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Jimmy

Tifoso Juventus
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  1. Qua sul forum di stolti se ne leggono a bizzeffe, purtroppo. E pure tanta ignoranza mista a presunzione.
  2. Alla Juventus è arrivata un'offerta qualche mese fa per tutto il pacchetto azionario di piu di 2 miliardi di euro. SERIA.
  3. Andrea Agnelli ha appena scritto una lettera a tutti i dipendenti della Juventus in cui rivendica i “risultati straordinari” tra i quali lo Stadium, i nove scudetti consecutivi tra gli uomini e i cinque di fila tra le donne. Lo riporta l’Ansa. Parla anche delle finali Champions di Berlino e Cardiff (“i nostri grandi rimpianti”, li definisce), per poi osservare: “Stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita”. “Cari tutti, giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere. Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra”. Si apre così la mail inviata da Andrea Agnelli, della quale l’ANSA ha preso visione, a tutti i dipendenti. “Siamo abituati per storia e Dna a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, nove scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, cinque scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con Adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo Uefa, il J|Museum e tanto altro”. “Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti – prosegue Agnelli -. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno”. “Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale – continua la mail inviata dal presidente dimissionario -. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”. “Ricordate – conclude – ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve! Fino alla fine…”
  4. LUNEDI 28 NOVEMBRE. POST SENZA TITOLO. Ciao a tutti. Sarò breve non per raccogliere meriti ma per l’amarezza che mi assale in questo momento. Ho passato il pomeriggio tra telefonate e messaggi che avrei preferito evitare di ricevere. Ma davanti la realtà non ci si può sottrarre, anche se fa male. Nel post del 18 Novembre chiusi la prima parte con la frase: “Essendo io nessuno, non mi arrogo il diritto o la presunzione di escludere novità anticipate”. Oggi finalmente capite a cosa mi riferissi. Non volevo crederci quando me lo anticiparono, ero convinto vi fosse tempo e modo di cambiare le cose, di rimandarle, ma così non è stato. Come avrete saputo, Andrea e tutto il CDA hanno rassegnato le dimissioni a seguito di un’assemblea straordinaria. Ciò significa che la linea di comando del club cambierà, ma adesso non ho alcuna intenzione di curare questo aspetto. Ciò che mi addolora è l’addio di Andrea: ve l’ho sempre detto e mai nascosto: per me era il MIO PRESIDENTE. E lo rimarrà. Me ne frego delle accuse dei tifosi e delle entità esterne; me ne frego dei giochi deliranti di chi non vedeva l’ora. Qualcuno non si rende conto di chi e cosa abbiamo perso. La Juventus va avanti, è vero. Ma speravo andasse avanti con lui. Per me è un giorno triste come pochi, ci sono aspetti che non posso certo spiegare in questo spazio. Non risponderò a domande e non mi soffermerò sul post. Fatene quel che più vi aggrada. Stasera, dire “Ve l’avevo detto”, non mi ripaga affatto, anzi, ma ribadisco: mi addolora. Con qualcuno in privato ne scrissi, in questo momento si starà accorgendo della triste ragione che non chiedo di avere. Datemi tempo per metabolizzare il tutto e ricapitolare, dopodichè deciderò il da farsi anch’io, perchè forse è giunto anche per me il momento di salutarvi. Volevo chiudere un cerchio con la sentenza CGUE, convinto che la decisione di stasera avesse qualche chance di arrivare all’anno nuovo, ma nella vita esiste l’imponderabile, come la cara Giorgia sa bene, visto che gliene scrissi di recente. Così come all’amico Alessandro, che ora forse capisce quel mio messaggio. Datemi tempo. Stavolta non chiudo con Cordialità ma con un: Grazie Andrea per tutto quello che hai fatto. Tutti gli juventini ti sono debitori per quest’era irripetibile, per arrivare per primo in Continassa ed uscire per ultimo, dando l’esempio di cosa sia il lavoro, l’attaccamento, la professionalità. Un abbracccio. Buona serata a tutti. Christian Belli su Facebook
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