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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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62963 messaggi

Per chi non lo avesse riconosciuto:

Luca Palamara, pm nel processo Gea ( che all'epoca gli valse a nomina politica a segretario dell'ANM) e tifoso romettaro nonchè frequentatore dei settori vip dello stadio Olimpico di Roma.

Uno di quei magistrati non solo inutili ma addirittura dannosi per la categoria e per il Paese per i quali la legge sulla responsabilità civile dei magistrati dovrebbe prevedere il carcere duro........

Per completezza, aggiungo che il nostro eroe "indagò" qualche anno fa anche sulle false fidjussioni della Roma e di altri club

Naturalmente l'inchiesta fu chiusa con la Roma prosciolta e dichiarata "parte lesa" .asd

Riporto, infine, un articolo de "La repubblica" del 3 ottobre 2005, su un'altra vicenda di polizza assicurative più o meno nota su cui indagò sempre lui...

ROMA - Presto, prestissimo, il generale Italo Pappa, numero 2 della Guardia di Finanza e capo dell' Ufficio Indagini, potrebbe aprire un' inchiesta. La Federcalcio segue passo passo gli atti della Procura della Repubblica di Roma sulla pratica Bergamo-Sensi, e l' ha fatto sin dai mesi scorsi. La storia è di due anni fa, primavera del 2003: Bergamo venne intercettato (casualmente) a Livorno. Una cimice in un ufficio.

Secondo quanto scrive "Il Tirreno", l' ex designatore arbitrale avrebbe accennato ad un colloquio avuto con il presidente della Roma. Sensi gli avrebbe presentato una lista di 5 arbitri "graditi", in cambio di favori: cioè un accordo con Bergamo, assicuratore, e le sue (tante) aziende. La Guardia di Finanza romana sta ancora indagando su alcuni particolari, che vanno chiariti. Vuole capire insomma con quali assicurazioni erano legate le aziende immobiliari e petrolifere di Sensi, un paio d' anni fa. La Roma ha escluso ipotesi di avvisi di garanzia, minacciando denunce. Il ds giallorosso Daniele Pradè ha spiegato: «Sensi si è fatto una risata, quando ha saputo: saremo molto duri con chi mette in giro cose assurde». Abbiamo raggiunto Paolo Bergamo in Perù, dove è impegnato come membro della commissione arbitri Fifa ai Mondiali under 17. La sua risposta è stata netta: «Di questa storia, anzi di questa bufala, se ne stanno occupando i miei legali: presto partiranno le querele. Nessun sequestro di documenti nella mia assicurazione a Livorno, nessun avviso di garanzia».

Da fonti della Procura romana (indaga il pm Luca Palamara) la conferma: «al momento» non sono stati inviati avvisi, presto comunque si avvieranno gli interrogatori (ma è difficile che sia sentito Sensi perché ha problemi di salute). Secondo alcune fonti, non è nemmeno esclusa l' archiviazione. Almeno, dal punto di vista penale. Ma da quello sportivo?

Sapete come finì la storia? Naturalmente l'indagine fu tutta archiviata.

Ricordo invece che, nel processo di calciopoli, tra i capi d'accusa verso Giraudo ci fu anche la stipula di presunte polizze con l'agenzia di P. Bergamo.... .bah

Vabbè, siamo andati un pò OT...ma certe cose è sempre bene ricordarle per mantenere viva la memoria storica delle varie porcherie che ci hanno fatto!

Modificato da Tiger Jack

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Per completezza, aggiungo che il nostro eroe "indagò" qualche anno fa anche sulle false fidjussioni della Roma e di altri club

Naturalmente l'inchiesta fu chiusa con la Roma prosciolta e dichiarata "parte lesa" .asd

Giusta puntualizzazione, a dimostrazione del fatto che stiamo parlando di un magistrato integerrimo.........

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Joined: 15-Apr-2007
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Sapete come finì la storia? Naturalmente l'indagine fu tutta archiviata.

Ricordo invece che, nel processo di calciopoli, tra i capi d'accusa verso Giraudo ci fu anche la stipula di presunte polizze con l'agenzia di P. Bergamo.... .bah

Vabbè, siamo andati un pò OT...ma certe cose è sempre bene ricordarle per mantenere viva la memoria storica delle varie porcherie che ci hanno fatto!

Per la serie : DUE PESI E DUE MISURE. LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI OVVERO NON TUTTI SONO UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE.

ps1: mi sa che al povero Sensi scappò una risata quando seppe che ad indagare sulla vicenda sarebbe stato Palamara...... .asd

ps2: quoto col sangue la parte grassettata in rosso

ps3: chiuso OT

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La Roma con lo stadio di proprietà può fare il salto di qualità definitivo per diventare una big a lungo termine.

Poi è chiaro che la piazza, i tifosi e gli americani non dovranno fare i pirla come al solito .asd

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ps3: chiuso OT

.penso

Credo valga la pena di rivedere un video a suo tempo divenuto un cult.

Al di là dei toni e delle espressioni usate colpiscono la veemenza con cui il Presidente Cossiga attacca Palamara dal punto di vista professionale e la rassegnazione, accompagnata da una espressione inebetita, del magistrato di fronte a tale attacco.

ps: chiuso OT

sefz

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Joined: 07-Jan-2008
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La Roma con lo stadio di proprietà può fare il salto di qualità definitivo per diventare una big a lungo termine.

Poi è chiaro che la piazza, i tifosi e gli americani non dovranno fare i pirla come al solito .asd

le mazzette più che altro potranno fare il salto di qualità... :261:

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La Roma con lo stadio di proprietà può fare il salto di qualità definitivo per diventare una big a lungo termine.

Sembra quasi che senza stadio di proprietà non si possa fare calcio e costruire modelli societari vincenti e all'avanguardia. La storia del calcio, non solo italiano, dice esattamente il contrario.

I problemi della Roma sono, storicamente, altri.

Modificato da Marmas

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Joined: 08-Apr-2014
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Per chi non lo avesse riconosciuto:

Luca Palamara, pm nel processo Gea ( che all'epoca gli valse la nomina politica a presidente dell'ANM) e tifoso romettaro nonchè frequentatore dei settori vip dello stadio Olimpico di Roma.

Uno di quegli esemplari non solo inutili ma addirittura dannosi per la categoria e per il Paese per i quali la legge sulla responsabilità civile dei magistrati dovrebbe prevedere il carcere duro........

Una m***a insomma ? mh

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Una M***A insomma ? mh

mh

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Joined: 06-Apr-2009
6168 messaggi

.penso

Credo valga la pena di rivedere un video a suo tempo divenuto un cult.

Al di là dei toni e delle espressioni usate colpiscono la veemenza con cui il Presidente Cossiga attacca Palamara dal punto di vista professionale e la rassegnazione, accompagnata da una espressione inebetita, del magistrato di fronte a tale attacco.

ps: chiuso OT

sefz

Rassegnazione tipica di un nano di fronte ad un gigante.

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Joined: 03-Jan-2006
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Sembra quasi che senza stadio di proprietà non si possa fare calcio e costruire modelli societari vincenti e all'avanguardia. La storia del calcio, non solo italiano, dice esattamente il contrario.

I problemi della Roma sono, storicamente, altri.

Va bè in questo momento la Roma ha tutto per fare bene, mica è solo una questione di stadio.

Però se fai 2+2 puoi ottenere grandi frutti e consolidarti tra le prime della classe anche a lungo termine.

Poi è chiaro che basta poche cose per rovinare tutto eh .asd

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Intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, Enzo Foschi coordinatore della segreteria Pd Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito allo Stadio della Roma:

"La giunta domani riconoscerà la pubblica utilità dell’opera. Quella di ieri è stata una riunione tranquilla, molto serena, francamente sono molto sorpreso da alcuni articoli di giornale, in particolare da quelli del Corriere della Sera e del Messaggero, che hanno riportato un dibattito che francamente non c’è stato. Perché nessuno ha messo in discussione la possibilità di realizzare lo stadio, c’è stata una discussione di merito sulle opere che debbono servire alla fruibilità dello stadio e sul modo migliore per preparare una delibera che non possa essere attaccata da ricorsi. Chi sta facendo una campagna attraverso la carta stampata contro lo stadio sta utilizzando giornali di sua proprietà...".

Quindi quali sono i rilievi che avete fatto e che probabilmente confluiranno nella delibera di domani?
Io penso che bisogna fare un punto di chiarezza. Bisognerebbe intanto ricordare che parliamo di 1 miliardo e 200 milioni messi a disposizione da un privato e che la realizzazione dello stadio sarà su un’area privata e che chiaramente dovranno messi in opera tutti i servizi necessari al raggiungimento dello stadio. Quindi il tema della viabilità. Noi chiaramente vorremmo dar maggior spazio alla viabilità pubblica, piuttosto che privata, pensare alla possibilità che dentro lo stadio ci si possa arrivare in treno, come in tante realtà europee. L’area di Tor di Valle è definita da alcuni agro romano, ma in realtà non è così. Chi abita a Roma sa che in quella zona c’era un ippodromo enorme con annesse scuderie. Un’area coerente da piano regolatore all’utilizzo sportivo.

Un tema che ha accesso il dibattito soprattutto in luglio è quello della compensazione. Ad un certo punto c’è stata una grande polemica da parte di diversi esponenti. Poi anche lei ha sottolineato come un giornale come il Messaggero stia facendo un’evidente campagna di ostruzionismo, piuttosto prevedibile visto il mancato coinvolgimento...
Abbastanza prevedibile, certo, però io penso che questa città si debba liberare dagli interessi particolari e, di fronte ad un investitore privato che viene e ti propone un investimento da un miliardo e due questi debba veder riconosciuta anche la situazione economica e occupazionale in questa città, debba avere la libertà o meno di decidere se un’opera si può fare o meno. A prescindere ovviamente dagli interessi di un imprenditore in particolare. Sinceramente lo troverei imbarazzante che ci si piegasse diciamo ad un’idea un po’ proprietaria della città.

Voi come PD, come giunta capitolina, potreste promettere che questo non avverrà?
Per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, anche da quello che emerso nel dibattito di ieri, questa cosa non esiste. Voi potete immaginare parliamo di un investimento che per circa due o tre anni darà lavoro a circa 2500 persone. Un investimento per riqualificare una parte di città caduta nel degrado. Perché 360 milioni di questo investimento saranno destinati alla realizzazione di opere pubbliche sia per lo stadio sia per riqualificare più specificatamente quella zona. Mettere in condizione una società come la Roma di essere più competitiva è una sorta di biglietto da visita che una città come Roma presenta al mondo. Così come succede per tante altre squadre importanti in altre città europee. Se dobbiamo fare un salto di qualità e magari rendere appetibile questa città per altri investitori stranieri - e Roma ha un maledetto bisogno di investitori - è necessario che opere come questa vengano trattate con una discussione di merito nell’interesse generale della città e nell’interesse anche della città.
Ci sono diversi piani, intanto il lato sportivo e dei tifosi. Poi c’è il rilancio di un quadrante della città. Terza la possibilità di dare ad altri investitori un modello di sviluppo...
Ed è lo spirito con la quale la legge sullo stadio è stata fatta. Prima lei parlava di compensazioni.

Esatto. A che punto è questa questione?
Intanto bisogna partire da quello che dice la legge nazionale sugli stadi. La quale dice che l’imprenditore che fa l’investimento non è obbligato ad essere il proprietario della società di calcio. Dice che il fruitore dell’impianto che si realizza deve avere un accordo con l’imprenditore e avere un quadro economico autosufficiente. Chiaramente sulla base di questo scatta un meccanismo di compensazione. Lì si sono date delle cifre sulla stampa, assolutamente non veritiere.

È vera la storia, letta su diversi quotidiani, che voi proporrete una clausola rescissoria?
Proporremo una clausola rescissoria perché è giusto, perché noi il riconoscimento di pubblica utilità lo diamo per valorizzare l’Associazione Sportiva Roma. Perché questo è lo spirito sulla quale è basata l’intera legge. Una garanzia per l’intera città. Questo è un dettaglio tecnico che sta studiando l’avvocatura comunale e che, forse farà parte già della delibera di domani, che poi farà parte del patto che verrà stipulato fra Roma e amministrazione comunale. Io vorrei chiarire che dopo che domani la giunta avrà dato il via libera potrà esserci il passaggio in consiglio comunale. Dopodiché si esprimerà la regione. Io auspico e spero che l’iter sia il più breve possibile. Perché i soldi che l’imprenditore sta investendo servono alla città.

Foschi è chiaro che la campagna fatta dal Messaggero sia strumentale. Però non è stata favorita anche da dichiarazioni provenienti da colleghi del suo stesso partito? Non c’è stata una spaccatura all’interno del suo partito?
Non mi nascondo dietro ad un dito. Le interviste al Messaggero sono state rilasciate da colleghi. Francamente non capisco il motivo di questa partecipazione anche da parte di personaggi del mondo dello spettacolo. Però dopo la riunione di ieri c’è da star tranquilli, l’intenzione del partito è chiara.

Insomma il Pd è favorevole. Non ci saranno fuoristrada. Tempi?
Io francamente trovo incredibile che arrivi un investitore straniero, che voi potete immaginare darà lavoro per due anni e, ci si diverta a spezzare il capello in quattro, per metterlo in condizione di dire ‘Io rinuncio’. Io lo trovo imbarazzante, non da romanista, ma da romano. Mi sento in imbarazzo perché penso che una grande opera come questa possa essere realizzata.

Io credo che debbano tifare per lo stadio, paradossalmente, anche i tifosi della Lazio...
Ma io penso di sì. Se noi volessimo fare un salto di qualità e, volessimo costruire un calcio più competitivo e per la Roma e per la Lazio, è chiaro che questa vicenda potrebbe diventare un esempio. È evidente che c’è un imprenditore locale che sta conducendo una battaglia di ostruzionismo. È evidente che questa crociata non sia un bene per la politica capitolina. È evidente che se questa operazione non dovesse andare in porto, potrebbe scoraggiare eventuali investitori futuri.

Chiudiamo con una questione calcistica che non c’entra con lo stadio. Da tifoso romanista le poniamo la stessa domanda che abbiamo rivolto ai nostri ascoltatori. Roma e Juve partono alla pari oppure una delle due è avvantaggiata?
Juve e Roma partono alla pari ma noi abbiamo un po’ più di fame. Mi pare che il vento della sorte almeno in questa prima giornata di campionato abbia segnato una novità, per quello che è accaduto nel campionato scorso.

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Joined: 28-May-2014
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Intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, Enzo Foschi coordinatore della segreteria Pd Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito allo Stadio della Roma:

"La giunta domani riconoscerà la pubblica utilità dellopera. Quella di ieri è stata una riunione tranquilla, molto serena, francamente sono molto sorpreso da alcuni articoli di giornale, in particolare da quelli del Corriere della Sera e del Messaggero, che hanno riportato un dibattito che francamente non cè stato. Perché nessuno ha messo in discussione la possibilità di realizzare lo stadio, cè stata una discussione di merito sulle opere che debbono servire alla fruibilità dello stadio e sul modo migliore per preparare una delibera che non possa essere attaccata da ricorsi. Chi sta facendo una campagna attraverso la carta stampata contro lo stadio sta utilizzando giornali di sua proprietà...".

Quindi quali sono i rilievi che avete fatto e che probabilmente confluiranno nella delibera di domani?

Io penso che bisogna fare un punto di chiarezza. Bisognerebbe intanto ricordare che parliamo di 1 miliardo e 200 milioni messi a disposizione da un privato e che la realizzazione dello stadio sarà su unarea privata e che chiaramente dovranno messi in opera tutti i servizi necessari al raggiungimento dello stadio. Quindi il tema della viabilità. Noi chiaramente vorremmo dar maggior spazio alla viabilità pubblica, piuttosto che privata, pensare alla possibilità che dentro lo stadio ci si possa arrivare in treno, come in tante realtà europee. Larea di Tor di Valle è definita da alcuni agro romano, ma in realtà non è così. Chi abita a Roma sa che in quella zona cera un ippodromo enorme con annesse scuderie. Unarea coerente da piano regolatore allutilizzo sportivo.

Un tema che ha accesso il dibattito soprattutto in luglio è quello della compensazione. Ad un certo punto cè stata una grande polemica da parte di diversi esponenti. Poi anche lei ha sottolineato come un giornale come il Messaggero stia facendo unevidente campagna di ostruzionismo, piuttosto prevedibile visto il mancato coinvolgimento...

Abbastanza prevedibile, certo, però io penso che questa città si debba liberare dagli interessi particolari e, di fronte ad un investitore privato che viene e ti propone un investimento da un miliardo e due questi debba veder riconosciuta anche la situazione economica e occupazionale in questa città, debba avere la libertà o meno di decidere se unopera si può fare o meno. A prescindere ovviamente dagli interessi di un imprenditore in particolare. Sinceramente lo troverei imbarazzante che ci si piegasse diciamo ad unidea un po proprietaria della città.

Voi come PD, come giunta capitolina, potreste promettere che questo non avverrà?

Per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, anche da quello che emerso nel dibattito di ieri, questa cosa non esiste. Voi potete immaginare parliamo di un investimento che per circa due o tre anni darà lavoro a circa 2500 persone. Un investimento per riqualificare una parte di città caduta nel degrado. Perché 360 milioni di questo investimento saranno destinati alla realizzazione di opere pubbliche sia per lo stadio sia per riqualificare più specificatamente quella zona. Mettere in condizione una società come la Roma di essere più competitiva è una sorta di biglietto da visita che una città come Roma presenta al mondo. Così come succede per tante altre squadre importanti in altre città europee. Se dobbiamo fare un salto di qualità e magari rendere appetibile questa città per altri investitori stranieri - e Roma ha un maledetto bisogno di investitori - è necessario che opere come questa vengano trattate con una discussione di merito nellinteresse generale della città e nellinteresse anche della città.

Ci sono diversi piani, intanto il lato sportivo e dei tifosi. Poi cè il rilancio di un quadrante della città. Terza la possibilità di dare ad altri investitori un modello di sviluppo...

Ed è lo spirito con la quale la legge sullo stadio è stata fatta. Prima lei parlava di compensazioni.

Esatto. A che punto è questa questione?

Intanto bisogna partire da quello che dice la legge nazionale sugli stadi. La quale dice che limprenditore che fa linvestimento non è obbligato ad essere il proprietario della società di calcio. Dice che il fruitore dellimpianto che si realizza deve avere un accordo con limprenditore e avere un quadro economico autosufficiente. Chiaramente sulla base di questo scatta un meccanismo di compensazione. Lì si sono date delle cifre sulla stampa, assolutamente non veritiere.

È vera la storia, letta su diversi quotidiani, che voi proporrete una clausola rescissoria?

Proporremo una clausola rescissoria perché è giusto, perché noi il riconoscimento di pubblica utilità lo diamo per valorizzare lAssociazione Sportiva Roma. Perché questo è lo spirito sulla quale è basata lintera legge. Una garanzia per lintera città. Questo è un dettaglio tecnico che sta studiando lavvocatura comunale e che, forse farà parte già della delibera di domani, che poi farà parte del patto che verrà stipulato fra Roma e amministrazione comunale. Io vorrei chiarire che dopo che domani la giunta avrà dato il via libera potrà esserci il passaggio in consiglio comunale. Dopodiché si esprimerà la regione. Io auspico e spero che liter sia il più breve possibile. Perché i soldi che limprenditore sta investendo servono alla città.

Foschi è chiaro che la campagna fatta dal Messaggero sia strumentale. Però non è stata favorita anche da dichiarazioni provenienti da colleghi del suo stesso partito? Non cè stata una spaccatura allinterno del suo partito?

Non mi nascondo dietro ad un dito. Le interviste al Messaggero sono state rilasciate da colleghi. Francamente non capisco il motivo di questa partecipazione anche da parte di personaggi del mondo dello spettacolo. Però dopo la riunione di ieri cè da star tranquilli, lintenzione del partito è chiara.

Insomma il Pd è favorevole. Non ci saranno fuoristrada. Tempi?

Io francamente trovo incredibile che arrivi un investitore straniero, che voi potete immaginare darà lavoro per due anni e, ci si diverta a spezzare il capello in quattro, per metterlo in condizione di dire Io rinuncio. Io lo trovo imbarazzante, non da romanista, ma da romano. Mi sento in imbarazzo perché penso che una grande opera come questa possa essere realizzata.

Io credo che debbano tifare per lo stadio, paradossalmente, anche i tifosi della Lazio...

Ma io penso di sì. Se noi volessimo fare un salto di qualità e, volessimo costruire un calcio più competitivo e per la Roma e per la Lazio, è chiaro che questa vicenda potrebbe diventare un esempio. È evidente che cè un imprenditore locale che sta conducendo una battaglia di ostruzionismo. È evidente che questa crociata non sia un bene per la politica capitolina. È evidente che se questa operazione non dovesse andare in porto, potrebbe scoraggiare eventuali investitori futuri.

Chiudiamo con una questione calcistica che non centra con lo stadio. Da tifoso romanista le poniamo la stessa domanda che abbiamo rivolto ai nostri ascoltatori. Roma e Juve partono alla pari oppure una delle due è avvantaggiata?

Juve e Roma partono alla pari ma noi abbiamo un po più di fame. Mi pare che il vento della sorte almeno in questa prima giornata di campionato abbia segnato una novità, per quello che è accaduto nel campionato scorso.

non so perché ma lo aspettavo un tuo post mh

ovviamente con notizie ottimistiche sullo stadio più bello del mondo @@

.asd

e cambiala la targhetta dai

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Rassegnazione tipica di un nano di fronte ad un gigante.

:sisi:

O anche di chi sa di essere indifendibile. In ogni caso, roba da vergognarsi da qui qall'eternità.

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Intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, Enzo Foschi coordinatore della segreteria Pd Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito allo Stadio della Roma: ..................................................................................................................

Come la Banda Bassotti che intervista Gambadilegno..........

Modificato da Marmas

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ROMA m***a

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Va bè in questo momento la Roma ha tutto per fare bene, mica è solo una questione di stadio.

Però se fai 2+2 puoi ottenere grandi frutti e consolidarti tra le prime della classe anche a lungo termine.

Poi è chiaro che basta poche cose per rovinare tutto eh .asd

Appunto.

Esistono società da sempre proprietarie dello stadio in cui giocano che non hanno mai vinto un tubo. Non mi sorprenderei se la Roma, una volta costruito il "Pallotta&Parnasi Stadium", continuase a rimanere la società/squadra che è sempre stata.

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Lo fanno, lo fanno.......

Il Pd: “Sì allo stadio, ma proprietà alla Roma”

LA REPUBBLICA (P. BOCCACCI) – Paletti, garanzie. Dal Pd romano riunito in assemblea nella sede di via delle Sette Chiese alla Garbatella arriva un “sì” allo stadio della Roma, per il quale domani dovrebbe passare in giunta il “via libera” all’attestato di pubblica utilità, ma “condizionato” alla soluzione di tutti i nodi. E c’è chi mette il dito nella piaga di quello della proprietà. Ovvero lo stadio sarà del patron Pallotta, che è anche proprietario della Roma, a cui affitterà l’impianto per 30 anni a due milioni di euro l’anno. Ma potrebbe sempre vendere la squadra e conservare il business dello stadio con annesse torri di uffici per un totale di 900 mila metri cubi. E allora c’è chi, come il coordinatore della segreteria del partito nel Lazio, Marco Di Stefano, avverte: «Lo spirito della legge sugli stadi era un altro. La mia proposta è quella di chiedere una modifica parlamentare alla legge con una clausola che dica che gli stadi devono essere di proprietà delle associazioni sportive, che sono patrimonio delle città. Altrimenti ci troveremmo i presidenti imprenditori».

Il parterre è pieno, dal segretario romano Cosentino al capogruppo D’Ausilio, al presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti, dall’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori a quello all’Ambiente Estella Marino. E poi la presidente del partito nel Lazio Lorenza Bonaccorsi, il presidente del municipio IX Andrea Santoro, il consigliere De Luca, il coordinatore della maggioranza Panecaldo, il coordinatore della segreteria romana, Enzo Foschi. Parla D’Ausilio: «Giovedì passerà la delibera sull’interesse pubblico. Questo abbraccio tra amministrazione e privati ha dato l’idea che l’opera fosse già fatta ma stiamo lavorando concretamente alla delibera per inserire le garanzie per rendere sostenibile l’intervento». Parla De Luca: «Il Comune non dice no. Ma se non è forte l’interesse pubblico vuol dire che c’è solo un interesse privato. E bisogna fare una gare per le opere pubbliche». Polemico Foschi, in particolare con le critiche di Morassut: «Consiglierei ai parlamentari di avere più fiducia nei consiglieri comunali, io ho fiducia nel lavoro fatto. Al progetto diciamo sì, abbiamo bisogno di investitori stranieri e di trovare risorse per sbloccare la città».

Alla fine Cosentino conclude: «Il nuovo stadio è una bella scommessa per Roma, non solo per la Roma. Una scommessa che si può vincere. Teniamo alla qualità del progetto, al trasporto su ferro, alle opere pubbliche previste, al nuovo parco pubblico e teniamo alla trasparenza delle procedure. È per questo che ci batteremo perché la delibera tenga conto di tutte le osservazioni ». Gli interventi pubblici previsti sono la nuova stazione della linea B della metro a Tor di Valle, il ponte stradale collegato al Gra, quello pedonale dalla stazione della ferrovia regionale Muratella alla zona dello stadio, il parco e il ricongiungimento della via del Mare alla via Ostiense nel tratto compreso tra Tor di Valle e la città.

(03.09.2014)

Modificato da Marmas

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Lo fanno, lo fanno.......

Tor di Valle, la frenata del Pd ''sull’abbraccio con il privato''

IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) – Alla fine il «sì condizionato» del Pd romano all’operazione calcistica-immobiliare di Tor di Valle è impastato di tormenti e autocritiche, dubbi pesanti e di «miglioreremo la delibera in Aula». E allora i paletti, gli ennesimi, diventano anche vie di uscita se qualcosa dovesse andar storto. Stupisce la tempistica: lo scetticismo dei democrat sullo stadio della Roma (e maxi cubature annesse) è arrivato all’indomani del via libera, sempre condizionato, dell’intera maggioranza e, soprattutto, a soli due giorni dalla giunta straordinaria che dovrebbe dare il benestare «all’interesse pubblico» dell’opera, seppur con una serie di prescrizioni che sembrano una linea Maginot.

Ribadita ieri dal Pd: subito il 70 per cento delle infrastrutture, legame indissolubile tra stadio e Roma introducendo una penale di 200 milioni in caso di vendita dell’impianto da parte di James Pallotta, messa a gara delle opere collegate (metro B, svincolo sul raccordo e ponte pedonale sulla ferrovia). «Meglio tardi che mai», apre le braccia a fine serata Lorenza Bonaccorsi, deputata renzianissima, che da giorni a colpi di annotazioni e critiche chiede «un dibattito per evitare gli errori del passato». E ieri, un po’ fuori tempo massimo, è stata accontentata. Centottanta minuti di interventi serrati, ma a porte chiuse in via delle Sette Chiese, la sede che a fine mese sarà lasciata, destinazione Flaminio. Presenti al summit: due assessori (Marino e Leonori), diversi parlamentari (Coscia, Bonaccorsi, Di Stefano, Miccoli), molti consiglieri comunali con il presidente dell’Aula Coratti e un gruppo di consiglieri regionali (capitanati da Ciarla e Patanè) in versione auditori: dopo il sì del Comune la palla passerà alla giunta Zingaretti per la conferenza dei servizi.

LO SFOGO – Il capogruppo del Pd in Campidoglio Francesco D’Ausilio durante il conclave, dotato comunque di un’ottima acustica anche dall’esterno, ha detto: «C’è stata l’impressione di un abbraccio tra privato e amministrazione, la sensazione che tutte fosse stato già deciso. Noi, poi, abbiamo contribuito con una discussione disordinata dove si dava l’idea di mettere la sordina a chi poneva dei dubbi sull’opera. Dobbiamo uscire dall’angolo». Nelle parole del capogruppo dem – poi addolcite davanti alle agenzie a beneficio del sindaco Marino – la voglia del Pd di smarcarsi, rimanendo a vedere come andrà a finire «sapendo che è una scommessa che si può vincere». Senza mettersi né la casacca del costruttore Parnasi né quella dei pochi amministratori euforici del nuovo stadio (e dei novecentomila metri cubi di cemento da destinare a commercio e servizi nell’area di Tor di Valle).

L’AFFONDO «Il nodo della proprietà dell’impianto», rilanciato dal deputato Marroni insieme «alla messa bando delle opere pubbliche» è stato messo a fuoco anche dal collega Di Stefano, coordinatore del Pd Lazio: «Lo spirito della legge sugli stadi era un altro. Vorrei capire se è possibile inserire una clausola che modifica la legge rendendo gli stadi di proprietà dei club. Altrimenti ci troveremmo i presidenti imprenditori». Nella delibera che sarà presentata domani si lavora a questa linea: una penale di 200 milioni di euro (l’equivalente dell’interesse pubblico compensato con le cubature) qualora il presidente della Roma Pallotta volesse vendere lo stadio. Poi il tema delle infrastrutture da fare subito mettendole a gara.

(03.09.2014)

Modificato da Marmas

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Lo fanno, lo fanno........

Stadio, il nodo proprietà

Una riunione dei vertici del Partito Democratico ha deciso di appoggiare l’iniziativa della Roma e del suo presidente James Pallotta per lo Stadio della Roma, inserendo però qualche paletto. Il Pd chiede la massima per quanto riguarda la sicurezza dello stadio e delle vie di accesso, oltre che la realizzazione delle infrastrutture di trasporto. Inoltre, Pallotta dovrà garantire l’indissolubilità del legame tra l’As Roma e il nuovo impianto. La novità che potrebbe rallentare i tempi, sta nell’intenzione di affidare il compito di realizzare le opere pubbliche attraverso una gara d’appalto. La procedura si allungherebbe solo di pochi mesi.

Il passo successivo alla giunta di domani sarà il voto dell’assemblea capitolina, ed un voto favorevole non sembra in dubbio. A quel punto si dovrà aspettare circa sei mesi, per la pronuncia definitiva della conferenza dei servizi allargata a tutti gli enti locali interessati, dove si discuterà della modifica al piano regolatore chiesta dai proponenti allo scopo di realizzare le costruzioni collegate allo stadio e destinate a uso commerciale. Dopodiché l’incartamento passerà alla convenzione urbanistica. La Roma, in un ottica ottimistica, conta sempre di aprire i cantieri nella prima metà del 2015.

(corsport, 03.09.2014)

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Altrochè se lo fanno......

''Stadio o non stadio''? Il Pd in confusione e dal vertice arriva una frenata

CORSERA (E. MENICUCCI) – È il tentativo, fatto dal principale partito della Capitale, di rimettere la barra al centro, dopo un dibattito definito dal capogruppo in Campidoglio Francesco D’Ausilio «disordinato», condotto a suon di dichiarazioni che si contraddicevano l’uno con l’altro. Un dibattito dal quale è emerso un partito confuso e che — come chiosa alla fine la renziana Lorenza Bonaccorsi — «avremmo dovuto fare due mesi fa: ora già dovremmo parlare di sblocca Italia, di aeroporto di Fiumicino». Una volta si sarebbe chiamata «autocritica». Che giunge al termine di una lunga seduta psicanalitica, condotta a porte chiuse (ma con molti spifferi…) nella sede (ancora per poco) di via delle Sette Chiese. Proprio D’Ausilio, all’inizio, affonda il colpo: «Con l’abbraccio che c’è stato — dice — tra amministrazione pubblica e privati, abbiamo dato l’impressione che la cosa fosse già fatta». E, osserva il capogruppo, «anche il recente viaggio del sindaco a New York è stato criticato ».

Lì, secondo i democrat, l’intesa raggiunta tra Marino e Pallotta su opere pubbliche e cubature «era scritta sull’acqua» e andava «raddrizzata». Così, nonostante il via libera condizionato dato l’altro giorno dalla maggioranza, ecco la frenata e i distinguo. Con Lionello Cosentino, segretario romano, che calca l’accento sul fatto che «si parla di un investimento privato», che «ancora non siamo al preliminare o ai progetti definitivi», che per realizzare lo stadio «devono esserci determinate condizioni». Quali? La clausola rescissoria da 160 milioni e il «vincolo indissolubile» tra stadio e squadra. Difficile, invece, agire sulla proprietà. A meno che, come propone il deputato Marco Di Stefano, «non si riesca a modificare la legge». Non è uno stop — domani, in giunta, arriverà comunque il sì «con prescrizioni» alla dichiarazione di interesse pubblico — ma sicuramente una presa di distanze. Non solo dal progetto stadio in sé, che presenta molti punti di criticità (lo snodo della metro, i parcheggi, la sorveglianza del parco, gli standard urbanistici, i tempi di realizzazione). Ma anche, pare di capire, dalla stessa amministrazione. Che sì, come dice Cosentino, «si è mossa in maniera trasparente». Ma che, allo stesso tempo, avendo messo «cappello » sullo stadio, rischia di ritrovarsi l’effetto boomerang qualora le cose andassero storte.

(03.09.2014)

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Stadio Roma, Cento: “I proprietari siano i tifosi, propongo l’azionariato popolare”

RADIO ROMA CAPITALE“Sono favorevole allo stadio della Roma, ma questo mio giudizio sulla possibilità che la Roma abbia finalmente il suo stadio, deve essere fortemente condizionato dalle prescrizioni chiare che Comune e Regione devono porre su questa opera”. Sono le parole di Paolo Cento, conduttore della trasmissione “Ma che parlate a fa!” sull’emittente radiofonica, e Presidente del Roma Club Montecitorio.

“Credo che domani il Campidoglio dichiarerà l’interesse pubblico del progetto, ma non è scontato che il progetto vada poi effettivamente in porto. Perché ciò avvenga, è necessario che siano tutelati 3 elementi fondamentali. Il primo: si deve chiarire il rapporto tra la società che costruirà lo stadio e la proprietà della As Roma. Credo sia utile lanciare una proposta di azionariato popolare sulla proprietà dello Stadio della Roma. Ben venga la società costruttrice, ben venga la proprietà, ma i tifosi non devono essere solo clienti, essendo loro il vero interesse pubblico dell’opera, con la loro passione”.

“Gli altri due elementi che Regione e Comune devono inserire nel progetto sono la viabilità, con opere da realizzare insieme (se non prima) dello stadio stesso, e finanziati interamente dal privato che poi usufruirà dei profitti derivanti dallo stadio; infine, una seria riduzione delle cubature. Non si può permettere che lo stadio e la passione dei tifosi, che sognano uno stadio tutto loro, diventi pretesto per speculazione edilizia”. “Se queste tre condizioni non ci saranno, il progetto deve saltare. Credo che questo sia l’unico approccio serio sul progetto, e auspico che Regione e Comune la pensino allo stesso modo”.

(03.09.2014)

:haha: :haha: :haha: :haha: :haha: :haha:

ps: ma come c**** fa Paolo Cento ad essere presidente del Roma Club Montecitorio visto che non è nemmeno parlamentare?

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A volte ritornano....... mh

Stadio Roma, Alemanno: “Vogliamo le infrastrutture e i collegamenti necessari”

TRS – L’ex sindaco di Roma ed ora all’opposizione del Comune di Roma, Gianni Alemanno è intervenuto all’emittente radiofonica per parlare della vicenda relativa allo stadio della Roma. Queste le sue parole: “L’Assessore Caudo ci ha chiamato. Tutti lo vogliamo lo stadio, speriamo che questo problema venga risolto, leggeremo le carte augurandoci che ci sia una situazione in termini positivi. Speriamo che anche la Lazio faccia la sua proposta. Cosa chiediamo per dare l’ok? Vogliamo le infrastrutture e i collegamenti necessari”.

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LO fanno, lo fanno..........

mh

PALLOTTA: “Non sarò soddisfatto fin quando la Roma non sarà il più grande club al mondo. Lo stadio sarà importante per l’Italia intera: useremo fondi privati” PANNES: “Domani gli assessori daranno l’ok al progetto”

ROMA RADIO (trascrizione a cura di Marco Iannelli) – Il presidente della Roma, James Pallotta, e Mark Pannes, hanno rilasciato un’intervista all’emittente radiofonica ufficiale della società giallorossa. Queste le loro parole:

Pannes: Sarò a capo del progetto del nuovo stadio. Sono onorato di questa opportunità che mi è stata data dalla società e dalla Roma

Per Pallotta: Domani è un giorno molto importante…
Domani è una giornata molto importante, siamo fiduciosi, abbiamo preparato un grande progetto per la città di Roma, per l’Italia intera. Il progetto riporterà la Serie A dove merita di essere. Domani ci aspetta un grande giorno

Per Pallotta: A che punto siamo sul progetto? Quando verrà messa la prima pietra?
Vorremmo essere veloci ma sappiamo che c’è ancora parecchio da fare. Finora è stato fatto un lavoro eccezionale con persone che lavorano da oltre 2 anni. Abbiamo fatto tutto e in modo dettagliato per Roma e la città di Roma

Per Pallotta: Ci può dire qualcosa circa le differenze di approccio tra Usa e Italia in un progetto del genere?
Negli Usa è molto diverso: come ho già detto due anni fa, abbiamo cominciato a lavorare per cercare un sito adatto. Abbiamo lavorato con architetti, ambientalisti: negli Usa non c’è questa progettazione. Con Pannes abbiamo stilato una progettazione. Stiamo cercando di costruire un impianto per le piu grandi partite di campionato, concerti, rugby, una serie di eventi che aiuterà Roma a rimanere una delle mete più ambite. Negli Usa si inizia il progetto con la costruzione in se. Noi abbiamo capito i problemi in anticipo: non volevamo arrivare allo stadio senza pensarci bene. C’è un progetto importante

Per Pannes: perchè a Tor di Valle?
Credo sia importante dire che fin dall’inizio siamo stati trasparenti. Il primo passo è stato lavorare con una grande società immobiliare. Ci sono state più di 90 proposte, alla fine sono rimasti 12 siti e li abbiamo controllati di persona insieme a consiglieri comunali. Alla fine è stata scelta Tor di Valle: volevamo un posto dove non c’era già una struttura sportiva. Cercavamo un posto che andava ristrutturato e rimodernato anche attraverso lo sport. Riteniamo che sia il posto migliore per Roma, uno dei migliori siti nel sud Europa. Ci sono piani per fornire accessi da Roma e fuori Roma: vanno potenziate le linee ferroviarie

Pallotta: sapevamo anche che ci sarebbe stato da spendere tanto sulle infrastrutture, fondi totalmente privati per le infrastrutture che siano svincoli, strade. Stiamo cercando di prendere il meglio delle esperienze passate e incrementarle in questo progetto.

Per Pallotta: parliamo di una enorme quantità di denaro
L’intero progetto sarà il maggiore dagli anni ’20. Parliamo di oltre un miliardo di euro con tutte le strutture e lavori connessi. Un centianio per le infrastrutture, l’aeroporto sarà potenziato. Faremo tutto ciò che possiamo per far sì che Roma sia una delle destinazioni maggiori nel mondo. Saranno fondi privati, non c’è altro da aggiungere

Pannes: Ci sono tanti gruppi finanziari che lavorano con noi. Con gli stadi non succede così solitamente: di solito il comune dovrebbe investire per le infrastrutture mentre qui abbiamo interagito benissimo con gli assessori. Sarà accessibile con la metro, la macchina, magari anche tramite il Tevere. Questo progetto permetterà di vivere la zona a livello quotidiano e siamo orgogliosi di tutto questo. Ci saranno migliaia di posti di lavoro sia prima che a progetto realizzato

Pallotta: Sono stato qui negli ultimi giorni e ho visto commenti su speculazioni edilizia: non è assolutamente vero. Tutto quello che stiamo facendo è importante per Roma città

Una delle problematiche principali riguarda la proprietà
Pallotta: Questa è una affermazione ridicola. L’unico motivo è finanziario e riguarda tutte le società: c’è una proprietà e un club. L’accordo per lo stadio è la cosa migliore per l’As Roma. Attualmente la Roma paga 8 milioni di euro per lo stadio ma quando costruiremo lo stadio nuovo i costi scenderanno a 2. Non c’è razionalità per chi critica questa cosa. Non cambia nulla

Pannes: Se si finanzia privatamente, i finanziatori vogliono una garanzia e vogliono che stadio e club siano di diversi proprietari ma poi una persona, in questo caso Pallotta, controlla entrambe le cose. Capiamo le preoccupazioni ma è un meccanismo legale e finanziario: ci sarà un affitto di 30 anni e possiamo ottenerlo a tassi più agevoli. Stiamo prendendo in prestito bei soldi e dovremo ridarli

Per Pallotta: occorre prendere le migliori misure finanziarie per il futuro del club
Non voglio dare un debito del genere al club, è per salvaguardare il club

Per Pallotta: come si sente ad essere uno straniero che investe in Italia?
Siamo molto seri e abbiamo intenzione di aiutare la serie A di tornare dove le spetta. Tutto quello che facciamo è chiaro che non possiamo farlo da soli. La Roma non è un’entità unica: noi abbiamo imparato anche dagli altri e spero che gli altri imparino da noi. Questo è un processo di crescita che aiuterà la Serie A a migliorare. Sono emozionato, siamo ancora alla fase iniziale e già abbiamo fatto molto. Uno dei cambiamenti che abbiamo visto negli ultimi 4 mesi possiamo vederlo con Roma Radio e Roma Tv. Si avverte questo entusiasmo, anche nella squadra. C’è grande creatività, sono ottimista sul nostro progetto che riguarda 20-30 anni. Non ho nessuna intenzione di mollare a meno che qualcuno non mi butti al fiume. I tifosi sono grandiosi, la gente vuole farsi le foto. C’è un grande cambiamento e la gente lo capisce e lo apprezza. Capisce lo sforzo che stiamo facendo: vogliamo fare della Roma il più grande club al Mondo. Sono ambizioso, vogliamo rendere la Roma la migliore squadra. Nessuno di noi sarà soddisfatto fin quando non lo saremo

Per Pallotta: sembra che stia diventando sempre più tifoso
Sono sempre stato tifoso, non avrei intrapreso questo progetto se non fossi stato tifoso. C’è un forte lato da tifoso, si capisce alle partite, odio perdere, sono molto competitivo. L’aspetto finanziario non può non esserci, ma se si vuole una squadra forte è necessario uno sforzo a livello finanziario. Sono però il primo tifoso, anche la passione dei tifosi è grandiosa, non sarebbe facile mantenere un distacco. Non so se avrò mai l’entusiasmo dei tifosi in curva ma non potrei vedermi più appassionato come con la Roma

Per Pallotta: tra un paio d’anni, come si aspetta la partita nel nuovo stadio?
Spero che i tifosi siano entusiasti dell’esperienza, quando arriveranno nel nuovo stadio, al centro di intrattenimento, sarà una esperienza fantastica. Una grandiosa esperienza. Non vedo l’ora che arrivi la prima partita nel nuovo stadio, stare lì in piedi a vedere la gente che entra. I giocatori dell’altra squadra che vedranno lo stadio da avversari, bè.. non vorrei essere nei loro panni. Sarà lo stadio più difficile per le squadre avversarie. Poi ci sarà il discorso per le famiglie, l’ospitalità: voglio avere il migliore stadio. Non vedo l’ora tra un paio d’anni quando lo apriremo

Pannes: questa struttura è costruita dai romani. Cemento, acciaio, i romani costruiranno questo stadio. Siamo fortunati noi ad avere la possibilità di dare il via ad un progetto così nella più grande città del mondo. Domani inizierà tutto, domani gli assessori daranno l’ok

Per Pallotta: può dire tutto ciò che vuole ai tifosi
Volevo solo ringraziare tutti i tifosi per il loro sostegno e perché ci hanno accolti a braccia aperte. Stanno iniziando a capire cosa si tratta questo progetto. Un progetto per Roma e io mi sento parte di Roma: ci avete dato un calorosissimo benvenuto. Voglio che sappiate che siamo davvero seri. Sono di transizione nella Roma, sono una piccola parte della storia della Roma: siamo grati di essere nella più grande città nel mondo e di quella che ritengo la maggiore squadra nel mondo. Speriamo e siamo convinti che faremo il meglio al servizio della città di Roma. Forza Roma!

Pannes: la Curva Sud ha una grande maturità e visione per il futuro. Dimostra che sono partecipi e credo ci sia stato un grande inizio di campionato. Forza Roma

(03.09.2014)

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spero siceramente che inizino i lavori... voglio prorpio vedere che fine fanno .asd

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