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Concordo. Di sicuro quelli non tratterebbero il club come uno straccio per lavare per terra come fa l'interista. E in caso di casini si difenderebbero. Pure col torto marcio in tasca si difenderebbero. Il futuro è da scrivere, e non sappiamo se sarà bello o brutto, ma sappiamo che il presente è una M***A, quindi conviene voltare pagina. La famiglia è morta, tutta quanta. Avanti il prossimo. E poi che Dio ce la mandi buona.
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L'inchiesta non l'ha fatta Formigli, che è solo un diffusore. Secondo me, presa con le molle, e tenendo conto di chi è che parla in quel dato momento, tenendo il giusto filtro mentale insomma, all'interno ci sono molte cose interessanti. Ed è molto interessante il fatto che lo abbiano preso in mezzo ormai da ogni parte. Sta sulle balle sostanzialmente a tutti. E questo è un fatto importante. Non so se ne verrà fuori qualcosa di buono, ma cmq è meglio che venga accerchiato e sputtanato. Metti mai...
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Da 100 minuti su La7. Ad accogliere gli ospiti degli Agnelli il fedele maggiordomo inglese Stuart Thornton, con loro dal 1974 al 2010 E lei quando va da Agnelli? Prima ero con l’Aga Khan, e dall’Aga Khan sono andato a Agnelli. Mi ha mandato Villar Perosa. Mi ricordo benissimo! Lui mentre andava a sciare prendeva un uovo alla coque a mezzogiorno, arrivava con l’elicottero e partiva. Sempre in movimento. New York, Parigi, Saint Moritz, Roma, Torino. A Torino era una specie di re Certo. era il re perché, come si chiama, era quello che portava lavoro a tutti. Ma era affascinante? Certo! Quando cominciava a parlare aveva il mondo nelle mani. Io non ho conosciuto nessuno che… conosco Kissinger, però Kissinger charme niente, intelligente, noioso, però charme non c’è. E cosa doveva fare il maggiordomo di Agnelli? serviva a tavola, guardava gli ospiti, i vestiti degli ospiti, faceva la pulizia, che è una cosa che odiavo: spolverare passare l’aspirapolvere…maledetto aspirapolvere. E poi l’avvocato mai, mai mai mi ha fatto, mi ha detto parole, a parte di darmi del co*****e ogni tanto però ridendo, con il sorriso. Donna Marella ha un altro carattere, Napoli, si incazzava, sgridava, utilizzava le parolacce infatti io ho imparato da lei le parolacce. Ho dovuto chiedere: ma cosa sta dicendo, cosa è questa parola qua? Eh chiedevo al personale. Quanta era la servitù? 9, 10, 14, 4 o 5 autisti, poi c’erano le guardie, arrivava, uh i giardinieri. Ma non c’era niente in eccesso: io non ho visto mai una Ferrari. A lui piaceva moltissimo la Fiat, e la Fiat Panda. Si prendeva la macchina lui stesso, guidava lui. Lui si divertiva così. Era il suo divertimento, essere libero dagli autisti e dalle guardie. Le guardie le odiava. Infatti il suo gioco era di seminarle quando scendeva alla Fiat, e lui girava a destra invece di sinistra. Ogni mattina alle 8.00 era già fuori casa, andava alla Fiat. Ma lui parlava della Fiat? In casa non si sentiva neanche una parola. Neanche una parola. E il piccolo Elkann lo vedeva, cioè il grande Elkann: John...veniva a casa a trovarlo? Sì certo, perché no? era il nonno. Cosa cercava non lo so, però posso immaginare cosa cercava ... Cosa cercava? Come tutta la gioventù di oggi c’è soltanto una cosa, che suona il campanello: soldi! Basta. Non c’è niente dedicazione al paese, dedicazione ai soldi. E secondo lei c’è differenza fra Gianni Agnelli nel rapporto con la Fiat, e gli Elkann? Con la gestione presente giorno e notte. Cioè diversissimi Sia in casa che fuori casa. Agnelli era più… beh lui pensava della Fiat, aveva un’educazione da suo nonno, la Fiat per lui era la sua vita, l’Italia per lui era importante. E John? non si capisce… Oh si capisce eccome Si capisce? oh sì. Pensi a quello che ho detto cinque minuti fa. -
Da 100 minuti su La7. Ad accogliere gli ospiti degli Agnelli il fedele maggiordomo inglese Stuart Thornton, con loro dal 1974 al 2010 E lei quando va da Agnelli? Prima ero con l’Aga Khan, e dall’Aga Khan sono andato a Agnelli. Mi ha mandato Villar Perosa. Mi ricordo benissimo! Lui mentre andava a sciare prendeva un uovo alla coque a mezzogiorno, arrivava con l’elicottero e partiva. Sempre in movimento. New York, Parigi, Saint Moritz, Roma, Torino. A Torino era una specie di re Certo. era il re perché, come si chiama, era quello che portava lavoro a tutti. Ma era affascinante? Certo! Quando cominciava a parlare aveva il mondo nelle mani. Io non ho conosciuto nessuno che… conosco Kissinger, però Kissinger charme niente, intelligente, noioso, però charme non c’è. E cosa doveva fare il maggiordomo di Agnelli? serviva a tavola, guardava gli ospiti, i vestiti degli ospiti, faceva la pulizia, che è una cosa che odiavo: spolverare passare l’aspirapolvere…maledetto aspirapolvere. E poi l’avvocato mai, mai mai mi ha fatto, mi ha detto parole, a parte di darmi del co*****e ogni tanto però ridendo, con il sorriso. Donna Marella ha un altro carattere, Napoli, si incazzava, sgridava, utilizzava le parolacce infatti io ho imparato da lei le parolacce. Ho dovuto chiedere: ma cosa sta dicendo, cosa è questa parola qua? Eh chiedevo al personale. Quanta era la servitù? 9, 10, 14, 4 o 5 autisti, poi c’erano le guardie, arrivava, uh i giardinieri. Ma non c’era niente in eccesso: io non ho visto mai una Ferrari. A lui piaceva moltissimo la Fiat, e la Fiat Panda. Si prendeva la macchina lui stesso, guidava lui. Lui si divertiva così. Era il suo divertimento, essere libero dagli autisti e dalle guardie. Le guardie le odiava. Infatti il suo gioco era di seminarle quando scendeva alla Fiat, e lui girava a destra invece di sinistra. Ogni mattina alle 8.00 era già fuori casa, andava alla Fiat. Ma lui parlava della Fiat? In casa non si sentiva neanche una parola. Neanche una parola. E il piccolo Elkann lo vedeva, cioè il grande Elkann: John...veniva a casa a trovarlo? Sì certo, perché no? era il nonno. Cosa cercava non lo so, però posso immaginare cosa cercava ... Cosa cercava? Come tutta la gioventù di oggi c’è soltanto una cosa, che suona il campanello: soldi! Basta. Non c’è niente dedicazione al paese, dedicazione ai soldi. E secondo lei c’è differenza fra Gianni Agnelli nel rapporto con la Fiat, e gli Elkann? Con la gestione presente giorno e notte. Cioè diversissimi Sia in casa che fuori casa. Agnelli era più… beh lui pensava della Fiat, aveva un’educazione da suo nonno, la Fiat per lui era la sua vita, l’Italia per lui era importante. E John? non si capisce… Oh si capisce eccome Si capisce? oh sì. Pensi a quello che ho detto cinque minuti fa.
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Un piccolo consiglio agli utenti per gli acquisti tecnologici, philips ha da sempre un grosso grosso difetto. Grande capacità di innovazione, ma scarsa qualità dei prodotti finiti. Partono bene poi si perdono sempre in cazzate. E quando dico cazzate, dico proprio cazzate. Qualità delle plastiche, qualità del metallo delle viti di assemblaggio, componentistica elettronica, e robe così. Compri una cosa che ti sembra un prodotto di alta qualità, poi dopo un po' vengono fuori i difetti. Si rompe un pezzettino del menga, si consuma un'altra roba, e via così. E vale per tutto, dal tv al rasoio da barba o che ne so. E' adesso che l'interista ha comprato una quota del marchio le cose peggioreranno. Ci saranno tantissimi patteggiamenti senza arroganza sulla qualità.
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Disdire, boicottare, bloccare, escludere, interdire, isolare, fare ostruzionismo, impedire, intralciare, opporsi, ostacolare, sabotare, silurare. Basta coi campionati falsi. L’ennesimo scudetto immaginario http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6869
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K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
L’ennesimo scudetto immaginario http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6869 -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
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Intanto, piano piano, con dolcezza, salutano Torino con un dito medio e il portafoglio strapieno.
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Dopo tanti anni e tutto quello che è venuto fuori, è imbarazzante dover spiegare sempre le stesse cose, soprattutto quando i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Fino a quando avremo tifosi così, e una proprietà così, ci possono mandare serenamente in B anche una volta ogni due/tre anni, senza che nessuno opponga resistenza. Che poi... il fatto che calciopoli sia stata una faida famigliare interna non lo dico io solo perché è ultra evidente, ma fior di giornalisti di alto profilo, a telecamere spente e microfoni spenti. Gente che ha visto cose, o le ha sentite dai protagonisti, o le ha subite indirettamente. Lo sanno anche le pietre come stanno le cose, così come l'ultima vicenda di AA... Povero John, vittima dei tifosi rancorosi che lo insultano senza una ragione. Ieri le *****e vantavano in piazza la seconda stella perché hanno anche il nostro scudetto. Senza contare tutti gli altri titoli cartonati a vario titolo.
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[ Serie A TIM ] JUVENTUS - MILAN 0-0
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di PiemonteBianconero in Stagione 2023/2024
Una marea di punti persi. Nemmeno nel campion-azzo irregolare e senza valore che stiamo giocando siamo in grado di fare degna figura.- 531 risposte
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Mannò dai... bastava solo portare il mare a Torino, come hanno fatto a Madrid per convincere la moglie di Zinedine.
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Faida Agnelli, il precedente: l’evasione da 6 mld di Exor L’EREDITÀ CONTESA - Dietro il patteggiamento miliardario di un anno fa la necessità di chiudere l’inchiesta penale della Procura di Torino Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano” Per quattro volte, due davanti al Tribunale del Riesame e due davanti al gip, John, Lapo e Ginevra Elkann hanno provato a fermare l’inchiesta penale sull’eredità della nonna, Marella Caracciolo Agnelli. E, per quattro volte, sono stati respinti. Che accadrà ora, dopo che i pm e la Guardia di Finanza di Torino hanno cominciato a lavorare sui documenti digitali sequestrati, che potrebbero svelare nuovi “tesori esteri” degli Agnelli sottratti al Fisco italiano? Difficile immaginare […] nuovi “atti ostili” verso la Procura, ma nello stesso tempo anche eventuali strategie di confronto lungo il percorso di un patteggiamento sul piano penale e di un accordo con l’agenzia delle Entrate per un parziale risarcimento dell’evasione fiscale già accertata. Qualcosa che, addirittura con alcuni dei protagonisti attuali dell’inchiesta sull’eredità, era già accaduto nel 2022. Quando, con un comunicato congiunto, Exor (la holding di famiglia) e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv annunciarono di aver raggiunto un’intesa con l’agenzia delle Entrate sul pagamento di 949 milioni di euro per chiudere un contenzioso sulla Exit-tax versata nel 2016 al momento del trasferimento della loro sede legale in Olanda. Sei anni prima, l’ammontare della tassa era stato molto basso (217 milioni), poiché Exor e Giovanni Agnelli Bv si erano fuse con delle controllate olandesi, usufruendo di un’esenzione del 95% delle plusvalenze per calcolare l’exit-tax, una tassa una tantum che vuole compensare parte del mancato gettito futuro per lo Stato che perde la residenza fiscale di una società. All’inizio, l’agenzia delle Entrate di Torino aveva accettato quel calcolo. Nel 2018, però […] l’esenzione del 95% era stata rimessa in discussione, con l’avvio di un contenzioso, rimasto a lungo riservato. Sino all’annuncio del 2022, nel quale le due società ribadivano comunque di essere “del tutto convinte di aver agito correttamente” rivendicando “di non aver violato alcuna norma” e sottolineando come il Fisco italiano non avesse comminato alcuna “sanzione” supplementare. In realtà, la versione dei fatti – che emerge ora attorno alle indagini sull’eredità Agnelli – racconta una storia molto diversa. La contestazione dell’agenzia delle Entrate aveva accertato un’evasione record di 5 miliardi e 867 milioni di euro e la segnalazione alla Procura torinese aveva fatto scattare un’inchiesta (mai trapelata per anni) per “dichiarazione infedele” affidata al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, lo stesso che ora guida le indagini sull’eredità. Dopo che un dirigente del gruppo Exor era stato iscritto nel registro degli indagati, però, l’avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino si era presentata in Procura come difensore delle due società. Da quei contatti era scaturita una trattativa con l’agenzia delle Entrate che era interessata a recuperare il più in fretta possibile una parte della tassa evasa. Una volta accertato che l’intesa era stata raggiunta […], l’inchiesta penale si era poi chiusa con l’archiviazione. Uno schema identico non sarebbe oggi percorribile, ma quella del confronto resta comunque una carta in mano ai fratelli Elkann e ai loro legali: con la possibilità di definire di nuovo la questione fiscale e concordare poi un patteggiamento con la Procura. Patteggiamento che non avrebbe, a diversità di una condanna, alcun effetto nella causa civile in corso sempre a Torino tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli per l’eredità di Marella Caracciolo. Una scelta che però, sul piano mediatico, potrebbe avere invece gli effetti negativi di un’ammissione implicita. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/04/26/faida-agnelli-il-precedente-levasione-da-6-mld-di-exor/7526736/#:~:text=Per quattro volte%2C due davanti,quattro volte%2C sono stati respinti. -
Faida Agnelli, il precedente: l’evasione da 6 mld di Exor L’EREDITÀ CONTESA - Dietro il patteggiamento miliardario di un anno fa la necessità di chiudere l’inchiesta penale della Procura di Torino Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano” Per quattro volte, due davanti al Tribunale del Riesame e due davanti al gip, John, Lapo e Ginevra Elkann hanno provato a fermare l’inchiesta penale sull’eredità della nonna, Marella Caracciolo Agnelli. E, per quattro volte, sono stati respinti. Che accadrà ora, dopo che i pm e la Guardia di Finanza di Torino hanno cominciato a lavorare sui documenti digitali sequestrati, che potrebbero svelare nuovi “tesori esteri” degli Agnelli sottratti al Fisco italiano? Difficile immaginare […] nuovi “atti ostili” verso la Procura, ma nello stesso tempo anche eventuali strategie di confronto lungo il percorso di un patteggiamento sul piano penale e di un accordo con l’agenzia delle Entrate per un parziale risarcimento dell’evasione fiscale già accertata. Qualcosa che, addirittura con alcuni dei protagonisti attuali dell’inchiesta sull’eredità, era già accaduto nel 2022. Quando, con un comunicato congiunto, Exor (la holding di famiglia) e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv annunciarono di aver raggiunto un’intesa con l’agenzia delle Entrate sul pagamento di 949 milioni di euro per chiudere un contenzioso sulla Exit-tax versata nel 2016 al momento del trasferimento della loro sede legale in Olanda. Sei anni prima, l’ammontare della tassa era stato molto basso (217 milioni), poiché Exor e Giovanni Agnelli Bv si erano fuse con delle controllate olandesi, usufruendo di un’esenzione del 95% delle plusvalenze per calcolare l’exit-tax, una tassa una tantum che vuole compensare parte del mancato gettito futuro per lo Stato che perde la residenza fiscale di una società. All’inizio, l’agenzia delle Entrate di Torino aveva accettato quel calcolo. Nel 2018, però […] l’esenzione del 95% era stata rimessa in discussione, con l’avvio di un contenzioso, rimasto a lungo riservato. Sino all’annuncio del 2022, nel quale le due società ribadivano comunque di essere “del tutto convinte di aver agito correttamente” rivendicando “di non aver violato alcuna norma” e sottolineando come il Fisco italiano non avesse comminato alcuna “sanzione” supplementare. In realtà, la versione dei fatti – che emerge ora attorno alle indagini sull’eredità Agnelli – racconta una storia molto diversa. La contestazione dell’agenzia delle Entrate aveva accertato un’evasione record di 5 miliardi e 867 milioni di euro e la segnalazione alla Procura torinese aveva fatto scattare un’inchiesta (mai trapelata per anni) per “dichiarazione infedele” affidata al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, lo stesso che ora guida le indagini sull’eredità. Dopo che un dirigente del gruppo Exor era stato iscritto nel registro degli indagati, però, l’avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino si era presentata in Procura come difensore delle due società. Da quei contatti era scaturita una trattativa con l’agenzia delle Entrate che era interessata a recuperare il più in fretta possibile una parte della tassa evasa. Una volta accertato che l’intesa era stata raggiunta […], l’inchiesta penale si era poi chiusa con l’archiviazione. Uno schema identico non sarebbe oggi percorribile, ma quella del confronto resta comunque una carta in mano ai fratelli Elkann e ai loro legali: con la possibilità di definire di nuovo la questione fiscale e concordare poi un patteggiamento con la Procura. Patteggiamento che non avrebbe, a diversità di una condanna, alcun effetto nella causa civile in corso sempre a Torino tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli per l’eredità di Marella Caracciolo. Una scelta che però, sul piano mediatico, potrebbe avere invece gli effetti negativi di un’ammissione implicita. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/04/26/faida-agnelli-il-precedente-levasione-da-6-mld-di-exor/7526736/#:~:text=Per quattro volte%2C due davanti,quattro volte%2C sono stati respinti.
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Dalla vendita di Zidane è arrivata la liquidità per prendere Nedved, Buffon e Thuram. Quindi tu stai sostenendo che dovevano prenderli lo stesso e tenersi pure Zidane? Perché se è così, complimenti per la mentalità. Così vorrei anche io la Juve. I forti me li tengo, e ne compro più che posso; le pippe, i mezzi giocatori, o i normali, me li vendo. Le promesse vediamo.... Dipende. E cerco di salire di livello, sempre, in ogni reparto. Io un pensiero simile al tuo ce l'ho anche con la cessione di Baggio. Una punta forte, una punta forte in panca da alternare costantemente, Del Piero seconda punta, e Baggio dietro le punte. Avrei goduto come un disperato. Ma in quegli anni Moggi e Giraudo dovevano tirare il carrettino senza soldi. Hanno fatto del loro meglio. E poi c'erano le questioni tattiche e l'allenatore.
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Non so proprio se prima o dopo un match. Sinceramente ormai, come dico da un po,' seguo distrattamente il baraccone. L'ho trovata per caso e l'ho postata, perché comunque non mi aspettavo che si sarebbe spinto a tanto. E lo ha fatto in modo molto chirurgico e intelligente, senza accusare direttamente pesantemente singole persone, ma rimanendo sul generico e facendo capire che non si riferisce ad un singolo episodio ma ad un andazzo generalizzato. Comunque non me lo aspettavo. Mi sembrava un ottimo spot per le disdette, ecco. E allora l'ho buttato qua dentro. Perché se lo ha detto addirittura lui, che si trova nella posizione in cui si trova.... Mica male.
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E adesso JE lo licenzia.
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Giuntoli polemico: "Var e Juve, inutile parlarne le cose sono evidenti"
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Andrea Agnelli comunque ha del coraggio. Per anni ha fatto il fenomeno, sbattendosene di giustizia e onore, adesso riciccia la sua Juventinità da baruccio. Ma va va...
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Un altro scudetto immaginario. E' un record. Mai vista tanta roba palesemente irregolare in una bacheca. Voglio la foto di Jaky con la maglia dell'Inter. Servirebbe uno scoop... Sarebbe fantastico. Una sputtanascion mondiale.
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Ovviamente. E per come la vedo io, anche poter vedere dei tornei quasi regolari. Se non è così, tutto conta meno di zero, anche se vinci. E diventi un'interista qualunque, o un napoletano qualunque. Di quelli che anche se altri ti sbattono in faccia una realtà pesante (spionaggio, Osimè, ecc), che dovrebbe farti inca**are e riflettere come cittadino e come tifoso, chiudi gli occhi, ti tappi le orecchie, e via in centro città con bandiera, sciarpa e fischietto, a festeggiare un'imbroglio colossale ( questa volta a te favorevole ). Una roba da trogloditi. Capisco che il mondo è imperfetto eh, ma i biglietti e gli abbonamenti (stadio o tv) si pagano, e se uno paga deve pretendere che ciò che guarda stia nei patti intrinsechi del contratto. Il cinema è una cosa, ossia finzione per eccellenza conclamata, lo sport è un'altra cosa, ossia una competizione che deve essere limpida. Questa proprietà, non scordiamocelo mai, aveva l'accordo preciso di non opporre resistenza sportiva agli onestoni almeno per 4/5 anni, dal 2006 in poi. Il famoso piano quinquennale di Blanc, che sapeva quali erano gli accordi... Il bello è che lo scrivevamo anche qua sul forum (noi di glmnd, di ju29ro, ecc) già in quegli anni. E così è andata. Nonostante al ritorno in A con 2/3 innesti eravamo di nuovo da scudetto, visto che ancora Buffon, Nedved, Camo, Trezegol, ecc erano competitivi. Per questo se ne devono andare tutti. Io voglio vincere, ma regolarmente, e non perché magari ad un certo punto per motivi X si decide che serve qualche trofeo per legittimare altre situazioni d'affari che nulla hanno a che vedere col calcio. Figuriamoci se, peggio ancora, gli accordi li fanno sempre a scapito del club... Fosse per me, li sbatterei tutti a fare la TAV, con piccone, paletta e secchiello, altro che talpe.
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Beh, molto dipende dai programmi che hanno. Può anche essere che sia previsto un breve periodo di vittorie e qualche trofeo, ogni tanto, giusto per fare scenografia. Il punto però è che con questa gente qua, che scende ad accordicchi con chiunque, e per qualunque cosa ( http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6865 ) non è più sport, non è più calcio, e non è più Juve. E' wrestling nel migliore dei casi, M***A in tutti gli altri casi.
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Si. Ci sono racconti vari di testimoni (da pesare però), ma anche delle immagini filmate. (la Rai credo abbia qualcosa in archivio, riprese un po' casuali probabilmente - barca, vacanze, e simili) Quella più famosa però è quella della finale di CL del 96, dove l'avvocato se ne va prima della premiazione e viene intervistato da Costa mi sembra, e dietro ad un codazzo di gente che lo segue c'è Jaky che cerca di farsi spazio dalle retrovie in mezzo a dei signor nessuno o quasi. Alla finale c'era anche AA, ma è rimasto in tribuna per i festeggiamenti. All'inizio dell'anno dopo il mondo viene a sapere della malattia di Giovanni Alberto, che pensa di guaririe prima dell'estate (invece è morto fine 97). E Edoardo, ovviamente non era la persona adatta a gestire l'impero, per motivi filosofico-caratteriali. Gli mancava il pelo sullo stomaco. Il bello è che a domanda precisa sui suoi rapporti con i nipoti, una volta l'avvocato rispose che a malapena li conosceva, in quanto sempre in altre faccende affacendato (era Biagi? non ricordo più...) Andrea, coetaneo di JE; era nel lato della famiglia sbagliato.... Per quello ho sempre pensato che le voci di Giovanni Alberto (testa davvero da imprenditore e innovatore), messo a capo dell'impero dopo Gianni, è sempre stata una bufala messa in giro ad arte. Altri, forse anche lo stesso Gianni, avevano deciso diversamente. Gli schieramenti (i 2 eserciti) ci sono da sempre, e non sono mancati screzi e battaglie tra i due lati. Avranno pensato anche a Montezemolo? Forse per un attimo, che però non aveva il cognome giusto per stare sulla punta (poi Gianni fu parecchio parecchio seccato del fallimento clamoroso alla Juve). Luca poteva stare nell'impero, visto di chi era figlio davvero, ma non sulla punta. Infatti appena morto Gianni si è fiondato a Torino per fare simbolicamente da chioccia a Lapo e John. Di Lapo si cominciò a parlare bene nei media, per la sua apparente creatività, poi è successo il fattaccio. E così è rimasto John, che all'università scriveva le tesine su Tronchetti. Il resto è storia. (storia nel sens peggiore del termine, ossia il comportamento sempre rispettoso e moooolto collaborativo nei confornti di una banda di delinquenti professionisti che hanno spiato una intera nazione e una delle sue proprietà facendogli perdere trofei ,onorabilità, e montagne di soldi, invece di usare tutti i mezzi leciti e illeciti per rompergli il deretano)