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Paulo Sousa 6

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Tutti i contenuti di Paulo Sousa 6

  1. "Formula 1.In caduta.Non proprio libera ma evidente.Meno 15% Spagna,meno 20% Italia,meno 48% intero sudamerica . Sono i dati degli ascolti televisivi a offrire il segno più esplicito,al tramonto di un anno orribile. L'audience vale specchio decisivo, trattandosi di un carrozzone che sul denaro in arrivo dai diritti televisivi vive. Il serbatoio, enorme, riempito sino al 2011 da una platea di oltre 515 milioni di spettatori, si è ridotto in maniera esponenziale(65 milioni persi trea il 2012 e il 2013) con discrezioni, nel 2014, persino in Germania(-3%),vale a dire in casa della Mercedes,dominatrice incontrastata della stagione."(Giorgio Terruzzi)
  2. Ma Allison è morto nel frattempo?Non rilascia più una dichiarazione da mesi
  3. Credo che allora sarebbero più efficienti una serie di test ufficiali collettivi che poche ore al simulatore.Comunque rimane sempre difficilissimo sviluppare la vettura durante la stagione.
  4. Ma infatti,sono d'accordissimo con te,assolutamente.Difatti ritengo nettissima e meritata la superiorità Mercedes in base al regolamento che TUTTI I team hanno sottoscritto.Senza se e senza ma.Indipendemente da chi vinca ritengo che i problemi più importanti siano quelli che ho cercato di descrivere sopra,non ne faccio una questione di tifo.Purtroppo sono alcune delle problematiche che stanno distruggendo l'F1.Ho letto un interessante articolo dell'ottimo Terruzzi in cui enunciava una serie di numeri impressionanti.Qui se esce un'altra stagione come quella scorsa salta la baracca.
  5. Giusto,sulla centralità dei motori insistette molto anche Monnezzemolo e sull'ibrido principalmente la Renault.Io sapevo invece che la Mercedes aveva investito intorno ai 300 milioni per la sua power unit.Io appoggio pienamente l'intransigenza Mercedes visto che per il regolamento erano tutti concordi(d'altronde aveva costretto la Pirelli a farsi fare gomme su misura ora si è portatta dietro i grandi capi idioti degli altri team nella sua tana).Ma i problemi sono vari in questa formula 1: 1possibilità minime di sviluppo durante l'anno (power unit semi congelate e quasi totale assenza di test su pista) 2mancanza di rumore 3 flussometro 4Costi lievitati alle stelle,come hanno fatto notare i piccoli team una volta pagata la fornitura power unit(la Lotus si è assicurata i motori Mercedes per circa 18 milioni) rimane pochissimo per lo sviluppo negli altri settori. Non so quanto ci sia da gioire per la F1 se ci fosse un'eventuale stagione come questa con le Mercedes a doppiare quasi tutte.Il rischio di perdere ancor più spettatori è molto concreto.
  6. Una notte con mr. Arrivabene Formula1 11 dicembre 2014 Lo so, lo so. Voi volete commentare la coppia Alonso-Button (I suppose) in McLaren. Potete tranquillamente farlo qui sotto. Ma, nel frattempo, vi racconto una notte speciale. Con Maurizio Arrivabene. Il nuovo capo del reparto corse Ferrari. Ci siamo incontrati per puro caso. E casualmente non posso qui svelare i segreti profondi di quanto accadrà in Ferrari, in ogni area, dalla tecnica alla comunicazione. Mi interessa di più la filosofia del personaggio. Proverò a riassumerla. Con le sue parole. 'Brecht diceva che è fortunato quel popolo che non ha bisogno di eroi. Io la penso alla stessa maniera. Credo che la base Ferrari sia all'altezza della unicità di un simbolo che non ha uguali nel mondo'. 'Questo è il concetto che ho sviluppato nella lettera che ho mandato ieri a chi lavora per farci tornare a vincere nei Gran Premi. Non dobbiamo sentirci figli di un dio minore. Non lo siamo. Non lo saremo mai'. 'A chi mi chiede quando cambieranno le cose in pista, negli ordini di arrivo, io rispondo che non ho la bacchetta magica. Nel 2015 mi basterebbe vincere un paio di Gran Premi. Uno con Vettel, uno con Raikkonen'. 'Seb sta cominciando a comprendere cosa sia la Ferrari. Kimi lo sa gia e per inciso Kimi ha il vantaggio di essere una persona normale in un mondo, la Formula Uno, dove molti, ma per fortuna non Vettel, fanno presto a perdere il contatto con la realtà". "Nessuno di noi è qui per rimpiangere il passato. Siamo tutti qui per costruire il futuro. Non ho dubbi sulla attenzione del presidente Marchionne per la nostra battaglia. Vedrai che con il tempo le perplessità di chi non lo conosce si dilegueranno, perchè il nostro presidente ama la Ferrari da Gran Premio esattamente quanto chi frequenta il tuo blog". 'A livello politico la Ferrari chiede quello che è giusto non per la nostra azienda, ma per chiunque abbia amore per l'automobilismo. Chi governa il mondo delle corse deve rendersi conto che c'è un pubblico da riconquistare. Io voglio una Formula Uno che sia popolare come le Olimpiadi o i mondiali di calcio. Una volta era così e a quei livelli dobbiamo tornare". Ho raccontato, in sintesi, queste cose perchè, come ho detto dal primo momento, io sono un sostenitore di Mister Arrivewell. Forse mi condiziona il fatto che, una vita fa, quasi un quarto di secolo fa, le nostre donne aspettavano un figlio. E questo mi permette di citare un ferrarista che ci ha lasciato e che io ho molto amato, anche se non era un membro degli Ac/Dc carissimi ad IronMauri. Ecco qua, per S. e per D. Mango. "Mare non c'è bello così quando sorridi". http://blog.quotidiano.net/turrini/2014/12/11/una-notte-con-mr-arrivabene/
  7. Infatti secondo me la Mercedes ha pienamente ragione:ha spinto perchè i regolamenti andassero verso lidi a loro congeniali col consenso di tutti i costruttori,ora Ferrari e Renault piangono.Il problema grave per me è la quasi impossibilità di sviluppo durante l'anno,power unit semibloccata,quasi totale assenza di test in pista(anche privati).Ma che schifo è?cioè azzeccata la macchina per gli altri se ne parla la prossima stagione?Molto interessante questo modo di intendere uno sport.
  8. Struttura davvero bella,anche se c'è da dire che Vinovo,dove nascerà la nostra Academy,solo per il settore giovanile è tanta roba e può essere ancora notevolmente potenziata.Il progetto Continassa invece esteticamente non mi convince proprio.
  9. Anche Monnezzemolo purtroppo.Il discorso è:se ingarri la macchina stai a posto per 3-4 stagioni,sviluppo ai minimi.Speriamo non sbaglino almeno la power unit che sart quasi completamente congelata a breve.
  10. Intanto inaugurata L'Academy del Manchester City,bella struttura: http://www.tuttosport.com/foto/calcio/calcio_estero/premier_league/2014/12/08-86054_0/FOTO+Manchester+City,+inaugurata+la+City+Football+Academy
  11. Si dice che la nuova Ferrari 2015 di Formula 1, nome in codice 666, stia dando risultati negativi in galleria del vento e nelle altre simulazioni a cui viene sottoposta. Per questa ragione il nuovo presidente Sergio Marchionne non ha atteso altro tempo per silurare un po’ tutti i vecchi nomi che ruotavano attorno al progetto. Ad esempio, è notizia recentissima dell’allontanamento, ancora ufficioso, del capo dei progettisti Nicholas Tombazis. Mentre a James Allison pare sia data una seconda possibilità, anche Pat Fry è uno di quelli indicati già con le valige pronte. Tuttavia, Kimi Raikkonen, intervistato nel corso delle Finali Mondiali che la Ferrari ha organizzato ad Abu Dhabi lo scorso fine settimana, ha lanciato previsioni più rosee delle attuali aspettative di stampa e tifosi. “Non è stato un anno facile per me e per tutto il team. Dalla Ferrari ci si attende sempre che vinca delle gare e che combatta per le prime posizioni - ha dichiarato Raikkonen ai giornalisti presenti – Purtroppo non è stato così ma in vista della prossima stagione abbiamo gettato le basi per riportare la Scuderia Ferrari ai livelli che le competono“. Secondo Iceman è già stato toccato il fondo. Più in basso non si può andare. La stagione 2015 non sarà di transizione e basta ma segnerà una pronta inversione di tendenza:“C’è un grande lavoro da fare ma sappiamo in quali aree dobbiamo migliorare. Questo lavoro è già cominciato e in fabbrica abbiamo tutto quello che serve, persone, mezzi e squadra per riuscire a fare i progressi necessari. Sono certo che la vettura del 2015 sarà molto più competitiva, anche se per capirne il valore assoluto sarà necessario attendere il primo test”, si legge su ferrari.com Raikkonen: “Arrivabene è perfetto per il suo ruolo” Kimi Raikkonen è uno dei pochi nomi ad essere passato indenne dalla rivoluzione Marchionne. Il personaggio che più di altri attira oggi gli interessi è il nuovo team principal Maurizio Arrivabene:“Penso che sia perfetto per il ruolo che gli è stato affidato. Lo conoscevo già da prima e so quanto sia competente. Credo che porterà nel team la sua esperienza e che la squadra ne trarrà grandi benefici”. Il campione del mondo 2007 ha belle parole anche per Sebastian Vettel:“Ho già detto che è un amico e che sono contento di lavorare con lui: credo che si possa fare un bel gioco di squadra, spingendoci al limite l’un l’altro in pista nell’interesse della Scuderia, riportandola ai livelli che le competono”. Come detto in precedenza, il prossimo nome chiamato nella sezione arrivi&partenze di Maranello potrebbe essere Pat Fry. Al suo posto si dice che la Ferrari sia interessata all’ex direttore tecnico della Mercedes Bob Bell che, visto il suo curriculum, però, potrebbe essere anche capace di togliere la poltrona a James Allison. L’impressione, condivisa da molti addetti ai lavori, è che Marchionne voglia fare piazza pulita dei vecchi tecnici per resettare ogni errore del passato e ripartire con idee ed entusiasmi tutti nuovi.
  12. Voci su Bob Bell sempre più insistenti: Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da Maranello, la Ferrari avrebbe ingaggiato Bob Bell (ex direttore tecnico della Mercedes) che inizierà a vestire di rosso dal marzo 2015. Sono sempre più concrete le voci che vedono l’arrivo di Bob Bell alla Scuderia Ferrari. L’ex Direttore Tecnico della Mercedes AMG F1 dovrebbe iniziare a lavorare a Maranello dal prossimo marzo, proprio all’inizio della prossima stagione di F1, nonostante il suo periodo di gardening leave scadesse già lo scorso settembre. La trattativa con Bob Bell risale quasi all’inizio di quest’anno quando, proprio la Mercedes diede a sorpresa la comunicazione che il britannico aveva lasciato il team. Stefano Domenicali – ormai ex Team Principal Ferrari – aveva subito colto la palla al balzo, passando poi la palla al successore Mattiacci. Dai corridoi di Via Abetone Inferiore qualcosa inizia a trapelare, in attesa delle conferme ufficiali sul rimpasto organico che rappresenta il cuore della rivoluzione per il Cavallino. Nicholas Tombazis è sempre più sulla porta e il suo ruolo dovrebbe essere assegnato immediatamente a Simone Resta che, insieme a Fabio Montecchi, ha supervisionato il progetto della F14T. Tuttavia, resta ancora l’incognita in questo senso, perché la Ferrari avrebbe messo gli occhi su Rob Marshall, capo progettista della Red Bull.
  13. Crazeology,tu che stai seguendo bene la cosa dall'inizio,le modifiche principali sono state fatte per la mancata ristrutturazione della cascina e della completa rivisitazione dell'albergo?
  14. Letto anch'io sulla gazza ladra al bar.Si parla di Bell(che però risulterebbe essere forse incompatibile con Allison) o Rob marshall della red bill che però è ancora regolarmente sotto contratto.Non dovrebbe essere comunque Resta il capo progettista futuro,almeno nei piani a lungo termibe.Certo mandare via Allison dopo un anno e mezzo,bah...
  15. Hotel juve? http://www.lucianopia.it/opere-e-progetti/2014-juventus-hotel/
  16. Credo ci voglia mai come ora un progettista coi controcoglioni per ridare smalto a tutto il reparto corse.
  17. La giornata di domani potrbbe rivelarsi fondamentale per due scuderie: la McLaren e la Ferrari. Se la scuderia di Woking dovrebbe annunciare la lineup 2015, quella di Maranello, con molta probabilità, ufficializzerà il nuovo organigramma. Dopo l’annuncio di Sebastian Vettel e Maurizio Arrivabene, il team del Cavallino Rampante dovrebbe completare gli incarichi nello staff che negli ultimi mesi ha completamente cambiato pelle: dall’avvicendamento sulla poltrona di numero uno tra Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne fino ai quadri tecnici. Sono andati via in successione: Stefano Domenicali, Luca Marmorini e, infine, Alonso, oltre a Marco Mattiacci. Da aprile a dicembre sono cambiati molti protagonisti degli ultimi anni della Rossa e con l’arrivo dell’amministratore delegato di FCA la rivoluzione è stata accentuata e velocizzata. Il settore che sembra avere più bisogno di cambiamenti è il comparto tecnico per poter garantire maggiore continuità e competitività nel prossimo futuro. Proprio domani, dovrebbe essere ufficializzato il divorzio con Nikolas Tombazis e, di conseguenza, sarà annunciato il nome del suo sostituto. Sono stati fatti diversi nomi: da Adrian Newey a Ross Brown passando per Rob Marshall ma solo domani sapremo qual è il nome a cui la Ferrari si affiderà per ripartire. Pat Fry verso l’addioOltre a Nikolas Tombazis dovrebbe lasciare la scuderia di Maranello anche Pat Fry. Il direttore tecnico, messo in ombra dall’arrivo di James Allison, potrebbe non essere presdente nell’organigramma 2015. Se “rivoluzione” ci sarà, che almeno porti a qualcosa, altrimenti si rischia di creare solo altra confusione. continua su: http://motori.fanpage.it/ferrari-domani-verra-ufficializzato-l-organigramma-2015/#ixzz3KwcWIq2R http://motori.fanpage.it
  18. Vecchio articolo su Tombazis: 18 agosto 2014 – Nel marzo del 2005, il quotidiano La giornalaccio rosa dello Sport lo definiva “ex mago della Ferrari” mentre la sua carriera sembrava lanciata verso un luminoso orizzonte, dopo qualche mese di ferma obbligatoria nella città di Lamia in Grecia, dove aveva prestato servizio nel Genio. E assolto l’impegno verso il proprio paese, era volato in Inghilterra per fare parte dell’armata di Woking alle dipendenze del condottiero Ron Dennis. Stiamo parlando di Nikolas Tombazis, attuale Chief Designer della Ferrari dove è ritornato nel 2006 con il compito di dare vita alle monoposto del Cavallino Rampante. Certo, perché in qualità di aerodinamico, mansione nella quale pare abbia raccolto le maggiori fortune, lo stimato tecnico ellenico classe 1968 aveva già prestato servizio tra le fila della Scuderia negli anni d’oro del trio Todt – Brawn – Byrne. E proprio Tombazis era stato fra gli artefici del disegno delle forme delle rosse che contribuirono ad accrescere la bacheca dei trofei di Michael Schumacher dal 1997 fino al 2003. In seguito, dopo un breve periodo di “naia”, che doveva “scontare” per legge, si è aggregato ai rivali della McLaren e ha contribuito a rendere veloce la MP4/20 con cui Kimi Raikkonen lottò e non vinse il titolo 2005 a causa di una certa mancanza di affidabilità. Una creatura opera di Adrian Newey, ormai alla fine del suo rapporto con la scuderia di Woking, ma della quale il buon “Nick” aveva curato l’aerodinamica rivelatasi estremamente efficace. Perché, a dispetto di quanto si possa effettivamente pensare, Tombazis è un tecnico qualificato: laurea a Cambridge, dottorato in ingegneria aeronautica all’Imperial College di Londra e una carriera iniziata nell’ormai lontano 1993 alla Benetton, dove ha iniziato a lavorare a stretto contatto con un altro “mostro sacro” della F1 quale è il già citato Rory Byrne. Un’alchimia, la loro, che è continuata quasi ininterrottamente per quasi un ventennio e ha regalato tante vittorie al Cavallino e si è rinnovata anche nel 2014 con la poco fortunata – sino ad oggi – F14 T. D’accordo che Byrne è oggi solo un consulente di Maranello, ma pare che per soddisfare le richieste dei nuovi regolamenti la collaborazione con Nikolas si sia fatta nuovamente intensa dopo anni in cui il geniale progettista sudafricano si era dedicato più che altro alla famiglia e alla pesca in Thailandia. Eppure, Tombazis è uno che la realtà della Ferrari la conosce bene per averci passato praticamente la maggior parte della propria carriera nel Circus, in un periodo circoscritto tra il 1997 e il 2003, senza contare che dal 2006 ad oggi è il capo progettista del team di Maranello. Un ruolo, il suo, che pare non essere in discussione nonostante le ultime Rosse uscite dalla matita del tecnico greco non abbiano nulla a che vedere con quelle ammirate nel decennio precedente. Ma allora cosa ne è stato dell’ex mago come lo definiva il quotidiano rosa, quando Tombazis per necessità famigliari era emigrato in Inghilterra alla McLaren? Probabilmente e come sempre la verità sta nel mezzo: ovvero il tanto vituperato – non da tutti i fans ovviamente – ingegnere greco è sicuramente un tecnico molto valido nel proprio ruolo di aerodinamico, così come lo sono Aldo Costa e Luca Marmorini nelle loro rispettive mansioni, se vogliamo parlare ancora dei celebri giubilati di turno alla corte del Cavallino Rampante. Proprio di Aldo Costa si è dibattuto in lungo e in largo e se ne sono elogiate le capacità, ora che alla Mercedes è entrato a far parte di un novero di tecnici capaci di sfornare una vettura vincente, la quale logicamente non è solo opera dell’ingegnere italiano, ma bensì frutto di un lungo lavoro d’equipe che ha avuto origine diversi anni fa. Ma, come scriveva qualche tempo fa su FormulaPassion.it Alberto Antonini, dell’attuale Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari si sono perse le tracce: “Di Nikolas Tombazis si sta parlando sempre meno. Non capisco, sinceramente, se sia per strategia, protezione o pudore. So solo quello che sanno tutti: che ai tempi della Ferrari vincitutto, il progetto lo faceva Rory Byrne e Ross Brawn ne aveva la supervisione. Perché un direttore tecnico è una figura chiave, ma non è un progettista”. E se a chiederselo sono in tanti, una ragione deve pure esserci, se non altro per il fatto che dopo l’uscita di scena dalla Ferrari di Byrne, Brawn e Todt, le monoposto successive a quella che ha consentito a Kimi Raikkonen di conquistare il suo primo Mondiale – l’ultimo del Cavallino – non hanno avuto grandi meriti in termini di risultati, al punto che figure – nell’ordine – come Aldo Costa, Stefano Domenicali e Luca Marmorini sono state rimosse dall’organico di Maranello, mentre Nikolas Tombazis è ancora saldamente al suo posto, ultimo superstite della “vecchia guardia” rossa, pronto per concepire la futura monoposto che sicuramente non sarà “estrema” o “speranzosa”.
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