Vai al contenuto

ImperoBianconero

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    125
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di ImperoBianconero

  1. Credo che un ragionamento che fila sia un ragionamento che fila, e tanto peggio se può apparire buonista. Non c'è niente di strano in tutto ciò che scrivi. Nulla di strano che un fighetto con esperienza nel Roland Garros venga contattato con ampio anticipo sui tempi per sostituire un personaggio ruspante, poco manovrabile e poco appetibile, se mi perdoni il termine. Nulla di strano se la Juventus, nel quadro di una bufera famigliare e finanziaria, passa in secondo piano rispetto agli esiti della lotta che stava mettendo a repentaglio il controllo sull'intero impero economico. Che "questa gente" sia stata presa alla sprovvista è una tua deduzione, io ho scritto altro. Ho scritto che hanno volutamente sottovalutato le possibili conseguenze di ciò che stava accadendo, e glie ne ho attribuito la colpa. Cosa c'è, di buonista, in tutto ciò?
  2. Io non ho la minima intenzione di far cambiare idea a chi pensa che le vicende del 2006 siano state volute, o quanto meno organizzate, dalla proprietà della Juventus. Non ne ho né il tempo, né la voglia. E i pareri sono come i co*****i: ognuno ha i suoi. Su quella vicenda ho una mia idea, che ho maturato in tante ore passate a documentarmi su libri, articoli, “post” di forum”, registrazioni di udienza, documenti processuali eccetera. Non ho la presunzione di ritenerla “vera”, ma tra tutte quelle di cui sono a conoscenza è senza dubbio la più coerente ed aderente ai fatti. Già, perché stiamo parlando di fatti storici, e in questi casi il massimo cui si può aspirare è una teoria che: Sia aderente alla realtà, vale a dire che si basi su fatti riconosciuti e condivisi dagli osservatori; Sia “completa” e coerente, vale a dire che lasci “zone grigie” prive di spiegazione plausibile. La mia teoria è che la famiglia Agnelli (intesa in senso ampio) aveva subito di malavoglia la nomina di Moggi a direttore sportivo della Juventus, che come tutti sappiamo era stata imposta da Gianni Agnelli. Che quel toscanaccio dai modi grossolani e dal passato discutibile fosse stato messo a dirigere uno dei gioielli di famiglia era stato evidentemente un boccone duro da digerire, uno dei molti che l’Avvocato, vero e proprio Re Sole dell’impero FIAT, deve aver fatto mandare giù al resto della famiglia. Quando prima Gianni e poi Umberto lasciarono la scena, la posizione di Moggi (e di Giraudo, che era stato messo da Umberto con la chiara intenzione di limitare l’operatività del “villain” al campo sportivo, evitando che mettesse le sue manacce sulla gestione finanziaria e amministrativa) divenne molto delicata, e lui lo sapeva. L’erede designato, e cioè John Jacob Elkann fin dal 1997, da tempo pensava di liberarsene e di sostituirlo con il classico super-manager con tutte le lauree, i “master” e le referenze a posto. Se non lo fece è solo perché la Juventus continuava a vincere, e “squadra che vince non si cambia” è una regola valida anche nei salotti dell’alta finanza torinese. Ma c’era anche un altro problema. La morte di Gianni aveva aperto una lunga e problematica guerra di successione in materia di eredità a causa dell’intransigenza della secondogenita di Gianni, Margherita, un “affare sporco di famiglia” che comportava risvolti molto fastidiosi. E tutto avveniva mentre la stessa esistenza del gruppo FIAT veniva messa in seria discussione dall’evolversi delle ultima, discutibili scelte finanziarie e strategiche di Gianni (il famoso “prestito convertendo” che di fatto avrebbe comportato l’esproprio delle quote di controllo da parte delle Banche). Questa “guerra di successione” durò molto a lungo, in pratica dalla morte di Gianni avvenuta nel 2003 fino alla nomina di John Jacob Elkann a Presidente della holding IFIL (ribattezzata EXOR nell’occasione), nel 2009. Nel periodo intercorrente le leve del potere vennero di fatto manovrate dai due super-manager investiti dall’Avvocato di gestire la delicata fase di transizione verso il nuovo Re Sole da lui stesso nominato: l’avvocato Grande-Stevens e il commercialista Gabetti. Furono loro a manovrare la barca nelle tempeste di quel periodo, e questo non va dimenticato da chi – ancora oggi – continua a spacciare l’immagine di un Jaki onnipotente fin dal giorno successivo al funerale di Gianni. Fu in questa situazione che esplose lo scandalo mediatico del maggio 2006; scandalo generato da una fuga di notizie dalla caserma dei Carabinieri di Roma, evidentemente pilotata per dare il massimo risalto ad un’indagine che – a quel punto – aveva le migliori probabilità di ottenere successo. Le indagini su Moggi erano nate nel 2004 ed erano state immediatamente indirizzate su di lui con un semplicissimo espediente – quello di incaricare delle ricerche un “pool” di investigatori specializzato nei processi di mafia. Si sa che nelle indagini di mafia non si usa il tempo per ricercare il colpevole, che in genere è perfettamente noto, ma soltanto per “incastrarlo” con tutti i mezzi possibili. Con Moggi andò esattamente così: individuato fin da subito come “boss” di una fantomatica “cupola”, accentrò su di sé l’esclusiva attenzione delle indagini che – in realtà – avevano evidenziato comportamenti potenzialmente anomali anche di altri protagonisti dell’ambiente calcistico. Le “informative” dei Carabinieri, atti colossali composti da centinaia e centinaia di pagine che nessuno o quasi aveva voglia di leggere fino in fondo, incolpavano Moggi e solo lui, e così il mostro venne sbattuto in prima pagina. La verità sul modo inaccettabilmente settario e selettivo usato dagli inquirenti in quell’indagine è emersa solo durante il dibattito in aula, e non è comunque servita a depotenziarne gli effetti. Non possiamo infatti far finta di ignorare la conclusione dei tre gradi di giudizio, che hanno portato ad una condanna – per quanto totalmente ridotta rispetto alle magniloquenti pretese dell’accusa. Nel 2006 il can-can generato dall’emersione delle indagini su Moggi portò, come ben sappiamo, al commissariamento della FIGC ed alla ben nota farsa dei “processi sportivi” il cui risultato fu la retrocessione della Juventus in B e la revoca dei due scudetti 2004-2005 e 2005-2006. In quell’occasione la Juventus apparve molto, molto debole nella sua difesa, ed è questa la causa delle accuse che ancora molti tifosi le rimproverano. A me sembra chiaro che la proprietà della Juventus, presa alla sprovvista dallo scandalo, prese la palla al balzo per liberarsi dell’indesiderato Moggi, confidando in qualche “sentenza amica” che poi non arrivò. Non vi fu alcuna volontà di organizzare lo scandalo, ma semplicemente quella di approfittarne per effettuare un “cambio della guardia” estromettendo un personaggio ormai diventato scomodo e imbarazzante. Non vennero calcolate né tantomeno capite le conseguenze potenzialmente devastanti che i processi sportivi avrebbero potuto arrecare all’immagine ed al capitale umano e materiale della Juventus S.p.A.. Questa è la vera colpa di chi allora aveva la responsabilità di curare e difendere il capitale di onorabilità e di reputazione di una gloriosa società sportiva, ed è questo che ancora rinfaccio a John Jacob Elkann ma ancora di più a chi in quei giorni aveva per le mani i destini del “gruppo FIAT”. Nessun complotto, nessun X-file. Calciopoli fu il primo esame “da grande” di John Jacob Elkann, e lo fallì clamorosamente. Da tifoso juventino, confido che la dura lezione sia stata imparata e che errori del genere verranno evitati in futuro.
  3. Stiamo citando lo stesso regolamento. D'altronde basta andare a leggerselo sul sito dell'A. I.A. , eh. Unica differenza, io vedo un braccio (con relativa mano) GIA' LARGO prima del tiro e del rimpallo. Quindi involontario.
  4. A termini di regolamento, gli unici che contino davvero, non è rigore perché la palla evidentemente va verso il suo braccio e non viceversa; e il fatto che il braccio sia largo “non implica che ci sia un’infrazione” (cito letteralmente dal Regolamento del Giuoco del Calcio). Poi, siamo d’accordo sul fatto che se capitava a Chiellini a Firenze, oggi eravamo già con le interrogazioni parlamentari, regolamento o no.
  5. I fatti dicono anche che con Pogba in 4 anni la Champions non l'abbiamo vinta, e la Francia non ha vinto né il campionato del Mondo, né quello europeo (dove è arrivata in finale grazie ai gol di Griezmann). Ti capisco, anche a me rode il c**o di non essere al posto di Marotta, ma se siamo qui a schiacciare tasti su un forum invece di discutere con i top club europei, un motivo ci sarà. In ogni caso, trinciare giudizi sui prezzi di vendita dei giocatori è giocare a Football Manager, non criticare.
  6. Concetto assolutamente personale e opinabile di "critica". La critica si fa sui fatti, non sulle opinioni. Qui si parla di scelte di mercato, il cui effetto si vedrà sul campo. Se sul campo queste scelte si riveleranno sbagliate , si criticherà. Farlo adesso è, nel migliore dei casi, inutile. Nel peggiore, dannoso e controproducente. D'altro canto, sono 5 anni che queste - come possiamo chiamarle? - "critiche preventive", si rivelano appunto sbagliate, presuntuose ed inutili. Qualcosa bisognerebbe pur aver imparato, no?
  7. Ogni anno è così. Ad agosto, tifosi insoddisfatti, ripiegoni, marotta dimettiti, non sappiamo vendere, non sappiamo comprare, guardate il real, guardate il bayern. A maggio... vabbè, da 5 anni lo sapete. E così difficile, per molti di voi, criticare a maggio?
  8. Sul fatto che la cessione di Pogba sarebbe stata dannosa da un punto di vista anche economico, ci ho scritto un post chilometrico a metà luglio, che ora non ho voglia di ricopiare. Sul fatto che la cessione di Pogba NON vada a compensazione delle spese per i nuovi acquisti, invece, vale la pena ripetersi. Solo i bambini delle elementari e i giornalisti sportivi fanno i calcoli finanziari sommando e sottraendo i prezzi dei cartellini. Già uno studente di scuola media sa che il costo effettivo di un giocatore si calcola sommando al cartellino l’ingaggio lordo per la durata del contratto. Così facendo, viene fuori, guarda un po’, che: Costo effettivo Higuain: 165 milioni Costo effettivo Pjanic: 77 milioni Costo effettivo Pjaca: 48 milioni Insomma, aggiungendoci per soprannumero gli ingaggi lordi di Dani Alves e Benatia, e senza calcolare l’eventuale riscatto di quest’ultimo, risulta che la Juve con questa campagna di acquisti ha pianificato esborsi per oltre 300 milioni di euro nei prossimi anni: ce la fate a capire che, di fronte a questa cifra, il fatto che Pogba sia stato venduto a 70 oppure 100 milioni non conta un kaiser di niente? Pogba è andato perché gli hanno offerto di guadagnare il triplo di quello che faceva da noi, e sfido chiunque di voi a dire che non l’avrebbe fatto, al suo posto. Quest’anno la Juve aveva di fronte due uscite certe (Cuadrado e Morata), ed una probabile (Pogba), e doveva fare una campagna acquisti “maxi” per mantenere elevata la qualità della squadra. Lo hanno fatto: ovviamente, se i nuovi acquisti si riveleranno azzeccati, questo lo dirà solo il campo. NON aspettatevi nuovi acquisti da qui al 31 agosto: la campagna acquisti è questa, già così è molto ma molto impegnativa per le finanze aziendali, e non c’è spazio per ulteriori spese.
  9. Non è che vi fidiate un po’ troppo di pessimi “esperti di calciomercato” e di giornalisti interessati solo a compiacere il tifo anti-juventino? Non è vero che Allegri non ha usato Morata: è vero piuttosto che Morata non ha sfruttato le occasioni (parecchie) che gli sono state offerte, e si è fatto spesso preferire un acciaccato Mandzukic e addirittura il quarto attaccante Zaza. E Allegri è molto bravo nella gestione dei giovani: guardate Dybala, Rugani e lo stesso Pogba. Per quanto la giriamo, resta il fatto che quest’anno Morata non è stato efficacissimo. Qualche gol “pesante” ma anche tanti passaggi a vuoto in momenti cruciali. Se Morata se ne vuole andare perché vuole giocare di più è ovviamente suo pieno diritto, ma deve anche tenere conto che al Madrid faceva la riserva (e tuttora non hanno intenzione di fargli posto tra i titolari), alla Juve è riuscito a passare da seconda punta (dietro Tevez) a terza (dietro Dybala e Mandzukic). E’ così certo di diventare titolare inamovibile al Chelsea o chissà dove, in un calcio totalmente diverso da quello a cui è abituato? Io comunque continuo a credere che sia lui che Allegri e Marotta vogliano proseguire l’attuale contratto con la Juventus, e che in fin dei conti sia la soluzione migliore per tutti.
  10. Eddai, che non è difficile. Morata attualmente è un giocatore della Juventus. La clausola di “recompra” pattuita nell’originale compravendita di 2 anni fa, assegna al Real il diritto di ricomprarselo a 30 milioni, nel 2016 e nel 2017. Tecnicamente, è possibile per la Juve proporre di annullare la “recompra” (che in termini legali finanziari si definisce “opzione”) pagando un indennizzo al Real. La cifra ovviamente sarà oggetto di trattativa, ma tenete conto che: - Il Real non è il Sassuolo. Vendere Morata all’Arsenal o a qualcun altro per 50 milioni dopo averlo dovuto pagare 30 milioni alla Juve significa guadagnarci 20 cocuzze, che per i madrileni sono noccioline, o quasi. (Continuo comunque a credere che 50 milioni per un giocatore che quest’anno ha segnato decisamente poco, seppur sempre gol “pesanti”, siano una cifra enorme, ma il mercato - si sa - ha logiche imperscrutabili); - in ogni caso quelle 20 cocuzze, o magari anche qualcuna in meno tenuto conto dei buoni rapporti eccetera, se li possono far dare direttamente dalla Juve con la sopra accennata soluzione del compenso per il mancato esercizio dell’opzione. Il giocatore gradirebbe restare alla Juve, lo ha già detto più di una volta. Come hanno già detto altri, credo che le soluzioni realistiche siano solo due: al Real (dove peraltro non avrebbe alcuna sicurezza di giocare più di quanto faccia ora), o alla Juve.
  11. Non è vero che “tutti” hanno storto il naso al suo arrivo. Io ad esempio lo ritenevo la migliore tra le alternative possibili. Certo, tutti eravamo confusi e arrabbiati per come Conte aveva mollato. Ma essere confusi e arrabbiati è una cosa, prenderselacon chi non c’entra niente è un’altra. Ricordo di aver battagliato sul forum con un utente che pareva odiare Allegri con tuttala sua anima, e arrivò a dire che “qualunque” altro allenatore sarebbe stato migliore di lui: il tutto senza averlo visto al- lenare la Juve un giorno, dico UN SOLO MALEDETTISSIMO GIORNO. Dice: ma è un forum di discussione, ognuno è libero di dire la sua. Errato: ciascuno è libero di esprimersi, ma la discussionerichiede argomenti, e in quel caso in parecchi qua dentro le spararono grosse senza prendersi la briga di riflettere. Spero che tutto questo sia servito di lezione a chi emana giudizi prima ancora di avere dati su cui basarsi…ma ne dubito seriamente. N.B. Quello che mi rimase più sullo stomaco fu il fatto che un numero molto elevato di utenti del forum (e quindi di tifosi) colsero l’occasione per sputare veleno contro la Società e Andrea Agnelli, come se le dimissioni di Conte fosse stata una loro scelta – eppure tutti, Conte per primo, avevano parlato chiaro.
  12. Questo dovrebbe essere il posto dove si parla di Allegri. E invece è diventato solo uno dei tanti posti dove si parla di Conte. A vanvera, come sempre: non perché non si possa parlare di Conte su Internet, che esiste proprio per questo, ma perché sulle vere motivazioni di quello che è successo il 15 luglio 2014 non esistono dichiarazioni chiare da parte di nessuno, e quindi si possono solo avanzare opinioni basate più o meno sul nulla. Su Allegri: non è simpatico a noi juventini perché ha allenato il Milan, perché ha polemizzato alquanto con Conte, e perché nell’ultimo periodo rossonero ha ottenuto risultati penosi. Chi lo critica finisce sempre a ripetere più o meno le stesse cose: il fatto di non aver trattenuto Pirlo, i due anni di magre ...in realtà basterebbe osservare che entrambe le cose sono dipese non da scelte tecniche ma societarie. I giudizi su di lui potremo darli dopo almeno un mezzo campionato, adesso si possono solo esprimere simpatie/antipatie personali. Personalmente lo considero un bravo allenatore dai tempi del Cagliari, e penso che sia stata una buona scelta. Su Conte: basta. Antonio Conte è un grande allenatore che è stato alla Juve dal 2011 al 2014: punto. Ci siamo tutti auto-convinti che fosse una specie di ultrà juventino, invece è soltanto un bravo professionista che mette un accanimento e una passione particolari nel suo lavoro . Se ci sentiamo come adolescenti mollati dalla morosa che credevamo avesse occhi solo per noi, è un problema solo nostro. Non mi è piaciuta la sua scelta di tempi nel comunicare l’addio alla Juventus, ma nessuno è perfetto. Io gli faccio i migliori auguri di continuare i suoi successi, e sono convinto che farà bene anche in nazionale. Ma adesso l’allenatore della Juventus è Max Allegri, e quindi: forza Max, Forza Juve.
  13. Se vincerà, sarò contento, perché avrà vinto la Juve. E sarò contento anche per lui. Se perderà, avrà perso la Juve e lo contesterò. La gente che critica a priori, millantando competenze inesistenti, è come se non esistesse Ricordo ancora esilaranti commenti sull'arrivo di Pirlo, da parte di certi Soloni da forum poi ovviamente scomparsi
  14. Insomma, sarebbe una “vendita con patto di riacquisto”, il Real ha un’opzione per riprendersi il giocatore. E’ il rovescio del solito “prestito con opzione di acquisto”, e in più con la differenza che qui non c’è prestito e il cartellino del giocatore (salvo l’eventuale esercizio dell’opzione) è di proprietà dell’acquirente. Che voi sappiate, ci sono stati altri casi del genere?
  15. Uhm, questo passaggio non l'ho capito Come fa un calciatore a firmare due contratti con due squadre diverse? Uno con la Juve e uno con il Real? da quanto ne so, potrebbe essere soltanto se il giocatore fosse ceduto in prestito.
  16. E' un giocatore della Juve, gli faccio gli auguri e gli do il benvenuto. Se giocherà facendo cacare, me la prenderò con lui (e con Marotta). Se non giocherà, me la prenderò con Conte (e con Marotta). Se giocherà bene, gli farò i complimenti (e anche a Marotta, e a Conte). Ma prima, perdio, vediamo almeno cosa succede.
  17. Allora: Aspetti negativi: questo è l'unico trofeo che il Napoli può ragionevolmente pensare di portarsi a casa in questa stagione, quindi per loro questa partita vale una finale di CL. Mazzarri sarà un piangina ma il suo mestiere lo conosce, perciò dobbiamo aspettarci che siano super-motivati e molto probabilmente più avanti nella preparazione di noi. Aspetti positivi: a parte il livello tecnico, che indiscutibilmente è a favore nostro, c'è da dire che loro sentono molto il fattore campo, lontano da Napoli e senza tifosi al seguito rendono la metà. Nessun problema dalle vicende di Scommessopoli, questa squadra ha lo stesso spirito di Lippi: quando si sente accerchiata e sotto attacco tira fuori le palle e non ce n'è per nessuno. Il fatto che Conte non sia in campo non conta una fava, e mi fanno ridere quelli che lo ritengono un handicap. Probabilmente sono gli stessi che pensano che un direttore d'orchestra sia bravo perchè sta lì davanti a sventolare la bacchetta: in realtà la sua bravura si vede per come ha armonizzato gli strumenti durante le prove. Ricetta per la vittoria: scendere in campo nel primo tempo e spaccargli il C**O. Poi, dopo l'intervallo, tornare in campo e spaccargli il C**O.
  18. Squadra di bolliti. Ma è mai possibile? Prendere un rottame come Pirlo e lasciare un giocatore eccellente e sempre sano come Aquilani al Bilan? Siamo fottuti.
  19. Che palle. Ma l'avete visto il Bilan? QUATTRO gol, e fuori casa! Non c'è niente da fare, siamo fottuti.
  20. Non so proprio come possiamo farcela con il Novara. Fortuna che Morganella è squalificato. Se ci va di c**o possiamo uscirne con un passivo ragionevole.
×
×
  • Crea Nuovo...