Dino Zoff

[andrea 1559]

«Il Mondiale dell’82 la vittoria più bella, ma a pari merito con l’Europeo del ‘68: Urss e Jugoslavia erano fortissime La finale persa da ct nel 2000? Doveva andare così»

Di Ste­fano Cieri · 28 apr 2025

 

Gio­ca­tore, anzi gran­dis­simo cam­pione. Poi alle­na­tore (vin­cente) e diri­gente (altret­tanto vin­cente). Una vita per il cal­cio. Sem­pre e comun­que da Leg­genda.
▶Zoff, il calcio le piace ancora?
«Asso­lu­ta­mente sì. Seguo sem­pre tutte le par­tite, salto solo quelle che pro­prio non posso».
▶E allora la prima domanda è scontata. Meglio il calcio di una volta o quello di adesso?
«No, meglio il cal­cio bello. Ogni epoca ha le sue carat­te­ri­sti­che, ma non sono d'accordo con chi dice che il cal­cio con­tem­po­ra­neo sia più povero tec­ni­ca­mente rispetto a qual­che decen­nio fa. Si è velo­ciz­zato molto e que­sto aumenta le pos­si­bi­lità di errori, ma la tec­nica dei gio­ca­tori non è dimi­nuita»

 Le piace proprio tutto o c’è qualcosa che tollera poco?
«Beh sì, un paio di cose non mi vanno giù. Si fanno troppe scene in campo. Appena un gio­ca­tore viene toc­cato stra­mazza al suolo. Non va bene. I cal­cia­tori sono atleti, devono com­por­tarsi come tali. Sem­pre».
▶E poi?
«Il Var. Andrebbe usato solo per fuo­ri­gioco, gol-non gol e casi di errori cla­mo­rosi. Usato siste­ma­ti­ca­mente spez­zetta troppo il gioco e favo­ri­sce quelle sce­nate di cui par­lavo prima».
▶Uno dei ruoli che è cambiato di più è proprio il suo. Zoff come si sarebbe trovato se avesse dovuto usare costantemente i piedi?
«Credo bene, per­ché non erano male per essere un por­tiere. E poi ritengo che - quando una regola cam­bia - si trova sem­pre il modo di adat­tarsi alla nuova realtà. Il pro­blema sem­mai è un altro».
«Non si deve costrin­gere chi sta tra i pali a toc­care più pal­loni di un cen­tra­vanti. Mi rife­ri­sco alla costru­zione dal basso. Un por­tiere ha già un enorme carico di respon­sa­bi­lità per i gol che deve evi­tare. In que­sto modo lo si obbliga ad assu­mere altri rischi che fini­scono per cari­carlo troppo di pres­sioni».
▶Lei di pressioni se ne intende. Quanto pesava quel pallone parato ad Oscar al 90’ di Italia-Brasile dell’82?
«Beh, non poco... Non è stata la mia parata più bella, ma sicu­ra­mente la più impor­tante (fon­da­men­tale ai fini della con­qui­sta del Mon­diale dell'82, ndr). Non avevo scelta, potevo solo bloc­carla, per­ché se l'avessi respinta qual­che bra­si­liano l'avrebbe sicu­ra­mente ribat­tuta in rete. Ma, per bloc­carla, rischiavo di finire in porta con la palla. Riu­scii a fer­marla sulla linea».
▶E poi nella finale con la Germania arrivò la Coppa del Mondo con lei che da capitano la alzò al cielo. Come raffigurato nel francobollo commemorativo di Renato Guttuso. A proposito, ma è vero che l’artista ritrasse solo le sue braccia perché non trovava una sua foto sorridente?
«Asso­lu­ta­mente no. È una bufala. Ci sono tante foto di quella serata indi­men­ti­ca­bile in cui non solo sor­rido, ma lo fac­cio anche in maniera ecces­siva».
▶ Rise di meno al termine della famosa partita a scopone sull’aereo che riportava la Nazionale in Italia in cui lei e il presidente Pertini foste sconfitti da Bearzot e Causio.
«Già. Il Pre­si­dente si arrabbiò, ma fu lui a sba­gliare la mano deci­siva. Poi però lo rico­nobbe. Mi inviò un tele­gramma per ammet­tere che l'errore era stato suo. E mi fece i com­pli­menti per­ché non me l'ero presa».
▶Il titolo mondiale dell’82 resta la soddisfazione più grande della sua carriera di calciatore?
«Sì, ma a pari merito con l'Euro­peo del 68, vinto in Ita­lia. Anzi, dal punto di vista tec­nico, forse quest'ultimo trionfo fu ancora più pre­sti­gioso, visto che lo con­qui­stammo con­tro Urss e Jugo­sla­via che all'epoca erano una sorta di mega-nazio­nali, visto che rag­grup­pa­vano tante repub­bli­che al loro interno».

Un altro Europeo le è invece andato di traverso. Quello del 2000 da c.t. di una Nazionale che arrivò a 7 secondi dal titolo nella finale contro la Francia.
«Era destino che dovesse finire così. Facemmo tutto bene fino a pochi istanti dalla fine. Nes­sun rim­pianto, però. Que­sto è il cal­cio, biso­gna accet­tare la sua cru­deltà».
▶ Il «dopo» la vide protagonista con un altro presidente. Non della Repubblica, come Pertini, ma del Consiglio. Berlusconi la criticò apertamente e lei si dimise da c.t. Pentito di quel gesto?
«Asso­lu­ta­mente no. Lo rifa­rei. Avevo capito l'anti­fona e feci l'unica cosa che andava fatta».
▶A proposito di crudeltà del calcio. Anche la finale di Coppa Campioni persa dalla Juve con l’Amburgo fu dura da mandar giù.
«Sì, anche per­ché era­vamo stra­fa­vo­riti. Era una Juve for­tis­sima, ma anche le pre­ce­denti in cui ho gio­cato non erano male. Come quella di soli ita­liani che vinse l'Uefa a Bil­bao».
▶ Da giocatore ha vissuto la generazione dei Rivera, Mazzola e Antognoni. Da allenatore quella dei Baggio, Del Piero, Totti e Pirlo. Perché in Italia non nascono più numeri 10 come loro?
«È un pro­blema gene­ra­zio­nale. C'è innan­zi­tutto un calo demo­gra­fico che riduce il bacino dei pos­si­bili cam­pioni. E poi è ine­vi­ta­bile che la voglia di affer­marsi ci sia di più nei Paesi emer­genti rispetto al nostro».
▶Napoli o Inter? Chi vince lo scudetto?
«L'Inter è in calo e il Napoli ora sta bene. Ma sarà testa a testa fino alla fine».
 

 

 

[DanFos 13439]

Che leggenda, ti ameremo sempre, uno dei più grandi della nostra storia 

[Socrates 8735]

 

[wmontero 3537]

La sua cacciata e l'arrivo di maifredi .
Ferita sempre aperta .


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[gianky99 8031]

[Don_Giovanni 3760]

11 ore fa, Socrates ha scritto:

 

Complimenti per tutto il lavoro che fai per ricordarci quali giocatori, a volte eroi, sono andati alla Juventus 

[clic 5480]

Zoff può dire quello che vuole, anche che la Juve fa sch.....o e merita l' interregionale, almeno x me sarà sempre un " mito " ...

Purtroppo , ci accorgeremo della grandezza di quest' uomo solo quando non ci sarà più......

L Italia è anche questa , Zoff sarebbe dovuto stare ai vertici calcistici finché aveva la forza di tenere in mano un penna ....invece ci dobbiamo accontentare di galoppini che si calcio non me hanno mai capito nulla ...

 

[UndiciLeoni 4800]

Che mito Zoff

 

Avrebbe potuto fare una grande carriera anche da allenatore ma gli hanno un po' tarpato le ali diciamo

Modificato April 30 da UndiciLeoni

[torino juventina2 9741]

Al posto suo non l'avrei data vinta a quel maiale di Berlusconi. 

Ma se decise così, avrà avuto i suoi buoni motivi. 

Rimarrà lo stesso un mito ed un signore

[UndiciLeoni 4800]

La grandezza di Zoff si vede dal fatto che non deve buttare M***A su calcio e giocatori di oggi facendo l'uomo alternativo d'altri tempi perchè lui è un campione e una leggenda e non ne ha bisogno, al contrario di certi suoi contemporanei che se non si mettono a dire robe sensazionalistiche non se li ricorda nessuno

[Socrates 8735]

9 ore fa, Don_Giovanni ha scritto:

Complimenti per tutto il lavoro che fai per ricordarci quali giocatori, a volte eroi, sono andati alla Juventus 

Grazie di cuore.

[Fede_BW 2768]

Dino Zoff  monumento nazionale!

[Kaiser Franz 1160]

gigante del calcio è poco per Zoff.