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Gelone

Voi e La Juve di John Elkann

Voi e la Juve di John Elkann, il sondaggio definitivo sulle prossime stagioni  

301 voti

  1. 1. Voi e la Juve di John Elkann, il sondaggio definitivo sulle prossime stagioni

    • Continuerò a tifare come prima
    • Mi lascia totalmente indifferente seguirò poco o nulla
    • Non sono piu tifoso della Juve
    • Tiferò contro, la proprietá deve fallire qualsiasi obiettivo
    • Tiferò ancora, perché dopo tutto amo ancora la Juve, ma ci vorrà molto tempo prima di recuperare l'entusiasmo del passato


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Just now, *Vegeta* said:

a breve non avrà più nulla in italia

 

... sempre accada... poco importa a qualcosa gli serve lo stesso a quanto pare... c'è poi anche da considerare che, a prescindere, è andato talmente in "la" che non può rischiare che arrivi qualcuno a scoperchiare tutte le sue porcate... e se qualcuno ci mette quei 2/3/4 miliardi dubito resti zitto e sia pure disposto a mandare avanti il carrozzone pro prescritti... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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2 hours ago, AlessandroMAGNODelPiero said:

Scrivo molto molto molto raramente in questo forum rispetto una volta perché la passione per la Juventus era in coma dopo il 2006 ed è morta definitivamente dopo il 2023. Il pensiero sottolineato rende esattamente l'idea di ciò che provo ed infatti provo stima per il 99% degli utenti che scrivono in questo angolino del web. La dignità non tornerà mai indietro, l'ingegnere ci ha tolto pure quella da ormai 20 anni. Ciò che dispiace maggiormente è notare che il 2006 ed il 2023 non siano serviti assolutamente a nulla: Re M*rda è visto come il salvatore della patria da tantissima gente. E purtroppo non vedo personalmente vie d'uscita...

 

Questi si sa che sono solo in malafede... vanno presi a pesci in facci e basta se del caso... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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Joined: 12-Dec-2008
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3 ore fa, *Vegeta* ha scritto:

una via d'uscita, in realtà, c'è.

la cessione.

 

per questo io spero che continui a rimetterci valanghe di denari. vedrai che prima o poi si stufa di tenere in piedi la baracca.

Dipende cos'ha intenzione di fare in Italia. Se non avesse più interessi magicamente la Juventus non servirebbe più. Ma solo in quel caso secondo me...

 

41 minuti fa, gianky99 ha scritto:

 

Questi si sa che sono solo in malafede... vanno presi a pesci in facci e basta se del caso... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

 

Non puoi prendere a pesci in faccia milioni di persone: il merchandising funziona, nonostante le disdette gli ascolti più alti sono della Juve, lo stadio è sempre stracolmo o quasi. 

Chi la pensa come noi è una percentuale irrisoria e silenziosa. 

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15 minuti fa, AlessandroMAGNODelPiero ha scritto:

Dipende cos'ha intenzione di fare in Italia. Se non avesse più interessi magicamente la Juventus non servirebbe più. Ma solo in quel caso secondo me...

 

 

Non puoi prendere a pesci in faccia milioni di persone: il merchandising funziona, nonostante le disdette gli ascolti più alti sono della Juve, lo stadio è sempre stracolmo o quasi. 

Chi la pensa come noi è una percentuale irrisoria e silenziosa. 

ha venduto IVECO che era una delle POCHE aziende interessanti per davvero.

sta smobilitando alla stragrande.

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Joined: 26-Apr-2009
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1 ora fa, gianky99 ha scritto:

 

Il classico sorrisino di quelli che sanno benissimo che ti stanno prendendo per il chiulo e che te non ci puoi fare nulla... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

 

Quello sul balcone è il signorotto in braghe rosa, quelli di sotto sono, siamo, i tifosi juventini

 

La storia si ripete...

 

 

 

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Joined: 11-May-2014
11838 messaggi

Per chi dice che l'odio contro di noi è troppo forte e non è colpa della proprietà, guardate questo reel, episodio riesumato dopo anni e anni rimasto evidentemente nella storia della premier, commenti su commenti uguali a quelli che fanno a noi, tutti inglesi a dire che lo utd vinceva perché rubava, eppure non sono mai stati processati né tanto meno indagati e condannati...pur col sentimento popolare contro (assurdo l'errore comunque ahah, in confronto muntari era dubbio)

 

https://www.instagram.com/reel/DM21yOYsjQd/?igsh=MXZrdTB2Znhtc2xqdA==

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Joined: 18-Oct-2008
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On 9/16/2025 at 3:18 PM, AlessandroMAGNODelPiero said:

 

Non puoi prendere a pesci in faccia milioni di persone: il merchandising funziona, nonostante le disdette gli ascolti più alti sono della Juve, lo stadio è sempre stracolmo o quasi. 

Chi la pensa come noi è una percentuale irrisoria e silenziosa. 

 

Si può si può... siamo in pochi "noi" ma si può... poi è una faticaccia si sa... ma anche per un po' di dignità ne vale la pena...

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

Modificato da gianky99
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Joined: 18-Oct-2008
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On 9/16/2025 at 4:01 PM, Xqaz_Bartaliano said:

 

Quello sul balcone è il signorotto in braghe rosa, quelli di sotto sono, siamo, i tifosi juventini

 

La storia si ripete...

 

 

 

 

Quello sul balcone almeno fa ridere... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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10 ore fa, silver1981 ha scritto:

Exor 4 mln di cassa

 

Exor, 4 miliardi in cassa per nuovi investimenti. Elkann: «A Ferrari sostegno e fiducia assoluta» | Corriere.it

 

 

per cosa li userà? aumento di capitale o nuovi processi anti Juve? 

 

 

compra altre quote di altre aziende più redditizie. poi quando vede che iniziano ad andare in m.e.r.da si disimpegna.

non fa impresa, fa finanza.

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Il 16/9/2025 alle 15:18 , AlessandroMAGNODelPiero ha scritto:

Dipende cos'ha intenzione di fare in Italia. Se non avesse più interessi magicamente la Juventus non servirebbe più. Ma solo in quel caso secondo me...

 

 

Non puoi prendere a pesci in faccia milioni di persone: il merchandising funziona, nonostante le disdette gli ascolti più alti sono della Juve, lo stadio è sempre stracolmo o quasi. 

Chi la pensa come noi è una percentuale irrisoria e silenziosa. 

 

 

oppure, molto banalente, parte di questa gente si pone la domanda: ma l'alternativa qual'è o quale sarebbe?

 

perchè portare sulle balle JE è facile. capire il valore reale della juventus fuori dalla galassia Exor è un altro conto.

 

e senza che ci prendiamo in giro per come si sta globalizzando il calcio o sei in un campionato forte oppure hai sede in una città molto attrattiva per sviluppare seriamente i ricavi.

 

la juve non è né in un né in un altro....ed il fatto che siamo milioni va bene. pacca sulla spalla ma non porta grandi valori economici.

 

leggo "il merchandising funziona". mi piacerebbe sapere rispetto a quale benchmark

Modificato da mik.mac

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Il 16/9/2025 alle 21:02 , UndiciLeoni ha scritto:

Per chi dice che l'odio contro di noi è troppo forte e non è colpa della proprietà, guardate questo reel, episodio riesumato dopo anni e anni rimasto evidentemente nella storia della premier, commenti su commenti uguali a quelli che fanno a noi, tutti inglesi a dire che lo utd vinceva perché rubava, eppure non sono mai stati processati né tanto meno indagati e condannati...pur col sentimento popolare contro (assurdo l'errore comunque ahah, in confronto muntari era dubbio)

 

https://www.instagram.com/reel/DM21yOYsjQd/?igsh=MXZrdTB2Znhtc2xqdA==

 

concordo che la proprietà ha le sue colpe. non vi è dubbio.

 

ma la premier è un altro mondo che si autotutela. basta vedere cosa è successo recentemente con il City.

 

da noi "bisogna giudicare in tempi brevi" lì non se ne fottono niente dei processi sommari e si prendono il tempo che si devono prendere perchè sono avanti anni luce e trattano il calcio per quello che è da anni: un business.

 

in italia, ammettiamolo, siamo indietro anni luce e partire da noi tifosi. guarda Milano...non riescono a fare lo stadio perchè San Siro è considerato un monumento da non toccare.

 

solo in italia si scambia un impianto sportivo (che come lo conosciamo noi esiste da 35 anni, non da 3 secoli) intoccabile perchè considerato di rilevanza storica. e vogliamo confrontarci con la premier?

Modificato da mik.mac

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1 ora fa, mik.mac ha scritto:

 

concordo che la proprietà ha le sue colpe. non vi è dubbio.

 

ma la premier è un altro mondo che si autotutela. basta vedere cosa è successo recentemente con il City.

 

da noi "bisogna giudicare in tempi brevi" lì non se ne fottono niente dei processi sommari e si prendono il tempo che si devono prendere perchè sono avanti anni luce e trattano il calcio per quello che è da anni: un business.

 

in italia, ammettiamolo, siamo indietro anni luce e partire da noi tifosi. guarda Milano...non riescono a fare lo stadio perchè San Siro è considerato un monumento da non toccare.

 

solo in italia si scambia un impianto sportivo (che come lo conosciamo noi esiste da 35 anni, non da 3 secoli) intoccabile perchè considerato di rilevanza storica. e vogliamo confrontarci con la premier?

Da noi succede questo perchè è questo che la Juve ha sempre accettato in silenzio. Anzi: molto spesso ne è stata complice, o cmq responsabile.

 

Qualche esempio:

 

- il gol di Turone, da dove tutto è partito. Si scopre dopo decenni che la moviola era stata truccata (lo disse Carlo Sassi, se non erro), hai mai sentito qualcuno della Juve lamentarsi? Hai mai letto titoloni? Hai mai sentito qualche intervista dove si rimarcava questo vergognoso comportamento? Niente, zero.

- la farsa del 2006: si parla nella sentenza di "sentimento popolare". Quel sentimento alimentato in primis, guarda caso, proprio da un giornale della famiglia Elcan. Molto curioso, quantomeno..

- la farsa del 2006_bis: dopo anni abbiamo scoperto che rinunciammo, grazie ad interventi esterni, al ricorso al TAR che avrebbe bloccato tutto: processi sommari, sentenze farsa, campionati, coppe...tutto. Perchè allora?

- la farsa del 2023: condannati in 5' sulla base del NULLA, si scopre poi con calma che tutti facevano quanto noi, e molte altre facevano 100 volte peggio. Perchè abbiamo accettato tutto questo?

 

Questi sono solo gli esempi più eclatanti, per dire che:

1) i processi sommari in Italia si basano nel 90% dei casi sui media, sul sentimento popolare, su cosa pensa il popolino. Se noi siamo i primi ad orientare (CONTRO DI NOI) questo sentimento, è un problema

2) i processi sportivi in Italia sono SOLO E SOLTANTO politica. Se non ti difendi con le unghie e con i denti in ogni sede, in ogni grado di giudizio, sui giornali, coi contatti, con le amicizie...è perchè NON VUOI. E se non vuoi, il problema è solo e soltanto tuo.

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2 ore fa, mik.mac ha scritto:

 

 

oppure, molto banalente, parte di questa gente si pone la domanda: ma l'alternativa qual'è o quale sarebbe?

 

perchè portare sulle balle JE è facile. capire il valore reale della juventus fuori dalla galassia Exor è un altro conto.

 

e senza che ci prendiamo in giro per come si sta globalizzando il calcio o sei in un campionato forte oppure hai sede in una città molto attrattiva per sviluppare seriamente i ricavi.

 

la juve non è né in un né in un altro....ed il fatto che siamo milioni va bene. pacca sulla spalla ma non porta grandi valori economici.

 

leggo "il merchandising funziona". mi piacerebbe sapere rispetto a quale benchmark

Tutto vero però se il calcio in Italia sta facendo enormi passi... indietro è anche e sopratutto per la dirigenza dello stesso e di chi lo governa!

E qui viene spontaneo ricordare come Gravina sia stato votato anche dalla JUVE!!!!!!!!!

Quindi doppiamente colpevole, prende botte, subisce torti, viene sputtanata e si continua a legittamare e a votare il carnefice.

Zero scusanti!

In merirto ai milioni di sostenitori... tranquillo, ancora un lustro di Elkann e ci chiameremo tutti per nome perchè si arriverà dove vuole il padrone, a essere una Udinese qualsiasi!

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10 minuti fa, Xqaz_Bartaliano ha scritto:

Tutto vero però se il calcio in Italia sta facendo enormi passi... indietro è anche e sopratutto per la dirigenza dello stesso e di chi lo governa!

E qui viene spontaneo ricordare come Gravina sia stato votato anche dalla JUVE!!!!!!!!!

Quindi doppiamente colpevole, prende botte, subisce torti, viene sputtanata e si continua a legittamare e a votare il carnefice.

Zero scusanti!

In merirto ai milioni di sostenitori... tranquillo, ancora un lustro di Elkann e ci chiameremo tutti per nome perchè si arriverà dove vuole il padrone, a essere una Udinese qualsiasi!

bingo.

guardate cosa sta succedendo alla ferrari che viene ormai PISCIATA PUBBLICAMENTE da tutti i top piloti del mondo.

quello è l'inizio della fine anche dal punto di vista industriale, eh...

Modificato da *Vegeta*
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3 hours ago, I Love Vladimir Jugovic said:

Da noi succede questo perchè è questo che la Juve ha sempre accettato in silenzio. Anzi: molto spesso ne è stata complice, o cmq responsabile.

 

Qualche esempio:

 

- il gol di Turone, da dove tutto è partito. Si scopre dopo decenni che la moviola era stata truccata (lo disse Carlo Sassi, se non erro), hai mai sentito qualcuno della Juve lamentarsi? Hai mai letto titoloni? Hai mai sentito qualche intervista dove si rimarcava questo vergognoso comportamento? Niente, zero.

- la farsa del 2006: si parla nella sentenza di "sentimento popolare". Quel sentimento alimentato in primis, guarda caso, proprio da un giornale della famiglia Elcan. Molto curioso, quantomeno..

- la farsa del 2006_bis: dopo anni abbiamo scoperto che rinunciammo, grazie ad interventi esterni, al ricorso al TAR che avrebbe bloccato tutto: processi sommari, sentenze farsa, campionati, coppe...tutto. Perchè allora?

- la farsa del 2023: condannati in 5' sulla base del NULLA, si scopre poi con calma che tutti facevano quanto noi, e molte altre facevano 100 volte peggio. Perchè abbiamo accettato tutto questo?

 

Questi sono solo gli esempi più eclatanti, per dire che:

1) i processi sommari in Italia si basano nel 90% dei casi sui media, sul sentimento popolare, su cosa pensa il popolino. Se noi siamo i primi ad orientare (CONTRO DI NOI) questo sentimento, è un problema

2) i processi sportivi in Italia sono SOLO E SOLTANTO politica. Se non ti difendi con le unghie e con i denti in ogni sede, in ogni grado di giudizio, sui giornali, coi contatti, con le amicizie...è perchè NON VUOI. E se non vuoi, il problema è solo e soltanto tuo.

.quoto.quoto.quoto.quoto

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2 hours ago, Xqaz_Bartaliano said:

Tutto vero però se il calcio in Italia sta facendo enormi passi... indietro è anche e sopratutto per la dirigenza dello stesso e di chi lo governa!

E qui viene spontaneo ricordare come Gravina sia stato votato anche dalla JUVE!!!!!!!!!

Quindi doppiamente colpevole, prende botte, subisce torti, viene sputtanata e si continua a legittamare e a votare il carnefice.

Zero scusanti!

In merirto ai milioni di sostenitori... tranquillo, ancora un lustro di Elkann e ci chiameremo tutti per nome perchè si arriverà dove vuole il padrone, a essere una Udinese qualsiasi!

.quoto.quoto.quoto.quoto

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5 ore fa, Xqaz_Bartaliano ha scritto:

Tutto vero però se il calcio in Italia sta facendo enormi passi... indietro è anche e sopratutto per la dirigenza dello stesso e di chi lo governa!

E qui viene spontaneo ricordare come Gravina sia stato votato anche dalla JUVE!!!!!!!!!

Quindi doppiamente colpevole, prende botte, subisce torti, viene sputtanata e si continua a legittamare e a votare il carnefice.

Zero scusanti!

In merirto ai milioni di sostenitori... tranquillo, ancora un lustro di Elkann e ci chiameremo tutti per nome perchè si arriverà dove vuole il padrone, a essere una Udinese qualsiasi!

 

 

enormi passi rispetto a chi o a cosa?

 

mi dispiace ma oggettivamente non è così. l'italia sta facendo passi, nemmeno troppo enormi, rispetto al passato, non certo rispetto agli altri campionati che viaggiano al triplo.

 

e la juve è avanti 20 anni rispetto a tutte in italia altroché

 

e ribadisco che i miei post in nessun modo vogliono difender JE.

ma quando leggo post dove si banalizzano i pensieri di milioni di juventini onestamente mi sale l'ignoranza.

 

anche perchè se davvero si disprezza JE allora non si segue la Juve. scrivere 4 post su internet serve solo ad alleggerire la coscienza

Modificato da mik.mac

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6 ore fa, I Love Vladimir Jugovic ha scritto:

Da noi succede questo perchè è questo che la Juve ha sempre accettato in silenzio. Anzi: molto spesso ne è stata complice, o cmq responsabile.

 

Qualche esempio:

 

- il gol di Turone, da dove tutto è partito. Si scopre dopo decenni che la moviola era stata truccata (lo disse Carlo Sassi, se non erro), hai mai sentito qualcuno della Juve lamentarsi? Hai mai letto titoloni? Hai mai sentito qualche intervista dove si rimarcava questo vergognoso comportamento? Niente, zero.

- la farsa del 2006: si parla nella sentenza di "sentimento popolare". Quel sentimento alimentato in primis, guarda caso, proprio da un giornale della famiglia Elcan. Molto curioso, quantomeno..

- la farsa del 2006_bis: dopo anni abbiamo scoperto che rinunciammo, grazie ad interventi esterni, al ricorso al TAR che avrebbe bloccato tutto: processi sommari, sentenze farsa, campionati, coppe...tutto. Perchè allora?

- la farsa del 2023: condannati in 5' sulla base del NULLA, si scopre poi con calma che tutti facevano quanto noi, e molte altre facevano 100 volte peggio. Perchè abbiamo accettato tutto questo?

 

Questi sono solo gli esempi più eclatanti, per dire che:

1) i processi sommari in Italia si basano nel 90% dei casi sui media, sul sentimento popolare, su cosa pensa il popolino. Se noi siamo i primi ad orientare (CONTRO DI NOI) questo sentimento, è un problema

2) i processi sportivi in Italia sono SOLO E SOLTANTO politica. Se non ti difendi con le unghie e con i denti in ogni sede, in ogni grado di giudizio, sui giornali, coi contatti, con le amicizie...è perchè NON VUOI. E se non vuoi, il problema è solo e soltanto tuo.

 

da noi è successo questo non chiunque. non siamo mica gli unici ad avere processi sportivi sommari. se scendi di categoria sai quanti ne trovi.

 

tra l'altro, per dovere di cronaca, non mi pare che con le plusvalenze non abbiamo provato a difendersi. è cambiato qualcosa?

 

io a JE do le colpe che trovo giusto dare, non tutte a prescindere.

 

se Santoriello va liberamente in giro a dire che odia la juve e la mette forzatamente nel mirino non credo sia colpa di JE. e non è certo sua compito regolamentare questi comportamenti e dichiarazioni che un PM non dovrebbe mai fare. se i media non ne danno risalto non è certo colpa di JE.

 

e sopratutto qui spesso ci si dimentica che il potere e la lobby della famiglia Agnelli non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che avevano 40-50 anni fa

 

 

 

 

Modificato da mik.mac

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30 minuti fa, mik.mac ha scritto:

 

da noi è successo questo non chiunque. non siamo mica gli unici ad avere processi sportivi sommari. se scendi di categoria sai quanti ne trovi.

tra l'altro, per dovere di cronaca, non mi pare che con le plusvalenze non abbiamo provato a difendersi. è cambiato qualcosa?

 

io a JE do le colpe che trovo giusto dare, non tutte a prescindere.

 

se Santoriello va liberamente in giro a dire che odia la juve e la mette forzatamente nel mirino non credo sia colpa di JE. e non è certo sua compito regolamentare questi comportamenti e dichiarazioni che un PM non dovrebbe mai fare. se i media non ne danno risalto non è certo colpa di JE.

 

e sopratutto qui spesso ci si dimentica che il potere e la lobby della famiglia Agnelli non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che avevano 40-50 anni fa

Ok, ma la Juve non è "chiunque". La Juve, SE VOLESSE, avrebbe sostegno politico, visibilità, compiacenza dei media, appoggi, amicizie ecc. in ogni dove. Non è un Poggibonsi qualsiasi.

 

Se Santoriello va a giro a dire che odia la Juve, e il primo giornale (IL PRIMO EH) che corre in suo aiuto, minimizzando l'accaduto, dicendo "vabbè ma è un buon PM eh, ognuno può avere le sue idee ecc." permettimi che il dubbio viene, dato che i media SONO SUOI.

 

E' successo con la cazzetta nel 2006, con la repubblica, con la stampa, col corriere, con le pagine social...con TUTTI i mass media che controlla(va). Succede sempre quando riguarda la Juve: titoloni, intercettazioni tagliuzzate, frasi riportate, morali. Ma, GUARDA CASO, questo non succede mai per gli affari che riguardano lui, quando è in causa con la mamma, o quando chiude gli stabilimenti da 1000 operai, o quando svende le aziende della sua galassia. Quelle, guarda caso, sono sempre a pagina 12, e non a caratteri cubitali nella prima.

 

E ci si dimentica che si parla di uno che è vicino a Trump, Bezos, Zuckerberg, ai potenti di tutto il mondo. Se uno cosi non è in grado di contrastare santoriello, gravina e chinè, allora alzo le mani.

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Si è difeso l'Osasuna, si è difeso il Catania che bloccò la B.

Quà non chiediamo di usare metodi mafiosi ma solo di DIFENDERSI come qualunque proprietario che abbia a cuore il proprio investimento.

Poi la teoria mi tengo il mio partner che mi corca di legnate e mi tratta una medda che non so chi viene dopo...

NON LA CAPIRÒ MAI.

 

Sto topic pare un girone dantesco, si devono ripetere sempre le stesse cose perchè sembra che ci dimentichiamo il passato prossimo.

 

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Inviato (modificato)

Scusate se riporto il testo dell'intervista alla carta del bagno della quisling fan

Christillin: "Per la SuperLega piansi al cimitero. Lo scherzo dell'Avvocato 

 

Evelina, ex sciatrice di livello, una vita dedicata allo sport: "Le altre bambine volevano l'album degli animali, io quello dei calciatori. A Gianni Agnelli piaceva Platini perché gli teneva testa, ci rimase male quando Moggi e Giraudo vendettero Zidane. La Juve di oggi? Dignitosa, ce la facciamo bastare"

Una vita per la Juve, per lo sci, per lo sport. Una testimone del suo tempo, a cavallo tra i millenni. Evelina Christillin ha vissuto da vicino un pezzo di storia della Juve, è stata presidente del Comitato promotore dei Giochi invernali di Torino 2006, ha rappresentato l’Uefa nel consiglio Fifa. Cominciamo dalla Juventus, il grande amore.

Il suo primo contatto con la Juve?

“Nella stagione 1966-67. Ero una bambina. Mia sorella e le mie amiche chiedevano gli album degli animali, io volli l’album dei calciatori. Sandro Salvadore, un difensore roccioso, era il mio preferito. Mi piaceva perché aveva una bella faccia e perché era nato il 29 novembre, due giorni dopo di me. Avevo poi una simpatia per il Venezia, mi piacevano le loro maglie neroverdi e ammiravo Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio del grande Valentino. Per anni, ho fatto gli album Panini, poi sono passata al Fantacalcio”.

Come nasce la sua amicizia con l’Avvocato Agnelli?

“Ero compagna di scuola di sua figlia Margherita e mio padre Emilio, ex pilota della Lancia, era un suo grande amico. Le nostre famiglie si frequentavano, io e mia sorella siamo cresciute con Margherita e suo fratello Edoardo”.

La Juve dei suoi vent’anni: si innamorò di Antonio Cabrini, come tante ragazze dell’epoca?

“Innamorata no. Lo trovavo bello e simpatico. Siamo amici e continuiamo a sentirci. Per la verità, a me piaceva Tardelli. Marco però sposò un’altra mia compagna di classe, Alessandra Grassi. I giocatori della Juve frequentavano la nostra scuola, venivano a prenderci con le loro macchine. Io però feci un’altra cosa, a un certo punto mi misi a giocare a bridge, assieme a Beppe Furino e a Oscar Damiani”.

Quando è che l’Avvocato la fece salire per la prima volta sul suo elicottero?

"Credo che sia stato nel 1971. Ero sciatrice, azzurra nella nazionale B, avevo partecipato a qualche gara di Coppa del Mondo. Ero bravina, non bravissima. L’Avvocato andava a sciare con l’elicottero e un giorno disse a mio padre: 'La prossima volta porta la ragazzina, voglio vedere come scia'”.

Lei è stata sciatrice di livello. Era la rivale di Claudia Giordani, campionessa azzurra degli anni Settanta e figlia di Aldo, telecronista del basket.

“Gareggiavo in slalom speciale e in gigante. All’inizio andavo più forte di Claudia, poi lei mi ha superato e io ho dovuto scegliere tra lo sport, gli studi e il lavoro, e ho smesso di gareggiare”.

È vero che l’Avvocato l’aveva soprannominata “Moon Face”, Faccia di Luna.

“Verissimo. Avevo un visto tondo, sembrava una mela. La mia nipotina di 14 anni è uguale a me. La prendono in giro e io le dico: 'Guarda che io alla tua età ero come te'”.

Agnelli la volle presidente del comitato promotore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.

"Era il 1998 ed ero la ragazza 'messa lì dall’Avvocato'. Lui mi procurò i primi due appuntamenti per promuovere la candidatura di Torino. Così incontrai Jean-Claude Killy, fuoriclasse francese dello sci, che perorava la causa di Sion, perché viveva in Svizzera, e Juan Antonio Samaranch, presidente del Cio. Killy a Ginevra mi disse che avevo una chance su mille. Con Samaranch a Barcellona parlai soltanto di calcio. L’Avvocato mi telefonò: 'Pare che i tuoi colloqui non siano andati bene. Dicono che sei una ragazza simpatica e carina…'. Risposta mia: 'Avvocato, facciamo così, mi dia altri due mesi. Se non riesco, ritorno a fare il docente di Storia all’università'. Andò bene, convinsi Samaranch. Ottenemmo l’Olimpiade e nominammo Killy presidente della commissione di coordinamento dei Giochi 2006, lui accettò con entusiasmo. Killy è stato il mio idolo giovanile, ero andata a seguirlo all’Olimpiade di Grenoble nel 1968”.

In elicottero con l’Avvocato.

“Si volava in montagna per sciare, si atterrava a Villar Perosa per salutare la squadra, i giocatori andavano quasi in pellegrinaggio da lui, e poi si decollava per Torino e si andava alla partita. Un grande classico dei derby con il Toro era lo scherzo a Boniperti. Il presidente lasciava lo stadio all’intervallo ad ogni partita, ma contro il Toro anche prima. Correva a casa, si rinchiudeva nello studio con i tappi nelle orecchie perché dalla sua abitazione sentiva i boati del Comunale. Non voleva sapere il risultato. Finita la partita, l’Avvocato passava da lui e gli raccontava cose incredibili, inventava cose assurde. Boniperti diceva: 'Non è possibile, non è possibile'

 

L’Avvocato rinfacciava a Boniperti di non aver acquistato Maradona, nonostante la sua segnalazione precoce, quando Diego era giovanissimo.

“È vero, era una presa in giro affettuosa. Boniperti stava allo scherzo e rispondeva di essere troppo cattolico per ingaggiare un giocatore con un cognome vagamente blasfemo (Maradona, Madonna, ndr). Boniperti, come tutti noi, frequentava la parrocchia di San Vito. Le nostre erano famiglie molto religiose. Agnelli aveva saputo del giovane Diego tramite i suoi contatti internazionali, Fiat Argentina, credo. A casa Agnelli, c’era un centralino che aveva o reperiva i numeri di telefono di chiunque. L’Avvocato chiamava a qualunque ora. Mi ricordo il nome del capo centralinista, Spiro. Non c’erano i cellulari. Da lì partivano telefonate per il mondo intero”.

È vero che l’Avvocato guardava con benevolenza al Torino?

“Sì, sia lui sia Boniperti nutrivano un sacrosanto rispetto per il Grande Torino ed erano stati toccati nel profondo dalla tragedia di Superga. Una volta, al Comunale, il Toro perdeva di brutto contro la Juve. Il sindaco Diego Novelli, tifoso granata, si voltò verso Agnelli e in piemontese gli disse: 'Avvocato, basta così, per favore'. E Gianni, sempre in piemontese e senza cattiveria: 'Non si preoccupi, andrà meglio la prossima volta'. Molti presidenti del Torino venivano dal mondo dell’indotto della Fiat. E il Toro aveva un parco macchine di cortesia della Fiat. Da parte nostra non c’era alcun risentimento nei confronti del Torino. Non credo che si possa dire altrettanto dei tifosi granata, loro ci detestano. Del resto, per noi la partita più sentita è quella con l’Inter, il derby d’Italia”.

Perché l’Avvocato aveva una preferenza per Platini?

“Perché Michel aveva e ha un’intelligenza superiore e gli teneva testa, rispondeva alle sue battute, laddove la gran parte dei giocatori restava zitta, in timoroso silenzio. Agnelli lo acquistò per pochi milioni dal Saint Etienne e disse la famosa frase: 'Abbiamo preso Platini per un tozzo di pane e ci abbiamo messo sopra il foie gras'. Con Michel ci sentiamo. Come con Del Piero. L’altro giorno con Ale abbiamo parlato di politica estera, di Trump. Lui ha vissuto in America, a Los Angeles, conosce la situazione”.

I soprannomi dell’Avvocato erano taglienti.

“Vero. Bello di notte per Boniek, Pinturicchio per Del Piero, Coniglio Bagnato per Baggio, Una volta in aeroporto, eravamo in partenza per una trasferta e l’Avvocato disse a Boniek: 'Caro Zibì, domani giocheremo di giorno, non potrà fare il Bello di Notte'. Boniek rispose con prontezza: 'Avvocato, vorrà dire che domani in campo metterò gli occhiali da sole'”.

E Zidane?

“Gianni ci rimase male per la sua cessione al Real Madrid. Moggi e Giraudo gli avevano assicurato che non lo avrebbero mai venduto, però lo cedettero. Si arrabbiò in silenzio, senza dire nulla, perché non interferiva nel lavoro dei dirigenti e degli allenatori. Non diede mai un consiglio di formazione ad alcun allenatore, di questo sono sicura”.

Il suo momento più brutto al seguito della Juve?

“La finale di Coppa dei Campioni ad Atene, nel 1983, contro l’Amburgo. Alla vigilia, nel nostro ritiro, si respirava uno strano nervosismo. In campo, i nostri giocatori vennero paralizzati dal gol di Magath. Come se non bastasse, sul nostro volo di ritorno Piero Fassino (tifoso juventino e all’epoca dirigente del Pci, ndr) stette male per un’infezione intestinale contratta in chissà quale buffet. Non fu una cosa simpatica. Atterrati a Caselle, Fassino venne portato in ospedale”.

Gianni Agnelli, scomparso nel 2003, come avrebbe vissuto Calciopoli nel 2006?

“Credo che si sarebbe comportato come suo nipote John Elkann, da lui scelto come erede alla guida della famiglia. Nel 2006, al processo sportivo, l’avvocato Zaccone, difensore della Juve, disse che la retrocessione in Serie B con penalizzazione sarebbe stata una pena accettabile e questo significa qualcosa. Penso che l’Avvocato, con la morte nel cuore, avrebbe detto la stessa cosa”.

Moggi continua a professarsi innocente.

“Dal suo punto di vista, fa bene, tanti tifosi sono con lui e non si può dire che da altre parti non sia successo nulla, mi riferisco per esempio al passaporto falso di Recoba dell’Inter. A me sembrava evidente già allora che la Juve godesse di una certa sudditanza psicologica da parte degli arbitri”.

Con la vicenda SuperLega, nel 2021, lei si è trovata al centro della tempesta perfetta, tra il cuore – la Juve della famiglia Agnelli – e il lavoro di allora, la sua figura di membro Uefa nel consiglio Fifa. Andrea Agnelli aderì nottetempo alla SuperLega, Ceferin presidente Uefa gridò al tradimento.

“Sono uscita umanamente a pezzi da quella storia. È stata una notte tragica, nella war room Uefa a Montreux in Svizzera. Ceferin riceveva telefonate da Macron e da Boris Johnson. Molti pensavano che io fossi la serpe in seno, la traditrice per conto di Andrea Agnelli. Non era vero. Chiesi a Ceferin se dovessi dimettermi e lui mi disse: 'Assolutamente no, so che ci sei fedele'. Io non sapevo nulla della fuga in avanti di Andrea. Ritornai a Torino da sola, in auto, e in Valle d’Aosta feci una deviazione, salii a Issime, il villaggio in cui sono seppelliti i miei genitori. Andai al cimitero e davanti alla loro tomba mi sfogai, piansi, parlai con loro. Da allora non sono più andata alla Stadium a seguire la Juve. Ho fatto un’eccezione per la partita di addio della mia amica Sara Gama delle Women”.

 

I suoi rapporti con Andrea Agnelli oggi?

“Andrea vive in Olanda. Ci vediamo al Sestriere. Le sue bambine e le mie nipoti sono iscritte allo stesso sci club. Ci salutiamo. Io gli voglio bene come sempre e non può essere diversamente, non posso che essere grata alla famiglia Agnelli per tutto quello che ho ricevuto da loro. Ho un meraviglioso rapporto con Allegra, la madre di Andrea. Quando sono stata male, a dicembre, si è fatta in quattro per accogliermi all’ospedale oncologico di Candiolo. Ho la Juve nel cuore e l’avrò sempre, ma nei giorni della SuperLega lavoravo per l’Uefa e dovevo essere leale all’Uefa”.

Lei è stata bambina con Margherita ed Edoardo Agnelli, figli di Gianni e di Marella Caracciolo. Come ha vissuto il suicidio di Edoardo?

“Poco prima che succedesse, lo incontrai per strada in collina, tutti e due in auto. Era presto, mi fece i fari. Ci fermammo, mi chiese di mia madre ammalata, e lì a poco se ne sarebbe andata. Scoprii poi che quella mattina sarebbe andato a fare il sopralluogo per il suicidio. Due giorni dopo accompagnai un assessore regionale a casa dell’Avvocato, per un incontro, e all’uscita notai il questore Nicola Cavaliere, un amico: 'Fermati – mi disse -, è successa una cosa brutta. Hanno trovato un’auto della Fiat aperta sul viadotto di Fossano'. Cavaliere portava la notizia all’Avvocato. Edoardo era un ragazzo meraviglioso, però fragile. Non ha retto il peso della famiglia. Noi siamo cresciuti con bambinaie che ci hanno insegnato a parlare il francese e l’inglese, ma vedevamo poco i nostri genitori. Non vuole essere un’accusa, però è andata così”.

Da ex sciatrice, che cosa pensa della tragedia di Matteo Franzoso, morto su una pista in Cile?

“Matteo Franzoso e Matilde Lorenzi (la sciatrice azzurra scomparsa nel 2024, ndr) li ho visti crescere allo sci club del Sestriere, due ragazzi meravigliosi: educati, sempre sorridenti. Potete immaginare come mi senta oggi. Ho parlato con il mio amico Paolo De Chiesa (ex della Valanga Azzurra, ndr). Paolo dice che c’è troppa differenza nella sicurezza sulle piste tra le competizioni e gli allenamenti (Lorenzi e Franzoso sono morti in discese di preparazione, ndr). C’entrano anche i materiali. Noi scendevamo con sci lunghi, oggi si va giù con sci corti e le velocità sono aumentate. Ogni sciatore però è consapevole dei rischi connessi al suo sport, sa che una caduta a 130 chilometri orari può avere effetti letali. È un po’ lo stesso discorso che si fa per i piloti di Formula Uno”.

L’altro giorno è stata avvistata a Genova, alla festa dei quarant’anni di Silvia Salis, il nuovo sindaco genovese, ex campionessa di lancio del martello.

“La Juve giocava contro il Borussia Dortmund e guardavo la partita sullo smartphone. Ogni tanto esultavo e mi guardavano strana, ma la Juve per me viene prima di tutto. Con Silvia Salis siamo molto amiche. È molto brava, ma vediamo di non bruciarla come possibile leader politico. Ha studiato management sportivo, lanciava il martello e ha una forza incredibile, non si ferma davanti a nulla. Lasciamole fare il suo percorso, non carichiamola di troppe aspettative”.

Come vede la Juve di oggi?

“La squadra mi pare ordinata. Non mi illudo, c’è tanta strada da fare, e non penso che diventerà mai la Juve di Trapattoni, Lippi o Conte, ma è una Juve dignitosa e oggi ce la facciamo bastare”.

 

 

"Dovevo essere fedele all'UEFA..."

che coraggio.....

Dal 2006 Non ha dovuto nemmeno aspettare che il gallo cantasse 3 volte.

 

 

Modificato da LUCCAL

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1 ora fa, LUCCAL ha scritto:

Scusate se riporto il testo dell'intervista alla carta del bagno della quisling fan

Christillin: "Per la SuperLega piansi al cimitero. Lo scherzo dell'Avvocato 

 

Evelina, ex sciatrice di livello, una vita dedicata allo sport: "Le altre bambine volevano l'album degli animali, io quello dei calciatori. A Gianni Agnelli piaceva Platini perché gli teneva testa, ci rimase male quando Moggi e Giraudo vendettero Zidane. La Juve di oggi? Dignitosa, ce la facciamo bastare"

Una vita per la Juve, per lo sci, per lo sport. Una testimone del suo tempo, a cavallo tra i millenni. Evelina Christillin ha vissuto da vicino un pezzo di storia della Juve, è stata presidente del Comitato promotore dei Giochi invernali di Torino 2006, ha rappresentato l’Uefa nel consiglio Fifa. Cominciamo dalla Juventus, il grande amore.

Il suo primo contatto con la Juve?

“Nella stagione 1966-67. Ero una bambina. Mia sorella e le mie amiche chiedevano gli album degli animali, io volli l’album dei calciatori. Sandro Salvadore, un difensore roccioso, era il mio preferito. Mi piaceva perché aveva una bella faccia e perché era nato il 29 novembre, due giorni dopo di me. Avevo poi una simpatia per il Venezia, mi piacevano le loro maglie neroverdi e ammiravo Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio del grande Valentino. Per anni, ho fatto gli album Panini, poi sono passata al Fantacalcio”.

Come nasce la sua amicizia con l’Avvocato Agnelli?

“Ero compagna di scuola di sua figlia Margherita e mio padre Emilio, ex pilota della Lancia, era un suo grande amico. Le nostre famiglie si frequentavano, io e mia sorella siamo cresciute con Margherita e suo fratello Edoardo”.

La Juve dei suoi vent’anni: si innamorò di Antonio Cabrini, come tante ragazze dell’epoca?

“Innamorata no. Lo trovavo bello e simpatico. Siamo amici e continuiamo a sentirci. Per la verità, a me piaceva Tardelli. Marco però sposò un’altra mia compagna di classe, Alessandra Grassi. I giocatori della Juve frequentavano la nostra scuola, venivano a prenderci con le loro macchine. Io però feci un’altra cosa, a un certo punto mi misi a giocare a bridge, assieme a Beppe Furino e a Oscar Damiani”.

Quando è che l’Avvocato la fece salire per la prima volta sul suo elicottero?

"Credo che sia stato nel 1971. Ero sciatrice, azzurra nella nazionale B, avevo partecipato a qualche gara di Coppa del Mondo. Ero bravina, non bravissima. L’Avvocato andava a sciare con l’elicottero e un giorno disse a mio padre: 'La prossima volta porta la ragazzina, voglio vedere come scia'”.

Lei è stata sciatrice di livello. Era la rivale di Claudia Giordani, campionessa azzurra degli anni Settanta e figlia di Aldo, telecronista del basket.

“Gareggiavo in slalom speciale e in gigante. All’inizio andavo più forte di Claudia, poi lei mi ha superato e io ho dovuto scegliere tra lo sport, gli studi e il lavoro, e ho smesso di gareggiare”.

È vero che l’Avvocato l’aveva soprannominata “Moon Face”, Faccia di Luna.

“Verissimo. Avevo un visto tondo, sembrava una mela. La mia nipotina di 14 anni è uguale a me. La prendono in giro e io le dico: 'Guarda che io alla tua età ero come te'”.

Agnelli la volle presidente del comitato promotore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.

"Era il 1998 ed ero la ragazza 'messa lì dall’Avvocato'. Lui mi procurò i primi due appuntamenti per promuovere la candidatura di Torino. Così incontrai Jean-Claude Killy, fuoriclasse francese dello sci, che perorava la causa di Sion, perché viveva in Svizzera, e Juan Antonio Samaranch, presidente del Cio. Killy a Ginevra mi disse che avevo una chance su mille. Con Samaranch a Barcellona parlai soltanto di calcio. L’Avvocato mi telefonò: 'Pare che i tuoi colloqui non siano andati bene. Dicono che sei una ragazza simpatica e carina…'. Risposta mia: 'Avvocato, facciamo così, mi dia altri due mesi. Se non riesco, ritorno a fare il docente di Storia all’università'. Andò bene, convinsi Samaranch. Ottenemmo l’Olimpiade e nominammo Killy presidente della commissione di coordinamento dei Giochi 2006, lui accettò con entusiasmo. Killy è stato il mio idolo giovanile, ero andata a seguirlo all’Olimpiade di Grenoble nel 1968”.

In elicottero con l’Avvocato.

“Si volava in montagna per sciare, si atterrava a Villar Perosa per salutare la squadra, i giocatori andavano quasi in pellegrinaggio da lui, e poi si decollava per Torino e si andava alla partita. Un grande classico dei derby con il Toro era lo scherzo a Boniperti. Il presidente lasciava lo stadio all’intervallo ad ogni partita, ma contro il Toro anche prima. Correva a casa, si rinchiudeva nello studio con i tappi nelle orecchie perché dalla sua abitazione sentiva i boati del Comunale. Non voleva sapere il risultato. Finita la partita, l’Avvocato passava da lui e gli raccontava cose incredibili, inventava cose assurde. Boniperti diceva: 'Non è possibile, non è possibile'

 

L’Avvocato rinfacciava a Boniperti di non aver acquistato Maradona, nonostante la sua segnalazione precoce, quando Diego era giovanissimo.

“È vero, era una presa in giro affettuosa. Boniperti stava allo scherzo e rispondeva di essere troppo cattolico per ingaggiare un giocatore con un cognome vagamente blasfemo (Maradona, Madonna, ndr). Boniperti, come tutti noi, frequentava la parrocchia di San Vito. Le nostre erano famiglie molto religiose. Agnelli aveva saputo del giovane Diego tramite i suoi contatti internazionali, Fiat Argentina, credo. A casa Agnelli, c’era un centralino che aveva o reperiva i numeri di telefono di chiunque. L’Avvocato chiamava a qualunque ora. Mi ricordo il nome del capo centralinista, Spiro. Non c’erano i cellulari. Da lì partivano telefonate per il mondo intero”.

È vero che l’Avvocato guardava con benevolenza al Torino?

“Sì, sia lui sia Boniperti nutrivano un sacrosanto rispetto per il Grande Torino ed erano stati toccati nel profondo dalla tragedia di Superga. Una volta, al Comunale, il Toro perdeva di brutto contro la Juve. Il sindaco Diego Novelli, tifoso granata, si voltò verso Agnelli e in piemontese gli disse: 'Avvocato, basta così, per favore'. E Gianni, sempre in piemontese e senza cattiveria: 'Non si preoccupi, andrà meglio la prossima volta'. Molti presidenti del Torino venivano dal mondo dell’indotto della Fiat. E il Toro aveva un parco macchine di cortesia della Fiat. Da parte nostra non c’era alcun risentimento nei confronti del Torino. Non credo che si possa dire altrettanto dei tifosi granata, loro ci detestano. Del resto, per noi la partita più sentita è quella con l’Inter, il derby d’Italia”.

Perché l’Avvocato aveva una preferenza per Platini?

“Perché Michel aveva e ha un’intelligenza superiore e gli teneva testa, rispondeva alle sue battute, laddove la gran parte dei giocatori restava zitta, in timoroso silenzio. Agnelli lo acquistò per pochi milioni dal Saint Etienne e disse la famosa frase: 'Abbiamo preso Platini per un tozzo di pane e ci abbiamo messo sopra il foie gras'. Con Michel ci sentiamo. Come con Del Piero. L’altro giorno con Ale abbiamo parlato di politica estera, di Trump. Lui ha vissuto in America, a Los Angeles, conosce la situazione”.

I soprannomi dell’Avvocato erano taglienti.

“Vero. Bello di notte per Boniek, Pinturicchio per Del Piero, Coniglio Bagnato per Baggio, Una volta in aeroporto, eravamo in partenza per una trasferta e l’Avvocato disse a Boniek: 'Caro Zibì, domani giocheremo di giorno, non potrà fare il Bello di Notte'. Boniek rispose con prontezza: 'Avvocato, vorrà dire che domani in campo metterò gli occhiali da sole'”.

E Zidane?

“Gianni ci rimase male per la sua cessione al Real Madrid. Moggi e Giraudo gli avevano assicurato che non lo avrebbero mai venduto, però lo cedettero. Si arrabbiò in silenzio, senza dire nulla, perché non interferiva nel lavoro dei dirigenti e degli allenatori. Non diede mai un consiglio di formazione ad alcun allenatore, di questo sono sicura”.

Il suo momento più brutto al seguito della Juve?

“La finale di Coppa dei Campioni ad Atene, nel 1983, contro l’Amburgo. Alla vigilia, nel nostro ritiro, si respirava uno strano nervosismo. In campo, i nostri giocatori vennero paralizzati dal gol di Magath. Come se non bastasse, sul nostro volo di ritorno Piero Fassino (tifoso juventino e all’epoca dirigente del Pci, ndr) stette male per un’infezione intestinale contratta in chissà quale buffet. Non fu una cosa simpatica. Atterrati a Caselle, Fassino venne portato in ospedale”.

Gianni Agnelli, scomparso nel 2003, come avrebbe vissuto Calciopoli nel 2006?

“Credo che si sarebbe comportato come suo nipote John Elkann, da lui scelto come erede alla guida della famiglia. Nel 2006, al processo sportivo, l’avvocato Zaccone, difensore della Juve, disse che la retrocessione in Serie B con penalizzazione sarebbe stata una pena accettabile e questo significa qualcosa. Penso che l’Avvocato, con la morte nel cuore, avrebbe detto la stessa cosa”.

Moggi continua a professarsi innocente.

“Dal suo punto di vista, fa bene, tanti tifosi sono con lui e non si può dire che da altre parti non sia successo nulla, mi riferisco per esempio al passaporto falso di Recoba dell’Inter. A me sembrava evidente già allora che la Juve godesse di una certa sudditanza psicologica da parte degli arbitri”.

Con la vicenda SuperLega, nel 2021, lei si è trovata al centro della tempesta perfetta, tra il cuore – la Juve della famiglia Agnelli – e il lavoro di allora, la sua figura di membro Uefa nel consiglio Fifa. Andrea Agnelli aderì nottetempo alla SuperLega, Ceferin presidente Uefa gridò al tradimento.

“Sono uscita umanamente a pezzi da quella storia. È stata una notte tragica, nella war room Uefa a Montreux in Svizzera. Ceferin riceveva telefonate da Macron e da Boris Johnson. Molti pensavano che io fossi la serpe in seno, la traditrice per conto di Andrea Agnelli. Non era vero. Chiesi a Ceferin se dovessi dimettermi e lui mi disse: 'Assolutamente no, so che ci sei fedele'. Io non sapevo nulla della fuga in avanti di Andrea. Ritornai a Torino da sola, in auto, e in Valle d’Aosta feci una deviazione, salii a Issime, il villaggio in cui sono seppelliti i miei genitori. Andai al cimitero e davanti alla loro tomba mi sfogai, piansi, parlai con loro. Da allora non sono più andata alla Stadium a seguire la Juve. Ho fatto un’eccezione per la partita di addio della mia amica Sara Gama delle Women”.

 

I suoi rapporti con Andrea Agnelli oggi?

“Andrea vive in Olanda. Ci vediamo al Sestriere. Le sue bambine e le mie nipoti sono iscritte allo stesso sci club. Ci salutiamo. Io gli voglio bene come sempre e non può essere diversamente, non posso che essere grata alla famiglia Agnelli per tutto quello che ho ricevuto da loro. Ho un meraviglioso rapporto con Allegra, la madre di Andrea. Quando sono stata male, a dicembre, si è fatta in quattro per accogliermi all’ospedale oncologico di Candiolo. Ho la Juve nel cuore e l’avrò sempre, ma nei giorni della SuperLega lavoravo per l’Uefa e dovevo essere leale all’Uefa”.

Lei è stata bambina con Margherita ed Edoardo Agnelli, figli di Gianni e di Marella Caracciolo. Come ha vissuto il suicidio di Edoardo?

“Poco prima che succedesse, lo incontrai per strada in collina, tutti e due in auto. Era presto, mi fece i fari. Ci fermammo, mi chiese di mia madre ammalata, e lì a poco se ne sarebbe andata. Scoprii poi che quella mattina sarebbe andato a fare il sopralluogo per il suicidio. Due giorni dopo accompagnai un assessore regionale a casa dell’Avvocato, per un incontro, e all’uscita notai il questore Nicola Cavaliere, un amico: 'Fermati – mi disse -, è successa una cosa brutta. Hanno trovato un’auto della Fiat aperta sul viadotto di Fossano'. Cavaliere portava la notizia all’Avvocato. Edoardo era un ragazzo meraviglioso, però fragile. Non ha retto il peso della famiglia. Noi siamo cresciuti con bambinaie che ci hanno insegnato a parlare il francese e l’inglese, ma vedevamo poco i nostri genitori. Non vuole essere un’accusa, però è andata così”.

Da ex sciatrice, che cosa pensa della tragedia di Matteo Franzoso, morto su una pista in Cile?

“Matteo Franzoso e Matilde Lorenzi (la sciatrice azzurra scomparsa nel 2024, ndr) li ho visti crescere allo sci club del Sestriere, due ragazzi meravigliosi: educati, sempre sorridenti. Potete immaginare come mi senta oggi. Ho parlato con il mio amico Paolo De Chiesa (ex della Valanga Azzurra, ndr). Paolo dice che c’è troppa differenza nella sicurezza sulle piste tra le competizioni e gli allenamenti (Lorenzi e Franzoso sono morti in discese di preparazione, ndr). C’entrano anche i materiali. Noi scendevamo con sci lunghi, oggi si va giù con sci corti e le velocità sono aumentate. Ogni sciatore però è consapevole dei rischi connessi al suo sport, sa che una caduta a 130 chilometri orari può avere effetti letali. È un po’ lo stesso discorso che si fa per i piloti di Formula Uno”.

L’altro giorno è stata avvistata a Genova, alla festa dei quarant’anni di Silvia Salis, il nuovo sindaco genovese, ex campionessa di lancio del martello.

“La Juve giocava contro il Borussia Dortmund e guardavo la partita sullo smartphone. Ogni tanto esultavo e mi guardavano strana, ma la Juve per me viene prima di tutto. Con Silvia Salis siamo molto amiche. È molto brava, ma vediamo di non bruciarla come possibile leader politico. Ha studiato management sportivo, lanciava il martello e ha una forza incredibile, non si ferma davanti a nulla. Lasciamole fare il suo percorso, non carichiamola di troppe aspettative”.

Come vede la Juve di oggi?

“La squadra mi pare ordinata. Non mi illudo, c’è tanta strada da fare, e non penso che diventerà mai la Juve di Trapattoni, Lippi o Conte, ma è una Juve dignitosa e oggi ce la facciamo bastare”.

 

 

"Dovevo essere fedele all'UEFA..."

che coraggio.....

Dal 2006 Non ha dovuto nemmeno aspettare che il gallo cantasse 3 volte.

 

 

"L'avvocato avrebbe fatto come suo nipote"

 

Juventina

:261:

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Joined: 17-Apr-2007
30609 messaggi

"A me sembrava evidente già allora che la Juve godesse di una certa sudditanza psicologica da parte degli arbitri”.

 

Facciamo sta cornacchia presidentessa... di cosa non lo scrivo per decenza

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Joined: 10-Oct-2008
6691 messaggi
Inviato (modificato)
4 ore fa, LUCCAL ha scritto:

Scusate se riporto il testo dell'intervista alla carta del bagno della quisling fan

Christillin: "Per la SuperLega piansi al cimitero. Lo scherzo dell'Avvocato 

Che schifo.

 

Ma il problema è che tanti "juventini" pensano le stesse cose che pensa questa eh. Il problema è tutto lì.

 

"E' una Juve dignitosa, e ce la facciamo bastare".

 

Basta questa frase, per far capire di che verme si stia parlando.

Modificato da I Love Vladimir Jugovic
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