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  1. Miralem Pjanic, neo acquisto della Juventus, ha parlato a margine di un evento promozionale, come riporta Mercato365.com: "Ho avuto una carriera progressiva, andando avanti passo dopo passo, senza mai voler puntare troppo in alto troppo in fretta. Credo che questo sia un buon momento per andarsene e andare in un grande club come la Juventus. Ho voglia di vincere e ho tanta sete di successi che spero di raccogliere in questa squadra davvero forte. Il blasone della Juventus? Non mi mette pressione, sono consapevole del fatto che da lì siano passati Pirlo, Zidane o Platini. Sono tutti giocatori straordinari. Voglio ripagare i dirigenti per la fiducia, mi hanno voluto davvero. Questi sono gli anni migliori della mia carriera e spero di crescere ulteriormente alla Juventus". http://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?action=read&idtmw=845515
  2. Braida: "Arthur ideale per Sarri. Ecco come gioca" Innervosito dalla scelta blaugrana di trattare la sua cessione, il brasiliano nega l’addio però apprezza l’interesse bianconero. «Arthur è uno che sa giocare a calcio». Parola di Ariedo Braida. Il ds del grande Milan berlusconiano, oltre ad avere un gran fiuto per i talenti, ha conosciuto il 23enne centrocampista brasiliano da vicino durante il suo ultimo periodo al Barcellona. Braida ha lasciato i blaugrana a settembre, dopo quasi cinque anni di lavoro al Camp Nou, e nel 2018 era di scrivania in Catalogna quando il presidente Josep Maria Bartomeu ha deciso di investire quasi 40 milioni per il talento del Gremio finito nel mirino della Juventus. ...... «Parliamo di un giocatore dotato di eccellente tecnica, bravissimo nel palleggio e nel muovere la palla nel corto. È uno a cui piace ricevere il pallone, toccarlo, smistarlo. È un talento brasiliano, già protagonista in Nazionale, con una qualità che io ho sempre reputato centrale nelle mie scelte di mercato. Arthur sa giocare a calcio e quando uno è così l’età non conta. Puoi essere più o meno giovane». Altre qualità di Arthur? «È molto serio, competitivo e un po’ meno anarchico rispetto alla media dei brasiliani che arrivano in Europa. Non ha una grande aggressività. Però è un centrocampista che, oltre a muovere bene la palla, sa inserirsi, ha un buon tiro e infatti segna anche qualche gol». ...... Vedrebbe bene Arthur con Sarri? «A livello tecnico, sarebbe un palleggiatore ideale per il gioco di Sarri. Arthur ama toccare tanti palloni, ma sempre a uno-due tocchi». Articolo completo -> https://bit.ly/2So7COT
  3. Roma-Juventus, Pruzzo: «Pjanic non deve festeggiare all'Olimpico» L'ex attaccante: «Il mio obiettivo settimanale è quello di non vederli vincere lo scudetto a Roma»twitta mercoledì 10 maggio 2017 0 Mi piace 0 Non mi piace 515 Facebook Twitter Google Email Stampa 42 Commenti TORINO - Prima l'aggettivo "nano da giardino". Ora la speranza di non vederlo festeggiare lo scudetto all'Olimpico. Roberto Pruzzo continua il suo personalissimo duello con Pjanic e con la Juventus: «Il mio obiettivo - ha detto a Radio Radio - è quello di non vedere Pjanic e i suoi compagni festeggiare lo scudetto allo stadio Olimpico. Sarebbe un modo dignitoso per la Roma di chiudere il campionato». Roma-Juventus è più di una semplice partita e, anche quest'anno, il campo conferma questa "esclusività": «La Roma ha vinto tante partite ma purtroppo rimangono impresse solo le sconfitte. Sarebbe bello vincere contro la Juventus».
  4. Centrale di centrocampo, dalle spiccate doti tecniche, Miralem Pjanic è uno di quei calciatori capaci di cambiare il volto di un’azione anche con un solo tocco di palla. A partire da oggi metterà le sue qualità al servizio della Juventus. La società ha infatti siglato un accordo con la Roma per il passaggio del centrocampista bosniaco in bianconero. ACCORDO CON L’A.S. ROMA PER L’ACQUISIZIONE DEL CALCIATORE MIRALEM PJANIC Torino, 13 giugno 2016 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società A.S. Roma S.p.A. per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Miralem Pjanic a fronte di un corrispettivo di € 32 milioni. Gli effetti economici e patrimoniali di tale acquisizione avranno effetto a decorrere dalla stagione sportiva 2016/2017. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale. Il suo destro delicato, la precisione abbinata alla potenza e alla visione di gioco, fanno di Pjanic uno dei centrali offensivi più dotati che ci siano in Serie A. Se aggiungiamo anche le sue capacità balistiche, per esempio nel battere i calci di punizione, è chiaro come il centrocampo bianconero si sia ulteriormente arricchito di qualità. Le doti di Pjanic sono chiare fin da quando il giocatore muove i primi passi nel mondo del calcio, in Lussemburgo. Accade nel 2004, quando Miralem ha solo 14 anni (il giocatore nasce a Tuzla, Bosnia, nel 1990) e milita nell’Under 19 dello Schifflange. Viene notato dalla squadra francese del Metz, che per tre stagioni lo fa crescere nelle sue giovanili e poi, a 17 anni, lo lancia in Prima Squadra. 32 presenze e 3 gol in campionato, cui sommare 6 apparizioni e una rete in Coppa di Francia gli valgono, nel 2008, il passaggio al Lione. Ed è in riva al Rodano che Miralem mostra a pieno tutte le sue qualità: fino al 2011 disputa 90 partite in Ligue 1, mettendo a segno 10 gol; bottino che aumenta considerando i 6 match nelle coppe nazionali (Coupe de France e Coupe de la Ligue) e i 25 in ambito internazionale (sei le reti per lui). Dalla Ligue 1 alla Serie A: nel 2011 Pjanic passa alla Roma, di cui è titolare fin dal suo arrivo. Lo confermano le 159 presenze e 27 reti in campionato, le 9 apparizioni (una rete) in Coppa Italia e le 17 in Champions League, competizione nella quale Miralem segna due reti. Da oggi, il curriculum del calciatore si tinge di bianconero. (juventus.com) http://www.juventus.com/it/news/news/2016/pjanic---bianconero-.php CHI E' MIRALEM PJANIC??? Miralem Pjanić (Tuzla, 2 aprile 1990) è un calciatore bosniaco, ex centrocampista della Roma ora passato alla Juventus e della Nazionale bosniaca. Detto "Il Pianista", "Il Piccolo Principe" o "Giotto", è bosniaco di nascita, ma è cresciuto calcisticamente in Lussemburgo. Muove i primi passi nel FC Schifflange 95, per poi passare nelle giovanili del Metz, squadra con la quale debutta tra i professionisti. Nell'estate del 2008 si trasferisce al Lione, dove si afferma come una delle migliori speranze del calcio europeo, grazie alle sue prestazioni nel campionato francese e in Champions League. Nel 2011 passa alla Roma e nell'estate del 2016 a Torino sponda bianconera. Titolare inamovibile della sua Nazionale, nel 2014 contribuisce in modo importante alla storica partecipazione ai Mondiali di calcio. Il giocatore è figlio d'arte (il padre giocava nella seconda divisione jugoslava), è in possesso di due cittadinanze: bosniaca e lussemburghese, Paese nel quale si rifugiò con la sua famiglia poco dopo lo scoppio della guerra in Bosnia. Soprannominato Giotto, parla ben sei lingue: bosniaco, inglese, tedesco, lussemburghese, francese ed italiano. Centrocampista completo è dotato di una buona velocità, un ottimo controllo di palla, un ottimo tiro, in particolare dalla distanza, di un'eccellente visione di gioco grazie alla quale fornisce numerosi assist ai compagni e grande abilità nel dribbling, in particolare nello stretto, che gli permette di esibirsi in incredibili serpentine. Può ricoprire sia il ruolo di intermedio di centrocampo che quello di trequartista. Col tempo sotto la gestione di Rudi Garcia ha imparato anche a ricoprire il ruolo di mezz' ala sviluppando anche l'abilità d'intercettazione della palla con verticalizzazione immediata. Nel 2010 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balón. Abile nei calci piazzati, quando giocava con la maglia dell'Olympique Lione, si allenava spesso a calciare le punizioni assieme a Juninho, come confermato da quest'ultimo e già nel 2009 il bosniaco era considerato il suo erede tra le file dell'OL. Miralem inizia la sua carriera nel club lussemburghese del Fc Schifflange (prima divisione) dopo vari infortuni che lo hanno relegato spesso in tribuna. Già allora l'allenatore del club nota il suo talento e decide di metterlo in prima squadra già da giovanissimo. Dopo aver militato nella squadra lussemburghese dello Schifflange, è giunto al Metz nel 2004 e, dopo alcune stagioni nelle squadre giovanili, fa il suo debutto il 18 agosto 2007 contro il PSG, gara terminata 0-0. Il 15 dicembre realizza contro il Sochaux, rete che non servirà ad evitare la sconfitta ai granata. Conclude la sua stagione totalizzando 38 presenze e 4 reti. Il 1º agosto 2008 si trasferisce a titolo definitivo al Lione per 7,5 milioni di euro. Fa il suo debutto il 2 agosto contro il Bordeaux. Il 24 febbraio 2009 fa il suo debutto in Champions League contro il Barcellona, partita terminata 1-1. chiudendo la sua prima stagione con 24 presenze, senza alcuna rete all'attivo. Nella stagione successiva, si afferma come uno dei migliori giovani sul palcoscenico europeo, anche grazie al compagno di squadra Juninho Pernambucano, dal quale apprende specifiche qualità balistiche nel calciare le punizioni. Il 19 agosto 2009, nel giorno del suo debutto stagionale, segna il suo primo gol in Champions League contro l'Anderlecht partita valevole per i Preliminari di Champions League, gara vinta dai francesi 5-1. Pochi giorni dopo, il 22 agosto, segna nella gara vinta 3-0 contro l'Auxerre il suo primo gol in campionato con la maglia del Lione. L'11 marzo 2010 segna inoltre il gol del pareggio contro il Real Madrid nel ritorno degli ottavi, rete che permette alla sua squadra di passare ai quarti di finale. Termina la stagione con 53 presenze e 11 reti. Nel periodo successivo, disputa un'altra stagione su buoni livelli, senza però ripetere l'exploit di quella precedente. Conclude la sua esperienza al Lione, dopo aver totalizzato 121 presenze condite da 16 reti. Il 31 agosto 2011 la Roma acquista il calciatore a titolo definitivo per 11 milioni di euro. Esordisce con la nuova maglia l'11 settembre 2011 nella gara casalinga contro il Cagliari persa per 1-2.. Il 20 novembre 2011 segna il suo primo gol contro il Lecce, il primo con la maglia giallorossa, rete che risulterà decisiva per la vittoria finale. Nella prima parte della stagione successiva parte spesso dalla panchina, visto un difficile rapporto con il neo tecnico Zeman; diverrà invece titolare fisso con l'arrivo in panchina di Rudi Garcia, nella stagione 2013-2014. Con il tecnico francese la Roma ottiene due secondi posti consecutivi, ai quali Pjanić contribuisce rispettivamente con 6 (2013-14) e 5 reti (2014-15). La stagione 2015-2016 è particolarmente brillante sul piano realizzativo: Pjanić con 12 gol supera il proprio record di marcature stagionali del 2009-10 con l'Olympique Lyonnais di 11 marcature. L'8 maggio 2016 nella vittoria per 3-0 contro il Chievo si porta a 10 gol in campionato andando per la prima volta in doppia cifra in campionato. Ha esordito a livello di Nazionale con la maglia del Lussemburgo ai campionati europei Under-19, Paese dove è cresciuto calcisticamente. successivamente ha dichiarato di voler giocare per la Bosnia, debuttando da prima con la Nazionale Under 21. Il 20 agosto 2008 fa il suo esordio nell'amichevole contro la Bulgaria, gara finita con la vittoria dei bulgari per 2 a 1 risultando, a 18 anni, il più giovane esordiente della Nazionale. Durante un'altra gara amichevole vinta 2-1, questa volta contro il Ghana, il 2 marzo 2010, segna la sua prima rete in Nazionale. Il 3 giugno 2014 viene inserito nella lista dei convocati della Nazionale Bosniaca che parteciperà ai Mondiali di calcio. Il 16 giugno fa il suo esordio nella gara contro l'Argentina, partita vinta dall'Albiceleste 2-1. Il 25 giugno segna nella vittoria 3-1 contro l'Iran, successo che risulterà inutile ai fini del passaggio del girone. Conclude la competizione con 3 presenze ed 1 rete. (wikipedia.org)
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