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totojuve

Tifoso Juventus
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  1. Si, è vero, in figgiccì l'etica non si prescrive Grazie per avermi fatto ricordare di questo personaggio, f.. Ha fatto parte anche dell'ufficio inchieste della federazione, esticazzi!
  2. Calcioscommesse, il Cagliari diffida: "Niente calendari, serie A sub judice" In una lettera inviata alla Federcalcio, il club sardo, appena retrocesso in B, chiede di congelare la graduatoria dello scorso campionato. Senza mai citarlo direttamente, il riferimento è all'Atalanta e al suo ex allenatore, Colantuono, del quale il procuratore Di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio per la partita con il Crotone del 2011 di GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI ROMA - La classifica dell'ultimo campionato di serie A è "da considerarsi sub judice ". Dunque, almeno per il momento, "non ha efficacia". La bomba che si attendeva è arrivata. A lanciarla è il Cagliari, appena retrocesso in B, che dopo le richieste di rinvio a giudizio della procura di Cremona mette sostanzialmente in mora Federcalcio, Coni e procura federale, chiedendo di congelare la graduatoria dello scorso campionato di A e di fatto diffidando il calcio italiano dal compilare i calendari per il campionato che partirà il 22 agosto. Anche senza essere mai citato direttamente, il caso riguarda l'Atalanta e il suo ex allenatore, Stefano Colantuono. Secondo il procuratore Roberto di Martino, Colantuono ha partecipato alla frode di Crotone-Atalanta, gara del 2011 appattata secondo l'accusa da Cristiano Doni, che in un messaggio scriveva a un compagno: "Il mister lo sa". Sulla carta, quindi, oltre a Colantuono rischierebbe l'Atatalanta che, per la responsabilità oggettiva, potrebbe avere una penalizzazione che, per essere afflittiva, andrebbe applicata alla classifica della scorsa stagione. Modificando l'esito del campionato. È su questo, evidentemente, che punta il Cagliari che, nella lettera inviata, spiega come "alla luce della notifica del 415bis nei confronti di alcuni tesserati della serie A per alterazione di partite il cui esito sarebbe stato manipolato ", è necessario che la Federcalcio prenda immediati provvedimenti. Per il Cagliari ci sono infatti "fondate e rilevanti ragioni per revocare" o mettere "in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte". "In particolare - si legge ancora nella lettera - il coinvolgimento accertato dall'ordine requirente di alcuni tesserati di squadra della massima serie configurerebbe, ove le accuse fossero confermate, l'ipotesi di responsabilità oggettiva per illecito a carico del club". Ipotesi che prevede, ricorda il Cagliari, "la penalizzazione di punti in classifica del campionato 2014-2015". "Siffatto provvedimento- si legge ancora - produrrebbe la riscrittura della classifica finale". Per questo il Cagliari ritiene l'esito dello scorso campionato (con i sardi retrocessi con 34 punti, tre in memo dell'Atalanta) "sub judice, sino al pronunciamento degli instaurandi giudizi avanti gli organi giudiziali sportivi". "Si chiede - si legge ancora nella lettera inviata agli organi federali - di adottare ogni iniziativa opportuna anche e in via preventiva o di autotutela per preservare la regolarità del campionato nonché garantire il principio di afflittivita nella corrente stagione". Quale determinazione? Innanzitutto, dice il Cagliari, la "graduatoria finale ritenuta non definitiva". Ma il club ricorda anche i "danni commerciali, tecnico, sportivi e di immagine " che avrebbe patito. Tutto passa ora nelle mani del procuratore federale Stefano Palazzi che sulla base della nuova trasmissione di atti da parte di Cremona (in realtà li ha a disposizione già da qualche mese, dal momento della chiusura indagini, senza però avere dato fino a ora alcun seguito concreto) dovrà valutare se istruire nuovi processi sportivi. Il Cagliari, che preferisce non commentare la notizia, conosce bene un precedente: nel 2011 il Ravenna fu penalizzato di 7 punti nell'anno in corso per un tentativo di combine operato dall'allora ds Giorgio Buffone. Penalizzazione che nasceva proprio dall'inchiesta di Cremona.
  3. Conte, però, non può non sapere. Condannatelo! Quindi vivi di speranza? Altro che "nec spe nec metu"!
  4. Giusto. Ma non possiamo campare neanche con la paura, sicut noster amicus wmonterus dixit
  5. (Sportal.it) La trattativa che doveva portare Giannelli Imbula all’Inter è naufragata e ha lasciato con sé dei pesanti strascichi polemici. Ad attaccare il club meneghino è il padre procuratore del giocatore che di certo non le ha mandate a dire. “Io ero molto interessato al suo passaggio all'Inter ed abbiamo aspettato invano che Roberto Mancini parlasse con mio figlio ma per quattro giorni non abbiamo avuto alcun segnale da parte loro – ha dichiarato il padre di Imbula -. Si sono svegliati solo quando hanno sentito che c'era il Porto su di lui, il loro sistema mi fa vomitare. E i loro intermediari mi hanno anche mandato messaggi con minacce". Parole pesanti che sicuramente scaturiranno polemiche. Intanto con Imbula al Porto l’Inter si guarda attorno alla ricerca dell’ultimo rinforzo per il centrocampo da consegnare a Mancini. Si continua a cercare Salah. L'egiziano è diventato un caso, tanto che Panerai, consigliere della Fiorentina, ha attaccato pesantemente i nerazzurri (la Fiorentina si è dissociata dalle sue parole). (A cura della redazione di Sportal.it) Caro, papà di Imbula, non lo dica a noi juventini!
  6. Io non so chi dei cinque che tu citi sia più cliente di zaccone. Il discorso che stavamo facendo è che la difesa di zaccone sta a dimostrare quanta poca voglia, diciamola così, c'era di proteggere la Juventus. L'avvocato disse quattro fesserie e ricevette il suo giusto compenso di circa mezzo milione di euri insieme a pubblici ringraziamenti. Segno che aveva lavorato secondo accordi presi. Chi aveva l'ombrello, come dici tu, avrebbe fatto bene a infilarlo nel ..... .
  7. Su zaccone sono d'accordo con te. Lo cito perchè è l'emblema dell'intervento degli eredi nella società Juventus. Lui in quel tribunale vinse, ottenne quello che i suoi clienti volevano. Concordo con la tua tesi
  8. E' questo il motivo per cui, secondo me, bisogna fare un monumento al Direttore, non solo per i successi della juve dei suoi tempi. Se sappiamo gran parte della verità di Farsopoli lo dobbiamo a lui e alla sua tenacia. I rampolli pagarono 507 mila euro a zaccone.... Ma come catzo si fa?
  9. Non mi permetterei mai Se proprio dovessi, toccherei Biancaneve e mai i nani.
  10. Ah è un verbo! L'avevo confuso con uno dei nani Brontolo, Pisolo, ......., spermolo No?
  11. Ancora una volta Luciano Moggi sta dimostrando che la sua battaglia per la Giustizia è una battaglia che va oltre i suoi interessi personali, ancora una volta Luciano Moggi sta dimostrando che le battaglie non si combattono con i proclami ma con i fatti. La strategia del Direttore è sicuramente resa più facile dalla sua indipendenza, dalla sua libertà di agire autonomamente senza doversi curare di nessun “gioco di squadra” o strategia di Gruppo ; fattori di cui deve tener conto Andrea Agnelli. Ancora una volta Luciano Moggi lotta non solo per sé ma anche per la Juventus e la preoccupazione di Tavecchio di chiudere in fretta il “contenzioso” mi pare ne sia un ulteriore dimostrazione. Mi piace questo passaggio. Dovremmo sempre essere grati al Direttore.
  12. Sentito. Ma non mi pare che il clamore sia uguale a quello di nove anni fa. E questo ha ammesso. Questo ha passato denaro. Questo ha corrotto.
  13. Intanto, è proprio vero: la madre dei cretini è sempre incinta. Guardate questo: http://www.echecalcio.it/il-bologna-festeggia-ed-infama-la-juve-il-ritorno-in-a-e-ignorantissimo-video/
  14. Per caso, ci dobbiamo confessare? Io non voglio dire i miei peccati, e ci sono, a chicche e sia
  15. Scusa, non volevo fare il sapientone, ma mi veniva il dubbio
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