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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Al massimo John lo si può vedere colpevole su vicende molto successive. E, attenzione, ci sono cortigiani che sono più "realisti" del Re. C'è anche un mondo sottostante che segue una corrente piuttosto che un'altra e a volte esegue cose anticipatamente agli "ordini". (non cose di questo tipo, d'accordo) E spesso è difficile anche identificare i motivi che guidano una persona. Faccio un esempio a caso. Moncalvo, come tanti altri, ritiene che il gatto e la volpe avessero un interesse a favorire John nella successione perché era più facile controllarlo. Ma il problema è: dando per scontato che non sarebbero mai diventati loro i padroni del gruppo, (per quanto avrebbero ovviamente aumentato molto in prospettiva il loro potere eh), alla fin fine sarebbero rimasti super consulenti anche con Edoardo o se ci fossi andato io. Quindi, perché spingersi esageratamente a favore di uno piuttosto che di un altro? Certo, se volevano tutelare il gruppo, Edoardo non era forse la persona ideale per gestirlo, lo capisco. Cosa che non vuol dire nulla, spesso la grandezza di un'azienda la fa, e in teoria la deve fare, l'amministratore delegato. Il padrone raccoglie i frutti. Ma quello che sappiamo è che si sono sbattuti parecchio per indirizzare il tutto. Rivincita nei confronti di Chiusano, o di altri grossi nomi dell'estabilishment torinese? Altro? Erano già ricchi sfondati senza John, dunque a che pro? Manie di potere forse? Boh.... PS Sono fuori dalla comprensione perché "penso" la vita in modo diverso, probabilmente. Mea culpa. Proprio non ci arrivo. Il gioco deve valere la candela. Anche perché loro erano già abbastanza avanti con l'età. Molto bravi tecnicamente sul lavoro, già in tempi non sospetti, lo hanno dimostrato al mondo in più occasioni, ma pur sempre più in una fase pre-pannolone. Ma che gli ha detto il cervello a questi... Mah.
  2. Si e no. Dipende. Io, non per la loro onestà o disonestà, o anche solo per la loro sicura ambizione, ma per una semplice ragionevolezza, escluderei i tre fratelli come mandanti di un'eventuale omicidio. Che potesse fargli comodo indirettamente può essere, ovviamente, ma ai tempi erano tre ragazzini. Con tutto il rispetto davvero tre ragazzini. So che molti punterebbero il dito su Gabetti e Grande Stevens, anche perché loro sicuramente a conoscenza di quanto stava succedendo. Sono citati persino negli atti e nei racconti, in qualche modo. Lo capisco perfettamente. Ma ripeto ciò che ho scritto qualche pagina fa. Io da sempre ho una mia idea. Ricordati che se davvero fosse stato fatto, servono delle competenze di altissimo livello per pensarlo/progettarlo, prepararlo, farlo, e nascondere tutte le prove. Un'idea comunque in cui ho difficoltà a vedere famigliari che contattano direttamente gente losca per fare un lavoretto del genere. (anche se ad un investigatore privato che faceva indagini sulla questione Marella in Svizzera, qualcuno lo ha malmenato e minacciato, quindi non parlo di innocentismo, ma solo di capacità tecniche di mettere in piedi un finto suicidio e di nascondere tutte le prove) Minacce, due schiaffoni, pedinamenti, intercettazioni, spionaggio ecc sono un discorso. Una sorta di Security molto aggressiva. Ma se vale quella ipotesi secondo me qui parliamo di livelli superiori, che non si possono manco più chiamare delinquenziali, bensì professionali. (altra cosetta: non basta un professionista da solo eh, ne servono diversi per tutto quello che c'è da fare prima, durante e dopo) Moncalvo parla sempre male del Gatto e Volpe, per esempio, ma anche su questo mi sembra troppo pure per loro se oltre al controllo della situazione complessiva di cui parla Gigi ci mettiamo di mezzo l'eliminazione fisica di altri concorrenti. Poi posso sbagliare... E per farlo non bastano 24 ore. E' stato preparato, con tanto di scenografia della sua auto che era stata in loco nei giorni precedenti per sopralluogo. (ci sono gli ingressi/passaggi autostradali documentati e agli atti, o quello che è) In realtà Edoardo era diventato ingombrante già da un po' di tempo, già ai tempi in cui si faceva il nome di Giovannino. Poi si era ricreduto. https://www.dagospia.com/cronache/marco-bernardini-edoardo-agnelli-si-ripetono-banalita-cioe-fosse-uomo-352378 Ma con John evidentemente no. Vedi caro Don, i livelli di verità che vengono raccontati sono diversi a seconda di chi è il destinatario delle notizie, delle dichiarazioni, a seconda di chi ha raccontato, di chi ha visto, sentito, ecc. La verità vera devi ricostruirtela tu attraverso ciò che riesci ad avere come dati certi. E' difficile. Perché c'è chi sa solo parzialmente, chi sa tutto ma non dice, chi svia, chi nasconde, chi ti propina solo il suo punto di vista, ecc. Spesso non ci si riesce, soprattutto quando tanti protagonisti di una vicenda sono morti. Per fortuna però oggi abbiamo alcuni documenti inediti, quindi le supposizioni le appoggiamo su alcuni punti fermi. Detto comunque che alla fine siamo solo dei tifosi che vorrebbero la propria squadra in buona salute e spesso sul tetto del mondo.
  3. Tralasciando completamente l'istinto personale, io insinuo che, una volta tanto che si era deciso di smetterla con sciocchi testamenti olografi (potenzialmente falsificabili, facili allo smarrimento, facili all'imboscamento, ecc, insomma di quelli che farebbe solo un poveraccio qualunque), e si era deciso finalmente di recarsi da un notaio per fare le cose come vanno fatte, visto il valore potenziale enorme dell'impero; non appena era tutto pronto e a breve si sarebbe firmato, Edoardo è morto in circostanze abbastanza dubbie. Visti anche tutti gli atti precedenti e tutto ciò che era stato fatto e detto dai tanti protagonisti... Prima nel mio piccolo, con semplice opinione personale, potevo domandarmi se la triste fine di Edoardo potesse essere o non essere forzata da qualcuno, ed ero sul 55-60% suicidio e 40-45% potenziale omicidio. Adesso cominciano ad esserci troppi elementi che vanno in una sola direzione. Ergo, per come la penso io personalmente, la situazione si è decisamente ribaltata, oggi suicidio 40%, omicidio 60%. Resta ugualmente una grossa percentuale sul suicidio solo perché posso ipotizzare che Edoardo sapesse di questo cambio radicale delle volontà dell'Avvocato e potesse sentirsi schiacciato dalle responsabilità che prima o poi lo avrebbero travolto. Potrebbe anche essere, perché Edoardo era un persona molto particolare. Potenzialmente ci potrebbe stare. Almeno in linea teorica. E magari spaventato dalla situazione si è ucciso non sentendosi all'altezza. (era una persona molto sensibile rispetto a resto del suo parentado) Ma il movente e i tempi per un finto suicidio ci sono tutti. Poi su chi è stato, per conto di chi, sul come è stato fatto di preciso, ecc, ecc, siamo ancora nella nebbia, e non mi permetto di accusare precisamente nessuno. Ho delle idee, come ho già detto, ma a questo punto anche su quelle ci devo riflettere molto bene. Io riaprirei immediatamente le indagini, perché c'è una puzza di bruciato che fa paura.
  4. Ragazzi, devo dirvi una bruttissima cosa. Stavo scrivendo un articolone sulla faccenda eredità e mi sono imbattuto in questa roba mentre facevo ricerche, suggeritemi da un amico. A quanto pare ai tempi del pre-suicidio di Edoardo, l'Avvocato aveva intenzione di fare le cose per bene, coinvolto anche un notaio. Era tutto pronto. Ci sono le bozze qui sotto, scaricabili gratuitamente in pdf. AGNELLI: LASCIO A MIO FIGLIO IL 25% E IL GIORNO DOPO EDOARDO MUORE https://www.laverita.info/eredita-agnelli-gianni-edoardo-2674202352.html Se fino ad ora uno poteva anche non pensare male, sinceramente adesso diventa davvero un'impresa eh. Non ho parole. Lascio a voi i commenti.
  5. Ragazzi, devo dirvi una bruttissima cosa. Stavo scrivendo un articolone sulla faccenda eredità e mi sono imbattuto in questa roba mentre facevo ricerche, suggeritemi da un amico. A quanto pare ai tempi del pre-suicidio di Edoardo, l'Avvocato aveva intenzione di fare le cose per bene, coinvolto anche un notaio. Era tutto pronto. Ci sono le bozze qui sotto, scaricabili gratuitamente in pdf. AGNELLI: LASCIO A MIO FIGLIO IL 25% E IL GIORNO DOPO EDOARDO MUORE https://www.laverita.info/eredita-agnelli-gianni-edoardo-2674202352.html Se fino ad ora uno poteva anche non pensare male, sinceramente adesso diventa davvero un'impresa eh. Non ho parole. Lascio a voi i commenti.
  6. "Dobbiamo avere la consapevolezza che acquistare un biglietto illegalmente, la pirateria, significa dare un aiuto all'economia criminale. Bisogna avere consapevolezza che si diventa complici di questo crimine". Lo ha detto il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a Sky TG24 Live In Roma per la nuova edizione di Sky Up The Edit. "E' successo anche a mio figlio di incappare in questo errore, ma gli ho spiegato che non è una bravata, è un reato - ha aggiunto -. Oggi purtroppo non c'è ancora questa consapevolezza. Così si danneggia anche lo sport" Una volta che tuo figlio ne aveva azzeccata una...
  7. Chi sono Garino e Lyons, i manager proposti da Tether per il CdA Juve https://www.calcioefinanza.it/2025/10/16/chi-sono-candidati-cda-juve-tether/?refresh_ce mah... non so... Uno è stimato docente e esperto di ortodonzia, l'altro è un'economista. Probabilmente sono persone di cui si fidano, perché come profili non mi sembrano proprio calzanti. (anche se meglio di quelli proposti da Elkann va bene pure un panettiere juventino qualunque)
  8. "in data 18 settembre, come d'uso in situazioni analoghe per le società partecipanti alle competizioni Uefa, il Gruppo ha ricevuto da Uefa la comunicazione di apertura di un procedimento per il potenziale sforamento della Football Earning Rule per il triennio 2022/2023-2024/2025".
  9. Dalla lista delle possibili nomine per il cda della Juve, Ferrero è ancora dentro. Non sembra che ci saranno grosse variazioni. Tether ha presentato un paio di nomi. Vediamo come andrà a finire.
  10. Per fare la guerra in questo sistema servirebbe avere potere e influeza, (aziende, fabbriche e marchi a profusione), oltre che media (tipo: Stampa, Repubblica, miriade di giornali locali, Radio Deejay, Radio Capital, ecc), agganci nelle alte sfere praticamente ovunque. Poi ci sarebbero edilizia, banche, finanziarie, colossi delle assicurazioni, aziende di stato, e via dicendo. Tutte cose presenti nel suo portafoglio da sempre. Perché oltre che riempire di M***A mediaticamente ogni nemico, hai sempre a tua disposizione interi mondi produttivi con cui ogni altro potente si deve interfacciare, che gli piaccia o meno. In questi anni avrebbe potuto spaccare le ossa a chiunque. Invece man mano che si stacca dal paese ovviamente queste influeze le perde un po'. Ancora non se n'è andato del tutto, e resterebbe sempre a capo di uno dei più grossi colossi del mondo, ma in effetti se vendi tutto e te ne vai è più facile che soprattutto la politica cerchi vendetta, perché deve giustficare agli elettori cose tipo licenziamenti, proteste, cali di produzione nel paese, disoccupazione, ecc. Non è un caso che negli ultimi due anni i media gli abbiano fatto spesso le pulci.
  11. NON PLUS ULTRAS! - ALTRI DUE CALCIATORI DELLA LAZIO, NICOLÒ ROVELLA E DANILO CATALDI, SONO STATI ASCOLTATI DAGLI INQUIRENTI IN MERITO ALLE PRESUNTE PRESSIONI DELLE FRANGE VIOLENTE DELLA CURVA NORD (UN TEMPO GUIDATE DA DIABOLIK) NEI CONFRONTI DEI GIOCATORI - ALCUNE SETTIMANE FA, L'ANTIMAFIA AVEVA ASCOLTATO ALTRI 5 CALCIATORI BIANCOCELESTI - AL CENTRO DELL'INDAGINE CI SONO DUE EPISODI IN CUI LA SQUADRA È STATA CONTESTATA: IL PRIMO NEL MAGGIO 2024, DOPO IL PAREGGIO CONTRO IL MONZA, IL SECONDO DOPO IL 5-0 CONTRO IL BOLOGNA. IN ENTRAMBI I CASI, I CALCIATORI SONO STATI "CHIAMATI A RAPPORTO" PER ESSERE CAZZIATI DAI CAPI ULTRAS - GLI INCROCI TRE LE CURVE DI LAZIO E INTER... https://www.dagospia.com/cronache/non-plus-ultras-calciatori-lazio-nicolo-rovella-danilo-cataldi-450438
  12. NON PLUS ULTRAS! - ALTRI DUE CALCIATORI DELLA LAZIO, NICOLÒ ROVELLA E DANILO CATALDI, SONO STATI ASCOLTATI DAGLI INQUIRENTI IN MERITO ALLE PRESUNTE PRESSIONI DELLE FRANGE VIOLENTE DELLA CURVA NORD (UN TEMPO GUIDATE DA DIABOLIK) NEI CONFRONTI DEI GIOCATORI - ALCUNE SETTIMANE FA, L'ANTIMAFIA AVEVA ASCOLTATO ALTRI 5 CALCIATORI BIANCOCELESTI - AL CENTRO DELL'INDAGINE CI SONO DUE EPISODI IN CUI LA SQUADRA È STATA CONTESTATA: IL PRIMO NEL MAGGIO 2024, DOPO IL PAREGGIO CONTRO IL MONZA, IL SECONDO DOPO IL 5-0 CONTRO IL BOLOGNA. IN ENTRAMBI I CASI, I CALCIATORI SONO STATI "CHIAMATI A RAPPORTO" PER ESSERE CAZZIATI DAI CAPI ULTRAS - GLI INCROCI TRE LE CURVE DI LAZIO E INTER... https://www.dagospia.com/cronache/non-plus-ultras-calciatori-lazio-nicolo-rovella-danilo-cataldi-450438
  13. CHE FINE HA FATTO IL MONET DI CASA AGNELLI? MARGHERITA SOSTIENE CHE L’OPERA “GLACON NUMERO 2” LE SIA STATA SOTTRATTA ILLECITAMENTE DAI FIGLI JOHN, LAPO E GINEVRA, MA IL QUADRO NON È MAI STATO TROVATO: LA GUARDIA DI FINANZA NE HA TROVATO UNA COPIA NEL CAVEAU DEL LINGOTTO, MENTRE L’ORIGINALE FORSE ERA IN SVIZZERA (O A TORINO, SOSTITUITO DA UNA RIPRODUZIONE) - NEL 2013, LA CASA D’ASTE SOTHEBY’S LO RICHIEDE A NEW YORK, PER UN CONFRONTO. E POI… https://www.dagospia.com/business/fatto-monet-casa-agnelli-margherita-sostiene-l-opera-glacon-numero-2-450336
  14. CHE FINE HA FATTO IL MONET DI CASA AGNELLI? MARGHERITA SOSTIENE CHE L’OPERA “GLACON NUMERO 2” LE SIA STATA SOTTRATTA ILLECITAMENTE DAI FIGLI JOHN, LAPO E GINEVRA, MA IL QUADRO NON È MAI STATO TROVATO: LA GUARDIA DI FINANZA NE HA TROVATO UNA COPIA NEL CAVEAU DEL LINGOTTO, MENTRE L’ORIGINALE FORSE ERA IN SVIZZERA (O A TORINO, SOSTITUITO DA UNA RIPRODUZIONE) - NEL 2013, LA CASA D’ASTE SOTHEBY’S LO RICHIEDE A NEW YORK, PER UN CONFRONTO. E POI… https://www.dagospia.com/business/fatto-monet-casa-agnelli-margherita-sostiene-l-opera-glacon-numero-2-450336
  15. Bene. Non servirà a nulla? Probabile. Ma che ci sia tanta gente che si è rotta i co*****i è sempre bene farlo sapere a tutti. Perché al momento la situazione è stabile, ma non si può mai sapere. Non capita, ma se capita.... Poi non è che uno può dire "noi non sapevamo nulla". Ciccio, ci sono degli esposti presentati, "tu dove m*****a eri?" E poi lì, durante la rivoluzione, giù con le ghigliottine nella pubblica piazza e i cori anti poteri forti. Già me lo vedo... Mentre nelle strade volano teste, qualcuno con queste ci giocherà a calcio, e qualcuno più talentuoso di altri le metterà all'incrocio con effetto a rientrare. E poi con tutto il fiato che ha in gola griderà: "ed è goooooooooool!" E noi commossi lo abbracceremo. I have a dream!
  16. Credo anche io che non sia così semplice trasformare la crypto in tanti soldi utilizzabili in scioltezza ovunque si voglia sul mercato reale. Penso che, se non si vogliono rispettare le leggi in ambito fiscale, sia possibile farlo più agevolmente spezzettando grandi cifre in piccole cifre, fare tanti trasferimenti che non danno nell'occhio, e via così. Controllare tanti piccoli movimenti è molto più difficile. Penso che ci siano persone losche che sono specializzate proprio in questo genere di cose. E quello che dicevi tu con società fantasma, scatole cinesi e via dicendo, penso sia uno dei modi più utilizzati. Si fondono le due cose, e si hanno più nomi di persone giuridiche, e un po' meno nomi di persone fisiche. Il fiume si trasforma in tanti ruscelli, che si trasformano in tanti rigagnoli, poi in piccoli stagni, fino a diventare tantissime piccole gocce d'acqua che il fisco non ha più convenienza economica e legale a rincorrere.
  17. ELKANN CHE NON ABBAIA, VENDE - MANCA SOLO L’OFFERTA FINALE ALLA CESSIONE DE “LA STAMPA” DA JOHN ELKANN ALLA SOCIETÀ NEM (NORDEST MULTIMEDIA) DI ENRICO MARCHI, PRESIDENTE DI SAME E DI BANCA FININT – E’ ALLA GUIDA DI UNA CORDATA DI IMPRENDITORI DEL TRIVENETO CHE AVEVANO GIÀ RILEVATO I QUOTIDIANI LOCALI DEL NORD-EST DEL GRUPPO ESPRESSO, POI PASSATI A GEDI – “REPUBBLICA” INVECE E’ NELLE MIRE IL GRUPPO GRECO ANT1, CONTROLLATO DALLA FAMIGLIA DI ARMATORI KYRIAKOU, E SPECIALIZZATO NEL SETTORE RADIO E TV (SAREBBERO PROPRIO LE EMITTENTI RADIOFONICHE DI GEDI, RADIO DEEJAY, RADIO CAPITAL E M2O, AD AVER SUSCITATO L’INTERESSE DELLA FAMIGLIA KYRIAKOU) https://www.dagospia.com/media-tv/manca-l-offerta-finale-cessione-de-la-stampa-john-elkann-societa-nem-450171
  18. ELKANN CHE NON ABBAIA, VENDE - MANCA SOLO L’OFFERTA FINALE ALLA CESSIONE DE “LA STAMPA” DA JOHN ELKANN ALLA SOCIETÀ NEM (NORDEST MULTIMEDIA) DI ENRICO MARCHI, PRESIDENTE DI SAME E DI BANCA FININT – E’ ALLA GUIDA DI UNA CORDATA DI IMPRENDITORI DEL TRIVENETO CHE AVEVANO GIÀ RILEVATO I QUOTIDIANI LOCALI DEL NORD-EST DEL GRUPPO ESPRESSO, POI PASSATI A GEDI – “REPUBBLICA” INVECE E’ NELLE MIRE IL GRUPPO GRECO ANT1, CONTROLLATO DALLA FAMIGLIA DI ARMATORI KYRIAKOU, E SPECIALIZZATO NEL SETTORE RADIO E TV (SAREBBERO PROPRIO LE EMITTENTI RADIOFONICHE DI GEDI, RADIO DEEJAY, RADIO CAPITAL E M2O, AD AVER SUSCITATO L’INTERESSE DELLA FAMIGLIA KYRIAKOU) https://www.dagospia.com/media-tv/manca-l-offerta-finale-cessione-de-la-stampa-john-elkann-societa-nem-450171
  19. Ti sfugge il fatto che sta sfasciando tutto quello che tocca. O lo sfascia, o se lo vende al miglior offerente. E lo sta facendo senza essere l'erede designato, perché l'ultimo testamento di Gianni Agnelli, ritrovato molto casualmente, tra i documenti nascosti/infrattati di Elkann durante le perquisizioni dei mesi scorsi, lo vedeva solo come uno dei tanti eredi. Uno degli altri eredi, sentendosi tagliato fuori, non tanto dal patrimonio in se' in senso stretto, quanto dall'affetto e dalla considerazione del padre, ha deciso di togliersi la vita buttandosi da un viadotto facendo un volo di 80 metri. E non è nemmeno del tutto chiaro e limpido il fatto che si sia suicidato, perché in effetti potrebbe anche essere stato suicidato, quanto meno ipoteticamente. Questo, per conto mio, non è un uomo da Juve. E non potrà mai esserlo. Non dopo tutto quello che ha fatto e combinato, fuori dalla Juve, e dentro la Juve (anche in combutta con la banda degli onesti longobardi). Ha riempito la Juve e la sua storia di letame. Vittorie e soldi contano zero ormai. Serve una rivoluzione. Con tanto di ghigliottina ben affilata. Ci sono tantissime teste da tagliare, impagliare e collezionare nella galleria degli orrori...
  20. Anche oggi. Sposata e dopo 2 parti, (ha 2 figli), oggi il suo fisico, pur con qualche alto e basso serenamente fisiologico, è circa questo: https://www1.saturnonotizie.it/news/read/149405/gossip.html Praticamente una statua.
  21. Non solo. A quei livelli spesso anche i direttori di tg e di altre testate nemiche aspettano il permesso di pubblicare una notizia così delicata.
  22. QUANDO LAPO FINI' IN TRANS - VENTI ANNI FA, NELLA NOTTE TRA IL 9 E IL 10 OTTOBRE 2005, LAPO ELKANN FINI' ALL’OSPEDALE PER OVERDOSE DOPO UNA NOTTE DI SESSO E COCA CON 2 TRANS E UN TRAVESTITO – BARBARA COSTA RICORDA: "PATRIZIA, LA TRANS CHE GLI SALVO' LA VITA, CI SBATTE LA VERITA' IN FACCIA: 'LAPO E' UN CLIENTE ABITUALE DI TANTI NOI TRANS A TORINO. CON ME OGNI VOLTA NE VUOLE ALTRE DUE, PAGA 2-3 MILA EURO, A CIASCUNA'. E C'E' CHI PENSA CHE LO SCANDALO NON SIA STATO INSABBIATO APPOSTA. LAPO, ALLA SUA PRIMA INTERVISTA UFFICIALE POST-SPUTTANESCION, DICE: 'NON MI PIACCIONO I TRANS E IO NON SONO GAY, SONO ETERO. IO SUSCITO INVIDIA'..." Era la notte tra il 9 e il 10 ottobre 2005, 20 anni esatti fa, quando d’un tratto… booooom! Lo squarcio. Lo sp*ttanamento della Royal Family d’Italia: "Torino: Lapo Elkann in ospedale per overdose". È lui. Proprio lui. Il Nipotissimo. Fino al giorno prima il rampollo di Italia, dalla vita pregiata, di successo, straordinaria, ammirata. Fine della presa in giro. Fine della favola inscenata, ostentata, e lustrata. Da certe verità non hai scampo. E per la prima volta gli Agnelli sono nudi. Per la prima volta su di loro non si vocifera. Si proclama. In un mondo ancora senza social e telecamere su smart phone, quel lunedì 10 ottobre 2005 non si crede ai propri occhi, e orecchie, per le notizie vere che scompaginano redazioni, lettori, e spettatori. Non lo si può nascondere. Neanche se sei Agnelli. Lapo Elkann, il nipote, diretto, e erede, dell’Avvocato, e volto e nome di punta dell’ancora Fiat… non è il principe che si decanta, bensì un ragazzo di 28 anni appena compiuti (2 giorni prima) dalla doppia vita: pubblicamente fulgente e scattante, inarrestabile, e però, nel privato, invischiato nella droga fino al collo. E oltre. È uno tsunami. Per la prima volta le notizie "cattive" sugli Agnelli non si fermano: e viene fuori tutto. Lapo è in terapia intensiva non è in pericolo di vita e fuori dall’ospedale… si sa: ha passato la notte in un monolocale "da poveri", di 30 mq, con 2 trans e un travestito, in festini di sesso e coca. Fino all’alba. Fino alle 4.30 del mattino. Finché, alle 9, chi gli dormiva accanto si è accorto che rantolava e lesto ha chiamato il 118, e gli hanno iniettato il Narcan, e poi via, a sirene spiegate, al pronto soccorso. In un niente le agenzie vomitano nomi, e foto: chi gli ha salvato la vita “è una prostituta trans di 53 anni, Donato detto Lino, in arte Patrizia”. Con Patrizia e Lapo al festino c’erano la trans Noemi (o la Cinzia?) e il trav brasiliano Tati. Infantilmente, il giorno dopo, alcuni quotidiani di carta (allora sì, tiravano) si buttano in analisi romantiche: tipo "la Repubblica", che le affida a Natalia Aspesi, la quale non sa, non conosce, e si inventa un Lapo perso in tetre ore di solitudine, che abborda la prima che passa… Natalia Aspesi che a "Otto e Mezzo", puntata focus su Lapo, dice che non capisce come mai “i giovani si drogano anziché fare una passeggiata o mangiare un bignè”. Questo il livello. Ma lasciamo stare. È Patrizia, la trans salva-vita di Lapo, che batte e ci sbatte in faccia più verità: “Lapo è un cliente abituale di tanti noi trans a Torino. È mio cliente da giugno. Prima andava dalla Jennifer. Lapo viene da me sempre di domenica, e sempre senza scorta. La sera del 9 arriva, e io ero già impegnata con uno. Ho fatto aspettare Lapo in cucina. Però Lapo con me ogni volta ne vuole altre 2. Di trans. È il nipote di Agnelli, lo so. Nell’ambiente trans si sa. Paga 2 o 3000 euro, a ciascuna, in contanti o assegni. Lapo salda sempre il giorno dopo. La cocaina? La paga lui ma la compro io coi soldi suoi. Mi dà la carta di credito e il pin. Con la sua auto vado a prelevare, e a comprare. E quella sera, Lapo era già reduce da altra… festa”. Com’è che dice Patrizia sotto interrogatorio? “Da me è venuto alle 23, e sotto il pantalone aveva una calzamaglia 50 den… di quelle che non si vedono i peli”. E se in seguito sapremo perfino i giochi sessuali preferiti, di Lapo, “gli piace fare il sarto” e “ci chiede di tutto”, e sono le amiche sue prostitute trans a dirlo, quel 10 ottobre 2005 le tv si scatenano. I tg strombazzano, e i talk straparlano. Si approntano speciali, e la sera Bruno Vespa, in diretta a "Porta a Porta", c’ha l’amico di Lapo conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli che se ne esce così: “Io no ma il 92 (!?) per cento delle persone che frequento fa uso di coca: m’è capitato di esser ospite a cena e che, al momento dell’aperitivo, passasse un vassoio di coca al posto del vino: che gesto indelicato”. Il giorno dopo è ripetuto tutto sul "Corsera", parola per parola. E c’è chi, ma questo dopo, pensa che lo scandalo Lapo non sia stato insabbiato apposta, come s’è fatto in passato, quando un Agnelli… peccava. Denaro e potere enormi, e mediatici, tacitano. Perché con Lapo… no? Perché qui, per la prima volta non si protegge uno dei principi ereditari? E con "La Stampa" in prima fila a sparare fiele. Lapo quella notte (e chissà quante altre, prima) folleggia a coca e trans in un appartamento vicinissimo la sede de "La Stampa". Chi c’era, in redazione, quella notte, non se li scorda “i capi agitati che parlano fitto, sottovoce. È un casino. Lapo fa tutto quel bordello a 200 metri da noi”. Con Lapo si è spietati e si ipotizza (sta nei libri, documentatissimi, di Gigi Moncalvo) che siano stati gli Agnelli “a non coprirlo”. Sanno tutto, e provano, anche così, “a raddrizzarlo”. 20 anni fa c’era la 5enne "Dagospia" che sull’affaire Lapo rilancia tutto, di più, e i lettori di Dagospia non li fermi: “Lapo El kanna”, “Fiat = Forza Ingroppati Al Trans”, “il nonno si starà rigirando nella bara, non per la droga, ma perché Lapo preferisce una trans di 53 anni a Martina Stella!”. I Dagolettori sottolineano ciò che gli italiani sghignazzano: fino al giorno prima del trans-coca-party, si celebrava l’amore tra Lapo e Martina Stella, baciucchiosi davanti a ogni obiettivo. Martina Stella tramite ufficio stampa subito il 10 ottobre lascia Lapo, intubato e ricoverato, con queste belle parole: “Io non posso essergli accanto ora poiché impegnata su un set. Stili di vita diversi ci avevano, comunque, già allontanato da tempo”. Davvero nessuno sapeva della dipendenza di Lapo? C’è chi appena un mese dopo lo sp*ttanamento, ricorda: “Un anno fa Lapo è stato a cena a casa mia, con Martina Stella. L’ho visto un po’ strano, era su di giri, in maniera evidente. Forse è il carattere, pensai” (è Eros Ramazzotti su "Vanity Fair", nov. 2005). “A Lapo gl’è andata male: con tutta la gente che la passa liscia…” (e questo è Giorgio Armani intervistato dal "Corriere della Sera", nov. 2005). Dopo pochi giorni, Lapo esce dall’ospedale. E inizia la caccia: dove andrà a redimersi? In Svizzera? In un rehab per ricchi negli USA? "Dagospia" frega tutti: dopo il rehab, in Arizona, “che ci faceva ieri sera 10 dicembre Lapo ingrassato e con eskimo (senza guardia del corpo) all’hotel Plaza Athénée di New York, parlando fitto fitto con un anziano signore?”. Ed ecco Lapo a fine 2005, alla sua prima intervista ufficiale post sp*ttanation: “Non mi piacciono i trans e io non sono gay: io sono etero. Tu lascia che dicano. Io suscito invidia”. (fatti e virgolettati presi da: Gigi Moncalvo, "Agnelli coltelli", ed. Vallecchi. Archivi storici de: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale. Dagoarchivio di Dagospia). https://www.dagospia.com/media-tv/barbara-costa-sputtanamento-lapo-elkann-20-anni-fa-coca-trans-449940 ................................................................ Ho evidenziato ciò che vi dico da sempre qui nel forum. Quella sera/notte a Torino si è giocato molto sporco. Voi che non siete di Torino forse non potete capire... Ma vi garantisco che si è giocato sporco, e in più direzioni. Esattamente come per Calciopoli, il sistema mediatico aspettava il permesso da Torino per poter mordere. E lo ha avuto. A Torino hanno tirato la prima pietra, poi hanno nascosto il braccio, e quando tutti hanno capito che si poteva fare e hanno continuato con la lapidazione, poi dal giorno dopo si sono accodati anche i torinesi come se fossero gli ultimi arrivati ad avere la notizia. Non paghi, fin dal giorno dopo nelle vie di Torino venne fuori il nome di Moggi, che ovviamente non c'entrava una mazza. Lapo ha fatto tutto da solo, nessuno lo ha costretto, e Moggi non aveva certo il potere di imporre ai giornali di famiglia di dare la notizia per sputtanare Lapo. Idem vale per Corona. Chi aveva, a quei tempi, il potere di dare il via libera ai giornali di famiglia di eseguire lo sputtanamento?
  23. QUANDO LAPO FINI' IN TRANS - VENTI ANNI FA, NELLA NOTTE TRA IL 9 E IL 10 OTTOBRE 2005, LAPO ELKANN FINI' ALL’OSPEDALE PER OVERDOSE DOPO UNA NOTTE DI SESSO E COCA CON 2 TRANS E UN TRAVESTITO – BARBARA COSTA RICORDA: "PATRIZIA, LA TRANS CHE GLI SALVO' LA VITA, CI SBATTE LA VERITA' IN FACCIA: 'LAPO E' UN CLIENTE ABITUALE DI TANTI NOI TRANS A TORINO. CON ME OGNI VOLTA NE VUOLE ALTRE DUE, PAGA 2-3 MILA EURO, A CIASCUNA'. E C'E' CHI PENSA CHE LO SCANDALO NON SIA STATO INSABBIATO APPOSTA. LAPO, ALLA SUA PRIMA INTERVISTA UFFICIALE POST-SPUTTANESCION, DICE: 'NON MI PIACCIONO I TRANS E IO NON SONO GAY, SONO ETERO. IO SUSCITO INVIDIA'..." Era la notte tra il 9 e il 10 ottobre 2005, 20 anni esatti fa, quando d’un tratto… booooom! Lo squarcio. Lo sp*ttanamento della Royal Family d’Italia: "Torino: Lapo Elkann in ospedale per overdose". È lui. Proprio lui. Il Nipotissimo. Fino al giorno prima il rampollo di Italia, dalla vita pregiata, di successo, straordinaria, ammirata. Fine della presa in giro. Fine della favola inscenata, ostentata, e lustrata. Da certe verità non hai scampo. E per la prima volta gli Agnelli sono nudi. Per la prima volta su di loro non si vocifera. Si proclama. In un mondo ancora senza social e telecamere su smart phone, quel lunedì 10 ottobre 2005 non si crede ai propri occhi, e orecchie, per le notizie vere che scompaginano redazioni, lettori, e spettatori. Non lo si può nascondere. Neanche se sei Agnelli. Lapo Elkann, il nipote, diretto, e erede, dell’Avvocato, e volto e nome di punta dell’ancora Fiat… non è il principe che si decanta, bensì un ragazzo di 28 anni appena compiuti (2 giorni prima) dalla doppia vita: pubblicamente fulgente e scattante, inarrestabile, e però, nel privato, invischiato nella droga fino al collo. E oltre. È uno tsunami. Per la prima volta le notizie "cattive" sugli Agnelli non si fermano: e viene fuori tutto. Lapo è in terapia intensiva non è in pericolo di vita e fuori dall’ospedale… si sa: ha passato la notte in un monolocale "da poveri", di 30 mq, con 2 trans e un travestito, in festini di sesso e coca. Fino all’alba. Fino alle 4.30 del mattino. Finché, alle 9, chi gli dormiva accanto si è accorto che rantolava e lesto ha chiamato il 118, e gli hanno iniettato il Narcan, e poi via, a sirene spiegate, al pronto soccorso. In un niente le agenzie vomitano nomi, e foto: chi gli ha salvato la vita “è una prostituta trans di 53 anni, Donato detto Lino, in arte Patrizia”. Con Patrizia e Lapo al festino c’erano la trans Noemi (o la Cinzia?) e il trav brasiliano Tati. Infantilmente, il giorno dopo, alcuni quotidiani di carta (allora sì, tiravano) si buttano in analisi romantiche: tipo "la Repubblica", che le affida a Natalia Aspesi, la quale non sa, non conosce, e si inventa un Lapo perso in tetre ore di solitudine, che abborda la prima che passa… Natalia Aspesi che a "Otto e Mezzo", puntata focus su Lapo, dice che non capisce come mai “i giovani si drogano anziché fare una passeggiata o mangiare un bignè”. Questo il livello. Ma lasciamo stare. È Patrizia, la trans salva-vita di Lapo, che batte e ci sbatte in faccia più verità: “Lapo è un cliente abituale di tanti noi trans a Torino. È mio cliente da giugno. Prima andava dalla Jennifer. Lapo viene da me sempre di domenica, e sempre senza scorta. La sera del 9 arriva, e io ero già impegnata con uno. Ho fatto aspettare Lapo in cucina. Però Lapo con me ogni volta ne vuole altre 2. Di trans. È il nipote di Agnelli, lo so. Nell’ambiente trans si sa. Paga 2 o 3000 euro, a ciascuna, in contanti o assegni. Lapo salda sempre il giorno dopo. La cocaina? La paga lui ma la compro io coi soldi suoi. Mi dà la carta di credito e il pin. Con la sua auto vado a prelevare, e a comprare. E quella sera, Lapo era già reduce da altra… festa”. Com’è che dice Patrizia sotto interrogatorio? “Da me è venuto alle 23, e sotto il pantalone aveva una calzamaglia 50 den… di quelle che non si vedono i peli”. E se in seguito sapremo perfino i giochi sessuali preferiti, di Lapo, “gli piace fare il sarto” e “ci chiede di tutto”, e sono le amiche sue prostitute trans a dirlo, quel 10 ottobre 2005 le tv si scatenano. I tg strombazzano, e i talk straparlano. Si approntano speciali, e la sera Bruno Vespa, in diretta a "Porta a Porta", c’ha l’amico di Lapo conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli che se ne esce così: “Io no ma il 92 (!?) per cento delle persone che frequento fa uso di coca: m’è capitato di esser ospite a cena e che, al momento dell’aperitivo, passasse un vassoio di coca al posto del vino: che gesto indelicato”. Il giorno dopo è ripetuto tutto sul "Corsera", parola per parola. E c’è chi, ma questo dopo, pensa che lo scandalo Lapo non sia stato insabbiato apposta, come s’è fatto in passato, quando un Agnelli… peccava. Denaro e potere enormi, e mediatici, tacitano. Perché con Lapo… no? Perché qui, per la prima volta non si protegge uno dei principi ereditari? E con "La Stampa" in prima fila a sparare fiele. Lapo quella notte (e chissà quante altre, prima) folleggia a coca e trans in un appartamento vicinissimo la sede de "La Stampa". Chi c’era, in redazione, quella notte, non se li scorda “i capi agitati che parlano fitto, sottovoce. È un casino. Lapo fa tutto quel bordello a 200 metri da noi”. Con Lapo si è spietati e si ipotizza (sta nei libri, documentatissimi, di Gigi Moncalvo) che siano stati gli Agnelli “a non coprirlo”. Sanno tutto, e provano, anche così, “a raddrizzarlo”. 20 anni fa c’era la 5enne "Dagospia" che sull’affaire Lapo rilancia tutto, di più, e i lettori di Dagospia non li fermi: “Lapo El kanna”, “Fiat = Forza Ingroppati Al Trans”, “il nonno si starà rigirando nella bara, non per la droga, ma perché Lapo preferisce una trans di 53 anni a Martina Stella!”. I Dagolettori sottolineano ciò che gli italiani sghignazzano: fino al giorno prima del trans-coca-party, si celebrava l’amore tra Lapo e Martina Stella, baciucchiosi davanti a ogni obiettivo. Martina Stella tramite ufficio stampa subito il 10 ottobre lascia Lapo, intubato e ricoverato, con queste belle parole: “Io non posso essergli accanto ora poiché impegnata su un set. Stili di vita diversi ci avevano, comunque, già allontanato da tempo”. Davvero nessuno sapeva della dipendenza di Lapo? C’è chi appena un mese dopo lo sp*ttanamento, ricorda: “Un anno fa Lapo è stato a cena a casa mia, con Martina Stella. L’ho visto un po’ strano, era su di giri, in maniera evidente. Forse è il carattere, pensai” (è Eros Ramazzotti su "Vanity Fair", nov. 2005). “A Lapo gl’è andata male: con tutta la gente che la passa liscia…” (e questo è Giorgio Armani intervistato dal "Corriere della Sera", nov. 2005). Dopo pochi giorni, Lapo esce dall’ospedale. E inizia la caccia: dove andrà a redimersi? In Svizzera? In un rehab per ricchi negli USA? "Dagospia" frega tutti: dopo il rehab, in Arizona, “che ci faceva ieri sera 10 dicembre Lapo ingrassato e con eskimo (senza guardia del corpo) all’hotel Plaza Athénée di New York, parlando fitto fitto con un anziano signore?”. Ed ecco Lapo a fine 2005, alla sua prima intervista ufficiale post sp*ttanation: “Non mi piacciono i trans e io non sono gay: io sono etero. Tu lascia che dicano. Io suscito invidia”. (fatti e virgolettati presi da: Gigi Moncalvo, "Agnelli coltelli", ed. Vallecchi. Archivi storici de: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale. Dagoarchivio di Dagospia). ................................................................ Ho evidenziato ciò che vi dico da sempre qui nel forum. Quella sera/notte a Torino si è giocato molto sporco. Voi che non siete di Torino forse non potete capire... Ma vi garantisco che si è giocato sporco, e in più direzioni. Esattamente come per Calciopoli, il sistema mediatico aspettava il permesso da Torino per poter mordere. E lo ha avuto. A Torino hanno tirato la prima pietra, poi hanno nascosto il braccio, e quando tutti hanno capito che si poteva fare e hanno continuato con la lapidazione, poi dal giorno dopo si sono accodati anche i torinesi come se fossero gli ultimi arrivati ad avere la notizia. Non paghi, fin dal giorno dopo nelle vie di Torino venne fuori il nome di Moggi, che ovviamente non c'entrava una mazza. Lapo ha fatto tutto da solo, nessuno lo ha costretto, e Moggi non aveva certo il potere di imporre ai giornali di famiglia di dare la notizia per sputtanare Lapo. Idem vale per Corona. Chi aveva, a quei tempi, il potere di dare il via libera ai giornali di famiglia di eseguire lo sputtanamento?
  24. "Fuori" in che senso? Il rischio non era che andasse a finire "dentro"?
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