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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
LA FESTA ? FINITA: TREMA LA SACRA FAMIGLIA DEGLI AGNELLI. DOPO L'ALITALIA TOCCHER? ALLA FIAT? Gli ultimi operai della Fiat non perdono il loro tempo a cazzeggiare su Facebook, il portale dei frustrati che con la scusa di farsi degli amici sperano di scopare gratis. Per loro vale molto di pi? la lettura del "Wall Street Journal" e ci? che dice la CNN sulla crisi dell'automobile in America. Le notizie che arrivano d'Oltreoceano sono devastanti e qualcuno comincia a pensare che gli orologi di Torino possano tornare indietro di quattro anni quando dopo la morte di Umberto Agnelli arriv? Sergio Marpionne con il suo pullover pezzente. Per quella che Peter Drucker ha definito "l'industria delle industrie", lo scenario ? terrificante e anche se gli esperti scommettono sul fallimento di Crysler, General Motors e Ford, l'attenzione ? rivolta a ci? che accadr? in Europa dove la Merkel ha gi? detto che potrebbe andare incontro alla crisi della Opel e delle altre case tedesche. Pochi giorni fa Ernesto Auci, il giornalista ex-direttore del "Sole 24 Ore", ha ricordato in televisione che General Motors nel 2004 considerava il valore della Fiat uguale a zero, e da 20 miliardi di capitalizzazione adesso ? sull'orlo del fallimento. Non ci vuole la memoria storica dell'elegante Auci e della bella giornalista Sarah Varetto (sicuramente una delle migliori di Sky) per ricordare l'euforia con cui l'italo-canadese Marpionne nel 2005 comprava azioni Fiat (pochi giorni prima della trimestrale!), e un anno fa diceva che a 15 euro il titolo sarebbe stato da comprare a occhi chiusi. I fasti e la festa sono finiti; nonostante il calo del prezzo del petrolio il popolo dell'automobile non entra pi? nelle concessionarie perch? ? in preda a una sorta di panico e pensa soprattutto a mettere insieme il pranzo con la cena. Ai piani alti della Fiat continuano a sostenere che le stime del 2008 saranno confermate, ma nessuno, nemmeno il Marpionne che siede come vicepresidente nella banca svizzera Ubs, ? in grado di scommettere sul 2009. Se non ci fosse il mercato brasiliano e i trattori di Cnh, qualcuno si sarebbe gi? buttato dalle finestre del Lingotto. Eppure una soluzione ci sarebbe per mettere gli animi tranquilli e riportare gli ultimi operai su Facebook. ? una soluzione dura da digerire ma ? la stessa che hanno gi? praticato le grandi banche (Intesa e Unicredit) quando hanno annunciato che per quest'anno non sar? distribuito il dividendo agli azionisti. E qui salta fuori un problema enorme che tocca sulla pelle la Sacra Famiglia degli Agnelli che controlla la Fiat attraverso la "Giovanni Agnelli e C. Sapa", una societ? in accomandita dove si ritrovano pi? di 100 membri della Famiglia sabauda. L'idea che le sorelle dell'Avvocato e i loro rampolli possano rinunciare alla cedola degli utili ? semplicemente folle, ma lo spettro degli anni bui sta calando su Torino. E qualcuno comincia a chiedersi se dopo il 2008 dell'Alitalia, non arriver? il 2009 della Fiat. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-1455.htm ----------------------------- Aiuti all'automobile, l'altol? della Fiat Ora che la crisi finanziaria si ? spostata dalla finanza all'industria quella che rischia di provocare maggiori ricadute sul tessuto occupazionale dei paesi pi? industrializzati ? l'auto. Cos?, dopo che le grandi case americane hanno chiesto aiuto al governo federale per superare una crisi produttiva che le ha portate sull'orlo del fallimento, le case europee non indenni dalla recessione hanno cominciato a temere che l'intervento a favore di Detroit, sede di Gm e Chrysler, possa in realt? celare una sovvenzione ai produttori in grado di interferire con il gioco della libera concorrenza nei mercati mondiali. L'Unione Europea ha infatti scelto per tutelare le produzioni di avviare interventi solo temporanei e mirati. Una cosa ben diversa dalla ciambella di salvataggio chiesta dalle aziende statunitensi. Cos? ieri a puntualizzare il non gradimento per misure di seminazionalizzazione del settore negli Usa ? intervenuto Sergio Marchionne, ad del gruppo Fiat: ?Gli aiuti al settore auto devono essere per tutti o per nessuno?. Il numero uno del Lingotto ha poi meglio spiegato che ?bisogna evitare che si crei una interferenza che modificherebbe l'equilibrio industriale dei mercati. Una cosa che la Fiat non potrebbe accettare?. L'avvertimento ? arrivato ieri a margine di un incontro tra esponenti del mondo economico piemontese e i rappresentanti dello Stato brasiliano di Minas Gerais. Se gli Stati Uniti si muovessero, dice Marchionne, ?cambierebbe l'equilibro in Europa. ? una questione che non possiamo non seguire con attenzione?. Una posizione espressa anche dal presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo, secondo il quale ?quella dell'auto ? una crisi mondiale e avrebbe bisogno di una ricetta globale. L'Europa deve trovare una ricetta comune? che serva da stimolo al settore. Marchionne ha ribadito che ?la Fiat non ha chiesto assolutamente nulla al governo?, e che ?in questo momento non ha bisogno dello stesso tipo di sostegno degli americani?. ?Le differenze tra i mercati sono sottili. Per questo - ha continuato Marchionne - auspico che non si crei un dislivello tra l'America e l'Europa e che, specialmente in Europa, non si creino protezioni a livello nazionale che abbiano un impatto sul mercato europeo. Se dovesse intervenire qualcuno per dare sostegno alla Opel, in Europa sarebbe completamente impossibile escludere gli altri produttori?. Eppure, proprio ieri il commissario Ue all'Industria Gunther Verheugen, ha sostenuto che i problemi dell'Opel sono legati ?esclusivamente alla situazione di crisi della casa madre negli Usa? e questo rappresenta ?circostanze straordinarie che non valgono per altri produttori e che giustificano misure eccezionali?. Insomma anche in Europa le posizioni sono distanti tra chi sente ormai l'acqua alla gola come la casa tedesca partecipata dagli americani e chi, come la Fiat, teme che il precario equilibrio raggiunto nelle vendite possa essere messo a rischio da interventi di salvataggio. http://iltempo.ilsole24ore.com ------------------------------ LAPO CHIAMA, I LUPACCHIOTTI DI ROMA RISPONDONO - DA ZIA SUNI A ZIA MARIASOLE. BACI E AUGURI ALL?UNICO NIPOTE UMANO - LAPO TAGLIA E CUCE: FA IL GRANDE SARTO NEL MONDO DELLO STILISMO AVANZATO? Gabriella Sassone per Il Tempo.it Lapo, (lupi) e Agnelli: tutti insieme appassionatamente in nome del made in Italy. Anzi in nome del Lapo-style. Per l'amatissimo e discolo Lapo Elkann versione stilista, che sceglie Roma per presentare le sue creazioni modaiole higt tech "Italia Indipendent", sfornate dopo gli occhiali in carbonio da 1070 euro, si muove buona parte della famiglia. Lui, definito da Vogue America nel giugno 2007 "l'uomo meglio vestito del mondo", proprio come nonno Gianni, arriva nel concept-store Fleur di via Bocca di Leone sgommando al volante della sua Alfa Romeo grigia; l'autista ? seduto al suo fianco, serve da soprammobile, evidentemente. Ad attenderlo ci sono gi? zio Carlo Caracciolo, Giampaolo e Rossana Letta, il bel tenebroso Brando Giorgi, orde di telecamere e paparazzi. Lapo ? in gran forma, sorride, bacia, abbraccia, saluta tutti, risponde a modo suo alle domande dei cronisti, svicolando gli argomenti tabu come l'amore ("Va vissuto ma non va raccontato", dice). Si mette in posa gentile con tutti quelli che bramano una foto con lui, in puro stile Berlusconi. ? vestito di bianco, con giacca doppiopetto "democratico" di panno della sua collezione, jeans candidi, camicia nera, stivaletti di camoscio beige usurati a mestiere. Poi passa a illustrare i pochi curatissimi pezzi che ha creato: camicie, giacche nere da smoking in cordura con i revers di raso unisex (1700 euro), giubbotti in goretex (1700 euro), giacconi marinari dall'interno termosaldato come le tute degli astronauti. Vanno a ruba i particolarissimi vasi da fiori in tessuto tecnico, la cosa pi? abbordabile: 170 euro. "La mia moda ? democratica, alla portata di tutti", dice Lapo, indicando la giacca che indossa. Senza considerare che in tempi di crisi 1700 euro per tanti sono davvero troppi. Anche lo zio Carlo Caracciolo bonariamente lamenta i prezzi troppo alti. Arrivano Susanna Agnelli con Marisela Federici, Maria Sole Agnelli col figlio Edoardo Teodorani e la sua ex fidanzata Yvonne Sci?, attualmente in crisi col marito Stefano Dammicco. Lapo ? contentissimo e fa gli onori di casa, camminando mano nella mano con zia Suni. "La famiglia ? molto importante, ? sempre meglio se rimane unita", commenta alle telecamere. Si complimentano con il suo estro stlistico-imprenditoriale Maurizio Beretta, direttore generale Confindustria, e Ernesto Auci. In motorino approdano Ferdinando Brachetti Peretti e la bella moglie Mafalda d'Assia. Pap? Alain Elkann arriva per ultimo, con la splendida moglie Rosy Greco imparruccata e la figlia Ginevra col fidanzato blasonato Giovanni dell'Aquila d'Aragona. "E' proprio un gran figo", sussurra la Greco che prova subito la giacca in smoking firmata da Lapo che le calza a pennello. E la compra subito. Entra Roberto D'Agostino e Lapo si inchina per baciare la sua mano. La principessa Alessandra Borghese ? col cagnolino Pucci: Dago lo prende in braccio e sbotta: "Ecco il cane ascellare!". Cartellino timbrato per Pierluigi Diaco: saluta l'amico hair stylist Roberto D'Antonio, che ha un negozio anche dentro "Fleur". Ecco la bella attrice Michela Quattrociocche, Francesco Apolloni, Sergio Valente e Barbara Federici, Micaela Calabrese, Daniele Ciccaglione, Guglielmo Giovanelli Marconi e Giuseppe Ferrajoli, Benedetta Lignani Marchgesani. Valentina De Laurentiis ? senza un filo di trucco e si aggira con la modella testimonial della sua linea di borse, Giada Colucci. Rita Caldana, chiss? perch?, c'?. La scarpara di "Vic Mati?" Nenella Impiglia Cursi invita tutti al suo party-charity il 3 dicembre: lancer? una linea di collarini e guinzagli per cani Vip, il cui ricavato andr? alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane. "Ottimo: io di cani ne ho sei", cinguetta la De Laurentiis. Elettra Giulia Gorietti in look grunge ? con la bella mamma quarantenne Nicole, che sembra la sorella. Lapo saluta e bacia persino il suo paparazzo preferito, Max Scarfone, quello dello scoop Sircana-trans, stavolta elegantissimo in veste di ospite. Si beve, si chiacchiera fino alle 22, quando il giovane Elkann riparte sgommando con la sua Alfa grigia. http://www.dagospia.com/rubrica-5/cafonal/articolo-1472.htm Li seppelliremo tutti, loro e i loro 13 scudetti rubati. -
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Cobolli: "Scudetto o Champions? Beh, un'altra Coppa Campioni la vorrei, ne dovremmo avere di pi?, se confrontiamo a quante ne ha il Real Madrid... da questo punto di vista Milan e Inter fanno impressione" ------------- Torino, 14:02 CALCIO: JUVE; COBOLLI: NON CERCHIAMO VENDETTE MA LA VITTORIA Nessuna vendetta, la Juve a Milano andr? per fare risultato: ''Bisogna guardare avanti e lasciarsi il passato dietro le spalle. C'? in ballo uno scudetto" ha detto il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli: "Un pronostico? Segner? Camoranesi, paregger? Cruz, che ? la nostra bestia nera, e poi faranno il gol decisivo o Amauri o Del Piero". (Nic. Api) (18/11/2008) (Spr) -------------------- Cobolli: "Tiago ? tornato in nazionale, Quaresma invece mi pare non sia stato chiamato..." La Juventus vola sull'onda del filotto delle sette vittorie consecutive, ed allora ci si pu? avvicinare alla madre di tutte le partite con una fiducia che sconfina nella stilettata agli eterni avversari dell'Inter. Intervistato dal Corriere dello Sport, Giovanni Cobolli Gigli parte da Tiago, bollato troppo presto come bidone, per arrivare ad uno che in materia pacchi sta facendo passi da gigante... "Il portoghese finalmente ci ha fatto vedere quello che ci aspettavamo da lui. E' diventato il nostro metronomo, ? tornato anche in nazionale il che significa che avr? da qui in avanti uno stimolo in pi?. Quaresma invece mi sembra non sia stato chiamato...". -------- Cobolli: Quando smettera' di giocare, ''Del Piero fara' quello che vorra' e, se la proprieta' sara' d'accordo, potra' intraprendere la carriera di dirigente. Non al mio fianco, ma al mio posto''. eurosport.it ------------------- Cobolli:"fu Ibra Ad Andarsene" "Erano una coppia impossibile - dice riferendosi a Ale e Ibra, che hanno giocato insieme dal 2004 al 2006 -, difficilmente declinabile nella stessa squadra: separandosi ognuno dei due ha dato il meglio di se stesso". Secondo Cobolli Gigli il passaggio dello svedese all'Inter ha regalato a Del Piero una seconda giovinezza:"Mi domandavo che cosa sarebbe stato Del Piero con Ibrahimovic, il grande Del Piero sia della serie B sia della serie A: penso questo quando voglio consolarmi del fatto che non c'? pi? Ibrahimovic e adesso, poi, abbiamo anche Amauri. Lo vedo pi? agile rispetto al passato e credo che, tra il matrimonio e la nascita del figlio, sia diventato pi? uomo. ? un campione a tutto tondo, a 34 anni ha ancora fame e sono convinto che sogni anche di giocare altre partite ad alto livello con la Nazionale. Altri giocatori, alla sua et?, hanno rinunciato" ADDIO - Cobolli Gigli torna anche sul divorzio dall'attuale attaccante dell'Inter: "? stato Ibrahimovic a rinunciare alla Juve e non viceversa. Blanc ha lavorato per una notte con il procuratore di Ibrahimovic per trattenerlo. Siamo amici, comunque, ma ? lui che se ne ? voluto andare". INTER - Il numero uno bianconero lancia poi la sfida all'Inter, a cui la Juve far? visita sabato sera, con una metafora navale: "Siamo pronti ad affrontare la portaerei - dice Cobolli Gigli -. Abbiamo le munizioni sufficienti per combattere alla pari". -
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Eh! Loro poi sono poveri e.... Meno male. C'era il rischio di pagare l'esame del dna svendendo un altro paio di scudetti. Uno schifo immenso. -
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Da Sergio Marchionne nel 2007 a Gianluigi Gabetti nel 2008, per il Tartufo dell'anno Alba conferma la simpatia per la Fiat e l'Ifil della famiglia Agnelli VISTO DA PIER CESARE PELLEGRINO/ "UN GRANDE UOMO ITALIANO, CHE RAPPRESENTA UN ORGOGLIO TUTTO PIEMONTESE E HA RADICI A MURAZZANO" Aveva le lacrime agli occhi, nel momento in cui, sul palco del Teatro Sociale di Alba, gli hanno consegnato il Tartufo dell?anno. Ma lui ha subito voluto precisare che, seppure la sua emozione fosse forte, le lacrime dipendevano invece da una congiuntivite. Per dire della concretezza del personaggio. Un uomo di 84 anni, ma lucido e preciso, che si chiama Gianluigi Gabetti, e che ? fratello del famoso architetto Roberto Gabetti, oggi deceduto, che ? stato progettista, con altri, ad Alba, del nuovo Tribunale, come pure del quartiere Europa, che per la gente ? invece ?Tetti blu?. Ma Gianluigi Gabetti ? personaggio di grande spessore di suo. Lo ha ricordato bene il sindaco Rossetto. Come pure il presidente della Fiera internazionale del tartufo e consigliere regionale Alberto Cirio, illustrando le motivazioni del Premio: ?Un grande uomo italiano, che rappresenta un orgoglio tutto piemontese, e con forti radici proprio anche nelle Langhe, a Murazzano in particolare?. Ma si ? voluto ricordare soprattutto di lui come fosse stato chiamato, agli inizi degli anni ?70, quando era presidente della Olivetti americana, dall?avvocato Agnelli alla direzione dell?Ifi, l?Istituto finanziario industriale, e cio? la finanziaria della famiglia Agnelli, diventandone anche amministratore delegato. Tra il 1993 e il 1999 fu anche vicepresidente della Fiat. Ed oggi ? ancora presidente onorario e membro del Consiglio di amministrazione della Ifil della famiglia Agnelli, che controlla la Fiat e le altre societ? del Gruppo, dopo che nello scorso maggio la presidenza ? passata a John Elkann, primogenito di Margherita Agnelli e dello scrittore Alain Elkann. Apriamo una parentesi: va ricordato, per completezza di informazione, che nello scorso settembre i due Consigli di amministrazione di Ifi ed Ifil hanno deliberato di fondersi, per incorporazione della controllata Ifil nella controllante Ifi, per semplificare la struttura societaria del Gruppo. Il completamento della fusione ? previsto per l?inizio del prossimo anno, e l?Ifi assumer? la nuova denominazione di Exor Group. Un nome che rinvia a quell?operazione dell?agosto del 2005 che permise alla Ifil di mantenere il controllo della Fiat e su cui, proprio agli inizi di questo mese, la magistratura torinese ? intervenuta, con dei rinvii a giudizio, non sull?operazione in s?, ma per ?aggiotaggio informativo?, cio? a riguardo dei comunicati diffusi il 24 agosto 2005, in cui dietro la richiesta della Consob, la societ? affermava invece di non aver intrapreso iniziative particolari. Gianluigi Gabetti, allora presidente della Ifil, in seguito al suo rinvio a giudizio (assieme all?avvocato Franzo Grande Stevens, consulente legale e consigliere d?amministrazione di Ifi e Ifil, e all?ad di Ifi Virgilio Marrone), ha dichiarato di essere certo di avere rigorosamente rispettato la legge nel tutelare gli interessi dela Fiat in un momento drammatico e di non dubitare che ?ci? mi sar? riconosciuto nelle debite sedi, nella consapevolezza che esiste pur sempre una differenza tra accusa e condanna?. Ovviamente di tutto questo non si ? minimamente parlato sul palco del Tetro Sociale. Anche se l?episodio avrebbe potuto disturbare non poco la cerimonia di premiazione. Va per? detto che la designazione del nome di Gianluigi Gabetti per la consegna del Tartufo dell?anno 2008 era stata fatta da tempo, mettendo fin da subito in evidenza proprio il suo ?aver lavorato in un momento di transizione e di enormi difficolt?, per dare stabilit? al primo gruppo industriale italiano, contribuendo in modo significativo al superamento della crisi?, cosa che il presidente della Fiera Alberto Cirio ha ancora voluto richiamare nella motivazione del Premio. E cos? concludendo:?Testimone in prima persona, e spesso protagonista, di oltre mezzo secolo di storia economica italiana, Gianluigi Gabetti rappresenta, con stile e personalit? inconfondibile, la figura del presidente, che sa guardare lontano e nel contempo affronta con senso del dovere e responsabilit? i problemi di ogni giorno?. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il sottosegretario alle Infrastrutture Bartolomeo Giachino e il presidente della Provincia Costa. Tra il pubblico alcuni nomi importanti come quelli dell?ad della Fiat Sergio Marchionne, a cui era stato assegnato il Tartufo lo scorso anno; di Carlo De Benedetti e del presidente della Juventus Cobogli Gigli. Da sottolineare che, dopo aver annusato ed aver fatto annusare, compiaciuto, il tartufo che gli ? stato consegnato, il dott. Gabetti ha fatto annunciare che accettava il Premio, ma non ritirava il tartufo, destinandone il ricavato ad una comunit? per disabili. Pier Cesare Pellegrino http://www.cuneocronaca.it -
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Plusvalenze, indagata anche la Juve Per societa' procedimento parallelo a quello per Giraudo e Moggi (ANSA) - TORINO, 17 NOV - La Juventus e' indagata dalla procura di Torino per i reati societari commessi dai vertici della gestione precedente. Lo si e' appreso oggi in occasione dell'udienza preliminare nei confronti di Giraudo, Moggi e Bettega per l'inchiesta sulle plusvalenze realizzate attraverso la compravendita di calciatori. La societa' viene chiamata in causa come 'persona giuridica' e, in caso di riconoscimento di responsabilita', sara' condannata a una pena pecuniaria. http://www.ansa.it Cobolli ha firmato la querela di parte. :( -
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Appero, addirittura il secondo? Guardi, noi siamo contenti. Il punto ? che cambia il nome ma i fatti resteranno quelli che tutti noi conosciamo. Fatti vergognosi, tanto per la cronaca. Il 2 novembre era meglio per inaugurare la Exor. E poi con collaboratori telefonisti ? pi? facile far bene senza rivali scomodi. Concordo. Anche perch?, detto moooooooooooolto sinceramente, di Agnelli io nella vostra famiglia non ne ho mai visti. Ho visto sempre tanti lupi. Ecco io invece non sempre capisco quello che dice.... sar? anche bravo, (forse), ma quando apre bocca non convince nessuno. In che senso scusi? Mi volete dire che alle vostre cene bisogna essere sempre giacca e cravatta? Per forza? anche se ? una robetta familiare senza importanza? Ma voi blindate solo i profitti da quello che ne so io. Le persone all'occorrenza sono sempre state vendute/cedute volentieri... o no? Sar? meglio che ve lo togliete dai piedi, e col classico calcione nel c**o pure. E' un piccolo consiglio che vi regalo.... di voi, quello l?, se ne fotte, e tanto. Vediamo se sto management di cui parla ? fornito di sale in zucca. E sull'Equity Swap non dice niente lei? Sull'inchiappettamento ai risparmiatori? Tutto buono? Tutto lecito? Regolare? Aaaaaaaaaaaaaaah nnamo bene..... proprio bene. Per me, scusi se le faccio notare questa cosa eh, ma se uno manda la Juve in B volontariamente, ? un uomo di serie B. E' proprio dentro che ? di serie B. Se avesse venduto il club per disinteresse ? un conto, se invece tifa Inter insieme alla moglie di nascosto, senza farsi vedere dal popolo bianconero.... ? un B good. ? a 13 scudetti nerazzurri che puzzano di anfetamine. Non so se rendo l'idea... Jaki B Good Lapo certi giorni ? da ricovero. Lei lo sa credo. Bisognerebbe aiutarlo sto ragazzo. Il fatto che sia interista anche lui non vuol dire niente. Bisogna aiutarlo. E' un ragazzo in difficolt?, l'umanit? prima di tutto. Sbaglio o appoggiate molto Silvio? Ma l'Avvocato sarebbe contento? Mi sa di no. Ma a che gioco stiamo giocando MarySun? E' quello che penso io? Dai su che pensavate di pi? alle reali chiappe. Dai su. Non pigliamoci per il culettino dai. Alcuni incarogniti di noi sperano nel vostro tracollo... pensi un p? come siete riusciti a farvi odiare... ? la prima volta nella storia della vostra famiglia che c'? cos? tanta gente che vi odia.... Guardi che quando si prospett? quella operazione voi mangiavate M***A a tonnellate. Stavate collepezzearculo.... non facciamo i fenomeni per piacere. Vi ? andata bene. Tutto qui. Andate a mettere le mani anche l?? Pare che l'intezione ci sia no? Propriet? e rischi ad altri, voi a governarla? Si vabb? ma questa ? masturbazione vera e propria.... ma davvero appoggiate Silvio in modo cos? spudorato? strano. Oppure neanche un p?. Brava. Spero che Sarko a questo punto si compri una cagnolina e le dia il suo nome. Tanto per contraccambiare. Conoscendo l'avvocato mi sa che qualche cosa avrebbe detto eh.... C'? un libro scritto da un giornalista che mi sa tanto non uscir?..... Ci sar? un veto su quello. Non ? vero? Ah si? L'unica donna con le palle della famiglia vi rattrista? Io invece ho deciso per il contrario. Non ho pi? paura della vostra mancanza... Fuori dalle balle, con tanto disonore. Vergognatevi tutti. ju29ro lo legge? Come strapazzate le uova voi della famiglia.... non ci sono rivali eh.... ci avete proprio strapazzato... ma adesso basta. Fuori dalle balle, con tanto disonore. Vergognatevi tutti. -
Il Match Della Settimana: (vol.2)
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Notizia del 17 novembre 2008 - 14:35 Il co*****e e il maggiordomo Epica lite in tv tra Marco Travaglio e Daniele Capezzone. Il primo accusa l'ex radicale di essere servo di Berlusconi, l'altro si scaglia contro le simpatie dipietriste del giornalista. Imperdibile Momenti di grande televisione durante il programma della 7 Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber e Federico Guiglia. Lo studio si ? trasformato in un vero e proprio ring sul quale si sono fronteggiati a viso aperto, e non senza colpi bassi, Daniele Capezzone e Marco Travaglio. Il tema della puntata era Berlusconi: o si ama o si odia? e lo svolgimento ha dimostrato chiaramente che non solo il punto di domanda dovrebbe essere sostituito da un bell'esclamativo, ma che l'estremizzazione dei sentimenti coinvolge anche seguaci e oppositori. La bagarre, durata quasi 10 minuti, ? iniziata quando Capezzone ha raccontato la discesa in campo del Cavaliere come la vittoria di un outsider. Travaglio ha commentato ironicamente: "Un piccolo fiammiferaio..." ed ha acceso la miccia. L'ex radicale ha subito invitato il giornalista a trattenersi da certe battute e la Sinistra a "elaborare il trauma dell'usurpatore". A questo punto sono intervenuti i conduttori, che hanno cercato di calmare gli animi ricercando le comuni origini liberali dei due. Travaglio si ? subito dissociato da "quello che intende lui per liberale", definendosi "montanelliano". E Capezzone l'ha invitato a lasciare in pace Montanelli "che non pu? esprimersi", beccandosi uno sguardo furioso in risposta. Di fronte all'inarrestabile deputato Travaglio ha poi chiesto come si staccasse la macchinetta, per farlo tacere, e l'ha accusato di stare a ogni elezione dalla parte opposta a quella precedente. Ma lo scontro doveva ancora salire di tono, con Capezzone ad attaccare Travaglio per la "lingua in bocca con Grillo" e l'altro a dirgli che Berlusconi era il suo "padrone pro tempore" e lui il "maggiordomo" del premier. Di fronte all'ennesima interruzione, Travaglio ha quindi definito Capezzone "fastidioso... sta mosca... un ronzio...", scatenando una bagarre a base di "questo lo dici a tua sorella", "il tuo padrone ogni sera ti manda in televisione a raccontare palle", "ma non dire fesserie". Gran finale sulle frasi di Di Pietro contro Berlusconi accusato di essere come Videla: Capezzone chiede le scuse, Travaglio rivela che i due stavano nella P2 insieme, Capezzone grida "ma stai zitto, vergognati! Loro stavano nella P2, tu nella PCoglione". Facile allora per il giornalista dire: "Parla come il suo padrone, gli ha insegnato anche il vocabolario". Il politico ha cercato allora di rispondere con un polemico: "Comprategli il libro e fategli una mancia". Ma la chiusura ? spettata ancora a Travaglio: "... che a te la d? gi? Berlusconi... Abbiamo visto la civilt? di un altro Sgarbi, di un altro replicante. Li sfornano a raffica". Purtroppo, poi, mamma Lilli ha mandato tutti a nanna con una blanda tirata d'orecchie. (Libero News) -
Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
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Pace fatta dopo la lite tra l'allenatore del Catania e il conduttore Rai Zenga-Varriale, stretta di mano dopo la rissa in diretta tv Siglata la pace. Il tecnico sar? multato dal Catania COVERCIANO - Dopo gli scontri verbali, la stretta di mano. ? pace fatta tra Walter Zenga ed Enrico Varriale, protagonisti domenica di una lite in diretta tv a Stadio Sprint. L'occasione per l'incontro fra i due ? stata la consegna dei premi Panchina d'oro che si ? tenuta a Coverciano, dopo che nella mattinata di luned? l'ad del Catania, Pietro Lo Monaco, aveva annunciato la decisione di multare il tecnico. ZENGA - Nessun commento, per ora, su questa scelta da parte della societ?, ma Zenga ha voluto dire la sua sull'episodio. ?Dovremmo riuscire a gestire meglio tutto, altrimenti ci rimetteremmo noi, il pubblico e anche i giornalisti. Bisogna trovare una soluzione affinch? tutti possano essere professionali e corretti: un allenatore non pu? stare un'ora e mezzo a parlare con i giornalisti dicendo a tutti le stesse cose?. VARRIALE - ?Con l'allenatore del Catania - ha detto il giornalista della Rai - ci siamo stretti la mano e abbiamo preso il reciproco impegno a parlare dalla prossima domenica di calcio, a Stadio Sprint?. ?Era quello - ha poi aggiunto Varriale - che io e il direttore di RaiSport De Luca abbiamo chiesto pi? volte all'allenatore del Catania?. COSA ERA ACCADUTO - La furibonda lite era andata in diretta domenica a Stadio Sprint al termine della partita contro il Cagliari. Zenga, non appena giunto davanti al microfono della Rai, ha attaccato subito, riferendosi a Varriale: ?Avrei preferito che lei non avesse parlato di me alle spalle e non avesse fatto apprezzamenti sul mio conto, sulla mia vita privata e sul mio passato di allenatore?. LA REAZIONE - Pronta la replica del giornalista. ?Lei, Zenga, ? stato un grande portiere, che in carriera ha sbagliato poche uscite, questa ? un'uscita sbagliata, simile a quella che ci cost? il Mondiale del '90 nella semifinale contro l'Argentina (gol di Caniggia, ndr). Se vuole parlare di calcio, bene?. L'allenatore del Catania ha poi rincarato la dose, facendo presente a Varriale di ?pensare alle cose della sua famiglia?. E il giornalista, di rimando: ?Lei mi sta minacciando, stia attento a quello che dice?. A riportare la calma ci ha pensato l'altro giornalista presente in studio, Bruno Gentili, che ha sottolineato come alla base del diverbio ci sarebbe la mancata presentazione del tecnico di fronte alle telecamere, domenica scorsa. ZENGA HA SBAGLIATO E SAR? MULTATO - Luned? mattina Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, annuncia provvedimenti nei confronti dell'allenatore: ?Zenga sar? multato. Un atteggiamento del genere non fa bene alla sua immagine e a quella della societ?. Il nostro tecnico ha esperienza, sta lavorando molto bene e non deve avere questi atteggiamenti. L'episodio di domenica ? stato deprecabile, non fa onore a nessuno dei due contendenti. Posso parlare solo del mio allenatore, mi dispiace che si sia lasciato andare in quel modo?. IL PRECEDENTE - Tra Zenga e Varriale non ? il primo screzio in tv: qualche settimana fa, quando il tecnico rifiut? in malo modo di registrare un'intervista per Raisport ci furono polemiche. ?Poi Enrico ? tornato su questo aspetto la domenica seguente, quando Zenga si rifiut? di venire ai microfoni ed evidentemente Walter non ha gradito l'ulteriore intervento. Ora per? tutto sembra risolto. 16 novembre 2008 (ultima modifica: 17 novembre 2008) CORRIEREDELLASERVA -
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? 2008-11-17 15:45 Ifi: accomandita Agnelli al 71% Arrotondamento quota avvenuto il 6 novembre (ANSA) - MILANO, 17 NOV - L'accomandita Agnelli il 6 novembre ha arrotondato la propria quota in Ifi al 71,821% rispetto al 69,173% segnalato il 4 novembre. Lo si legge negli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti. Della quota posseduta dalla Giovanni Agnelli & C Sapa il 3,283% e' senza diritto di voto e corrisponde alle azioni proprie in portafoglio della finanziaria. -
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? 2008-11-17 12:46 Fiat ancora ferma a Termini Imerese Finisce la Cig ma niente rifornimenti per sciopero Ergom (ANSA) - TERMINI IMERESE (PALERMO) - 17 NOV - Produzione ancora ferma alla Fiat di Termini Imerese: dopo tre settimane di Cig c'e' ora lo sciopero alla Ergom. Oggi e' finita la cassa integrazione ma l'azienda ha dovuto comunicare il fermo degli impianti per via dello sciopero dei lavoratori della Ergom che impedisce il rifornimento di componenti per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon. I 150 operai della Ergom protestano contro l'intenzione dell'azienda di non rinnovare i contratti a 23 colleghi, tra cui 19 donne. -
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? 2008-11-17 14:33 DERBY ALLA ROMA. MULTA A ZENGA Una sequenza di errori cos? rapida da non avere il tempo di metabolizzarla. Cos? Gigi Del Neri, ospite di 'Radio anch'io lo sport', spiega la reazione scomposta ad alcune decisioni dell'arbitro Brighi, in Atalanta-Napoli. Ma il tecnico nerazzurro non cerca giustificazioni, ed anzi si scusa per lo scarso fair play della panchina e dei giocatori in campo. Questo senza togliere che "gli arbitri hanno avuto una giornata davvero storta". "Le tensioni - spiega Del Neri - arrivano al termine della settimana di lavoro. Noi allenatori lottiamo per il risultato della domenica, non per dire 'pero' abbiamo giocato ben?. L'Atalanta veniva da un periodo non buono ed eravamo molto tesi". Poi durante la partita con il Napoli "abbiamo visto il rigore dato che non c'era e viceversa. Tutto ? accaduto troppo velocemente per poter recuperare la freddezza mentale. CATANIA: LO MONACO, PER LITE IN TV ZENGA SARA' MULTATO ROMA - ''Walter Zenga sara' multato perche' il suo comportamento non fa bene ne' a lui ne' alla societa'''. Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, chiude cosi' la polemica nata dopo il diverbio scoppiato, in diretta tv, tra il giornalista Rai Enrico Varriale e l'allenatore dei siciliani. Ospite di 'Radio anch'io lo sport', Lo Monaco si e' detto d'accordo sulla necessita' di stemperare le tensioni: ''Quello di ieri e' stato un l'episodio deprecabile, che non rende onore a nessuno dei due. Una polemica priva di attinenza con la domenica calcistica e il commento alle partite. Mi dispiace che Zenga si sia lasciato andare in quel modo e posso parlare solo per lui. Sara' multato perche' il suo comportamento e' giustificabile solo con l'inesperienza''. DERBY ALLA ROMA E' della Roma il derby che avrebbe potuto farla precipitare in una crisi senza fine, al penultimo posto della classifica e con il rischio di contestazioni molto pesanti da parte della tifoseria. Invece la squadra giallorossa, in una partita non bella, e quindi affascinante soltanto dal punto di vista della partecipazione popolare ed emotiva (macchiata per? da incidenti nel pre-partita, con scontri tra supporter laziali e polizia), pur non giocando meglio della Lazio ha portato a casa il successo grazie ad una partita tutta cuore e al fatto che Julio Baptista si ? ricordato di essere stato il pezzo pregiato, o presunto tale, dell'ultima campagna acquisti. Il merito ? anche di Spalletti, che ha deciso di mandare in panchina Taddei e d'inserire la 'Bestia' nel suo 4-4-2 a rombo, come vertice avanzato alle spalle di Totti e Vucinic, proprio l'uomo che ha fatto vincere a Dunga il suo primo trofeo da allenatore, quella Coppa America 2007 della cui finale proprio Julio Baptista fu grande protagonista. RISULTATI Risultati della dodicesima giornata del campionato italiano di calcio di serie A. Atalanta-Napoli 3-1; Cagliari-Fiorentina 1-0; Catania-Torino 3-2; Juventus-Genoa 4-1 (gioved?); Milan-Chievo 1-0; Palermo-Inter 0-2 (ieri); Sampdoria-Lecce 3-2; Siena-Bologna 1-1; Udinese-Reggina 0-1; Roma-Lazio 1-0. CLASSIFICA Classifica del campionato italiano di calcio di serie A, dopo la 12/a giornata (Roma-Lazio questa sera alle 20:30) Inter 27 12 8 3 1 19 7 Milan 26 12 8 2 2 17 8 Juventus 24 12 7 3 2 17 8 Napoli 23 12 7 2 3 17 11 Lazio 22 11 7 1 3 21 12 Udinese 21 12 6 3 3 19 10 Catania 21 12 6 3 3 14 11 Genoa 20 12 6 2 4 19 14 Fiorentina 20 12 6 2 4 14 10 Atalanta 17 12 5 2 5 13 12 Palermo 16 12 5 1 6 15 17 Cagliari 13 12 4 1 7 12 15 Siena 13 12 3 4 5 9 12 Sampdoria 13 11 3 4 4 10 15 Lecce 12 12 2 6 4 12 15 Torino 11 12 3 2 7 12 17 Roma 11 10 2 2 6 10 18 Bologna 8 12 2 2 8 10 21 Reggina 8 12 2 2 8 9 23 Chievo 6 12 1 3 8 6 19 Roma e Samp una partita da recuperare ROMA - Un rigore contestato dagli ospiti, e messo a segno da Kaka', consente al Milan di battere il Chievo e di tenere il passo dell'Inter, sola in testa dopo le due prodezze balistiche di Ibrahimovic a Palermo. Nel derby serale all'Olimpico, attesissimo nella Capitale, la Roma batte 1-0 la Lazio, che interrompe cosi' la sua serie positiva e, a meno 5 dai nerazzurri, vede allontanarsi la cima della classifica. Per una sorta di legge del contrappasso, la sconfitta al Meazza sta stretta ai veronesi, come era stato stretto ai rossoneri il pareggio di domenica scorsa a Lecce. Milan, dunque, a quota 26, un punto dietro la capolista, che attende sabato la Juve, alla quale non e' bastata la squillante vittoria casalinga (4-1) sul Genoa, nell'inconsueto anticipo di giovedi', per agganciare i nerazzurri, o almeno ridurre la distanza. Non tiene il passo, invece, il Napoli, schiacciato a Bergamo da un'Atalanta che si conferma la sua bestia nera. Non e' il 5-1 dello scorso campionato, ma un 3-1 che fa comunque male. Doni e compagni hanno cercato pervicacemente la vittoria, punti sul vivo da un dubbio rigore concesso agli ospiti, che ha scaldato molto gli animi, in campo e fuori. E non tiene il passo neanche la Lazio, che va in svantaggio su una prodezza di Baptista e non riesce a recuperare, anche perche' ridotta, per buona parte della ripresa, in inferiorita' numerica per l'espulsione di Ledesma (pareggiata sul finale da quella di Perrotta). Parecchie occasioni sprecate, dall'una e dall'altra parte, e giallorossi che salgono a centro classifica e vedono allontanarsi lo spettro della crisi (oltre ad avere ancora da recuperare il match casalingo con la Sampdoria). Risultati a sorpresa a Udine e Cagliari, dove si affermano, con il punteggio minimo, le compagini meno quotate. Al Friuli, il fanalino di coda Reggina batte, con un gol di Brienza, gli irriconoscibili padroni di casa e sale a quota 8, affiancando il Bologna e lasciando all'ultimo posto il Chievo. Al Sant'Elia, un rigore di Acquafresca permette ai sardi di allontanarsi ulteriormente dalla zona retrocessione. Prandelli non ci sta: dopo il gol di mano di Gilardino a Palermo, la Fiorentina e' penalizzata, a suo dire, da troppe decisioni arbitrali. Restano invece limitate ai 90' del campo le proteste contro l'arbitro Brighi in Atalanta-Napoli: Doni che chiede di essere sostituito sul penalty fischiato al Napoli, Zalayeta espulso, il mancato rigore concesso ai bergamaschi con l'espulsione per proteste di Del Neri. Ma il risultato mette d'accordo tutti: ''Sconfitta giusta'', dice poi Reja. Altra sorpresa, ma sul piano tecnico piu' che del risultato, a Catania, dove uno scatenato Mascara si concede la sua prima tripletta e regala agli etnei la vittoria n. 100 in serie A. La seconda rete e' una punizione frutto di un accorgimento tattico gia' provato domenica scorsa: una 'doppia barriera' con alcuni catanesi che avanzano verso la porta e, prima dello scoccare del tiro, retrocedono per non far scattare il fuorigioco. Al Torino due gol (Colombo e, su rigore, Amoruso) non bastano ad evitare la sconfitta. Coda polemica - ed e' ancora nervosismo tv - con la lite tra Walter Zenga e il conduttore di Stadio Sprint Enrico Varriale, difeso poi dal direttore di Raisport Massimo De Luca. Al Marassi, la Sampdoria domina il Lecce, segna tre reti (una di Cassano) ma finisce in affanno. Agli ospiti, comunque, non basta una doppietta di Tiribocchi per evitare di essere battuti, e scavalcati di un punto dai blucerchiati. Completa il quadro della 12/a giornata della A il pari casalingo del Siena con il Bologna: a segno con Ghezzal, i toscani si fanno raggiungere da Di Vaio, su penalty. ANSA.IT BISCOTTONE OLE'OLE' -
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SPORT - CALCIO - SERIE A L'ad dei siciliani Lo Monaco replica alle accuse di comportamento antisportivo Poi annuncia una multa per Zenga, colpevole di una rissa in tv con Varriale Schema "hard", il Catania si difende "Calarsi i pantaloni non ? vietato" Fa discutere la mossa di Plasmati per ostacolare la visuale al portiere Collina: "Gesto antisportivo ma non sanzionabile". Casarin: "Mancanza di dignit?" CATANIA - Una vittoria non porta pace dentro il Catania. Zenga multato per la rissa con Varriale. Polemiche su Plasmati, che si ? abbassato i pantaloncini durante una punizione per distrarre gli avversari. "Sicuramente un gesto antisportivo" dice Collina. Un gesto che al momento non pu? essere sanzionato perch? non previsto dai regolamenti. Il caso Zenga. "Sull'episodio Varriale-Zenga posso dire che ? stato deprecabile che non fa onore a nessuno dei due contendenti perch? non aveva nessuna attinenza con la domenica calcistica". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco a Radio Anch'io lo Sport. "Mi dispiace che il nostro tecnico si sia lasciato andare in quel modo. Zenga sar? multato perch? questo atteggiamento non fa bene a lui e neppure alla societ? per cui lavora. Ha dimenticato che non ? pi? un calciatore, sta lavorando bene, ma non deve cadere in questi giochetti di prestigio". "Silenzio stampa? A caldo l'ho pensato, ma mi sembrerebbe ingiusto verso i mezzi di informazione e nei confronti dei tifosi - ha proseguito Lo Monaco - "La tentazione ? stata forte - continua - ma non lo faremo. Come azienda siamo in un buon momento, la squadra riesce ad esprimere un discreto calcio, siamo in una situazione di classifica molto onorevole. L'allenatore deve capire che rappresenta il Catania e bisogna puntare sul buon momento della squadra e non su questioni personali che poco interessano agli altri". Lo schema "hard". Ma la rissa in tv sembra ormai acqua passata, ad attirare l'attenzione sul Catania ? l'audacia dello schema adottato su calcio di punizione in occasione di uno dei gol messi a segno da Mascara. Non solo Zenga ha fatto schierare i suoi giocatori a ridosso della barriera avversaria, ma uno di loro, Gianvito Plasmati, al momento di scattare in avanti per evitare il fuorigioco si ? anche abbassato i pantaloncini nel tentativo di distrarre il portiere del Torino e ridurne ulteriormente la visuale. "Una furbata? Ci sono le regole, il buon gusto ? relativo...", ha replicato alle accuse Lo Monaco. "Non risulta - ha aggiunto - che si tratti di un comportamento irregolare". Il designatore Collina ? sorpreso, nel senso che il regolamento non prevedeva fino a oggi una situazione del genere. "Il gesto ? sicuramente antisportivo. Penso a quando le maschere non erano vietate. Poi un giocatore latinoamericano si presento in campo con il volto dell'Uomo Ragno, la Fifa non la prese bene ed eman? una regola" Pi? duro l'ex designatore arbitrale Paolo Casarin. "Questa - ha detto - non ? una grande genialit?, quella delle mutande ? di cattivo gusto, condotta antisportiva. E' avvenuto ieri e non avverr? mai pi? perch? l'arbitro ha il potere di intervenire. E' mancanza di dignit? assoluta". (17 novembre 2008) REPUBBLICA -
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AGNELLI A BAGNOMARIA (SOLE) ? COME PU? ESSERE PERFIDA (TRA LE RIGHE E LE RUGHE) LA SORELLA DELL?AVVOCATO - LUCA? BRAVO E FORTUNATO. CHISS? COSA FAR? DA GRANDE ? JAKY? UN BRAVO RAGAZZO ? LAPO? SIMPATICO ? LODI SOLO A MarPionne: un mito?Pierluigi Bonora per "il Giornale" Una conversazione a tutto campo con Maria Sole Agnelli, la sorella dell'Avvocato, zia di John Elkann, e un ?gran dama? di una Torino che oggi soffre i morsi della crisi. Si parla di Fiat, ovviamente, ma anche di gusti, ricordi e delle giovani leve. Ma si parte con il recente riassetto del gruppo, che la vede dominus con il secondo pacchetto azionario pi? potente tra i diversi della famiglia. ?A me dispiace molto che sparisca la denominazione Ifi - dice subito -: l'Istituto finanziario industriale portava la finanza verso l'industria, che ? sempre stata al centro degli interessi della nostra famiglia. Exor rappresenta di pi? l'estero. Con la globalizzazione, infatti, ci dovremo rivolgere di pi? al di l? dei confini. Per l'Ifi, comunque, mi spiace che tra pochi giorni non ci sar? pi??. Il 1? dicembre, con la nascita della nuova Exor, e il conseguente addio a Ifi e Ifil, due denominazioni storiche all'interno della galassia Agnelli, si aprir? di fatto il nuovo corso della famiglia. Contessa, come state vivendo questo passaggio di consegne? ?? giusto, l'abbiamo avuta nel passato e, ora, ? come se tornassimo un po' di anni indietro nel tempo?. Come immagina la galassia Agnelli in mano alla nuova generazione? ?? importante che la nuova generazione si interessi molto alla galassia Fiat e a tutta l'industria italiana che dipende dal nostro gruppo. La nuova generazione dovr? mantenere la concentrazione sul core business. Sono sicura che far? bene?. ? un destino che il cognome Agnelli non figuri pi? nella plancia di comando del gruppo. ?Pazienza. Non ? assolutamente fondamentale?. Sergio Marchionne, il manager che ha portato la Fiat fuori dalla crisi e ha rilanciato il gruppo, non ha mai conosciuto suo fratello Gianni. Anche qui il destino... ?Per noi, cio? la mia generazione e ancora di pi? per i nostri giovani, Marchionne ? un mito, una persona straordinaria?. Prima che suo fratello Umberto lo indicasse come il manager in grado di salvare l'azienda, lei conosceva il dottor Marchionne? Ne aveva sentito parlare? ?Ce lo siamo trovati in casa. Anche se a tutti era noto che Umberto lo aveva portato a sedere nel consiglio della Fiat, come indipendente. ? stato giusto dargli la responsabilit? di amministratore delegato. Il dottor Marchionne ? riuscito a fare cose straordinarie?. Una scommessa vinta, dunque... ?Diciamo una grande fortuna?. Che cosa apprezza di Sergio Marchionne? ?Quando parla si capisce quello che dice. E non ? cosa da poco in questo mondo. In poche parole dice tutto. ? una persona seria che ama il suo lavoro? Gli perdona di partecipare alle vostre cene e riunioni famiglia in jeans e pullover? ?Ma s?. Non ha importanza. Guardiamo alla capacit? di agire di una persona?. Pensa che Marchionne rester? ancora a lungo in Fiat? ?Che Dio ce lo conservi. Sono sicura di interpretare il pensiero di tutti, senza dubbio?. Avete mai pensato di ?blindarlo?? ?Magari?. Di Luca di Montezemolo, tempo fa, lei ha detto che ?? bravo e fortunato?. Vuole aggiungere qualcos'altro? ?? vero: bravo, fortunato e molto simpatico. Inoltre ha un grande approccio con tutti, con la Ferrari e il mondo intero. ? stato molto bravo in qualit? di presidente di Confindustria. Adesso vedremo cosa far?. Ha tante attivit? ed ? sempre molto brillante?. In aprile l'assemblea della Fiat rinnover? il cda. Montezemolo rester? al vertice del gruppo Fiat? ?Sono decisioni destinate al management?. Gianluigi Gabetti, presidente dell'accomandita, non vuole proprio fare il pensionato. E quando ci ha provato, la scomparsa dell'Avvocato, lo ha portato ad accettare di tornare ai vertici delle holding di famiglia. Le sue scelte, dalla fiducia a Marchionne fino all'equity swap, hanno contribuito a salvare e rilanciare il Lingotto. ?? una persona preziosa per tutto il gruppo e la nostra famiglia. Il ruolo di pensionato lo invecchierebbe. Gli piace stare sulla breccia. Fu mio fratello Umberto a insistere perch? tornasse e lui accett? con grande spirito di servizio. Siamo soddisfatti di quello che ha fatto?. E poi ha forgiato suo nipote John Elkann, attuale punto di riferimento della famiglia... ?Lo ha seguito e preparato al ruolo che poi avrebbe assunto. Jaki ? un bravo ragazzo, ha avuto una grande scuola. Si ? seminato bene e si ? raccolto bene. Mio fratello ha fatto la scelta giusta?. Lapo ? stato definito l'uomo pi? elegante del mondo. Proprio come si diceva di suo nonno... ?Lapo ? molto simpatico. ? diventato un personaggio mediatico. Che sia molto elegante non so. Ha queste bizzarrie, che forse sono considerate eleganti. Mi piaceva quando portava il tricolore sul polsino. ? un ragazzo di cuore e generoso?. Qual ? l'auto Fiat che pi? le ? piaciuta o le piace ora? ?Oddio, dovrei andare tanto indietro negli anni: diciamo la prima macchina che ho avuto, la "Millecinque". Era silenziosa e buona. Poi la 1100 Tv, cio? Turismo veloce. Adesso guido una Punto, che mi serve per girare in campagna. E poi la Croma quando devo viaggiare?. E tra le concorrenti quale preferisce? ?La Mitsubishi, sempre da utilizzare in campagna?. Parliamo della crisi. Roosevelt diceva che ?l'unica cosa di cui avere paura ? la paura stessa?... ?? quello che dice anche il nostro presidente del Consiglio. Bisogna avere calma e non farsi prendere dal panico?. Chiamarsi Maria Sole vuol dire essere ottimisti e sorridenti per natura... ?? un nome che mi ? sempre piaciuto?. Che cosa ha pensato il giorno del crac di Lehman Brothers? ?Ai giovani che ci lavoravano, ai figli degli amici?. Anche un Agnelli, in quel momento, ha avuto paura? ?S?. ? una cosa che ci ha sconvolti. E poi ogni giorno si parla di miliardi bruciati in Borsa?. E il tracollo del titolo Fiat? ?Sono contenta quando sale?. L'ex socio della Fiat, il colosso Gm, ? sul punto di naufragare. E pensare che si ? corso il rischio che la Fiat finisse nelle loro mani... ?Marchionne ? stato bravissimo. E magari Fiat sarebbe stata la parte pi? sana di Gm?. Lei viaggia spesso. Che cosa direbbe ai piloti di Alitalia? ?Da parte loro c'? un comportamento non molto onesto. Perdere una coincidenza pu? significare dire addio a un lavoro. Non ? ammissibile fare questo senza preavviso. ? contro la legge?. Quali mosse si aspetta da Silvio Berlusconi? ?Ha fatto molto bene liberando Napoli dai rifiuti. ? stato bravissimo. Ora sta lavorando bene su Alitalia. Ci aspettiamo che continui a governare per tutti gli italiani. In questo momento ne hanno molto bisogno?. Maria Sole mamma e nonna... ?Ho cinque figli, quattro dal primo marito, tre femmine e una maschio, ed Eduardo, che lavora in Cnh, dal secondo matrimonio. Brave mogli e brave ragazze, impegnate socialmente. Solo Eduardo opera nel gruppo. Le ragazze per abitudine non vengono coinvolte?. La sua passione per i cavalli. ?Sono bellissimi. Un giorno ero con mio fratello Gianni e si parlava di barche a vela. Io dicevo che le barche a vela sono belle quasi come un cavallo?. Quale nome ha scelto per l'ultimo puledrino? ?Le dico una cosa terribile. Ne ? arrivato uno inatteso. Non sappiamo chi sia il pap?. Potrebbe essere "Francese Bizzarro". E allora, non volendo fare l'esame del Dna perch? costoso, ho deciso di chiamarlo Sarkozy. Perch? ? un francese bizzarro?. Lei presiede la Fondazione Agnelli. Parliamo di volontariato... ?Sono stata sindaco 10 anni di un paese: l'ho fatto per spirito di servizio. ? importante fare qualcosa di utile. Il mondo ne ha bisogno?. Il ruolo di donna ? cambiato. Una donna ? capo di Confindustria, al governo ci sono pi? ministre, le top manager non si contano. ?Le donne portano saggezza e buon senso, che spesso manca in Italia. ? pur vero che ci sono uomini che non gradiscono essere comandati dalle donne. Ancora di pi? se sono stati militari?. L'Avvocato che messaggio avrebbe mandato a Obama? ?Un messaggio di buon lavoro, senza battute?. Fra i tanti libri su Gianni Agnelli, quale ha gradito di pi?? ?Tutti abbastanza veritieri. Aspettiamo l'ultimo, uscir? nel 2009 e sar? curato da una giornalista dell'Economist?. Il caso Margherita de Pahlen, sua nipote, ? alla stretta finale. ?? una vicenda dolorosa che speriamo possa finire meglio di come ? cominciata. ? triste vedere parte della famiglia che non fa parte della famiglia. Ci rattrista?. La Juve e gli Agnelli, un legame indissolubile? ?Tifo per la Juve, ma ho visto poche partite, tutte finite 0 a 0. Il legame resta indissolubile?. Che giornali legge? ?Mi alzo molto presto e vedo in tv le prime pagine. Poi mando a prendere questo o quel giornale. Non mando mai a prendere il manifesto perch? dove abito non c'??. Il piatto che pi? ama cucinare? ?Le uova strapazzate, semplice e molto gradito a Lapo?. Che cosa ha rappresentato per lei essere nipote dell'uomo che ha creato la prima industria del Paese e sorella dell'uomo simbolo dell'Italia nel mondo? ?Il ricordo del nonno ? molto bello ? importante. ? stato un uomo straordinario e devo dire lo stesso anche per mio fratello, anche se era sicuramente diverso da mio nonno. A Gianni piaceva molto viaggiare. Il nonno era invece molto piemontese?. Per lei due grandi esempi. ?Io sono sempre stata molto low profile?. [17-11-2008] DAGOSPIA -
chiss? chi sar?....
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UN FONDO USA SECONDO AZIONISTA DEL LINGOTTO... Da "la Repubblica" - Movimenti nel capitale Fiat. Il fondo di investimenti statunitense, Capital Reasearch and Management, ha portato la propria partecipazione nel gruppo torinese al 5,183% dal 2,025% dichiarato lo scorso aprile, diventando cos? il secondo azionista dopo l?Ifil (30,4%). La notizia ? stata divulgata ieri dalla Consob e si riferisce a un?operazione datata 6 novembre. In quella seduta il titolo Fiat aveva chiuso a 6,34 euro, mentre l?azione ieri valeva 5,65 euro. La quota in Fiat ? detenuta a titolo di gestione del risparmio e ha gi? incassato una minusvalenza del 10,8% Torna Mattioli, uomo Fiat nella stanza dei bottoni della nuova Alitalia... M.C. per "Panorama" - C'? un inaspettato ritorno sulla scena dell'economia italiana. Basta guardare la composizione del consiglio d'amministrazione della Cai, presieduta da Roberto Colaninno. Uno dei soci della finanziaria, il gruppo Benetton, ha infatti nominato come proprio rappresentante Francesco Paolo Mattioli, uno dei nomi pi? illustri finiti nella rete dei magistrati durante l'epoca di Tangentopoli. Allora Mattioli era il potente direttore finanziario del gruppo Fiat e, insieme con l'amministratore delegato, Cesare Romiti, venne coinvolto in diverse vicende. La pi? importante, per la quale trascorse 38 giorni in carcere, riguard? l'accusa di aver finanziato con 3,2 miliardi di lire la Dc e il Psi per la costruzione della metropolitana di Roma. La condanna a un mese di carcere, arrivata dal tribunale d'appello, venne annullata dalla Cassazione per prescrizione. Mattioli a ben vedere non ha mai smesso di lavorare per la Fiat. Attualmente risulta un semplice ?consulente?, anche se con ufficio e segretaria a disposizione nel quartier generale della societ?, al Lingotto di Torino. ?, insomma, ancora ?organico? al gruppo, che avr? un suo storico collaboratore nella stanza dei bottoni dell'Alitalia. I Benetton sono soci rilevanti della Cai, alla quale partecipano attraverso la controllata Atlantia (ex Autostrade). Nel corso dell'aumento di capitale da 1,1 miliardi, gi? annunciato, i Benetton parteciperanno versando 100 milioni. Solo altri tre soci su 16 (Immsi di Colaninno, Intesa Sanpaolo e gruppo Aponte) verseranno altrettanto. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-1336.htm ---------------------------------------- DATI POSITIVI DALLA TRIMESTRALE DELLA HOLDING DEL GRUPPO AGNELLI L?Ifil si scopre pi? forte: ha liquidit? da investire Dalla cessione dello 0,25 per cento di azioni Intesa Sanpaolo la societ? ha ricavato 101,4 milioni. Sant?Albano: ?Cos? abbiamo cassa per eventuali opportunit?? MARINA SALVETTI TORINO. Beata Champions League. Non solo per l?entusiasmante doppia vittoria sul Real Madrid, che ha infiammato gli animi dei tifosi, ma pure per i ricavi che la competizione europea assicura alle casse della Juventus. Grazie agli introiti - finora una decina di milioni, cifra destinata a salire sensibilmente se venissero superati anche gli ottavi - il club bianconero vede nuovamente profilarsi all?orizzante un bilancio in pareggio. E se i conti della societ? juventina sono tornati a sorridere, anche quelli della casa madre, ovvero dell?Ifil che detiene il 60 per cento del capitale della Juventus, riscuotono applausi. VOLANO GLI UTILI Nonostante il momento critico che sta attraversando l?economia mondiale, l?Ifil, la societ? di investimenti del Gruppo Agnelli presieduta da John Elkann, chiude il terzo trimestre con un utile consolidato di 172,1 milioni (+ 48,3 milioni rispetto al terzo trimestre 2007), un risultato progressivo per i primi nove mesi del 2008 di 481,9 milioni di euro (+ 43,3 milioni rispetto a un anno fa) e una posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings positiva per 292,3 milioni di euro ( era negativa per 104,5 milioni a fine 2007). SPALLE SOLIDE La Juventus sa quindi di avere alle spalle un?azionista di maggioranza che si ? notevolmente rinforzato rispetto allo scorso anno e che dispone di un?ampia liquidit?. La cessione, ad ottobre, dello 0,25 per cento delle azioni di Intesa Sanpaolo ha permesso infatti un ricavo netto di 101,4 milioni e una plusvalenza di 9,4 milioni i cui effetti contabili ?sottolinea Elkann - saranno rilevati nel quarto trimestre dell?esercizio. ? Era fondamentale questa cessione ?spiega Carlo Sant?Albano, l?ad di Ifil e consigliere della Juventus - per avere risorse per le nostre societ? e per possibili acquisizioni. Nei prossimi dodici mesi ci potrebbero essere opportunit? interessanti e avere cassa ? molto importante ? . FINANZIAMENTI Denaro utile anche per un eventuale intervento sulla Juventus. E? vero che l?amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc sostiene da sempre che dopo l?aumento di capitale nel marzo 2007 non ci saranno altri finanziamenti da parte dell?Ifil. Per?, di fronte a un?occasione o a un colpo di mercato, i dirigenti bianconeri sanno di poter anche ricorrere alla disponibilit? della capogruppo. Anche perch? il club deve gestire, contemporaneamente alla campagna acquisti, la costruzione del nuovo stadio: l?impianto costa 105 milioni, la Juventus ne deve reperire ancora una cinquantina, ma ha garantito che non verranno intaccate le risorse destinate al mercato. EXOR Sant?Albano consolida la sua posizione all?interno del Gruppo: il suo nome ? stato infatti indicato come uno dei 17 consiglieri che rappresenteranno la governance in vista della fusione tra le due holding Ifil e Ifi. L?operazione si completer? a inizio 2009 e la nuova societ? che nascer? dall?integrazione si chiamer? Exor. (tuttosport di oggi, versione cartacea) -
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Oggi poi ho avuto una brutta notizia da un tribunale Italico. Vicenda di cui non posso riferire qui ovviamente. Dico solo che l'editoria di famiglia non rispetta per niente chi ci lavora e produce. I dipendenti sono schiavetti da buttare nel water. E i tribunali sono sottomessi ai poteri. Una tristezza senza fine.... Italia squallida. -
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Siamo alle solite. I meriti sono di tutti, i demeriti sono solo degli altri. Esattamente come i debiti e i crediti... Esattamente come le dichiarazioni di John.... In perfetto stile Agnelli/Elkann..... (anche Gianni aveva questo brutto vizio) Provo uno schifo senza fine nei confronti di questa gente. Una bassezza morale che mi rattrista moltissimo, ma forse non ? colpa loro. Sono nati e cresciuti nella bambagia, con tanta tanta grana a disposizione... Sono esseri umani con dei limiti mentali dovuti ad una educazione particolare. Che Di0 abbia piet? di loro. O forse no. -
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Bravissimo. Mi hai letto nel pensiero. In questi giorni nel vautare un p? tutta la situazione calcio in generale (campionati processi ecc), ho pensato molto anche al passato. Proprio questa frase dell'avvocato di colpo ? diventata rimbombante nella mia testa senza che nemmeno l'avessi cercata coi pensieri. Ci sono troppi ladri e ladruncoli, senza qualcuno che sappia muoversi bene nel sistema la vedo difficile. -
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Spero che non venga mai venduta. Voglio vedere affondare il barcone con tutti i marinai originali sopra. -
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CHE ROMETTA: UN MILIONE E CENTO IL COMPENSO ANNUO DI ROSSELLA SENSI - E PROFUMO METTE UN SUO UOMO NEL CDA Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Alessandro Profumo ha imposto a Rossella Sensi l'ingresso nel Consiglio di amministrazione di Italpetroli del suo uomo di fiducia Roberto Cappelli. Con questa mossa Unicredit vuole tenere d'occhio i conti e le scadenze della societ? che controlla la AS Roma nella quale secondo il "Sole 24 Ore" Rossella Sensi avrebbe ricevuto un compenso di 1,1 milioni". http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-1251.htm -
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Ecco. Bravo BigBear, dopo aver letto di tutti questi Beatles (nel senso non musicale del termine), ho letto questo nome. E fu cos? che decisi: stasera sospendo la dieta per qualche ora. Mi scasso un pastasciuttone da spaccare le ossa a tutti. E ci scappa pure il birrozzo.... magari da 33 cl, come gli scudetti della Juventus se non esistessero gli imbroglioni e figli di..... (in tutti i sensi) -
Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...
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pastetta... ? tutto un biscottone.... ma cosa credevate, che davvero sono matto io? e che sono un provocatore rancoroso? se vi dico che ? tutto un'imbroglio ci potete credere. E' una questione di onest?, e l'onest? non ha niente a che vedere col calcio Italiano, altrimenti Moratti non avrebbe mai vinto un cacchio nemmeno con degli alieni.... con gli aiutini invece.... Prima o poi vi convincerete tutti. Pure Rocca. -
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E' novembre ... e con un'Inter bella cotta dai vari impegni ? vergognosamente ricominciata l'incresciosa serie di aiuti: clamorose nel primo tempo le due segnalazioni di fuorigioco inesistenti, Floro Flores e Quagliarella impressionante il fallo da rosso diretto a 10 minuti dal termine di Cordoba: entrata a piedi uniti non sanzionato da Morganti, solo giallo. disarmante l'intervista a Marino ... nessuna polemica, tutto che fila liscio come l'olio, nessuna immagine e/o commento che mette in risalto l'entrata assasina di Cordoba ... che amarezza ...ricordo quando noi ... CIRDAN -
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Vivace scambio di battute Mourinho-Sconcerti Fonte: ANSA - ansa.it La domanda ha battuto sul "nervo scoperto" di Mourinho, per dirla alla Sconcerti, del resto Mario Sconcerti ? un fine giornalista che in 40 anni di carriera ha dimostrato tutta la sua grande professionalit?, ma al tecnico nerazzurro quel paragone su Mancini, per altro del tutto privo di vena polemica, proprio non ? andato giu' e senza rispondere direttamente ha accusato Sconcerti di essere "amico di Mancini". La discussione ha iniziato a prendere fuoco nonostante che Ilaria D'Amico cercasse di gettare acqua sul fuoco. Mourinho era un "fiume in piena", ha detto di non essere amico di Sconcerti e che lui non ? amico dei giornalisti rifiutando l'invito a cena di Sconcerti. Sul gesto di silenzio rivolto all atribuna ha detto: ''Il dito sulla bocca dopo il gol? Dicevo di stare zitto a Costinha''. Mourinho giustifica cosi' il suo gesto al pubblico dopo il gol di Cruz.''Un mio vecchio giocatore che mi chiamava, mister, mister'', ha spiegato con una battuta. ''Una partita finisce quando finisce - ha detto riferendosi al gol al 91' - e segnare all'ultimo minuto e' segnale che la squadra ci crede fino in fondo''. Mourinho: "mi hanno detto che lei ? amico con Mancini quindi ? inutile che continua a farmi questa domanda" Sconcerti: "io sono amico di tutti" Mourinho: "non mio di certo, io non sono amico suo, non sono amico con i giornalisti" Sconcerti: "lei ha un nervo scoperto" Mourinho: "facciamo domande sulla partita perfavore" Sconcerti: "le ribadisco che io sono amico di tutti" Mourinho: "le ribadisco che non ? mio amico e se mi invita a cena non vengo" -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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Si meriterebbe calcioni nel c**o ogni volta che fa un cattivo pensiero. Non dico tanto, ne bastano 2. Avrebbe l'osso sacro rotto nel giro di un'ora. Gli auguro di perdere completamente la faccia, prima ancora che i gran premi. Ma come ha fatto la Fenech a stare con uno cos?? Vabb? ora non ci sta pi?, per? uno splendore di donna cos? cosa ci faceva con un essere di questo tipo? Con tutti gli uomini che avrebbe potuto avere.... "DIOOOOOOOOO, DOVE SEI FINITO? VIENI GIU' UN ATTIMO...."