Vai al contenuto

Morpheus ©

Amministratore - CDA Founder
  • Numero contenuti

    221122
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    93

Tutti i contenuti di Morpheus ©

  1. Precisione, forza, sicurezza, e determinazione. Quattro chiavi che per @marcoodermatt rappresentano la ricetta perfetta per mettere sul piatto un gourmet cinque stelle extra lusso. L’elvetico mette subito le cose in chiaro mette e va a dominare stravincendo ieri il primo super-g stagionale a Beaver Creek con distacchi da orlo dell’abisso a partire dai 78 centesimi di distacco troviamo il vincitore della discesa di Lake Louise Matthias Mayer, e a 95 del canadese Broderick Thompson, partito con il pettorale numero 35. Per Odermatt si tratta della sesta vittoria in Coppa mettendo così già le mani avanti per il discorso coppa del mondo generale. La sensazione è che Odermatt quest’anno abbia cambiato decisamente passo puntando molto in alto dopo aver alzato l’asticella in modo da arpionare il più prestigioso degli obiettivi. Continua su: https://discesalibera.org/2021/12/03/quanto-e-forte-marco-odermatt
  2. Infatti fosse stato per me avrei fatto la superlega pure con un girone norvegese Ma sarei andato via pure dal campionato. Se andate negli altri sport vedete quanto contano gli assoluti interni... Quanto alla guerra, mi spiace non participo. Ne ho fatte troppe, ne ho fin piene le scatole a partire da questa società che ha, ripeto, depauperato un patrimonio tecnico senza precedenti Inviato dal mio Samsung Note9 utilizzando Tapatalk
  3. Fra poco per vedere le imprese della Juventus servirà davvero un Witcher, perché ciò che sta andando in onda da 3 anni a questa parte a Torino è puro orrore Inviato dal mio Samsung Note9 utilizzando Tapatalk
  4. Mi attengo al campo. Sono un uomo di sport e lo sport si pratica in campo e non in procura. Mi sono abbondantemente rotto le scatole di queste situazioni, ne ho viste troppe. Basta. Ditemi dove giocare. In che serie, e contro chi e ve la commento. Altro no, sono nauseato. Per questo mi sono avvicinato alla squadra femminile. Detto questo ciò che posso dire è che, al netto degli accanimenti, se una società è coinvolta in procedimenti extra-campo per più anni e spesso anche di fila, bisognerebbe porsi delle domande sull'operato societario. Non esistono robe del genere per una società quotata in borsa. Fossi stato per l'azionista di maggioranza avrei azzerato l'intero CDA. Senza pensarci su due volte. Attenendosi al campo, la Juventus ha letteralmente al netto del covid, depauperato un patrimonio tecnico ed economico con delle scelte degne di un film di Dario Argento degli anni 70. Ci stava un gap sul campo che non avrebbero colmato nemmeno fra 15 anni. E mi fermo qui perché se andassi oltre varcherei una soglia che mi porterebbe allo smadonnamento. Inviato dal mio Samsung Note9 utilizzando Tapatalk
  5. Mikaela Shiffrin vs. Petra Vlhová, è stato il leitmotiv di questi ultimi due anni per quanto concerne sia per l’ambito generale e poi, anche nello specifico, nel settore tecnico (Chissà anche se sul veloce… Shiffrin è in buonissima strada, Vlhová deve ancora migliorare in tal senso), ma quest’anno sembra che tale dualismo sia al massimo livello e le gare di inizio stagione non han fatto altro che confermare tutto ciò. Lo start per l’edizione numero 56 della Coppa del Mondo di sci alpino, ci ha consegnato un duello tra queste due atlete che praticamente si sono marcate “a uomo” l’una con l’altra sin dallo start di sabato 23 ottobre in terra austriaca. Proprio la tappa di Sölden (Considerando il forfait di entrambe per il parallelo di Lech vinto da Slokar) ha creato la discrepanza di 20 punti in classifica generale a favore della 26enne di Vail, dove Lara Gut mise la distanza di un gradino sul podio, finendo seconda, trovandosi nella morsa tra Shiffrin che appunto vinse la gara e la slovacca che chiuse terza. Levi è stato invece il terreno di caccia di Petra che ha infilato un back-to-back di pregevolissima fattura relegando Mikaela per due volte in seconda posizione, sino a ieri quando a Killington ha messo il sigillo sulla vittoria in casa sulla Superstar, con Vlhová che ha arpionato un bellissimo secondo posto al termine di una seconda manche con qualche imprecisione da parte di entrambe superate, però, da fuoriclasse di razza quali sono tutte e due. Continua su: https://discesalibera.org/2021/11/29/mikaela-vs-petra-the-last-duel/
  6. Ha vissuto due mesi alla Schillaci con la differenza che ha vinto l'Europa. Giocatore che corre corre e non combina spesso nulla. A giugno se offrono 100 cederlo subito. Magari ci cascano
  7. E’ difficile ogni volta trovare le parole davanti ad un’atleta che, seppur a sole 26 primavere, continua perennemente ed in maniera lucente come la più pura delle luci stellari ad irrorare storia all’interno di uno sport che continua ad essere scritto sempre da un solo nome: Sua Maestà Mikaela Shiffrin. Non menzioneremo i numeri, lo facciamo sempre, basta solo il 71 che corrisponde con il successo di oggi in slalom speciale sulla sua sempre più Killington agli allori complessivi in Coppa del Mondo, ma andremo a soffermarci sull’immensità di Mikaela che in data odierna sulla Superstar, nome della pista degno della vincitrice, ha dato vita ad uno spettacolo assolutamente incredibile andando a precedere la sua rivale (Anche oggi, al netto della quasi uscita, straordinaria) Petra Vlhová. Il leitmotiv di questa 56ma edizione di Coppa del Mondo ci racconta appunto del duello slovacco americano, ma in questa tornata Mikaela ha dimostrato al mondo di aver sempre nel suo bagaglio di classe quel qualcosa in più che la sta contrassegnando a diventare una autentica leggenda seppur ancora in età giovanile. Ribaltando il risultato della prima manche dove era dietro a Vlhová, Mikaela poco prima nell’ingresso del muro in quel della seconda, incappa in un errore che la porta quasi fuori gestendolo in una maniera incredibile, con un numero assolutamente circense che avrebbe portato fuori chiunque ma non lei. Lei che lo supera come se fosse stato un soffio di vento che le aveva spostato una ciocca di capelli, lei che non perde negli intertempi e anzi li doma cavalcandoli come la più abile delle fantine a bordo di un cavallo, gestendo gli sci a meraviglia, danzando sulla neve, e siglando l’ennesimo successo, lei che riesce ancora una volta a dire chi sia la più forte sciatrice del mondo. Continua su: https://discesalibera.org/2021/11/28/71-volte-mikaela/
  8. Richiamatelo e mettetelo in campo, puttana la miseria che lo hanno fatto ritirare con la maglia del Milan Che fine che abbiamo fatto
  9. È che oramai dopo tutte ste figure di M***A oramai le palle sono rotte, e ogni mossa sembra una presa per il c**o Inviato dal mio Samsung Note9 utilizzando Tapatalk
  10. Tu hai ragione, ma per farlo occorre cacciare metà rosa. Questa non va, assolutamente. Sono intollerabili Inviato dal mio Samsung Note9 utilizzando Tapatalk
  11. E infatti mò se alimentamo con la speranza che cali un miracolo dal cielo visto che non sanno fare altro che passarsi la palla i 4 della difesa. Lasciamo stare dai
  12. Concordo, siamo praticamente diventati Campioni il Sogno, manca solo Graziani che imprecava davanti ad Alfieri e Morelli. La Juventus è ben altra la cosa. La mia almeno. Non queste porcherie che sbandierano robe di spogliatoio che devono rimanere chiuse là. Mi rifiuto di vederla. Invece di produrre queste robe di bassa caratura, pensassero a comprare giocatori, che abbiamo tutto tranne questi. E Londra lo ha dimostrato. Si vergognassero. Tutti, dal primo all'ultimo.
  13. Ma scusate, quando ti presenti in stagione con dei nomi come: Rabiot Mckennie Arthur Kulusevski Bentancur Dove vuoi andare in Europa? Prendi sberle da due anni da Empoli e Benevento in casa e pretendi di dettar legge a Stanford Bridge? Presentandoti con Morata davanti che non segna manco a porta vuota?
  14. Dopo tanto tempo a rincorrere la migliore condizione e di conseguenza risultati all’altezza del proprio talento (E la bravissima tedesca ne ha e pure da vendere), i due podi concernenti due terzi posti di fila nel back-to-back di slalom speciale in terra finnica dominati in lungo e in largo da Petra Vlhová che ha sbattuto in faccia la porta a Mikaela Shiffrin, hanno il sapore di una rinascita che la stessa meritava assolutamente. Lena, classe 1991 bavarese, è riuscita sovvertire i pronostici della vigilia e ha raccogliere i frutti di quanto aveva seminato nel corso di questi anni mettendosi alle spalle atlete che, sin dall’inizio dell’anno, son considerate come autentiche favorite per la lotta in merito alla conquista della Coppa del Mondo generale di sci alpino. È stata brava Lena, assolutamente, è stata soffice su una neve che ha rispettato come un soffio di vento sull’erba all’inizio della primavera, e al contempo determinata come un fulmine che si scaglia sul mare nel corso di una tempesta. Non ha mai avuto paura e, soprattutto nella seconda giornata, ha messo punti positivi nelle sue gambe e poi anche sulla testa consegnandole la certezza che questo weekend non sarà un caso isolato. Continua su: https://discesalibera.org/2021/11/22/lena-duerr-mvp-at-levi/
×
×
  • Crea Nuovo...