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Per Kefeo...E Per Coloro Che Vogliono Discutere...

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Joined: 03-Jun-2010
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...e perchè invece il Procuratore Capo di Torino Marcello Maddalena le intercettazioni di Agosto e Settembre 2004 le legge, e le legge senza individuarci capziosi ragionamenti?

Maddalena scrive proprio che se non c'e' l'atto idoneo, non c'e' reato, e manda le intercettazioni alla FIGC, dove e' lecito pensare si possano fare valutazioni di stampo etico.

Ma anche a Napoli non credevano sarebbe bastato, e hanno inserito i sorteggi "truccati" perche era l'unico modo per avere designazioni pilotate, e il maggior numero di parite arbitrate dei "sodali", perche ci fosse di mezzo il denaro. Tutte balle.

Ora ammettiamo che Moggi ( e Giraudo, anche se la sua condanna e' una conseguenza, perche partecipa alla cena in cui presumibilmente si parla di griglie... ) abbiano compiuto atti idonei a "raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione" suggerendo gli arbitri da mettere in griglia (anche solo pensando che questi potessero portare un vantaggio) ; ma Bergamo e Pairetto, per i quali un arbitro vale l'altro, quando mettono in atto il comportamento criminoso? Dove si evidenzia che loro vogliono aderire (come direbbe il giudice) al progetto criminoso?

Modificato da arashi

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Joined: 11-Aug-2006
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[...]

...ma Bergamo e Pairetto, per i quali un arbitro vale l'altro, quando mettono in atto il comportamento criminoso? Dove si evidenzia che loro vogliono aderire (come direbbe il giudice) al progetto criminoso?

Giustissimo anche questo... però, porre la domanda in questo modo, ti pone in un'ottica diversa, che poi sarebbe quella usuale... si aderisce ad una associazione per avere vantaggi, credo... per cui, se non ci sono soldi in giro, i vantaggi saranno indiretti... fermo restando Moggi e Giraudo il cui vantaggio sarebbe far vincere la Juve, per gli altri ci sarebbero utilità legate alla loro attività in seno al calcio... per cui, Bergamo e Pairetto, avrebbero la rielezione come designatori... ma Bergamo aveva già annunciato le dimissioni, motivo per cui organizza le cene in occasione delle partite in casa del Livorno con Inter, Milan e Juve... reato solo nel caso della Juve, a scudetto acquisito... Galliani declina, per evitare fraintendimenti in vista di elezioni varie... per l'Inter, per tutto ciò che riguarda l'Inter, come sappiamo, è irrilevante... per Pairetto?... per De Santis, l'utilità sarebbe fare più partite, immagino, per guadagnare di più, penso... ma anche qui, i meri numeri hanno cancellato questa eventualità... e poi, essendo scopo dell'associazione la turbativa della terzietà degli arbitri, perchè mettere sotto intercettazione il solo De Santis?... sarà che i PM inseguivano qualcos'altro, e poi, il lavoretto del Maresciallo Di Laroni, ha spostato l'attenzione su altro, ma un pò troppo tardi?... e per Mazzini?... quale utilità per Mazzini appartenere al gruppo?... la possibilità di potersi vantare che quando ci si affida al cavallo giusto si vince sempre?... un pò pochino, credo...

Non avendo molto in mano dei reati usualmente concepibili e concepiti, ci si sposta al momento antecedente l'evento... pare che l'articolo 1 della 401/89 disponga che in quel frangente ci si debba comportare da frati trappisti, e invece il nostro ha consumato dei comportamenti veramente riprovevoli, anzi penali...

Mah, io non so che pensare... anzi, dal 24 Maggio avrò opportunità di esaudire una mia bella curiosità... come ci si difende da accuse di reati a consumazione anticipata?

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Joined: 11-Aug-2006
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E proseguiamo con la lettura della sentenza in relazione al raggiungimento della prova che Luciano Moggi appartiene all'associazione, anzi ne è promotore.

Dopo le premesse, il collegio giudicante passa alla trascrizione di n.3 telefonate, e qui c'è la prima, la famosa Baldini-Mazzini.

A proposito, un piccolo appunto... avrete certamente sentito dire... la sentenza è lunga 561 pagine, quindi figurati quante cose sono state provate e scritte... beh, dopo il resoconto iniziale, si comincia da pagina 81, e si prosegue con i reati fine, ben 29, abbondantemente infarciti di trascrizioni di telefonate con utilizzo di doppia interlinea... cioè, l'impressione è che si sia voluto allungare un pò il brodo...

Ma non divaghiamo...

Viene in rilievo il contenuto della conversazione telefonica tra Baldini e Mazzini, di cui al progr.8222 del 4/4/05, ore 17,41, sull’utenza 335XXX936, che se da un lato svilisce la genuinità del discorso intavolato tra Baldini e Auricchio agli albori dell’indagine, e in questa direzione infatti è comparsa nel dibattimento (vedi controesame avv.Prioreschi teste Auricchio ud.23/3/10), dall’altro è indicativa quantomeno di una creata apparenza di ampia possibilità di manovra di Moggi, utile a impressione tra altri gli arbitri; e non rileva che, così come alla fine ha dovuto ammettere il teste Auricchio, ad Arezzo il Castagnini non ci sia andato neppure a fine anno.

Non sembra inopportuno riportare la trascrizione della conversazione telefonica

Progr.8222 del 4/4/05 ore 17.41, su utenza 335XXX936

U1.\ Pronto?

U2.\ Allora, tu prima metti le segreterie, poi…

U1.\ (Ride)

U2.\ Io non lo so se si può continuare così

U1.\ Senti Innocenzo, io devo fare un discorso serio con te, ma molto, molto serio

I.\ (Ride); sarebbe l’ora

U1.\ No, sarebbe l’ora, è il primo discorso serio che ti faccio

I.\ No, io sempre faccio discorsi seri

U1.\ Allora, ti sei ricordato di dire a Moggi che Castagnini ha litigato con me da bambino e ancora non ci parliamo più, sì, te lo sei ricordato di dirglielo o no?

I.\ Ma non lo so mica io, hai litigato con Castagnini tu?

U1.\ No, coxxione, non l’ho mai fatto, però, se tu lo porti agli appuntamenti dove hai in mano Moggi, tu, la prima cosa che gli devi dire, ecco, ti porto Castagnini perchè lui da piccino ha litigato con Baldini e ancora non si parlano

I.\ Gli appuntamenti con Moggi?

U1.\ Ascolta, io ti dico una cosa, Innocenzo, forse se tu ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perchè io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona

I.\ Non ho capito –voci sovrapposte –

U1.\ Io ti salverò, forse

I.\ Ma io ho i voti… mi salvo da me

U1.\ (Ride)

I.\ Dimmi amore

U1.\ No, ma per Renzo, se tu gli puoi dare una mano, dagliela davvero, però, l’importante è che tu lo dica a Moggi che lui ha litigato con me, se no non gliela darà mai

I.\ Franco, stammi a sentire

F.\ Eh

I.\ C’è la questione Castagnini che mi sta a cuore e tu lo sai perché, gli voglio bene

F.\ Eh, ne abbiamo parlato da tempo, no

I.\ Voglio molto bene a Castagnini

F.\ Tu mi hai fatto chiamare persino Veltroni, me lo hai fatto chiamare tu

I.\ Bravo, bravo, allora, bravo

F.\ Perchè tu mi dicesti che forse era la persona giusta

I.\ Eh, lui è nel giro Veltroni, lui eh

F.\ Eh, lo so, però se dal giro Veltroni è passato al giro Moggi, lo puoi aiutare soltanto tu

I.\ Allora, stai a sentire

F.\ Non io

I.\ Stai a sentire

F.\ Eh

I.\ Mi chiama Castagnini

F.\

I.\ E mi dice che lui ha incontrato

F.\ Il presidente Mancini

I.\ Mancini; Mancini per… io lo so da D’Ascoli

F.\ Uhm, uhm

I.\ Lo conosci D’Ascoli tu?

F.\ Sì, sì, lo conosco

I.\ Il giornalista d’Arezzo

F.\ Mario D’Ascoli, sì, quello della…

I.\ Che è un mio vecchio e caro amico

F.\ Eh, gli ho fa vedere le interviste con Capello, con i ragazzi –inc.-

I.\ Eh, mi ha detto, guarda che Mancini ora si è spostato tutto su Moggi perchè e il suo direttore

F.\ Perchè ha paura di retrocedere (Ride)

I.\ No, -inc.- il suo direttore sportivo, che si chiama Fioretti

F.\ Fioretti

I.\ Che io non conosco, è un uomo di Moggi

F.\ Eh

I.\ Benissimo, allora capisco che è nel giro Moggi

F.\ Certo

I.\ Io chiamo Luciano Moggi

F.\ Uhm, uhm

I.\ E gli dico: guarda Luciano che avrei il piacere che, se per caso succede qualcosa ad Arezzo, ricordati che c’è una persona che mi starebbe a cuore che si chiama Castagnini

F.\ Perfetto

I.\ Lui mi dice: ah, sì, è un bravo ragazzo, dice, bè, vedrai, sono contento, dice, tra l’altro deve venire a trovarmi… Mancini per decidere cosa fare per non retrocedere, ora stanno… nei casini

F.\ Certo

I.\ Nei casini; mi aveva detto Castagnini: guarda che io lo posso salvare e gliel’ho anche detto, a... al presidente

F.\ Presidente

I.\ Moggi mi dice, guarda che io lo incontro e gli dirò di Castagnini

F.\ Uhm, uhm

I.\ Io richiamo Moggi per sapere come è andata

F.\ Uhm

I.\ Tutto questo solo ed esclusivamente per amicizia

F.\ Per Renzo, certo

I.\ - Voci sovrapposte –

F.\ Certo, certo

I.\ Perché non ho vantaggi particolari; allora a questo punto mi dice, guarda che abbiamo parlato, abbiamo deciso di fare così

F.\ Uhm

I.\ Per ora si mette in discussione non il direttore sportivo, che magari cambiamo a fine anno e gli ho detto di prendere Castagnini, e semmai, se non vince un pò di partite, rimandiamo via Fardelli e, o riprendiamo Marino o facciamo un’altra scelta

F.\ Certo

I.\ Questo mi ha detto Luciano Moggi con tutti i benefici di inventario

F.\ Di inventario

I.\ Di Luciano Moggi, perché…

F.\ Certo

I.\ Io sono pure amico di Luciano Moggi, però conosco vita, morte e miracoli e per fortuna mia, io scheletri nell’armadio con Luciano Moggi non ne ho, per cui quando, quando mi dice così, io penso non mi abbia raccontato una bugia, cosa che ho puntualmente fatto dicendoglielo a Castagnini

F.\ Esatto

I.\ Dico, guarda, Castagno, che il discorso sta così, così e così, per cui io più di questo, amore, cosa devo fare io?

F.\ No, no, no, tutto bene, è assolutamente giusto, infatti, a parte il fatto che ti fa enorme onore intellettuale dire che io di scheletri nell’armadio con Moggi non ce li ho, questo vuol dire che con qualcun altro

I.\ Assolutamente

F.\ Questo vuol dire che con qualcun altro sì, e questo ti fa onore

I.\ (Ride)

F.\ Ti fa onore; (ride)

I.\ Bravo, bravo, bravo, bravo

F.\ A parte questo dicevo

I.\

F.\ Il fatto, però, la cosa in più che puoi fare è il, il certificare a Luciano Moggi che Castagnini con me ci ha litigato fin da piccolo perchè se no, se Luciano –inc.- che Castagnini possa essere mio amico

I.\ Ah, ho capito, ho capito

F.\ Evidentemente gli tagliamo le gambe

I.\ Ho capito

F.\ Ed io agli amici gli vorrei essere d’aiuto, non di intralcio, sinceramente

I.\ Certo, certo

F.\ Io, più che tirarmi fuori da tutto non posso fare non posso loro, loro pagare

I.\ Senti, cosa fa tu –inc.-

F.\ Non ho assolutamente idea

I.\ Ma vieni qua?

F.\ Non ho assolutamente un’idea, ma non credo, credo che –inc.- abbia fatto con Corvino

I.\ No, ma stai attento, con Corvino non l’ha fatto per un, per un ruolo, non per tutti i ruoli

F.\ Ci vuole un addetto stampa, uno che possa parlare alle masse

I.\ Ma vaff…!

F.\ (Ride)

I.\ No, ti dicevo perché loro lo hanno fatto con Corvino perché gli vogliono far fare, credo, il Direttore Sportivo spostando Galli al settore giovanile

F.\ Uhm, uhm

I.\ E poi c’è la grande questione che riguarda un nostro conoscente, amico, punto interrogativo

F.\

I.\ Un conoscente e, o amico che è Lucchesi, perché la questione Lucchesi non è assolutamente definita, Franco

F.\ Ho capito, ma gli conviene alla società di dare uno come me, adesso, sinceramente; io – inc.- lo disse a me a Fiorentina-Roma in Coppa Italia

I.\ Ma scherzi?

F.\ Al Presidente, non al presidente Andrea, a Diego, perché lui mi disse, sai…

I.\ Ah, ecco –inc.-

F.\ No, no, no, ho parlato con Diego, gli ho detto, io: presidente, la ringrazio, la stimo; le buone parole io gliele ho sempre dette

I.\ Eh

F.\ Io, fossi in lei, non mi prenderei adesso –inc.- se c’è da salvarsi, ci sono tante cose, non credo che sia opportuno; ma comunque, io, guarda, cioè… certo, io

I.\ Però, sarebbe bello, dai

F.\ Ma no, per carità, mi piacerebbe, però non, io non sono un grande problema per me stesso, non attualmente

I.\ Lo so, lo so, lo so

F.\ Sto anche, sto anche piuttosto bene

I.\ Lo so

F.\ Saranno questioni, sarà questione di giorni, eh, perché poi mi mancherà

I.\ Poi ti prende la sindrome di astinenza, eh

F.\ Eh, oh, Dio, mi piacerebbe molto dimostrare anche in questo caso che sono diverso da tutti gli altri, però questo…

I.\ Questo lo sappiamo a prescindere

F.\ E’ un’altra questione, a parte questo

I.\ (Ride)

F.\ Ma no, veramente, guarda Innocenzo, lo sai la stima che ho per te, se l’unica persona alla quale…

I.\ Io ho molto affetto per te come tu sai bene

F.\ Sì, questo lo so, infatti è per questo che mi permetto di telefonarti, se no se fossi, se avessi capito che io hai soltanto una… così, una, una facciata

I.\ No, dai

F.\ Non mi sarei permesso

I.\

F.\ Però veramente, Renzo mi piacerebbe molto

I.\ Ma figurati

F.\ Perchè oltretutto, tra quelli che sono in giro è sicuramente uno di quelli che se lo merita più degli altri

I.\ Ma scherzi? Ma figurati

F.\ Per competenza, per capacità, per averlo sempre fatto

I.\ Guarda, io ci sto dietro, stai tranquillo

F.\ C’è certa gente che lavora che non – voci sovrapposte -

I.\ Mamma mia, mamma mia!

F.\ Tu lo conosci bene, no, se, se tu…

I.\ -Inc.- in mezzo, però quando cambieranno un pò di cose, stai tranquillo; (ride)

F.\ (Ride)

I.\ Senti amore, se ci sono…

F.\ Dimmi tutto; ma io mi sono sempre guardato bene di fare il tuo nome

I.\ Eh

F.\ Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo

I.\ Bravo, senti…

F.\ Non ti ho mai nominato, ho avuto persino il timore che tu fossi un pò geloso qualche volta; (ride)

I.\ -Inc.- ma non scherziamo

F.\ Che non ti nomino mai

I.\ Io sono geloso del tuo charm

F.\ (Ride)

I.\ Senti tesoro

F.\ Dimmi tutto

I.\ Ma tu hai risaputo niente qui, di qui, di Firenze?

F.\ No, me lo avevano detto, mi chiamò la sera del, del… stessa delle elezioni in Lega –inc.- Della Valle

I.\ Eh

F.\ Diego Della Valle, no, e disse, io, lei è sempre nei miei pensieri, le cose non… insomma, oh, comunque, molto sinteticamente mi disse anche che lo aveva chiamato Carraro per dirgli, per chiedergli se davvero –inc.- Baldini; (ride)

I.\ Ah, sì?

F.\ Sì, sì, mi disse: certo se n’è fatti un po’ di nemici lei; ho detto, bè, sa, a parlare si corre questo rischio, dico, perché giorno

I.\ Ah

F.\ Va bene, al di là di questo, comunque tanto sono tutte cose da mettere in conto e mi disse, appunto

I.\ Ma Lucchesi, che fai, lo fai tornare a Roma o no?

F.\ Io? Io non posso fare proprio niente, l’unica cosa che vorrei fare per qualcuno è, appunto, per Renzo, perché sinceramente, cioè, cioè…

I.\ Ho capito, ho capito

F.\ Fra tante chiacchiere c’è un po’ di giustizia, secondo me, tutto lì, capito?

I.\ Ho capito

F.\ Va bene?

I.\ Ci sentiamo via, via

F.\ Innocenzo ti ringrazio tanto

I.\ Se ho novità, ti chiamo io, se tu hai novità chiamami

F.\ Senti, questo è un telefono che adesso va spento, che è da un mese addirittura che è spento

I.\ Fammi sapere, allora

F.\ Però, se mi lasci, se mi lasci un messaggio, io ti richiamo, perchè tanto, ogni tanto –inc.-

I.\ Ah, va bene

F.\ No, no, non ti –inc.- perché tengo il telefono spento e basta

I.\ Va bene amore

F.\ Grazie mille, Innocenzo

I.\ Ciao tesoro

F.\ Ciao

I.\ Ciao, ciao.

La conversazione è significativa anche perché presenta la comunanza di fiume di parole e discorsi di ampia portata, da cui il pubblico ministero ha tratto elementi per dimostrare l’esistenza dell’associazione avente il capo in Moggi.

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Credo faccia piacere ricordare cosa disse al rigurdo Franco Baldini nella deposizione del 1 Ottobre 2010, giusto?

Prioreschi: Senta, c’è una intercettazione tra lei e Innocenzo Mazzini in cui lei dice, testualmente… ‘Ascolta, io ti dico solo una cosa, Innocenzo…’

PM Narducci (in sottofondo): …progressivo?

Prioreschi: La conosce?

Baldini: L’avete fatta sentire in tutte le trasmissioni possibili e immaginabili… m’è capitato…

Presidente: …la conosce…

Prioreschi: Vabbè, adesso gliela ricordo…

Baldini: Sì, prego.

Prioreschi: Quindi, è preparato… stavolta avrà… avrà…

Baldini: No, adesso… su questa sì.

PM Capuano: Presidente…

Presidente: Avvocato, questo colloquio con il teste… no, ci dica questo numero di questa telefonata…

Prioreschi: Sì, scusi… 82…

Presidente: …e cominciamo a capire di che si…

Prioreschi: 8222 del 4 Aprile 2005.

Presidente: …andiamo…

Prioreschi: ‘Ascolta, io ti dico solo una cosa, Innocenzo… forse, se ti comporti bene, quando farò il ribaltone… che tanto lo farò, io vivo per quello… fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò, forse…’ …4 Aprile 2005… che cosa voleva dire di…

Baldini: Se oltre a riferire questo ambiente della telefonata, potesse far sentire anche l’audio, magari si capirebbe che non si sa chi fra i due scherza di più perché è evidente che nessuno si prende sul serio in quella telefonata…tant’è vero che in quella telefonata… poi aggiungo… tanto per me non c’è nessun problema, io voglio dimostrare che riesco a stare anche senza calcio. E’ chiaro che… è chiaro che è una telefonata dove io dico il ribaltone… il ribaltone è qualcosa che tutti sanno… cioè che… voglio dire, non c’è niente di serio… solo una speranza…

Prioreschi: Ho capito… ho capito… e quando lei dice ‘Io mi sono guardato bene dal fare il tuo nome… ho parlato di Galliani, di Carraro, Giraudo… non ti ho nominato… ho avuto perfino il timore che tu fossi geloso qualche volta…’ …scherza sempre?

Baldini: Sì.

Prioreschi: …o?

Baldini: Assolutamente un tono scherzoso… tutta la telefonata, e nessuno dei due prende sul serio l’altro… oltretutto, non è certo una telefonata di cui… posso andar fiero…

Presidente: Uhm…

Baldini: …per carità… perché comunque si trattava di… non di raccomandare, ma di impedire che un amico fosse in qualche modo, come dire, pregiudicato dal fatto che pensassero che fosse amico mio… e quindi, quella è la telefonata, questo è il senso… con lui davanti che mi chiede di farla… e poi la ricevo la telefonata… che è un particolare…

Prioreschi: Sì…

Baldini: …e comunque, ripeto, quella telefonata non ha…

Prioreschi: Ma lei a qualcuno aveva fatto questi nomi di Moggi, Giraudo, Carraro… li aveva fatti questi nomi, o no?

Baldini: Guardi, se lei mi dice il 4 Aprile, ci sta anche che io li abbia fatti… non in deposizione, perché non ero convinto di fare una deposizione… non ancora… però, ci sta che l’abbia fatti… però quando io parlo di… io non parlo mai né di Carraro, né di Galliani, in veste personale… ho sempre parlato di loro… così come ho fatto in trasmissione qualche giorno prima… 7 giorni prima, 8 giorni prima, quella che è la data… l’ho sempre fatto in virtù del ruolo che ricoprivano… dei conflitti… conflitti di interesse…

Prioreschi: Non ho capito… lei dice…

Baldini: Ho parlato solo e personalmente del suo cliente, mai degli altri in veste personale…

Prioreschi: Ma lo so questo… io dico… lei ha detto ‘Posso anche averli fatti’… dove li ha fatti, a chi li ha fatti, e quando li ha fatti…

Baldini: Posso anche averli fatti perché se lei mi dice il 4 Aprile… siccome è una settimana dopo la trasmissione… ci sta che io… già stato contattato… a quel punto, l’abbia fatti i nomi…

Prioreschi: …contattato, da chi?

Baldini: Dal Maggiore Auricchio.

Prioreschi: Oh, ho capito. E quindi non ha detto solo Antonelli, coso… c’ha messo… poi abbiamo scoperto che c’è la giornalista, adesso abbiamo scoperto che ha parlato di Carraro, Moggi e Giraudo…

Baldini: Sì, ma sono chiacchiere…

PM Capuano: Presidente, possiamo fare la domanda piuttosto che il commento?

Presidente: Il commento, effettivamente, avvocato… ha questo brutto vizio di fare troppi commenti…

Prioreschi: E vabbè, Presidente…

Baldini: Sono chiacchiere…

Presidente: Lei deve dire soltanto ‘Allora è vero…’

Prioreschi: Sì, perfetto…

PM Capuano: No, Presidente, però…

Presidente: Comunque, l’ha già detto…

Prioreschi: Presidente, però… allora, adesso vado avanti…

Presidente: Lei vuole porre l’attenzione… già l’abbiamo capito che ha fatto… ha dato anche queste indicazioni di questi altri nomi…

Prioreschi: Benissimo, benissimo.

Presidente: Verosimilmente il 4 Aprile… lo ha ammesso… la data… andiamo avanti…

Prioreschi: Quando… le sintetizzo, tanto… quando raccomanda Castagnini…

Baldini: Sì…

Prioreschi: …scherzava pure quando raccomanda Castagnini, nella telefonata?

Baldini: E’ l’unico punto serio della telefonata.

Prioreschi: Ah!

Baldini: Ma non è una raccomandazione, badi bene. Perché Castagnini ha già avuto un incontro positivo con il Presidente dell’Arezzo. Mi chiede di fare quella telefonata perché mi dice ‘Sta attento che ho parlato con Mazzini… dice che c’è… anche Moggi è amico di Mancini, e non vorrei che fossi pregiudicato dal fatto che Moggi ti collega a me in quanto siamo dello stesso paese e siamo amici. Telefona te a Mazzini che so che di te ha rispetto, ti considera bravo, etc. etc. per dirgli "Guarda che Renzo Castagnini non c’entra niente con Baldini"’ …è quello che dico… non è una raccomandazione, è una tutela a suo nome per dirgli… tant’è vero che a un certo punto…

Prioreschi: Ma perché, Castagnini…

Baldini: …nella telefonata gli dico ‘Dì pure al tuo amico…’ …in questo caso sarebbe il suo cliente… ‘…che io e Castagnini abbiamo litigato da bambini’ …per non pregiudicarne la possibilità…

Prioreschi: Ho capito…

Baldini: Se una raccomandazione è questa… non ci sono discorsi…

Prioreschi: Quindi, questa telefonata parte scherzando, poi diventa seria quando parla di…

PM Capuano: Presidente, questo è un altro commento… non è che possiamo… possiamo sentire le domande, ho dobbiamo assistere al commento?

Presidente: Un momento, un momento… voleva dire Mazzini quando…

Baldini: No, no, Mancini era il Presidente dell’Arezzo con il quale lui aveva il contatto.

Presidente: Va bene… andiamo avanti…

Prioreschi: E quando parla di Veltroni? Veltroni… era serio o scherzava in quella parte della telefonata in cui parla di Veltroni?

Baldini: No, quella parte della telefonata io dico che… a Castagnini dico che… perché lui mi aveva riferito il fatto che Veltroni fosse amico di Mancini… ho detto, io potrei parlare anche con Veltroni… che conosco… dico, però non so quello che posso ottenere… ma quello è l’argomento della telefonata… l’unico… l’unica cosa seria… l’unica cosa importante di quella telefonata… il resto è… uno scherzare. Assolutamente. Come si può ottenere.

Prioreschi: Ma poi lei questi nomi alla Autorità Giudiziaria… di Moggi, Giraudo, Galliani, quant’altro… li ha fatti, o non li ha fatti?

Baldini: Stanno nella dep… io ho parlato di una deposizione all’Autorità Giudiziaria… si può mettere soltanto quelle che sono le prove, se no è inutile farlo. A quello mi sono riferito, e a quello mi sono limitato.

Prioreschi: Io le ho fatto una domanda diversa. Quando ha fatto i verbali, ce li ha messi questi nomi oppure…

Presidente: Ha fatto questi nomi anche all’Autorità… che intende per Autorità Giudiziria lei poi…

Prioreschi: No… Presidente, il Signor Baldini ha avuto il privilegio di essere stato interrogato da solo dal Maggiore Auricchio… erano lui e il Maggiore, in una lunga deposizione…

Presidente: Eh…

Prioreschi: …quindi, sto dicendo… si ricorda se al Mag… l’unica volta che… poi è stato interrogato da Palamara, ma riguarda l’altro…

Baldini: …la GEA.

Prioreschi: …la GEA. Quindi, sto dicendo… quando è stato interrogato da Auricchio…

Presidente: E quindi, non Autorità Giudiziaria nel senso…

Prioreschi: Sì, vabbè, nel senso…

Presidente: Ah, vabbè…

Prioreschi: …ricorda se li ha fatti ‘sti nomi…

Baldini: Penso di sì.

Prioreschi: Ricorda se ha parlato di Capitalia, di Geronzi…

Baldini: Penso di sì.

Prioreschi: Benissimo.

Baldini: Una cosa è un collega, una cosa è una deposizione… non mi ricordo quali cose sono state dette nell’una, e quali nell’altra.

Prioreschi: Basta, Presidente, ho finito.

Presidente: Va bene.

Questo quanto si è detto in aula sulla questione.

Alzi la mano chi pensava che poi in sentenza avrebbe trovato scritto:

[la conversazione telefonica] è indicativa quantomeno di una creata apparenza di ampia possibilità di manovra di Moggi, utile a impressione tra altri gli arbitri;

...creata apparenza... è da considerarsi un ossimoro, o cosa?

Io non vorrei usare paroloni a sproposito perchè parto da una posizione di parzialità, data la fede calcistica... però, si può anche evincere dalla telefonata Baldini-Mazzini l'eventuale ampia possibilità di manovra di Moggi... ma farla sconfinare ad evidenziare che tale ampia possibilità di manovra fosse utile ad impressionare tra gli altri arbitri, mi sembra un pò troppo... o no?

La conclusione, poi, è uno spettacolo:

La conversazione è significativa anche perché presenta la comunanza di fiume di parole e discorsi di ampia portata, da cui il pubblico ministero ha tratto elementi per dimostrare l’esistenza dell’associazione avente il capo in Moggi.

Sinceramente, non so... è un commento alla conversazione, o un elemento a carico di Moggi?... e se è un elemento a carico di Moggi, qual è?... ah, già... l'ampia possibilità di manovra... utile ad impressionare, tra gli altri, gli arbitri...

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Joined: 03-Jun-2010
178 messaggi
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[la conversazione telefonica] è indicativa quantomeno di una creata apparenza di ampia possibilità di manovra di Moggi, utile a impressione tra altri gli arbitri;

...creata apparenza... è da considerarsi un ossimoro, o cosa?

Quindi Moggi finge, o comunque fa di tutto per apparire come qualcuno che conta, al fine di impressionare gli arbitri......... mi viene in mente "cinconvenzione d incapace", o un ormai desueto "abuso della credulita popolare".

Modificato da arashi

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Joined: 08-Jul-2006
21014 messaggi

Mah, io non so che pensare... anzi, dal 24 Maggio avrò opportunità di esaudire una mia bella curiosità... come ci si difende da accuse di reati a consumazione anticipata?

sperando che lo sappiano i legali di moggi .pensosefz

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Joined: 28-Jun-2008
672 messaggi
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Io non capisco come il richiedere arbitri graditi sia considerabile comportamento idoneo ad alterare il corretto e leale svolgimento della gara. Mi riferisco alla questione della griglia.

Poniamo il caso assurdo che l'arbitro gradito sia l'arbitro riconosciuto come il più incorruttibile al mondo, o sia un arbitro semplicemente simpatico. Ecco, in che modo può dirsi minata la regolarità dell'incontro? Non esiste.

Maddalena, così come il GIP di Torino, l'avevano detto chiaramente che richiedere un arbitro gradito non può determinare frode sportiva. Per la frode sportiva serve l'alterazione della correttezza e della realtà del match. Il risultato è corretto quando ottenuto rispettando le regole del gioco; leale quando si mettono in contrapposizione sul campo i soli valori agonistici. In che modo un arbitro che io reputo simpatico può far venir meno l'una o l'altra cosa?

La Casoria afferma che per la Corte è frode sportiva già solo "la procurata presenza in campo di un arbitro rispetto ad un altro". m*****a, arrestate il Corriere dello Sport per la campagna anti-Rizzoli, per l'aver fatto pressioni sul designatore, per l'aver richiesto un arbitro gradito per Napoli-Juve.

Modificato da GliAmiciDiBiagio

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Continuiamo con la lettura delle prove 'schiaccianti' dell'appartenza all'associazione da parte del promotore, Luciano Moggi, rinvenute dal collegio giudicante a Napoli.

Non sembra inopportuno riprodurre il contenuto di due similari conversazioni telefoniche, dell’aprile 2005, una tra Nucini e Meani, e un’altra tra Meani e Collina, che il pubblico ministero ha additato per la dimostrazione dell’esistenza dell’associazione.

Progr.4201 del 7/4/05, ore 19,29 su utenza 335XXX629

U1.\ Pronto?

U2.\ Leo

L.\

U2.\ Danilo, ciao, Nucini

L.\ Ciao, Danilo, dimmi tutto

D.\ Ti disturbo?

L.\ No, assolutamente

D.\ Complimenti anzitutto per ieri, eh

L.\ Grazie, grazie

D.\ Un partitone, un partitone

L.\ Speriamo però di chiudere, perché, sai, abbiamo fatto il primo tempo, eh

D.\ Eh, però è uno squadrone, eh, uno squadrone veramente

L.\ Sì, sì, infatti io dico questo cioè per scaramanzia, ma noi quest’anno, se le cose girano in un certo modo, possiamo fare qualcosa d’importante

D.\ Sì, sì, anche secondo me, sì

L.\ Perché…

D.\ No, è uno squadrone, ho visto

L.\ E’ uno squadrone, adesso io dico che anche tra noi e la “Juve”

D.\ No, non c’è… non c’è proprio paragone, no, no, assolutamente, è veramente uno squadrone, impressionante poi è come venite fuori alla distanza

L.\ Fisicamente anche

D.\ Sì, e anche per quello dico, non solo il tasso tecnico, proprio la preparazione, proprio la programmazione

L.\ Eh

D.\ No, io veramente sono rimasto impressionato, veramente

L.\ Speriamo in bene

D.\ Ma sì, dai, pensa in positivo (ride)

L.\ Sei fuori te in settimana?

D.\ Sì, vado a Venezia

L.\ Ah

D.\ Sabato sera, faccio una partitaccia proprio

L.\ Cosa fai?

D.\ Mamma mia! “Venezia-Catanzaro”

L.\ Ah

D.\ Ultima contro penultima

L.\ Ah, Signore, come mai?

D.\ Boh?

L.\ Il sorteggio

D.\ Sì, hanno fatto tre fasce e non hanno messo nessuna gara di prima

L.\ Quante partite hai fatto quest’anno?

D.\ In totale?

L.\ Eh

D.\ Ne ho fatte diciassette, diciotto

L.\ Ah, però!

D.\ Sì, diciassette, diciotto, no, le gare le ho fatte e anche, direi, belle gare, anche impegnative, solo questa è un po’ così rognosa, ecco

L.\ Eh, insomma

D.\ Ma purtroppo non hanno messo nessuna gara di “B”, a parte “Empoli-Torino” di prima fascia, ma in seconda non ne hanno messa nessuna

L.\ E adesso, sai, con questa storia della serie “A”, ormai è tutta una lotta lì. eh

D.\ E va beh, Leo, dimmi te, ma non sono in grado di fare una partita di serie “A” adesso?

L.\ “E la Madonna”!

D.\ Ah, ecco, bravo

L.\ Cioè non fai “Milan-Brescia”, per dire

D.\ Eh, ma figurati, certo, eh, va beh, però, sai, stanno portando avanti così e…

L.\ E adesso loro, secondo me, e qui non si riesce a capire neanche bene, loro sono terrorizzati

D.\ Uhm

L.\ Da un lato, dal secondo ho l’impressione che si rendano conto che il presidente federale non li vuole più ormai

D.\ Uhm

L.\ La mia idea è questa

D.\ Sì, sì

L.\ Perché io penso che un cambiamento…, un cambiamento ci sia, ma ieri parlavo con… ero con il capo dell’ufficio relazioni estere della “Federcalcio”, quell’ex giornalista

D.\ Ah, no, chi è?

L.\ Non Di Gennaro, aspetta, si chiama… stavo facendo confusione, comunque anche lui diceva che anche questi designatori… il designatore deve fare quattro anni

D.\ Sì, è vero

L.\ E poi cambiare, perché è un po’ come il maresciallo della finanza in un paese

D.\ Ma io ti direi, Leo, ancora meno di quattro

L.\ Sì, esatto, perché tanto poi il designatore non deve… cioè bene o male fa il suo, fa crescere qualche giovane e lo lancia, poi arriva l’altro e via

D.\ Ma sì, ma poi lì alla “Can” non è che ci vuole una programmazione

L.\ Ma dai

D.\ Sono tutti formati

L.\ Forse devi proprio lavorare bene in “C”

D.\ Bravo, bravo, e portarli su

L.\ Ecco, magari invece di mandarne su sei, mandarne su tre, ma pronti

D.\ Bravo, bravo

L.\ E gli altri magari, invece di fare il limite di cinque anni, fare anche un limite di sette anni

D.\ Sì, sì

L.\ Invece tu li fai maturare magari un anno in più in “C”

D.\ E’vero

L.\ E poi vediamo

D.\ -Inc.-

L.\ Esatto, esatto

D.\ No, sono d’accordo, dovrebbe essere rivisto tutto il discorso, purtroppo il calcio per gli arbitri purtroppo parla, eh, è cambiato

L.\ Sì, sì

D.\ Quindi vanno riviste anche le sezioni, vanno riviste anche…

L.\ E’ cambiato, è cambiato a livello mediatico

D.\ Esatto, ma qui è caratterialmente che è fondamentale, secondo me

L.\ Sì, il problema è proprio questione di personalità e di gestione della tua persona

D.\ Della persona, sì, di fronte a una pressione notevole che ti dà certe –inc.-

L.\ Ad esempio io dico, arbitrare la “Champions League” è la più grossa “cagata” che ci sia

D.\ Sì, sì, io ho fatto il quarto uomo, Leo, ed è veramente facile arbitrare

L.\ E sì, perché tutti sono terrorizzati da…

D.\ Da tutto, da tutto quello che ci circonda

L.\ E poi lì è molto semplificato perché là ti dicono: fallo da dietro è giallo, questo giallo

D.\ Sì, sì

L.\ Tu basta che stai… e i giocatori stanno molto attenti

D.\ E’ vero, è vero

L.\ Ma tu hai visto ieri Gattuso quando ha preso il cartellino giallo per fallo di mano?

D.\ Sì, sì, sì

L.\ Ecco, quello lì sono convinto che se lo prendeva in Italia quel giallo lì, vedevi tu che cinema che faceva

D.\ Sì, sì

L.\ Lì, preso il giallo, silenzio, ed è diffidato, eh

D.\ Un giallo, Leo, voglio dire, che si poteva anche… no?

L.\ Sì, però lì c’era Roth a vederli, lì se lasci perdere poi fanno quello che vogliono, lì il fallo di mani è volontario

D.\ Sì, ho capito, però, voglio dire…

L.\ In serie “A” può dire: mi ha sbilanciato e ho fatto fallo di mani; ecco

D.\ Sì, certi falli in certe partite meritano anche una valutazione diversa

L.\ Sì, però un bravo arbitro, secondo me, deve gestire la personalità

D.\ Sì, la personalità, sì, sì, sì

L.\ Ma io infatti ti vedo… per esempio, quando vedo le tue partite, tu sei un arbitro che ha la qualità di avere una grande tranquillità, una grande calma

D.\ E’ vero

L.\ Cioè io non ti vedo mai perdere la testa o avere atteggiamenti…

D.\ No, mai, mai

L.\ Prendi le tue decisioni, tu, secondo me, te l’ho detto, la tua “sfiga” è stata che ti hanno valorizzato poco, cioè non ti hanno fatto partire quando era il momento di partire, no?

D.\ Eh, e un giorno ti racconterò, dai

L.\ Ma perché ti hanno segato loro? Cosa hai combinato?

D.\ Un giorno ti racconterò, dai

L.\ Eh, perché tutti avete un po’ di… eh, ma infatti io dico… ma loro c’è stato un momento che ti hanno spinto

D.\ Molto, sì, sì

L.\ Eh, ma chi ti ha fatto la guerra? T’ha fatto la guerra qualche società?

D.\

L.\ La “Juve”, no?

D.\ E… un giorno ti racconterò, dai

L.\ Perché tra l’altro quello che mi fa rabbia… dimmelo, tanto non è…

D.\ No, beh, ma non è solo… non è il dire, è troppo semplicistico

L.\ La rabbia mia, la rabbia mia è che loro per certi aspetti, soprattutto fino a due, tre anni fa subivano tanto le pressioni esterne, eh

D.\

L.\ Su determinati cavalli, eh, una cosa, e l’altra, l’altra

D.\ Ma, sai, noi poi, secondo me, negli ultimi… a parte loro due, è negli ultimi anni che secondo me… beh, io ti parlo dal ’95, siamo passati troppo da turbolenze, e Casarin, e Baldas

L.\ Sì, esatto, e Gonella

D.\ E Gonella, cioè troppe turbolenze, capito?

L.\ Tu sei in serie A dal ’95?

D.\ Eh, certo, io sono nove anni che sono qua

L.\ “p*****a Eva”!

D.\ Eh, ma Casarin mi ha all’inizio… Casarin, secondo me, mi vedeva tantissimo, ne sono convinto, come arbitro, però, sai, pure lui alla fine del mandato aveva il suo giro chiuso, non permetteva… poi magari, sai, tu lo conosci quest’ambiente, no?

L.\ Certo

D.\ E’ più facile giudicare più velocemente per quello che senti, non per quello che vedi, no?

L.\

D.\ Ecco, per cui tu arrivi così, lui magari non aveva tanta neanche voglia di star lì

L.\ Sì, poi vanno a simpatia e antipatia, vanno appunto –inc.-

D.\ Eh, bravo, poi Baldas non ne parliamo, è stato un anno che è meglio stendere un velo pietoso perché non…

L.\ Beh, Baldas, il designatore era Di Tommaso

D.\ Sì, bravo, bravo, (ride), esatto, per cui…

L.\ E di riflesso era Moggi il designatore ai tempi di Baldas

D.\ E questo… io so di Di Tommaso

L.\ Eh, ma Di Tommaso è un uomo di Moggi, eh

D.\ Sì, era ed è ancora tuttora?

L.\ Eh, “f***”!

D.\ Ma dai, lì allora io ero poco esperto, quindi… so che questo manovrava tanto

L.\ Ma adesso… era un uomo di Moggi, era un uomo di Moggi, e ti spiego, te lo posso dire, perché a me l’ha detto Casarin, tant’è vero che lui diceva…

D.\ Però anche Casarin era un po’ succube di lui, eh

L.\ Eh, ma ti spiego, no, non era succube, ti spiego

D.\ No, di Di Tommaso

L.\ No, no, ti spiego io come funzionava, infatti lui mi diceva: vedi la differenza? Io usavo Di Tommaso per sentire gh umori, così, e lo gestivo

D.\ Bravo, bravo, invece l’altro non è stato…

L.\ L’altro non è stato capace di… ecco, l’altro non sapeva e si è fatto usare, no? Perché per me Di Tommaso era la voce di Moggi, io attraverso Di Tommaso sapevo come la pensava quello scemo là, no? E quindi mi prendevo le contromisure, invece Fabio non ha capito che questo qui era…

D.\ Sì, ma non aveva la personalità di Casarin, capito?

L.\ E’ certo, ma infatti mi ha detto anche che gliel’aveva detto Casarin quando lui… diceva: non farlo, non farlo, dai retta a me, non farlo; perché sapeva che non aveva il carisma e la personalità, lui l’ha ammesso e Di Tommaso l’ha sbranato, no?

D.\ Certo, certo

L.\ Di Tommaso m’ha detto che telefonava agli arbitri al lunedì a dirgli: guarda che domenica ti mando…

D.\ Sì, sì, sì, sì, ma io ho assistito a una scena, una volta, allucinante al raduno, cioè proprio… mi ricordo, pubblicamente questo qua, guarda, Baldas, è stupido anche come uomo, come persona pubblicamente…

L.\ Sì, non è intelligente, esatto

D.\ No, per niente, pubblicamente a un arbitro gli ha detto: è inutile che telefoni a Di Tommaso per lamentarti che ti ho scelto per l’amichevole, ma se te l’ho già data l’anno scorso, non posso fartela fare ancora quest’anno; cioè, renditi conto, renditi conto

L.\ Tu che sei l’arbitro che telefoni a Di Tommaso?

D.\ Sì, per lamentarsi, no? E quello là che telefona a Fabio e gli dice: aoh, guarda che così… ma cosa “c****” stai facendo? E questo qua si risente e quasi si scusa con l’arbitro, cioè… bah? Ma io ero un bambino, no? Perché…

L.\ Uno con carisma gli diceva: adesso a fine anno tu vai a casa, così impari; ti rendi conto? Un giornalista, eh

D.\ Bravo, bravo, bravo

L.\ Beh, infatti tu vedi dopo come succede, succede che dopo questi qua… ad un certo punto la “giornalaccio rosa dello Sport” si è rotta i “C******I” e Di Tommaso è saltato per aria

D.\ Sì, sì, sì, perché poi quel giornale lì, no? L’altro, dove scriveva lui, era diventato tutto letto e preso in considerazione, eh

L.\ Eh, e per forza, perché praticamente aveva le primizie, no?

D.\ Eh, certo, io mi ricordo che in quegli anni lì si leggeva solo quel giornale per avere notizie arbitrali, eh

L.\ Eh, certo, perché lui era al “Tuttosport”, infatti la “giornalaccio rosa” con Cannavò gliel’ha giurata, infatti appena lui ha fatto il passo falso l’hanno ammazzato, non so se ti ricordi che lui era andato allo stadio con Danilo Di Tommaso a Torino, no?

D.\ Sì, sì, mi ricordo perfettamente

L.\ Eh, sull’onda del “casino” con l’”Inter”

D.\ Certo, certo

L.\ Ecco Baldas va in tribuna con Di Tommaso, è arrivato con quel giornalista di “Tuttosport”

D.\ Sì, sì

L.\ E gli han dato del “co*****e”

D.\ Sì, sì, mi ricordo, poi c’è stata anche quella polemica sul rapporto che quel giornalista aveva saputo cosa c’era scritto prima, ti ricordi?

L.\ Eh, bravo, eh, bravo

D.\ Infatti da quell’anno lì noi scriviamo i rapporti negli spogliatoi

L.\ Sì, sì

D.\ Sulla base di quello che è successo quell’anno lì, su quell’anno stendiamo un velo pietoso

L.\ Ma tu pensa che addirittura io ne parlavo anche con Galliani, a me fa ridere, allora siamo nel calcio, diciamo mediatico, ma anche su questa storia dei rapporti, anche lì questo qui che arriva, ma ci vuol tanto nello spogliatoio fare un collegamento internet, fai preparare una schermata di rapporto fissa, che tu vai, entrando con la password, nel sito della “Lega” e automaticamente dallo spogliatoio scrivi il tuo rapporto e viene inviato via e mail, no?

D.\ Anche, anche, invece di star lì a scrivere

L.\ Esatto, tu lo mandi via e mail

D.\ Però, onestamente, Leo, il rapporto è una cosa che va fatta a casa, perché tu a fine partita negli spogliatoi

L.\ Sei frastornato, è logico

D.\ Sì, sei stanco

L.\ Io ti dico questo, ti dico questo, uno fa il rapporto al limite negli spogliatoi dell’ordinaria amministrazione

D.\ Ah, questo d’accordo, sì

L.\ Io nello spogliatoio ti mando via e mail e subito risultato e magari ammoniti ed espulsi, a casa, alla sera, sempre via e mail ti mando eventuali problemi, ti mando anche eventuali motivazioni, ti mando anche eventuali problemi disciplinari

D.\ Sì, sì

L.\ Però poi dopo loro hanno il terrore, dicono che tu lo guardi in televisione, che uno sente i commenti e gli rompono il “c****”

D.\ No, ti faccio l’esempio mio in “Perugia-Verona”, no?

L.\ Sì, sì, quando hai buttato fuori quel negro là

D.\ Sì, sì

L.\ Eh

D.\ Io ho scritto immediatamente gli eventi accaduti, ma nel rapporto ho scritto: seguirà allegato

L.\

D.\ Perché era troppo particolareggiata la descrizione degli eventi accaduti da poter fare in due righe…

L.\ E loro te l’hanno accettato?

D.\ Certo, perché io l’avevo già segnalato che avrei fatto il supplemento

L.\ E allora a questo punto, sarebbe meglio, come dici tu, allacciandoci a questa cosa che hai fatto tu, dire: ma quando ci sono queste determinate situazioni…; anche perché l’arbitro lì a dirigenti intorno, ha quello della “Lega”

D.\ Ma sai che ho dovuto descrivere attentamente il comportamento dei giocatori, il comportamento del capitano, il comportamento dei dirigenti?

L.\ Certo

D.\ Ma come fai a fine gara con i dirigenti che devono chiudere lo stadio, quell’altro che deve fare la doccia, come fai a concentrarti e a scrivere attentamente

L.\ Sì, allora uno dovrebbe dire: datemi la possibilità di fare un supplemento di rapporto

D.\ Certo

L.\ E fai il rapporto a casa

D.\ Sì, io l’ho scritto, ho menzionato quanto era accaduto, no? Che ho dovuto invertire le squadre, ho scritto cinque, sei, sette righe

L.\ Uhm

D.\ E poi ho detto: dettagliatamente seguirà in allegato il fax del…

L.\ Va bene, ascolta, guarda che mi stanno chiamando, Danilo

D.\ Ah, volevo dirti, Leo

L.\ Sì, dimmi

D.\ Eh, io ti ho anche disturbato

L.\

D.\ Ti ricordi quella cortesia per D’Elia?

L.\

D.\ Il biglietto

L.\

D.\ Io non t’ho chiamato lunedì mattina perché ero convinto… ma è per il ritorno, ma tu per il ritorno non puoi fare niente?

L.\ Per il ritorno no, eh, riguarda l’”Inter” lì, dovresti…

D.\ Cosa dovrei fare? Se tu mi mandi… dai, lo pago anche il biglietto, se tu mi dici che andando lo trovo e…

L.\ Scusa una cosa, vediamo un po’

D.\ Perché io avevo capito che era per l’andata, invece lui mi ha detto che era per il ritorno e allora io non ti ho…

L.\ Tu puoi provare a chiamare magari sai a chi?

D.\ Eh

L.\ Io ti potrei dare il numero del –inc.-, sai quello che prende contatto con gli arbitri della federazione, no?

D.\ Sì, sì

L.\ Dell’”Inter”

D.\

L.\ Tra l’altro è un arbitro che arbitra in serie “C”, si chiama Orso Nicodamo

D.\

L.\ Eh, tu lo chiami, gli dici che ti ho dato io il numero, tu poi ti presenti, gli dici: sono Danilo Nucini, io avrei bisogno di due biglietti; lui magari, come si può dire? Ha la preferenziale, hai capito?

D.\ Uhm uhm, tu dici?

L.\

D.\ No, va beh, non lo conosco, hai capito?

L.\ E allora fai così, questo qui che mi hai chiamato è il tuo cellulare?

D.\ Certo

L.\ Lo chiamo io e poi ti dico se può procurarmi due biglietti

D.\ Uno, uno, Leo

L.\ Ah, solo per lui?

D.\ Sì, sì, solo lui, solo lui, uno solo

L.\Va bene, d’accordo

D.\ Sì, sì, me ne ha chiesto uno

L.\ Va benissimo, d’accordo, allora ti richiamo

D.\ Va bene, okay

L.\ Ciao, Danilo

D.\ Grazie, Leo, scusami, eh, ciao, ciao.

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Joined: 03-Jun-2010
178 messaggi

Continuiamo con la lettura delle prove 'schiaccianti' dell'appartenza all'associazione da parte del promotore, Luciano Moggi, rinvenute dal collegio giudicante a Napoli.

Non sembra inopportuno riprodurre il contenuto di due similari conversazioni telefoniche, dell’aprile 2005, una tra Nucini e Meani, e un’altra tra Meani e Collina, che il pubblico ministero ha additato per la dimostrazione dell’esistenza dell’associazione.

Progr.4201 del 7/4/05, ore 19,29 su utenza 335XXX629

U1.\ Pronto?

U2.\ Leo

L.\

.......

.......

.......

.......

D.\ Grazie, Leo, scusami, eh, ciao, ciao.

Quindi quel cazzaro di Nucini che parla con Meani (buono anche questo ) del potere che Moggi aveva sui designatori (secondo loro ......) , e' una ulteriore prova dell'associazione...... , complimenti, a questi Sherlock Holmes gli fa una pippa.

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Anticipo un passo delle conclusioni del collegio giudicate sulla appartenenza all'associazione di Luciano Moggi... a pagina 461, si può leggere:

E’ indifferente alla prova, che il tribunale stima altrimenti acquisita, la circostanza che il pubblico ministero abbia ritenuto utile di servirsi di tal tipo di testimonianza, quando l’inconsistenza del teste era stata vagliata per tempo dal pubblico ministero di Milano, che, pur essendo stato messo in contatto con Nucini da persona verosimilmente autorevole, aveva non senza motivo immediatamente congedato l’informatore, di certo senza neppure dar corso a quella conversazione salottiera che il Nucini ha tentato di avvalorare al dibattimento (vedi controesame avv.Gallinelli ud.15/3/11).

Bello, vero?

Rileviamo che:

- Il tribunale non ha ben capito per quale motivo il pubblico ministero abbia voluto utilizzare la testimonianza del Nucini, dato che il pubblico ministero di Milano ( ergo, la Boccassini ) lo aveva immediatamente congedato... non senza motivo, aggiunge il tribunale... dato che non siamo ancora venuti a conoscenza del Modello 45 richiesto da Gallinelli alla Boccassini, c'è da presumere che l'inconsistenza del teste che viene attribuita alla Boccassini in realtà è una valutazione fatta dal tribunale di Napoli... giusto?

- ...messo in contatto da persona verosimilmente autorevole... vi ricordo che Nucini in aula non ci ha detto nè chi e nè perchè è stato chiamato dalla Boccassini... alle domande poste sulla questione ha risposto con sue presunzioni...

- Caro avv.Gallinelli, il tribunale stima che non ci sia stata nemmeno quella conversazione salottiera che il Nucini ha tentato di avvalorare in dibattimento... perchè incaponirsi, quindi, alla richiesta del Modello 45?

- Infine, Signori del Tribunale, visto che ritenete inconsistente il teste, perchè, poi, utilizzate una sua telefonata per provare l'appartenza dell'imputato all'associazione? ...se lo ritenete inconsistente, ciò che riferisce a Meani potrebbe essere frutto della sua immaginazione, o no?

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Ancora, altra intercettazione che viene utilizzata dal collegio giudicante come 'prova' dell'appartenenza di Luciano Moggi all'associazione per delinquere...

Progr. N.5610 del 18/4/05, ore 12,14, su utenza 335XXX629

U1.\ Pronto?

U2.\ E' cascata la linea

U1.\ Ti avevo perso, possono aver mandato?

U2.\ Possono essere così, perché sul fatto che di la è uscito De Santis, no? Lo sai

U1.\ (Ride)

U2.\ Beh, ma io ti... ti...

U1.\ Bello questo paragone, mi sei piaciuto, devo dirti la verità, mi sei piaciuto sul paragone, (ride)

U2.\ (Ride), la è uscito De Santis, ho detto, questo qui si è imbufalito ancora di più, mandagli qualcuno - inc. -; ma tu sai che ieri in macchina, in macchina, quando... mi diceva Carletto che il giovedì, il giovedì, quel famoso... l'altra persona famosa gli... gli diceva: domani abbiamo questo arbitro; e veniva, e c'era quell'arbitro, e c'era il sorteggio, e fa: e noi non...; io non riuscivo... non mi spiegavo, lui il giovedì sapeva già l'arbitro che aveva... che aveva alla domenica, tu pensa, questo prima, sai, quando riuscivano a manovrarlo in un certo modo, no?

U1.\ Io credo...

U2.\ E pensa...

U1.\ Io credo... io credo

U2.\ Eh

U1.\ Che millantasse anche un po', perché poi ti ricordi? Uno poi...

U2.\ Eh

U1.\ A distanza di tempo è portato più a ricordarsi

U2.\

U1.\ Le volte che è uscita la cosa, piuttosto che la volta che non è uscita, per cui io credo che magari un po' di - inc. -

U2.\ Comunque lui continua a dirmi, mi ripete che al tempo della famosa partita, quella di Perugia, eh, dice: la torta era stata... era pronta; e perché è venuto fuori il “casino” alla partita con il “Parma”, lì, cioè, è venuto fuori il “casino”, i giornali sono esplosi, ma se non viene fuori quella roba li, la cosa era fatta, dopo invece li, sai, si è ribaltato il tutto perché... perché è scoppiata... è scoppiata la bomba, no? Ma se no dice lui; era tutto... era tutto... mi diceva ieri in macchina che addirittura... addirittura, quando gli diceva: ti piace? In fase di preparazione del calendario, gli diceva: come dici che sia meglio? Vogliamo cominciare con queste partite o con quelle altre partite? o con che squadre vogliamo provare all'inizio?

U1.\ Addirittura così?

U2.\ Ma tu pensa

U1.\ Addirittura?

U2.\ Tu pensa... tu pensa la forza, questo qui, secondo me, deve avere delle entrature a livello federale da paura, da paura, io dico che se... io... io stento a crederci che...

U1.\ No

U2.\ Perché, giustamente come dici tu, fa anche un po' del millantato credito, no?

U1.\ Io credo di sì, anche perché, sai, le variabili, le variabili nel computer sono variabili che vengono messe in maniera pubblica, eh, per cui, sai, mettere una variabile nel computer per calendario, mah?

U2.\ Certo, certo, ma...

U1.\ Il calendario, il calendario lo fa un computer sulla base degli input che gli vengono dati, per cui...

U2.\ “Porca miseria”, pensavo che riuscivi a farlo in “Juventus - Inter” e invece... e ti aspetteremo per la nostra, dai

U1.\ Mah? Magari

U2.\ Che... che lì abbiam pensato, abbiam pensato di stare... di stare... abbiam parlato ieri anche con Carlo che fa: anche rimanere a tre punti, poi comunque tu te la giochi con loro nello scontro diretto, scontro diretto sei forte, sei più bravo, lo vinci e poi c'è...

U1.\ E comunque...

U2.\ Eh

U1.\ Comunque tieni conto... tieni conto che loro con l' “Inter” un po' di fatica la fanno

U2.\ E' certo è ancora lungo il campionato, ci sono ventun punti in palio, eh, son tanti

U1.\ Voi avete adesso...

U2.\ Eh?

U1.\ Voi adesso avete... voi adesso avete due di seguito in casa, giusto?

U2.\ Sì, noi abbiamo “Chievo” e “Parma” e loro invece hanno “Inter” e poi vanno a Roma con la “Lazio”

U1.\ Ma la “Lazio” a Roma è peggio di... di...

U2.\ “Lazio - Juve”?

U1.\ Di “Juve - Parma”, eh

U2.\ E sì, eh

U1.\ E scusami, “Lazio - Juve”

U2.\ Certo

U1.\ E' peggio di “Milan - Parma”

U2.\ Certo

U1.\ Perché con la “Juve” la Lazio gioca tranquilla, è una squadra...

U2.\ Certo

U1.\ Che oramai ha risolto i suoi problemi, è lì che ha preso...

U2.\ Comunque... comunque ieri t'ho visto, t'ho visto ancora in gran forma, aoh

U1.\ Eh, mi hai visto?

U2.\ T'ho visto in gran forma fisica ieri

U1.\ No, sto bene ti dico

U2.\ “Dio buono”!

U1.\ Sto bene, sto veramente bene, infatti mi rompe, perché chiaramente quando fai una partita come quella di ieri in cui le cose vanno bene, in cui poi dopo la partita ti dicono: sì, ma la partita è stata facile; sì, è stata facile un “c....”!

U2.\ Aoh, un altro particolare che ho notato io, e che gli altri non notano, io lo noto perché ci sono a contatto sempre, ma hai notato con te come fa l’agnellino Gattuso?

U1.\ Ma sai quando - inc. - con Rino?

U2.\ Eh

U1.\ Dopo venti minuti, non so se hai fatto caso, fallo d'attacco, fase di difesa vostra, dalla parte opposta, cioè lui ha simulato nettamente

U2.\ Sì, esatto, esatto

U1.\ Io non ho fischiato, l’azione è andata avanti, poi sullo sviluppo gli dico: stai attento, eh; e lui addirittura si è inchinato dicendo: scusami

U2.\

U1.\ Lì ho vinto, diciamo, la partita con Rino, ma guarda che lui è uno che si esprime in maniera simpatica, però è uno che è uomo

U2.\ Si, è vero

U1.\ Cioè lui di fronte alle situazioni evidenti, - inc. -

U2.\ Pronto? Ti sento male adesso, pronto?

U1.\ Di un certo tipo, devi avere un certo tipo di rapporto, chiaro, franco, diretto, però io vorrei avere undici come lui e ci farei la firma, eh

U2.\ Sì, sì, sì

U1.\ Avere undici in campo come lui ci farei veramente la firma

U2.\ Ma tu lo vedi che con te non brontola mai

U1.\ Sì, sì

U2.\ Aoh, ma sai se vai a fare questa partita di “Coppa” o no?

U1.\ No, non credo, perché non mi hanno ancora detto niente, per cui mi viene da dire che non... che non dovrei fare... non dovrei fare niente

U2.\ E allora vedrai che faranno fare a Mitchell e Vandel la partite di “Rai” inglesi e a noi ci daranno Vassaras e Augher, e a questo punto chi fa la finale? Se fosse così chi fa la finale?

U1.\ Potrebbe farla lo stesso Vandel

U2.\ E non potrebbe farla Meuto Gonzales la finale?

U1.\ O anche Meuto Gonzales, sì, sì, potrebbe farla anche Meuto tranquillamente, anche perché non...

U2.\ Io non me lo auguro, ma se dovessimo uscire noi, potresti farla tu

U1.\ Sì, non credo che voi usciate e non credo che la faccia io comunque, cioè non state a sacrificarvi per farmi fare la finale, perché rischiereste di aver fatto un sacrificio per niente

U2.\ (Ride), ieri m'ha chiesto ancora... aoh, m'ha chiesto ancora... m’ha chiesto ancora: ma Collina cosa dice? Cosa vuole... ieri me l'ha...

C. \ Ma infatti era... io ti dico, io ieri, io ieri... nei giorni precedenti, quando ho saputo di fare questa partita ero... cosi, uno dei miei obiettivi era quello di fare quattro chiacchiere con lui, anche se Siena non è l'ideale per fare quattro chiacchiere

U2.\ No, perché sono delle... sì, troppo “casino”

C. \Questo... troppo piccolo, non...

U2.\ Sì. sì

C. \Riesci a trovare

U2.\

C. \ Non riesci a trovare il... il luogo adatto

U2.\ Certo

C. \ Poi chiaramente nel dopo... nel dopo partita se lui viene negli spogliatoi e ci fermiamo a parlare cinque minuti viene strumentalizzato come se lui venisse dentro a lamentarsi

U2.\ Certo, esatto

C. \ Per cui assolutamente...

U2.\ Esatto

C. \ Diventava... diventava improponibile

U2.\ Esatto

C. \ Però, ecco, è una cosa che... che voglio... che voglio fare, perché credo di doverglielo, anche perché...

U2.\ E no, ma anche perché, sai, lui...

C. \ E' presidente di “Lega”, per cui...

U2.\ E' certo

C. \ Vorrei anche... vorrei anche che la cosa effettivamente - inc. -

U2.\ No, ma anche perché a questo punto conosce il Collina pensiero anche lui, perché non è che dopo...

C. \ Sì, sì, anche perché non voglio, anche perché, soprattutto, visto che c'è della gente che in questo periodo sta girando facendo incontri, eccetera

U2.\ Certo

C. \ E vende quello che penso io o che dovrei pensare io o le motivazioni che possono spingermi a prendere delle decisioni, ecco vorrei evitare che venissero raccontate

U2.\ Certo, ma scusami un po' una cosa, Pierluigi, ma tu non sei mai a Milano?

C. \ No, ma infatti “biso...”, no, esserci no, però ci vengo

U2.\ Ma scusa una cosa, ad esempio mercoledì sei a Parma ad arbitrare, io dico...

C. \ No, non vengo, no

U2.\ No. dico...

C. \ Poi diventa un problema venire

U2.\ Giovedì

C. \ No, perché io poi da Parma rientro a Viareggio, vado in macchina

U2.\ Eh, oppure... oppure la prossima settimana, la prossima settimana

C. \ No, no, ma sicuramente... sicuramente c'è un... devo venire a Milano anche per altre mie cose, per cui trovo il modo... trovo il modo di venire e facciamo una... una chiacchierata da qualche parte

U2.\ Perché lui ha detto... no, addirittura lui ha detto a me: magari organizziamo o lì da te a Lodi; però io dico anche da me, sai, se no la cosa è... per incontrarsi uno prende una... lui ba detto a casa sua, a casa di Galliani

C. \ Però, sai, il problema... il problema che se... sia io che lui siamo ben... ben riconoscibili, per cui non vorrei che qualcuno vede e così...

U2.\ Esatto

C. \ Forse... forse l'ideale potrebbe essere proprio la sera di chiusura del tuo locale e...

U2.\ Esatto

C. \ “Ve...”, venire da te una sera di chiusura del tuo locale, sai

U2.\

C. \ Una volta che... una volta che io entro nel parcheggio e - inc. -, cioè nel tuo ristorante non ci... non ti vede nessuno, capito?

U2.\ Non ti vede nessuno, io poi, sai, a Lodi non tengo nessuno, al limite tengo qui un ragazzo

C. \E' “iso...”

U2.\ Che fa da mangiare

C. \ E' isolato, poi li appunto possiamo anche non mangiare, cioè non è il problema, cioè il problema è proprio, è proprio vedersi in un posto - inc. -

U2.\ Riservato

C. \Perché se io - inc. -, se anche andiamo... se anche vado a casa sua, è chiaro che casa sua è a Milano, non vorrei...

U2.\ Però lui abita in centro a Milano, sai, a quel punto li uno prende un taxi, salta fuori, fa quattro passi a piedi

C. \- Inc. -

U2.\ Va dentro in un portone, come fanno a capire? Però, sai, rischi sempre che trovi un “co*****e” di un fotografo

C. \Hai capito?

U2.\ E' certo

C. \Perché io non è... io non è che non sia riconoscibile, eh

U2.\ Esatto

C. \Cioè fai in fretta a...

U2.\ Esatto, ma trovi anche un “co*****e” di un fotografo dilettante che ti fa una foto, dice: “Madonna”, questo qui è a casa di Galliani

C. \Adesso... adesso con i telefonini, con i telefonini...

U2.\ Logico, logico

C. \ Cioè non...

U2.\ No, no, forse è ideale, la situazione migliore è proprio qui da me il giorno di chiusura

C. \ Tu che giorno... tu che giorno hai di chiusura?

U2.\ Io son chiuso martedì sera e mercoledì

C. \Anche mercoledì sera?

U2.\

C. \Tutto “mar...”, tutto martedì sera e tutto mercoledì, giusto?

U2.\ Sì, sì

C. \Uhm, non per...

U2.\ E quindi uno dice ci troviamo lì, ma anche per bere, uno beve... beve...

C. \Sì, sì, un aperitivo

U2.\ Ma poi, sai, un aperitivo

C. \Sì, sì

U2.\ Sì, ma posso dire una stupidaggine? Per fare un piatto di pasta qui, alla buona, lo faccio anch'io, si mangia un piatto di pasta, un po' di formaggio e poi si va via

C. \Ma infatti, ti dico, non è assolutamente... non è assolutamente il discorso di mangiare, era...

U2.\ Perché obiettivamente... perché...

C. \Era perché mi sembrava... mi sembrava...

U2.\ Meno gente c'è...

C. \Bravo

U2.\ E poi, sai, qui a Lodi nessuno immagina, arrivi con la macchina, il cancello è chiuso, parcheggi qui, salti dentro

C. \ No, ma poi, sai, a casa... lì da Lodi uno poi fa il giro della tangenziale, esci dal di dietro

U2.\ Bravissimo

C. \Arriva

U2.\ Esatto

C. \Tu dentro

U2.\ Nessuno nessuno

C. \Lo faccio in un attimo

U2.\ Il cancello è chiuso

C. \ Hai capito? Nessuno, nessuno ti vede, lì nessuno ti vede

U2.\ Dai, e allora tu...

C. \Ipotizziamo... tu prova a sondare, a parte che poi lo chiamo

U2.\ No, ha già detto di sì

C. \ Dopo lo chiamo, provo a chiamare

U2.\ Ha già detto di sì, lui ha già detto di sì, che t'incontra

C. \Perché potrebbe essere... potrebbe essere anche buono, per dire, la prossima settimana, cioè il 27

U2.\ E no, il 27...

C. \O il 20

U2.\ Ascolta, il 27

C. \O...

U2.\ Hai ragione, sai perché? Perché noi giochiamo in “Coppa Campioni” il martedì che è...

C. \ Giocate... giocate già il 26 in “Coppa Campioni”?

U2.\ E sì, eh

C. \Ah

U2.\ Noi giochiamo il 26, perché io vado a ricevere il “ pi esse vu” il 25 aprile

C. \Sì, sì

U2.\ E giochiamo il martedì

C. \Sì, sì

U2.\ Potrebbe esser buona il mercoledì

C. \ Sì, sì, mercoledì il giorno successivo alla partita, sì, sì

U2.\ Il giorno successivo alla partita

C. \ Ma che poi se a lui torna comodo si può fare anche a pranzo, eh, cioè si può fare anche a un'ora del giorno

U2.\ Ma sì, ma qualsiasi... ma qualsiasi ora

C. \ Se tu sei chiuso tutto il giorno, può andar bene anche a un'ora...

U2.\ Lui viene giù, viene giù in macchina, ci mette mezz'oretta, viene giù a Lodi, pronto, stop, finito

C. \Sì, sì

U2.\ Poi senti lui anche magari

C. \ Sì, sì

U2.\ Magari può darsi che lui abbia una suite in qualche albergo, anche lì al “Palace”, allora a quel punto lì se lui va in una suite...

C. \Sì, però il problema...

U2.\ Tu entri

C. \Entri al “Palace”

U2.\ Ti vede

C. \ Cioè vai al “Palace”

U2.\ Sì, è vero, è vero

C. \Il portiere, il ricevimento, gente lì

U2.\ Sì, sì

C. \Sai

U2.\ Salta fuori... chiamano subito, non sai mai... chiamano il “gior...”, chiamano un giornalista

C. \ Ti vede sempre... ti vede sempre qualcuno

U2.\ Galliani con Collina

C. \ Ti vede sempre qualcuno

U2.\ Sì, poi capita magari che - inc. -

C. \O io vado... allora i casi, secondo me, i casi devono essere due, o uno va in “Lega”

U2.\ Esatto

C. \Allora lì...

U2.\ E lo so, ma in “Lega” dopo dicono... metti che viene fuori che vai a fare la partita “Juventus - Milan”

C. \No, no, infatti, no, no, va bene, però, sai, però sai, il presidente di “Lega” tutto sommato...

U2.\ Esatto

C. \ E' sempre il presidente di “Lega”, se no è meglio una roba che non... che non venga vista

U2.\ E detto... e detto tra noi, detto tra noi, dice che questo Zamparini è un “co*****e”

C. \ Ieri però l'ho visto tranquillo, ho visto la “Domenica Sportiva”, non mi è sembrato tanto...

U2.\ Zamparini - inc. -

C. \Ha fatto... ha fatto sparare a Foschi

U2.\ Sai perché? Perché gli ha già tirato le orecchie lui, perché dice: ma come fa Foschi a permettersi di andare a dire certe cose?

C. \Sì, sì, sì, sì

U2.\ In fin dei conti, ragazzi, questo qui è stato dato un rigore, sbagliandolo, ma se n'è visti di molto peggio, eh

C. \ Uhm, e si

U2.\ Cioè a un certo punto...

C. \ Pronto?

U2.\ Pronto? Mi senti?

C. \ Male, ma ti sento

U2.\ Comunque

C. \ Senti, dai, io provo a chiamare lui e...

U2.\ Tu chiami lui

C. \ Provo... provo a chiamare

U2.\ Chiami lui che è sicuramente è in sede e dopo...

C. \ Sì, - inc. -

U2.\ Gli dici: allora dottore, dai, ci “incontria...”, io sono... vorrei fare quattro chiacchiere e gli fai...

C. \ No, ascolta me, dico dell'appuntamento

U2.\

C. \ Però tu magari sonda, che magari mercoledì della prossima settimana potesse andare bene, oppure glielo posso già accennare anch'io

U2.\ No, tu glielo devi... l'accenni tu, dici...

C. \ Sì, sì, allora glielo accenno io

U2.\ ...Visto che c'è la “Coppa dei Campioni”, io sarei disponibile, se c'incontriamo... e gli dici: io ci ho parlato anche con Leo, secondo me visto che è chiuso, il posto più comodo sarebbe proprio il suo ristorante

C. \ Sì, sì

L. \ Perché nessuno ci vede, nessuno ci conosce

C. \ Sì, sì, certo, sì, sì

L. \ Siamo anche...

C. \Sì, sì

L. \ In un posto dove, tra virgolette, vedi uno che potrebbe anche somigliare a Galliani, ma a Lodi chi è che pensa che ci sia Galliani? Cioè...

C. \Sì, sì, no, no, certo

L. \ Sai, lui ha un “bi emme vu” scuro, vien dentro, va bene

C. \ No, no, certo, va buono, ciao

L. \ Ciao, bello, poi magari mi fai sapere

C. \ Okay, ciao

L. \ Non sono ancora fuori gli assistenti? Che poi sono curioso, “c****”

C. \ No, non ho guardato ancora

L. \ Eh, non si sanno ancora

C. \ Adesso guardo, ciao, Leo

L. \ Ciao, ciao.

...e anche qui, abbiamo un'altra 'piccola' sorpresa... viene usata un'altra intercettazione che noi pensavamo a nostro favore... e invece... strano che non ci abbiano messo... che so... la 4-4-4... oppure la 'Metti dentro Collina'... nel metro di giudizio utilizzato dal collegio giudicante, sarebbero state perfettamente calzanti...

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Bene, dopo le prove dell'appartenenza all'associazione, siamo alle conclusioni...

Né mancano le conversazioni telefoniche rappresentative di rapporto di Moggi intollerabilmente confidenziale con i due designatori, nelle quali il tribunale legge una sorta di cooptazione, di sostituzione del triumvirato ai consoli Pairetto e Bergamo, così rappresentati con linguaggio aulico dal teste Carraro (vedi controesame avv.Morescanti teste Carraro Franco ud.15/12/09).

Non rileva che la cooptazione abbia realizzato più che altro un effetto scenico, di mera apparenza, poiché anche l’apparenza può generare la condizione di potere e l’assoggettamento all’autorità per tal via creata, e, dunque, non è decisivo, per svilire l’apparato di potere in confronto degli arbitri, che il Moggi abbia avuto notizia di arbitri sorteggiati, per tempestiva comunicazione a lui dopo il sorteggio, resa palese dalle modalità con le quali era realizzato il sorteggio, e non già per effetto di sorteggio truccato, così come avrebbe dato talora a intendere esercitando quella spavalderia, che ha dimostrato a più riprese anche al dibattimento.

Così pure non rileva il fatto che effettivamente quanto meno con uno dei designatori la conoscenza di Moggi fosse di vecchia data, ed extracalcistica, essendo emerso rapporto anche con Pairetto Antonio, padre dell’imputato Pairetto ( vedi ud.1/6/10 esame teste Trentalange Alfredo; esame teste Guidi Alessandro: sì, conoscevo benissimo Antonio, padre di Pairetto, sì era in rapporto amicale con Moggi; esame teste Calcagno Paolo: ud.12/10/10), poiché si tratta di elemento, a ben vedere, addirittura di rinforzo del quadro di apparenza di cui sopra.

Così pure non può essere attribuita eccessiva importanza al fatto che talune circostanze emergenti dalle intercettazioni telefoniche indicative di arroganza del Moggi, tale da suggerire l’esistenza di apparato criminale, siano poi state ridimensionate dall’esame al dibattimento dei coinvolti nelle telefonate.

Così, ad esempio, non sembra meritare una qualche considerazione il fatto che il teste Stagnoli Alessandro abbia chiarito di aver già chiarito in sede di suo esame da parte dell’ufficio indagini della FIGC, avvenuto il 10/5/06, di non essere a conoscenza del fatto - che gli si diceva che emergeva da telefonata - di lamentela del Moggi che gli assistenti della sezione di Bologna davano problemi, e ha pure aggiunto che i rapporti con Moggi, quando si andava ad arbitrare, erano quelli tenuti con tutti i dirigenti di società, in maniera cortese si avevano rapporti che erano rapporti di cordialità nel salutare e ricevere la terna arbitrale (vedi esame udienza 8/6/10).

Né può valere a destrutturare l’apparato la dichiarazione del pur autorevole teste Collina Pierluigi - tale per concorde opinione dell’ambiente ostile a Moggi - il quale, dopo avere sostanzialmente ammesso che nella partita Fiorentina-Juventus, del 9/4/05, terminata tre a tre, ci fu un errore arbitrale in danno della Juventus, così si è espresso: sicuramente Moggi mi ha salutato in modo corretto (vedi controesame avv.Prioreschi ud. 1/10/10).

Così pure i più virulenti comportamenti del Moggi rispetto a quelli degli altri soggetti muoventisi sul palcoscenico del calcio, questi ultimi peraltro spintisi, così com’è emerso al dibattimento, fino a forme molto odiose di spionaggio, non possono essere giustificati solo con la maggior pressione esercitata dal più vasto bacino di utenza di tifosi da soddisfare a margine o addirittura indipendentemente dagli eventi maturati sul campo di calcio, cosi come sembrerebbero additare talune affermazioni dei testimoni nel processo.

E ciò, anche se la virulenza del Moggi appare nella più parte dei casi manifestata attraverso espressioni sarcastiche, come quella di mancanza di occhiali rivolta a margine della partita Parma-Juventus del 6/1/05 all’assistente Farneti Piergiuseppe, che infatti ha dichiarato di averne percepito il tono scherzoso (vedi controesame avv.Gallinelli ud. 19/10/10: Moggi nello spogliatoio disse, penso, però, scherzando, che avrei dovuto dotarmi di occhiali... ma l’ho intesa in un senso, cosi, scherzoso, ci mancherebbe altro).

Né importa che non servano a rafforzare il quadro probatorio emergente dalle conversazioni telefoniche e dall’uso delle schede straniere taluni dichiarazioni dei testi, volte a puntellare ad arte le une e le altre, come quella del teste Nucini che, il 25/9/03, sì, anche lui avrebbe ricevuto scheda da Moggi con intermediario Fabiani e alla presenza mutevole di questo o quel correo, e che però non ricorda significativi particolari di questa compromettente consegna (vedi controesame avv.Trofino ud. 15/3/11: penso nel pomeriggio credo, tarda mattinata sicuramente, non era mattina

presto comunque, penso di essere salito con l’ascensore... non ricordo, se è il terzo piano saremo saliti in ascensore).

E’ indifferente alla prova, che il tribunale stima altrimenti acquisita, la circostanza che il pubblico ministero abbia ritenuto utile di servirsi di tal tipo di testimonianza, quando l’inconsistenza del teste era stata vagliata per tempo dal pubblico ministero di Milano, che, pur essendo stato messo in contatto con il Nucini da persona verosimilmente autorevole, aveva non senza motivo immediatamente congedato l’informatore, di certo senza neppure dar corso a quella conversazione salottiera che il Nucini ha tentato di avvalorare al dibattimento (vedi controesame avv.Gallinelli ud.15/3/11).

Qualche piccola nota...

- ...conversazioni telefoniche rappresentative di rapporto di Moggi intollerabilmente confidenziale con i due designatori... intercettazioni telefoniche indicative di arroganza del Moggi... virulenti comportamenti del Moggi...

Vorrei capire una cosa... ma queste definizioni sono da considersi oggettive?... ho capito che a parlare sia un collegio giudicante di un Tribunale... quindi, mi aspettavo che le evidenze elevate a prove di una violazione di una norma di codice penale fossero da considerarsi come oggettive... mi chiedo, e vi chiedo... cioè, se uno viene preso in castagna, con una valigetta di soldi destinata a sai tu chi, non avremmo da dire nulla... è palesemente reato... ma quando si sconfina nei comportamenti, addirittura a consumazione anticipata, chi stabilisce la qualità di tali comportamenti?... il collegio giudicante di un Tribunale?... sbaglio?... sto ragionando male?

- Così pure non può essere attribuita eccessiva importanza al fatto che talune circostanze emergenti dalle intercettazioni telefoniche indicative di arroganza del Moggi, tale da suggerire l’esistenza di apparato criminale, siano poi state ridimensionate dall’esame al dibattimento dei coinvolti nelle telefonate.

Questa poi... quindi, in un processo basato solo sulle telefonate... (...e solo quelle ci sono... cit.) ...io, per ammissione del collegio giudicante, metto in evidenza che quello di cui si discuteva nelle telefonate non sempre ha trovato riscontro... quindi, molto millantato... e tu, che mi dici?... che non ha importanza?!?... quindi, e ripeto, ma allora si tratta solo ed unicamente di una sentenza etica... a te ha dato fastidio che io facessi prima queste benedette telefonate... non ha importanza che poi abbiano trovato riscontro o meno... tu le hai fatte... a consumazione anticipata... ma, dico, un giorno mi chiarirete il nesso che c'è tra questo comportamento... che, in un mondo ipoteticamente virtuale, dove tutti sono angioletti, è censurabile... ma questo è un altro discorso... dicevo, tra questo comportamento e la protezione del bene oggetto di tutela dalla norma, ovvero il regolare svolgimento di un evento sportivo... se, per tua ammissione, non ha importanza ciò che realmente è avvenuto dopo, che devo pensare?... che un comportamento intollerantemente confidenziale, arrogante, virulento... abbia avuto come effetto una induzione subliminale in chi l'ha subito?... ancora una volta, sbaglio?... sto ragionando male?

- ...questi ultimi peraltro spintisi, così com’è emerso al dibattimento, fino a forme molto odiose di spionaggio...

Grazie per il riconoscimento... sebbene, anche questo, non è servito a nulla... sembra quasi dirmi, il collegio giudicante che tu, sì, sei stato oggetto di spionaggio... odioso spionaggio... ma, comunque, non dovevi assumere quei comportamenti... e che dovevo fare?... stare inerte?... ricordo le parole di Moggi, ancora scosso, in una trasmissione a Giugno del 2006 sulle schede svizzere... 'Io ero Direttore Generale della Juventus, ed ero venuto a conoscenza di certe cose... se fossero esistite le schede di Marte, avrei usato le schede di Marte'... non so perchè, ma non mi sento di biasimarlo...

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le leggo domani

questa sera ho un impegno

scusa cccp

:sventola: :sventola: :sventola: :sventola: :sventola: :sventola: :sventola:

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Ho provato a leggere l'ultima intercettazione, ma mi sono fermato a metà. Non ci capivo un catzo. Ma non riesco a capire che prova di reato ci fosse in quella telefonata.

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Continuiamo la lettura della sentenza in relazione alla esistenza dell'associazione per delinquere e alla appartenenza di alcuni degli imputati.

Dopo il turno di Luciano Moggi, per il quale viene ravvisata l'aggravante di promotore, tocca a Paolo Bergamo.

Seguiamo sempre lo schema presentazione, telefonate, conclusioni.

Passando all’esame della posizione di Bergamo Paolo, si osserva che il tribunale ha ravvisato a suo carico la responsabilità per ben dieci ipotesi di frode sportiva, e questa affermazione di responsabilità già costituisce un elemento di carico anche per il reato di associazione, avuto riguardo al fatto che le frodi contemplano come correi arbitri diversi, e ripetutamente il capo dell’associazione, rispetto al quale appare però in una posizione di così evidente inferiorità, che consente di individuare soltanto la partecipazione.

Si è già detto dell’indizio costituito dalle riunioni casalinghe con gli altri, anche quella in fine di campionato proprio a casa sua, a Colle Salvetti, il 21/5/05, oggetto di osservazione, pur se dall’esterno, e senza registrazione delle parole scambiate tra gli ospiti (vedi esame teste Moraca Gianluca ud.4/l2/09 e controesame avv. Morescanti teste Auricchio ud. 30/3/10: non ci sono intercettazioni ambientali in relazione all osservazione svolta presso l’abitazione del Bergamo il 21/5/05).

Tale riunione non perde rilevanza per il fatto che non si potè discutere della vittoria nel campionato, già acquisita dalla Juventus, così come ha fatto ammettere al teste Auricchio il difensore di Moggi (vedi controesame avv.Trotino ud. 13/4/10).

Né Bergamo appare convincente quando richiama le buone ragioni della convivialità, e adduce che i regolamenti non impedivano di partecipare a determinate cene e fare determinate cene (vedi dich. spontanee ud.13/4/10), e che le cene lui le faceva con tutti, anche con Facchetti, così attirando le ire del ñglio teste, che al dibattimento ha dichiarato "mio padre andò a questo incontro formalmente" (vedi esame p.m.ud. 15/3/11).

Si è pure già accennato alla mancanza di senso di responsabilità mostrata nel consentire gli approcci di Moggi, persona diversa dal codesignatore Pairetto, diretti a condividere con lui l’esercizio di quelle che dovevano essere prerogative esclusive dei designatori, anche se la tendenza è emersa nel processo alquanto generalizzata, così come addita anche il comportamento remissivo tenuto da Bergamo per telefono il 26/11/04 con Carraro, che gli suggeriva di dare suggerimento, assurdo, all’arbitro, di non sbagliare a favore di una squadra, suggerimento che, trasmesso all’arbitro, avrebbe anche potuto essere interpretato come un messaggio di favorire l’altra squadra.

Quindi,

- ...10 frodi sportive... meno del capo dell'associazione... che ne ha fatte solo 9...

- ...poichè appare... sempre a parere del collegio, o è oggettivo?... essere in posizione di evidente inferiorità rispetto al capo, se la cava con la mera partecipazione...

- ...altra aggravante... la convivialità... e nè Bergamo appare convincente... sempre a parere del collegio, o è oggettivo?...

- ...altra aggravante... la mancanza di senso di responsabilità mostrata nel consentire gli approcci di Moggi in quelle che dovevano essere le prerogative esclusive dei designatori... cioè, la formazione delle griglie, mi par di arguire... penso che il riferimento sia alla ormai famosa telefonata 123 della notte del 9 Febbraio 2005... la telefonata in cui, dopo aver parlato lungamente... e di notte!, urlerà il PM in aula, a testimoniare l'evidenza della clandestinità... di politica sportiva... elezioni varie, in Lega ed in FIGC... Bergamo butterà lì... beh, vediamo come l'hai pensata... e si parla di griglie... nulla importa che poi la composizione sarà diversa da quella discussa... nulla importa della telefonata della mattina dopo tra Bergamo e Fazi, in cui Bergamo, dopo aver riferito alla Fazi (...si ricorda, assolta...) di aver parlato con Moggi, davanti alla sua, della Fazi, sorpresa, le risponde... 'E mica volevo fare la figura del Pinocchio!'... mai chiarito cosa intendeva dire... cosa che avrebbe potuto chiarire anche il suo abboccamento nella telefonata della notte prima... vabbè, ma a noi che importa... mica cercavamo di capire quali fossero le reali relazioni tra le componenti messe sotto intercettazione... noi cercavamo altre evidenze... cercavamo il mero addivenire di situazioni che in un mondo pindarico ed onirico non sarebbero mai dovute avvenire... e le cercavamo solo dei soggetti in esame... gli altri, anche se, a noi, appare abbiano fatte le stesse marachelle, per il collegio non vale... e a nulla vale anche l'aver riportato con carta scritta che è stata la stessa Federazione a sollecitare i rapporti tra componenti AIA e dirigenti... per il collegio giudicante, non vale...

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Tale riunione non perde rilevanza per il fatto che non si potè discutere della vittoria nel campionato, già acquisita dalla Juventus, così come ha fatto ammettere al teste Auricchio il difensore di Moggi (vedi controesame avv.Trotino ud. 13/4/10).

Mi spiegate meglio questa frase, specialmente quella evidenziata?

"fatto ammettere" che vuole dire? che lo ha forzato?

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Tale riunione non perde rilevanza per il fatto che non si potè discutere della vittoria nel campionato, già acquisita dalla Juventus, così come ha fatto ammettere al teste Auricchio il difensore di Moggi (vedi controesame avv.Trotino ud. 13/4/10).

Mi spiegate meglio questa frase, specialmente quella evidenziata?

"fatto ammettere" che vuole dire? che lo ha forzato?

Ci provo... siamo al 13 Aprile 2010... ben 3 anni fa, ragazzi... e, al controesame dell'Avvocato Trofino, esce fuori la domanda sull'incontro con Bergamo... ecco riproposto l'intero... molto interessante, alla luce di quello che sappiamo, anche dalla sentenza... passaggio...

Trofino: Senta, per ritornare un attimo a Colle Salvetti, così ripiglio un attimo la… la domanda che le faceva prima l’Avvocato Botti su quella riunione del 21 Maggio… lei nella sua informativa… ovviamente non la invito a leggere, ormai è cosa nota a tutti… lei a quella riunione ha dato una veste particolare perché nella sua informativa praticamente ci dice ‘Questa riunione avviene in un momento topico, in un momento nel quale Juventus e Milan erano appaiate…’ …e che praticamente ci fa capire che questa riunione a casa di Bergamo era una riunione che era molto, molto influente, e l’ha messa in relazione al campionato. Dopodichè nel successivo, lei si è accorto che era un errore…

Auricchio: Quale successivo? Nel successivo…

Trofino: …nel successivo… nelle domande successive degli altri difensori, lei si è accorto che era un errore, perché la partita non era assolutamente topica perché sappiamo perfettamente che il 21 di Maggio la Juve era già matematicamente Campione d’Italia.

Auricchio: …il 21 di Maggio…

Trofino: Certo!

Auricchio: Sì…

Trofino: E le dico questo… perché questo poi risulta al Tribunale… perché lei non aveva valutato che il Milan aveva giocato…

Auricchio: …in anticipo…

Trofino: …il venerdì, perché aveva l’anticipo per la Coppa dei Campioni, e quindi la penultima di campionato per il Milan si era già giocata il…

Auricchio: Questo lo dice lei, che io ho… cioè, è una sua valutazione…

Trofino: Lo dice lei nell’informativa… lei ha dato…

Auricchio: No, perché Colle Salvetti non mi pare di averlo esaltato come momento, diciamo…

Trofino: Sì, sì… sì, Colonnello…

Auricchio: No, perché…

Trofino: Anche due minuti fa…

(le voci si accavallano)

Trofino: Lei continua a sostenere… mi scusi, abbia pazienza… lei continua a sostenere che la riunione a casa Bergamo del 21 di Maggio…

Auricchio: Sì…

Trofino: …sia stata una riunione ad usum del fini rispetto al fatto che la Juve giocasse il campionato nelle ultime due giornate, e ci ha fatto intendere che chissà quali tramestii sarebbero accaduti in quella riunione. Allora, io le sto chied… dicendo: lei è incorso in un errore perché il Milan aveva già giocato il venerdì, la Juve in quel momento aveva 82 punti e il Milan…

Auricchio: …era già matematicamente…

Trofino: …e il Milan 78. Era matematicamente Campione d’Italia, sì o no?

Auricchio: Sì, sì, assolutamente sì.

Trofino: E se era Campione d’Italia in quel momento, voglio dire, la riunione a casa Bergamo…

Auricchio: Ma la riunione a casa Bergamo…

Trofino: …che è fatta il 21…

Auricchio: …che è…

Trofino: …poteva mai essere finalizzata ad avere vantaggi su queste…

Auricchio: Ma infatti nessuno ha sostenuto in questa direzione…

Trofino: Ah no? Ah no?

Auricchio: Eh no… se posso rispondere…

PM Capuano: Facciamo finire di parlare il teste…

Auricchio (urlando): La riunione in casa Bergamo… e qui c’è di straordinario la new entry di Mazzini, no?…di riunioni ne hanno fatte tante… per quello dico, in questa c’è la new entry di Mazzini… quindi noi abbiamo fatto rilevare investigativamente quella riunione non perché la riunione avesse… anzi lei trova nei passi dell’informativa indipendentemente dall’anticipo o meno…

Trofino: Ma Mazzini non…

Auricchio: Mi scusi, posso completare, avvocato?

(le voci si accavallano)

Auricchio: …nell’anticipo… nell’anticipo…

Presidente: Lo faccia completare…

Trofino: Io lo faccio rispondere, però…

(le voci si accavallano)

Trofino: …un monologo…

Presidente: …lo faccia rispondere… però faceva riferimento all’informativa, l’avvocato… poi vediamo…

Trofino: Presidente, mi scusi, posso fare una precisazione sul punto?

Presidente: Eh…

Trofino: Io ho l’impressione… ho l’impressione…

Presidente: Eh…

Trofino: …che qui veramente si svilisce l’interrogatorio incrociato. La cross examination è solo in funzione di questo…

PM Narducci: Sì…

Trofino: …lo posso anche fermare…

(le voci si accavallano)

Trofino: Vabbè, vabbè… io lo so che quando è in difficoltà il teste…

Presidente: Eh… eh… avanti…

Auricchio: Non credo di essere in difficoltà su questo punto…

Presidente: …avanti…

Trofino: Tanto io sto qua…

Auricchio: Abbiamo ribadito due secondi prima, due secondi fa, quindi… la riunione di Colle Salvetti, dal punto di vista investigativo per quanto ci riguarda, non è tanto nella direzione Juve dal punto di vista sportivo, ma… e in questo esaltiamo proprio la presenza di Mazzini che come ho ribadito pochi secondi fa, nel controesame del suo collega, aveva una… la presenza di Mazzini aveva una valenza per noi investigativa importante… cosa che non si è verificata in plurime riunioni pregresse, che pure abbiamo dato atto, abbiamo ricordato proprio in questa sede…

Trofino: Mi scusi, ma Mazzini…

Auricchio: …quindi, non era tanto… non erano lì per far vincere la Juve in campionato… cioè, questo voglio chiarire…

Presidente: …non era tanto… però, insomma, l’ha detto nell’informativa, dice l’avvocato…

Auricchio: No, non solo non c’è ricordato nell’informativa in questo senso… dal punto di vista…

Presidente: Eh… non c’è nella…

Trofino: Una domanda, una domanda: ma Mazzini, non è promotore e partecipe dell’associazione assieme a Moggi?

Auricchio: Sì.

Trofino: E lei perché la definisce new entry?

Auricchio: La new entry in queste riunioni con i designatori.

Trofino: La new entry…?

Auricchio: In questi conviviali. Ho parlato esattamente di new entry per i conviviali. Che fosse, diciamo…

Trofino: Allora, tutto questo tramestio se poteva venire o non poteva venire?

Auricchio: Ma infatti questo lo sta dicendo lei. Io ho ribadito esattamente il contrario. Queste perplessità le ha rilevate il suo collega prima, io non le ho dedotte assolutamente, anzi… non a caso ho ricordato che il giorno dopo, il giorno dopo…

(le voci si accavallano)

Trofino: …per parlare con Mazzini?

Auricchio: Non a caso Giraudo…

(le voci si accavallano)

Auricchio: …persona di massima fiducia nostra… lo dice a Bergamo…

Trofino: Colonnello, la cena è stata fatta per parlare con Mazzini?

Auricchio: La cena è s… la cena è stata fatta per parlare anche, evidentemente, di problemi a cui Mazzini doveva presenziare in quel momento rispetto ai designatori…

Trofino: Questo è il suo pensiero?

Auricchio: Lei questo mi ha chiesto, voglio dire… mi ha chiesto il pensiero…

Trofino: Esatto! La cosa importante è che la Juve a quel… a quella data aveva già vinto matematicamente il campionato, e quello che lei scrive nell’informativa… mi permetto dire… non ha pregio.

Presidente: Ma l’avvoca… il teste ha detto che non è vero che c’è nell’informativa, avvocato…

Auricchio: Io…

Presidente: …continuo a insistere…

Trofino: Presidente, io che posso fare… io gliela posso pure leggere per tutta la giornata l’informativa… se lei ha tempo da perdere, gliela leggo…

Presidente: …c’è nell’informativa? …che informativa?

Trofino: Comunque… queste riunioni a casa di Bergamo… che credo abitasse a Colle Salvetti, cioè nei pressi di Livorno… sono delle riunioni che si sono verificate solo con i dirigenti della Juve, o era prassi, o le risulta da quelli che sono i suoi dati investigativi che molte delle squadre che giocavano a Livorno… data la vicinanza di casa Bergamo… sono andati quasi tutti a salutarlo a cena o a prendere un tè?

Auricchio: Ma noi non abbiamo sostenuto che si trattavano di riunioni per andare a prendere un tè a a casa Bergamo… cioè, noi abbiamo rilevato che questo incontro avesse delle consistenze dal punto di vista investigativo… questo è… non è il tè a casa Bergamo… tant’è vero che…

Presidente: No, la domanda era un’altra, però…

Trofino: Mi aiuti lei, Presidente…

Presidente: … la domanda era un’altra… dice, oltre questa… quest’incontro… dice, c’era questa prassi che facevano queste riunioni conviviali?

Auricchio: A me questa prassi non risulta. Non escludo ovviamente che ci siano state altre presenze a casa Bergamo…

Trofino: L’allora Presidente dell’Inter… le risulta che andato anche lui a casa Bergamo a cena?

Auricchio: Ma io… dalle intercettazioni telefoniche non ho elementi per dire che Moratti sia andato…

Trofino: E si è un po’ distratto sulle intercettazioni…

Auricchio: Sì, però le dico… su questo specifico punto…

Presidente: Vabbè, ma indipendentemente dalle intercettazioni…

Auricchio: Sì…

Presidente: …le risulta, o no?

Auricchio: Sto dicendo, non mi risulta che Moratti sia andato oggettivamente a casa di Bergamo. Mi risulta da un colloquio telefonico che ci sia stato…

Trofino: Colonnello, io… quando mi riferirò, e lo dico una volta per tutte…

Auricchio: Sì…

Trofino: …all’allora Presidente dell’Inter, mi… mi rifaccio a Giacinto Facchetti. Nome che non userò più in questa… e dirò l’allora Presidente dell’Inter. Allora, le ripeto la domanda: le risulta dalle telefonate che sono nelle intercettazioni, voglio dire, che lei ha ascoltato, i suoi hanno ascoltato…

Auricchio: Sì…

Trofino: …se esiste un dato che ci dice che oltre a Facchetti, anche… oltre all’allora Presidente dell’Inter, anche altri hanno…

Auricchio: Se il Presidente…

Trofino: …hanno fatto visita a Bergamo?

Auricchio: Se il Presidente dell’Inter è Facchetti, la mia risposta è sì. Da questo punto di vista.

Trofino: …allora è sì… vabbè, vabbè…

Auricchio: Se invece, il Presidente dell’Inter è Moratti, allora io non ho elementi per dire che Moratti…

Presidente: Vabbè, abbiamo capito…

Trofino: Va bene, abbiamo capito… è sì… è sì.

Presidente: Andiamo.

Trofino: Senta, sa se… che cosa successe dopo quella riunione? Le risulta se Bergamo dette le dimissioni da designatore?

Auricchio: …la riunione del 21?

Trofino: Ebbè, certo. Perché lei fa delle… dei grandi pensieri su che cosa…

Auricchio: A fine…

Trofino: …si fossero detti. Io le dico che alla fine Bergamo va via…

Auricchio: …a fine campionato…

Trofino: …a fine campionato, dà le dimissioni da designatore.

Auricchio: Sì, non solo. Abbiamo anche ribadito…

Trofino: Le risulta?

Auricchio: Sì, mi risulta…

Trofino: …le risulta…

Auricchio: …tant’è vero che poi è terminato il sistema della doppia designazione… l’abbiamo più volte… ribadito.

Trofino: Quindi la presenza di Mazzini… poteva anche darsi che parlavano di questo… che dice?

Auricchio: Ma l’abbiamo ricordato… i due elementi su cui le stesse conversazioni…

Trofino: No, io… scusi, Colonnello…

(le voci si accavallano)

Trofino: …anche aver parlato di questo… visto che lei fa un’ipotesi…

(le voci si accavallano)

Auricchio: …parlavano anche di De Santis, per questo… abbiamo registrato… quindi vuol dire che gli argomenti erano argomenti plurimi, ma non è prendiamoci un tè a casa… Bergamo.

Trofino: Vabbè… abbandoniamo per un attimo Colle Salvetti… no, io le volevo solo dire che lei rispondendo prima alle domande di… dell’Avvocato Botti…

Auricchio: Sì…

(voci in aula)

Presidente: Silenzio!

Trofino: …ha detto che… si parlava che Bergamo voleva la riconferma… poi alla fine vediamo che dà le dimissioni… quindi, voglio dire, anche quest’altra sua intuizione era sbagliata, tutto sommato…

Auricchio: Beh, sicuramente intuizione… non abbiamo fatto intuizioni, diciamo…

Trofino: No, qui parliamo solo di intuizioni…

Auricchio: Non abbiamo fatto intuizioni…

Trofino: E infatti…

Auricchio: Il dato certo è che Bergamo è andato a raccomandarsi, diciamo, poi…

Trofino: …di pensieri…

Auricchio: Però, il dato certo è questo… cioè, Bergamo è andato per ottenere la riconferma.

Trofino: Vabbè…

(Bergamo in sottofondo)

Presidente: No, Bergamo… zitto!

Trofino: Vabbè, superiamo questo punto qua…

...e anche qui, si pensava di aver demolito il ragionamento dell'accusa... ma avete visto come fa il collegio difensivo... quando una cosa non gli piace dice 'Non vale'... in questo caso, come dobbiamo leggere il suo ragionamento sull'incontro?

Tale riunione non perde rilevanza per il fatto che non si potè discutere della vittoria nel campionato, già acquisita dalla Juventus, così come ha fatto ammettere al teste Auricchio il difensore di Moggi

Ma, non perde rilevanza è un concetto oggettivo o, come al solito, è un vostro modo di vedere le cose?... cioè, Bergamo si è sgolato in una sua dichiarazione spontanea... la prima riunione la fa con l'Ambrosiana... la seconda col Milan... Galliani declina, in vista delle elezioni varie... la Juve accetta a fine campionato... ma non importa nemmeno, secondo me, il ragionamento del campionato concluso... Bergamo aveva dichiarato che avrebbe dato le sue dimissioni... come poi realmente avviene... e gli sembrava cortese invitare gente che conosce da decenni in occasioni delle partite interne delle rispettive squadre col Livorno... nel caso delle altre squadre non è reato penale... nel caso della Juve diventa reato penale... con l'aggravante della new entry alle partecipazioni conviviali di Mazzini... che nel loro modo di vedere le cose, avrebbe dovuto garantire la continuità sul controllo delle cose... ma si può?

Caro Avvocato Trofino, aveva ragione lei che, alla fine della sua arringa difensiva, dice al collegio giudicante... 'Abbiate il coraggio di assolvere Luciano Moggi' ...perchè di questo si trattava... aver coraggio di assolvere gli imputati avendo portato in aula questo tipo di accuse... non lo si è fatto, e, per portare a termine il compito, come stiamo vedendo, ci si è arrampicati sugli specchi... benintenso, questo è assolutamente il mio parere, eh!...

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Joined: 03-Jun-2010
178 messaggi

Caro Avvocato Trofino, aveva ragione lei che, alla fine della sua arringa difensiva, dice al collegio giudicante... 'Abbiate il coraggio di assolvere Luciano Moggi' ...perchè di questo si trattava... aver coraggio di assolvere gli imputati avendo portato in aula questo tipo di accuse... non lo si è fatto, e, per portare a termine il compito, come stiamo vedendo, ci si è arrampicati sugli specchi... benintenso, questo è assolutamente il mio parere, eh!...

Quello che mi fa piu andare in bestia e' che anche in questo caso che risulta palese il tentativo (perfettamente riuscito direi) di leggere gli eventi in una sola direzione. Quando questi non sono stati smontati perche assolutamente ridicoli (ammonizioni mirate, sorteggi truccati ad esempio) e le anomalie dell'indagine vengono fatte rilevare dalla difesa, il collegio le considera secondarie; cioe' Auricchio scrive (quindi ha tutto il tempo di pensare e rileggere) che la riunione viene fatta per aggiustare il cammino della Juve , ma la Juve ha gia vinto il campionato, e non viene considerato un cazzaro (ci metterei anche la "amicizia" con Baldini) ...... direi che le possibilita di avere giustizia siano praticamente zero.

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Joined: 08-Jul-2006
21014 messaggi

Quello che mi fa piu andare in bestia e' che anche in questo caso che risulta palese il tentativo (perfettamente riuscito direi) di leggere gli eventi in una sola direzione. Quando questi non sono stati smontati perche assolutamente ridicoli (ammonizioni mirate, sorteggi truccati ad esempio) e le anomalie dell'indagine vengono fatte rilevare dalla difesa, il collegio le considera secondarie; cioe' Auricchio scrive (quindi ha tutto il tempo di pensare e rileggere) che la riunione viene fatta per aggiustare il cammino della Juve , ma la Juve ha gia vinto il campionato, e non viene considerato un cazzaro (ci metterei anche la "amicizia" con Baldini) ...... direi che le possibilita di avere giustizia siano praticamente zero.

occhettaddi

non ci voglio credere

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi
Inviato (modificato)

Passiamo alle intercettazioni proposte come prova dell'appartenenza di Paolo Bergamo all'associazione

Così come anche addita il colloquio telefonico con Facchetti, al quale preannunziava l’inserimento in griglia dell’arbitro Collina, gradito all’interlocutore.

Si ritiene di inserire il contenuto della telefonata.

Progr.4896 del 26.11.04, ore 18.23, su utenza 335XXX164

U1.\ Pronto?

D. \ Dottor Bergamo, buonasera

B. \ Sono io

D. \ Posso passarle il dottor Carraro?

B. \ Sì, melo dia

D. \ Grazìe

B. \ (Rivolto ad altri: Carraro)

- Dopo un po':-

C. \ Pronto?

B. \ Sì, dottore, buonasera, sono Bergamo, mi dica

C. \ Come sta?

B. \ Bene, lei?

C. \ Bene; chi c’è lì, a Juventus...?

B. \ Rodomonti... Inter-Juventus, avevamo un sorteggio a cinque con cinque che potevano fare la partita, Collina, Bertini, Rodomonti, Farina e, e, e... il quinto era...

C.\ Gli altri…

B. \ So che comunque è stato sorteggiato Rodomonti

C. \ Mi raccomando che non aiuti la Juventus, per carità di Dio, eh!

B. \ No

C. \ Che è una partita delicatissima in un momento delicatissimo della Lega, eccetera, per carità di Dio, che non aiuti la Juventus! Faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus per carità, eh!

B. \ No, no, io, guardi, non ho ancora parlato con lui perché ho finito l’aula cinque minuti fa e stavo prendendo un attimo fiato, perché ora faccio lezione con i primi e i secondi anni, però, stia tranquillo che ci parlo domani... anzi, domani mattina, quando si allena, in maniera che gli rimanga fresco in testa

C. \ - Inc. - fare la partita correttamente, ma che non faccia errori, per carità, a favore della Juventus...

B. \ Certo

C. \ Perché, se no, sarebbe un disastro, insomma

B. \

C. \ Va bene?

B. \ Comunque, la Juventus è tantissimo che non l’arbitra, dottore, eh; l’abbiamo messo proprio perché sono due o tre anni, quindi non... ecco, era uno di quelli che era stato lontano

C. \ Però, guardi, a me non interessa

B. \ Uhm, uhm

C. \ Nel senso che, voglio dire, se...

B. \ Sì, sì, è domani che conta

C. \ Cioè, se c’era Collina, se c’era Collina, anche se sbagliava, nessuno diceva un c .... , ma Rodomontì se sbaglia a favore della Juventus, succede l’ira di Dio

B. \

C. \ Siccome, poi, c’è il... tra l’altro, tenga presente che si gioca domenica sera, lunedì c’è l’elezione della Lega, eccetera...

B. \ Uhm

C. \ Per cui sarebbe... sarebbe una roba disastrosa, insomma, capito?

B. \ E' la mia preoccupazione domani di parlarci, dottore

C. \ Va bene?

B. \ Bene

C. \ Mi raccomando, grazie, arrivederci

B. \ Arrivederci.

Si ritiene di aggiungere anche la telefonata che segue:

Progr.4853 del 26/1 1/04, ore 9,51, su utenza 335XXX164

U1.\ Giacinto...

G. \ Paolo, buongiorno

P. \ Buongiorno, come stai?

G. \ Bene, tu?

P. \ Ti sento volentieri, sì, ho recuperato una brutta influenza e adesso sto bene

G. \ E beh, è il periodo dell’influenza

P. \ Brutta, guarda, e, e, e, una settimana a letto, comunque è la vecchiaia, dai, (ride)

G. \ Eh, va beh, la vecchiaia, allora... anche io, quanti anni hai tu? Ne hai meno di me?

P. \ E io ne ho meno di te, ma te li porti meglio di me, perché hai lavorato meno di me in vita tua, (ride)

G. \ (Ride), eh, eh, ah, sì, guarda che correvo lì, eh

P. \ Sì, no, su questo non ho dubbi, eri il mio idolo

G. \ Correvi anche tu, correvi anche tu se è per quello

P. \ E va beh, altri ritmi, sì, sì

G. \ Eh, ma mi diceva... parlavo con Vessieux

P. \

G. \ Che anche lui era dispiaciuto, perché deve smettere...

P. \ Eh, peccato, sì

G. \ Dice: ma noi arbitri corriamo di più di quasi tutti i giocatori, perché come, come chilometri ce ne saranno solo due o tre di giocatori che fan più di noi durante la partita

P. \ E’ vero, è vero, è vero, è vero, un arbitro oggi, mediamente, è calcolato dodici, tredici chilometri...

G. \ Eh, eh, eh

P. \ Ne abbiamo alcuni come Collina, come Vessieux, come... come “Meier”, lo svizzero, che son bravissimi, stanno bene fisicamente, sono nel momento in cui anche sanno fare in campo quello che devono fare, invece te ne devi privare, soltanto perché c’è scritto che a quarantacinque anni devi smettere

G. \ E sì

P. \ E non è giusto, perché così come ci sono giocatori che stanno andando oltre, diciamo, quelle che prima erano le aspettative che un giocatore poteva arrivare, perché oggi fa vita diversa, l’alimentazione è buona, sai, come fare il professionista, quindi puoi arrivare anche oltre i quarantacinque anni, ma è una legge scritta, anche la "Fifa”, io mi sono battuto, anche Walter Gagg lo sa che è così, ma non ci sentono da quell’orecchio, quindi...

G. \ No, perché anche noi nella commissione avevamo detto questo, eh, nella commissione calcio avevamo detto questo: se uno è bravo, che sta bene fisicamente, deve...

P. \ Eh, ma in “Fifa” sono stato l’unico che l’ha detto, l’hanno messo ai voti e... ma sai, poi in commissione c’è gente che di calcio non capisce niente, che arriva magari da — inc. -

G. \ Eh

P. \ Ma che “c .... ” vuoi che sappia se un arbitro va bene a quarantacinque o a quarantasei anni

G. \ E lo so

P. \ Poi c’è un tailandese, poi c’è un onduregno, e poi c’è...

G. \ Eh, eh, eh

P. \ Lascia perdere, guarda, va bene

G. \ Sì, come quando avevo detto che, dice, va beh, non dovevamo far venire arbitri da paesi che calcisticamente non sono... non sono all’avanguardia per far arbitrare i mondiali, s’era offeso, “Velapan” s’era offeso, (ride)

P. \ Uhm, (ride)

G. \ “Velapan” si è offeso, ma “c....”, dico, se vai ad arbitrare i mondiali, perché dobbiamo far venire un arbitro indiano solo per accontentare le “Federazioni”? Lì devono venire i migliori, no?

P. \ Non c'è dubbio, è una battaglia ancora, infatti, guarda, abbiamo il primo dicembre un incontro proprio perché io ho fatto una lettera a Blatter e ho fatto in maniera che ci fosse un incontro con l' “Uefa”, perché troviamo ancora queste difficoltà

G. \ Eh, eh, ho capito

P. \ Bah?

G. \ Va bene, senti, per domenica allora?

P. \ Senti, per domenica noi facciamo un gruppo di internazionali, perché non vogliamo rischiare niente, quindi sono quattro, tutti e quattro possono fare la partita, c'è...

G. \ Va beh, ma metti dentro qualche...

P. \ Collina....ma tutti internazionali, Giacinto, cosi perlomeno non c'è discussione, perché c'è dentro Collina, c'è dentro Paparesta, c'è dentro Bertini e c'è dentro Rodomonti, quindi...

G. \ Ho capito

P. \ Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero anche troppi giovani, per esempio, anche se Trefoloni sta facendo bene, però preferisco lasciarmelo al girone di ritorno

G. \ Ah

P. \ E poi... e poi non abbiamo altri, sinceramente, perché, sai, tolti questi quattro, Messina non mi dà più garanzie per una partita così dura

G. \ Perché? Non sta andando bene?

P. \ Ma non è che non va bene, è che ogni volta che lo proviamo nelle partite grosse... l'altro anno lo provai in “Milan-Roma” e l'ha fatta male

G. \ Ah

P. \ Ed è un po' scarico, è un po' scarico, perché a livello internazionale è ormai messo da parte

G. \ Ah

P. \ E quindi lui... ora ci devo parlare, deve ritrovare più forza, più determinazione

G. \ Ma lui non è... non è nella “first class” adesso?

P. \ No, sì, è nella “first class”, ma c'è momentaneamente, perché...

G. \ Ah, ho capito

P. \ Il posto suo lo prende... lo prende Rosetti, perché Rosetti ha delle aspettative, è giovane...

G. \

P. \ Sta facendo meglio a livello internazionale, hai capito?

G. \ Ho capito, ho capito

P. \ E' un po' un problema

G. \ Va beh, con Bertini abbiamo avuto qualche problemino, eh

P. \ Con chi?

G. \ Con Bertini, abbiamo avuto qualche problemino anche l'anno scorso là a Torino e anche un paio di altre partite abbiamo avuto qualche problema con Bertini

P. \ Mah, semmai sfortunatamente fosse così, ci parlo, perché, anzi, semmai... semmai è meglio, ti devo dire, eh, capito?

G. \ Eh, non lo so

P. \ Uhm

G. \ No, volevo dirtelo, perché...

P. \ No, hai fatto bene, hai fatto bene

G. \ Qualche problema lo abbiamo avuto, proprio “Juve - Inter”

P. \ Ma io mi ricordavo a Perugia

G.\ A Perugia clamoroso

P. \

G. \ E a Torino... e a Torino con la “Juve” l’anno scorso, anche là è stata una - inc. -

P. \ Cos'è stato laggiù?

G. \ C'è stato il gol loro, il gol loro che è fuorigioco e non... perché il portiere era fuori e non ha visto che c'era solo un giocatore dietro, no?

P. \ E ma quello è l’assistente, Giacinto

G. \ Ah

P. \ Per l'arbitro era difficile vedere il fuorigioco, eh, se sbaglia l’assistente sei morto purtroppo

G. \ Ah, ho capito

P. \ Eh, eh, e quello sbaglia anche se c'è Collina, eh

G. \ E poi abbiamo avuto, insomma, un certo tipo di... di tensione, so che erano arrabbiati tutti i giocatori, Moratti anche lui, anche quest’anno lo abbiamo avuto, non erano molto contenti, non è solo l’arbitraggio, eh, ma va beh, vedi...

P. \ Scusa, aspetta soltanto un attimo, perché mi metti una curiosità, dunque avete fatto “Inter-Palermo”, uno a uno

G. \ Con lui?

P. \ Con Bertini

G. \ Eh

P. \ Ma “Roma-Inter”, per esempio, avete fatto tre a tre, ma lì vincevate tre a uno, poi s'è addormentata la difesa

G. \ Sì, sì, no, beh

P. \ La partita l'ha fatta bene a Roma, eh

G. \ Sì, non mi ricordo, io so solo che... ho in mente... va beh, Perugia e l’anno scorso Torino

P. \ Sì, Perugia l’altro anno sì, ma fu un errore talmente clamoroso

G. \

P. \ Perché ci fu il fallo di mano di - inc. -, ma lui era controsole lì, quindi...

G. \

P. \ E me lo ricordo quello, sì, ma insomma, dai, stiamo a vedere

G. \ Va bene, va bene

P. \ Semmai ci parlo, eh

G. \ Va bene, okay

P. \ Bene

G. \ Ciao

P. \ In bocca al lupo

G. \ Ciao

P. \ Ciao, Giacinto, ciao

G. \ Ciao, ciao.

E quindi, ragazzi, abbiamo la conferma... le telefonate che noi pensavamo che ci scagionassero sono invece state utilizzate come prova... dopo aver visto, nel caso di Luciano Moggi, la telefonata Meani-Collina, qui c'è la 'Metti dentro Collina' ... il paradosso è che alcune di queste sono state scavate da Nicola Penta... magari, come c'ha detto l'Avvocato Prioreschi, l'ha scovata in piena notte e, sicuro di aver fatto saltare il banco, non è stato nella pelle... telefonate alle 3 di notte... soddisfazione... e invece... e invece le 'tue' telefonate utilizzate come prova in sentenza... grottesco... tra l'altro, ricorderete, questa telefonata è stata oggetto di errore da parte del trascrittore... di tutte le telefonate che doveva trascrivere, questa è l'unica della quale ha presentato al Tribunale la bozza e non la trascrizione definitiva... e ha appreso di aver depositato la bozza dai giornali... poteva evitare questa bella brutta figura... al collegio chi dice 'Metti dentro Collina' non interessava... interessava che Bergamo dicesse in anteprima l'arbitro... ma a chi, a Moggi?... no, a G. ... è reato?... pare di sì, non doveva dire a un dirigente di una squadra chi sarebbe stato l'arbitro... lui doveva stare in una stanza a tenuta stagna, e comportarsi come un monaco di clausura... lo vedete che più leggiamo, e più ci si rende conto che è una sentenza etica e non penale... Moggi non doveva fare così... Bergamo non doveva fare cosà... va bene, ma ha portato qualche vantaggio questo comportamento?... no, ma loro non dovevano comportarsi così, e l'hanno fatto... addirittura, a consumazione anticipata...

Modificato da cccp

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1081 messaggi

Si va alle conclusioni per Paolo Bergamo...

Né può essere trascurata la disponibilità a fare da sponda all’altro associato Mazzini in vicende improvvisate, ma non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio.

Né, pur dovendosi rapportare la funzionalità dell’associazione ai reati di frode sportiva costituenti il suo scopo, può essere attribuita una dirompente importanza al fatto che, cosi come ha dovuto ammettere il teste Auricchio (vedi controesame avv.Morescanti ud.30/3/10) in nessuna delle conversazioni telefoniche intercettate Bergamo abbia detto a un arbitro in modo esplicito o meno esplicito “vai, arbitra in questo modo, fai vincere questa determinata squadra” , e ciò, pur essendo state, sia l’utenza cellulare che quella fissa al domicilio, sottoposte a intercettazione per un tempo rilevante, poiché il cellulare di Bergamo 333XXX164 è stato sottoposto a intercettazione dal 5/11/04 al 3/6/05, e l’utenza del domicilio 0586XXX646 dal 4/2/05 al 3/6/05, con un prodotto di 51.522 intercettazioni (vedi controesame avv.De Vita teste Auricchio ud. 30/3/10).

Si tratta, invero, di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati, possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso delle schede straniere, e, d'altra parte, un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto da questo tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito.

Non vale, dunque, alla difesa di Bergamo addurre che una pluralità di testimoni abbia negato una sua indicazione di favore o sfavore per questa o quella squadra.

Così il teste Pisacreta Narciso: no, mai da Bergamo ho ricevuto pressioni di scendere in campo e aiutare più o meno una o un'altra squadra (vedi controesame avv.Morescanti ud. 1/6/10).

Così il teste Farina Salvatore Stefano: no, neppure da Bergamo ho ricevuto mai pressioni per arbitrare una gara a favore di una o di un'altra squadra (vedi controesame avv.Morescanti ud. 1/6/10).

Così il teste Stagnoli Alessandro: no, non sono mai stato avvicinato dai designatori con indicazione di favorire o sfavorire alcune compagini calcistiche (vedi esame teste Stagnoli Alessandro ud.8/6/10).

Così il teste De Marchi Sergio: assolutamente non sono mai stato avvicinato da Bergamo o da Pairetto con richiesta di modificare voti, alterare o a favore o a sfavore...nessuna differenza ho notato nel passaggio alla gestione Bergamo-Pairetto (vedi esame avv.Bonatti ud. 8/6/10).

Il teste Collina Pierluigi: no, non ci sono mai stati momenti in cui ho potuto capire che Bergamo faceva pressioni per andare ad arbitrare una gara a favore o a sfavore di uno piuttosto che un altro (vedi esame avv.Morescanti ud. 1/10/10).

Il teste Rosetti Roberto: da Bergamo non ricevei mai sollecitazioni, indicazioni o richieste di arbitrare a vantaggio di una squadra e a svantaggio dell 'altra (vedi controesame avv.Picca ud. 12/10/10).

Il teste Calcagno Paolo: non sono mai stato avvicinato da Pairetto e da Bergamo con pressioni per assumere atteggiamenti di favore rispetto a qualche compagine o a qualcuno in particolare ...no, non ho mai avuto sentore di tali comportamenti nei confronti di altri colleghi (vedi esame avv.Bonatti ud. 12/10/10).

Il teste Brighi Cristian: mai Bergamo o Pairetto mi hanno chiesto di assumere atteggiamenti di favore o sfavore nei confronti di alcune società calcistiche piuttosto che altre (vedi controesame avv.Bonatti ud.12/10/10).

Il teste Fornasin Lorenzo: non sono stato mai invitato da Bergamo o Pairetto a tenere atteggiamenti di favore, di sfavore, nei confronti di alcune squadre piuttosto che altre...mai neppure implicitamente o con frasi sibilline me lo fecero capire (vedi controesame avv.Bonatti ud.12/ 10/10)

Ne può valere alla difesa di Bergamo di avere avuto attestazione di correttezza anche da appartenenti al mondo arbitrale, con i quali il rapporto non era improntato a particolare benevolenza (vedi ad esempio controesame avv.De Vita del teste Trentalange Alfredo ud. 1/6/10: no, Bergamo non era particolarmente tenero nei miei confronti, ma vale lo stesso discorso che ho fatto per Pairetto, ovvero sono stato sempre difeso ...secondo me le analisi erano sempre di natura tecnica).

Neppure è decisivo il particolare che non è risultato al dibattimento che l’allontanamento dai canoni di correttezza istituzionale che gli viene addebitato fosse dettato dal desiderio di conservare la carica di designatore.

Il teste Papi Stefano così si è espresso: sì, ho avuto confidenza da Bergamo che aveva chiesto a Collina di sostituirlo nel proprio ruolo di designatore, visti i grandi impegni che a livello internazionale il Bergamo aveva questo è accaduto in particolare in una cena a casa mia, venne insieme a Collina... Bergamo diceva che vedeva Collina come la persona più indicata per fare il designatore unico, a difierenza di quello che era lui in quel momento, codesignatore insieme a Pierluigi Pairetto ...sarà stata la primavera del 2005 (vedi esame avv.Morescanti ud. 1/10/10).

Il teste Collina Pierluigi a sua volta: sicuramente il mio subingresso a Bergamo è stato oggetto di colloqui tra noi.... un discorso progettuale c 'è stato sicuramente nella stagione 2004/05, anche il presidente Carraro mi sollecitava in questo senso (vedi esame avv. Morescanti ud. 1/10/10).

E siamo alle solite...

Prima di commentare di cosa viene incolpato Paolo Bergamo, lasciatemi sottolineare le prime 3 righe... Né può essere trascurata la disponibilità a fare da sponda all’altro associato Mazzini in vicende improvvisate, ma non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio... quindi, non può essere trascurata la disponibilità del Bergamo a fare sponda col Mazzini in vicende improvvisate... comparsate... non sono entrambi toscani?... il collegio, dicevo, riconosce che sono zingarate, ma comunque... non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio... quindi, mentre il Conte Mascetti & Company si divertivano con le loro avventure, Bergamo e Mazzini si dilettavano in vicende improvvisate che gli consentivano di rappresentare un potere capace di allungarsi sul campo di calcio!! ...per favore, correggetemi... sono sicuro di aver capito male...

Passiamo alla 'vera' incolpazione, quella per la quale ci si dilunga con i passaggi dei testimoni... allontanamento dai canoni di correttezza istituzionale... un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore... chiedo scusa, il compito del designatore dove viene stilato? ...la relativa deviazione, da chi viene evinta? ...intendo dire, che siamo di fronte alla solita dichiarazione di natura etica in cui, in questo caso, al designatore viene attribuito un compito da frate... è evidente che se è questo l'intendimento, a nulla valgono tutte le dichiarazioni dei vari testimoni, ivi compreso Collina... ma da dove evincere la deviazione dai compiti di designatore... beh, ma è ovvio... dalla scheda svizzera, no?... e poi dalla quantità immane di intercettazioni eseguite sui suoi numeri... ben 51.522... che però, dato che la stessa Federazione aveva invitato al contatto, andrebbe diviso per 20 squadre e 9 mesi... perchè, come abbiamo visto, non avevamo l'esclusiva del contatto col designatore, anzi... piaccia o non piaccia...

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Si va alle conclusioni per Paolo Bergamo...

Né può essere trascurata la disponibilità a fare da sponda all’altro associato Mazzini in vicende improvvisate, ma non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio.

Né, pur dovendosi rapportare la funzionalità dell’associazione ai reati di frode sportiva costituenti il suo scopo, può essere attribuita una dirompente importanza al fatto che, cosi come ha dovuto ammettere il teste Auricchio (vedi controesame avv.Morescanti ud.30/3/10) in nessuna delle conversazioni telefoniche intercettate Bergamo abbia detto a un arbitro in modo esplicito o meno esplicito “vai, arbitra in questo modo, fai vincere questa determinata squadra” , e ciò, pur essendo state, sia l’utenza cellulare che quella fissa al domicilio, sottoposte a intercettazione per un tempo rilevante, poiché il cellulare di Bergamo 333XXX164 è stato sottoposto a intercettazione dal 5/11/04 al 3/6/05, e l’utenza del domicilio 0586XXX646 dal 4/2/05 al 3/6/05, con un prodotto di 51.522 intercettazioni (vedi controesame avv.De Vita teste Auricchio ud. 30/3/10).

Si tratta, invero, di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati, possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso delle schede straniere, e, d'altra parte, un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto da questo tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito.

Non vale, dunque, alla difesa di Bergamo addurre che una pluralità di testimoni abbia negato una sua indicazione di favore o sfavore per questa o quella squadra.

Così il teste Pisacreta Narciso: no, mai da Bergamo ho ricevuto pressioni di scendere in campo e aiutare più o meno una o un'altra squadra (vedi controesame avv.Morescanti ud. 1/6/10).

Così il teste Farina Salvatore Stefano: no, neppure da Bergamo ho ricevuto mai pressioni per arbitrare una gara a favore di una o di un'altra squadra (vedi controesame avv.Morescanti ud. 1/6/10).

Così il teste Stagnoli Alessandro: no, non sono mai stato avvicinato dai designatori con indicazione di favorire o sfavorire alcune compagini calcistiche (vedi esame teste Stagnoli Alessandro ud.8/6/10).

Così il teste De Marchi Sergio: assolutamente non sono mai stato avvicinato da Bergamo o da Pairetto con richiesta di modificare voti, alterare o a favore o a sfavore...nessuna differenza ho notato nel passaggio alla gestione Bergamo-Pairetto (vedi esame avv.Bonatti ud. 8/6/10).

Il teste Collina Pierluigi: no, non ci sono mai stati momenti in cui ho potuto capire che Bergamo faceva pressioni per andare ad arbitrare una gara a favore o a sfavore di uno piuttosto che un altro (vedi esame avv.Morescanti ud. 1/10/10).

Il teste Rosetti Roberto: da Bergamo non ricevei mai sollecitazioni, indicazioni o richieste di arbitrare a vantaggio di una squadra e a svantaggio dell 'altra (vedi controesame avv.Picca ud. 12/10/10).

Il teste Calcagno Paolo: non sono mai stato avvicinato da Pairetto e da Bergamo con pressioni per assumere atteggiamenti di favore rispetto a qualche compagine o a qualcuno in particolare ...no, non ho mai avuto sentore di tali comportamenti nei confronti di altri colleghi (vedi esame avv.Bonatti ud. 12/10/10).

Il teste Brighi Cristian: mai Bergamo o Pairetto mi hanno chiesto di assumere atteggiamenti di favore o sfavore nei confronti di alcune società calcistiche piuttosto che altre (vedi controesame avv.Bonatti ud.12/10/10).

Il teste Fornasin Lorenzo: non sono stato mai invitato da Bergamo o Pairetto a tenere atteggiamenti di favore, di sfavore, nei confronti di alcune squadre piuttosto che altre...mai neppure implicitamente o con frasi sibilline me lo fecero capire (vedi controesame avv.Bonatti ud.12/ 10/10)

Ne può valere alla difesa di Bergamo di avere avuto attestazione di correttezza anche da appartenenti al mondo arbitrale, con i quali il rapporto non era improntato a particolare benevolenza (vedi ad esempio controesame avv.De Vita del teste Trentalange Alfredo ud. 1/6/10: no, Bergamo non era particolarmente tenero nei miei confronti, ma vale lo stesso discorso che ho fatto per Pairetto, ovvero sono stato sempre difeso ...secondo me le analisi erano sempre di natura tecnica).

Neppure è decisivo il particolare che non è risultato al dibattimento che l’allontanamento dai canoni di correttezza istituzionale che gli viene addebitato fosse dettato dal desiderio di conservare la carica di designatore.

Il teste Papi Stefano così si è espresso: sì, ho avuto confidenza da Bergamo che aveva chiesto a Collina di sostituirlo nel proprio ruolo di designatore, visti i grandi impegni che a livello internazionale il Bergamo aveva questo è accaduto in particolare in una cena a casa mia, venne insieme a Collina... Bergamo diceva che vedeva Collina come la persona più indicata per fare il designatore unico, a difierenza di quello che era lui in quel momento, codesignatore insieme a Pierluigi Pairetto ...sarà stata la primavera del 2005 (vedi esame avv.Morescanti ud. 1/10/10).

Il teste Collina Pierluigi a sua volta: sicuramente il mio subingresso a Bergamo è stato oggetto di colloqui tra noi.... un discorso progettuale c 'è stato sicuramente nella stagione 2004/05, anche il presidente Carraro mi sollecitava in questo senso (vedi esame avv. Morescanti ud. 1/10/10).

E siamo alle solite...

Prima di commentare di cosa viene incolpato Paolo Bergamo, lasciatemi sottolineare le prime 3 righe... Né può essere trascurata la disponibilità a fare da sponda all’altro associato Mazzini in vicende improvvisate, ma non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio... quindi, non può essere trascurata la disponibilità del Bergamo a fare sponda col Mazzini in vicende improvvisate... comparsate... non sono entrambi toscani?... il collegio, dicevo, riconosce che sono zingarate, ma comunque... non meno capaci di fornire agli interessati la rappresentazione di un potere capace di allungarsi sul campo di calcio... quindi, mentre il Conte Mascetti & Company si divertivano con le loro avventure, Bergamo e Mazzini si dilettavano in vicende improvvisate che gli consentivano di rappresentare un potere capace di allungarsi sul campo di calcio!! ...per favore, correggetemi... sono sicuro di aver capito male...

Passiamo alla 'vera' incolpazione, quella per la quale ci si dilunga con i passaggi dei testimoni... allontanamento dai canoni di correttezza istituzionale... un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore... chiedo scusa, il compito del designatore dove viene stilato? ...la relativa deviazione, da chi viene evinta? ...intendo dire, che siamo di fronte alla solita dichiarazione di natura etica in cui, in questo caso, al designatore viene attribuito un compito da frate... è evidente che se è questo l'intendimento, a nulla valgono tutte le dichiarazioni dei vari testimoni, ivi compreso Collina... ma da dove evincere la deviazione dai compiti di designatore... beh, ma è ovvio... dalla scheda svizzera, no?... e poi dalla quantità immane di intercettazioni eseguite sui suoi numeri... ben 51.522... che però, dato che la stessa Federazione aveva invitato al contatto, andrebbe diviso per 20 squadre e 9 mesi... perchè, come abbiamo visto, non avevamo l'esclusiva del contatto col designatore, anzi... piaccia o non piaccia...

In pratica, il giudice dice che Bergamo non avrebbe mai potuto provare la sua innocenza.

E' riuscito a non farsi beccare al telefono mentre dava disposizioni all'arbitro per fare vincere la Juventus. Troppo furbo.

E allora che cosa hanno trovato nelle intercettazioni?

Non vale che in tanti hanno dichiarato di non aver mai ricevuto da lui raccomandazioni per favorire qualche squadra [anche se poi non è vero: "pensa a chi sta dietro!"]

Non vale.....

Non vale....

non vale ...

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In pratica, il giudice dice che Bergamo non avrebbe mai potuto provare la sua innocenza.

E' riuscito a non farsi beccare al telefono mentre dava disposizioni all'arbitro per fare vincere la Juventus. Troppo furbo.

E allora che cosa hanno trovato nelle intercettazioni?

Non vale che in tanti hanno dichiarato di non aver mai ricevuto da lui raccomandazioni per favorire qualche squadra [anche se poi non è vero: "pensa a chi sta dietro!"]

Non vale.....

Non vale....

non vale ...

Ti risottolineo queste righe:

Si tratta, invero, di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati, possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso delle schede straniere, e, d'altra parte, un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto da questo tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito.

Necessita analisi logica... Si tratta, invero, di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati... cioè, il fatto di non aver udito nelle intercettazioni raccomandazioni a questo o a quello... cosi come ha dovuto ammettere il teste Auricchio [...] in nessuna delle conversazioni telefoniche intercettate Bergamo abbia detto a un arbitro in modo esplicito o meno esplicito “vai, arbitra in questo modo, fai vincere questa determinata squadra” ... quindi, dicevo, il fatto di non aver udito raccomandazioni nelle intercettazioni viene interpretato dal collegio difensivo come regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati ... quindi, Bergamo, temendo di essere intercettato, per 51522 telefonate non accenna a nessuna raccomandazione... e da dove il collegio capisce che Bergamo teme di essere intercettato? ... possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso delle schede straniere... e ti pareva che non riuscivamo ad assegnare all'utilizzo di 'ste benedette schede svizzere anche questo?... non solo, come abbiamo visto nei reati fine, i loro contatti vengono utilizzati per chiarire le intercettazioni in chiaro... qui, abbiamo che ci fa capire, l'utilizzo delle schede svizzere, il perchè Bergamo non raccomanda nelle telefonate in chiaro... ma comunque, il collegio difensivo va oltre perchè ci dice che... un così marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto da questo tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito... quindi, credo di capire che ci dice che comunque non è che necessitava sapere cosa si sia detto nelle intercettazioni, giacchè ha ravvisato le frodi sportive indipentemente da tal requisito... se è giusto quello che ho creduto di capire, il collegio ha individuato le frodi sportive indipendentemente da ciò che si è detto nelle intercettazioni... ma, venuto meno il requisito di ciò che si è detto nelle intercettazioni, cosa resta? ... le cene? ... le anticipazioni degli arbitri? ... le zingarate con Mazzini? ...cosa altro?

Ha ragione sempre l'Avvocato Prioreschi che nell'intervista a Radio Radicale ci dice:

Prioreschi:[...] ...qui il problema è trovare chi la intenda e chi ha il coraggio di fare una decisione che sia conforme a verità e giustizia… [...]

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Dopo aver ricordato che quanto sopra descritto costa a Paolo Bergamo una pena di anni tre e mesi otto di reclusione, passiamo alla analisi della posizione di Pierluigi Pairetto in merito alla sua partecipazione all'associazione a delinquere.

Qui non vengono riportate telefonate, per cui c'è da leggere un'unica puntata.

Parimenti con riferimento alla posizione di Pairetto Pierluigi, si osserva che il tribunale ha ravvisato a suo carico la responsabilità per tre ipotesi di frode sportiva, e questa affermazione di responsabilità già costituisce un elemento di carico anche per il reato di associazione, avuto riguardo al fatto che le frodi contemplano come correo il capo dell’associazione.

Va ritenuta la mera partecipazione così come per Bergamo poiché emerge il predominio dell’altrui iniziativa.

Anche per lui è operativo l’indizio costituito dalle riunioni casalinghe, tenutesi in Torino talune, accertate in numero di tre, nella sua casa, indizio che va cumulato con l’uso della scheda straniera consegnata da Moggi, avente numero 41XXX135, secondo quanto ricostruito dall’investigatore Di Laroni (vedi esame p.m.ud. 10/11/09).

Il teste di accusa Babini, pur se interessato, siccome portavoce del Meani, ne ha denunziato l’accentuata partigianeria, per legame specifico con l’ambiente di Torino, e della Juventus, e ha dichiarato la pretestuosità della scelta di tenerlo lontano dalle partite che davano più visibilità, come quelle giocate dalla Juventus, solo perché una volta era stato inquadrato mentre sbadigliava durante una partita, e aveva perciò procurato il pungente commento televisivo “anche l’assistente Babini si annoia in questa partita”, che non avrebbe dovuto scandalizzare più di tanto Pairetto, se anche Buffon nella partita Irlanda-Italia era stato inquadrato mentre sbadigliava (vedi esame p.m. teste Babini Fabrizio ud. 13/11/09).

Il teste Cellino Massimo pure ne ha evidenziato l’atteggiamento volto a ridimensionare tutto quello poteva apparire un favore alla Juventus, indicando la risposta evasiva ricevuta “poveraccio, ha avuto un grosso problema, ha perso un figlio” alla protesta che nella partita Cagliari-Juventus del 16/ 1/05, terminata uno a uno, l’arbitro Racalbuto aveva trattato male il calciatore Abejon (vedi esame p.m. teste Cellino Massimo ud.22/12/09).

Né una tal negativa indicazione è del tutto vanificata dal fatto che in sede di controesame da parte dell’avv.Frojo nella stessa udienza il Cellino ha pronunziato parole di stima anche per Pairetto, stima solo un pò più contenuta rispetto a quella manifestata per Bergamo, del quale ultimo pensava “che fosse un pò super partes”.

Anche per Pairetto emerge dalle conversazioni telefoniche la mancanza di senso di responsabilità mostrata nel consentire gli approcci di Moggi, persona diversa dal codesignatore Bergamo, diretti a condividere l’esercizio di quelle che dovevano essere prerogative esclusive dei designatori, pur nell’evidente minor rozzezza del cedimento, dovuta manifestamente alla diversità del carattere, fonte, ad esempio, della minore disponibilità ad assecondare l’umor faceto dell’associato Mazzini.

Né è decisivo che nelle telefonate dal contenuto noto manchi un espresso riferimento a particolari trattamenti da riservarsi dagli arbitri a questo o a quello, pur se, come già detto, si tratta effettivamente di un particolare non del tutto marginale, in un contesto nel quale la funzionalità dell’associazione deve essere rapportata ai reati di frode sportiva, che ne costituiscono lo scopo.

Invero, come parimenti già si è osservato, trattando la posizione di Bergamo, si tratta di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati, possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso, vanamente negato, della scheda straniera nel rapporto con Moggi, e, d’altra parte, così come parimenti si è già detto, un tal marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto dal tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito.

Anche alla difesa di Pairetto non vale addurre che una pluralità di testimoni abbia negato l’indicazione di favore o sfavore per questa o quella squadra.

Vanno aggiunte alle dichiarazioni a favore comuni all’altro designatore, di cui sopra si è già detto, le seguenti altre.

Il teste Cuttica Gianmario, che pure ha sostenuto di non aver mai fatto l”assistente in partite della Juventus, ha dichiarato: no, mai ho avuto da Pairetto pressioni per agevolare questa piuttosto che un’altra squadra (vedi controesame avv.Tornincasa ud. 11/5/10).

Il teste Guidi Alessandro alla domanda se nella veste di osservatore Pairetto gli avesse mai chiesto di modificare dei punteggi a favore o a sfavore di qualche arbitro, ha risposto: assolutamente no (vedi esame avv.Bonatti ud. 1/6/10).

Il teste Pisacreta Narciso ha dichiarato che no, mai Pairetto lo avvicinò per chiedergli di privilegiare, favorire o sfavorire club (vedi esame avv.Bonatti ud. 1/6/10).

Il teste Farina Salvatore Stefano: no, Pairetto non mi ha mai chiesto di favorire qualche squadra; no, in nessun modo, neanche velatamente e indirettamente, Pairetto chiese di utilizzare il metodo delle espulsioni o ammonizioni (vedi esame ud. 1/6/10).

Il teste Mitro Vincenzo: no, mai Pairetto mi ha chiesto in via privata di riservare particolari trattamenti preferenziali o non preferenziali rispetto ad alcune piuttosto che ad altre squadre...sono stato sempre libero di interpretare la partita (vedi esame avv.Bonatti ud. 1/6/10).

Il teste Ivaldi Marco: non sono mai stato avvicinato da Pairetto con richiesta di riservare trattamenti di favore o sfavore nei confionti di particolari compagini calcistiche (vedi esame avv.Bonatti ud. 1/6/10).

Il teste Collina Pierluigi: negli anni della gestione Pairetto-Bergamo sono stato nominato per sei volte il miglior arbitro del mondo... sì, in quegli anni Pairetto era anche designatore UEFA, e io ero arbitro internazionale... l'atteggiamento di Pairetto sicuramente era improntato a dare consigli, cercare di ottenere dagli arbitri, da me in particolare, le migliori prestazioni possibili... no, mai suggerì di assumere atteggiamenti non tecnicamente giustificati o giustificabili per favorire o sfavorire una piuttosto che altra compagine calcistica... no, mai ho visto o sentito di un tale comportamento nei confronti di arbitri (vedi esame avv.Bonatti ud. 1/10/10)

Il teste Tombolini Daniele: no, mai Pairetto mi chiese di arbitrare in maniera diversa da quelle che erano le mie convinzioni tecniche nell 'ottica di favorire o sfavorire qualche compagine calcistica... no, mai sentito che desse analoghi consigli ad altri arbitri o assistenti...a Coverciano succedeva quello che faccio in televisione, un’analisi tecnica...no, non venivano enfatizzati errori o sviste a scapito o discapito di compagini calcistiche o di qualche arbitro piuttosto che altro...se un errore era vistoso se ne parlava di più... poteva anche essere una partita di serie B... sì, ancora in televisione sono commentatore della moviola, con Dalhia TV in passato per la Rai... sì, a Coverciano erano rispettati criteri di oggettività (vedi controesame avv.Bonatti ud. 1/10/10).

Il teste Rosetti Roberto: assolutamente mai ho ricevuto pressioni o inviti da parte di Pairetto per favorire o sfavorire compagini calcistiche... Pairetto è di Torino... è della mia città..per cui per questo negli anni ho maturato un buon rapporto con lui, ma con me è sempre stato corretto... è stato sempre un rapporto nel rispetto dei ruoli (vedi esame avv.Bonatti ud. 12/10/10).

Il teste Pirondini Simone, domandatogli se magari con frasi ambigue Pairetto gli avesse chiesto di favorire alcune squadre piuttosto che altre, ha risposto: no, mai (vedi esame avv.Bonatti ud. 12/10/10).

Il teste Tagliavento Paolo ha dichiarato: non ho mai ricevuto sollecitazioni da Pairetto quale designatore per favorire o sfavorire una squadra piuttosto che un’altra (vedi controesame avv.Tornincasa ud. 19/10/10).

Il teste Bergonzi Mauro: non ha mai chiesto ammonizioni di calciatori diffidati, mai chiesto di spezzare l'azione di qualche squadra per danneggiarla (vedi esame avv.Sena ud.26/10/10).

Il teste Consolo Andrea ha aggiunto mai, dopo aver dichiarato di non aver avuto pressioni per favorire una squadra a danno dell’altra (vedi esame avv.Picca ud.23/11/10).

Il teste Biasutto Massimo: non ho mai visto che Pairetto riservasse trattamenti particolari a qualche compagine calcistica.., no, mai ha proposto di assumere in campo un atteggiamento che non fosse ispirato a un criterio tecnico (vedi controesame avv.Bonatti ud. 14/12/10).

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Joined: 03-Jun-2010
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........Invero, come parimenti già si è osservato, trattando la posizione di Bergamo, si tratta di regola elementare di cautela nella previsione della possibilità di essere intercettati, possibilità la cui consapevolezza è espressa dal contemporaneo uso, vanamente negato, della scheda straniera nel rapporto con Moggi, e, d’altra parte, così come parimenti si è già detto, un tal marcato tendere della deviazione dal compito di designatore non è stato ritenuto dal tribunale necessario, allorchè, nel passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto, ha ravvisato la frode sportiva indipendentemente da tal requisito..........

cioe' qui si sostiene che se usi un telefono che non e' il tuo ufficiale vuol dire che stai nascondendo qualcosa, ed e' sufficiente, indipendentemente dal " passaggio dall’astrattezza dei principi alla loro applicazione in concreto " a configurare la frode sportiva............ se poi tutti i testi dicono di non avere mai ricevuto richieste strane da Pairetto non conta........ direi che siamo alla frutta.

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