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Mintaka

Tifoso Juventus
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  1. E infatti ecco i risultati: Davide Serra‏Account verificato @davidealgebris 1 h1 ora fa Altro Oggi i risparmiatori hanno venduto Italia e comprato debito di tutti in Europa (anche Grecia e Portogallo). Questo fa sì Italiani pagheranno di più sui prestiti. D’altronde quando scrivi che gli vuoi ripagare il nostro debito in Lire/Mini Bot o fare default cosa ti aspetti?
  2. Ste cose le hai lette dopo aver digitato "come funziona l'economia" su google?
  3. Tra l'altro questi manco hanno iniziato, e incontro alla catastrofe ci stanno portando in braccio e di corsa.
  4. Il governo Monti (insieme all'europa) ci ha letteralmente tirato fuori dalla M***A. Letteralmente. eravamo ad un passo dalla catastrofe. Poi è riuscito giusto a darci una ripulitina, non è che ci ha rimesso a nuovo, ma siamo vivi grazie a lui.
  5. Si poteva fare molto meglio in questi anni, mi indubbiamente la situazioni italiana è migliorata di molto dalla caduta di berlusca ad oggi. E' proprio oggettivo, dall'occupazione, allo spread, al pil. Si poteva fare senz'altro meglio, ma questi faranno senza dubbio peggio.
  6. Te la prendi con chi ti fa notare che ci sei cascato, in pratica. Un po' come ammalarsi e prendersela con il medico che ha fatto la diagnosi.
  7. Ciò che non capisci tu è che stiamo criticando il fatto che sostieni gente che è molto peggio di quelli "vecchi", e che non te ne stai accorgendo nonostante gli enormi e palesi indizi.
  8. Angelo Bocconetti‏ @Abocconetti SeguiSegui @Abocconetti Altro Il padre del fascista @ale_dibattista ha cancellato il tweet in cui minacciava #Mattarella. Pure vigliacco.
  9. Cambiamo un attimo argomento Massimo Bordin ha ritwittato Giampaolo Poniciappi‏ @Infoconte 2 h2 ore fa Altro "Le bestie straniere hanno ammazzato un tabaccaio ( #ManuelBacco ad #Asti) e torturato la moglie" Cosi il 19 dicembre 2014, #Libero, #IIGiornale, #IlTempo e @MediasetTgcom24 A distanza di oltre tre anni sono stati arrestati i colpevoli: tutti italiani #NonFaNotizia
  10. Pensavate che fosse finita? Pensate meglio Altro • Conte wrote that when he was a student he has "done reaserach" at Pittsburgh University who says he was never one of their students Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 9 min9 minuti fa Altro • Sources frome Sorbonne University told Repubblica newspaper that there is no trace of Conte in their archives. Conte wrote that he studied there in 2000
  11. Aggiungiamo anche questa C'è un altro mistero nel curriculum di Conte: il caso dello studio legale Alpa Non solo le università e il caso Stamina. Da una verifica del Foglio emerge un'altra incongruenza nella carriera del possibile presidente del Consiglio di Luciano Capone capone@ilfoglio.it 22 Maggio 2018 alle 17:04 Le incongruenze nel curriculum di Giuseppe Conte, l'uomo indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini come prossimo presidente del Consiglio, non si fermano solo agli studi. Oltre alla smentita del New York Times sul presunto “perfezionamento” alla New York University” (“Una persona con questo nome non compare nei nostri archivi sia come studente che come professore”), c'è qualcosa che non torna anche nella vita professionale. Non si tratta della difesa del metodo Stamina, di cui oggi ha parlato il manifesto. Nel curriculum pubblicato sul sito della Camera e presentato per la candidatura a componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa (carica alla quale è stato eletto con i voti del M5s), Conte scrive: “Dal 2002 ha aperto con il prof. avv. Guido Alpa un nuovo studio legale dedicandosi al diritto civile, al diritto societario e fallimentare”. Insomma, secondo quanto riporta nel cv, Giuseppe Conte avrebbe fondato nel 2002 uno studio legale con Guido Alpa, uno dei più importanti civilisti italiani, ordinario di diritto civile alla Sapienza e storico presidente del Consiglio nazionale forense (l'organismo di rappresentanza dell'avvocatura). Ma, secondo quanto riferisce al Foglio lo studio legale Alpa, “questo non è uno studio di associati”. Alpa ha avuto per molti anni come socio storico Tomaso Galletto (studio legale Alpa-Galletto), ma “nel 2012 i due partners dello Studio hanno deciso di porre fine alla associazione professionale e di proseguire l’attività singolarmente in reciproca autonomia”. Giuseppe Conte, secondo quanto appreso dal Foglio, era un “of counsel”, un semplice collaboratore dello studio Alpa. C'è però un lato quasi misterioso della vicenda. Fino a pochi giorni fa il nome di Giuseppe Conte compariva sul sito dello studio Alpa tra gli avvocati, ma improvvisamente è scomparso. Da un paio di giorni le pagine web riguardanti Conte sono state rimosse o non sono più funzionanti. Il Foglio ha contattato lo studio Alpa, che però non ha voluto fornire informazioni sul ruolo attuale e pregresso di Conte nello studio: “Non posso dare risposte sul professor Conte – dice lo studio Alpa al Foglio – ma non lavora per il professor Alpa”. Né il motivo della improvvisa rimozione del suo nome dal sito dello studio nei giorni scorsi: “Non risulta che il prof. Conte sia mai stato sul sito come avvocato dello studio”, dice lo studio Alpa al Foglio. Sul sito del Consiglio nazionale forense però il domicilio dell'avvocato Giuseppe Conte, nato a Volturara Appula, coincide con l'indirizzo e con il numero telefonico dello studio legale Alpa. Se Conte avesse davvero “aperto con Alpa un nuovo studio legale”, ci troveremmo davanti al primo caso di studio legale fondato a sua insaputa. Non male per essere il nuovo che avanza. Comunque si riapre la possibilità Di Maio premier, pare.
  12. Luca Misculin‏ @lmisculin 3 min3 minuti fa Altro Altra cosina: Conte sostiene di essere un «consulente legale» della Camera di commercio di Roma, ma dai loro archivi risulta che abbia collaborato con loro solo una volta negli ultimi dieci anni, nel 2008. Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 2 min2 minuti fa Altro That's funny @giannadria found out that Giuseppe Conte wrote in his CV that he's a member of the "Association Henri Capitant des amis de la culture juridique française". Do you like it? Because you can be a member too! Just fill out this form and it's done http://www.henricapitant.org/adhesion Questa è davvero ridicola. Come fai ad avere la faccia di bronzo di inserire una roba del genere sul curriculum?
  13. Ricapitolando, fino ad adesso: Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca FollowingStai seguendo @DM_Deluca Altro This is a thread about Giuseppe Conte, potentially next italian prime minister, who is suspected of having inflated his CV with false infomation Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 10 min10 minuti fa Altro • Conte wrote in his CV thah he “perfected and updated his studies” at NYU, which, when asked, said that has no records of a person by this name Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 9 min9 minuti fa Altro • Conte wrote that he "perfected his studies in law" at the Kultur Institut of Wien. No school by this name exist in Wien. The similar "Internationales Kulturinstitut" of Wien is a langue school, not a law school Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 5 min5 minuti fa Altro • Conte wrote that was a member of the EU "Social Justice Group". But the EU has no agency by this name. The "Social Justice in European Private Law" was a group of professors active in 2004. Martijn Hesselink, head of the group, says Conte never took part in the group activity Davide Maria De Luca‏ @DM_Deluca 1 min1 minuto fa Altro • Conte wrote that he studied at Cambridge University Girton College. A Cambridge University source told Reuters that he didn't find any trace of Conte activity there. Cambridge University declined to comment
  14. Cambridge University declined to comment on whether Conte had studied there, as he claimed, in September 2001 - a month when the university is normally closed for the summer break. A university source said they had not found any trace of a visit, but said the professor might have attended a course prepared by a third party. Da: https://www.reuters.com/article/us-italy-politics/italys-5-star-defends-academic-record-of-prime-minister-candidate-idUSKCN1IN1BO?feedType=RSS&feedName=topNews&utm_medium=Social&utm_source=twitter
  15. Lega e 5 stelle in campagna elettorale hanno detto più volte che una loro alleanza sarebbe stata "impossibile". Boh io spero che qualcuno apra gli occhi.
  16. Quando Giuseppe Conte difendeva il metodo Stamina @Giovanni Drogo | 22 maggio 2018 Giuseppe Conte, il premier non eletto dal popolo indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sarà anche uno “sconosciuto” per il mondo della politica ma è abbastanza noto alle cronache. Conte infatti è stato il legale della famiglia della piccola Sofia, la bambina diventata un caso mediatico grazie all’interessamento di Giulio Golia e delle Iene. Sofia era (purtroppo è morta lo scorso anno) la bambina affetta da leucodistrofia metacromatica che era “in cura” con il metodo Stamina, la truffa messa appunto da Davide Vannoni. Giuseppe Conte, Stamina e il MoVimento 5 Stelle Dobbiamo fare un salto indietro al 2013 quando Conte, lungi dall’essere considerato un possibile candidato premier era l’avvocato della famiglia della bambina. In veste di legale Conte ha difeso la tesi secondo la quale era nel diritto di Sofia di essere curata con Stamina, anche quando ormai era ben chiaro che la cura non poteva funzionare. Sulla questione era intervenuto il Ministero della Sanità che aveva bloccato le “infusioni” e per poter ottenere di proseguire con il “trattamento” i genitori di Sofia e Conte iniziarono una dura battaglia legale. E quel Giuseppe Conte – ordinario di diritto privato presso l’Università di Firenze – è proprio il nostro futuro Presidente del Consiglio che ottenne l’importante vittoria a Livorno che concesse a Sofia di proseguire con le cure. Fu proprio lui infatti a convincere i genitori della bambina malata a spostare la residenza da Firenze a Livorno. Si potrebbe anche pensare che Conte in fondo stava facendo il suo lavoro. Ma alcuni fatti relativi alla vicenda sembrano far pensare il contrario, ovvero che Conte a Stamina ci credesse davvero. Come del resto hanno fatto anche quelli del MoVimento 5 Stelle, alla loro prima esperienza parlamentare. E non sorprende che a sponsorizzare Conte sia stato proprio un altro avvocato fiorentino, quell’Alfonso Bonafede a sua volta molto amico di un’associazione free-vax. Giuseppe Conte e l’onlus Voa Voa che finanziava Stamina Foundation Nel marzo del 2013 Conte spiegava qual era il senso dell’azione legale: «non invochiamo genericamente il diritto alla salute o a cure compassionevoli ma chiediamo che Sofia completi un protocollo di cure che è stato già concordato, approvato ed eseguito con una prima infusione di cellule staminali. Un principio di civiltà giuridica secondo cui, al di là di provvedimenti amministrativi ed indagini di rilievo penale, il paziente deve completare il trattamento concordato con i sanitari che hanno responsabilità della cura». Poco importa che quelle “cure” non solo non fossero compassionevoli ma che fossero completamente inutili. Qualche giorno dopo, quando venne stabilito che Sofia non avrebbe potuto continuare a “curarsi” con il metodo Stamina Conte ribadiva il concetto: «È impensabile che a Sofia sia nuovamente sottratta la speranza, alimentata in seguito alla prima infusione, di una migliore qualità della vita». Ed evidentemente l’avvocato Conte aveva preso a cuore la battaglia visto che nel luglio dello stesso anno, quando ancora la vicenda non si era conclusa, è tra i fondatori di Voa Voa, la Onlus voluta dai genitori di Sofia per il sostegno di opere umanitarie e altruistiche. La prima beneficiaria di Voa Voa è stata proprio la Stamina Foundation Onlus, quella presieduta e fondata da Davide Vannoni. E così il cerchio si chiude, e anche oggi il metodo antiscientifico trionfa.
  17. Nel suo curriculum disponibile sul sito della Camera, inoltre, Conte scrive di essere stato «designato» a far parte del Social Justice Group istituito presso l’Unione Europea. L’Unione Europea però non ha nessun organo che si chiama in questo modo. Nei primi anni Duemila era invece attivo un collettivo di professori di varie università europee chiamato “Social Justice in European Private Law” e definito con quel nome, che aveva pubblicato un Manifesto nel 2004. Martijn Hesselink, capo dei professori che ha coordinato la stesura del documento, ha detto al Post che Conte «non è stato membro del Social Justice Group che ha scritto, firmato e pubblicato il manifesto». Hesselink contesta anche la formula «designato» con cui Conte ha presentato la sua presunta collaborazione: «Il collettivo si è auto-costituito, nessuno è stato designato a farne parte». Da un libro universitario pubblicato nel 2009 sembra che Conte si sia limitato a firmare il manifesto un anno dopo la sua pubblicazione, assieme a una ventina di altri esperti. Da il post: https://www.ilpost.it/2018/05/22/giuseppe-conte-curriculum-new-york/
  18. D'accordo, però lui afferma di esserci stato per "almeno un mese ogni estate dal 2008 al 2012" E comunque non è che uno "perfeziona e aggiorna" i suoi studi in programmi da uno-due giorni,
  19. Lisa Jucca‏Account verificato @LJucca SeguiSegui @LJucca Altro Summing up on #GiuseppeConte - no known master/PhD but teaches at Uni (how?). Hardly a book written. Just brief summer visits at foreign schools. NYU, which he says he has attended, does not have a record of him. This reeks like 'old #Italy' @luigidimaio #GovernoDelCambiamento
  20. E aggiungo: Lisa Jucca‏Account verificato @LJucca SeguiSegui @LJucca Altro Nota - l'Internationales Kulturinstitut (sic) dove ha studiato il premier in pectore #GiuseppeConte non e' un'universita' straniera ma una scuola di lingue a Vienna http://www.ikivienna.at/de/?gclid=EAIaIQobChMIpZjgodKX2wIVRp8bCh3qhgETEAAYASAAEgKZj_D_BwE …
  21. Non ho capito il tuo intervento. Sì, io ho copiato e incollato il tweet, ma la parte dell'articolo che hai evidenziato lo conferma: alla NYU non risulta nessun Giuseppe Conte. Poi boh, magari sbagliano loro.
  22. L'Alieno gentile ha ritwittato Jason Horowitz‏Account verificato @jasondhorowitz 14 min14 minuti fa Altro Giuseppe Conte, potentially Italy’s next leader, wrote that he “perfected and updated his studies” at NYU, which, when asked, said “A person by this name does not show up in any of our records as either a student or faculty member. Iniziamo bene https://www.nytimes.com/2018/05/21/world/europe/italy-government-giuseppe-conte-di-maio.html
  23. La stupefacente giravolta del M5S sulla Xylella @Giovanni Drogo | 21 maggio 2018 Clamorosa svolta del MoVimento 5 Stelle Puglia sullo scottante tema dell’infestazione di Xylella che affligge gli ulivi pugliesi. In occasione della visita dei Commissari europei, che valuteranno lo stato delle operazioni di contenimento per la diffusione del batterio responsabile del Co.Di.Ro. i pentastellati pugliesi cambiano verso e chiedono di procedere con gli abbattimenti. Eradicazioni definite “chirurgiche” ma che sempre abbattimenti sono. Proprio quelle che i 5 Stelle hanno combattuto per anni. Quando il MoVimento 5 Stelle sposava le tesi complottiste della Procura di Lecce Sembrano passati secoli da quando il MoVimento 5 Stelle festeggiava la sospensione del piano di abbattimenti predisposto dal Comissario governativo Silletti. Invece era poco meno di tre anni fa quando sul suo sito ufficiale il M5S Puglia accoglieva il sequestro della Procura di Lecce che bloccava le eradicazioni sostenendo che «le argomentazioni sostenute dai magistrati sono esattamente le stesse sulle quali si incardinava la mozione M5S». Mozione con la quale i pentastellati eletti al Consiglio regionale chiedevano di bloccare le eradicazioni degli ulivi infetti. Per la cronaca le argomentazioni su cui si basava l’inchiesta della Procura di Lecce erano totalmente anti-scientifiche e complottiste. Al punto che nella famosa ordinanza della Procura si incolpavano i ricercatori dell’Università di Bari, dell’Istituto agronomico del Mediterraneo (Iam) di Valenzano e il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura Basile Caramia, sospettati di essere i principali responsabili dell’introduzione del batterio della Xylella Fastidiosa in Italia. Per mesi i ricercatori indagati sono stati considerati dalla popolazione gli untori che hanno portato la Xylella in Puglia. Cristian Casili (capogruppo M5S) quando definiva “inutili” le misure di eradicazione Nell’ordinanza si parlava anche di presunti “conflitti d’interesse” dell’Istituto Agronomico del Mediterraneo (IAM) dal momento che stavano lavorando alla creazione di una varietà di ulivo (detta lecciana) della quale però all’epoca non si sapeva se fosse resistente alla Xylella o meno. Ma l’aspetto principale dell’ordinanza – le cui argomentazini sono esattamente le stesse del M5S – è che la Xylella non era la causa del CoDiRo. Ovviamente è stato ampiamente dimostrato che la Procura si sbagliava. E così anche il MoVimento. Quando il MoVimento 5 Stelle era contro le eradicazioni e gli abbattimenti Ci sono sia sul sito ufficiale del M5S Puglia che sul Blog delle Stelle numerosi articoli a firma di esponenti pentastellati dove si chiede di fermare l’eradicazione degli ulivi per non sottostare ai diktat europei. Nel febbraio del 2016 il sito ufficiale del MoVimento 5 Stelle pubblicò un articolo dove la Xylella veniva definita una truffa e dove veniva dato credito alle tesi strampalate della Procura di Lecce. Nell’ottobre del 2016 l’eurodeputata pugliese Rosa D’Amatospiegava invece, sempre sul Blog delle Stelle, che l’eradicazione degli ulivi era illegittima Curiosamente Rosa D’Amato è citata proprio nell’ordinanza di sequestro che ha fermato il piano di eradicazione e contenimento della diffusione della Xylella. La D’Amato infatti ha inventato di sana pianta una frase attribuita ad Alexander Purcell (il massimo esperto di Xylella a livello mondiale) che invitava l’Italia a non procedere con eradicazioni e abbattimenti. La frase completamente inventata è stata smentita più volte da Purcell ma dimostra quanto il MoVimento 5 Stelle sia stato organico alla creazione delle accuse e alla diffusione di informazioni false sulla procedura da seguire per contenere la diffusione del CoDiRo (la D’Amato non ha mai chiesto scusa). Il salto carpiato del MoVimento 5 Stelle sulla Xylella Come se non bastasse dopo il sequestro degli ulivi e la sospensione del piano Silletti il MoVimento 5 Stelle si era anche fatto promotore di una mozione di sfiducia al Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina quale responsabile ultimo del piano di eradicazione e abbattimenti degli ulivi infetti sconfessato dalle teorie di Cataldo Motta e del team della Procura di Lecce. Venerdì il MoVimento 5 Stelle Puglia in una conferenza stampa ha presentatoi “dieci punti del MoVimento 5 Stelle per la gestione e il controllo di Xylella Fastidiosa”. Il M5S ora, dopo anni passati a prendersela con gli scienziati, scopre il valore della ricerca scientifica, la stessa ricerca sulla quale si basa il decreto che prevede il ricorso a pesticidi. E lo fa dicendo che dopo quattro anni sono emerse nuove evidenze. Anzi, le linee guida proposte sono state concepite «Alla luce delle evidenze di campo e della ricerca scientifica dal momento del ritrovamento del batterio sul territorio pugliese». L’aspetto interessante è che quelle evidenze scientifiche siano state sempre a disposizione di politici, magistrati e amministratori locali. Solo che per quattro lunghi anni il M5S ha scientemente deciso di non tenerne conto e preferisce oggi far credere che ci siano nuove evidenze scientifiche in base alle quali ha cambiato idea. Non è così. Quando Cristian Casili (capogruppo M5S) scriveva di non credere alla Xylella come causa principale dei disseccamenti Ma oggi non solo i pentastellati chiedono di procedere più rapidamente con le eradicazioni (e danno la colpa a Martina) ma anche chiedono il reimpianto nella zona infetta di «cultivar ritenute idonee che manifestano tolleranza/resistenza al batterio, incentivando lo studio e la ricerca sul germoplasma autoctono e l’individuazione di semenzali locali che manifestino resistenza/tolleranza al disseccamento». Proprio quelle cultivar che secondo la Procura di Lecce (che ricordiamo faceva leva esattamente sulle stesse argomentazioni dei pentastellati) venivano prodotte dallo IAM di Bari e che erano il sintomo del conflitto d’interessi (e lasciamo perdere per ora i complotti sugli ulivi israeliani). Senza dimenticare che c’è stato un tempo in cui il capogruppo pentastellato Cristian Casili se la prendeva proprio con “l’autismo corale” di chi proponeva di ricorrere a cultivar resistenti al batterio temendo che avrebbero finito per favorire le grandi imprese. https://www.nextquotidiano.it/m5s-xylella-puglia/ Siamo in ottima mani, finalmente un po' di competenza
  24. Io invece penso voglia dire che sono poco pagati rispetto al paese da dove avviene la delocalizzazione. Sono stipendi normali se paragonati agli stipendi medi e al costo della vita nel paese in cui si sposta la produzione.
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