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djmayhem

Tifoso Juventus
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  1. articolo di giù le mani dalla juve Attualità di P. CICCONOFRI del 10/11/2021 08:34:10 In Italia si chiacchiera, altrove si cresce! La Premier League va verso i 6 miliardi di proventi da diritti tv esteri: dieci volte la Serie A. Solo questo dato dovrebbe far riflettere sulla competenza e sui risultati raccolti dalle nostre istituzioni sportive. Un dato che dovrebbe spingere a lavorare sodo per recuperare il terreno perso. Appeal commerciale che, ovviamente, va di pari passo con l'impoverimento tecnico: nell’ultimo anno hanno abbandonato la Serie A Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku, evidenza di come anche i grandi campioni si allontanano dal nostro calcio. E siamo sicuri che ne seguiranno altri. In questo contesto, sempre più deprimente, Gravina e Dal Pino parlano con sufficienza della SuperLega, magari solo per una sviolinata al presidente UEFA, o magari solo per mantenere il consenso tra i sempre più numerosi antijuventini. Ma così sviano da quello che è il vero problema. Vista la situazione, non sarebbe opportuno per il presidente della FIGC e per il presidente della Lega, anziché proporsi come tifosi che fanno chiacchiere da bar, lavorare ad un sistema che permetta di crescere di pari passo agli altri campionati? Occorre recuperare credibilità, ma questo non accade se non c’è la volontà di cambiare un sistema che si regge su contenuti vacui (le chiacchiere da bar) e non sulle qualità tecnica, sportiva e agonistica del campionato italiano. Occorre avere il coraggio di portare avanti un cambiamento innanzitutto culturale, evitando di confondere il merito con le urla di qualche vip su tv e social, che additando "il sistema" o presunti errori arbitrali vogliono rappresentare sé stessi come i Robin Hood di chi non vince mai. Occorrerebbe liberarsi da poltronati che non sono in grado di portare a questo cambiamento perché troppo fossilizzati su un sistema di condizionamento dell’opinione pubblica che è oramai fallito. Il coraggio deve essere quello di tutti coloro che denunciano lo stato pietoso cui hanno portato uno sport che, solo qualche anno fa, era il fiore all’occhiello della nostra nazione. Forse è già tardi, sicuramente è assurdo non affrontare il problema proteggendosi dietro argomenti nazional popolari alla cui base c’è comunque un fallimento.
  2. Ho visto a qsvs il rigore di kessie su ciapanoglu... Si vede il turco allargare la gamba furbescamente, kessie inciampa e finisce per travolgerlo mettendo il piede in mezzo alle sue gambe. Ho sentito milanisti militanti (pellegatti, martinelli) prendersela con kessie... Ora... Al posto di ciapanoglu metteteci dybala o cuadrado... Avrebbero detto la stessa cosa? Ne dubito
  3. me l'ero perso, meglio così, un ricordo era d'obbligo
  4. Ma negli ultimi 10 anni sbaglio o lo special one ha subito un numero considerevole di esoneri? Praticamente ovunque è andato. Eppure trova ogni volta qualcuno che lo prende con ingaggi faraonici. Mah
  5. Non mi pare che sia stato segnalato. Ho letto che pochi giorni fa ci ha lasciato Umberto Colombo, giocatore della Juve degli anni '50. Mi spiace anche che sia passata in sordina, non mi risulta il classico minuto di silenzio allo stadium per un giocatore certamente non tra le stelle bianconere ma che fa parte della nostra storia. Spiace anche che uno come Ravezzani non lo abbia ricordato, visto che Colombo fu opinionista a qsvs per alcuni anni a fine anni 90. Riporto un articolo di Stefano bianchi in suo ricordo da juworld.net LA MORTE DI UMBERTO COLOMBO di Stefano Bianchi E’ un brutto momento per le vecchie glorie bianconere: il ventisei ottobre un’altra di loro ci ha lasciato, Umberto Colombo. Egli, dopo un avvio di carriera abbastanza stentato, a causa di scelte societarie di basso profilo per il disimpegno di Gianni Agnelli, diventò negli anni un protagonista bianconero, legando il suo nome alle vittorie della Juventus del “Trio Magico”. Nell’interregno presidenziale bianconero, tra un Gianni Agnelli che lascia la squadra per occuparsi di Fiat e l’ascesa del fratello Umberto al vertice della Società di Piazza San Carlo, il Comitato Direttivo costituito da Craveri, Cravetto e Giustiniani, per il ridimensionamento dell’esborso economico deciso dalla Famiglia Agnelli rispetto ai tempi degli Hansen e dei Praest, decise per una politica sportiva inusitata. Fu scelto di lanciare in prima squadra i ragazzi delle giovanili e, ad allenarli, nel 1955 fu chiamato tale Sandro Puppo. Quei ragazzi, sia per la loro giovane età e la scarsa esperienza per affrontare il campionato di Serie A, sia per il nome del loro trainer, furono detti “Puppanti”. Pur essendo arrivato in bianconero già da un anno, proveniente dal Monza dov’era stato mandato a farsi le ossa, anche Umberto Colombo fa parte di questa banda di ragazzi, assieme a Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Stacchini, affiancati dai veterani Boniperti, Viola, Nay e con i nuovi acquisti Vairo e il brasiliano Colella, acquisti peraltro assai poco indovinati. Colombo esordisce in bianconero nel campionato 1954-55, nel quale disputa diciannove gare agli ordini di Aldo Olivieri. Con Puppo, nel campionato seguente, gioca una gara in meno, infine diventa titolare nel 1956/57, la stagione in cui Puppo è esonerato, con la retrocessione in vista, sostituito da Depetrini per salvare la baracca. Il campionato 1957/58, con Umberto Agnelli alla guida societaria, vede una svolta clamorosa: dei “vecchi” restano Colombo, Stacchini e Boniperti, ritornano Mattrel e Ferrario, arrivano Sivori, Charles e Nicolè. Finalmente è Scudetto, quello della prima stella. Nel 1958/59, per Colombo e compagni è solo quarto posto in campionato, ma c’è la consolazione della Coppa Italia; nel 1959/60 c’è la vittoria in campionato e in Coppa Italia, la prima “doppietta” della squadra bianconera. La stagione 1960/61 è l’ultima di Colombo nelle file della Juventus, cui dà l’usuale e indispensabile contributo per la conquista del “solito” Scudetto. Nel campionato seguente indossa il nerazzurro dell’Atalanta, dove gioca altri cinque campionati, vincendo un’altra Coppa Italia, per poi finire la carriera con un’annata a Verona, in Serie B. Non molta la fortuna di Colombo col colore azzurro della Nazionale, con la quale disputa solo tre gare tra il 1959 e il 1960, un numero tre che ricorre nella sua carriera, con i tre Scudetti e le tre Coppe Italia conquistate. Tecnicamente era il “gemello” di Emoli, con Flavio schierato a destra e Umberto a sinistra, e col suo “gemello” doveva controllare le mezze ali avversarie. Più di Emoli, Colombo era dotato di classe, con una visione di gioco eccellente, utilissima nelle ripartenze, ed era anche così versatile (nel Monza aveva giocato da attaccante) tanto da inserirsi frequentemente in attacco alla ricerca della rete. Per la sua classe, aveva inoltre la capacità di ricoprire vari ruoli in campo: era proprio un gran mediano e un utilissimo jolly. Vero juventino, modesto e misurato anche nelle dichiarazioni. Sentite alcune: “Sapevo un po’ d’inglese, e quando arrivò Charles, mi delegarono a interprete. Quando John segnava io cercavo di essere il primo ad abbracciarlo, e lui mi parlava in inglese, ed io non capivo niente, ma proprio niente, ma non potevo deluderlo o tradirlo, perché ero il suo interprete. Allora, gli dicevo: - Oh, yes, John, very nice, very nice -. Lui contento, io pure” (da Hurrà Juventus, luglio 1963). Si può attingere anche a “pianeta-calcio.it” per sapere qualcos’altro di questo schivo campione. A questa testata, nel 2013, ha rivelato che il suo momento più bello da calciatore, è stato “quando ho esordito a San Siro contro l’Inter, con la maglia della Juventus, ho firmato una doppietta al grande Ghezzi e abbiamo vinto tre a uno”. Lo Scudetto più bello, invece, è “il primo, quello conquistato nel 1957-58, perché non eravamo favoriti, col Milan candidato alla vittoria finale: la differenza la fecero due campioni come Charles e Sivori”. A proposito di jolly e di caratteristiche tecniche, sentite qua, sempre da “pianeta-calcio.it”, dove si definisce un tipo di giocatore “un po’ come Marchisio: magari lui è più veloce, però, avevo una buona falcata ed ero forte di testa. Ho fatto quasi tutti i ruoli, tranne il portiere e il terzino”. Ciao Umberto, grazie, e che la terra ti sia lieve.
  6. E anche stasera doppietta del pensionato cr7... Eeeehhhh Vabbè... Comunque stasera un applauso allo stadium che ha sostenuto la squadra tutto il tempo, e la juve ne ha tratto giovamento
  7. ho appena sentito a TopCalcio24 Martinelli sostenere che il milan a Roma è stato danneggiato... che pure il milanista Donati ha trovato una affermazione piuttosto imbarazzante
  8. quindi: tempesta sui giornali su Orsato per il rigore dato alla Roma, Orsato non viene fermato; Maresca concede un rigore molto discusso (rigorino?) al Milan a Roma, Maresca viene fermato forse addirittura per 2 turni, ma per i soliti giornalisti de Roma va tutto bene, non ho visto titoloni contro l'arbitro e il complotto per favorire Milanello, a parte forse il solito Mou
  9. ieri sera, mentre guardavo un film, ogni tanto giravo su qsvs per vedere il risultato di Roma-Milan, che circo... A partire da Martinelli (il Furini milanista) che ha iniziato a inveire contro l'arbitro prima dell'inizio della partita perché Maresca è napoletano, è stata poi una lamentale continua contro l'arbitraggio, salvo poi vedere l'episodio del rigore su Ibra a modo loro. Ovviamente io non ho visto cosa è successo, però mi sono fatto un'idea. Fallo su ibra, maresca da rigore, la var lo richiama e lui conferma. Milanisti: "e vorremo anche vedere se non lo confermava" altri: "beh, se la var lo chiama è perché hanno visto qualcosa" milanisti: "al var ci hanno provato" poi leggo di un mourinho imbufalito: se il var chiama è perché il rigore forse non c'è oggi leggo che Marelli (ex arbitro) dice che il rigore non c'era poi ho pensato: chissà se ora Roma, Rai, e circuito circense di tv e giornali ne parleranno per tutta la settimana come hanno fatto con la juve (che il rigore lo ha subito), e se tutti quelli che volevano la testa di Orsato per il rigore concesso alla Roma, ora chiederanno quella di Maresca... Ho poi sentito dei cori contro ibra della curva, se non ricordo male (e non ricordo male) nel 2016 De Rossi a Torino usò lo stesso epiteto (aggiungendoci un complemento di specificazione) contro Mandzukic durante il gioco, sentito da tutti, non venne squalificato ( https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2016/01/25/news/de_rossi_niente_squalifica-132012484/ ) e andò bene così (anche la nostra dirigenza, ovviamente)
  10. Agnelli non lo puoi cambiare, però qui ci sono gravissime colpe societarie, molto più di allegri. I problemi erano noti già l'anno scorso e questa estate invece di correre ai ripari si è stati 3 mesi in ballo per locatelli, ci si è fatti prendere in giro da cr7 costringendoci all ultimo a prendere kean. E basta. Neanche pjanic gratis. Sono stati spesi un sacco di soldi, sicuramente non ne spenderanno molti per rivoluzionare la squadra. Ci vorrà parecchio per tornare a cardiff
  11. No, solo l'allenatore... Che l'anno scorso era il nostro vice...
  12. Avverto un senso di dejavu... Anche l'anno scorso speranze per rientro di arthur che avrebbe dato geometrie al centrocampo, poi assist al Benevento... Da un mese di nuovo speranze per il suo rientro ed ecco assist per gli avversari Non lo vogliono al Tottenham?
  13. eh ma i nostri rigori a favore non c'erano, e almeno uno dei due rigori contro era gol ve che arrubbiamo?
  14. Attualità di P. CICCONOFRI del 29/10/2021 09:40:50 Ma cosa ha fatto la Juve a Sky? Post partita di Napoli-Bologna, Sinisa viene intervistato da Sky e gli viene chiesto, dopo aver incontrato il Milan e il Napoli, attuali copoliste, chi vede più pronto per lo scudetto. Questa la risposta di Mihajlovic: «Diciamo che io faccio tifo per il Napoli che vince lo scudetto perché hanno un pubblico meraviglioso, gente meravigliosa, perciò, se lo dovesse vincere il Napoli sarei contento. Faccio il tifo per loro». Immagino già cosa sarebbe successo se queste affermazioni fossero arrivate dopo una partita con la Juve persa con la concessione di due rigori dubbi, ma il bello deve ancora arrivare. Dallo studio prende la parola De Grandis e chiede: «Sinisa, vorrei una considerazione generale, non solo sulla partita di oggi, sei stato anche un grande difensore, sullo stile arbitrale italiano…». Si sente Sinisa, che sovrapponendosi a De Grandis dice: «Te lo dico subito, lascia stare». Ma imperterrito il buon De Grandis prosegue: «Nel senso che in serie A vengono fischiati il doppio dei rigori, rispetto alla Premier o alla Bundesliga; cioè una volta il rigore era qualcosa di grave, la massima punizione … lascia perdere quelli di questa sera; non vengono fischiati tanti rigori? Parlo anche di Inter-Juve: secondo te non c’è un metro troppo lieve nel modo di arbitrare in Italia?» Mihajlovic non vuole rispondere: «Scusami Stefano, non ti voglio rispondere a questo, avete anche voi gli occhi e giudicate voi, io mi sono ripromesso di non parlare più degli arbitri». E Costacurta: « Anche perché la risposta è sì!» Non un caso. Prosegue Mihajlovic, ma riferendosi giustamente al suo Bologna: «State voi là, Billy che ti posso dire, noi che abbiamo giocato a calcio, poi penso che anche quelli che hanno giocato meno di noi si rendono conto, però non voglio entrare nel merito, avete visto tutti… però come detto, abbiamo perso contro una squadra più forte, forse potevano vincere anche senza questi due rigori: Avere ogni partita due espulsioni, due rigori…, diventa difficile, sono cose che noi non possiamo controllare …». Ma vi rendete conto che il salotto di Sky, dopo una partita persa dal Bologna con due rigori, uno dei quali molto opinabile e dopo che la settimana precedente, nel confronto con il Milan ha subito due espulsioni che hanno chiaramente indirizzato l’esito del match, questi chiedono un parere sui troppi rigori concessi in Italia facendo riferimento a Inter-Juventus? Una vera e propria guerra alla Juve quella di Sky. Lo abbiamo fatto in un precedente articolo, e lo chiediamo nuovamente: cosa ha fatto la Juventus a Sky?
  15. per quelle cifre che chiede non dovrebbe fare il "compitino", fare qualche bella giocata ogni tanto, un golletto su rigore, ecc. ma segnare almeno quanto CR7 già abbiamo speso 60 milioni per Chiesa, 38 per Kean, 45 per Kulu, almeno 20 per Morata, andare a spenderne 12*2(lordo)*5 = 120 milioni per Dybala mi pare davvero troppo
  16. Ma questo parla ancora?? Con che coraggio?
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