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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Ero rimasto al nuovo regolamento del M5S per cui chi è INDAGATO può candidarsi Evidentemente, secondo Travaglio, i loro indagati sono implicitamente honesti mentre quelli del PD implicitamente colpevoli. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Voleva andare ad Hammameth ma le commissioni per il biglietto aereo erano troppo alte -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Conosco i problemi di parcheggio a Roma, ma sostare in una voragine mi sembra troppo. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Ripropongo -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Tipo riaffidarsi a chi ci stava portando nel baratro e che ora propone riforme che costerebbero 150-200 miliardi -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Elezioni 2018: saranno 35 collegi del Sud a decidere la partita del voto Se il centrodestra li vincesse nella sfida con i 5 Stelle potrebbero cambiare gli equilibri anche nel proporzionale. Per i sondaggi finora nel Mezzogiorno il centrosinistra ha buona probabilità di incassare un solo seggio: quello di Potenza alla Camera Chi vince le prossime elezioni? È possibile ottenere una maggioranza assoluta in un sistema che vede tre poli alternativi? Per scoprirlo, bisogna capire cosa sta succedendo nei singoli collegi uninominali, come i candidati sul territorio stanno spostando voti e se la vittoria di una coalizione o di un’altra nelle zone in bilico potrà avere ripercussioni sul dato finale. La situazione è abbastanza cristallizzata. Il centrodestra è in largo vantaggio al nord, il centrosinistra al centro, mentre in buona parte del sud è sfida aperta tra Movimento cinque stelle e centrodestra. Se la coalizione di Berlusconi, Salvini e Meloni, riuscisse a imporsi anche nel Mezzogiorno potrebbe ottenere la maggioranza assoluta dei seggi. Leader e peones Le campagne elettorali sono due: una, mediatica e incentrata sui leader, è quella per il proporzionale, che determinerà i due terzi del Parlamento. L’altra, sul territorio, riguarda 348 collegi uninominali (232 alla Camera, 116 al Senato). Lì corrono alcuni leader (mai uno contro l’altro) qualche big e molti peones: la vittoria è certa per chi prende un voto più egli altri. «Effetto trascinamento» Spostare gli equilibri nei collegi maggioritari non solo garantisce parlamentari eletti, ma ha anche un «effetto trascinamento» — seppur piccolo — sul collegio proporzionale soprastante, che è formato dalla «somma» di diversi collegi maggioritari affiancati. Il nord è deciso Al nord la partita è quasi chiusa. Il centrodestra ha largo margine di vantaggio in buona parte dei collegi e quelli incerti sono solo 29 (su 138), 21 alla Camera e 8 al Senato. Berlusconi è fuori dai giochi solo in due dei collegi incerti del nord (Torino 2 e Torino 4), mentre in Liguria combatterà alla pari praticamente ovunque, tranne che in due dei 4 collegi di Genova, saldamente in mano ai Cinque Stelle. Discorso simile per il Senato. Degli otto collegi incerti al nord per la conquista di Palazzo Madama, solo uno è conteso tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra ( Torino), mentre in tutti gli altri la sfida sarà «classica» tra la coalizione di Berlusconi e quella di Renzi (sono 5 in totale: in Lombardia solo uno, nella zona di Milano che racchiude il centro e tutta la parte est). La variante adriatica Al centro, invece, molti collegi sono già considerati sicuri per il centrosinistra e anche in quelli incerti, Pd e alleati sono sempre in vantaggio. La roccaforte rossa tiene, anche se la spina nel fianco di Liberi e uguali rende molti collegi da «probabile» (percentuale superiore a oltre il 10% sul secondo arrivato) a «tendente» (tra il 5 e il 10%). Diverso però il discorso sul litorale adriatico, dove il Movimento 5 Stelle ha sempre ottenuto buoni risultati. Da Rimini a Bari ci sono 18 collegi e sono quasi tutti incerti. Le coalizioni si «spartiscono» equamente le regioni. Il centrosinistra è in vantaggio nei collegi incerti dell’alto Marche (Pesaro, Fano, Ancona); il Movimento 5 Stelle guida da Ascoli a Vasto. Da Cerignola a Bari invece, il centrodestra è davanti alla lista di Di Maio. Dove si decidono le elezioni E per tutto il sud sarà così. La vera sfida è tra centrodestra e Movimento 5 Stelle nei collegi del sud. Lì il centrodestra può trovare quella trentina di seggi (tra maggioritario e proporzionale) che ancora gli mancano per ottenere la maggioranza assoluta in entrambe le Camere. La gran parte dei collegi del sud e delle isole è infatti un testa a testa tra Berlusconi e Di Maio. Nell’area metropolitana di Napoli nulla è deciso: di nove collegi alla Camera, solo due sono — di fatto — già assegnati. Negli altri se la giocano, compreso il collegio di Acerra dove c’è una delle pochissime sfide tra big: quella tra lo stesso Luigi Di Maio, candidato premier M5S, e Vittorio Sgarbi per il centrodestra. In tutto il sud c’è un unico collegio alla Camera che probabilmente andrà al centrosinistra, quello di Potenza. Ce ne sono altri due «incerti», quello di Potenza al Senato (che racchiude anche il collegio di Matera alla Camera) e quello di Corigliano Calabro. Per il resto, è sfida a due — aperta e incerta — in ben 35 collegi tra Camera e Senato. Intere regioni sono in bilico: Sicilia, Campania, Calabria. Qualora il centrodestra facesse filotto, cioè riuscisse a vincere i seggi in bilico anche in quelli in cui è per ora dietro, riuscirebbe nell’impresa di ottenere quei seggi in più che a oggi gli mancano per raggiungere i 315 seggi a Montecitorio e i 158 a Palazzo Madama. Le grandi città in bilico Zoomando un po’ nella mappa, è interessante vedere come nelle grandi città il risultato è molto più incerto che nel resto del Paese. A Milano sono in bilico 4 collegi su 9 (la competizione qui è centrodestra-centrosinistra), Torino è tutta in bilico in un’affascinante competizione a tre (tranne che per il seggio di Collegno, quello verso la Val Susa che vede il M5S saldamente al comando). A Roma 9 collegi su sedici sono in bilico; a Bari e Napoli è apertissima la sfida tra M5S e centrodestra (con leggero vantaggio per la coalizione di Berlusconi). Le sfide tra candidati Detto della sfida ad Acerra tra Di Maio e Sgarbi, non ci sono grandi match tra big, o candidature pesanti capaci di invertire i risultati. Nemmeno la tesissima sfida nel collegio senatoriale di Bologna tra Casini, che oggi si candida col centrosinistra e l’ex governatore della Regione Vasco Errani in lista per Liberi e Uguali. Vedremo se queste due settimane di campagna elettorale potranno invertire la tendenza. http://www.corriere.it/elezioni-2018/notizie/elezioni-2018-saranno-35-collegi-sud-decidere-partita-voto-189b9ec2-11cc-11e8-9c04-ff19f6223df1.shtml Darwin awards per il PD che è riuscito a fare in un colpo solo una legge elettorale orrenda e che favorisce il centrodestra, dandogli pure una speranza di avere la maggioranza -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Al Madame Tussauds ho visto roba più umana -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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L’incubo del Pd: quando Più Europa significa meno seggi Cosa succede se +Europa supera la soglia del 3%? E se contemporaneamente Civica Popolare e Insieme andassero sotto l’1%? Ecco gli scenari che inquietano il Pd Ogni giorno c’è qualcuno che si lamenta del Rosatellum. Eppure la nuova legge elettorale è stata votata da un ampio numero di parlamentari. E se fosse proprio questo il problema? Già, perché l’approvazione di una legge a grande maggioranza significa che essa è il frutto di un accordo politico largo. Intendiamoci, di per sé non è un male: ma in questo caso l’intesa sancita con lo scopo di accontentare un po’ tutti, sembra scontentarne tanti. Così, anche il Pd ha di che lamentarsi, nonostante la legge prenda il nome del suo capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. La preoccupazione risiede tutta in un meccanismo pensato apposta per facilitare un’alleanza con partiti piccoli, che avrebbero però portato “in dote” voti e seggi a quelli più grandi. Almeno, queste erano le intenzioni della vigilia. Peccato che il Pd rischi di aver fatto male i conti. Come funziona il riparto dei seggi per le coalizioni nella parte proporzionale? Come si sa, la soglia di sbarramento è unica, e fissata al 3% nazionale. Chi la supera ottiene seggi, chi resta sotto è fuori dal Parlamento. E questa è una prima certezza. Dopodiché vi è una clausola specifica per le coalizioni. Le liste apparentate che sono sotto il 3%, ma sopra l’1%, contribuiscono al “bottino” della coalizione e riversano i propri voti alle liste alleate che hanno superato la soglia di sbarramento nazionale. Chi invece ottiene un consenso sotto l’1% non solo è escluso dalla ripartizione dei seggi ma non dà alcun contributo ai propri alleati maggiori. Il lettore avveduto avrà già capito quale fosse lo schema originale pensato dai dem: un unico partito della coalizione sopra il 3% (il Pd), avrebbe potuto prendere più seggi di quelli che gli sarebbero spettati grazie ai voti portati dagli alleati, che si sarebbero dovuti fermare tra l’1% e il 3%. Inizialmente, i sondaggi sembravano premiare questa ipotesi. Ancora poche settimane fa avevamo un Pd intorno al 25% e tutti i suoi alleati minori (+Europa, Civica Popolare e Insieme) intorno all’1-1,5%. I calcoli sembravano tornare. E così, il Pd poteva realisticamente aspirare ad essere il primo gruppo parlamentare pur non essendo primo partito in termini di voti. Ma nelle ultime settimane il trend sembra essere cambiato. La lista +Europa di Emma Bonino, infatti, sembra poter superare lo scoglio del 3%. Al contrario, Civica Popolare e Insieme navigano in acque sempre più insicure, e rischiano di rimanere sotto quell’1% che tanto inquieta i democratici. Quanti dei 386 seggi che saranno distribuiti con il proporzionale andranno al Pd? Vediamo i tre possibili scenari per il centrosinistra, a seconda del responso sulle combinazioni dei vari sbarramenti che ci restituiranno le urne. Il primo è il best case scenario per il partito di Renzi. In questo caso, solo il Pd supera la soglia di sbarramento, mentre tutti e tre i suoi alleati riescono a rimanere sopra l’1% ma sotto il 3%. È il modo con cui il Pd riesce a “gonfiare” maggiormente il proprio risultato, grazie ai voti portati in dote dagli alleati. In questo quadro, con il Pd al 23,1%, al centrosinistra spetterebbero 105 seggi: ma andranno tutti al Pd. Il secondo scenario è più sfavorevole per i democratici, ma non disastroso. Stiamo parlando dell’eventualità in cui +Europa riesca a superare il 3%, mentre Civica Popolare e Insieme rimangono comunque sopra l’1%. In questo caso, i voti di chi non riesce ad accedere al Parlamento vengono ripartiti tra le liste di Renzi e Bonino, in proporzione ai voti ottenuti. In questo scenario, il centrosinistra potrebbe contare sempre su 105 seggi, ma così suddivisi: Pd 93 seggi, +Europa 12. Infine, ed è il timore maggiore di dirigenti e canddiati del Pd, il worst case scenario: +Europa sopra il 3%, Civica Popolare e Insieme sotto l’1%. Così, Renzi e Bonino otterrebbero esattamente la quota di seggi proporzionali che spetterebbe loro, ma non godrebbero di alcun seggio “extra” dato dai voti degli alleati minori. In questo scenario, il voto a Civica Popolare e Insieme sarà servito solo per contribuire al bottino di voti dei candidati nei collegi uninominali, mentre si è reso inutile ai fini dell’elezione dei parlamentari nei collegi plurinominali. Se ciò avvenisse, il Pd difficilmente potrebbe diventare primo gruppo parlamentare pur non essendo primo partito. Secondo la nostra proiezione, infatti, il centrosinistra si fermerebbe a 98 seggi, di cui 86 al Pd e 12 a +Europa. In definitiva, un ottimo risultato di +Europa fa perdere al Pd 12 deputati. Se all’exploit boniniano dovesse accompagnarsi anche una débacle di Civica Popolare e Insieme, ecco che il Pd potrebbe arrivare a perdere alla Camera dei Deputati fino a 19 seggi, a parità di percentuale ottenuta (in questo caso, il 23,1% rilevato dalla nostra ultima Supermedia). -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
L'hanno capito tutti che puntavi a diventare il nuovo Masia -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
La flat-tax sarebbe sul reddito delle persone fisiche però. Sicuramente si bagnerebbero tutti quelli che guadagnano più di 100mila l'anno. Un bel bagno di diseguaglianza per tutti -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Certo, i piccoli evasori che sperano nell'ennesimo condono. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Il grosso dell'elettorato è gente che si bagna sentendo "abolizione bollo" "abolizione canone" "abolizione tassa random" "aumento pensioni". Basta ricordarsi del fac-simile per il rimborso dell'imu, inviato a casa di tutti gli italiani Con gente che s'è pure presentata agli uffici postali. Io ho sentito persone dire che lo avrebbero potuto votare perchè faceva la riforma delle pensioni. Che in realtà ha promesso Salvini, perchè Silvio ha detto prima si e poi no, come ha sempre fatto. Però funziona ancora. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Maledetti radical chic segaioli. Andate al multisala a guardare i blockbuster come tutti. -
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In compenso l'hanno votata il buon Silvio e la Meloni -
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GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Le carte holo di Mewtwo e Zapdos le ha sicuramente comprate con i soldi dei rimborsi gonfiati. Le avrà rendicontate alla voce "cancelleria" -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Mah, a Firenze c'è l'altra società cinese MoBike (li mortacci dell'anima vostra, come c**** sono scomode e faticose quelle bici), che non credo abbia questi problemi e continua ad operare in crescendo. Le voci parlavano di difficoltà finanziare, più che di vandalismo Detto questo, ricordo quando andai a trovare mio fratello che lavorava in Belgio. In una tranquilla cittadina fuori Bruxelles, mi fece affacciare sul caratteristico canale che l'attraversava.. il fondale interamente coperto di biciclette per tutta la sua lunghezza, una roba mai vista In pratica ste fave fiamminghe, quando sono sbronzi la sera, passano e volano le biciclette nel canale -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Io me lo sto guardando ora. Come avevo detto l'altro giorno, la Boldrini non è certo televisiva, e si vede la differenza, anche in scioltezza, rispetto a chi non fa altro nella vita oltre a presenziare nei talk-show. Questo anche se parlassero del meteo Ma Salvini ha ripetuto per 30 minuti le solite 2 cose in croce, sospirando ogni volta che parlava la Boldrini, che gli ha dovuto ricordare di non essere stata mai in maggioranza nell'ultima legislatura. Gli ha risposto argomentando anche sui rimpatri, che dovrebbe essere il taboo della sinistra e il cavallo di battaglia di Salvini. Tra l'altro sottolineerei come chi cita una persona ogni 3 tweet aizzandogli contro laggentechenoncelafapiù, poi in un confronto dirette in tv cambi totalmente atteggiamento. Anche qui mi ripeto: chi già aveva già il suo giudizio gentista sulla Boldrini, sicuramente non ha cambiato idea. Viceversa lei ha sicuramente ottenuto maggiore visibilità verso chi aveva già il suo giudizio su Salvini, e magari era indifferente alla Boldrini. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Hai votato Renzi. Folgorato più che illuminato. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
“Ho solo rendicontato consulenze private sotto la voce Vitto” Ah vabbè allora ok. Una frase da Casta con la K maiuscola e con tanti punti esclamativi ed 1 in fondo Vabbe ma sono soldi suoi, non dovuti. Ah no, quelli sono soldi pubblici dei contribuenti, incassati gonfiando voci di spesa Eh ma le cene di Marino?1?3!1?1 -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Di che ci lamentiamo? Si autoinfliggono le purghe fasciste. E CasaPound muta -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Non ce la fa più -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
GabrielKoi ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Se gli girano anche le spese di cancelleria, questo non lo so. Non mi stupirei. Di certo i rimborsi vengano usati per finanziare la politica del M5S, e non è neanche nascosto: I partiti che prendono rimborsi elettorali sono dei ladri, perchè la politica si deve fare autofinanzianodosi con le piccole donazioni Si ok, poi loro spendono 2 milioni di euro di rimborsi dei parlamentari per finanziare i loro eventi, ma non è come sembra.. possono spiegare tutto PS: sta roba l'ho scritta almeno 2-3 anni fa, che se ne occupò La Stampa