Vai al contenuto

gabe

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    2510
  • Iscritto

  • Ultima visita

Reputazione Forum

755 Excellent

Su gabe

  • Livello
    #tifosidimettetevi
  • Compleanno September 25

Profile Information

  • Sesso:
    Male

Visite recenti

Il blocco dei visitatori recenti è disabilitato e non viene mostrato ad altri utenti.

  1. certa gente si meriterebbe di non vincere manco un ambo al lotto
  2. Chiesa in chiesa si può dire?
  3. Ferrero commercialista de sor John Scanavino invece è capo de capis di tutta GEDI
  4. si è abbassata l'asticella, ormai anche uno sbadiglio è considerato sessista, c'è poco da fa.
  5. Giuseppe (Numa) Pompilio Il primo collaboratore che Cristiano Giuntoli ha voluto al suo fianco è Giuseppe Pompilio, da sempre il suo braccio destro su tutti i fronti. Oltre a coordinare tutti i lavori di segreteria, essendo un avvocato, si occupa in prima persona di aspetti burocratici negli accordi in sede di mercato. Proviene dal Napoli. Stefano (Stefano) Stefanelli Come Pompilio, faceva parte della squadra dei collaboratori storici che Giuntoli aveva sin dai tempi del Carpi. La sua avventura al Napoli, dove fece il responsabile dell’Under 19, terminò prima del previsto, per fare delle esperienze diverse. L’anno scorso ha guidato l’area tecnica del Pisa: alla Juve sarà il vice direttore sportivo, con responsabilità sull’area scouting. Matteo Serra Si occuperà dello scouting internazionale, a riporto di Stefanelli. Ha già lavorato con Thiago Motta nella stagione allo Spezia, l’anno scorso invece ha fatto parte della squadra osservatori del PSG. Michele Sbravati Ex compagno di squadra di Giuntoli ai tempi dell’Imperia: il direttore ha voluto fortemente con sé alla Juve anche Michele Sbravati, che è stato per tanti anni il responsabile del settore giovanile del Genoa. Anche alla Juve si occuperà dello sviluppo dei talenti, con responsabilità diretta fino alla categoria Under 17. Massimiliano Scaglia (che te la scaglia) Già responsabile del settore giovanile della Juve nel ciclo precedente, Massimiliano Scaglia è il nuovo responsabile della formazione Primavera. Claudio (non-giorgio) Chiellini Anche Claudio Chiellini è fra i dirigenti confermati: continuerà a occuparsi della Next Gen.
  6. Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte Miretti deve farsi una stagione da titolare in prestito da qualche parte
  7. basta guardare il pomo d'adamo, inequivocabile.
  8. A tifare per la Juventus sempre più verdeoro di Thiago Motta ci sarà anche un sostenitore speciale sotto la Mole. O meglio: un… Profeta. Hernanes, prima di chiudere la carriera da giocatore tra Cina e Brasile, ha vissuto alla Juventus l’ultima tappa italiana dopo le esperienze con Lazio e Inter. E a Torino, dove ha vinto lo scudetto nel 2016 con Massimiliano Allegri, l’ex trequartista della Seleçao (27 presenze e 2 gol in verdeoro) ha iniziato una nuova vita. Dal campo alla produzione di vini, ma sempre con un occhio di riguardo per la Signora. "Vivo a Torino – racconta Hernanes - e veder brillare i miei connazionali fa sempre piacere. Mi auguro che Douglas Luiz assieme a Danilo e Bremer, che ormai fanno parte dello zoccolo duro del club, aiutino la Juventus a trovare quella serenità che è mancata negli ultimi due anni. E spero vincano come è successo ai brasiliani della mia Juve: oltre a me, in quella stagione c’erano anche Alex Sandro, Neto e Rubinho". Thiago Motta è cresciuto in Brasile, ma si è affermato in Europa e ha scelto la maglia azzurra per le origini italiane della sua famiglia. Sempre da noi sta decollando come allenatore. La Juventus sarà la sua prima panchina importante: sensazioni? "Parliamo di un allenatore che da giocatore ha vissuto esperienze a grandissimi livelli. Dal Barcellona all’Inter del Triplete fino al Paris Saint Germain, dove ha chiuso la carriera da centrocampista e ha iniziato quella di tecnico a livello giovanile. Thiago Motta ha la conoscenza e l’esperienza per guidare una big come la Juventus. A Bologna ha dimostrato di avere anche le qualità tecnico-tattiche per far bene in bianconero. Penso che si calerà perfettamente nel nuovo contesto. Per un allenatore questo è il momento migliore per aprire un nuovo ciclo alla Juventus dopo le problematiche che ci sono state nelle ultime stagioni e diversi anni senza scudetto". Bremer è tosto e duro come una Barbera d’Asti, quello che serve in difesa Il primo colpo dell’era Thiago Motta è stato Douglas Luiz, acquistato dall’Aston Villa per 50 milioni (nell’operazione anche Iling e Barrenechea). È il centrocampista che mancava ai bianconeri? "La Juventus ha una rosa di buoni giocatori e aggiungendo delle pedine ideali per il gioco di Thiago Motta come Douglas Luiz sicuramente sarà più facile realizzare fin da subito la sua nuova idea di calcio. Alle squadre di Thiago, come si è visto lo scorso anno nella cavalcata Champions del Bologna, piace avere il pallone e comandare la manovra e la partita. Douglas Luiz sarà fondamentale da questo punto di vista, sarà il cervello e il regista della nuova Juventus". A chi lo paragonerebbe? "Sono convinto che Douglas aiuterà Danilo e tutta la squadra a tornare competitiva per lo scudetto e anche per le altre manifestazioni. Però…". Però… "Non mi piaceva quando giocavo e non mi piace neppure adesso paragonare calciatori di epoche e momenti diversi. Ogni giocatore ha i propri punti di forza e i propri punti deboli". Juve da scudetto? Il calcio non è una raccolta di figurine, serve tempo per abituarsi ai cambiamenti Lei da qualche anno produce vini nell’astigiano: dovesse abbinarli ai brasiliani della Juventus? "Questo si può fare… (risata). Danilo è un Barolo: più invecchia, più diventa buono. E migliora. Bremer? Gleison è tosto e duro come una Barbera d’Asti, quello che serve in difesa". E Douglas Luiz? "Per Douglas devo uscire dal Piemonte. Negli scacchi sarebbe la regina. Per cui se fosse un vino, direi più un Super Tuscan". C’è un motivo particolare? "Douglas, come ha dimostrato anche nell’ultima stagione in Inghilterra con l’Aston Villa dove è andato in doppia cifra a livello di gol e assist, è totale e completo nelle tre fasi. Difende, organizza il gioco avviando l’azione e poi spesso la conclude sfruttando un buon senso del gol. Un vero Super Tuscan". Se pensa a Thiago Motta? "Thiago è un Barbaresco. Vino elegante, come è stato lui da centrocampista e come sono adesso le sue squadre, che mostrano sempre un gioco fluido". Bremer è sempre di più un brasiliano-italiano nel suo modo di giocare e soprattutto in marcatura: rivede in Gleison il suo ex compagno Chiellini? "Non so se Bremer diventerà l’erede di Giorgio. Gleison è duro e reattivo in marcatura e sotto questo aspetto ricorda Chiellini". È il difensore più forte del nostro campionato? "Certamente è tra i migliori nel suo ruolo in Serie A". Questa Juventus brasiliana capitanata da Danilo basterà per contendere lo scudetto all’Inter Campione d’Italia in carica? "La Juventus è competitiva, ma per capire se sarà la reale rivale dell’Inter bisogna aspettare la fine del mercato e comunque dare il tempo a Douglas Luiz e ai nuovi acquisti di inserirsi e adattarsi in un ambiente come quello bianconero, oltre che a Motta di trasmettere le proprie idee. Il calcio non è una raccolta di figurine, serve tempo per abituarsi ai cambiamenti e conoscersi meglio". C’è dell’altro? "Una cosa è sicura: spero che Douglas Luiz si tolga la soddisfazione di conquistare uno scudetto con la Juventus come è capitato a me. È una sensazione bellissima, che mi resta dentro ancora oggi a distanza di anni". A proposito di scudetto: se chiude gli occhi e ripensa al suo anno e mezzo vissuto in bianconero? "Mi vengono ancora i brividi al ricordo dei due gol che ho realizzato all’Allianz Stadium davanti ai nostri tifosi. Sono state poche reti, ma segnare con la maglia della Juventus resta un segno indelebile e straordinario. Una piccola pagina all’interno di una storia leggendaria e unica". [giornalaccio rosa]
×
×
  • Crea Nuovo...