport, Vieira parla anche del suo futuro: "Io ho firmato fino al 2010 e la mia intenzione ? stare qui fino alla fine del mio contratto. Cambier? idea solo se qualcuno dell'Inter mi dir?: grazie, non ci servi pi?". Nessun dubbio anche sull'obiettivo privilegiato della stagione nerazzurra: "Ammetto che la Champions me la gusterei di pi?, non l'ho ancora vinta. Non ho vinto mai neanche contro la Juve? Lo so e considerando che giochiamo in casa e che, nel caso, ci ritroveremmo a +6, mi pare che non possa esserci momento migliore per batterla...".
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Del Piero: ?Lo stadio sar? pronto nel 2011? Vorrei giocarci...? John Elkann regala ad Alex il pallone scudetto del 1950: ?E? il simbolo del passato e uno stimolo futuro: lo affido al Capitano?. Quando John Elkann ? salito sul palco dell?Auditorium Giovanni Angnelli al Lingotto, ave?va in mano un pallone di cuoio del 1950, quello con cui la Juventus vinse il campionato nella stagione 1949-50. Il presidente di Ifil ha tirato fuori un grande sor?riso: ?Ho impiegato molto tempo a trovare il pallone? . Poi rivolto a Boniperti ha aggiunto: ?Credo che tu fossi il capitano di quella squa?dra. Questo pallone vuole essere allora un simbolo del pas?sato del calcio e del?la Juventus ma an?che uno stimolo per il nostro futuro. Vor?remmo porre questo pallone sul nuovo stadio ma non essen?do ancora pronto, vorrei affidarlo al nostro capitano Del Piero?. For?se Alex non se lo aspettava. In ogni caso ? rimasto sorpeso e ha rispo?sto cosi? all?azionista di maggioran?za: ?Sono onorato ma anche un po? preoccupato. Visto che dovr? con?servarlo per altri tre anni e visto che ? prezioso...?. Il capitano bianconero ? sembra?to emozionato quando ha esternato il suo pensiero sul nuovo stadio che diventer? fra tre anni la nuova ca?sa della Juve: ?Era ora che avessi?mo un impianto tutto nostro, ma ancora una volta la societ? ha di?mostrato di essere la numero uno. Fra trentasei mesi non invidieremo pi? gli stadi a Milan, Manchester e Real Madrid. E? una cosa bella per noi che ci giocheremo?. Fra tre an?ni Alex avr? 37 anni. Probabilmen?te si ? accorto di essersi spinto molto avanti perch? ha subito ag?giunto con un sorriso malizioso: ?Dico che sar? una cosa bella per noi che giocheremo nel nuovo sta?dio oppure per quelli che ci gioche?ranno, dipende... ma io spero di re?stare qui ancora per un bel po? di tempo. Comunque questo ? un mo?mento fantastico, sono emozionato e orgoglioso perch? il progetto ? nuovo e coraggioso...?.
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Cobolli Gigli: "Che vinca il migliore, cio? noi" Il presidente bianconero intervistato in occasione della presentazione del nuovo stadio. Tutta la dirigenza bianconera era ieri sera all?Auditorium Giovanni Agnelli, per la presentazione ufficiale della nuova casa della Juventus. Da John Elkan a Franzo Grande Stevens, passando per Boniperti e Cobolli Gigli. E proprio il presidente bianconero ha voluto sbilanciarsi ancora riguardo al match di domani sera, la sfida pi? attesa, il Derby d?Italia Inter-Juventus: ?Questa per me, per tutti i tifosi, per la squadra ? la partita pi? importante ? spiega il patron alla giornalaccio rosa dello Sport - ? un derby, che ha un significato ancora maggiore rispetto alla sfida cittadina. I giocatori lo sanno, i nostri campioni ce l'hanno nel sangue queste sfide. E spero che anche in pi? giovani trovino ulteriori stimoli da serate come questa. Io mi auguro che vinca il migliore, cio? noi?. E la Juventus domenica dovr? affrontare la corazzata Inter ma soprattutto il superlativo Ibra, che dopo i due splendidi goal a Palermo, appare pi? in forma che mai. Ma Cobolli Gigli non ha rimpianti e si gode il suo pupillo: ?Io, parlo da tifoso, guardavo giocare Ibrahimovic e mi chiedevo dove fosse Del Piero ? confessa ai giornalisti della Rosa - da quando Ibrahimovic ha deciso di andare via ? come se si fosse stappata una bottiglia ed ecco il miglior Ale. La Juventus ? la casa di Del Piero, Ibrahimovic ha scelto un'altra casa?. Cobolli vuole poi congedare i giornalisti ribadendo il pronostico di due giorni fa, sbilanciandosi anche sui marcatori: ?Confermo il mio risultato, 2-1 per la Juventus, Camoranesi, Cruz, uno tra Del Piero e Amauri?.
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Vieira: ?Invidio Del Piero e applaudo Ibra? Il nerazzurro su Ale: ?Ha sempre giocato nella stessa squadra vincendo tutto?. La Juve arriva a San Siro lanciatissima: la meravigliava di pi? la crisi di un mese fa o quanto ?corre? adesso? ?L'anomalia era prima, adesso ? riemersa la mentalit? Juventus, quella che esiste da sempre. Come il gruppo: non era sparito, doveva solo uscire da un momento difficile?. Tipo quello di Del Piero quando eravate compagni di squadra? ?Allora aveva problemi a un tendine, ora sta bene e pu? dimostrare quello che ?: uno che pu? farti vincere le partite, oltre che un simbolo. Quello che mi piace di lui, e un po' gli invidio, ? l'aver giocato per tutta la carriera nella stessa squadra e con quella squadra aver vinto tutto?. A proposito di vittorie: se lei fosse un tifoso juventino, sarebbe arrabbiato con Moggi? ?In casi del genere, ci sono due modi per essere tifosi: sentire tradita la propria fedelt? fatta di anni passati a seguire la squadra; oppure fregarsene, perch? quello che conta ? solo vincere. Ecco, mi sento pi? vicino al primo tipo di tifoso?. E da giocatore? ?Sono sempre andato in campo per vincere e non mi ? mai venuto da interrogarmi se una partita fosse vera o falsa. Per questo, fra le vittorie della mia carriera metto anche gli scudetti con la Juve?. Quelli vinti con Ibrahimovic: quanto ? pi? forte di allora? ?Oggi Zlatan ha tutto ? tecnica, velocit?, forza e fa gol ? ? pi? completo e soprattutto pi? efficace. Di uguale gli ? rimasto solo il carattere, per fortuna: fa parte della sua forza?.
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Del Piero e Buffon a 8 metri dagli spettatori! 40.000 posti e una grande galleria commerciale. Ieri sera la Juventus ? entrata ancora una volta nella storia del calcio italiano. A Torino, infatti, ? stato presentato il progetto per la realizzazione del primo impianto di propriet? di una squadra di club, il nuovo stadio che dalla stagione 2011-2012 ospiter? le partite casalinghe di Madama. Davanti alla gremita platea dell'Auditorium "Giovanni Agnelli", sono stati il presidente Giovanni Cobolli Gigli, l'amministratore delegato Jean Claude Blanc e il capitano Alessandro Del Piero ad illustrare quella che sar? la futura casa della Vecchia Signora. "Temevamo di non farcela dopo aver perso gli Europei del 2012 ? ha chiosato il presidente ?. Ringraziamo Blanc perch? ? quello tra noi che ci ha creduto di pi?. Questa ? una serata in cui noi della Juventus non possiamo che provare due sentimenti: orgoglio ed emozione. Orgoglio perch? si propone qualcosa di nuovo per la societ? ma anche per la citt?. Stasera si pone la prima pietra per la casa della Juventus". La presentazione del nuovo impianto ? stata occasione anche per introdurre la sfida di sabato a San Siro contro l'Inter: "Spero che una serata come questa aiuti i pi? giovani a capire che cos'? la Juventus e a fare bene sabato. Cresce l'attesa per la partita di sabato, vinca il migliore e i migliori siamo noi. Moratti? Lo stimo molto, ci sono stati segnali di distensione importanti e cerchiamo di continuare a dare il buon esempio". Ieri ? stata posata virtualmente la prima pietra, ma la strada che ha portato a questo successo non ? stata semplice, come ha confermato l'ad Blanc: "Sono stati due anni importanti e molto difficili ma se siamo qui stasera ? perch? tutti insieme abbiamo fatto un lavoro di squadra, abbiamo sempre creduto nella Juventus, nella sua forza e nella sua storia. Come prima cosa voglio ricordare tutti coloro che hanno permesso con il loro impegno di arrivare a questo punto: per primi i tifosi che hanno sempre dimostrato affetto e passione, consiglio di amministrazione, gli azionisti di maggioranza, in particolare John Elkann che ? sempre stato vicino, e non posso dimenticare i giocatori che hanno creduto nei nostri obiettivi guidati da un grossissimo leader, il suo capitano Alessandro Del Piero". Ed ? stato l'uomo simbolo della Juve, il suo capitano, a raccogliere la palla, un vecchio pallone di cuoio giallo degli anni '50, passatogli dal presidente di Ifil John Elkann che ha chiamato in causa proprio il capitano invitandolo ad andare avanti fino alla fatidica stagione 2011-2012, quella dell'inaugurazione del nuovo impianto: "Ancora una volta la Juventus ha dimostrato di essere la numero uno ? ha detto Pinturicchio ?. L'ha fatto con un progetto coraggioso, unico, che rende tantissimo orgoglio a chi ha accompagnato la Juve in questi anni". I NUMERI: CARATTERISTICHE TECNICHE: Capienza: 40.200, posteggi: 4.000, superficie totale: 355.000 mq, superficie interna dello stadio: 45.000 mq, aree dedicate a servizi 150.000 mq, aree commerciali 34.000 mq (dei quali 23.000 destinati ad una galleria commerciale, 7.000 mq ad un magazzino di bricolage e fai-da-te, 4.000 mq ad altri punti vendita), 30.000 mq per aree verdi e piazze. DISTANZE DELLO SPETTATORE DALLA LINEA LATERALE DEL CAMPO DI GARA E RAFFRONTO TRA IL NUOVO STADIO E L'ATTUALE DELLE ALPI Tribuna Ovest 1? fila: 8,85 metri rispetto agli attuali 28 metri, Tribuna Ovest ultima fila: 49 metri rispetto agli attuali 68,30 metri, Tribuna 100 1? fila: 8,85 metri rispetto agli attuali 43,50 metri, Tribuna 100 ultima fila 26,50 metri rispetto agli attuali 49,10 metri, Tribuna media 1? fila: 33,80 metri rispetto agli attuali 57,50 metri, Tribuna media ultima fila: 49 metri rispetto agli attuali 59,10 metri, Curve 1? fila: 8,85 metri rispetto agli attuali 50 metri (dal centro della curva) IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Novembre 2008: inizio dei lavori di demolizione del Delle Alpi. Dicembre 2008-Gennaio 2009: gara d'appalto per la costruzione. Febbraio 2009: scelta del contratto di naming.
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Gigi Riva: ?Amauri meglio di Ibra? ?Seguo il brasiliano da sempre ... adoro la sua potenza, sar? azzurro?. ?Amauri mi ? sempre piaciuto: ricordo che quando ero vice comissa?rio in federazione mi adoperai per conoscere la sua posizione. Contat?tai il segretario del Pa?lermo per capire se c?e?rano i presupposti per naturalizzarlo e portar?lo anche in Nazionale. E il ragazzo non era anco?ra all?apice della sua consacrazione; mi piace?va, mi piace. E? uno che fa gruppo e squadra. Se sei in difficolt? basta calciare il pallone in avanti e lui riesce sem?pre a fare qualche cosa di importante?. Gigi Ri?va comincia cos? ad ana?lizzare la grande sfida tra Ibrahimovic e Amauri Ed eccoci al?la grande sfida di doma?ni, al duello Ibra-Amau?ri che in qualche cosa ricordano l?ex caglia?ritano: ?Lo svedese ? pi? tecnico, fantasioso. Quando ci fece quel gol di tacco agli europei non pensavo diventasse cos? forte e, invece, devo ri?credermi. Da quando ? venuto in Ialia ? miglio?rato a tal punto che oggi ? diventato uno dei pi? forti giocatori al mondo. Per?, come ho detto prima, il brasilia?no della Juventus mi ? sempre piaciuto?. ?Di testa Amauri ? pi? forte. Salta altissi?mo e quello che pi? mi colpisce ? che riesce a ri?manere in aria per mol?to tempo: sino a che non arriva la palla. E poi la colpisce in maniera vio?lenta e precisa. Lo sve?dese con i piedi manda sempre il pallone dove vuole...?.