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GabrielKoi

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di GabrielKoi

  1. Vabbè, non avendo una posizione su nulla, hanno punti in comune con tutti Vogliamo la diretta streaming
  2. La posizione del PD presa il lunedì 5 marzo "noi siamo all'opposizione, mo' so c***i vostri", è stata l'ennesima decisione politica sbagliata di un leader in declino. Era più che giusto pensare di stare all'opposizione, ed era giusto lasciare il gioco in mano agli altri, ma sbandierarla come scelta assoluta il giorno dopo i risultati è stato avventato e stupido. Tant'è che piano piano hanno sempre dovuto aggiustare il tiro, fino a che pure il lanciatissimo Calenda è passato da "se ci accordiamo con i 5stelle il mio sarà il tesseramento più breve della storia" a "facciamo un governo di transizione all together". Poteva mettere i 5stelle in difficoltà, smascherarne il gioco. Ora addirittura rischiano di ritrovarsi la colpa addosso ancora una volta, magari accusati di irresponsabilità
  3. Lol il candidato del M5S in Molise a 8 e mezzo. Ormai è la tv di partito Che pena Farinetti che spompina 5stelle e Salvini. Sta gente è un cancro
  4. Ebbasta con sti tegami. L’unica donna che può permettersi le orecchie a sventola è Bianca Balti
  5. Però intanto Dell'Utri s'è preso 7 anni per associazione mafiosa per essere stato mediatore tra B. e Cosa Nostra Se c'hai 10-15 minuti per leggerteli tutti: https://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi#Sentenze_di_condanna Sono più le prescrizioni e depenalizzazioni delle assoluzioni
  6. Uno scambio di battute ignorante, sessista e omofobo. Uscita a dir poco fuori luogo di Benatia, però a caldo, risposta veramente inascoltabile di Crozza che se l'è pure preparata e ne è uscita una battuta livello "commento su Twitter ad un post della Boldrini".
  7. Calenda propone un governo di tutti per risolvere tre questioni fondamentali In un'intervista a Repubblica il ministro uscente dello Sviluppo economico propone una ricetta per superare lo stallo istituzionale, precisando che non si tratta né di alleanze né di un governo politico Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda apre ad un “governo di transizione” sulle pagine di Repubblica: un esecutivo di tutti per provare ad uscire dalla paralisi politica e dal blocco che si è determinato dopo il voto. Il ministro uscente parte da un’analisi della situazione siriana per dire che “L’Italia rischia di essere l’anello fragile di un Occidente fragilissimo. Siamo esposti finanziariamente, a causa del debito, e geopoliticamente”. Per Calenda: “Non possiamo affrontare questa tempesta perfetta in una situazione di instabilità politica e istituzionale che rischia anche di tagliarci fuori dal lavoro che Francia e Germania stanno iniziando per rifondare l’Europa”. Quindi “Il Pd dovrebbe proporre la costituzione di un Governo di transizione sostenuto da tutte le forze politiche e parallelamente la formazione di una formazione di una commissione bicamerale sulle riforme istituzionali che risolva tre questioni fondamentali”, che per Calenda sono: la possibilità di formare esecutivi stabili, il rapporto tra autonomia regionale e interesse nazionale, i tagli ai costi della politica e la trasparenza nella gestione dei partiti. Non si tratta di alleanze per Calenda, né di un governo politico, ma di un modo “per aprire in modo ordinato e sicuro la terza Repubblica”. Lo stallo politico, presente e presumibilmente futuro, per Calenda si potrebbe risolvere con un sistema elettorale a “doppio turno maggioritario”, previa riforma costituzionale. “I governi di Paolio (Gentiloni, ndr) e Matteo (Renzi, ndr) sono stati i migliori degli ultimi anni ma siamo stati travolti da un’ondata di riflusso che colpisce tutti i partiti progressisti. La destra può rifugiarsi nel nazionalismo, la sinistra deve trovare la sua nuova strada”. LOOL
  8. Meanwhile, direttamente dagli anni ‘50, il nuovo governatore lombardo: E sulle poche donne in giunta: D. Non teme che con solo cinque assessori donna possano esserci ricorsi? R. Tutto giusto quello che viene detto, però forse il primo ricorso andrebbe fatto contro il popolo lombardo. Le donne, che nelle liste erano in numero uguale agli uomini, purtroppo non sono state elette, se non nella misura del 18%. D. C'è una capacità di raccogliere le preferenze che deriva anche dall'esperienza pregressa. È per questo che si mettono le quote. R. C'è anche la possibilità che le donne si interessino un po' meno, per cui molte che vengono messe in lista non hanno una grande volontà di impegnarsi, di emergere. PS: il PD giustamente lo attacca, ma....
  9. Casomai siamo tutti idioti, visto che è il bipolarismo è stato sorpassato in tutti gli Stati europei e con nessun sistema (inglese, tedesco, spagnolo, greco ecc) il parlamento avrebbe ottenuto una maggioranza monocolore. La differenza casomai è nella maturità di molti politici europei e del processo democratico dei loro partiti, a confronto della politica italiana piena di affaristi e anomalie varie (come Silvio).
  10. Si, lo dicevamo anche di Inghilterra, Francia e Spagna.. finchè pure da loro il bipartitismo è collassato su se stesso E gli ultimi due hanno una costituzione più recente della nostra. Non è questione dei essere stronzi o meno (io sono favorevole al maggioritario a doppio turno di collegio), il maggioritario dovrebbe favorire il bipolarismo, ma nell'attuale situazione italiana non avrebbe cambiato una sega. Con i collegi uninominali, i piccoli partiti sono fatti fuori, ma se esce fuori un terzo grande partito, te lo stracacci nel c**o. PS: il "partito partigiano" c'ha il 3% e 10 parlamentari, possiamo anche smetterla di incolpare la sinistra di qualunque cosa ci interessi e che non è stata realizzata
  11. Hanno un bipartitismo da 150 anni, come fai a paragonarlo? Il giorno che arriverà un terzo schieramento, non riusciranno neanche ad eleggere il presidente. No, infatti non lo dicevo come critica. Anzi. QUELLO è un sistema bilanciato e con strumenti di garanzia. Perchè il Presidente è eletto direttamente, e ha in mano una parte del potere esecutivo, che è in mano anche al Primo ministo e al Governo che devono ottenere la fiducia della camera. La camera è eletta con un maggioritario con doppio turno di collegio, ed ha in mano il potere legislativo, esattamente come il Senato che è eletto in modo indiretto con un'altra tornata elettora diversa. La possibilità di avere un governo multicolore è elevatissima, e potrebbe pure remare contro il Presidente. Tanto per dire, attualmente il Primo Ministro francese è dei repubblicani di Sarkozy appoggiato da una coalizione di EM, PS, Modem e repubblicani. Non devo sottolineare la differenza con quello pensato con la riforma costituzionale e Italicum, dove si affidavano in un colpo solo ad un singolo schieramento (anche minoritario), entrambi i poteri.
  12. Ebbasta A parte che esiste in altre nazioni, ma è chiaramente un falso problema. Non è il bicamerlismo che da la stabilità a un governo. Anche se togli il potere di fiducia al Senato, o se crei un'unica camera, in uno scenario politico con 3 poli non otterrai una maggioranza monocolore in nessun parlamento del mondo. Almeno di una legge elettorale con ballottaggio per eleggere una camera. E quella DAVVERO non esiste in nessuna nazione sulla terra Puoi anche creare un Stato presidenziale o semi-presidenziale, ma avrei solo la certezza di dare il potere esecutivo in mano ad un singolo schieramento. Il potere legislativo passerà sempre da un'assemblea eletta, che potrebbe essere addirittura avversa al presidente. In Francia addirittura hanno Presidente e Governo (che ottiene la fiducia della camera) con in mano il potere esecutivo e due camere con lo stesso potere legislativo. 4 organi con 4 elezioni diverse. Mi immagino quanti alibi si troverebbero in Italia con un sistema simile.
  13. Camera, incarichi Commissione speciale tutte a Lega M5S e Fi Il Partito democratico fuori dai vertici dell'organismo. Marcucci: "Salvini e Di Maio vanno avanti con la ruspa" ROMA - Vanno tutte a Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia le cariche all'interno dell'ufficio di presidenza della commissione Speciale della Camera. Andrea Mandelli (FI) e Giorgio Trizzino (M5S) eletti vicepresidenti rispettivamente con 15 e 14 voti, mentre i segretari sono Vittorio Ferraresi (M5S) e Paolo Russo (FI). La Lega esprime il presidente, Nicola Molteni. Nessun incarico nell'ufficio di presidenza al Pd. Immaginatevi il PD che, in accordo con il cdx, fa fuori da tutti gli incarichi il m5s
  14. Comunque ho un collega che lavora per la nostra sede in Brasile e giusto settimana scorsa era là. Pure lui mi ha subito parlato di un processo piuttosto farsesco, con tempi surrealmente rapidi, anche nell’emissione del mandato di arresto. E dei legami del magistrato con la destra militarista brasiliana in piena ascesa (diretti, non roba tipo “toghe rosse”). Lula gode anche di un consenso estremo, ma quello può voler dire poco
  15. ”il taglio alle tasse si ripaga da solo” (pluri-cit)
  16. Macchè minaccia, dai. Sicuramente quella l’avrà usata nelle sedi opportune (avoglia a dire che Salvini potrebbe fagocitare FI, quando Silvio ha in mano larga parte delle fonti del suo consenso). Ma la linea di certi media è già cambiata post-voto, le emergenze si sono esaurite prima ancora di formare un governo. E sicuramente B si sarà rammaricato di aver alimentato più la Lega che FI, ma intanto è il CDX ad aver preso il 37% e anche se Salvini si atteggia a statista, è ancora al guinzaglio
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