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quanto guadagna cancelo al city? e' alla nostra portata il suo stipendio? come giocatore a me piace molto
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UFFICIALE: Teun Koopmeiners è un nuovo calciatore della Juventus
dal1982 ha risposto al topic di dal1982 in Archivio Calciomercato
eh ma koop restera' forse un sogno estivo- 1241 risposte
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Joao Cancelo può tornare alla Juve. Occasione dal Manchester City per i bianconeri che stanno fiutando l’affare. Secondo quanto riportato da Diario Sport, infatti, il club inglese vuole cedere Cancelo in questa sessione di calciomercato. Il terzino portoghese, sotto contratto fino al 2027 con i Citizens, potrebbe costare meno di 20 milioni di euro.
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Joao Cancelo può tornare alla Juve. Occasione dal Manchester City per i bianconeri che stanno fiutando l’affare. Secondo quanto riportato da Diario Sport, infatti, il club inglese vuole cedere Cancelo in questa sessione di calciomercato. Il terzino portoghese, sotto contratto fino al 2027 con i Citizens, potrebbe costare meno di 20 milioni di euro.
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Leonardo Bonucci è intervenuto al podcast "Passa dal Bsmt" di Gianluca Gazzoli, parlando anche del suo ultimo periodo alla Juventus. Nelle parole di Bonucci c'è tutta la delusione per il suo addio inaspettato alla Vecchia Signora, commentando la decisione del club di metterlo fuori dal progetto facendo indirettamente riferimento a Massimiliano Allegri, pur non nominandolo: "Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così, è stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il ben servito così. Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato, quando penso di voler fare l'allenatore penso a quella panchina lì. Sogno? Si, di arrivare a sedermi su una panchina importante come la Juventus, mi piace pensare che questa storia non sia finita". Il fine rapporto con la Juventus Sulla fine del rapporto con la Juventus, Bonucci ha dichiarato: “Sicuramente è una ferita che rimarrà perché quando dai tanto, ti aspetti anche tanto. E devo dire che la Juve a me ha dato tanto però chiudere in questa maniera è stato veramente un colpo che mai mi sarei aspettato. Che mi ha fatto male. Perché ancora oggi parlarne mi dà un po’ di dispiacere. Vedo altri giocatori che hanno giocato alla Juventus che hanno fatto meno di me ricevere il giusto tributo e io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così. È stata la manifestazione di potere di un singolo che non meritavo, perché io se fossero stati chiari avrei anche accettato di andare. Se tutti avessero detto l’anno prima ‘Guarda, qua è finita’, invece a me hanno detto “Guarda, noi abbiamo delle priorità rispetto a te, però averti nel gruppo è importante”. Il rapporto con Giuntoli "Poi dopo mi sono ritrovato con Giuntoli che era appena arrivato e quindi non aveva possibilità di fare diversamente e mi ha detto “Guarda, non sei più nei piani. Sei fuori rosa”. All’inizio mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il benservito in questa maniera… Invece era tutto reale. Paradossalmente sono tornato il 17 di luglio ad allenarmi e mi allenavo alle 7:30 di sera quando la squadra si allenava o al mattino presto o addirittura al pomeriggio non si allenava. Ero insieme ad altri ragazzi che erano nella mia stessa situazione, che magari erano stati in prestito da qualche parte o rientravano da un infortunio. Non so ancora oggi darmi una spiegazione. O meglio, la spiegazione la so. È stato un gioco di potere. Prima che Giuntoli mi comunicasse la decisione, io l’avevo già annusata. Cominciavano ad uscire degli articoli che un po’ lanciavano il segnale e infatti quando ricevetti la chiamata da Manna che mi avvisava che sarebbero venuti a casa per parlarmi, parlando con mia moglie le dissi ‘Guarda, vengono perché sta succedendo qualcosa che non ci aspettavamo”. Quindi ero preparato, ma non sei mai preparato a certe cose che ti vengono dette. Soprattutto quando fai tutta una carriera improntata sulla Juventus”. l trasferimento in Bundesliga “La scelta di andare all’Union Berlino? Quello di continuare a giocare era un mio bisogno interiore. Per come era evoluta la situazione con la Juventus sentivo il bisogno dentro di me di andare a giocare per sentirmi ancora giocatore. Quando mi è stato comunicato dalla Juve che ero fuori rosa e che quindi avrei dovuto cercarmi un’altra squadra, il mio pensiero è stato subito “Senza la mia famiglia non vedo da nessuna parte”. Perché comunque in 15 anni, con mia moglie, abbiamo sempre vissuto uno accanto all’altra. Mi spaventava il fatto di poter andare senza di loro. Purtroppo la decisione è stata poi presa il 31 agosto, quando non c’era più tempo di organizzarsi con i bambini per le attività di scuola e quindi ho dovuto mettere un po’ davanti me e il mio lavoro a tutti loro. E questa è una cosa che ha provato me e la mia famiglia". Bonucci: "Non sono stati mesi facili" "Non sono stati mesi facili. Poi devi essere un attimo egoista come io sono stato perché sapevo che se avessi finito la carriera in quel modo mi sarei portato un peso dietro per tutta la vita. Perché ho vissuto per il calcio e finirlo in quella maniera non mi avrebbe reso felice. Oggi posso dire che finisco la carriera da calciatore in maniera serena. Il mio sogno era quello di finire la mia carriera con la Nazionale e con la Juventus in maniera diversa, ma dopo ti devi saper adattare. Devi accettare quello che avviene e prepararti al cambiamento. Sognavo di partecipare a questo Europeo, era il mio obiettivo. Mi ero prefissato la chiusura della carriera a 37 anni. La sincerità è sempre quella che mi ha contraddistinto in carriera perché quando ho parlato in passato e quando parlo non mi piace nascondermi dietro a frasi fatte o mettere una maschera per passare per bello davanti agli altri”. Il passaggio al Milan “La Juventus? Dopo più di 500 partite non ho avuto il saluto che meritavo e che merito tuttora per quello che ho dato alla Juventus. Io ho anteposto la Juventus a mia moglie, ai miei figli e al mio benessere perché anche quando sono andato via nel 2017 (Milan, ndr) quella scelta l’ho fatta perché non volevo essere un problema all’interno dello spogliatoio e quindi ho preso quella strada lì per non fare del male alla Juventus. E questa è una cosa che al presidente avevo detto per tutto quello che era successo negli ultimi sei mesi della stagione prima. Io devo andare via da qua perché sarei deleterio dentro lo spogliatoio. Perché mi conosco. È stata una scelta condivisa con allenatore e direttore, che mi hanno venduto a poco per il valore di quel momento”. Sulla sua juventinità, Bonucci ha aggiunto: “Non mi sono mai nascosto dietro una maschera, non ho mai nascosto il fatto di essere juventino e di difendere la Juventus in qualunque modo. Di amarla anche a costo di rimetterci personalmente. Quando ti comporti così poi sei nell’occhio del ciclone, quando mezza cosa non va”. Il sogno nel cassetto “Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato perché quando penso a voler fare l’allenatore penso a quella panchina lì. Seppure ho ricevuto per volere di un singolo un torto, mi piace pensare che questa storia ancora non sia finita. Forse è una spiegazione che do per non sentirmi ancora ferito da questa mancanza perché è stata dura da digerire. La rabbia che avevo dentro mi ha fatto fare delle scelte sbagliate perché io ho fatto la scelta di andare avanti seppur avevo la forza da un contratto firmato di andare contro la Juventus. Ma in quel momento l’ho fatto per rabbia perché alla fine la Juventus non era la Juventus, in quel momento non c’erano le persone adatte per fare una scelta come quella che è stata fatta perché i dirigenti che in quel momento erano subentrati non avevano il potere di poter dire “No, si fa così”. Quindi sono dovuti andare un po’ sulla scia di quelle che erano state le decisioni di qualcun altro. Dopodiché, quando mi sono fermato un attimo e la rabbia era un po’ scemata ho detto “Cosa sto facendo? Non è la Juventus il problema di tutto, quindi non è corretto che io continui su questa strada a fare una battaglia che sì mi porterà alla vittoria, ma che comunque non mi avrebbe dato niente. Perché la rabbia che provavo era verso chi aveva preso quella decisione di mettermi fuori rosa e non verso la Juventus”. Le bordate ad Allegri Bonucci ha infine parlato del rapporto con Allegri: "Dopo 8 anni insieme poteva chiamarmi per risolvere la situazione. L'ultimo rapporto che ho avuto è stato dopo la partita a Udine. Ci siamo salutati dopo essere rientrati dalla trasferta, come sempre a fine stagione. Poi anche quand'ero al centro sportivo non c'è mai stato un confronto. Come se per lui fossi un estraneo. Abbiamo caratteri diversi, ci siamo confrontati, abbiamo discusso, litigato, ma io l'ho fatto anche con altri allenatori. In un rapporto umano un minimo di rispetto e di riconoscenza ci debba essere. Bastava che lui fosse chiaro sin dall'inizio. Io sono stato al centro sportivo un mese e mezzo e non ho mai ricevuto da lui una chiamata per dirmi: vieni qua che sistemiamo questa cosa, mi dispiace, qualsiasi cosa. La decisione di farmi fuori poteva benissimo comunicarmela la società, ma un confronto dopo tutti gli anni insieme sarebbe stato il minimo". L'episodio di Oporto "Non so se questa cosa fosse legata a quello che è successo nel 2017, con lo sgabello di Oporto. Forse è stato uno strascico di quell'episodio lì. Quello che è accaduto ai tempi è grave, difficile da giustificare, però ne succedono. Io ho discusso anche con Conte nello spogliatoio, sono cose che in un momento di tensione succedono, soprattutto quando c'è un rapporto vero. Io ho sempre cercato di essere me stesso in qualsiasi situazione, e forse questo lato di me mi ha reso un po' antipatico. Ma mi guardo allo specchio con la consapevolezza di non aver mai indossato una maschera. Questo è quello che è successo anche con il mister: ci siamo scontrati e lui la scorsa stagione ha fatto questa scelta". Una reunion con Allegri? Bonucci ha risposto così: "Siamo grandi, viviamo nel calcio, ci sarà modo di incontrarci. Se capiterà ne parleremo. Oggi è una cicatrice che fa male, però con il tempo si dice che passa tutto. Il suo modo di allenare? Io ho sempre detto che il suo modo di gestire le pressioni dello spogliatoio è stato la base delle vittorie e delle finali raggiunte. Quando hai una grande squadra, con grandi giocatori, è difficile gestirli. Lui è stato molto bravo. Poi ci sono cose che possono piacere o non piacere, ma come tutti". https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2024/07/11-130144975/bonucci_bordata_ad_allegri_fatto_fuori_dalla_juve_per_un_gioco_di_potere_/3
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UFFICIALE: Khépren Thuram è un nuovo calciatore della Juventus
dal1982 ha risposto al topic di Stiwi in Archivio Calciomercato
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UFFICIALE: Khépren Thuram è un nuovo calciatore della Juventus
dal1982 ha risposto al topic di Stiwi in Archivio Calciomercato
ma se le visite sono andate bene cosa manca all' ufficialita' ?- 503 risposte
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Berardi andrà mai in una grande? O finirà la carriera a Sassuolo?
dal1982 ha risposto al topic di dal1982 in Calciomercato Juventus
si ma il topic e' del 2021 volevo dirti che fortunatamente non se ne parla piu', poi ho provato a scrivere ''berardi juve'' e in effetti ci sono ''articoli'' che parlano di un possibile interessamento della juve, ma personalmente credo siano proprio invenzioni , non ci vedo Giuntoli che insegue Berardi (dopo questo lungo infortunio poi) , poi bho -
UFFICIALE: Federico Chiesa lascia la Juventus e approda al Liverpool
dal1982 ha risposto al topic di vlataskaaaa in Archivio Calciomercato
anche io faccio molta fatica a vederlo lo apprezzo' pero' molto per l impegno -
UFFICIALE: Khépren Thuram è un nuovo calciatore della Juventus
dal1982 ha risposto al topic di Stiwi in Archivio Calciomercato
https://www.tuttosport.com/foto/calcio/calciomercato/2024/07/09-130071731/juve_khephren_e_lilian_thuram_alla_continassa_saluti_e_sorrisi_con_thiago_motta?fotonews=3 Juve, Khephren e Lilian Thuram alla Continassa: saluti e sorrisi con Thiago Motta- 503 risposte
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allora ci sta' anche se sceglie l arsenal
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l arsenal e' in champions ?
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UFFICIALE: Federico Chiesa lascia la Juventus e approda al Liverpool
dal1982 ha risposto al topic di vlataskaaaa in Archivio Calciomercato
forse conviene anche lui per poter chiedere un ingaggio maggiore il prossimo anno -
UFFICIALE: Federico Chiesa lascia la Juventus e approda al Liverpool
dal1982 ha risposto al topic di vlataskaaaa in Archivio Calciomercato
sarebbe un ottima riserva quando gli avversari sono stanchi , ma non restera' sicuro e sarebbe uno spreco usarlo un po' alla douglas costa ai tempi di allegri a sto punto vada pure alla Roma -
ha deciso di restare si puo' chiudere il topic
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Vialli ,da quello che raccontano ha funzionato tanto come motivatore, credo che buffon sia stato scelto soprattutto per quello, e se lo sostituiscono cn bonucci lo confermano (bonucci ha la fama di motivatore ma non so chi a parte lui stesso se la sia etichettata )
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vero ma neanche verso la fine dell attivita' non aveva idee troppo precise riserva (o quasi) al psg - ritorno alla juve - parma in B
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anche Vialli era capodelegazione
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Paul Pogba non è più un giocatore della Juventus
dal1982 ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
Chiellini: "Ho senito Pogba, voglio rivederlo in campo" Chiellini ha poi risposto ad una domanda su Paul Pogba, ex compagno alla Juventus, dopo le ultime dichiarazioni sulla sua voglia di tornare in campo: "Io l'ho conosciuto da ragazzo, era poco più di un bambino quando arrivò e si fece subito volere bene. In questi mesi gli ho scritto, ora è un uomo ma per noi rimane quel ragazzino che abbiamo visto crescere. Poteva essere un talento generazionale che si è un po' perso per infortuni, ora mi auguro possa tornare a farsi vedere e che possa tornare a giocare. Ha commesso sicuramente una leggerezza, anche se non so come siano andate le cose, ma la mia speranza è di vederlo presto in campo perché è veramente un ragazzo d'oro". -
stanno ancora rosicando per Motta cmq basterebbe offrire piu' di tutti per ridicolizzare il Bologna , ma non ne vale la pena , non stiamo parlando di un sicuro top player dopotutto
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ah bhe certo,, credo pure io tra piccole imprese si risolverebbe con ''dammi una parte fatturata (che devo dimostrare la vendita) e una parte no ''
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daltro canto invece ci credeva il Basilea allora
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ma si parla del 50% o sbaglio? e' tantissimo , se lo vendono a 50 al bologna restano 25 bentancur quanto aveva ? 20% ? qui dicono 40% Calafiori giocherà nell'Arsenal? Come riportato oggi dal "Corriere dello Sport", l'Arsenal fa sul serio per Calafiori offrendo 47 milioni di euro. Una cifra monstre che, se confermata, sarebbe impossibile da rifiutare per il Bologna. Ma non è tutto: i felsinei sono consapevoli che possono ancora tirare un po' sul prezzo anche perché c'è il Chelsea sul giocatore. Un derby londinese che scatenerebbe un'asta in grado di far lievitare la valutazione fino a poco oltre i 50 milioni. A differenza di Zirkzee, col Manchester United pronto all'assalto, nel caso del classe 2002 non ci sono clausole di rescissione e dunque per il suo cartellino si dovrà per forza trattare con Fenucci, Sartori e Di Vaio. Ricordiamo che in caso di cessione di Calafiori il 40% della cifra incassata dal Bologna andrà nelle casse del Basilea, che lo ingaggiò nell'estate del 2022 dalla Roma. Tiago Pinto, l’ex gm giallorosso, lo lasciò andare per circa 2 milioni di euro. Motta aveva provato a portarlo con sé alla Juventus, ma la trattativa non è mai decollata. Adesso si è fatto sotto l'Arsenal che nell'estate del 2021 proprio dal Bologna acquistò il cartellino di Tomiyasu, pagandolo circa 20 milioni di euro più bonus. Sarà nelle Euroleghe il suo futuro?
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si poi ho letto meglio e ho editato (il mattino non sono sveglissimo di testa ) cmq sperando di rimediare alla figuraccia mi sono poi chiesto come e' il figlio Daniel, che ho visto giocare un po nel Monza e non sembra malissimo
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e il Daniel del Monza come e' ? promettente ?