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gobbo_dal_76

Tifoso Juventus
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  1. Malagò è una mherdha. Stocatzo che il CONI non c'entra con il Collegio di Garanzia. Art. 12, co. 7, Statuto CONI Il Presidente e il Vice Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport sono eletti dal Consiglio Nazionale del Coni, su proposta della Giunta del Coni ai sensi dell’art. 7 comma 5 lettera u), con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto. I componenti del Collegio di Garanzia dello Sport sono eletti dal Consiglio Nazionale del Coni, su proposta della Giunta del Coni ai sensi dell’art. 7, comma 5, lettera u1) – i.), con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto, all’esito di una selezione tramite una procedura comparativa, svolta dalla Commissione di Garanzia di cui all’art.13 ter e disciplinata dal Regolamento di cui all’articolo 6, comma 4, lettera o4). Il curriculum vitae e i titoli sono pubblicati sul sito internet del Coni. Il Presidente, il Vice Presidente e i componenti del Collegio di Garanzia dello Sport durano in carica quattro anni e non sono rinnovabili. All’atto della nomina, il Presidente e i componenti del Collegio di Garanzia dello Sport sottoscrivono una dichiarazione con la quale si impegnano ad esercitare il mandato con obiettività e indipendenza, senza conflitti di interesse e con l’obbligo della riservatezza. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  2. Rideterminazione non vuol dire necessariamente riduzione; vi ricordo che siamo nell'ambito della (in)giustizia sportiva. La Corte d'Appello federale potrebbe benissimo inventarsi criteri tutti suoi per giustificare nuovamente il -15. La sola decisione che ci mette al riparo è l'annullamento senza rinvio. Poi, tutto può accadere.
  3. Così, a muzzo, mi sa che dovrebbe cambiare mestiere. Purtroppo nemmeno nelle favole... Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  4. Ovviamente non capiterà ma se dovesse mai capitare che il GUP decida per una sentenza di non luogo a procedere.... verrebbe giù il mondo! Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  5. «Per capire bene come era andata la faccenda, ricostruimmo il processo in ordine cronologico: partimmo dalla prima dichiarazione fino all'ultima e ci rendemmo conto che queste dichiarazioni arrivavano in maniera un po' sospetta. In base a ciò che aveva detto quello di prima, si accodava poi la dichiarazione dell'altro, che stava assieme alla caserma di Napoli. Andammo a caccia di altri riscontri in Appello, facemmo circa un centinaio di accertamenti: di alcuni non trovammo riscontri, di altri trovammo addirittura riscontri a favore dell'imputato. Anche i giudici, del resto, soffrono di simpatie e antipatie... E Tortora, in aula, fece di tutto per dimostrarsi antipatico, ricusando i giudici napoletani perché non si fidava di loro e concludendo la sua difesa con una frase pungente: «Io grido: "Sono innocente". Lo grido da tre anni, lo gridano le carte, lo gridano i fatti che sono emersi da questo dibattimento! Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi.»
  6. E' off topic, lo so, ma devo aggiungere che, anni dopo la morte di Tortora, una poi famosa PM - Clementina Forleo (quella che da GIP assolveva i terroristi) - ebbe modo di dire che l'assoluzione di Tortora rappresentava soltanto la verità processuale e non anche la verità reale. E chiudo con un monito, non mio, che dovrebbe far meditare molte menti obliate anche qui sopra presenti: «Signor Presidente della Repubblica, non le sottopongo il caso di un mio collega, ma quello di un cittadino. Non auspico un suo intervento, ma non saprei perdonarmi il silenzio. Vicende come quella che ha portato in carcere Enzo Tortora possono accadere a chiunque. E questo mi fa paura.» (Enzo Biagi, 7 agosto 1983])
  7. Intanto, quello ritenuto (a torto) il fratello scemo la faccia ce la mette. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  8. L'abitudine ad un giustizia farsa fa si che la farsa diventi un divertente spettacolo. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  9. Roba vecchia magari già riproposta! Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  10. E cosa diceva il fu Oliviero Beha. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  11. Il mio timore è che il CONI annulli con rinvio, nel nuovo processo la Corte federale d'appello ci schiaffa il -9 come da probabile nuova richiesta della procura federale, e la Juventus FC SpA accetta e tace!
  12. Una "norma di chiusura" è appunto una norma e pertanto è codificata e serve per evitare vuoti normativi nell'impossibilità di poter scendere troppo nel dettaglio di tutti i comportamenti specifici che possono ledere il bene tutelato (es. art. 2087 CC o la classica "Per tutto quanto non previsto dal presente......si applicano......", ecc). Molto spesso richiama, appunto per colmare i vuoti, altre norme dell'ordinamento che esprimono principi generali comunque applicabili. Il tipo parla di "reato" quindi allude alla meteria penale per la quale esiste la riserva di legge giusto per evitare che la giurisdizione si trasformi in arbitrio (Art. 1 CP - Nessuno puo' essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, ne' con pene che non siano da essa stabilite). Se invece allude al diritto sportivo, di esempi di norme di chiusura "inventate sul momento" ne abbiamo dal 2006.
  13. Mi pare una cazzata. Pacifico che la juventus non possa avere la restituzione dei punti (il tar non lo può fare) ma al tar ci vai per il danno patrimoniale e per le eventuali aberrazioni del diritto del giudice sportivo. Per i diritti soggettivi nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge; è precetto Costituzionale. Poi, boh, chissà. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  14. SCENARI SCENARIO 1 - Il Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI respinge il ricorso. 1a. La Juventus FC SpA adisce al TAR del Lazio ex art. 3 DL 220/2003. 1b. La Juventus FC SpA. non adisce al TAR del Lazio e accetta la penalizzazione SCENARIO 2 - Il Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI accoglie il ricorso ma rinviando gli atti alla Corte Federale d'Appello per una eventuale rideterminazione della sanzione. 2a. La Juventus FC SpA non puà adire al TAR del Lazio in quanto, sempre ex art. 3 DL 220/2003, non sono esauriti tutti i gradi del giudizio sportivo. 2b. La Corte Federale d'Appello, rifacendo il processo (sic!), può condannare nuovamente la Juventus FC SpA ad una pena minore. 2b1. La Juventus FC SpA fa un nuovo ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI (e si riparte); 2b2. La Juventus non propone ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI e accetta la nuova minor pena inflitta dalla Corte Federale d'Appello 2c. La Corte Federale d'Appello, rifacendo il processo (sic!), può prosciogliere la Juventus FC SpA. SCENARIO 3 - Il Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI annulla senza rinvio la sentenza della Corte Federale d'Appello. 3. Tutti i gradi del giudizio sportivo sono conclusi.
  15. Sulla sentenza. Sergio Santoro. http://cloud.tapatalk.com/s/63d82a9354f79/87f043e273aa1562cb78847c6fce4013.mp4 Nope!
  16. Ricordare ad ogni piè sospinto il rispetto delle istituzioni è cosa inutile, vana, superflua, soprattutto se sottolinei la doverosità del fatto (fallo e basta). Nella sostanza non provi la tua probità verso le sentite comuni regole di comportamento (guarda come sono bravo a portare rispetto) ma semplicemente trasformi il tutto in una ridicola excusatio non petita. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  17. Motivazioni che non reggono a nessun vaglio tranne nel caso che, dolosamente, si voglia farle reggere. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  18. Leggi l'art. 3 del DL 220/2003 (conv. Legge 280/2003) così poni fine ai tuoi dubbi. Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  19. Questa come fantasia le batte tutte! :-) Quando lo farà sarà sempre troppo tardi.
  20. Non serve ad una beneamata cippa di minkia di niente ma l'immagine l'ho mandata a: press@figc.it figc.procura@figc.it figc.legale@figc.it figc.amministrazione@figc.it altacorte@coni.it solo per il fatto che qualcuno, per cancellarla, deve pur vederla! Fankulo tutti!
  21. Ragazzi, l'unica cosa certa è che non v'è più certezza nel diritto. In quello sportivo il principio di legalità è morto e sepolto da quasi 14 anni e il principio del giusto processo, sancito dall'articolo 111 della Costituzione, è totalmento sconosciuto. La sola, remota, speranza è che prima o poi "esista, dunque, un giudice a Berlino". Purtroppo tra l'alemanna fantasia di Bertold Brecht e l'italica realtà, di mezzo c'è il solito mare di odio e di interesse di parte.
  22. DL 220/2003 (L. 280/2003) Disposizioni urgenti in materia di giustizia sportiva. Art. 3. Norme sulla giurisdizione e disciplina transitoria. 1. Esauriti i gradi della giustizia sportiva e ferma restando la giurisdizione del giudice ordinario sui rapporti patrimoniali tra società, associazioni e atleti, ogni altra controversia avente ad oggetto atti del Comitato olimpico nazionale italiano o delle Federazioni sportive non riservata agli organi di giustizia dell'ordinamento sportivo ai sensi dell'articolo 2, è disciplinata dal codice del processo amministrativo. ...
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