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Socrates

La depressione nel mondo del calcio

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Joined: 14-Jun-2008
14932 messaggi
2 minutes ago, Bradipo76 said:

 

yup. Una volta sentii l'intervista di Davide Aru che si trovò in una situazione tremenda a suonare da Maria de Filippi .asd

 

beh se sei il turnista della marrone ti tocca .asd 

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Joined: 14-Jun-2008
14932 messaggi
51 minutes ago, Arminius said:

 

Ci sono un paio di valenti psicologi qui in giro, se loro hanno voglia, sarebbe interessante. Comunque, evocando a cacchio Mandelbrot mi viene da sottolineare che il mondo del calcio è solo un microcosmo che non può essere immune ad un fenomeno che ormai nella nostra società è talmente dilagante che non può più essere sottovalutato. Basta guardarsi attorno per capire come la gente in generale sia sufficientemnete fragile da rischiare di frantumarsi alla prima difficoltà.

Il CoVid non ha aiutato ed avoja ad invocare la resilienza, al confronto della generazione di oggi i nostri nonni erano degli spartani

 

è vero. non so però se sia un bene o un male. soprattutto perchè ignorare delle problematiche in nome dello stoicismo per me lascia il tempo che trova. entrambe le mie nonne erano gonfie di ansia e depressione, anche se erano delle macchine da guerra campate letteralmente fino a cent'anni. ma io francamente non so dire quanto fosse profonda la loro sofferenza, mascherata con una volto stoico per il ruolo che dovevano svolgere nella famiglia e nella società.

cioè, il fatto che oggi se ne parli (più o meno..) apertamente non significa che 80 e rotti anni fa queste problematiche non esistessero. mi viene da dire: anzi...

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Joined: 05-Oct-2008
103863 messaggi
Inviato (modificato)
7 minuti fa, Idioteque ha scritto:

 

beh se sei il turnista della marrone ti tocca .asd 

 

No, parlò proprio di una tremenda difficoltà di mestiere da gestire.

Quaranta secondi prima di una diretta, in un fuorionda, gli dissero a tradimento "toh, piglia il foglio, suona questo assolo al volo, ed attenzione perchè ci sarà il primo piano su di te su canale 5". 

Disse che si cacò sotto .asd 

Modificato da Bradipo76

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Joined: 14-Nov-2009
18614 messaggi

La depressione nel mondo.

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Joined: 24-Jun-2006
19909 messaggi
Inviato (modificato)
22 minuti fa, Idioteque ha scritto:

 

è vero. non so però se sia un bene o un male. soprattutto perchè ignorare delle problematiche in nome dello stoicismo per me lascia il tempo che trova. entrambe le mie nonne erano gonfie di ansia e depressione, anche se erano delle macchine da guerra campate letteralmente fino a cent'anni. ma io francamente non so dire quanto fosse profonda la loro sofferenza, mascherata con una volto stoico per il ruolo che dovevano svolgere nella famiglia e nella società.

cioè, il fatto che oggi se ne parli (più o meno..) apertamente non significa che 80 e rotti anni fa queste problematiche non esistessero. mi viene da dire: anzi...

 

Certo che esistevano, ma le cause erano erano di un'altra tipologia. Non credo si trattasse di stoicismo, ma semplicemente che per tutta una serie di ragioni erano meno fragili, più inclini a rimboccarsi le maniche che a piangersi addosso. Forse anche perchè la gente era meno sola, forse perchè per certi versi la vita era meno complicata. In ogni caso io vedo neĺle nuove generazioni una fragilità che non riscontro così accentuata nelle generazioni precedenti. Sei passi il termine è come ci fosse in atto un processo di neotenia psicologica...ma forse non è neanche questa la definizione corretta 

Modificato da Arminius

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Joined: 14-Jun-2008
14932 messaggi
13 minutes ago, Bradipo76 said:

 

No, parlò proprio di una tremenda difficoltà di mestiere da gestire.

Quaranta secondi prima di una diretta, in un fuorionda, gli dissero a tradimento "toh, piglia il foglio, suona questo assolo al volo, ed attenzione perchè ci sarà il primo piano su di te su canale 5". 

Disse che si cacò sotto .asd 

 

coggiuda .asd 

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Joined: 14-Jun-2008
14932 messaggi
21 minutes ago, Arminius said:

 

Certo che esistevano, ma le cause erano erano di un'altra tipologia. Non credo si trattasse di stoicismo, ma semplicemente che per tutta una serie di ragioni erano meno fragili, più inclini a rimboccarsi le maniche che a piangersi addosso. Forse anche perchè la gente era meno sola, forse perchè per certi versi la vita era meno complicata. In ogni caso io vedo neĺle nuove generazioni una fragilità che non riscontro così accentuata nelle generazioni precedenti. Sei passi il termine è come ci fosse in atto un processo di neotenia psicologica...ma forse non è neanche questa la definizione corretta 

 

certo, in periodi storici più complicati la gente era più temprata e meno fragile, non volevo dire il contrario, e ho usato "stoicismo" in senso un po' lato. nel senso che molto spesso la sofferenza e il piangersi addosso venivano equiparate, soprattutto nel campo della salute mentale.. ma ci siamo anche resi conto che è un atteggiamento piuttosto tossico. anche perchè c'era una comprensione molto minore del fenomeno, un livello di cure non proprio ottimale e un tabù che volendo essere onesti in parte è ancora presente. non solo dall'esterno, ma anche dall'interno, come dimostra l'altro celebre topic..

il mondo occidentale vive in relativa pace da tantissimi anni, con la garanzia di avere pane sulla tavola e un tetto sulla testa ci sta che vengano fuori generazioni meno temprate. ma che credo e spero abbiano altri punti forti dal punto di vista della sensibilità, dell'intelligenza, dell'educazione, della morale ecc. a questo punto poi bisogna vedere fin quanto è "colpa" delle persone e dove subentra la responsabilità più collettiva, della società odierna e dei suoi punti meno felici, a partire dal pensiero molto diffuso che si debba vivere per lavorare e non viceversa, le centinaia di persone in costante burnout che poi finiscono a far crescere i figli con lo schermo di un ipad, il consumismo sfrenato, ecc ecc.

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Joined: 14-Nov-2006
82253 messaggi

Secondo me ognuno dovrebbe trovare qualcosa di veramente significativo nella sua vita. Se ciò in cui si è concentrato è effimero e basato soltanto su fama, ricchezza e distrazione nell'improntare tutto in un continuo allenamento e svago in campo, evidentemente può crollare quando viene a mancare quella spinta distraente che distoglie dall'assenza di essersi generati qualche più profonda priorità. 

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Joined: 03-Jan-2006
33451 messaggi
Inviato (modificato)

Ci sarebbe da parlarne per ore, discussione molto delicata, variegata e piena di tanti punti di vista differenti.

Detto questo non vorrei passare per quello superficiale e insensibile della situazione (perché non ho le competenze giuste) ma in moltissimi casi di questo tipo non riesco a provare pena per determinate vicende. 

Sicuramente ci saranno quelli che veramente hanno sofferto una depressione reale, ma spesso e volentieri si tende ad etichettare con una problematica così importante anche le situazioni dove la gente si è lasciata andare per colpe e scelte fatte con cognizione di causa.

Peccherò di banalità e tutto quello che volete ma questa gente è stata fortunata e privilegiata e ha potuto dare una svolta clamorosa alla propria vita giocando a pallone. Tutte le persone comuni lottano ogni giorno contro mille demoni e difficoltà per sopravvivere eh.. 

Modificato da Servillo23

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Joined: 04-Apr-2006
130798 messaggi
Il 9/1/2024 alle 00:33 , Servillo23 ha scritto:

Ci sarebbe da parlarne per ore, discussione molto delicata, variegata e piena di tanti punti di vista differenti.

Detto questo non vorrei passare per quello superficiale e insensibile della situazione (perché non ho le competenze giuste) ma in moltissimi casi di questo tipo non riesco a provare pena per determinate vicende. 

Sicuramente ci saranno quelli che veramente hanno sofferto una depressione reale, ma spesso e volentieri si tende ad etichettare con una problematica così importante anche le situazioni dove la gente si è lasciata andare per colpe e scelte fatte con cognizione di causa.

Peccherò di banalità e tutto quello che volete ma questa gente è stata fortunata e privilegiata e ha potuto dare una svolta clamorosa alla propria vita giocando a pallone. Tutte le persone comuni lottano ogni giorno contro mille demoni e difficoltà per sopravvivere eh.. 

Ma sai, la depressione é una malattia spesso non considerata tale. Cioé tutti sappiamo che il tumore é una malattia oppure, che so, la cirrosi epatica.

Per quanto riguarda la depressione si pensa che le persone affette si siano lasciate andare, come scrivi tu.

É un male subdolo perché causato da uno sbilanciamento di alcuni neurotrasmettitori ma anche da fattori esterni negativi (perdita del lavoro, fine di una relazione, decesso di un familiare). Questi fattori sono legati fra loro: situazione difficile = scompenso psicologico/psichico.

Gli sportivi non hanno problemi economici e hanno tutto quello che si possa desiderare. É vero, ma hanno una spada di Damocle sulla loro testa: il tempo che passa.

Questo problema ce l'abbiamo tutti in realtá ma per loro la fine della carriera arriva molto presto. Hanno dedicato la loro vita allo sport fin da bambini ma sentono che a un certo punto della loro vita non possono piú fornire le stesse prestazioni come prima e allora devono ritirarsi. Il pensiero di questa "fine" diventa per alcuni talmente ossessivo che provoca scompensi psichici. Lo stesso vale anche per quelli che si sono ritirati e non trovano un'altra passione che riempia le loro vite com'era prima lo sport.

In sintesi, tutti noi andiamo in pensione dopo i 65 anni. Gli sportivi terminano la prima parte (e la piú importante) della loro vita sui 35 anni, alcuni prima, alcuni dopo.

Questo scompiglio puó provocare degli scompensi molto pesanti, come vediamo.

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Joined: 21-Jul-2006
52799 messaggi
Adesso, Socrates ha scritto:

Ma sai, la depressione é una malattia spesso non considerata tale. Cioé tutti sappiamo che il tumore é una malattia oppure, che so, la cirrosi epatica.

Per quanto riguarda la depressione si pensa che le persone affette si siano lasciate andare, come scrivi tu.

É un male subdolo perché causato da uno sbilanciamento di alcuni neurotrasmettitori ma anche da fattori esterni negativi (perdita del lavoro, fine di una relazione, decesso di un familiare). Questi fattori sono legati fra loro: situazione difficile = scompenso psicologico/psichico.

Gli sportivi non hanno problemi economici e hanno tutto quello che si possa desiderare. É vero, ma hanno una spada di Damocle sulla loro testa: il tempo che passa.

Questo problema ce l'abbiamo tutti in realtá ma per loro la fine della carriera arriva molto presto. Hanno dedicato la loro vita allo sport fin da bambini ma sentono che a un certo punto della loro vita non possono piú fornire le stesse prestazioni come prima e allora devono ritirarsi. Il pensiero di questa "fine" diventa per alcuni talmente ossessivo che provoca scompensi psichici. Lo stesso vale anche per quelli che si sono ritirati e non trovano un'altra passione che riempia le loro vite com'era prima lo sport.

In sintesi, tutti noi andiamo in pensione dopo i 65 anni. Gli sportivi terminano la prima parte (e la piú importante) della loro vita sui 35 anni, alcuni prima, alcuni dopo.

Questo scompiglio puó provocare degli scompensi molto pesanti, come vediamo.

vero , anche per questo ho sempre trovato assurdo e particolare (ma lo sono tutti i casi) il caso di pessotto che aveva appena iniziato una nuova carriera da dirigente 

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Joined: 04-Apr-2006
130798 messaggi
1 minuto fa, dal1982 ha scritto:

vero , anche per questo ho sempre trovato assurdo e particolare (ma lo sono tutti i casi) il caso di pessotto che aveva appena iniziato una nuova carriera da dirigente 

Evidentemente, Pessotto in quel periodo "rimpiangeva" ancora nella sua mente i trascorsi sul campo di calcio e non era ancora pronto ad aprire una nuova fase della sua vita.

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Joined: 15-Jan-2008
3647 messaggi

non sono in grado di dare un giudizio perche  tutto è soggettivo ed ognuno agisce in modi diversi ai cambiamenti

si puo generalizzare solo sui tifosi del inter   perche li da studi fatti da numerosi psicologi  non ce ne uno che non è depresso!!

come sono messi male loro non ce nessuno nel mondo del calcio!!

io credo che si debba intervenire solo in quella direzione  per risolvere il problema!!

  • Confused 1

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Joined: 03-Jan-2006
33451 messaggi
3 ore fa, Socrates ha scritto:

Ma sai, la depressione é una malattia spesso non considerata tale. Cioé tutti sappiamo che il tumore é una malattia oppure, che so, la cirrosi epatica.

Per quanto riguarda la depressione si pensa che le persone affette si siano lasciate andare, come scrivi tu.

É un male subdolo perché causato da uno sbilanciamento di alcuni neurotrasmettitori ma anche da fattori esterni negativi (perdita del lavoro, fine di una relazione, decesso di un familiare). Questi fattori sono legati fra loro: situazione difficile = scompenso psicologico/psichico.

Gli sportivi non hanno problemi economici e hanno tutto quello che si possa desiderare. É vero, ma hanno una spada di Damocle sulla loro testa: il tempo che passa.

Questo problema ce l'abbiamo tutti in realtá ma per loro la fine della carriera arriva molto presto. Hanno dedicato la loro vita allo sport fin da bambini ma sentono che a un certo punto della loro vita non possono piú fornire le stesse prestazioni come prima e allora devono ritirarsi. Il pensiero di questa "fine" diventa per alcuni talmente ossessivo che provoca scompensi psichici. Lo stesso vale anche per quelli che si sono ritirati e non trovano un'altra passione che riempia le loro vite com'era prima lo sport.

In sintesi, tutti noi andiamo in pensione dopo i 65 anni. Gli sportivi terminano la prima parte (e la piú importante) della loro vita sui 35 anni, alcuni prima, alcuni dopo.

Questo scompiglio puó provocare degli scompensi molto pesanti, come vediamo.

 

Ma infatti io non metto in dubbio nulla e sono il primo a non voler giudicare non avendo determinate competenze a riguardo.

Però sto fatto del tempo, del futuro incerto ecc.. ce l'abbiamo tutti quanti eh.. con la differenza che a noi persone comuni pesa principalmente l'aspetto economico, mentre loro teoricamente potrebbero campare di rendita continuando a fare una vita agiata fino alla morte e/o dare le migliori possibilità ai loro figli. 

Quindi di base siamo tutti depressi per motivi diversi, praticamente. E io penso che la depressione sia una cosa molto più seria/articolata. 

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