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I Love Vladimir Jugovic

Tifoso Juventus
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  1. "Dobbiamo tornare ad essere simpatici" [cit.] Direi che, dopo decenni, questa strategia comunicativa ha sicuramente pagato e ne stiamo vedendo tuttora i molti frutti.
  2. Infatti il nocciolo della questione è questo. Non è tanto vincere o perdere, personalmente l'ho sempre scritto. Il punto è che, con questo qui al comando, vincere o perdere è diventato ininfluente. Tutto quello che è successo lo scorso anno è la prova provata che, se necessario, domani, fra 1 anno, fra 4 anni, fra 10 anni, se c'è bisogno si metteranno a 90° ancora una volta (l'ennesima) e svenderanno quello che la squadra avrà faticosamente guadagnato sul campo, chiedendo anche scusa magari e passando (come sempre) da ladri, truffatori, mafiosi, delinquenti ecc. E' tutto qui. E' una questione di essere presi per il cu*o da chi invece dovrebbe tutelarci, contro tutto e tutti.
  3. Applausi scroscianti. E aggiungo che, in tutto questo, la Juve è sempre stata un'arma, o uno strumento da utilizzare per avere piaceri, tagliare i rami secchi, mettere in cattiva luce tizio e caio ecc. Ecco perchè il campo, almeno per me, è ormai diventato secondario, perchè leggendo quanto hai scritto è la Juve ad essere secondaria, PER LORO. E' la Juve che viene utilizzata come merce di scambio, come specchietto per le allodole, come una moglie da svendere ad un beduino in cambio di cammelli. Ed è per questo che, sempre per come la vedo io, vorrei veramente chiunque al posto suo, anche un Ferrero qualsiasi (il Viperetta eh, non quelli della Nutella, sennò grazie al catzo )
  4. Guarda, lo preferirei. Preferirei il peggior mafioso del mondo, il peggior delinquente del mondo, piuttosto che queste facce di mer*a che fingono di volerci bene e ci pugnalano ogni volta alle spalle, peggio dei nostri peggiori nemici. Anzi, spesso vanno proprio a braccetto coi nostri peggiori nemici. Io sinceramente sono stanco, dopo 20 anni, di questa roba. Darei qualsiasi cosa, pur di vedere la società in mano a gente che ci difende, che mette al primo posto la nostra dignità e il nostro rispetto, anche prima dell'allenatore, dei giocatori, del DS ecc. Non dico di avere ragione eh, anzi probabilmente sono solo un cogli*ne e la mia è una lotta vs i mulini a vento. Ma la vedo così.
  5. La Juve torneremo (anzi, forse è meglio dire INIZIEREMO) a farla quando non avremo più un proprietario che ci usa per i suoi porci comodi, e che non ci svende ogni volta al primo demente di PM, presidente avversario, giudice, giornalista ecc. che passa per strada. Per me può vincere pure 10 champions di fila e mettere ogni anno 500mln di € nelle nostre casse, il mio sostegno ed il mio rispetto non lo avrà mai.
  6. Ma che dici?! Ma cosa possono fare con la Juve, mica hanno più lo stesso potere in Italia che avevano prima, per fare minacce o chiedere favori...
  7. “La frase #FinoAllaFine incarna la determinazione del club nel continuare a lottare e superare le avversità”. Avversità che tu, caro jaki, da ormai quasi 20 anni fai di tutto per farcene avere il più possibile, e quanto più gravi possibili. #finoallafine dovrebbe diventare il motto di chi, come me, si augura di vederti il più lontano possibile dalla Juve il prima possibile. Fino alla fine dei tuoi giorni da proprietario.
  8. No no ma tranquilli: lui con la Juve si comporta in egual maniera che con gli altri asset...
  9. E ora abbiamo anche la controprova (semmai fosse stata necessaria..) che, quando riguarda la sua famiglia, se stesso, o altre società del gruppo Exor, si difende con arroganza, sia processualmente che mediaticamente. Quindi l'arsenale a sua disposizione, quando vuole, lo utilizza.
  10. Non ho ancora capito, dopo anni che leggo i suoi scritti, se è uno che le cose le sa, che ha conoscenze importanti e che azzecca tutto o quasi di quello che scrive in anticipo, o se è uno dei più grossi cazzari della storia dell'umanità. Qualcuno mi aiuta a capire?
  11. No. Semplicemente perchè hanno una società che li difende, hanno dei dirigenti che utilizzano tutto il proprio sapere per avere piaceri e collezionare favori, hanno l'appoggio incondizionato di politici, gente famosa e vecchie glorie, hanno una tifoseria compatta che risponde sempre "presente" quando c'è da andare in guerra contro i nemici e quando c'è da attaccare, hanno l'appoggio di vari media importanti. Tutte cose che noi, PER COLPE NOSTRE, non abbiamo.
  12. Infatti il problema non è questo. Il problema è una proprietà INESISTENTE a livello mediatico, politico, processuale (sia sportivo che non). E' una proprietà che tratta i tifosi da clienti, che spesso li ignora o li lascia soli, che spesso è la prima a "perseguitare", che non ha a cuore MAI la dignità e il rispetto degli altri verso di noi, che non alza MAI la voce in un mondo dove spesso ha la meglio chi grida di più, che si difende "con rigore, pacatezza e senza arroganza" in un ambiente dove il più pulito e corretto ti spara alla schiena con un bazooka. Una proprietà che non usa MAI il potenziale che ha grazie a tutti gli altri asset del gruppo, per fare un "favore" alla Juve, ma che invece spesso (troppo) usa la Juve per ripulire la faccia, o altro, alle altre controllate. I problemi sono questi, e hanno fatto diventare secondari i problemi del campo, del gioco, dei risultati, dei soldi ecc. (almeno per quanto riguarda me)
  13. Purtroppo la penso come te. Qui dentro (e non tutti) ci auguriamo che venda il prima possibile, ma io dubito che questo succederà a breve (purtroppo). Bisogna continuare a sperare che in Italia gli vada tutto male, abbia sempre più persone contro e piano piano non gli rimanga niente. Forse, quando gli sarà rimasta "solo" la Juve in Italia, allora potrebbe anche pensare a vendere. Ma fino ad allora, fino a che può ricevere anche un solo misero favore in cambio, sfruttandoci come una schiava come ha sempre fatto, ci spremerà fino all'ultima goccia.
  14. Si, sulla famiglia in generale, come si dice dalle mie parti:"Accident'al meglio" Ma per quanto mi riguarda tutto ciò che va contro ad elcann, di sportivo, penale, mediatico, personale ecc. è un bene.
  15. @CRAZEOLOGY è uno dei guru in merito, lo seguo da anni. E questa tua opinione io l'avevo già maturata post 2006, seguendo il processo penale di Moggi in particolar modo. Già lì il dubbio c'era, seppur supportato da pochi fatti. Dopo tutto quello che ci è successo lo scorso anno, per quanto mi riguarda non c'è più alcun dubbio. E la prova del 9 è quanto sta succedendo a lui a livello personale, dove si sta difendendo con le unghie e coi denti, penalmente e mediaticamente. Fa le minacce al governo, fa i comunicati stampa belli decisi, fa stare belli in silenzio i "suoi" giornali ecc. Tutte cose MAI fatte con la Juve. E per quanto mi riguarda, sono tutte conferme che la Juve gli è servita, negli anni, come arma di distrazione di massa e come merce di scambio. Di esempi ce ne sono a decine ormai, non possono essere tutte coincidenze o idee malsane di tifosi rancorosi.
  16. Il problema è sempre e solo uno, e si chiama elcann. Questa è la "strategia" che adottiamo da decenni, subendo costantemente tutto a livello sportivo, processuale, mediatico, senza mai battere ciglio, senza mai dire una parola che non sia di una banalità disarmante, senza mai andarci giù pesanti, senza mai combattere, senza mai "abbassarsi ai livelli degli altri" [cit.]. Perchè noi siamo più belli, noi siamo più intelligenti, noi rispondiamo alle cannonate coi sorrisoni, con l'espressione ebete di chi pensa di essere superiore sempre, con il savoir faire di chi non ha capito che il mondo del calcio è MER*A, e che se pensi di combattere con lo smoking bianco e il fioretto in un mondo dove si combatte con i mitra e le bombe a mano, nelle fogne, tra i topi, gli escrementi e contro i peggiori mafiosi, ti succede quello che succede costantemente a noi da anni: LO PRENDI NEL CU*O. Questi decenni di NIENTE hanno portato a questo: a farci odiare da chiunque, a rendere impossibile mettersi una maglia della Juve in tantissime città italiane, a vedere bambini derisi ed offesi, a sentir dire che "la Juve ruba" anche ai bambini di 6 anni. Ed è tutta colpa "nostra".
  17. https://www.calcioefinanza.it/2024/03/31/eredita-agnelli-indagine-dicembre/ Dai john, che qui serve urgentemente un'altra inchiesta sulla Juve per poter sviare l'attenzione dalle indagini sulla famiglia, ed utilizzarci come merce di scambio. Mi raccomando eh, ci conto
  18. Una società anacronistica e demenziale anche nella gestione del suo allenatore (e non certo solo quest'anno). In tutta Europa ci sono decine di esempi di squadre che, dopo un cambio, sono passate da fare schifo a giocare 100 volte meglio, qualcuno è anche arrivato in finale di CL o l'ha addirittura vinta. Solo da noi, perché noi siamo più furbi e più intelligenti, l'allenatore non si esonera MAI, perché c'è da portare avanti la teoria che a Torino si lavora in silenzio, che c'è fiducia, che i panni sporchi si lavano in casa, che alla Juve si suda più che dalle altre parti ecc. Tutte stron*ate da 1952. Noi siamo rimasti fermi lì, per tante cose. Gli altri sono nel 2024, ma noi gestiamo tante cose come se fossimo più furbi di tutti, con la superiorità aristocratica di chi crede di avere sempre la verità in tasca e ti guarda dall'alto verso il basso. Abbiamo una proprietà demenziale, che vive in una realtà parallela, fatta di bugie, autoreferenze e prese di c*lo ai tifosi, spacciate per competenza.
  19. Lo sapevo, avevo letto questa notizia centinaia di volte nella prima pagina dei giornali del gruppo GEDI. Proprio come fanno quando "nascondono" le notizie che riguardano noi.
  20. John Elkann mani di forbice: Stellantis taglia altre 3.600 teste Sandro Iacometti 28 marzo 2024 Per carità, l’azienda e il suo capo Carlo Tavares continuano a ribadire che l’Italia è centrale nella strategia del gruppo. Resta solo da capire, a questo punto, se lo sono anche gli italiani. No, perché se continua così tra un po’ le fabbriche resteranno vuote. I numeri esatti, ovviamente, li sa solo Stellantis. Ma ad occhio la forza lavoro di Fca-Chrysler in Italia, da quando gli Agnelli-Elkann hanno deciso di andare a nozze con i francesi, nel 2021, è già scesa di quasi 10mila unità. I dipendenti sono passati da 51.300 ai 42.700 di fine 2023. L’operazione falce (che sta lasciando i metalmeccanici senza martello) è partita subito dopo la fusione con Psa, ma il cambio di marcia è arrivato lo scorso autunno, con l’iniziativa che il gruppo ha simpaticamente battezzato «costruisci il tuo futuro», omettendo la seconda parte “fuori da qui”. Si tratta, infatti, di 15mila mail spedite a novembre ad altrettanti dipendenti con un ricco programma di incentivi e bonus per chi decide di lasciare l’azienda per «nuovi progetti personali e professionali». Diverse centinaia di lavoratori, capita l’antifona, hanno deciso di accettare l’uovo oggi sapendo bene che tanto domani non arriverà nessuna gallina. Per gli altri che hanno preferito non perdere la speranza, pur assistendo ai continui annunci dell’azienda sull’accelerazione delle produzioni in Algeria, in Marocco, in Polonia e in Spagna, la mannaia è scattata in questi giorni. Anche in questo caso, va detto, nessun licenziamento. Solo uscite volontarie. E anche ben pagate. Ma la sostanza cambia poco. Come ha detto Unimpresa, preoccupata per gli effetti sull’indotto e su tutta la filiera della componentistica, «la strategia di Stellantis è chiara: impoverire l’azienda sotto tutti i punti di vista e creare i presupposti per un futuro disimpegno dal nostro Paese. L’occupazione è un punto fondamentale di un’azienda manifatturiera e in special modo nel campo dell’automotive. La riduzione dell’organico comporta perdita di know how, riduce la manodopera specializzata, mortifica percorsi professionali e svilisce la formazione. Fattori essenziali per una grande industria che non si potranno recuperare in poco tempo». E qui nasce la domanda: c’è qualcuno in Stellantis che li vuole davvero recuperare? La raffica di esuberi annunciata in questi giorni qualche indizio lo fornisce. Martedì è arrivata la doccia gelata per Mirafiori, accordo coi sindacati (tranne la Fiom) per 1.520 uscite. A cui se ne sono aggiunte 850 a Cassino (di cui 300 in trasferta a Pomigliano) e 100 a Pratola serra. Per un totale di circa 2.500 tagli. Ieri la falce ha ripreso a roteare: 500 a Melfi, 424 a Pomigliano, 121 a Termoli, 30 a Cento, 12 a Verrone. Il bilancio complessivo, stando a quanto riferiscono i sindacati, è di 3.597 uscite. C’è chi sospetta, forse non a torto, che la tempistica dell’operazione sia tutt’altro che casuale. La settimana prossima, infatti, Stellantis si presenterà al ministero delle Imprese per battere nuovamente cassa (c’è chi stima in circa 220 miliardi i sussidi pubblici che la Fiat ha incassato nell’arco della sua storia). E cosa c’è di meglio che presentarsi al tavolo con 3.500 esuberi già annunciati per colpa dei costi della transizione ecologica che il governo non vuole adeguatamente finanziare? Un bluff? Un ricatto? Una sofisticata strategia? Quello che si vede, per ora, è che la produzione, tra tagli, cassa integrazione e solidarietà, inizia a dare preoccupanti segnali di rallentamento. Ieri il Sole 24 Ore dava notizia di numeri ridotti al lumicino per Mirafiori, con soli 12mila veicoli sfornati nei primi tre mesi dell’anno. Per replicare la produzione dello scorso anno (-10% rispetto al 2022) avrebbero dovuto essere quasi il doppio. Ma a preoccupare, oltre ai piani di Tavares, sono quelli degli Elkann, che sembrano ormai in preda ad un fuggi fuggi generale da tutte le attività italiane del gruppo. Mentre continuano a rincorrersi le voci di un disimpegno dalle due testate ammiraglie del gruppo Gedi, Repubblica e Stampa, ieri è stato annunciato l’accordo con la Msc di Aponte per vendere il Secolo XIX. L’operazione include anche 4 testate collegate, MediTelegraph, L’Avvisatore Marittimo, Il Giornale del Ponente Ligure e Ttm. Bye bye Italia.
  21. Dio volesse. Quel giorno festeggerò come se avessimo vinto la Champions.
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