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Tifoso Juventus
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  1. Beha era un grande giornalista, nel caso specifico in grado di ricredersi rispetto all'idea iniziale e di andare controcorrente. Anche per questo fu fatto fuori dalle TV.
  2. Milano Finanza, che chiaramente è un giornale economico e sul sito da ampio spazio alle vicende della famiglia. Parla di Report, ma senza nessun accenno a Farsopoli (che peraltro qualche riflesso economico ce l'avrebbe eccome).
  3. Comunque su MF fanno riferimento a Report concentrandosi però sulle vicende legate al patrimonio di Marella Caracciolo, infatti la trasmissione parlerà dell'inventario dei beni oggetto di contesa. Conoscendo il modus operandi di Report, credo che Farsopoli sarà un mezzo per "sparlare" di ben altro.
  4. Senza Calciopoli gli interisti avrebbero continuato a vivere di ricordi, a parlare di Herrera, della "grande Inter" dei lontani anni 60 (quando i caffè avevano un aroma particolare) e ad essere presi per i fondelli da mezza Italia. Senza Calciopoli sarebbero quello che sono sempre stati, una barzelletta!
  5. Purtroppo è così, sono amaramente d'accordo.
  6. Sono preoccupato che Moratti non si sia ancora espresso, spero che a breve qualcuno lo interpellera' per consentirgli di precisare che l'Inter era e resta esempio fulgido di lealtà e sportività, senza dimenticare che l'icona di tanta irreprensibilità, ovvero Facchetti, non possa in alcun modo essere accostato a delinquenti comuni come Moggi. Del resto è il tono della voce che fa tutta la differenza del mondo, inaccettabile paragonare quello meneghino "tra il dolce e il severo" a quello sabaudo, arrogante e prevaricatore. Confido in qualche zelante e belante giornalista...
  7. A meritare giustizia sarebbe, più di tutti, Luciano Moggi che in questi anni si è dimostrato un vero guerriero. Senza di lui le intercettazioni che coinvolgevano tutto il calcio italiano non sarebbero uscite. Abbandonato dalla società, assieme a Giraudo, ha lottato come un leone per se stesso e, di fatto, per noi tifosi. La mia gratitudine e la mia ammirazione vanno a lui.
  8. Quello che sta uscendo è il nulla cosmico, un falsissimo tentativo di cercare la verità. Che il 2006 sia stata una farsa era evidente a chiunque volesse guardare le cose oggettivamente, senza odio e pregiudizio nei nostri confronti. L'abominio giuridico è lì, fermo da 17 anni, inerte e nascosto sotto un tappeto di ipocrisia. Perché noi tifosi rancorosi sapevamo già di Baldini, di Carraro, di Nucini, di Galliani e Collina, di Facchetti e Bergamo. Del piaccia o non piaccia, dei Rolex, delle fidejussioni farlocche, dei passaporti falsi, dei pedinamenti, delle intercettazioni, del sequestro arbitrale, delle schede svizzere che tanto segrete non erano, delle rogatorie, del cavallo di tr**a, dell'illecito strutturato e della cupola più ridicola della storia, della pachidermica lentezza di Palazzi. Tutto era alla luce del sole, bastava solo volerlo vedere. Noi sappiamo tutte queste cose da 17 lunghissimi anni, anni che hanno cambiato per sempre la nostra storia di tifosi, che ci hanno irrimediabilmente avvelenato e incattivito. Sinceramente la trasmissione che andrà in onda non aggiungerà nulla rispetto a ciò che conosciamo e rispetto a ciò che siamo diventati. Sarà solo un pessimo tentativo per fare audience, spacciandolo per giornalismo d'inchiesta, ancora una volta sulla nostra pelle. Qualunque cosa verrà raccontata è destinata all'oblio.
  9. Condivido quasi tutto quello che hai scritto. L'unica cosa che non potrei mai accettare sarebbe scendere a patti con i nostri aguzzini. O noi o loro, perchè un'azienda che fattura mezzo miliardo non può essere sottomessa da un sistema marcio che vive solo per affossarla sistematicamente. Investire a queste condizioni, nel medio termine, non può essere che fatale.
  10. Pensa se veramente una squadra italiana, per tutta una serie di coincidenze più o meno "casuali", vincesse la CL. Ci sarebbe l'autocelebrazione da parte di tutti quei personaggi che stanno distruggendo il calcio italiano, probabilmente si proclamerebbe festa nazionale (in particolare se a vincere fosse i guaglioncelli), e assisteremmo all'esaltazione del calcio pulito, sano e popolare, inneggiando a un nuovo Risorgimento. Meglio non pensarci...
  11. Ma quando mai, aggiornatevi, i veleni contro la Juve ci sono dagli anni 70, degli anni 80 ancora i viola parlano di un gol annullato a Cagliari per favorire la Juve, i rom di turone... Che sassi confesso venne montata ad arte la polemica quando sapevano benissimo che era fuorigioco e vi cito due episodi su 20 Tranquillo, non serve arrabbiarsi Può anche essere che tu abbia ragione, ma per come la vedo io dopo Ronaldo/Iuliano il livello degli attacchi si è assolutamente amplificato e i media si sono coalizzati nel darci addosso. Sta di fatto che l'episodio del 98 viene sistematicamente citato per dimostrare l'esistenza di un sistema pro Juve, poi confermato dalle sentenze sportive del 2006. Sicuramente l'odio nei nostri confronti ha anche radici più antiche, nel corso dei decenni siamo stati accusati di aver rubato scudetti praticamente a qualunque squadra, ma gli ultimi 25 anni sono stati di assoluto delirio, violenza e faziosità.
  12. Tempo qualche ora e Cellino smentirà tutto, dirà di essere stato male interpretato, di avere esagerato, che era chiaramente una boutade, che Moggi lo ha costretto con la forza a raccontare una storiella totalmente inventata. La Lega nel mentre si dissocera', Moratti dirà che è inutile rivangare il passato, che adesso il calcio è pulito, la giornalaccio rosa eviterà di parlarne troppo presa a esaltare Maignan miglior portiere del mondo, e tutto finirà con un liberatorio e collettivo "ma la Juve ruba".
  13. La pagliacciata sul presunto rigore Ronaldo ha rappresentato l'inizio della persecuzione mediatica verso la Juve. Rigore, peraltro nemmeno così certo, che un certo establishment ha utilizzato per portare a termine un assurdo processo di lobotomizzazione collettivo. Da lì in poi è stata una vera escalation di odio nei nostri confronti, alimentata da giornalisti privi di scrupoli e di deontologia. Dalla goliardia e dagli sfottò si è lentamente arrivati allo sdoganamento del concetto che la Juve ruba, che il tifoso juventino è un simil delinquente. Poi tutto ha trovato compimento con Farsopoli che ci ha visti fucilati in pubblica piazza e resi quello che siamo oggi. Ovvero il bersaglio di qualsiasi frustrazione sociale di un popolo che, storicamente, detesta i migliori e accampa scuse per giustificare i propri fallimenti. Per questo, forse da patetico nostalgico, rimpiango il calcio che ha preceduto la farsa; per questo sono contrario a qualunque compromesso. L'unica cosa che conta è vincere questa battaglia, altrimenti meglio una dignitosa uscita di scena.
  14. Per come la vedo io, ma ovviamente parlo da tifoso esasperato, sto giro si deve combattere fino alla fine (citazione più o meno voluta...) Non esiste patteggiamento, non esistono compromessi, personalmente non sono più in grado di sopportare il massacro quotidiano, di essere additato come delinquente da qualunque idiota dotato di parola, perculato e accusato di ogni reato farlocco. Se devo continuare a seguire il calcio allora voglio farlo serenamente, come tifoso e non come improvvisato giurista. Questa è l'occasione definitiva per sparigliare le carte, per cambiare il sistema. L'alternativa è soccombere, accettare che ci fottano ancora una volta, consapevoli che la storia si ripeterà nel prossimo futuro. Le speranze sono poche, ma vale la pena tentare.
  15. Ormai siamo al delirio. Un nostro sponsor va a sbandierare ai quattro venti il proprio disappunto per una questione di campo, peraltro nemmeno così eclatante, quando logica vorrebbe che eventuali lamentele andrebbero fatte in camera caritatis. In sostanza chiunque si sente in diritto di aprire bocca per sputtanarci. Fossi Elkann prenderei da parte sto tizio e lo solleverei da terra. Ma John è un aristocratico che non si sporca le mani per cose tanto volgari e futili.
  16. Diciamo che il potere, che di sicuro non gli manca, non l'ha mai usato per difendere la nostra Juve. E dopo tanti anni, dopo tutto quello che ci è piovuto addosso e che continua a quotidianamente a danneggiarci, è chiaramente una scelta ampiamente ponderata e scientemente voluta.
  17. Considerato il costante sputtanamento mediatico, fossi in Exor valuterei di utilizzare un altro veicolo pubblicitario. Al momento siamo al limite dell'autolesionismo...
  18. Diciamo che, nel meraviglioso mondo del calcio italico, la proprietà della Juventus , per scelta, per convenienza, o per semplice disinteresse, ha ampiamente dimostrato di contare meno di nulla. Personaggi imbarazzanti ci hanno allegramente perculato e continuano indisturbati a diffamarci e a sottometterci. In tutti gli altri ambiti il buon John è a capo di un colosso che ha talmente tanti interessi a livello globale da renderlo, di fatto, inattaccabile.
  19. Fanno tutto alla luce del sole, senza vergogna. Si considerano al di sopra di tutto, i moderni intoccabili.
  20. Credo tu abbia ragione. Per quanto mi riguarda nessun compromesso sarebbe accettabile, di questo calcio ne faccio volentieri a meno. O riusciamo ad abbattere il sistema che ci tiene costantemente sotto assedio, o meglio sparire con quel po' di dignità che ancora ci resta. Un accordo sulla SuperLega rappresenterebbe la definitiva sottomissione alla volontà e ai capricci di Ceferin e di tutti i pupazzi che governano il calcio italiano.
  21. Posso anche essere d'accordo, ma sarebbe già un miracolo che ci restituissero i punti figuriamoci dimostrare un'azione illegittima da parte della giustizia sportiva. Per quel po' di esperienza che ho maturato, le richieste di risarcimento per le perdite azionarie finiscono in una bolla di sapone. E spesso sono un modo per qualche furbetto, attraverso improvvisate azioni collettive, per spillare soldi con false promesse di cause risarcitorie destinate all'inevitabile fallimento.
  22. Chi investe nel mercato azionario dovrebbe essere consapevole dei risvolti che lo caratterizzano. Richieste di risarcimento non hanno molto senso, la storia è piena di azioni, anche di aziende teoricamente solide e da "cassettista", che hanno quasi azzerato il loro valore. E spesso le indagini hanno portato ad un nulla di fatto. Il titolo Juventus, per sua natura, non può che essere più volatile rispetto ad altri. Basta una minima conoscenza dei mercati finanziari per sapere che investirci dei soldi è estremamente rischioso. Quindi tutto sembra molto pretestuoso, casomai ci si potrebbe chiedere quanto le manie di protagonismo di troppi PM abbiano inciso negativamente sul corso azionario. Resta il fatto che, anche i soli risultati sportivi, impattano pesantemente sul valore borsistico.
  23. A conferma del fatto che il giocatore ha il carisma e la personalità di un criceto.
  24. Alan Ford, quanti ricordi... Il Numero Uno, uno come lui ci farebbe comodo!
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