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[ Serie A Tim ] Napoli - Juventus 1-3
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
MAMOZIOOOOOOOOOOOOOOOO -
live match [ Finale Tim Supercup ] Juventus - Napoli 2-2 (7-8 rig.)
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Oscenità da quasi tutti gli 11 -
live match [ Uefa Champions League ] Malmö FF - Juventus 0-2
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE -
[ Uefa Champions League ] Atlético Madrid - Juventus 1-0
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Incapaci di giocare contro l'anticalcio. Che noia stasera -
[ Uefa Champions League ] Atlético Madrid - Juventus 1-0
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
Peggio delle squadre di mufrigno -
6 per aver migliorato in diversi ruoli (evra per de ceglie, romulo per isla, morata per quaglia). Però manca lo stesso giocatore che per l'Europa mancava l'anno scorso e due anni fa, il tipo di giocatore che conosciamo tutti: un fantasista che giochi largo, capace di spaccare le partite
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Sorteggi Ucl: Juventus Con Atletico Madrid, Olimpiacos Pireo, E Malmoe
19ouch83 ha risposto al topic di pao23 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
non capisco i vincoli su zenit e shaktar.. perché avevano solo metà dei gironi possibili -
http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/cemento-pallone-cavilli-cemento-posto-sbagliato-nuovo-82814.htm 13 ago 2014 17:16 CEMENTO & PALLONE TRA CAVILLI E CEMENTO NEL POSTO SBAGLIATO, IL NUOVO STADIO DELLA ROMA RISCHIA DI DIVENTARE ETERNO LIMPIANTO SARÀ DI PALLOTTA CHE LO AFFITTERÀ ALLA ROMA Il patron della Roma frenato da Marino e Zingaretti, ma anche dalle risse tra costruttori e banche. Larea prescelta è a Tor di Valle, con il Tevere che rischia di allagarla ogni tre per due, ma è dei Parnasi, assai indebitati con Unicredit. Ovviamente, Il Messaggero e Leggo, di Caltagirone, sparano a zero (dall'articolo di Giorgio Meletti sul fatto quotidiano, che nel finale fa notare) Solo una cosa è davvero chiara nella farsa intitolata Il nuovo stadio della Roma. Al presidente italoamericano della Maggica, James Pallotta, da due anni una corte dei miracoli di politici, palazzinari, agenti di calciatori, sensali, banchieri e impostori vari da un paio danni danno il tormento, indicandogli la strada maestra per fare soldi in Italia. Ma nessuno ha fatto vedere Totò truffa 62. Viene normalmente citato per larchetipo di una tendenza nazionale, la scena di Totò e Nino Taranto che vendono la Fontana di Trevi a un italoamericano. Pallotta non sa che gli sceneggiatori Castellano e Pipolo scrissero un finale feroce per il suo predecessore Decio Cavallo, preso per matto e internato quando rivendica il suo buon diritto. Ecco, Pallotta deve stare attento a non ripetere lerrore. Non dica che la sua idea di dotare la Roma di un nuovo ed efficiente stadio di proprietà lha discussa già due anni fa con lallora sindaco di Roma, lex ministro Gianni Alemanno, che si dichiarò entusiasta. Non spieghi che la scelta dei terreni in località Tor di Valle, in unansa del Tevere a rischio inondazione, lungo il raccordo autostradale per laeroporto di Fiumicino già normalmente intasato - nei feriali dal traffico di chi corre a imbarcarsi e nei festivi da chi torna dal mare è stata caldeggiata da Unicredit, seconda banca italiana. Glissi sullo scivoloso dettaglio che quei terreni sono di Luca Parnasi, il costruttore romano più odiato dal re dei costruttori romani, Franco Caltagirone, proprietario del Messaggero e di Leggo, le due corazzate dellinformazione capitolina. E si metterà comunque nei guai se crederà alla leggenda renziana (e prima ancora berlusconiana), secondo cui chi viene dallestero a investire in Italia viene messo in fuga da una burocrazia asfissiante e corrotta e dalle ubbie Nimby della potente (?) lobby ambientalista. Gli esponenti di Legambiente sono diventati potenti perché i giornali di Caltagirone dedicano loro interviste fluviali quali sul Messaggero si erano viste solo per il genero del padrone, Pierferdinando Casini. Caltagirone, come tutti i costruttori romani, aveva anche lui il terreno pronto per lo stadio, in zona Tor Vergata. Ma Parnasi è nel cuore di Unicredit. La bancona si trovò in pancia la Roma come eredità del crac di Franco Sensi, strafinanziato quando i cuori di banca e imprese romane battevano andreottianamente allunisono. Anche i Parnasi furono riempiti di prestiti a pressione, e adesso il giovane rampollo Luca ha oltre 400 milioni di debiti (su 150 di fatturato). Una prima boccata dossigeno glielha data la provincia di Roma ai tempi del presidente Enrico Gasbarra, impegnandosi a pagargli 260 milioni per un palazzo dove mettere gli uffici di un ente già morto. E adesso tocca a Pallotta. Lo stadio deve farsi a Tor di Valle, dicon i maligni, per salvare i soldi di Unicredit. La legge sugli stadi prevede che il privato, dotando a sue spese la città di una nuova arena sportiva, ha diritto di risarcirsi costruendo un po di metri cubi. Nel caso della Roma, Parnasi ha già progettato un milione di metri cubi, che comprendono due alberghi e uffici per 15mila posti di lavoro. In un Paese dove gli uffici tendono a restare sfitti, lunica spiegazione dellaffare è che Unicredit abbia convinto qualche altra banca di impiombarsi con Parnasi al posto suo. Tutto può essere. Entro poche settimane il comune di Roma dovrà votare il parere definitivo che toccherà al sindaco Ignazio Marino comunicare a Pallotta. È chiaro che non tutto andrà liscio, e anche il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha già fatto le sue obiezioni a un progetto zoppicante. Infatti ieri il giovane presidente del Pd romano, Tommaso Giuntella, ha detto che stiamo facendo semplicemente una figura grottesca come città e come Paese. Questa vicenda, le lungaggini, i tira e molla, la poca chiarezza, le piccole e grandi arroganze, dimostrano perfettamente perché gli investitori stranieri fuggono dal nostro Paese. E a stretto giro Augusto Panecaldo, coordinatore della maggioranza in Campidoglio (chissà se a Pallotta hanno spiegato cosè il coordinatore di una maggioranza che è tale perché Marino ha vinto con premio di maggioranza lelezione diretta del sindaco), ha replicato: Nessuna figura grottesca. Semmai il contrario. Si sta cercando di rendere accettabile un progetto al quale, a condizioni date e in un altro Paese, si sarebbe dovuto semplicemente dire di no. E perché non hanno detto di no? Molte cose deve ancora imparare Pallotta dellItalia. E una invece dovrebbe spiegarla lui agli italiani. Visto che lo stadio della Roma lo costruisce attraverso unaltra società alla quale la squadra di Totti dovrà pagare laffitto vita natural durante, e che sarà Pallotta costruttore a trattare con Pallotta patron della Roma il canone, non è che gli azionisti di minoranza di una società che è quotata in Borsa dovrebbero un po preoccuparsi anche loro del destino del loro investimento in Italia?
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settordicimilamiliardi!! il tutto in meno di 3 anni Sabato 23 Agosto 2014 - ore 09:30 http://romanews.eu/it,a131851/Stadio-Roma-Marino-Metro-Ponte-Cubature-Soldi-Una-Vittoria-Di-Tutta-La-Citta Stadio Roma, Marino: "Metro, ponte, cubature e soldi: è una vittoria di tutta la città" RASSEGNA STAMPA - "L'ho detto chiaramente a Jim (James Pallotta, ndr): non voglio altre ferite aperte nella città, quindi i lavori devono svolgersi simultaneamente, rispettando una tempistica precisa, lo stadio e le infrastrutture, tutto deve essere pronto per l'estate del 2017. Abbiamo ottenuto molti risultati, più soldi, ed esattamente sessanta milioni in più, meno cubature (centomila metri cubi, ndr) e la metropolitana, che da Eur Magliana si diramerà verso Tor Di Valle, oltre al ponte pedonale e a un parco meraviglioso, anch'esso videosorvegliato metro per metro, in modo che sia sicuro e a disposizione dei cittadini. La soddisfazione è duplice: perché questo lavoro rappresenta sì un sogno per i tifosi ma anche una straordinaria iniezione per l'economia della città. Ecco, è una vittoria dei cittadini e non solamente dei sostenitori giallorossi". Queste le parole di Ignazio MARINO, sindaco capitolino, al termine dell'incontro riguardante lo stadio della ROMA con James PALLOTTA, riportate da Il Corriere della Sera (A. Capponi). Marino la soddisfazione è lecita ma, sa, a Roma siamo abituati agli annunci e meno ai fatti... Allora si può dire che è finito il tempo delle amministrazioni che facevano annunci ed è giunto il momento di chi realizza ciò che ha annunciato. L'ho detto chiaramente anche poco fa, questa non è la fine della storia ma l'inizio, e su questo fronte il lavoro non si deve fermare mai: entro il 31 agosto mi porteranno il piano di fattibilità e il bilancio preciso per il prolungamento della metropolitana in modo che io possa riunire la giunta e valutare l'"interesse pubblico". In ogni caso, anche Pallotta sostiene che tutto deve essere pronto per il novantesimo anniversario della fondazione della Roma, giugno 2017. Quanto vale questa partita ? Un miliardo e mezzo, tra investimenti e indotto. Oggi è venuto alla riunione, per incontrarci, il presidente della "Aeg", la più grande industria d'intrattenimento del pianeta: vogliono sfruttare l'area per organizzare festival e concerti, a settembre ci vedremo a Roma. Ha letto le polemiche degli ambientalisti? Sì, posso solamente rispondere che il parco che costruiremo sarà un gioiello, più grande di Villa Borghese. Che creeremo tremila posti di lavoro temporanei nei cantieri e altri tremila definitivi nella struttura. Che daremo alla città il prolungamento della metropolitana, e un ponte pedonale sul Tevere. E che non ci saranno tempistiche diverse: i lavori per lo stadio e quelli per le infrastrutture partiranno, e si concluderanno, simultaneamente. Ecco, anche questo ho detto chiaramente nella riunione: non voglio neanche un giorno di ritardo. Sindaco, scusi: per lo stadio della Lazio ci sono novità? Ai tifosi della Lazio posso dire solamente che il Campidoglio vuole aprire ai privati anche nel settore degli stadi... Ma vorrei dire un'altra cosa, ai romani tutti: questo è un giorno importante per la Roma, certamente, ma lo è soprattutto per i cittadini, tutti. È una vittoria di Roma perché la miglioriamo, non solo per i tifosi ma per tutti.
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(23/24 agosto) http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/tor_di_valle_stadio_roma_marino_pallotta_luca_parnasi/notizie/859637.shtml Tor di Valle, c'è l'accordo sullo stadio ma restano aperti tutti i nodi: cubature in eccesso, costi e tempi di Simone Canettieri Lincontro, due ore abbondanti, si è svolto tutto in inglese. Ma la traduzione in realtà del nuovo stadio a Tor di Valle, al netto dei proclami, è un percorso ancora in salita. Il sindaco Ignazio Marino e lassessore allUrbanistica Giovanni Caudo sono usciti dagli uffici newyorkesi del presidente della Roma, James Pallotta, «soddisfatti». Convinti di aver segnato un gol in trasferta: la newco, formata da Pallotta e dal costruttore Luca Parnasi, sborserà 50 milioni di euro per la metro B (per un investimento totale sul quadrante di 320), il milione di cubature previsto intorno allo stadio avrà una leggera limatura del 10 per cento (-102.400 metri) e in mezzo alla colata di cemento rimasta sorgerà anche il parco del Tevere. Da ultimo, la promessa ricevuta dal primo cittadino riguarda il ponte pedonale per chi arriverà allo stadio usando la linea ferroviaria FL1, Roma-Fiumicino. Nel brindare allaccordo nella sede della Raptor, sulla Quattordicesima strada, Marino ha spiegato che «il progetto sarà rispettoso dellambiente con una forte cura del ferro in grado di portare allo stadio il 55% delle persone con i mezzi pubblici». Lassociazione Italia Nostra, in prima linea per la cura del verde e del territorio, non la pensa proprio così. E a proposito del nodo mobilità raccoglie «l'allarme del Prefetto di Roma sulla sicurezza a rischio del progetto attuale in merito allassicurazione ancora non garantita di avere un deflusso di unora e mezza degli spettatori. Cè il rischio speculazione: larea scelta è un errore». LO SCONTRO Il grosso della trattativa tra Comune e costruttori è stato sul riconoscimento delle opere «di interesse pubblico» che fanno scattare la compensazione in metri cubi da edificare nei pressi dellimpianto, come vuole la nuova legge sugli stadi. Nel progetto iniziale Parnasi e Pallotta chiedevano, a fronte di 220 milioni di euro di investimenti puri per la città (da aggiungere ad altri 50), il via libera per la costruzione di un milione di metri cubi di volumi commerciali, turistici e legati al terziario. La novità è che il Comune ha ritenuto che parte degli interventi proposti inizialmente «non fosse di reale interesse pubblico». E ieri, tabelle alla mano, ha riconosciuto solo 195 milioni di euro (a partire dalla metro B fino allo svincolo sulla Roma-Fiumicino). Così il monte totale di cubature è diminuito del 10 per cento: dovrebbe sparire uno dei quattro o tre grattacieli previsti. Allo stesso tempo ci saranno altre opere sul quadrante per 125 milioni, ma saranno più funzionali allo stadio che alla vita quotidiana dellintera collettività. Un esempio? I parcheggi dellimpianto. I TRASPORTI La cura del ferro, indispensabile per lopera, passa dalla nuova stazione della Metro B con la costruzione del tratto Magliana-Tor di Valle. Secondo lintesa sarà a carico dei costruttori con unaggiunta di cinquanta milioni di euro. «Una cifra insufficiente: ne servono almeno 150», fanno sapere dalla Commissione Trasporti e Ambiente del Campidoglio. Per venerdì prossimo in Comune aspettano il piano di fattibilità delle nuove integrazioni, ma nel Pd cè già chi chiede «una commissione straordinaria» per valutare i nuovi interventi. LE DATE Il presidente della Roma Pallotta, insieme al progettista Dan Meis, nel plaudere al patto di New York ha annunciato: «Voglio che lo stadio sia pronto entro il 2016 e sono disposto anche a portare Totti in spalla pur di farlo andare in campo». Molto più cauta la posizione del Comune in merito alle chiavi in mano dello stadio. Dal Campidoglio dicono che «sarà impossibile entrarvi prima del 2017», quindi quando il campionato sarà bello che iniziato. Insomma, mancano due anni e mezzo per una partita che deve ancora iniziare.
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http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/08/19/news/stadio_a_tor_di_valle_presentata_la_variante_al_comune-94082336/ Stadio a Tor di Valle, presentata la variante al Comune L'area sarà collegata alla Roma-Fiumicino attraverso la rotatoria del Parco dei Medici Dopo il no della Regione allo svincolo sull'autostrada Roma-Fiumicino per il nuovo stadio giallorosso a Tor di Valle, presentata agli uffici di Roma Capitale la variante del progetto con l'integrazione che era stata richiesta dai lavori delle conferenze dei servizi. E' lo stesso Campidoglio in una nota a farlo sapere: sarà la rotatoria del Parco dei Medici a collegare l'area dello stadio e l'autostrada. "Lo scorso 11 agosto, per accogliere la prescrizione formulata dalla Regione Lazio a tutela dell'area protetta della Tenuta dei Massimi, era stato chiesto di individuare una collocazione alternativa per lo svincolo previsto tra l'asse stradale a servizio dell'area dello stadio e l'autostrada Roma-Fiumicino - prosegue il comunicato del Campidoglio -. La soluzione consegnata prevede ora il collegamento tra il nuovo asse viario e la Roma-Fiumicino utilizzando, dopo gli opportuni adeguamenti, la rotatoria del Parco dei Medici già esistente. A seguito della intervenuta interruzione dei termini della procedura, la nuova data entro la quale l'amministrazione capitolina è chiamata a pronunciarsi sul progetto è aggiornata a mercoledì 3 settembre". E di stadio parleranno a New York venerdì 22 agosto il presidente della Roma James Pallotta e il sindaco Marino che sarà accompagnato dall'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo. MARINO VUOLE ALTRI 50 MILIONI (60 totali) PER LA METRO B http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/08/21/news/marino_a_pallotta_altri_50_milioni_per_realizzare_lo_stadio_della_roma-94234725/?ref=fbpr Marino a Pallotta: "Altri 50 milioni per realizzare lo stadio della Roma a Tor di Valle" La richiesta del sindaco che domani a New York incontrerà il numero uno giallorosso. Serviranno per la metro B Altri cinquanta milioni, oltre ai 270 già promessi dalla Roma, per realizzare il nuovo stadio giallorosso a Tor di Valle. E' quanto chiederà il sindaco Marino a James Pallotta, presidente americano dell'As Roma, nell'incontro di domani a New York a cui parteciperà anche Luca Parnasi, il costruttore che dovrebbe realizzare la struttura. E' la "conditio sine qua non" senza la quale rischiano di infrangersi i sogni dei tifosi romanisti di vedere sorgere il loro nuovo stadio, il cui progetto dovrà ottenere il via libera del Campidoglio il prossimo 3 settembre. Appena tre settimane per avere rassicurazioni da parte della dirigenza giallorossa, messa sotto pressione dal primo cittadino della Capitale, che ha approfittato delle sue già programmate vacanze negli Stati Uniti per fare scalo a New York. Un viaggio, però, contestato dall'opposizione che ha presentato un' interrogazione per chiedere quali siano le motivazioni che hanno spinto il sindaco nella Grande Mela, nonostante il proponente del progetto sia il costruttore romano Parnasi. Polemiche a parte, domani mattina, alle 10 ora locale, Marino e l'assessore comunale all'Urbanistica Giovanni Caudo si troveranno negli uffici di Pallotta per esporgli quali sono le condizioni necessarie affinchè il progetto possa ottenere l'"interesse pubblico" da parte del Campidoglio, viatico per l'approvazione del nuovo stadio. In cima alla lista c'è un investimento importante in quella che il sindaco ha più volte chiamato la "cura del ferro". Il progetto originario prevede, infatti, uno stanziamento di 10 milioni di euro per il prolungamento della metro B, una cifra decisamente inferiore a quella prevista dal Campidoglio, la cui intenzione è quella di portare allo stadio con i mezzi pubblici almeno il 50% della tifoseria. Un elemento imprescindibile per evitare maxi-ingorghi e caos della viabilità in un quadrante della Capitale già messo a dura prova dal punto di vista della mobilità. Per questo bisognerà puntare anche sul rafforzamento della Roma-Lido e dei collegamenti stradali, anche se con la nuova variante al progetto presentata qualche giorno fa - arrivata per aggirare il vincolo paesaggistico imposto dalla Regione Lazio - sembra si sia trovata la quadratura del cerchio. Insomma, più che una richiesta, quello di Marino appare essere più un ultimatum alla società giallorossa che senza finanziamenti adeguati per i trasporti potrebbe veder sfumare il sogno di uno stadio tutto suo.
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Togliereste La Stella Del Sig. Conte allo Stadium?
19ouch83 ha risposto al topic di JUtente in Vox Populi
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[ Amichevole ] Newcastle United Jets - Juventus 0-1
19ouch83 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2014/2015
non era una vera partita: tempi da 35' senza maglie da gioco. diciamo che era una sgambata contro un'altra squadra -
quasi nessuno Carcano, Carver, Sarosi, Brocic, Vycpalek, Trapattoni, Lippi, Capello, Conte.. tutti vincenti subito. Solo Karoly (il primo tecnico), Cesarini, Parola e Herrera non hanno vinto lo Scudetto al debutto da allenatori della Juve, riuscendoci solo in un secondo momento (Cesarini e Parola allenarono giovanissimi, per poi vincere subito appena tornati sulla panchina della Juve)
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Ufficiale: Roberto Maximilano Pereyra alla Juventus
19ouch83 ha risposto al topic di Meglio Calvo che Pelato in Archivio Calciomercato
se vogliamo, anche ametrano (!!) -
Massimiliano Allegri: sarà lui il nuovo allenatore della Juventus?
19ouch83 ha risposto al topic di shus in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
meno di illara*****a e quanto fellaini.non avrei davvero più parole, avrebbe ragione Conte