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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Ti confesso Craze, che oggi ho letto questa dichiarazione ad un amico bianconero per telefono. L'ho letta due volte, ma non riusciva a capirla... Poi abbiamo parlato di Mou. Del pezzo di Rocca su Mou, e su quello che ha detto oggi Mou. Io gli faccio: "Ma guarda che Rocca sbaglia. Ti rileggo il pezzo scusa... Sui fischi subiti: "Io me li aspettavo ? dice Cobolli ? Gi? a Stamford Bridge, mentre attraversavo il campo a fine partita, i tifosi hanno sfogato su me e Blanc la delusione dopo 90 minuti di grande pathos. Ma ne sono onorato, perch? se mi fischiano significa che i tifosi mi considerano degno rappresentante della societ?". Eh cazzarola! E' un genio questo qui. Questo ? un talento assoluto. Lo dico da tempo, il genio della comunicazione non ? Mourigno, che spara accuse e puttanate, che fa i monologhi, e poi senza rispondere alle domande, si alza e se ne va. Il genio ? Cobolli. Chi lo supera uno cos?? Non c'? storia. Cobolli risponde sempre e tira sempre all'incrocio dei pali. Il tuo cervello (portiere), e il tuo spirito bianconero (difesa), non sono mai pronti a subire un dribbling del genere e un tiro dove non puoi prenderla. E' un faraone, un semiDio, un illuminato" Ed ora mettiamoci tutti in ginocchio. *****acce!
  2. ulcera? leggi questa del presidente. .read 03-03-2009 22:09 Cobolli, risposta Inter non soddisfa Presidente Juve, 'inutile continuare con questa storia' ROMA, 3 MAR - 'La risposta dell'Inter, secondo noi, non e' stata soddisfacente, dunque e' inutile continuare con questa storia'. Lo ha detto Cobolli Gigli. Il presidente della Juventus ha commentato ai microfoni della Rai, nell'intervallo di Lazio-Juventus, la polemica innescata dall'allenatore dell'Inter: 'Immagino che Mourinho si sia sentito provocato da qualche cosa che io non riesco a individuare -ha aggiunto Cobolli-. La sua mi e' sembrata comunque una reazione esagerata' Dopo aver rilasciato un comunicato contro Mou, appena l'Inter risponde, se la fa sotto.
  3. Ste cazzatte che dovrebbe fare i nomi continuo a non capirle... i nomi li ha fatti. li faccio pure io se volete. Cos'altro serve? bho... Certi utenti giocano a carte invece di leggere quanto viene quotidianamente postato.
  4. Inter, Mourinho show, e la societa' lo difende APPIANO GENTILE (COMO) - Un fiume in piena, che si riversa soprattutto contro la Roma e la Juventus. Ad Appiano Gentile, la conferenza stampa della vigilia di Sampdoria-Inter, semifinale di Coppa Italia, si trasforma in un altro dei personalissimi show di Jos? Mourinho. Il tecnico dell'Inter campione d'Italia, sotto accusa da un paio di giorni per il dubbio fallo da rigore fischiato da Rizzoli a Balotelli durante la rimonta alla Roma, difende la sua squadra dai sospetti e attacca parlando di "manipolazione". E la societ?, in serata, non solo non si dissocia dal suo tecnico - come aveva chiesto la Juve - ma lo difende a spada tratta. - LA TELEFONATA DI RANIERI 'CHIEDETEGLI COSA VOLEVA' Lo 'Special One' comincia con un affondo a Claudio Ranieri il tecnico bianconero aveva detto che Mourinho non ammette mai gli errori a favore dell'Inter. "Avete il mio permesso di chiedere a Ranieri cosa voleva dirmi stamattina quando mi ha chiamato al telefono. Chiedeteglielo nella prossima conferenza stampa dopo la gara di stasera". Per la cronaca, Mourinho ha riferito di non aver risposto alla telefonata. - 'LA PROSTITUZIONE INTELLETTUALE' 'A me non piace la prostituzione intellettuale. Mi piace l'onest? intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia stata una grandissima manipolazione intellettuale e grandissimo lavoro organizzato per manipolare l'opinione pubblica e questa, secondo me, ? un'operazione fantastica di un mondo che non ? il mio, che lo sar? fino a quando lavorer? nel calcio, ma davvero non ? il mio mondo. Per? questa manipolazione ? stata un successo". - 'ROMA FINIRA' SENZA TITOLI, PUNTI JUVE CON ERRORI ARBITRI' "Negli ultimi due giorni non si ? parlato d'altro, non si ? parlato di una Roma con grandissimi giocatori, con tanti giocatori che io volevo avere con me, e che finir? la stagione con zero titoli. Non si ? parlato di un Milan che finir? la stagione con zero titoli e con giocatori che hanno una cultura vincente e tutto ci? di cui una squadra ha bisogno per vincere dei titoli. E non si ? parlato di una Juve che ha vinto tanti punti, ma tanti di questi con errori arbitrali". - 'IO STO CON ZENGA, DEL NERI E PRANDELLI' Ranieri sta dalla parte di Spalletti e allora Mourinho scende in campo in difesa delle piccole squadre. "Ranieri e Spalletti sono uno al fianco dell'altro? Allo stesso modo io sono a fianco di Zenga, Del Neri, Prandelli, perch? tutti hanno perso tre punti giocando contro la Juve, e sono anche al fianco di Marino e Novellino" che il prossimo fine settimana dovranno giocare contro la Roma e la Juventus. - 'SE FOSSI NOVELLINO O MARINO, CONTRO JUVE CON LA PRIMAVERA' "Se io fossi in Novellino o Marino adesso, forse sarebbe meglio non giocare o giocare con la seconda squadra ma, davvero, sarebbe meglio non giocare o farlo con i ragazzi della Primavera. E chiss?, forse anche per l'Inter ? meglio non andare a giocare domani o la prossima settimana, perch? sta per arrivare il giorno dello scandalo, perch? chi parla in certi modi del rigore di Balotelli, della partita contro la Roma... Allora questa ? manipolazione intellettuale. E' un gioco che io non voglio giocare. Forse questa ? l'ultima volta che parlo in questo modo in una conferenza stampa, mancano 91 giorni per dire a tutta l'Italia 'arrivederci, buone vacanze'". - 'PARLO CON STAMPA PER CONTRATTO, NON SONO DA PRIME TIME' "Non capisco perch? io sono bravo a parlare, se io parlo alla stampa ? solo perch? devo farlo, perch? c'? un contratto. Sono qui con voi perch? mi dicono che devo farlo, dopo ogni partita io parlo con i giornalisti perch? mi dicono che per contratto devo farlo. Ranieri e Spalletti, invece, sono sempre ospiti nei programmi serali. Spalletti parla prima della partita, all'intervallo, dopo la partita. Parla con uno, parla con l'altro, ? amico di Ilaria, ? amico di un altro, ? amico di Mauro, ? amico di tutti. E io sarei quello bravo a parlare? Se l'ufficio stampa dell'Inter mi dicesse che per due mesi non devo parlare alla stampa, per me sarebbe fantastico. E io sarei bravo, io che non parlo alla stampa mentre c'? qualcuno che, forse, paga per parlare?". - A SIENA UNICO 'REGALO': 'MA IO HO RICONOSCIUTO ERRORE' "L'unica partita nella quale l'Inter ha conquistato i tre punti favorita da un errore arbitrale ? stato nella trasferta a Siena dove, dopo la gara, l'allenatore dell'Inter ? andato in conferenza stampa e ha detto che la sua squadra aveva vinto i due punti con un errore arbitrale". - LA RISPOSTA DELL'INTER: FRASI SINCERE E SENZA MALIZIA "Dopo aver letto con attenzione la nota ufficiale di Juventus F.C. - afferma a fine giornata il club campione d'Italia nel suo sito Internet - si sottolinea che Jos? Mourinho ha risposto in maniera chiara ed esplicita a un attacco di pari livello - afferma il club campione d'Italia - Il nostro allenatore ha espresso le sue idee, senza insinuazioni, senza malizia, con sincerit?, secondo il suo stile, molto apprezzato dalla societ?". http://www.ansa.it
  5. Ho espresso le mie opinioni nel topic su Andrea nel forum principale. Pg. 10, post n.190, in particolare.
  6. Secco dice stop alle polemiche scoppiate dopo il calcio di rigore concesso a Balotelli in Inter-Roma: "Bisogna cambiare registro. Quello che e' successo l'abbiamo visto tutti, ma oggi e' un altro giorno e bisogna cambiare pagina. Si parla sempre del calcio inglese, parliamo anche di come gestiscono certe cose". bleah!
  7. CALCIO: ABETE, FIGC NON PUO' GIUDICARE COMPORTAMENTO BALOTELLI (ASCA) - Roma, 2 mar - ''La Figc non giudica le persone incasellandole da una parte o dall'altra. I comportamenti dei tesserati vengono valutati volta per volta in relazione al fatto se hanno determinato o meno situazioni di mancato rispetto delle regole delle norme sportive''. Lo ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano quale fosse il giudizio della Federcalcio nei confronti di Mario Balotelli nel corso del match di ieri sera tra Inter e Roma. ''Balotelli - ha affermato Abete - e' un patrimonio del calcio italiano e lo dimostra il fatto che il tecnico dell'Under 21, Casiraghi, lo ha convocato anche quando non veniva fatto giocare nell'Inter. Ad ogni modo, ha precisato il presidente della Federcalcio - la Figc non puo' mandare messaggi che esprimono positivita' o negativita''' su un singolo tesserato. Commentando poi le dichiarazioni di Daniele De Rossi, Abete ha detto: ''Bisogna distinguere tra la tensione post-partita e le convinzioni di fondo che ognuno ha''. Abete ha poi sottolineato che, al di la' dei singoli episodi, il match di ieri tra Inter e Roma e' stata una gara ''entusiasmante''. http://www.asca.it
  8. Moratti come Mourinho: ?Il rigore su Balotelli c'era. La sua reazione? E' fatto cos??. Il presidente nerazzurro il giorno dopo il contestatissimo 3-3 di San Siro contro la Roma perdona il suo attaccante: ?Il contatto per me c'era? MILANO, 2 marzo - ? Per me era rigore?: il presidente dell'Inter Massimo Moratti non ha dubbi sull'episodio che ha provocato le proteste della Roma nella partita giocata ieri al Meazza. ?Per me era rigore - ha detto Moratti - e mi ? sembrato incredibile vedere la sicurezza con cui si ? detto il contrario. Quindi non stiamo l? a discutere, finisce cos?, con uno che dice una cosa e l'altro un'altra?. ?Tutte le volte ci deve essere una polemica, il calcio ? fatto anche di queste cose ma forse non lo affronto con lo stesso astio con cui lo affrontano dall'altra parte?, ?Il carattere di Mario ? quello? ha proseguito Moratti. , ha proseguito il presidente nerazzurro che ha escluso di voler rimproverare Balotelli per il suo comportamento: ?? stato talmente rimproverato da parecchie televisioni, Roma e Sky, credo che bastassero quelle?. ?Ci credevo che si pareggiasse - ? stato il commento sulla partita di Moratti - malissimo la prima parte della partita, molto buona la seconda, ? venuto fuori specialmente il carattere. Bisogna fare pi? attenzione e partire pi? concentrati e farsi prendere un p? meno dalla squadra avversaria?. http://www.tuttosport.com ------------------------ Calcio: Torino, Novellino darebbe due stipendi per il derby TORINO - Walter Novellino "sente" il derby di Torino ed ? pronto a sacrificare due mesi di stipendio pur di vincerlo. "Sarei disposto a rinunciare a due mensilit? in cambio della vittoria - ha dichiarato il tecnico granata al Tg2 - ci tengo particolarmente, anche perch? i pareggi non bastano per salvarsi dalla retrocessione". Il Torino non vince un derby da 14 anni, ma questa volta pu? farcela: "Abbiamo un vantaggio importante, perch? la Juve ci arriva con la testa al Chelsea - aggiunge Novellino - dobbiamo approfittarne". (Agr) http://www.instablog.org/sport/26058.html --------------------- BRIATORE, SCUDETTO A INTER ALL'80%, INGLESI SUPERIORI (AGI/ITALPRESS) - ROMA, 2 mar. - In Italia i giochi sono quasi fatti, e in Europa lo stesso perche' difficilmente Inter, Juve e Roma riusciranno a conquistare i quarti di finale di Champions. Parola di Flavio Briatore, intervenuto a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento. Il team manager della Renault e' rimasto estasiato dall'Inter-Roma di ieri sera, una "partita bellissima, con un grande primo tempo della Roma e un secondo dell'Inter che con grande carattere e' riuscita a rimontare. Si e' parlato pero' piu' di un rigore che delle prodezze dei giocatori, si e' parlato per due ore e mezza di quel rigore, se c'era o non c'era, e non di una partita fantastica, di quelle che fanno bene al calcio. In Inghilterra - continua Briatore, che e' coproprietario del Queens Park Rangers - quando si parla dei vantaggi del Manchester United non si parla di quelli arbitrali ma di calendario. Non esiste la moviola, gli arbitri non sono migliori di quelli italiani, sono pure piu' grassi ma non c'e' la cultura del sospetto. Anche in Inghilterra non danno i rigori ma fanno parte della partita e finisce li', la moviola e' un fatto solo italiano, un fatto di cultura, da noi le tv vivono su quello, sul problema degli arbitri". Parlando del calcio giocato, secondo Briatore il campionato potra' dirsi chiuso "quando lo sara' matematicamente anche se ieri l'Inter ha dato una grande dimostrazione di forza e di umilta'. Sicuramente ha l'80% di possibilita' di vincere lo scudetto". Secondo Briatore "Mourinho e' un gran professionista, puo' piacere o non piacere, ma e' bravo anche se preferirei un calcio senza allenatori, sarebbe il massimo". Passando alla concorrenza dei nerazzurri, "la Juventus ha fatto una stagione eccezionale - continua il team manager della Renault - Per me e' la terza-quarta squadra come forza dei giocatori ma ha fatto molto, molto bene, ha comprato Amauri che e' uno dei piu' forti centravanti che c'e' in Italia, ha questi giovani, ha Del Piero che gli ha risolto 5-6 partite, 15 punti sono arrivati da lui anche se non credo possa continuare sempre cosi'". http://www.agi.it
  9. Secco dice stop alle polemiche scoppiate dopo il calcio di rigore concesso a Balotelli in Inter-Roma: "Bisogna cambiare registro. Quello che e' successo l'abbiamo visto tutti, ma oggi e' un altro giorno e bisogna cambiare pagina. Si parla sempre del calcio inglese, parliamo anche di come gestiscono certe cose". CALCIO: DE LILLO (PDL) PRESENTA INTERROGAZIONE SU ERRORI ARBITRALI (ASCA) - Roma, 2 mar - Dopo il rigore contestato nel corso della partita Inter-Roma, il senatore del Pdl, Stefano De Lillo, presidente del Roma Club di Palazzo Madama, ha presentato un'interrogazione al sottosegretario allo sport, Rocco Crimi, chiedendo se ''in seguito ai ripetuti episodi di sudditanza psicologica della classe arbitrale, che rischiano di falsare la regolarita' dei campionati e rovinare la credibilita' dello sport, non ritenga opportuno valutare la possibilita' di realizzare all'interno del Coni una federazione arbitrale autonoma dalla Federcalcio. Vista la situazione, l'auspicio - ha concluso - e' che questo possa essere concordato gia' nell'ambito della programmazione del nuovo quadriennio di attivita' del Coni''. http://www.asca.it/news-CALCIO__DE_LILLO_(...12394-ORA-.html
  10. Cobolli non ? ferito ("Mi aspettavo i fischi"). Intanto Agnelli DIFENDE TUTTI! Il numero uno dei bianconeri commenta anche i fischi post Napoli: "Me li aspettavo". Ora ci crede. La Juve ? tornata ad avvicinarsi alla capolista Inter e il presidente Cobolli Gigli spera nella clamorosa rimonta: "Solo loro possono perdere lo scudetto. Ora siamo a meno 7 ? dice il presidente ? Significa che ci restano 7 punti da recuperare. Lo spiraglio adesso senza dubbio si ? allargato. Io oggi non guardo pi? in l? del 10 marzo (ritorno con il Chelsea, ndr), perch? ? un appuntamento speciale e vogliamo arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Poi, quella sera, faremo nuovi ragionamenti". Sui fischi subiti: "Io me li aspettavo ? dice Cobolli ? Gi? a Stamford Bridge, mentre attraversavo il campo a fine partita, i tifosi hanno sfogato su me e Blanc la delusione dopo 90 minuti di grande pathos. Ma ne sono onorato, perch? se mi fischiano significa che i tifosi mi considerano degno rappresentante della societ?". Il presidente bianconero ha un supporter d'eccezione: il figlio di Umberto Agnelli, Andrea, che a Il Sole 24 ore, ha parlato di Juve, passata e presente: "In questo momento sono un grande tifoso della Juve e di chi la gestisce, Cobolli Gigli e Blanc. Si sono dati cinque anni per tornare a vincere, e sono a met? del percorso. Il giudizio lo daremo alla fine". Il consigliere di Fiat ed Exor, da due anni a capo della Lamse, ? tornato anche sulla gestione della vicenda di Calciopoli: "All?epoca Ifil scelse di azzerare per poi ripartire. Non condivisi quella scelta, anche perch? avevo in mente la dichiarazione che aveva fatto l?Avvocato in occasione di Tangentopoli: ?I miei uomini vanno difesi fino all?ultimo grado di giudizio?. Poi, alla luce dell?esito dei processi sportivi, si vide che fu giustizia sommaria. Tant?? che ci furono persone coinvolte che non fecero nemmeno in tempo a leggere le carte". http://www.goal.com Un talento inarrivabile. Quando pensi che non riuscir? mai pi? a sparare una puttanata che possa competere con le altre... ti sorprende ancora. Rocca ancora non ha capito chi ? il genio di tutto il calcio Italiano. Mourigno a confronto ? un dilettante. La comunicazione che ha cobolli non ce l'ha nessuno. .asd
  11. CORONA - CASO ELKANN Quanto al caso Elkann, Corona ha ricordato di quanto fosse ?orgoglioso? quando riusc? ad avere l'esclusiva che tutti volevano, l'accordo per una intervista con il transessuale Patrizia (con la quale Lapo Elkann trascorse la notte terminata con il suo ricovero per overdose, ndr). Offr? l'esclusiva a Vespa, Mentana, ed ai direttori di Oggi e Chi. ?Incredibile, tra poco ti contattiamo?, fu la reazione di tutti e quattro. ?Ma poi - ha ricordato Corona - mi chiam? uno dei capi di Publitalia, invitandomi ad aspettare perch? ci sarebbero potuti essere dei problemi. Mi telefon?, in seguito, Marco Durante (dell'agenzia "Lapresse", ndr) che mi chiese, per conto della Fiat, tre ore di tempo. Dopo tre ore non si fece sentire allora lo chiamai e lui mi spieg? che non erano interessati a comprare l'esclusiva. Dopo il rifiuto della Fiat, ovviamente, anche le altre quattro persone che avevo contattato in precedenza non erano pi? interessate?. http://www.dagospia.com
  12. Via d?Amelio: quella sentenza coperta dal silenzio Colpo di spugna su uno dei pi? grandi misteri delle stragi mafiose del '92. L'agenda rossa di Paolo Borsellino, vista in via d'Amelio, scompare per sempre per una sentenza e nella disattenzione dei media. Palermo, 19 luglio 1992. Un uomo in abiti civili si allontana, a passo svelto, dall?inferno di fiamme di via D?Amelio. Tiene stretta una borsa di pelle. E? quella del giudice Paolo Borsellino, appena trucidato insieme agli agenti della scorta. Dentro la borsa c?? l?agenda rossa dalla quale il magistrato non si separava mai. Quelle immagini riprese dalle telecamere dei primi reporter giunti sul posto, hanno rappresentato, in questi lunghi 17 anni, la speranza di giungere a una verit? superiore, di capire quali interessi esterni alla mafia abbiano scatenato, due mesi dopo l?eliminazione di Giovanni Falcone, i macellai di Cosa nostra. Ebbene, quella verit? non la conosceremo mai. Con una sentenza passata nel silenzio, praticamente ignorata da giornali e TG, con gli italiani, forse ipnotizzati dal festival di Sanremo o impegnati a sbirciare nel buco della serratura del Grande Fratello, la Corte di Cassazione ha passato il definitivo colpo di spugna sulle stragi che hanno cambiato il volto dell?Italia. L?uomo che sottrasse dall?auto blindata di Borsellino quella borsa era il capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli, oggi colonnello. La suprema corte ha respinto il ricorso della Procura della Repubblica di Caltanissetta contro il proscioglimento dell?ufficiale. Non ci sar? un processo. Dunque, quelle immagini ? come se non fossero mai esistite. E perci? l?agenda rossa sulla quale Borsellino annotava riflessioni, intuizioni, notizie, ? un?invenzione. Arcangioli si ? sempre difeso sostenendo di non aver mai preso l?agenda e che la borsa fu consegnata subito dopo. Un fatto ? certo per?: l?agenda non ? mai stata ritrovata. Carico di rabbia e di amarezza il commento di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, un uomo coraggioso che ha speso questi 17 anni, alla ricerca della verit?. ?La giustizia ? morta ? dice ? e ogni volta che viene negata si rinnova quel massacro. E ci sono giudici che in questi anni sono stati eliminati senza bisogno di tritolo, quando hanno osato avvicinarsi ai fili scoperti della corruzione?. Paolo Borsellino era a un passo dall?aprire la porta dei ?santuari? della mafia, quel terzo livello su cui si era rotto la testa prima di lui Giovanni Falcone. Con la sentenza della Cassazione ? stata messa la pietra tombale sulla stagione delle stragi. E Borsellino ? sparito dall?agenda della nostra italietta. Il 21 marzo prossimo a Napoli Libera, la gloriosa associazione fondata da Don Ciotti, terr? a Napoli la consueta giornata della memoria e del rispetto dedicata alle vittime della mafia e della camorra. Quest?anno ci sar? un motivo in pi? per esserci e per ribellarsi al tentativo di oscurare persino i ricordi ?scomodi?. Giuseppe Giulietti http://temi.repubblica.it/micromega-online...a-dal-silenzio/
  13. ELKANN FA IL QUADRINO (UMBERTO) DEI PROBLEMI ENERGETICI A cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa per il "CorrierEconomia" del "Corriere della Sera" 1 - Non ? il core business di famiglia, ma John Elkann ha stupito anche gli esperti quando, da capodelegazione dell'Italia, luned? scorso ha aperto i lavori del vertice italo-francese a Villa Madama con un'approfondita analisi sui problemi energetici del Paese. Analisi preparata per tempo dal vicepresidente della Fiat che per l'occasione si ? avvalso di un ?consulente? d'eccezione: il numero uno di Edison, ex manager del Lingotto, Umberto Quadrino . [02-03-2009] dagospia
  14. Certo. Anche io sono sfiduciato. Questi sono tutti fuori di senno. Ci sono modi e modi di fare interviste e di far passare messaggi. Se uno vuole evitare di dire certe cose pu? farlo. Se mi dice che compra la giornalaccio rosa e che tifa per Cobolli allora per me ha chiuso. Ma non ? mica tutto eh! .read Domanda: "E per chi doveva rappresentare la famiglia in Fiat?". Risposta: "Ci f? un dibattito alla fine del quale sono stato io a indicare John, ovvero colui che ci ha rappresentato dal 97 in avanti, come la persona pi? idonea per la vicepresidenza". -- Domanda: "Torniamo al suo futuro in FIAT". Risposta: "Se ci saranno delle opportunit? perch? no? Ma ora il problema non si pone. John ? maturo ed ? lui il nostro primus INTER pares" ---- Domanda: "Sbaglio o dopo l'iniziale freddo vi siete riavvicinati?". Risposta: "Vero. Caratterialmente siamo diversi ma abbiamo imparato a lavorare sulla complementariet?". ----- Parla anche di FIAT e di Monprezzemolo: "il miglior presidente che possiamo avere in questo momento". Detto questo, i casi sono due. 1- L'intervista serve pi? alla famiglia che a noi. Nel senso che vengono lanciati messaggi relax nei confronti dei sovrani (del menga). 2- Andrea ? un normalizzato. - Caso 1 - In quanto a comunicazione Andrea Agnelli non ha capito niente. Se non pensa tutto ci? che dice, deve trovare il modo di lanciare i messaggi distensivi senza sparare puttanate. A questo serve la comunicazione. Per me affronta volontariamente degli aspetti e quindi ? responsabile di ci? che dice. La pace in famiglia non serve se per averla il prezzo ? il lecchinaggio selvaggio. Andrea ha ciccato in pieno. Distensione ? una cosa, normalizzazione ? un'altra. - Caso 2 - La pensa proprio cos?. E allora ? meglio che si tenga lontano dalla Juve FUORI DALLA JUVE! TUTTI. PREFERISCO UNO SCEICCO EBETE, OPPURE LA CHIUSURA DEFINITIVA DEL CLUB.
  15. Sul Sole 24 ore di oggi, Andrea Agnelli, Paolo Madron gli f? 54 domande Le perle: Domanda: "A proposito. Sa che sul blog del competitor Tuttosport c'? un'Andrea Agnelli Fan Club che auspica il suo approdo alla Juventus?" Risposta:"In questo momento sono un grande tifoso della Juve e di chi la gestisce, ovvero Cobolli Gigli e Blanc. Si sono dati 5 anni per tornare a vincere, e sono a met? del percorso. Il giudizio lo daremo alla fine." -- Domanda: "Un giornale lo comprerebbe oggi?" Risposta: "Certo, l'editoria mi piace molto". -- Domanda: "E quelli che intanto compra in edicola?". Risposta: "Finalcial Times e Wall Street Journal in primis, poi gli altri. Cominciando dalla giornalaccio rosa dello Sport". Grandissimo Andrea! Sei un mito. Che kulo che abbiamo avuto! Pensa se se ne davano 7. Pensa se se ne davano 10. Pensa se se ne davano 15. 20. E pensa se alla fine, per l'appunto, si dava poi un giudizio negativo. Cos? tanto per fare un esempio. Prima del 2050 la Juve vincer? almeno qualche altro Viareggio? Bravo Andrea. Proprio un bell?esempio. Tifare Juve mi sta bene, sul resto direi che siamo proprio mal messi. La prossima settimana assister? ad un match direttamente in curva. Io invece leggo quasi solo i forum e i siti Juventini, j1897, giulemanidallajuve, ju29ro, Dagospia. Non compro pi? un cacchio. Non ho fatto una festa per la morte di Cannav? solo perch? sono cattolico e credo che la vita vada oltre le cazzate degli umani sulla terra. Vorrei l?arresto di quei signori di Galfer (perch? a cercar bene forse qualche ragione ci sarebbe), e l?arresto di molta della vostra famiglia (perch? a cercar bene forse qualche ragione ci sarebbe). Lo vedi che a spiegarci bene ci capiamo! Mi hai rovinato la domenica. Vergogna! Andrea Agnelli il tempo lo ha avuto. Ora basta. Via Agnellelkann dalla juve! Fuori tutti. Abbiamo bisogno di gente competente, onesta e seria. Ma come abbiamo fatto a ridurci cos?? Bho. Forse ci meritiamo una propriet? fatta di gente di questa fattura. Saluti.
  16. BUFFA LA VITA: RIZZOLI INTERVISTATO DA ?LA STAMPA?. S?, PROPRIO IL GIORNALE DEGLI AGNELLI CHE GLI ?SCIPPARONO? IL ?CORRIERE DELLA SERA? CON L?IPOCRITA SCANDALO P2. - SCALFARI & CARACCIOLO AIZZARONO LA TEMPESTA MEDIATICA PER FAR GRANDE ?LA REPUBBLICA? DAGO-REPORT: MALEDETTO CORRIERE A un certo punto dell'intervista, Angelone Rizzoli sbotta il motivo dell'"accanimento criminale" nei suoi confronti (13 mesi di galera e "scippo" del suo patrimonio): "Quando comprammo il "Corriere della Sera" ce l'hanno fatta pagare". Prima c'? la domanda: "Chi l'ha incastrata?" E la risposta ? senza nomi: "I poteri forti, cio? quel connubio fra politica e finanza che spesso trova la sua sintesi nelle banche". Ecco, proviamo a fare qualche nome di poteri forti. In breve: con la distruzione fisica e morale di Angelo Rizzoli, quel gentiluomo di Gianni Agnelli sfil? il Corriere della Sera alla prima famiglia di Milano per un piatto di lenticchie: 400 cento miliardi. E la canizza sullo scandalo P2 fu il pretesto perfetto per far scattare quella tempesta mediatica che travolse il giovane e ingenuo rampollo meneghino. Il piduista Gelli, con il direttore generale della Rizzoli Tassan Din, il direttore del quotidiano Di Bella in combutta con Maurizio Costanzo, etc. furono sbattuti - bum! bum! - al muro della criminalit? organizzata. (Per carit?, i ?gellini' non erano boy-scout che aiutavano le vecchiette ad attraversare la strada, ma accusarli di una serie infinita di delitti, dall'"attentato ai poteri dello Stato" fino alla patente scaduta, aveva un solo scopo chiamato Corriere della Sera. Ricordiamoci di quando Carlo Caracciolo e Eugenio Scalfari si atto vagliarono senza problemi etici nella villa di Gelli ad Arezzo per firmare un "patto di non aggressione" tra Corriere e Repubblica). Creato mediaticamente il contesto criminogeno, per l'Avvocato fu un gioco da magliaro napoletano ?scippare' il Corrierone ad Angelone (per quanto riguarda le banche ? interessante vedere il gran ruolo che ebbe il banchiere Giovanni Bazoli). Non solo: l'arma mediatica pi? micidiale l'imbracci? la Repubblica di Eugenio Scalfari che, con il killeraggio sul Corriere criminal-piduista, ?scipp?' migliaia e migliaia di lettori determinando da quel momento il grande avvenire del fino allora incerto quotidiano romano. Un bel giorno, uscito dal carcere, Angelo Rizzoli ricevette uno squillo da Gianni Agnelli. Che, con insopportabile cinismo, gli spieg? la semplice ragione della sua rovinosa caduta: "Caro Angelo, devi sapere che viviamo nella giungla. Dove la bestia grossa sbrana quella piccola...". Amen. (Non ? curioso che l'intervista a Rizzoli appaia oggi su "La Stampa", il giornale della famiglia Agnelli? Cinismo senza limitismo). ANGELO RIZZOLI DALLA CADUTA ALLA RINASCITA: SALVO GRAZIE AL CARATTERE Egle Santolini per La Stampa "Da questa vicenda potevo uscire in due modi. Buttandomi dalla finestra, come fece mia sorella Isabellina. Oppure incollando pezzo per pezzo i rottami della mia vita. Ho scelto la seconda strada e oggi sono sereno. Ma intanto sono passati 26 anni. Riesce a immaginarsi in che modo??. ?Oggi?, per Angelo Rizzoli, significa il primo giorno da prosciolto. I suoi sei processi, dice, sono stati finalmente ?disinnescati?. Quanto gli siano costati in termini finanziari preferisce non saperlo (?qualche milione di euro sicuramente: se pensa che la Rizzoli, all'epoca, venne valutata 400 miliardi di lire...?). Quanto in termini emotivi, lo scopre guardandosi allo specchio tutte le mattine. L'atto finale ? della Cassazione, che ha cancellato la condanna a tre anni e quattro mesi per bancarotta: ?Bancarotta impropria, l'avevano chiamata: perch? per me, caso unico in Italia, era stato deciso che scattasse anche se non c'era stato fallimento. Dopodich? la Corte ha preso atto che, con la nuova legge, l'amministrazione controllata non ? pi? omologabile al fallimento: perci?, il reato non sussiste. Ma ci tengo a dirlo, n? io n? la Rizzoli siamo mai falliti?. E dunque Angelone ? ufficialmente pulito. Il nipote del Cumenda, il ragazzo grasso e timido che voleva diventare editore come il nonno, e che per questo si laure? in Scienze politiche e si prese pure un Ph.D. alla Columbia di New York, quello che nei giorni di gloria spos? Eleonora Giorgi, che s'impegol? con la P2 per salvare il ?Corriere della Sera? e che fin? in carcere per 13 mesi, suscitando il brivido e il ludibrio delle grandi famiglie milanesi, oggi pu? ricominciare a vivere. Peccato che di anni, a questo punto, il ragazzo, ora produttore televisivo di successo, ne abbia gi? 65. Rizzoli, lei ha tre figli. Come gliela racconta questa storia? ?Spiegandogli che a un certo punto mi ? caduta addosso una tempesta mediatica, che mi ha fatto apparire completamente diverso da come so di essere. E che, condizionati da questo ciclone, i magistrati milanesi mi hanno arrestato, buttato in carcere nonostante fossi malato in modo noto ed evidente (di sclerosi multipla non degenerativa ndr), sequestrato e alienato i beni. Va anche detto che, con perfetto distacco, lo stesso pm che mi fece arrestare poi mi prosciolse in istruttoria: no, non faccio parte del partito antimagistratura. Ma ai miei figli dico soprattutto che il carattere conta pi? dell'intelligenza. Perch? ? col carattere che si esce dai guai?. Come si fa a ripartire? ?Ho avuto la fortuna di incontrare una donna straordinaria. Mia moglie Melania non mi ha fatto mancare il suo appoggio neppure per un minuto. Con lei ho costruito una famiglia solida e tranquilla. E poi c'? stato Silvio Berlusconi, l'unico che mi ha dato una mano?. Quando vi siete conosciuti? ?Nel 1975, mentre stava lanciando Milano 2, usc? sul "Corriere d'informazione" un pezzo molto critico sul progetto. Mi venne a trovare per spiegare le sue ragioni e da allora siamo rimasti in contatto. Quando uscii di prigione e tutti mi trattavano come un paria, lui m'invit? a pranzo ad Arcore e mi fece un discorso molto diretto: guarda avanti, ricomincia da una piccola cosa, ma lasciati alle spalle il passato. Nella tradizione della tua famiglia non ci sono soltanto i libri e i giornali, ci sono anche i film. Se ti metti a produrre film per la tiv?, ricordati che io te li comprer? sempre. Ha mantenuto la promessa?. Qualcuno ipotizzerebbe una solidariet? targata P2. ?E sbaglierebbe. Ho conosciuto Silvio molto prima che si cominciasse a parlare di P2. Qui si tratta di rapporti umani e di nient'altro?. Che cosa si rimprovera? ?Parecchie cose. Ma non mi sento di aver commesso errori cos? gravi da giustificare quel che mi ? successo?. Per esempio? ?Non sono orgoglioso dei miei rapporti con Calvi e con gli uomini della P2. Ma va anche detto che ho tentato di tenerli fuori dal "Corriere". Era una partita difficile?. Chi l'ha incastrata? ?I poteri forti, cio? quel connubio fra politica e finanza che spesso trova la sua sintesi nelle banche?. Accennava all'ostracismo che ha subito in quei giorni a Milano. ?Eravamo i re della citt?, i proprietari del Milan, il nonno inaugurava scuole e ospedali ed era popolarissimo. Di punto in bianco ecco gli appuntamenti cancellati, le telefonate non restituite, le facce voltate dall'altra parte. Una sera a cena, da mio cugino amministratore delegato della Banca Commerciale, tutti i commensali fissarono gli occhi nel piatto per non darmi la mano. Scappai da quella casa in lacrime?. E infatti lei vive a Roma dall'89. Non torna mai nella sua citt? natale? ?Il nonno scendeva a Roma soltanto per il cinema, noi Rizzoli l? ci eravamo sempre sentiti un po' estranei, non commerciavamo con la politica. Quando comprammo il "Corriere della Sera" ce l'hanno fatta pagare. Ma non perdono i milanesi che mi hanno trattato in quel modo. Adesso ci vado solo per lavoro, una riunione e via. Non sar? una sentenza a farmi cambiare idea?. http://www.dagospia.com NB: la cassazione ha accolto il ricorso per abolitio criminis e non perch? il fatto non sussistesse.
  17. ovviamente se ne parla anche qui: http://gioacchinogenchi.blogspot.com/
  18. Lega calcio, da matarrese a beretta, daL DUPLEX galliani-berlusconi alla lobby Montezemolo-della valle? - oggi seduta fiume dei presidenti a Milano: Il profilo del manager porta a MAURIZIO Beretta, Il dg di LUCA-LUCA in Confindustria? Stamane i 20 presidenti di A si riuniranno in Lega ?finch? non avremo trovato un accordo condiviso sulla Lega del futuro?. La maggioranza spinge per la svolta manageriale ?in modo da avere voce in capitolo su nuovi stadi, sicurezza, legge tv, rapporto con il governo, per ridisegnare il calcio di vertice in chiave davvero moderna?. L'identikit che in tutti questi giorni i presidenti stanno disegnando e che oggi perfezioneranno nei contorni porta ad un manager di altissimo livello ma molto discreto, Maurizio Beretta, direttore generale della Confindustria con Luca Cordero di Montezemolo presidente, dal 2004 al 2008. Beretta ? milanese, ha 53 anni, nasce giornalista all'agenzia Asca poi miete successi in 20 anni di Rai: al Tg1 redattore, inviato, caporedattore per l'informazione economica e sindacale, vicedirettore. Eccolo manager: direttore delle relazioni istituzionali e internazionali Rai, direttore Divisione Uno con responsabilit? su budget e palinsesti di Rai 1, Rai 2, Tg1, Tg2 e Rai Sport. Ha quindi anche un'esperienza diretta nei diritti tv del calcio: da lui ? dipeso l'acquisto degli highlights dalla Lega. Nel 2000 ? direttore di Rai Uno. Dal giugno 2001 approda alla Fiat: direttore relazioni esterne e comunicazione e dal 2003 direttore relazioni istituzionali e internazionali del pi? grande gruppo industriale privato italiano. E' stato presidente del Fiat MediaCenter e consigliere di Upa, Utenti pubblicit? associati, cassaforte dell'Auditel. I presidenti che pensano a lui dicono con orgoglio: ?La Lega non si ? neanche mai sognata un manager del genere che lavori a servizio di tutti i presidenti. Chiederemo un s? corale per contattarlo. Se vogliamo davvero crescere e diventare una Confindustria?. http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-3965.htm
  19. 27 Febbraio 2009 Gioacchino Genchi accusa Questa ? un'intervista che non si pu? commentare. Beppe Grillo. Intervista a Gioacchino Genchi: "Io svolgo l'attivit? di consulente tecnico per conto dell'autorit? giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale ? stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilit? di avvalersi di tecnici con qualunque professionalit? allorquando devono compiere delle attivit? importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che ? una figura moderna. Che ? nelle giurisdizioni pi? civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure. Per cui per l'accertamento della verit?, nel processo penale, accertamento della verit? significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalit? di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attivit? all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Abbiamo svolto importanti attivit? con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si ? reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalit? della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano. Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cio? di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anzich? essere apprezzata ? stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario. Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, ? stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera cos? violenta e cos? assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perch? tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cio? una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica pi? importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo. Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perch? poi la cosa simpatica (? chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perch? tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo ? l'assurdo! Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attivit?. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perch? ? amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e cos? via, poi dir? quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona. No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo ? assurdo. Io continuo a ridere perch? il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'? una crisi economica? Ma perch? mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi? Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, pi? di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perch? devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not. Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si ? comportato come si ? comportato. Quando ci sar? la resa della verit? chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa ? un'ulteriore scusa perch? loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilit? di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Sacc?, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi per? apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perch? la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perch? l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno. Perch? in quei tabulati c'? la prova della loro responsabilit? penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attivit? ma li manda a Roma che non c'entra niente. Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perch? in una procura che non ci azzecca nulla. Perch? tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si ? ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si ? ripetuto lo scenario che era gi? accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attivit?, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non ? cambiato nulla. In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non ? mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino. Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli s?, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm. Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se per? qualcuno del Quirinale ha chiamato o ? stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attivit? assolutamente legittima perch?, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali ? possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager. La legge ? uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perch? sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro. Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicher? tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicher? tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro. Ma le sentenze di cui io sono pi? orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perch? avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente! Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che ? il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attivit? sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perch? avevano le mani in pasta tutti loro! Questa ? la verit?. Questa ? la verit? e adesso mi hanno pure dato l'opportunit? di dirla perch? essendo indagato io non sono pi? legato al segreto perch? mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difender? alla procura di Roma. Per? sicuramente la verit? verr? a galla! E non ci vogliono n? archivi n? dati perch? sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'? scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso! Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sar? pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non ? la parola di un folle perch? io dimostrer? tutte queste cose. E questa ? l'occasione perch? ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perch? queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, ? bene che gli italiani comincino a sapere cosa ? stata." beppegrillo.it
  20. Juventus: in borsa a un quinto del valore iniziale Il giorno appresso alla sconfitta di Londra, la Juventus deve registrare una ben diversa batosta di ordine finanziario. Il titolo Juventus F.C. ? sceso a quota ?0,72, valutazione che corrisponde esattamente a un quinto del valore di emissione. Il titolo venne emesso nel 2002 a ?3.60, ed ebbe una crescita progressiva fino a sfiorare quota ?4.00 nel corso dell'anno. Successivamente ci fu un deprezzamento lento, e poi un crollo deciso coincidente con lo scoppio di Calciopoli. Con il nuovo corso avviato dopo la retrocessione della squadra in Serie B c'? stata una ripresa e poi il nuovo calo sul quale incide ovviamente il trend negativo delle borse di tutto il mondo. L'assetto azionario della Juventus risulta ripartito fra un 60% in propriet? all'Ifil la finanziaria che fa capo agli eredi Agnelli, un 7.5% intestato alla Lafico s.a.l libica, e a un restante flottante pari al 32.5% per un capitale di ?20.155.333 . Delle tre societ? calcistiche quotate in borsa, quella che ha avuto vita pi? travagliata ? stata la Lazio, che ha sub?to due tracolli con relativa ricapitalizzazione: a ieri la quotazione era di ?0.33. La Roma ha avuto forti perdite in quasi un decennio di quotazione. Con ?0.61 ha una quotazione che si aggira intorno a un quarto della quota di emissione. http://www.agenziami.it ---------------------------- Juve Alla Conad gli spazi esterni nuovo stadio Gio 26 Feb, 06:38 PM La Conad gestir? gli spazi commerciali esterni del nuovo stadio della Juventus, ricostruito al posto del Delle Alpi e pronto nel 2011. E' il primo caso in Italia, in cui le aree esterne (quella di Torino ? di 34 mila metri quadrati) di un impianto privato multifunzionale vengono cedute a un soggetto commerciale. In particolare, a gestire la grande area dedicata a shopping, spesa alimentare e ristoro sar? la Nordiconad, una delle otto cooperative associate alla Conad. La Juventus si allinea cos? ai modelli Bayern (Allianz arena) e Manchester. La societ? bianconera punta cos? ad aumentare i ricavi, con una previsione del 20% in pi? di quelli attuali. http://it.eurosport.yahoo.com
  21. Archivio Genchi, nell'elenco anche 13 parlamentari e 14 007 (ANSA) Francesco Rutelli durante l'incontro avuto oggi con i capigruppo della Camera sulla relazione del Copasir riguardante l'archivio Genchi ha chiesto che quanto prima venga affrontato il ''vuoto legislativo'' segnalato dalla vicenda. Un incontro nel corso del quale e' stato fatto anche il punto delle acquisizioni riassunte nella relazione inviata dal Copasir in Parlamento. Due dati hanno interessato , tra l'altro, i partecipanti, secondo quanto riferito: i 13 parlamentari i cui nomi compaiono nei tabulati e i 14 agenti dei servizi. Di tre di questi si conoscono anche i nomi dato che si tratta dell'ex capo del Sismi, Pollari, del suo vice Mancini e di Stellato, che lavorava a Padova. A colpire il fatto che nell'elenco comparivano anche familiari del vertice del Sismi - Pollari e Mancini- tanto da far parlare di un vero e proprio ''pedinamento elettronico''. La questione si pone in maniera particolare per i parlamentari tanto che la questione e' stata posta dal Presidente del Senato e da quello della Camera al Procuratore della Roma- Ferrante - per far si che si tenga conto, in concreto, della tutela offerta dalla Costituzione ai parlamentari. Il problema, ha segnalato Rutelli, riguarda comunque l'intero ''spettro'' dei molti nomi presenti nell'elenco: tra le altre, 52 utenze del Csm, 14 della Segreteria Generale del Quirinale, l'Ambasciata americana,l'allora capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, Poletti, oggi vice all'Aisi. Rutelli ha nuovamente sottolineato, incontrando i capigruppo, la ''vulnerabilita'' dei servizi segreti sotto questo profilo, rispetto alla loro operativita'. Proprio in giornata il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha confermato la decisione di trasmettere alla Procura di Roma tutto l'incartamento raccolto durante il lavoro riguardante le inchieste della magistratura di Catanzaro.
  22. Mourinho, lo juventino perfetto, 26 Febbraio 2009 Il Foglio Jos? Mourinho con gli indossatori di scudetti altrui non c?entra nulla. Non potrebbero essere pi? diversi. E non solo perch? l?allenatore col cappotto al contrario del precedente allenatore con sciarpa i tornei ? abituato a vincerli sul campo e contro veri avversari che giocano a calcio. Non c?entrano nulla perch? sono due categorie umane tra le pi? lontane tra quelle presenti in natura. Dico, ma avete presente la lagna interista di Beppe Severgnini, il fighettismo intell? di Michele Serra e lo zapaterismo politico della tribuna vip di San Siro? La cialtroneria guascona di Mourinho ? tutt?altra cosa, certamente pi? a suo agio con il pane e salame di Luciano Moggi che a una colazione di lavoro con i poteri forti del salotto buono della finanza. La verit? ? che non esiste un essere umano pi? antropologicamente juventino di Mourinho, e non lo dico soltanto perch? l?allenatore portoghese ? autore di indimenticabili brocardi da scolpire nel marmo degli edifici pubblici come quello che, indirizzato ai suoi indossatori di scudetti altrui, recita : ?Il primo scudetto lo avete vinto in segreteria, il secondo perch? non c?era nessuno, il terzo all?ultimo minuto. Siete una squadra di??. No, non ? per quel meraviglioso ?in segreteria? che non vuol dire niente ma fa intendere tutto che nell?eterno dilemma se Mourinho sia un genio o un bluff sostengo con convinzione la tesi della sua grandezza intellettuale. Intanto, non sono precisamente d?accordo con la tesi mourinhana sulle cosiddette vittorie degli indossatori: per me il terzo scudetto, cos? come questo quarto che la squadra petrol-chic si ? aggiudicata prima ancora di cominciare, sono arrivati soltanto grazie alla circonvenzione di incapace, a essere buoni, con cui ? stato soffiato alla nuova Juventus il pi? devastante calciatore del mondo, ovvero Zlatan Ibrahimovic. Mourinho ? un genio, cos? come lo era Frank Zappa, un altro grande personaggio controverso su cui ? rimasto sempre il dubbio che con la sua musica strampalata ci stesse prendendo tutti in giro. C?? invece chi sostiene che sia Forrest Gump, Chance il giardiniere, addirittura l?Oronzo Can? interpretato da Lino Banfi. Se grattate a fondo, sotto la certezza di chi la pensa cos?, di chi non capisce la grandezza di Mourinho, si scopresempre uno di quelli convinti che il calcio sia spettacolo, che si batte per la moviola in campo, che fantastica con formazioni da figurine Panini, che parla di diagonali e ripartenze e non si capisce bene per quale motivo vuole sempre dare respiro alla manovra. Solitamente sono sostenitori di Zeman, uno che non ha mai vinto nemmeno quando allenava il Bacigalupo di Dell?Utri, altro che Moggi. Che spettacolo, per?. Tanto poi c?? un arbitro c****to con cui prendersela per giustificare la delusione di fine utopia. Mourinho ? uno serio, un allenatore che va al sodo, che sa cogliere l?essenza del calcio, esattamente come Fabio Capello, e l?essenza del calcio ? vincere le partite triturando l?avversario con la classe e i muscoli. Le squadre di Mourinho sono formidabili, come quelle di Capello. E non ? un caso che i due vincano ovunque giochino, specie se possono contare su Ibrahimovic. A certi livelli tutte le squadre si equivalgono e a fare la differenza molto spesso sono elementi psicologici e tattici pi? che quelli tecnici. Eppure c?? chi ? sinceramente convinto che l?Inter di Mourinho, come la Juve di sempre, vince perch? aiutata dagli arbitri a fare gol con le mani e a subire rigori soltanto nei rari tempi di crisi petrolifera. Stupidaggini. Mourinho vince intanto perch? in Italia non ha avversari, ma la sua filosofia di gioco ? simile a quella di Capello, cio? punta a mettere in campo una squadra che ?fa ca**re sotto gli avversari? (copyright del filosofo italo-argentino Mauro German Camoranesi ai tempi in cui Juventus-Inter era ancora una partita di calcio, sebbene senza storia). Guardate chi mette in campo, l?allenatore col cappotto. Pochi frizzi, nessun lazzo, ma centrocampisti marcantoni, attaccanti dal fisico bestiale e difensori carriarmati che farebbero paura anche alle ronde padane. Mourinho, poi, ? lo juventino perfetto. Un antipatico vero, arrogante, uno che non chiagne, ma che fotte tantissimo. Un genio che si lamenta degli arbitri soltanto quando hanno fischiato sfacciatamente a favore. Sarebbe l?allenatore ideale per la Juventus, se solo esistesse ancora. di Christian Rocca http://www.camilloblog.it Siamo alla frutta. Christian mi sta diventando interista. Questa proprio non ci voleva.
  23. Il circolo degli Elkann Luned? sera, alle ore 18, il Circolo della Stampa di Torino in Corso Stati Uniti avrebbe dovuto ospitare la presentazione del libro ?Ottanta metri di mistero? che il collega Giuseppe Puppo ha scritto sul caso della tragica morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nove anni fa, le cui circostanze ancora oggi non sono state del tutto chiarite. Il libro, tra l'altro, si vale della presentazione di un magistrato della valenza di Ferdinando Imposimato. La vernice, annunciata dai quotidiani La Stampa e La Repubblica, ? stata improvvisamente annullata in virt? di un messaggio, fatto pervenire all'autore soltanto poche ore prima del via dagli uffici del Circolo, nel quale si parla di generici ?motivi tecnici?. La verit? ? che i signori Elkann, padre e figlio (John), hanno letto la notizia che non conoscevano e visto l'argomento per loro fastidioso hanno fatto una telefonatina... La stampa, in senso lato, dovrebbe essere libera e il Circolo la sua casa. A Torino, evidentemente, la stampa non ? cos? libera e quelo che dovrebbe essere il suo Circolo, in realt? ? casa Elkann. http://www.nuovasocieta.it ------------------------------ Elkann, multa salata a Milano Lapo parcheggia in sosta vietata A Lapo le regole non piacciono proprio. Sabato, durante lo shopping, ha parcheggiato l'auto in sosta vietata, davanti alla boutique di Armani in via Manzoni. Incurante della effrazione, il giovane rampollo della famiglia Agnelli si ? allontanato e si ? dedicato alle sue compere. Peccato per? che al ritorno ha trovato sull' Audi nuova di zecca una bella multa. Cos?, in tutta fretta, come un provetto atleta, ? risalito in macchina, sfrecciando per il centro della citt?. Peccato che un paparazzo, appostato a seguire ogni suo movimento, ha ripreso la scena fotogramma per fotogramma. http://www.tgcom.mediaset.it -------------------------- Pattinaggio, Lavinia Borromeo tra gli organizzatori dei mondiali La passione per il pattinaggio di figura ha conquistato i torinesi a partire dai giochi olimpici invernali 2006; dalla fine delle olimpiadi a oggi, oltre 70 mila spettatori hanno assistito alle varie manifestazioni sul ghiaccio (gran gal?, campionati italiani assoluti, spettacoli Winx on ice) organizzati a Torino e provincia, e quasi 80 mila persone hanno pattinato sulle tre piste olimpiche del Palavela. In un simile clima, si guarda con impazienza e grandi aspettative ai campionati mondiali di pattinaggio di figura del 2010 che si terranno proprio a Torino. Intanto sono stati presentati in questi giorni alla Bit di Milano il comitato organizzatore e il logo della manifestazione. Tra gli organizzatori, coordinati da Lavinia Borromeo Elkann (foto) figureranno Pier Paolo Maza, Marco Bellion (presidente Fisg Piemonte), Tiziana Nasi (presidente Torino Olimpyc Park), Anna Casale Ghigo, Raffaella Locatelli (Fisg), Walter Cecconi (Fisg)e Paolo Bellino (direttore Top). All?evento, che sar? presentato nel corso dei prossimi campionati che si terranno a fine marzo a Los Angeles, parteciperanno circa 200 atleti rappresentanti oltre 50 paesi. http://www.pagina.to.it
  24. BELLI, BULLI E POTENTI ? LA RADIOGRAFIA DEI SERVIZI SEGRETI INGLESI ALLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA DELLA PRIMA REPUBBLICA: CRAXI UN BULLO, COSSIGA E ANDREOTTI DAL FARE PRATICO, AGNELLI UN FAUNO, RIZZOLI INADATTO ALLA GRANDE IMPRESA? Mattia Bernardo Bagnoli per "La Stampa" ... Ecco allora comparire Gianni Agnelli. ?Fino a ben oltre i 30 anni ha condotto la vita del play-boy internazionale. Poi ha sviluppato una personalit? completamente diversa ed ? diventato molto influente. Presidente della Fiat dal 1966. Si dice voti il partito Repubblicano ma ? ben visto dai Comunisti. Bench? molto impressionato dalla grinta e dalla tecnologia degli Usa, vede l'influenza dell'America in Europa come portatrice di pericoli. Agnelli - prosegue il rapporto - ? magro e d'aspetto giovanile: ha tratti in qualche modo disegnati, buffi, da fauno. Una punta d'alterigia. Molto intelligente e spiritoso, non ostenta la sua ricchezza - come tutti gli alti dirigenti della Fiat?. ... http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-3872.htm
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