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Morpheus ©

[ G. Champions Leag.] Juventus - Shakhtar D. 1-1

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Joined: 14-Aug-2012
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CHE RISCHIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

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Joined: 24-Jun-2005
1956 messaggi

Porcoooooo

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Joined: 26-Nov-2007
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Lichtsteiner oggi ha sbagliato tutto.

Tranne che il lancio che poteva regalarci la vittoria (quello non intercettato da Marchisio per il classico pelo di fi*a :sisi: ). Per il resto davvero male.

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.asd

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mammamia

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Ridicoli

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Joined: 30-Aug-2008
3434 messaggi

niente da fare... pessimi in campo e in tribuna...

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Vabb

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Joined: 26-Nov-2007
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MADONNA SANTA!!!!!!! CHE c**o!

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Joined: 15-Jan-2008
679 messaggi

Ma è tornato Ranieri?!?!Non così c****!

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130807 messaggi

newe.png

UEFA CHAMPIONS LEAGUE (2^ giornata - Andata) - 2-10-2012 (ore 20:45)

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JUVENTUS 1 - 1 SHAKHTAR

Alex Teixeira (23′)

Leonardo Bonucci (25′)

Juventus stadium - Torino

Arbitro: Bas Nijhuis (Olanda)

Spettatori: 29368

Un ottimo Shakhtar ferma una Juve spenta

Gli ucraini fermano una spenta Juventus con un pareggio che li proietta al primo posto del girone E insieme al Chelsea. Al vantaggio di Teixeira al 23' risponde 2 minuti più tardi un gran destro di Bonucci. Bianconeri sottotono e Shakhtar che sfiora il colpaccio al 93' con la traversa di Willian.

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Eurosport - Martedí, 2 ottobre 2012

UCL_Shakhtar-Juventus.jpg

Più che la trasferta di Stamford Bridge in casa dei campioni d'Europa, dove la motivazione e il ritorno della massima competizione per club al mondo avevano fatto il loro dovere, il vero banco di prova per la Juventus di Antonio Conte era la sfida delicatissima contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu. E i bianconeri escono più che ridimensionati dalla sfida contro i campioni d'Ucraina, capaci per tutta la prima frazione di gestire il ritmo e il pallino del gioco e nel secondo tempo di amministrare tutto sommato in maniera piuttosto agevole una Juventus che, per la prima volta nella gestione dell'allenatore pugliese, è apparsa veramente in difficoltà nella gestione del gioco e nella creazione del pressing. La Juventus ha avuto sì infatti, pur non giocando al meglio, una serie importante di palle gol (non finalizzate... quello invece è un problema già visto nella scorsa stagione), ma allo stesso tempo lo Shakhtar nella ripresa è stato in grado pur rallentando il ritmo di fare male in contropiede: la clamorosa traversa al 93' di Willian ne è soltanto la prova finale. Juventus quindi che strappa un punto tutto sommato più stretto agli avversari. Bianconeri ora costretti a inseguire nel gruppo E proprio Chelsea e Shakhtar a quota 4. La trasferta del 23 ottobre a Copenaghen contro il Nordsjaelland sarà già decisiva.

LA PARTITA - Che lo Shakhtar Donetsk sia venuto a Torino a fare la vittima sacrificale è un pensiero stupido oltre che poco veritiero nei confronti di una squadra che da anni, ormai, è presenza costante del palcoscenico europeo. La Juventus, infatti, di fronte alla tecnica dei palleggiatori brasiliani e al bel schieramento messo in campo dal vecchio stregone Lucescu, va per i primi 45 minuti in crisi come poche altre volte la si era vista nella gestione Conte.

JUVE IRRICONOSCIBILE - La difesa è bassa, il consueto pressing è praticamente inesistente e quando arriva è costantemente saltato dai tocchi di prima del tecnicissimo Shakhtar, il posesso palla è di conseguenza sempre in mano agli ucraini e la Juve, non a caso, dopo 23 minuti si ritrova sotto. Le avvisaglie del gol erano già arrivate al 13 quando da un cross di Mkhitaryan l'arbitro Nijhuis non vedeva una chiara trattenuta di Lichtsteiner su Willian, graziando così i bianconeri dalla massima punizione. Dieci minuti più tardi però, dopo una lunga azione insistita, arriva il meritato vantaggio degli Uomini di Lucescu. Willian - un'autentica spina nel fianco per la difesa della Juventus - lavora un bel pallone centralmente e lo serve in orizziontale per Teixeira che, sul filo del fuorigioco, fredda Buffon con una bellissima conclusione a mezza altezza. Shakhtar avanti con merito.

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BONUCCI, GOL FONDAMENTALE - La Juventus, però, già prima del gol aveva dimostrato la forza della grande squadra e pur non convincendo nessuno sotto il profilo del gioco, ancora sulla 0-0 era riuscita a procurarsi un paio di occasioni da rete piuttosto golose: sulla prima, Matri, peccava del giusto tempismo per il tapin sottoporta dopo il cross basso di Vucinic e sulla seconda, Marchisio, non riusciva a finalizzare l'assist illuminate di Pirlo concludendo un bell'inserimento con un tiro di destro alto sopra la traversa. Nessuna sorpresa quindi quando meno di un minuto e mezzo dopo il vantaggio ucraino la Juve trova il pari: dalla bandierina Pirlo prova lo schema con Bonucci che, liberatosi al tiro, lascia partire un destro chirurgico che si infila del sette. Uno a uno e la Juve, in qualche modo, non fa scappare l'avversario.

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BIANCONERI SORNIONI - Il gol, di fatto, non cambia la partita ma lo Shakhtar, pur dominando sotto il profilo del possesso palla, deve registrare un altro paio di occasioni da gol dei bianconeri: la più grande proprio con Bonucci che, poco prima di rientrare negli spogliatoi, chiama Pyatov a un super intervento di piede dopo un gran colpo di testa da corner.

AVVIO ILLUSORIO - Insomma, se la Juventus nel primo tempo si dimostra incapace di fare ciò cui sempre ha abituato nella gestione Conte, l'avvio di ripresa è tutt'altra cosa. Sarà perché lo Shakhtar abbassa decisamente i ritmi, sarà che la linea difensiva della Juventus si riaggiusta 10 metri più avanti, ma per un quarto d'ora abbondante la musica sembra cambiare. Al 60' Giovinco, subentrato da soli 2 minuti a uno stanco Vucinic, mette sui piedi di Matri il pallone del 2-1, ma l'attaccante lodigiano dimostra di essere ancora ben lontano dall'aver risolto i suoi problemi e da dentro l'area piccola spara alto. Sarà l'ultima grande chance della Juventus.

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SHAKHTAR VIVISSIMO - Sì perché lo Shakhtar, pericolo scampato, prova ad addormentare la partita abbassando il ritmo e mettendo in mostra un possesso palla più fine a se stesso che all'affondo. Detto questo, però, è paradossalmente più pericoloso del primo tempo. Gli ucraini trovano infatti gli affondi più importanti con i contropiedi ben condotti dagli ottimi Texeira, Mkhitaryan e soprattutto dal brasiliano Willian. Al 73' il talentuoso Mkhitaryan fa tremare Buffon con una conclusione che lambisce il palo, dieci minuti prima era stato Willian a pulire la base esterna del legno con una conclusione di piatto destro dal limite ma, l'occasione più grande, arriva al 93: lo stesso Willian, dagli sviluppi dell'ennesimo contropiede, di trova sul destro il match ball ma per fortuna del silenzioso Juventus Stadium (curva in sciopero del tifo per il caro biglietti) il pallone si stampa sulla traversa.

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Insomma, la prima serata di gala europeo del nuovo impianto bianconero si conclude sicuramente con un brivido ben diverso da quello sperato alla vigilia. Vedere il bicchiere mezzo pieno è però l'unica soluzione per la Juventus che già tra 20 giorni sarà chiamata a una partita praticamente da dentro-fuori in quel di Copenaghen. Lì capiremo le reali ambizioni europee degli uomini di Conte.

Simone Eterno - Eurosport

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