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  1. L’attacco della Juventus si arricchisce da oggi di un altro grandissimo giocatore: parliamo di Gonzalo Higuain, che sarà un giocatore bianconero per le prossime cinque stagioni. Di seguito il comunicato ufficiale. ACQUISIZIONE DEL CALCIATORE GONZALO HIGUAIN Torino, 26 luglio 2016 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gonzalo Gerardo Higuain a fronte di un corrispettivo di € 90 milioni pagabili in due rate di pari importo nelle stagioni sportive 2016/2017 e 2017/2018. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale. È piuttosto difficile parlare di Higuain e dire di lui qualcosa che non sia ancora stato detto. Attaccante totale, punta dalle caratteristiche tecniche e fisiche pazzesche, e soprattutto dotato di quel particolare fiuto del gol che nel mondo hanno davvero in pochi. Pochissimi. Facciamoci, come sempre, aiutare dai numeri, e restiamo per ora solamente alla sua esperienza in Italia. Nell’ultimo campionato di Serie A, Gonzalo (nato a Brest il 10 dicembre 1987) ha messo a segno la cifra incredibile di 36 gol in 35 partite disputate, con una media vertiginosa, che gli ha permesso di abbattere un record, quello di Nordahl, che resisteva dal 1950 (35 gol in una sola stagione). Non solo. Fanno rabbrividire anche i numeri legati al suo ruolo in campo nella stagione appena conclusa, al di là dei gol: 83 tiri nello specchio, almeno 40 più di ogni altro calciatore, nove doppiette, 25 partite nelle quali è andato in gol. Gonzalo, riassumendo, ha segnato una media di un gol ogni 41 palloni toccati: altro record, altra cifra da capogiro. E se allarghiamo il computo agli ultimi 3 anni, scopriamo che le reti sono 71, gli assist 16: in altre parole, 87 gol portano, in modo diretto o indiretto, la sua firma. Sono state evidentemente – specie l’ultima – stagioni incredibili per lui, ma il suo talento non era certo sconosciuto al mondo del pallone. Basti pensare che in Spagna, al Real Madrid (dove ha militato dal 2007 al 2013), ha messo a segno 107 reti in 190 partite di campionato, sei reti in 26 presenze di Coppa di Lega, 8 gol in 48 match internazionali. E prima ancora, al River Plate, dove aveva militato per tre anni dal 2004, agli inizi della carriera, el Pipita era andato in gol in 15 occasioni. Ma questa è storia. La storia si trasforma in cronaca, il passato in presente, e soprattutto in futuro. E il futuro di Higuain è bianconero. Bienvenido, Pipita. (juventus.com) http://www.juventus.com/it/news/news/2016/gonzalo-higuain---bianconero.php
  2. Miralem Pjanic, neo acquisto della Juventus, ha parlato a margine di un evento promozionale, come riporta Mercato365.com: "Ho avuto una carriera progressiva, andando avanti passo dopo passo, senza mai voler puntare troppo in alto troppo in fretta. Credo che questo sia un buon momento per andarsene e andare in un grande club come la Juventus. Ho voglia di vincere e ho tanta sete di successi che spero di raccogliere in questa squadra davvero forte. Il blasone della Juventus? Non mi mette pressione, sono consapevole del fatto che da lì siano passati Pirlo, Zidane o Platini. Sono tutti giocatori straordinari. Voglio ripagare i dirigenti per la fiducia, mi hanno voluto davvero. Questi sono gli anni migliori della mia carriera e spero di crescere ulteriormente alla Juventus". http://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?action=read&idtmw=845515
  3. Centrale di centrocampo, dalle spiccate doti tecniche, Miralem Pjanic è uno di quei calciatori capaci di cambiare il volto di un’azione anche con un solo tocco di palla. A partire da oggi metterà le sue qualità al servizio della Juventus. La società ha infatti siglato un accordo con la Roma per il passaggio del centrocampista bosniaco in bianconero. ACCORDO CON L’A.S. ROMA PER L’ACQUISIZIONE DEL CALCIATORE MIRALEM PJANIC Torino, 13 giugno 2016 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società A.S. Roma S.p.A. per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Miralem Pjanic a fronte di un corrispettivo di € 32 milioni. Gli effetti economici e patrimoniali di tale acquisizione avranno effetto a decorrere dalla stagione sportiva 2016/2017. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale. Il suo destro delicato, la precisione abbinata alla potenza e alla visione di gioco, fanno di Pjanic uno dei centrali offensivi più dotati che ci siano in Serie A. Se aggiungiamo anche le sue capacità balistiche, per esempio nel battere i calci di punizione, è chiaro come il centrocampo bianconero si sia ulteriormente arricchito di qualità. Le doti di Pjanic sono chiare fin da quando il giocatore muove i primi passi nel mondo del calcio, in Lussemburgo. Accade nel 2004, quando Miralem ha solo 14 anni (il giocatore nasce a Tuzla, Bosnia, nel 1990) e milita nell’Under 19 dello Schifflange. Viene notato dalla squadra francese del Metz, che per tre stagioni lo fa crescere nelle sue giovanili e poi, a 17 anni, lo lancia in Prima Squadra. 32 presenze e 3 gol in campionato, cui sommare 6 apparizioni e una rete in Coppa di Francia gli valgono, nel 2008, il passaggio al Lione. Ed è in riva al Rodano che Miralem mostra a pieno tutte le sue qualità: fino al 2011 disputa 90 partite in Ligue 1, mettendo a segno 10 gol; bottino che aumenta considerando i 6 match nelle coppe nazionali (Coupe de France e Coupe de la Ligue) e i 25 in ambito internazionale (sei le reti per lui). Dalla Ligue 1 alla Serie A: nel 2011 Pjanic passa alla Roma, di cui è titolare fin dal suo arrivo. Lo confermano le 159 presenze e 27 reti in campionato, le 9 apparizioni (una rete) in Coppa Italia e le 17 in Champions League, competizione nella quale Miralem segna due reti. Da oggi, il curriculum del calciatore si tinge di bianconero. (juventus.com) http://www.juventus.com/it/news/news/2016/pjanic---bianconero-.php CHI E' MIRALEM PJANIC??? Miralem Pjanić (Tuzla, 2 aprile 1990) è un calciatore bosniaco, ex centrocampista della Roma ora passato alla Juventus e della Nazionale bosniaca. Detto "Il Pianista", "Il Piccolo Principe" o "Giotto", è bosniaco di nascita, ma è cresciuto calcisticamente in Lussemburgo. Muove i primi passi nel FC Schifflange 95, per poi passare nelle giovanili del Metz, squadra con la quale debutta tra i professionisti. Nell'estate del 2008 si trasferisce al Lione, dove si afferma come una delle migliori speranze del calcio europeo, grazie alle sue prestazioni nel campionato francese e in Champions League. Nel 2011 passa alla Roma e nell'estate del 2016 a Torino sponda bianconera. Titolare inamovibile della sua Nazionale, nel 2014 contribuisce in modo importante alla storica partecipazione ai Mondiali di calcio. Il giocatore è figlio d'arte (il padre giocava nella seconda divisione jugoslava), è in possesso di due cittadinanze: bosniaca e lussemburghese, Paese nel quale si rifugiò con la sua famiglia poco dopo lo scoppio della guerra in Bosnia. Soprannominato Giotto, parla ben sei lingue: bosniaco, inglese, tedesco, lussemburghese, francese ed italiano. Centrocampista completo è dotato di una buona velocità, un ottimo controllo di palla, un ottimo tiro, in particolare dalla distanza, di un'eccellente visione di gioco grazie alla quale fornisce numerosi assist ai compagni e grande abilità nel dribbling, in particolare nello stretto, che gli permette di esibirsi in incredibili serpentine. Può ricoprire sia il ruolo di intermedio di centrocampo che quello di trequartista. Col tempo sotto la gestione di Rudi Garcia ha imparato anche a ricoprire il ruolo di mezz' ala sviluppando anche l'abilità d'intercettazione della palla con verticalizzazione immediata. Nel 2010 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balón. Abile nei calci piazzati, quando giocava con la maglia dell'Olympique Lione, si allenava spesso a calciare le punizioni assieme a Juninho, come confermato da quest'ultimo e già nel 2009 il bosniaco era considerato il suo erede tra le file dell'OL. Miralem inizia la sua carriera nel club lussemburghese del Fc Schifflange (prima divisione) dopo vari infortuni che lo hanno relegato spesso in tribuna. Già allora l'allenatore del club nota il suo talento e decide di metterlo in prima squadra già da giovanissimo. Dopo aver militato nella squadra lussemburghese dello Schifflange, è giunto al Metz nel 2004 e, dopo alcune stagioni nelle squadre giovanili, fa il suo debutto il 18 agosto 2007 contro il PSG, gara terminata 0-0. Il 15 dicembre realizza contro il Sochaux, rete che non servirà ad evitare la sconfitta ai granata. Conclude la sua stagione totalizzando 38 presenze e 4 reti. Il 1º agosto 2008 si trasferisce a titolo definitivo al Lione per 7,5 milioni di euro. Fa il suo debutto il 2 agosto contro il Bordeaux. Il 24 febbraio 2009 fa il suo debutto in Champions League contro il Barcellona, partita terminata 1-1. chiudendo la sua prima stagione con 24 presenze, senza alcuna rete all'attivo. Nella stagione successiva, si afferma come uno dei migliori giovani sul palcoscenico europeo, anche grazie al compagno di squadra Juninho Pernambucano, dal quale apprende specifiche qualità balistiche nel calciare le punizioni. Il 19 agosto 2009, nel giorno del suo debutto stagionale, segna il suo primo gol in Champions League contro l'Anderlecht partita valevole per i Preliminari di Champions League, gara vinta dai francesi 5-1. Pochi giorni dopo, il 22 agosto, segna nella gara vinta 3-0 contro l'Auxerre il suo primo gol in campionato con la maglia del Lione. L'11 marzo 2010 segna inoltre il gol del pareggio contro il Real Madrid nel ritorno degli ottavi, rete che permette alla sua squadra di passare ai quarti di finale. Termina la stagione con 53 presenze e 11 reti. Nel periodo successivo, disputa un'altra stagione su buoni livelli, senza però ripetere l'exploit di quella precedente. Conclude la sua esperienza al Lione, dopo aver totalizzato 121 presenze condite da 16 reti. Il 31 agosto 2011 la Roma acquista il calciatore a titolo definitivo per 11 milioni di euro. Esordisce con la nuova maglia l'11 settembre 2011 nella gara casalinga contro il Cagliari persa per 1-2.. Il 20 novembre 2011 segna il suo primo gol contro il Lecce, il primo con la maglia giallorossa, rete che risulterà decisiva per la vittoria finale. Nella prima parte della stagione successiva parte spesso dalla panchina, visto un difficile rapporto con il neo tecnico Zeman; diverrà invece titolare fisso con l'arrivo in panchina di Rudi Garcia, nella stagione 2013-2014. Con il tecnico francese la Roma ottiene due secondi posti consecutivi, ai quali Pjanić contribuisce rispettivamente con 6 (2013-14) e 5 reti (2014-15). La stagione 2015-2016 è particolarmente brillante sul piano realizzativo: Pjanić con 12 gol supera il proprio record di marcature stagionali del 2009-10 con l'Olympique Lyonnais di 11 marcature. L'8 maggio 2016 nella vittoria per 3-0 contro il Chievo si porta a 10 gol in campionato andando per la prima volta in doppia cifra in campionato. Ha esordito a livello di Nazionale con la maglia del Lussemburgo ai campionati europei Under-19, Paese dove è cresciuto calcisticamente. successivamente ha dichiarato di voler giocare per la Bosnia, debuttando da prima con la Nazionale Under 21. Il 20 agosto 2008 fa il suo esordio nell'amichevole contro la Bulgaria, gara finita con la vittoria dei bulgari per 2 a 1 risultando, a 18 anni, il più giovane esordiente della Nazionale. Durante un'altra gara amichevole vinta 2-1, questa volta contro il Ghana, il 2 marzo 2010, segna la sua prima rete in Nazionale. Il 3 giugno 2014 viene inserito nella lista dei convocati della Nazionale Bosniaca che parteciperà ai Mondiali di calcio. Il 16 giugno fa il suo esordio nella gara contro l'Argentina, partita vinta dall'Albiceleste 2-1. Il 25 giugno segna nella vittoria 3-1 contro l'Iran, successo che risulterà inutile ai fini del passaggio del girone. Conclude la competizione con 3 presenze ed 1 rete. (wikipedia.org)
  4. Evra ha rinnovato fino al 30 giugno 2017 con opzione per un'ulteriore stagione. fonte Juventus.com
  5. Dani Alves è bianconero. Questo pomeriggio il laterale brasiliano ha siglato l'accordo che lo legherà alla Juventus sino al 30 giugno 2018, con opzione a favore della società per un'ulteriore stagione. Classe, doti atletiche ed esperienza internazionale: sono solo alcune delle qualità che fanno di Daniel Alves Da Silva, nato a Juazeiro il 6 maggio 1983, uno degli esterni più apprezzati nel panorama del calcio mondiale. LA CARRIERA Sono tre le squadre in cui, storicamente, ha militato il giocatore verdeoro: una brasiliana e due spagnole. Nell’ordine, fra il 2001 e il 2002 gioca nel Bahia, mettendo insieme 25 presenze e due reti. Dal 2002 al 2008 Alves si fa strada nella Liga, esattamente al Siviglia: in sei stagioni sono 175 le presenze e 11 i gol. Da qui il passo successivo, al Barcellona: in maglia blaugrana, Dani Alves si consacra nei più grandi palcoscenici internazionali, collezionando nella Liga in otto stagioni ben 247 presenze e segnando 14 gol, a conferma di una sua propensione al gioco offensivo. Questo per quanto riguarda i campionati Nazionali: non va dimenticato che Dani Alvesè stato presente in Copa del Rey per 28 volte con il Siviglia segnando un gol e 54 volte con il Barça (anche in questo caso un gol). A queste presenze vanno sommate, ovviamente, quelle internazionali: esattamente 90 con i catalani (5 i gol) e 47 con gli andalusi (in questo caso sono 4 le marcature) LE VITTORIE È un palmarès da vincente di razza, quello di Dani Alves, che ha trionfato per sei volte nella Liga con il Barça e per cinque in Coppa del Re (una di queste con il Siviglia). Cinque anche le vittorie in Supercoppa di Spagna, anche in questo caso una con il Siviglia e cinque con il Barcellona, squadra con la quale Alves ha ottenuto i successi più prestigiosi soprattutto a livello internazionale. Tre Champions League, due Supercoppe Europee e tre Mondiali per Club vinti in maglia blaugrana rendono incredibile una bacheca arricchita anche da un’altra Supercoppa Europea e due Coppe UEFA vinte con il Siviglia. NELL'ULTIMA STAGIONE Instancabile sulla destra, area del campo che copre praticamente in tutta la sua estensione, Dani Alves è stato un protagonista continuo della stagione del Barça. Nella Liga ha collezionato 29 presenze (2149 minuti), e questi sono alcuni dei numeri della sua annata. A questi dati aggiungiamo 100 cross e 21 occasioni da rete create in stagione, la bellezza di 1459 passaggi positivi, a fronte di pochissimi falli (39, poco più di 1 a partita) con conseguente basso numero di cartellini gialli, 6, e nessuna espulsione. Si diceva prima delle aree di campo coperte da Dani Alves: in questa grafica sono riassunte in modo molto chiaro. Tornando ai passaggi, questa è infine la rappresentazione dei palloni smistati e di quelli ricevuti dal brasiliano, ovviamente sempre dalla parte destra del campo. Classe, grande qualità e quantità, per uno dei laterali più forti e titolati al mondo. Che da oggi veste la maglia bianconera e che domani vivrà una giornata intensa: alle 9.30, Dani Alves sarà protagonista della conferenza stampa di presentazione che si terrà allo Stadium e che sarà trasmessa in diretta su Juventus.com, sulla nostra pagina Facebook ufficiale e su J|tv. E negli studi del canale bianconero il brasiliano si recherà subito dopo la conferenza, per dialogare in diretta con i tifosi. Quindi tappa allo Juventus Store, dove i primi 34 che acquisteranno la sua maglia potranno farsela autografare direttamente da lui, per portare a casa uno magnifico ricordo del #DaniAlvesDay. (juventus.com) http://www.juventus.com/it/news/news/2016/dani-alves---bianconero.php CHI E' DANI ALVES??? Daniel Alves da Silva, meglio noto come Daniel Alves o Dani Alves (Juazeiro, 6 maggio 1983), è un calciatore brasiliano, ex difensore del Barcellona, ora alla Juventus e della Nazionale brasiliana. Riconosciuto come uno dei migliori giocatori al mondo nel suo ruolo, con le maglie di Siviglia e Barcellona ha vinto sei campionati spagnoli, quattro Coppe del Re, cinque Supercoppa di Spagna, due Coppe UEFA, quattro Supercoppe UEFA, tre Champions League e tre Mondiali per club. Con la maglia della sua Nazionale ha conquistato invece una Coppa America e due Confederations Cup. Pur non avendo un fisico imponente possiede una notevole forza e tra le sue caratteristiche spicca la resistenza, la velocità ed anche notevoli qualità tecniche per il suo ruolo. Dotato di un buon cross e tiro, partecipa spesso alle azioni di attacco ed è considerato fra i migliori attuali terzini al mondo. Cresciuto calcisticamente nel Bahia, esordisce in prima squadra nell'incontro del Campeonato Brasileiro Série A 2001 contro il Paraná Clube. In questa partita, vinta dal Bahia per 3-0, fornisce due assist trasformati in gol e subisce un fallo punito con un calcio di rigore. A seguito di ciò, l'allenatore Evaristo de Macedo gli conferma un posto da titolare nella squadra. A metà del 2002 passa in prestito al Siviglia. Dopo aver trascorso la stagione 2002-2003 in prestito al Siviglia, quest'ultimo acquista in via definitiva il calciatore brasiliano. Nel corso delle 6 stagioni trascorse con il club andaluso dal 2002 al 2008, ha vinto due Coppe UEFA, una Supercoppa europea e una Coppa del Re. Nel giugno 2006 viene annunciato il suo trasferimento al Liverpool, ma l'affare salta. Nel dicembre 2006 firma un nuovo contratto che lo legava al Siviglia fino al 2012. Nell'agosto 2007 il calciatore afferma di voler lasciare il Siviglia dopo che il Chelsea gli aveva avanzato una proposta d'ingaggio, alla quale non avrebbe voluto rinunciare. In seguito il Siviglia rifiuta l'offerta del Chelsea, del valore di 36 milioni di euro, in quanto giudicata troppo bassa. Il 28 agosto 2007, pur essendo stato convocato per il ritorno della partita di qualificazione alla UEFA Champions League 2007-2008 contro l'AEK Atene, non si presenta all'aeroporto per prendere il volo per Atene, suscitando lo sdegno di José Maria Del Nido, presidente del Siviglia. Alla fine, complice anche la morte del compagno di squadra Antonio Puerta, resta al club andaluso per un'altra stagione. Nel giugno del 2008 viene annunciato il trasferimento del difensore brasiliano al Barcellona per 32 milioni di euro, più vari bonus in base ai risultati conseguiti che porteranno il prezzo fino a 40 milioni. Il 1º luglio 2008 dichiara il suo addio al Siviglia attraverso una conferenza stampa, in cui scoppia in lacrime, ringraziando la squadra per tutto quello che gli ha dato; il giorno dopo passa al Barcellona, con cui esordisce in gare ufficiale il 13 agosto 2008, nel terzo turno di qualificazione di Champions League contro il Wisła Cracovia. L'esordio in Liga spagnola con la maglia blaugrana arriva il 31 agosto 2008 contro il Numancia. Il 13 maggio vince la sua seconda Coppa del Re, mentre tre giorni dopo vince matematicamente la sua prima Liga grazie alla sconfitta del Real Madrid sul campo del Villareal. Il 27 maggio si laurea anche campione d'Europa vincendo la Champions League allo Stadio Olimpico di Roma contro il Manchester United; Dani Alves non disputa la finale a causa di un'ammonizione rimediata nella semifinale di ritorno contro il Chelsea, nella quale figurava tra i diffidati. All'inizio della stagione 2009-2010 vince la Supercoppa di Spagna contro l'Athletic Bilbao e la prima Supercoppa europea contro lo Shakhtar Donetsk. Il 19 dicembre 2009 vince con il Barcellona la Coppa del Mondo per club contro l'Estudiantes; questa vittoria e permette alla squadra catalana di diventare la prima e unica nella storia del calcio a inanellare un sextuple, ovvero a primeggiare in tutte le sei competizioni disputate nell'anno solare. A fine stagione vince anche la sua seconda Liga spagnola. Il 21 agosto 2010 vince la Supercoppa nazionale ai danni della sua ex-squadra, il Siviglia. Il 22 marzo 2011 rinnova il contratto che legherà il giocatore alla squadra Blaugrana fino al 2015. In questa stagione il Barcellona si riconferma ad alti livelli e Dani Alves, con le sue prestazioni, contribuisce alla vittoria della Champions League contro il Manchester United (come due anni prima) e della Liga. Il 17 agosto 2011 vince la Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid Il 25 gennaio 2012 nella partita di Coppa del Re contro il Real Madrid sigla il goal del 2-0 per il Barcellona, gol che permette alla sua squadra di qualificarsi alla semifinale. Il 25 maggio vince per la terza volta la Coppa di Spagna in finale contro l'Athletic Bilbao (3-0). Per la stagione 2012-2013 ha cambiato il suo numero di maglia, ereditando la numero 22 da Eric Abidal. Il 21 agosto 2013 regala un assist al compagno Neymar per il primo gol con la maglia dei blaugrana nell'andata della Supercoppa di Spagna a Madrid contro l'Atletico (1-1). Dani Alves ha giocato anche la gara di ritorno che ha sancito la vittoria del trofeo da parte del Barcellona. Il 27 aprile 2014, durante la partita di campionato Villareal-Barcellona, mentre si accinge a battere un calcio d'angolo, gli viene lanciata contro dagli spalti una banana. Dani Alves, senza scomporsi, risponde a questo gesto chiaramente razzista in modo curioso: raccoglie il frutto, lo sbuccia e lo mangia, continuando poi a giocare. Questo gesto è diventato immediatamente un simbolo nella lotta contro il razzismo, appoggiato con convinzione da molti altri calciatori (come Neymar, Balotelli, Mertens, Hulk, Pogba e Aguero), altri sportivi, e anche personalità non legate al mondo del calcio. Il 17 settembre 2014 nella partita vinta 1-0 in casa contro l'APOEL in Champions League raggiunge quota 300 presenze in tutte le competizioni con la maglia del Barcellona[30]. Il 17 maggio 2015, grazie alla vittoria esterna contro l'Atlético Madrid, conquista con i colori blaugrana il suo quinto campionato spagnolo. Il 30 maggio vince la sua quarta Coppa del Re, grazie al 3-1 contro l'Athletic Bilbao, mentre il 6 giugno conquista la sua terza Champions League dopo la vittoria 3-1 sulla Juventus. In scadenza di contratto, tre giorni dopo rinnova col club catalano fino al 2017 con un'opzione per il terzo anno. Nella stagione 2015-2016 decide di indossare la maglia numero 6 lasciata libera da Xavi. Comincia la nuova stagione vincendo la Supercoppa UEFA contro il Siviglia. Per Alves si tratta della quarto successo personale, uno in meno rispetto al record di cinque vittorie detenuto da Paolo Maldini. Il 2 giugno 2016 il Barcellona annuncia sul proprio sito ufficiale che il giocatore ha preso la decisione di lasciare la compagine catalana. A livello giovanile ha preso parte al campionato mondiale di calcio Under-20 2003, vincendo il torneo con il Brasile e venendo nominato come terzo miglior calciatore di quella competizione. La sua prima partita con la Nazionale di calcio del Brasile, seppur non ufficiale, avviene il 7 ottobre 2006, entrando come sostituto nell'amichevole contro il club kuwaitiano Al Kuwait Kaifan, mentre 3 giorni dopo esordisce ufficialmente nell'amichevole contro l'Ecuador. Viene convocato dal commissario tecnico Carlos Dunga per la Copa América 2007 in Venezuela. Gioca le tre partite della fase a gironi e la finale vinta contro l'Argentina; contro gli argentini è autore del secondo gol del Brasile che alla fine si imporrà sull'avversario per 3-0[40]. Due anni dopo è tra i convocati di Dunga per la FIFA Confederations Cup 2009, vinta dal Brasile, in cui è autore di un gol nella semifinale contro il Sudafrica. Nel maggio 2010 è stato convocato dal commissario tecnico Carlos Dunga per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica. Il 15 giugno fa il suo esordio mondiale subentrando a Maicon nella prima sfida della fase a gironi contro la Corea del Nord. Il 25 giugno, con il Brasile già qualificato agli ottavi di finale, gioca da titolare la terza sfida della fase a gironi contro il Portogallo. Sempre da titolare gioca l'ottavo di finale contro il Cile e il quarto di finale contro l'Olanda che sancisce l'eliminazione del Brasile. Nel 2011 Mano Menezes lo ha convocato per la Coppa America in Argentina dove Dani Alves ha disputato 2 delle 4 partite dei verdeoro, eliminati nei quarti di finale dal Paraguay ai rigori (0-2). Il 14 maggio viene inserito, dal CT Luiz Felipe Scolari, nella lista dei 23 convocati per la FIFA Confederations Cup 2013, che è svolta in Brasile dal 15 al 30 giugno 2013 come preludio del Campionato mondiale di calcio 2014. Disputa da titolare tutte e cinque le partite del Brasile, compresa la vittoriosa finale contro la Spagna. Viene convocato per la Coppa del mondo 2014 svoltasi in Brasile. In questa competizione è titolare fino ai quarti di finale, poi, a causa di uno scarso stato di forma, perde il posto da titolare in favore di Maicon. Salta dunque la semifinale contro la Germania (1-7) che sancisce l'eliminazione del Brasile e anche la finale per il terzo posto persa contro l'Olanda (0-3). L'11 giugno 2015 viene in seguito integrato dal commissario tecnico Carlos Dunga, nella lista definitiva alla Copa América 2015, a causa dell'infortunio di Danilo. Dani Alves gioca titolare tutte le 4 partite del Brasile, compreso il quarto di finale perso contro il Paraguay. Viene convocato per la Copa América Centenario negli Stati Uniti. (wikipedia.org)
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