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andrea

intervista a Beniamino Vignola

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Joined: 01-Jun-2005
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«Da piccolo volevo diventare Rivera, poi ho giocato con il re Platini»

 

di Sebastiano Vernazza MILANO · 26 giu 2023



Questa è la storia di un numero 10 bravo e sfortunato, “vittima” di una concorrenza spietata e impareggiabile. Beniamino Vignola è stato un numero 10 nella Serie A degli anni Ottanta, quando il Napoli si godeva Diego Maradona, la Juve aveva Michel Platini e l’Udinese si concedeva il lusso Zico. Vignola che oggi giocherebbe fisso in Nazionale - veniva dagli Anni 60 e 70, segnati da un altro numero 10. «Da bambino ero milanista e mi ispiravo a Gianni Rivera. A Verona, dove sono nato e cresciuto, mi chiamavano il Rivera dell’Adige (il fiume che attraversa la città, ndr)». Con Rivera il giovane Vignola condivideva una vaga somiglianza e il taglio dei capelli con la riga, come d’uso all’epoca.


Milanista in riva all’Adige: era al Bentegodi nella domenica della fatal Verona, l’HellasMilan 5-3 del maggio 1973 che costò lo scudetto al Diavolo?
«Certo, mio papà faceva la maschera allo stadio e io, da tesserato del vivaio, potevo entrare gratis. Ricordo una grande prestazione di Franco Bergamaschi, un’ala di talento, tanto è vero che il Milan in estate lo acquistò. Ero deluso, ma non troppo, da giocatore dei Giovanissimi gialloblù sentivo un certo orgoglio Hellas. E poi lo scudetto della stella milanista lo vissi da vicino, nel 1979: entrai in campo nel Verona che perse per 2-1 a San Siro (partita quasi decisiva a tre giornate dalla fine, ndr)».


Il Verona e poi l’Avellino, all’epoca in Serie A. Un’esperienza segnante: ricorda dov’era domenica 23 novembre 1980?
«Nel pomeriggio noi dell’Avellino avevamo battuto l’Ascoli per 4-2 al Partenio e verso sera ero a casa assieme a degli amici. Guardavamo il secondo tempo di una partita di Serie A, mi pare fosse Juve-Inter. All’epoca il calcio lo vedevi così, alla Rai, tra 90° minuto, la sintesi di una gara e la Domenica Sportiva. Intorno alle 19.30 si scatenò il terremoto che tanti morti avrebbe provocato (quasi tremila, ndr). Scappammo in strada, molti palazzi venivano giù, la gente urlava. Vidi le prime vittime e i primi feriti, e per due giorni, come altri, dormii in macchina. Qua e là rientravo nell’appartamento per prendere quel che mi serviva. Poi l’Avellino ci portò via, in ritiro. Avevamo davanti due trasferte di fila, le preparammo in Toscana. Da lì in avanti giocammo alla grande, capivamo di essere l’unica oasi di svago per migliaia di terremotati e ci salvammo alla grande nonostante la penalizzazione (5 punti per il calcio scommesse del 1979-80, ndr)».


Ci dice la verità sul «mito» del tunnel del Partenio, lo stadio di Avellino?
«Era lungo e stretto, poco illuminato, le luci fioche venivano spente in coda a certe partite burrascose. C’erano delle persone che accompagnavano le squadre e bastava una scintilla per far scoppiare l’incendio. Volava qualche ceffone. Una zona franca, senza telecamere, ma all’epoca era abbastanza normale che al Sud le cose funzionassero così, faceva parte del gioco».


 Il suo divorzio con Antonio Sibilia, padrepadrone di quell’Avellino, fu burrascoso.
«Andai in sede per chiedergli del mercato, mi voleva il Milan. Lui tentò di colpirmi con uno schiaffo, che io scansai. Un episodio increscioso, ma lo superammo, sapevo quanto mi volesse bene. Troppo affetto, diciamo. Poi nel 1983 mi cedette alla Juve, assieme a Tacconi, per 4 miliardi di lire».


 E alla Juve si trovò davanti sua maestà Michel Platini.
«Trapattoni aveva 11 titolari più due jolly, io e Prandelli. Sulla carta avevo pochissimo spazio, di fatto me lo ritagliai. Il Trap mi impiegava spezzoni sempre più ampi, anche perché giocare con Platini, Boniek, Rossi e fuoriclasse vari mi migliorava. A un certo punto diventai pure titolare, con il numero 7. Mi muovevo alle spalle di Platini, gli permettevo di essere più libero e nella finale della Coppa Coppe 1984, a Basilea contro il Porto, segnai il gol dell’1-0 (la Juve vinse per 2-1, ndr). Platini era un fenomeno, un mago di colpi incredibili, per lui le punizioni erano come rigori. A fine allenamento ci divertivamo a tirare e io imparavo. Poi ho saputo che era stato lui, Michel, a “sponsorizzarmi”, perché mi aveva visto nell’Avellino».


 La Juve, una parentesi al Verona, ancora la Juve, l’Empoli, il Mantova e a poco più di trent’anni il ritiro.
«Decisi con mia moglie, farmacista. Aprimmo una farmacia a Verona, tuttora operativa, lì lavorano le mie figlie».


Ma la sua attività è un’altra.
«Mio cognato ed io dirigiamo Vetrauto e Vetrocar, aziende nel settore dei vetri per automobili: parabrezza, lunotti, finestrini. Alcuni centri sono nostri, altri in franchising. Possiamo definirci i numeri due del settore, in Italia».
 Si rivede in qualche giocatore di oggi?
«Diciamo che mi piaceva molto Andrea Pirlo e che anche Jorginho cattura la mia attenzione. Se giocassi ora, non credo che farei la mezzala numero 10. Mi impiegherebbero come regista davanti alla difesa. Adesso la velocità e la forza si impongono, la tecnica non è più il valore primario o unico a meno di non essere Maradona o Messi, però credo che allenato con i metodi attuali potrei giocarmela».


 Chi è il centrocampista che le piace di più?
«Modric mi entusiasma. Fatte le debite proporzioni, mi rivedo in quel tipo di giocatore. Modric si muove con razionalità suprema, gestisce la palla, insegna calcio». Da Rivera a Modric, passando per Platini e Vignola. L’evoluzione dei numeri 10.


 

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Joined: 02-Jan-2011
548 messaggi

Il mio idolo da giovincello.

Inviato dal mio MI MAX 3 utilizzando Tapatalk

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Joined: 21-Jul-2006
52799 messaggi
17 ore fa, andrea ha scritto:

 




«Mio cognato ed io dirigiamo Vetrauto e Vetrocar, aziende nel settore dei vetri per automobili: parabrezza, lunotti, finestrini. Alcuni centri sono nostri, altri in franchising. Possiamo definirci i numeri due del settore, in Italia».


 

sono sempre curioso di sapere cosa fanno i giocatori anni 80 al giorno d'oggi

allora gli stipendi non garantivano a tutti dopo il calcio di non dover piu' lavorare ;)

molti hanno aperto attivita' , ad alcuni e' andata anche male e si sono indebitati (favero mi pare uno di questi)

oggi invece probabilmente con un anno di buon contratto sono sistemati per il resto della vita anche i figli e nipoti

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Joined: 19-Aug-2008
29202 messaggi

Vignoli'

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Joined: 18-Oct-2008
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:sventola::sventola::sventola::sventola:

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Joined: 22-May-2010
7621 messaggi

Mi ricordo la rete contro il Porto in finale di coppa coppe ( ero li in una delle pochissime partite viste allo stadio ) e mi ricordo che a pallone ci sapeva giocare e anche molto bene.

 

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Joined: 12-Aug-2006
16938 messaggi

Mi ricordo come se fosse ieri il suo gol nella finale coppa delle coppe.

Felicità pura tra due parentesi da dimenticare: la maledizione di Atene l'anno prima e la tragedia dell'heysel l'anno dopo.

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Joined: 27-May-2011
127315 messaggi

Benjamin .oo 

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Joined: 21-Jul-2006
52799 messaggi
18 ore fa, the_legend ha scritto:

Mi ricordo come se fosse ieri il suo gol nella finale coppa delle coppe.

 

basilea 84

 

infatti come primissimo ricordo lo associo alla maglia gialla di quella sera

 

ricordo vagamente anche un gol su rigore, decisivo, alla fiorentina al 90 esimo? puo' essere?

 

 

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Joined: 12-Aug-2006
16938 messaggi
5 ore fa, dal1982 ha scritto:

basilea 84

 

infatti come primissimo ricordo lo associo alla maglia gialla di quella sera

 

ricordo vagamente anche un gol su rigore, decisivo, alla fiorentina al 90 esimo? puo' essere?

 

 

Eh, noi non avevamo ancora la TV a colori 😁

Del rigore, ammetto, non ricordo.... Ne è passato di tempo 😢

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Joined: 19-Aug-2008
29202 messaggi
17 ore fa, dal1982 ha scritto:

basilea 84

 

infatti come primissimo ricordo lo associo alla maglia gialla di quella sera

 

ricordo vagamente anche un gol su rigore, decisivo, alla fiorentina al 90 esimo? puo' essere?

 

 

Certo che si. Era la decima di ritorno. Rigore pesantissimo. Platini era assente per bronchite. Boniek non voleva tirarlo e allora sul dischetto andò Beniamino. Conservammo il + 3 sulla Roma in vista dello scontro diretto. Ma Vignolì fece ancor meglio tre settimane dopo quando con una doppietta ribaltò l'Udinese consegnandoci di fatto lo scudetto. Partita che doveva segnare il mio debutto al Comunale, poi saltato per morbillo. Per questi servizi dovreste pagarmi. Facile aspettare che Moeller vi levi le castagne dal fuoco "a" gratis.

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Joined: 21-Jul-2006
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3 ore fa, Moeller 73 ha scritto:

Certo che si. Era la decima di ritorno. Rigore pesantissimo. Platini era assente per bronchite. Boniek non voleva tirarlo e allora sul dischetto andò Beniamino. Conservammo il + 3 sulla Roma in vista dello scontro diretto. Ma Vignolì fece ancor meglio tre settimane dopo quando con una doppietta ribaltò l'Udinese consegnandoci di fatto lo scudetto. Partita che doveva segnare il mio debutto al Comunale, poi saltato per morbillo. Per questi servizi dovreste pagarmi. Facile aspettare che Moeller vi levi le castagne dal fuoco "a" gratis.

Grande @Moeller 73

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Joined: 21-Jul-2006
52799 messaggi
15 ore fa, the_legend ha scritto:

Eh, noi non avevamo ancora la TV a colori 😁

Del rigore, ammetto, non ricordo.... Ne è passato di tempo 😢

Io la avevo a colori :)

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Joined: 11-Dec-2006
3621 messaggi

Confermo quanto detto da Moeller 73 Vignola fu determinante in quella annata e quella Juve era una squadra fenomenale quell’anno vidi la gara con la Roma all’Olimpico uno zero a zero che valeva lo scudetto e con un rigore gigantesco su Rossi davanti ai miei occhi ( mi trovavo con  mio padre che mi regalò quella trasferta in curva nord ) .. bei tempi bei ricordi .. era il calcio quello vero   che ci ha tanto fatto appassionare da ragazzi  , adesso temo purtroppo  sia ormai solo business ..fatto pure molto male tra l’altro .

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Joined: 24-Jun-2006
19909 messaggi
19 ore fa, Moeller 73 ha scritto:

Certo che si. Era la decima di ritorno. Rigore pesantissimo. Platini era assente per bronchite. Boniek non voleva tirarlo e allora sul dischetto andò Beniamino. Conservammo il + 3 sulla Roma in vista dello scontro diretto. Ma Vignolì fece ancor meglio tre settimane dopo quando con una doppietta ribaltò l'Udinese consegnandoci di fatto lo scudetto. Partita che doveva segnare il mio debutto al Comunale, poi saltato per morbillo. Per questi servizi dovreste pagarmi. Facile aspettare che Moeller vi levi le castagne dal fuoco "a" gratis.

@Moeller 73 santo subito 

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Joined: 05-May-2006
7056 messaggi

Mitico, il suo nome e cognome mi incuriosivano da bambino e quindi quando lo trovavo nelle figurine ero contentissimo

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