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Jules

Tifoso Juventus
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  1. Vero. L'unica cosa che mi fa inca**are è quando lasciamo troppi metri all'avversario ai limiti della nostra area. È una cosa che comincio a non sopportare più.
  2. Quindi bestemmiando fai loro capire che la fatina non esiste... Interessante. A me pare che tu viva in una società in cui sei libero di credere o non credere. E non mi pare che esistano leggi o regole che ti impediscano una qualsiasi posizione in merito. Io come detto non credo... e mi sento liberissimo di non farlo. Nessuno mi ha mai detto o imposto nulla. Quella della "storia del rispetto" come scusa per zittire gli altri è fantastica. Lasciatelo dire! Il rispetto è semplicemente la prima regola naturale della convivenza. A me sinceramente pare che dietro a tante parole sconfusionate tu nasconda in realtà una vera e propria intolleranza verso chi la pensa diversamente da te. Spero per te non sia così... Chiudo OT
  3. Ma su questo punto io concordo pienamente. E infatti non mi sono affatto riferito al regolamento, in questo caso, ma soltanto al concetto del post che ho citato che ho trovato realmente aberrante, se espresso in tal modo. Sostenere di non sentirsi in dovere di rispettare ciò a cui gli altri credono è un qualcosa che qualifica all'istante la persona che lo pensa. Relativamente al regolamento ciò che tu pensi per me è corretto. Personalmente una bestemmia piuttosto che un "figlio di p*****a" mi offendono in egual modo: più o meno zero. Le trovo entrambe solo espressioni ignoranti. Così come ignorante mi sono sentito quando ho dato del figlio di p*****a a qualcuno. Trovo giusto derubricare le bestemmia o ancor più giusto punire le espressioni inguiriose in generale... non solo quelle rivolte agli arbitri o a Dio. Quando giocavo ho avuto spesso a che fare con avversari che han trascorso tutti i 90 minuuti più recupero ad insultarmi per poi venire da me a fine partita a cercare stringermi la mano. Mano che ovviamente rifiutavo. Trovo francamente assurdo pensare che la cosiddetta "trans agonistica" possa giustificare la qualunque. Non sta nè in cielo nè in terra.
  4. Premetto di aver avuto un'educazione cristiana ma di non essere nè praticamente nè particolarmente credente. Non mi sento francamente offeso dalle bestemmie. Mi limito a giudicare ignorante chi bestemmia, sia che esso creda che, peggio ancora, se non crede. Ora, indipendentemente dalla questione "regolamento", le cose che tu scrivi sono davvero stupide. Non sei tenuto a rispettare ciò in cui gli altri credono? Già questa cosa lascia molto il tempo che trova. Vivi in una società, sai com'è! Poco importa se la società in cui vivi sia cristiana, musulmana, induista, buddista, atea... se chiunque mancasse di rispetto a chiunque... penso sia inutile andare avanti. Non capisco davvero il senso di mancare di rispetto a ciò in cui gli altri credono con una bestemmia: se non credi in un dio, qualunque esso sia... che senso ha insultarlo? Lo fai per il puro gusto di mancare di rispetto a ciò in cui altri credono? Non mi sembra una cosa particolarmente arguta o intelligente.
  5. Giusto il ripetto per l'avversario e quindi, conseguentemente, l'attenzione. Ma io penso che questa squadra debba soprattutto cominciare a credere un po' in se stessa, entrare in fiducia. È importante entrare in campo senza il classico pannolino. Altrimenti le prendiamo.
  6. Ma per far male occorre mettere in campo gli attributi come fatto nel secondo tempo coi falliti. Non siamo una squadra che può permettersi di giocare sotto ritmo.
  7. Jules

    EL PENTAPLETE

    Ma quello che hai scritto in origine rimane un'ovvietà.
  8. Jules

    EL PENTAPLETE

    Il chè non significa aver scelto scientemente di non andare direttamente agli ottavi.
  9. La realtà è che pur non essendo un fuoriclasse, per il livello del nostro campionato può risultare tranquillamente un crack. Ieri in una sola azione ha ridicolizzato l'intera difesa degli ingiocabili!
  10. Il fallo su Calhanoglu, l'occhio della madre, la carrozzina...
  11. ...e l'avrebbero dato buono. Poco ma sicuro.
  12. In realtà l'intervento è avvenuto in posizione defilata e il guardalinee, as usual, non aveva segnalato nulla. In più occasioni, in identiche situazioni opposte, Mariani aveva fischiato fallo all'istante. A volte pure invertendolo (vd. Acerbi su Kolo).
  13. Infatti la cacata l'ha fatta fischiando dopo. Se pensi sia fallo lo fischi subito. Se la palla fosse entrata si sarebbe affidato al Var che sicuramente avrebbe giudicato non punibile l'intervento del tuffatore su Veiga.
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