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Bradipo76

Tifoso Juventus
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  1. Che c'abbiamo a fare con il Napoli? Io posso cancellare le VHS di Eduardo de Filippo, di più...
  2. A che serve una sbruffonata del genere Ronaldo se la vende, tu che ci fai?
  3. Per far meglio non si deve cambiare necessariamente. E' ovvio, con un calciatore più forte è più facile essere più forti, ma questo ragionamento diventa facilmente un pozzo senza fondo. Dobbiamo prima di tutto migliorare, in quello che già siamo e quello che facciamo. Dobbiamo giocar meglio, essere più in forma, essere più concentrati quando serve. Nel momento in cui facciamo tutto al massimo e "non ci si arriva", ci si rende conto di quello che manca e si usa il mercato per migliorare, ma siamo ben lungi dal toccare il limite. E principalmente i discorsi di mercato oramai si fanno da giugno prossimo
  4. Un centrale di riserva non ci serve meno del sesto centrocampista. Anzi, decisamente il contrario.
  5. C'è lo Scarsenal in diretta su Dazooon, ora, con lui che gioca titolare.
  6. E' interessante. Non lo riporto in topic, è troppo articolato. Dybala trequartista a confronto coi migliori d’Europa https://www.juventibus.com/dybala-trequartista-top-10/ Sulla "validità" di quanto scritto, beh, ci sarebbe tanto da approfondire. Chi crede alla verità dei numeri ne "dovrà" necessariamente rimanere sorpreso. Io sono del parere che i numeri nel calcio possano suggerire (non sempre bene), ma non dire. Soprattutto quando le analisi si riducono a far le tabelline. Sono un paio paginette che comunque danno parecchi spunti di riflessione.
  7. Non ho letto i testi, solo guardato le figure. Già solo così è un magnifico circo
  8. Mi pare di aver letto un "di Torino" da qualche parte, non volevano spostarsi troppo.
  9. Sì, ma vale per il Genoa. Fatto in modo superficiale questo ragionamento porta a dire quello scritto nel sottotitolo, "Pjatek più decisivo di Ronaldo", o frasi come "il miglior acquisto non è Cristiano Ronaldo ma Krzysztof Piatek" nel testo, che sono stronxate. Ronaldo non lo misuri a gol, ma neanche "a punti".
  10. Verrebbero a mancare proprio i passaggini orizzontali, di cui si fa fatica a capire l'importanza. Il calcio non è fatto solo di dribbling, filtranti e strappate di 30 metri.
  11. Ma vanno anche pesati nel modo giusto. Il contrappeso che si usa per la Juventus non è lo stesso che vale per il Genoa.
  12. Belle queste analisi finto-sofisticate Peccato ci si scordi un "piccolo" dettaglio in queste analisi. Che il tutto poi debba essere ulteriormente pesato in relazione agli obiettivi da raggiungere. Quello è il vero peso per cui Ronaldo costa quel che costa e prende quel che prende. Un discreto attaccante di Serie A può anche fare sei triplette l'anno e portare venti punti ma alla Juventus serve quell'unico gol fatto contro Sergio Ramos. Così come Higuain ha fatto valere i 94 milioni spesi rispetto al valore di Immobile, per quella manciata di gol che hanno indirizzato lo scudetto verso Torino l'anno scorso.
  13. Gol pesanti: Piatek più decisivo di Ronaldo, Zapata «vale» come Icardi https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/notizie/golpesanti-cc4dd266-1061-11e9-979d-2767d72e669d.shtml l paradosso delle piccole squadre: i bomber incidono più dei campionissimi. Quando le reti sono meno, ma valgono tanto. Milik, il centravanti che arrotonda I gol si contano, però sono tutti uguali solo al fantacalcio. Sul campo è un’altra storia, perché hanno un peso in punti diverso. Calcolare l’incidenza di un attaccante non è semplice, i criteri utilizzati possono variare (nel grafico e nella scheda trovate quelli usati). Troppe volte si sente dire «è un attaccante decisivo, perché fa gol importanti» o al contrario «segna soltanto reti inutili». A fine stagione nella classifica marcatori i numeri si sommano, tecnici e tifosi però ricordano bene il gol che ha regalato una vittoria, lo scudetto o una salvezza. La classifica dei cannonieri (sono stati considerati i primi dieci di squadre diverse) non riflette il reale peso dei bomber e poi un conto è giocare nella Juventus e altra faccenda stare nell’Empoli. Al momento però una certezza c’è: il miglior acquisto non è Cristiano Ronaldo ma Krzysztof Piatek. Il polacco del Genoa è stato un vero affare per il presidente Enrico Preziosi che l’ha prelevato per 4 milioni dal Ks Cracovia. Alla prima stagione in serie A e a 23 anni, Piatek si è subito imposto. È già a quota 13 gol, solo uno meno di Ronaldo che di milioni ne è costati 100. Come se non bastasse ha un’incidenza molto più alta sui destini del Genoa, rispetto a quella del Pallone d’oro sui bianconeri. Le 13 reti del centravanti polacco hanno garantito ai rossoblù 10 dei 20 punti totali in classifica: ben il 50 per cento. Caso vuole che a nulla sia servita la doppietta contro il Sassuolo che a settembre batte 5-3 il Genoa, allora allenato da Davide Ballardini. Se il polacco vince per distacco la classifica, è un altro bomber di provincia a piazzarsi al secondo posto: Duvan Zapata. In estate l’Atalanta l’ha prelevato in prestito oneroso (14 milioni in due anni) dalla Sampdoria. Il colombiano ci ha messo un bel po’ ad adattarsi ed è partito con uno score di zero reti nelle prime dieci partite. Poi ha cominciato a segnare e con i suoi dieci gol in nove gare, la squadra di Gasperini ha preso a volare insieme a lui, ha messo insieme cinque vittorie nelle ultime nove giornate e si è riportata in zona Europa League. Nella stessa parte di classifica, appena un punto più su è la Sampdoria di Fabio Quagliarella, l’uomo dei gol impossibili e bellissimi, ma pure importanti. Pesa per poco meno di un terzo dei punti dei doriani: è una sentenza soprattutto contro le medio piccole. Giusto fuori dal podio si piazza il re: Cristiano Ronaldo. Il portoghese guida la classifica cannonieri con 14 centri, ma come giustamente disse tempo fa Piatek «un conto è giocare nel Genoa, un altro è stare in una grande squadra». L’impatto di CR7 sulla Juventus è stato straordinario, per molti motivi e anche sul campo. I bianconeri però erano forti anche prima, non deve quindi sorprendere se i gol del Pallone d’oro valgono poco più di un quarto dei punti: i campioni d’Italia segnano tanto e le reti del portoghese sono diluite in un alto totale di squadra. Togliete invece Ciro Immobile alla Lazio e dalla zona Champions League i biancocelesti piomberebbero poco sopra il Cagliari, a metà classifica. La stagione scorsa vinse il titolo dei bomber (insieme a Icardi) chiudendo a quota 29, quest’anno sta tenendo la squadra di Simone Inzaghi nel treno Champions. Ha invece cambiato il suo stile di gioco Mauro Icardi. L’argentino ora è più tuttocampista, ma resta bomber: senza di lui l’Inter precipita. Si esalta contro le grandi: ha deciso il derby con il Milan e punito Lazio e Roma. Sta tornando ad avere un certo impatto Andrea Belotti. Il centravanti granata ha segnato più del 50 per cento dei gol (4 su 7) su rigore e alla fine ogni sua rete vale in media un punto. Chi invece è indietro è Gonzalo Higuain. Che la stagione sia difficile per il Pipita non è un segreto, ma conta meno di un quinto sui punti racimolati dal Milan. Un rendimento non da lui, detentore del record di gol in una stagione in serie A: 36 nel 2015-16. Il re dei gol inutili è un altro polacco: Arkadiusz Milik. Per segnare segna, ma quasi sempre reti che servono ad arrotondare il risultato: dei 10 gol fatti appena due hanno smosso la classifica. Francesco Caputo prova invece a salvare l’Empoli e sta disputando una grande stagione. Il bomber di provincia sarà un po’ frustrato: finora nessuna delle sue nove reti è stata decisiva per la vittoria. Ma non si fermerà.
  14. Quelle che hai indicato sono ottime qualità, certamente (e che comunque devono sempre tradursi dalla carta al campo. Non è sempre scontato), ma sembra mancare quel qualcosa che manca alle squadre che conoscono solo il "forte" e solo l' "avanti", spettacolari ma cui mancano sempre quei due soldi per far la lira . Sono tutti calciatori che giocano di ritmo e per il senso verticale del campo, non ce ne sono che conoscono il "largo" o addirittura l'"indietro", ed il "lento". Ci sono momenti della partita e della stagione in cui ti servono anche queste cose. L'unico che può svilupparle è Bentancur, ma deve ancora crescere parecchio, oggi non ce l'ha. Comunque, così come la carta è diversa dal campo con quelli indicati, così la carta può esser diversa dal campo nei discorsi che faccio io . Potrebbero essere delle semplici menate, dai quel centrocampo ad un allenatore che sa il fatto suo e ne tira fuori ottime cose lo stesso.
  15. Schifo non fa Ma qualche difetto secondo me ce l'ha. Bentancur troverebbe poco spazio, non sostituiremmo la testa di Pjanic. Centrocampo kloppiano
  16. La cosa utile di questa uscita, scopro che ha giocato da noi
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